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Progetto di città

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Viterbo <strong>città</strong> verde<br />

Viva Viterbo si vuole presentare ai citta<strong>di</strong>ni ponendo fra le priorità l’obiettivo <strong>di</strong><br />

imprimere un deciso e profondo mutamento alle politiche per lo sviluppo del territorio.<br />

Sviluppo inteso nell’unica accezione possibile, e cioè quella della sostenibilità e del rispetto<br />

delle generazioni attuali e future.<br />

Si tratta in pratica <strong>di</strong> un nuovo percorso che vuole porre l’ambiente al centro della<br />

crescita, con un modello <strong>di</strong> sviluppo virtuoso e sostenibile. Come precedentemente detto,<br />

gli elementi basilari <strong>di</strong> questo nuova visione strategica si identificano in un modello <strong>di</strong> <strong>città</strong><br />

tecnologiche e interconnesse (<strong>città</strong> intelligenti o smart city) le quali, attraverso gli strumenti<br />

della “green economy”, innescano una nuova economia nel pieno rispetto delle con<strong>di</strong>zioni<br />

ambientali attuali e future e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualità della vita dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

La Green Economy sta <strong>di</strong>venendo, infatti, il motore il nuovo modello <strong>di</strong> sviluppo<br />

mon<strong>di</strong>ale che sta già costringendo ad una terza rivoluzione industriale, come riportato da<br />

molti economisti, tra cui Jeremi Rifkin. In questo scenario stanno nascendo aziende, imprese<br />

e professionalità in grado <strong>di</strong> gestire il cambiamento verso un’economia più sostenibile. Non è<br />

uncaso che il recente rapporto <strong>di</strong> Legambiente sui comuni rinnovabili cita che, in un momento<br />

<strong>di</strong> crisi occupazionale come l’attuale, il settore delle energie rinnovabili potrebbe arrivare, nel<br />

2020, a creare 250 mila posti <strong>di</strong> lavoro, più altri 600 mila nei settori collegati e nell’indotto.<br />

Nella Green economy, <strong>di</strong> conseguenza, l’ambiente è considerato come una risorsa<br />

da gestire con attenzione e non da sfruttare incon<strong>di</strong>zionatamente. Il rapporto tra uomo e<br />

ambiente è paritario, e l’ecosistema è preservato per proteggere la bio<strong>di</strong>versità, per produrre<br />

in modo sostenibile senza penalizzare le generazioni future, a tutela del paesaggio e per<br />

ridurre al minimo le conseguenze dell’inquinamento sulla salute dell’uomo.<br />

Tutte le azioni <strong>di</strong> Viva Viterbo si ispirano quin<strong>di</strong> a un modello che vuole coniugare<br />

qualità dell’ambiente ed economia, capitali naturali e servizi ecosistemici, con la prospettiva<br />

<strong>di</strong> far <strong>di</strong>venire la <strong>città</strong> <strong>di</strong> Viterbo uno dei modelli <strong>di</strong> riferimento internazionali per l’applicazione<br />

in concreto delle migliori pratiche in favore <strong>di</strong> uno sviluppo sostenibile.<br />

La sfida che ci si pone è quin<strong>di</strong> quella <strong>di</strong> sviluppare un modello <strong>di</strong> <strong>città</strong> tecnologica<br />

e interconnessa, ma anche sostenibile, confortevole, attrattiva, sicura, in una sola parola<br />

“intelligente”:.<br />

Alcuni dati<br />

La base <strong>di</strong> partenza non è purtroppo semplice. A Viterbo, secondo i dati <strong>di</strong>sponibili sul<br />

sito dell’ISTAT per il periodo 1999-2010, comparando i vari capoluoghi <strong>di</strong> provincia<br />

italiani, si evidenzia tra l’altro:<br />

una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> verde urbano pari a 13,8 mq/abitante, a fronte <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>a<br />

nazionale <strong>di</strong> oltre 66, togliendo i picchi <strong>di</strong> eccellenza <strong>di</strong> Pisa, Matera, ecc.<br />

un consumo <strong>di</strong> acqua potabile pari a circa 85,1 metri cubi/abitante a fronte <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>a<br />

nazionale compresa tra 50 e 60, peraltro interessata da fenomeni <strong>di</strong> arsenificazione;<br />

un consumo annuo <strong>di</strong> energia elettrica <strong>di</strong> circa 1200 Kwh a persona, superiore <strong>di</strong> oltre<br />

il 10% alla me<strong>di</strong>a nazionale;<br />

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