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Progetto di città

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la provincia <strong>di</strong> Viterbo, si pone in 69-esima posizione tra le province per ricchezza per<br />

abitante. In particolare, nel 2010, posta la me<strong>di</strong>a nazionale del Pil pro capite pari a 100,<br />

il Prodotto per abitante è pari a 86,6, evidenziando una flessione rispetto al 2007 del<br />

-2,6%, la peggiore del Lazio. Il più basso red<strong>di</strong>to procapite della regione Lazio, pari a<br />

poco oltre 22.000 € per persona.<br />

L’Ambiente, la sostenibilità nella gestione delle risorse territoriali, la valorizzazione e<br />

l’ampliamento degli spazi ver<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, l’utilizzo dell’energia nel rispetto della sostenibilità<br />

ambientale, la corretta gestione dei rifiuti, anche a favore del decoro urbano e della salute dei<br />

residenti e dei turisti, devono essere considerati beni imprescin<strong>di</strong>bili e centrali per la comunità<br />

<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Viterbo.<br />

Viva Viterbo si assume il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere il patrimonio ambientale e territoriale<br />

della <strong>città</strong>, e delle terre <strong>di</strong> pertinenza, per assicurare, alle presenti e future generazioni, la<br />

preservazione delle tante risorse che a oggi hanno vissuto scelte svilenti e speculative.<br />

Consumo zero, nessuno sfruttamento ulteriore <strong>di</strong> terreni fertili, parchi, aree ver<strong>di</strong>.<br />

Bisognerà costruire meglio gli spazi urbani, con stretti vincoli per la nuova e<strong>di</strong>lizia, esteticamente<br />

integrata a un modello che valorizzi la <strong>città</strong>, anche attraverso una progettazione artistica e<br />

futuristica, e che non prescinda dalla sostenibilità energetica ambientale. Ma si dovrà anche<br />

procedere alla imme<strong>di</strong>ata riqualificazione del già e<strong>di</strong>ficato, per rendere il tessuto urbano più<br />

coerente, più “vivibile”. Sono queste le linee da seguire per innescare un “circolo virtuoso” che<br />

renda la nostra <strong>città</strong> più verde, più bella, più accogliente.<br />

AgricolturA sostenibile<br />

Viva Viterbo vuole proporre un nuovo modello agricolo basato sulla de-carbonizzazione<br />

dei processi produttivi e la valorizzazione delle produzioni locali <strong>di</strong> qualità fornendo ai<br />

coltivatori un accesso <strong>di</strong>retto al mercato per i loro prodotti ed un red<strong>di</strong>to decoroso. Quanto<br />

sopra deve avvenire attraverso un’organizzazione gestionale della filiera corta e cortissima e<br />

del chilometro zero.<br />

Secondo questo principio, lo sviluppo rurale necessita un nuovo coinvolgimento della<br />

forza lavoro del Paese. Vengono in<strong>di</strong>viduati nuovi modelli <strong>di</strong> comunità, <strong>di</strong> gruppi consortili,<br />

cooperative per una vicinanza della filiera a livello sociale, territoriale e <strong>di</strong> indotto economico.<br />

Infine, deve essere perseguito un modello <strong>di</strong> valorizzazione, anche con uno specifico<br />

marchio, che sostenga la qualità enogastronomica dei prodotti, identificando nuovi mercati<br />

a livello nazionale ed internazionale. Tali azioni dovranno essere possibilmente integrate a<br />

livello comprensoriale/provinciale.<br />

Alcune proposte<br />

• Agricoltura sostenibile, con lo sviluppo <strong>di</strong> una filiera vitivinicola sostenibile e una<br />

filiera agroalimentare corta dei prodotti tipici locali.<br />

• In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> assistenza allo sviluppo <strong>di</strong> produzioni agroalimentari<br />

biologiche.<br />

• Sviluppo <strong>di</strong> una “Community consumer”, con il pagamento anticipato, da parte delle<br />

famiglie su base volontaria, dei prodotti agli agricoltori i quali si impegnano a fornire<br />

prodotti a Km 0 per l’intero anno agricolo.<br />

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