Afragola. Il sindaco sul rione “Salicelle” fa la ... - NapoliMetropoli.it
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15 OTTOBRE 2011<br />
MOSAICO<br />
CARDITO • LO SCENARIO IN VISTA DELLE ELEZIONI<br />
Tutti vogliono <strong>la</strong> corona del re, ma sarà il re a decidere a chi donar<strong>la</strong><br />
In maggioranza tanti pretendenti. <strong>Il</strong> Pd <strong>fa</strong> marcia indietro: vota il riequilibrio, il Puc e poi si parlerà del futuro. Dinardo<br />
ha compiuto <strong>la</strong> missione: distrutto il centrodestra. <strong>Il</strong> “popolo delle part<strong>it</strong>e iva individuali” elemosina un posto in lista<br />
CARDITO – La maggioranza (Api, Pd e Idv)<br />
ha superato le difficoltà dopo un periodo<br />
vissuto da separati in casa e l’aggressione<br />
che il part<strong>it</strong>o di Bersani ha sub<strong>it</strong>o da settori<br />
dell’Api e dall’Italia dei valori.<br />
E’ tornato il sereno pure perché il <strong>sindaco</strong><br />
Giuseppe Barra ha richiamato tutti all’ordine e<br />
<strong>fa</strong>tto capire che sena i “democratici” si “bruciava”<br />
<strong>la</strong> consiliatura e si metteva a repentaglio il ri<strong>sul</strong>tato<br />
delle prossime Amministrative. In<strong>fa</strong>tti, dato certo<br />
è che <strong>la</strong> part<strong>it</strong>a tra due diversi schieramenti si<br />
giochi a patto che l’attuale coalizione di governo<br />
si spacchi. Diversamente, il verdetto è già scr<strong>it</strong>to.<br />
Bisognerà votare per scegliere i consiglieri e<br />
chi si schiererà contro l’attuale alleanza, sarà<br />
consapevole di concorrere per <strong>la</strong> divisione dei<br />
seggi all’opposizione. I problemi comunque<br />
restano. E quello principale è <strong>la</strong> successione a<br />
Peppe Barra. Seguendo una logica pol<strong>it</strong>ica, <strong>la</strong><br />
leadership sarebbe del Part<strong>it</strong>o democratico. E’ <strong>la</strong><br />
forza pol<strong>it</strong>ica più votata <strong>sul</strong> terr<strong>it</strong>orio ed è l’unico<br />
vero part<strong>it</strong>o organizzato in c<strong>it</strong>tà. L’Api vive di luce<br />
riflessa del <strong>sindaco</strong> Giuseppe Barra. Se il <strong>sindaco</strong><br />
cambia part<strong>it</strong>o e si iscrive a Forza Nuova, l’Api<br />
scompare e gli attuali mil<strong>it</strong>anti si iscriveranno<br />
a Forza Nuova. Non si <strong>fa</strong> v<strong>it</strong>a di part<strong>it</strong>o. C’è n<br />
leader, forte e carismatico, che decide per tutti, pur<br />
ascoltando Francesco Pisano e Franco Castaldo.<br />
Non ne parliamo dell’Italia dei valori. Un part<strong>it</strong>o<br />
per due: Andrea Falco e Pasquale Barra. Falco è<br />
il segretario. Chi lo ha nominato? Un congresso?<br />
Assolutamente no. Erano in tre. Mariagrazia<br />
Romano si è dimessa dal civico consesso, sono<br />
rimasti in due. Falco si è dimesso dal Consiglio e<br />
per non restare fuori si è autonominato, con l’avallo<br />
di Pasquale Barra, segretario. Tutto qui. Non c’è<br />
una sezione (<strong>la</strong> apriranno tra poco a ridosso delle<br />
elezioni al corso Daniele nei locali dove Pasquale<br />
Barra aprì il com<strong>it</strong>ato alle Regionali per De Mare,<br />
candidato dell’Mpa, ndr), non ci sono mil<strong>it</strong>anti e<br />
in cinque anni mai un congresso. Part<strong>it</strong>i virtuali.<br />
A differenza del Pd. Ecco perché, se vogliono<br />
mettere da parte i voti, <strong>la</strong> leadership toccherebbe<br />
sempre al part<strong>it</strong>o di Giuseppe Cirillo. Questa è <strong>la</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica. Poi, ci sono le ambizioni personali. E in<br />
maggioranza in molti aspirano. Pasquale Barra,<br />
Biagio Auriemma, Luigi Fusco, Francesco Pisano.<br />
Più avanti capiremo chi riuscirà a tenere un<strong>it</strong>a <strong>la</strong><br />
coalizione e chi avrà <strong>la</strong> matur<strong>it</strong>à di mettere da parte<br />
le ambizioni personali e privilegiare il progetto<br />
pol<strong>it</strong>ico. <strong>Il</strong> ruolo determinante sarà sempre di<br />
Giuseppe Barra. L’unico in grado di incidere<br />
<strong>sul</strong>le scelte dei singoli. Insomma, l’alleanza si<br />
spaccherà solo se il primo c<strong>it</strong>tadino non vorrà<br />
accettare l’idea di consegnare il paese ad un<br />
<strong>sindaco</strong> del Pd ed utilizzerà come testa d’arieta<br />
Pisano o Pasquale Barra. Diversamente, i giochi<br />
sono <strong>fa</strong>tti. L’alleanza c’è e si può solo rafforzare<br />
coi part<strong>it</strong>i che decidono di salire <strong>sul</strong> carro del<br />
vinc<strong>it</strong>ore. Bisogna capire solo chi saranno i nuovi<br />
interpreti.<br />
All’opposizione Rocco Saviano è al<strong>la</strong> finestra. E’<br />
l’unico che può contare su un part<strong>it</strong>o strutturato e<br />
radicato, una sezione operativa ed un pacchetto di<br />
consensi che hanno superato pure <strong>la</strong> <strong>fa</strong>se delicata<br />
del<strong>la</strong> scissione coi “riformisti” (Fusco, Romano,<br />
Lago e D’Anna ndr) passati col Pd. Saviano ha<br />
<strong>la</strong> lista e uomini di fiducia a sua disposizione.<br />
Ha davanti a sé uno scenario molto ampio,<br />
tocca a lui decidere qual è <strong>la</strong> strada migliore da<br />
seguire. Restando all’opposizione troviamo quei<br />
consiglieri che il <strong>sindaco</strong> ha bol<strong>la</strong>to come il<br />
“popolo delle part<strong>it</strong>e iva individuali”. Par<strong>la</strong>no a<br />
nome di un part<strong>it</strong>o ma non hanno mai <strong>fa</strong>tto una<br />
lista e probabilmente mil<strong>la</strong>nteranno di aver<strong>la</strong> fino<br />
all’ultimo momento per tentare di incidere <strong>sul</strong>le<br />
coalizioni e <strong>la</strong> scelta dei candidati a <strong>sindaco</strong>, salvo<br />
poi trovare rifugio in liste altrui. Chiacchiere e<br />
distintivo. Antonio Giangrande dell’Udeur, Enzo<br />
Amirante dell’Udc e Francesco Desimone di Noi<br />
Sud. Mai una proposta nell’interesse del paese,<br />
avranno difficoltà a giustificare l’incoerenza e<br />
<strong>la</strong> pochezza pol<strong>it</strong>ica e intellettuale che li ha resi<br />
sconosciuti all’intera comun<strong>it</strong>à dopo 10 anni di<br />
civico consesso. Per l’inaffidabil<strong>it</strong>à dimostrata, se<br />
non <strong>fa</strong>nno <strong>la</strong> lista rischiano di trovarsi senza dimora<br />
in quanto nessuno, col taglio dei consiglieri, è<br />
disposto a creare un conten<strong>it</strong>ore pol<strong>it</strong>ico, a <strong>fa</strong>re<br />
15 candidati ed al<strong>la</strong> fine dare osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à ad un<br />
soggetto che porta 300 voti, che ruba il seggio e<br />
poi si comporta in maniera individuale tentando<br />
di garantire solo ed esclusivamente i propri<br />
interessi. Da questo punto di vista, è fin<strong>it</strong>o il<br />
tempo delle vacche grasse. Costretti tutti a tornare<br />
sotto l’ascel<strong>la</strong> di Peppe Barra. Gennaro Vicale e<br />
Vincenzo Sor<strong>it</strong>to, invece, consiglieri indipendenti,<br />
hanno scelto di sostenere <strong>la</strong> causa del Part<strong>it</strong>o<br />
democratico. Passiamo al centrodestra. Dopo dieci<br />
anni Rocco Dinardo ha portato a compimento <strong>la</strong><br />
sua missione: ha cancel<strong>la</strong>to prima Forza Italia dal<br />
panorama pol<strong>it</strong>ico locale, poi An, il Pdl ed infine<br />
il centrodestra. Lo stesso Sabatino Delle Cave, ex<br />
consigliere comunale di An e candidato a <strong>sindaco</strong><br />
non eletto alle ultime Amministrative per il part<strong>it</strong>o<br />
di Fini, dovrebbe candidarsi al Consiglio nel<strong>la</strong><br />
lista di Saviano o a sostegno del<strong>la</strong> candidatura<br />
a <strong>sindaco</strong> dell’avvocato penalista Vincenzo<br />
Mormile. <strong>Il</strong> quale ha scelto <strong>la</strong> strada delle liste<br />
civiche.<br />
Fermento nel<strong>la</strong> sinistra radicale. Rifondazione<br />
comunista è stata commissariata ed un gruppo<br />
di giovani sta tentando di ricostruire <strong>la</strong> sezione<br />
locale dopo <strong>la</strong> “svend<strong>it</strong>a” dei valori e degli ideali<br />
messa in atto da Del Gaudio e Guardabascio.<br />
Finché avevano l’assessore e lo stipendio hanno<br />
aval<strong>la</strong>to il sistema “cemento e stipendi”. Solo<br />
quando sono stati “cacciati” dall’esecutivo, hanno<br />
19<br />
Pasquale Barra ha chiesto al <strong>sindaco</strong><br />
<strong>la</strong> candidatura a primo c<strong>it</strong>tadino<br />
iniziato per un brevissimo periodo a contestare il<br />
sistema con parole al vetriolo. Hanno seminato<br />
vento e raccolto tempesta. <strong>Il</strong> Prc è da rifondare. E<br />
in quest’opera di ricostruzione prende sempre più<br />
corpo <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di una federazione di sinistra<br />
con i “compagni” di Sel: Romano, Franco e<br />
Gragnaniello. Con una serie di figure storiche del<strong>la</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica locale in attesa di costruire un’alternativa<br />
seria all’attuale maggioranza. Almerindo<br />
Santucci, Luigi e Vincenzo Campanile, Franco<br />
Gragnaniello, Mimmo Avanzo ed altri cognomi<br />
storici legati al<strong>la</strong> sinistra. Delusi coloro che<br />
pensavano in un’azione decisa del Pd, così come<br />
promesso da vertici locali. Prima del riequilibrio<br />
di bi<strong>la</strong>ncio, così come avevano <strong>fa</strong>tto capire i<br />
consiglieri comunali ed il nuovo segretario, Elia<br />
Schiavo, bisognava chiarire <strong>la</strong> posizione di tutti i<br />
part<strong>it</strong>i del<strong>la</strong> maggioranza <strong>sul</strong> futuro. Insomma, non<br />
era un ricatto ma una posizione coerente. Se c’è <strong>la</strong><br />
volontà e l’intesa di stare insieme <strong>sul</strong> presente e<br />
<strong>sul</strong> futuro bene, altrimenti sarebbe inconcepibile<br />
approvare il Puc, restare incol<strong>la</strong>ti al<strong>la</strong> poltrona<br />
e al<strong>la</strong> gestione fino all’ultimo giorno utile e poi<br />
presentarsi divisi alle elezioni. Come si potrebbe<br />
giustificare <strong>la</strong> divisione? In nessun modo. Quindi,<br />
l’obiettivo era quello di sgombrare il campo da ogni<br />
equivoco. Con impegni seri e concreti. Una sorta<br />
di ultimatum. <strong>Il</strong> <strong>sindaco</strong>, invece, ha dimostrato che<br />
comanda lui. E’ sceso in campo, ha dettato i tempi,<br />
ha messo in archivio le fibril<strong>la</strong>zioni sui possibili<br />
candidati a <strong>sindaco</strong> e dettato l’<strong>it</strong>inerario da<br />
seguire: via libera al riequilibrio, poi il Puc ed al<strong>la</strong><br />
fine si deciderà il candidato al<strong>la</strong> sua successione.<br />
Fino a marzo li <strong>fa</strong>rà giocare e divertire. Quando il<br />
gioco si <strong>fa</strong>rà serio saprà lui come <strong>fa</strong>re e risolvere<br />
ogni controversia. A quel punto nessuno può<br />
tirarsi indietro. Le ambizioni del Pd rischiano di<br />
entrare in una morsa pericolosa. <strong>Il</strong> tempo dirà chi<br />
ha avuto ragione. Solo Peppe Barra può decidere<br />
di spaccare e nessun’altro. Lo decide lui, se lo<br />
vuole, quando vuole, con chi vuole.