Afragola. Il sindaco sul rione “Salicelle” fa la ... - NapoliMetropoli.it
Afragola. Il sindaco sul rione “Salicelle” fa la ... - NapoliMetropoli.it
Afragola. Il sindaco sul rione “Salicelle” fa la ... - NapoliMetropoli.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
15 OTTOBRE 2011<br />
MOSAICO<br />
AFRAGOLA • VINCENZO DE STEFANO EVITA LO SCIOGLIMENTO<br />
Falco & Iazzetta: ecco i Raf<strong>fa</strong>ele che <strong>fa</strong>nno impazzire il <strong>sindaco</strong><br />
Passa il riequilibrio di bi<strong>la</strong>ncio: 13 voti a <strong>fa</strong>vore e 12 contrari. <strong>Il</strong> <strong>sindaco</strong> salvo per miracolo. L’Api non si presenta<br />
in au<strong>la</strong>. Biagio Castaldo trema: bisogna rieleggere il presidente del Consiglio e l’ufficio di presidenza<br />
A<br />
Felice Espos<strong>it</strong>o<br />
FRAGOLA – Riequilibrio di bi<strong>la</strong>ncio<br />
in au<strong>la</strong>. Rischio scioglimento. <strong>Il</strong> <strong>sindaco</strong><br />
supera pure quest’altro fosso, tra mille<br />
capriole e tanta fortuna. Segno evidente che<br />
non c’è una maggioranza pol<strong>it</strong>ica che persegue<br />
un’idea di c<strong>it</strong>tà. Lo abbiamo scr<strong>it</strong>to tante volte.<br />
Singoli consiglieri pronti a barattare il loro voto<br />
in Assise in cambio di prebende. Ri<strong>sul</strong>tato finale<br />
del<strong>la</strong> votazione, il riequilibrio passa per un solo<br />
voto. Tredici di maggioranza contro i dodici di<br />
opposizione. Quest’ultima ha dovuto soccombere<br />
per l’assenza forzata di Biagio Montefusco di Fli<br />
e Francesco Petrellese di Rinasc<strong>it</strong>a impegnato in<br />
un convegno medico in Sardegna. Determinante, a<br />
conti <strong>fa</strong>tti, l’assenza di Aniello Silvestro dell’Api.<br />
<strong>Il</strong> quale è ancora sospeso: messo in una s<strong>it</strong>uazione<br />
di grande imbarazzo dall’ex <strong>sindaco</strong> di <strong>Afrago<strong>la</strong></strong><br />
Santo Salzano e dal coordinatore del suo part<strong>it</strong>o<br />
(nonché <strong>sindaco</strong> di Card<strong>it</strong>o) Peppe Barra che lo<br />
vorrebbero in maggioranza. Nel frattempo però,<br />
<strong>la</strong> sua assenza, ha permesso al primo c<strong>it</strong>tadino di<br />
ev<strong>it</strong>are lo scioglimento anticipato del Consiglio.<br />
Nonostante l’es<strong>it</strong>o “pos<strong>it</strong>ivo”, nel<strong>la</strong> coalizione<br />
di governo, soprattutto nel Pdl, c’è grande<br />
fibril<strong>la</strong>zione. Assenti Raf<strong>fa</strong>ele Falco e Raf<strong>fa</strong>ele<br />
Iazzetta, i quali hanno posto da tempo problemi<br />
seri <strong>sul</strong><strong>la</strong> gestione del part<strong>it</strong>o a livello locale<br />
caratterizzata da una mancanza di partecipazione<br />
e guida pol<strong>it</strong>ica. Lamentano <strong>la</strong> scarsa efficienza di<br />
alcuni dirigenti, il mancato raggiungimento degli<br />
obiettivi programmatici, ma soprattutto lo scarso<br />
coinvolgimento nelle scelte amministrative,<br />
spesso condannando i metodi utilizzati dal primo<br />
c<strong>it</strong>tadino che hanno poco di pol<strong>it</strong>ica e molto di<br />
autor<strong>it</strong>arismo. Falco e Iazzetta non sono disposti<br />
a <strong>fa</strong>re da “mazza”, o a “reggere il moccolo” a<br />
chicchessia. Non sono disposti a ratificare scelte<br />
assunte altrove. Ecco perché il primo c<strong>it</strong>tadino<br />
ha dovuto raccattare durante <strong>la</strong> riunione del<br />
civico consesso i consiglieri in giro per <strong>la</strong> c<strong>it</strong>tà.<br />
C<strong>la</strong>moroso il caso di Raf<strong>fa</strong>ele Fusco, sempre del<br />
Pdl, arrivato poco prima del<strong>la</strong> votazione in quanto<br />
il vice<strong>sindaco</strong> Antonio Pannone lo ha recuperato,<br />
a seduta in corso, durante una cerimonia religiosa<br />
al<strong>la</strong> chiesa del Rosario. Mentre per portare in au<strong>la</strong><br />
Cristina Acri, impegnata altrove, c’è stato un<br />
continuo pressing telefonico. Sol<strong>it</strong>o copione. <strong>Il</strong><br />
<strong>sindaco</strong>, comunque, incassa il ri<strong>sul</strong>tato grazie al<br />
voto determinante del consigliere Vincenzo De<br />
Ste<strong>fa</strong>no. Esterno al Pdl, è lui il tredicesimo che<br />
mantiene in v<strong>it</strong>a <strong>la</strong> maggioranza e l’esecutivo.<br />
Diverse le telefonate del primo c<strong>it</strong>tadino al<br />
consigliere De Ste<strong>fa</strong>no preoccupato per <strong>la</strong> sua<br />
assenza. Dopo un dibatt<strong>it</strong>o che ha visto l’assessore<br />
Angelo Capone leggere <strong>la</strong> scarna re<strong>la</strong>zione<br />
in modo lentissimo, interval<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> lettura da<br />
lunghe bevute di acqua, al sol fine di permettere al<br />
<strong>sindaco</strong> di raggiungere <strong>la</strong> risicata “maggioranza”<br />
in au<strong>la</strong> e, dopo l’intervento – per niente attinente<br />
all’ordine del giorno – del consigliere Nico<strong>la</strong><br />
Fontanel<strong>la</strong>, anch’esso finalizzato al recupero in<br />
au<strong>la</strong> dei consiglieri Fusco, Acri e De Ste<strong>fa</strong>no il<br />
riequilibrio passa per il rotto del<strong>la</strong> cuffia. Ancora<br />
una volta senza una maggioranza consiliare di 16<br />
consiglieri. I malumori nel part<strong>it</strong>o di Berlusconi<br />
crescono sempre di più. Non solo in Consiglio, ma<br />
pure in giunta. Come ad esempio l’assessore Angelo<br />
Capone, che nonostante <strong>la</strong> brutta figura di dover<br />
leggere una re<strong>la</strong>zione di poche righe in tantissimo<br />
tempo, per permettere al <strong>sindaco</strong> di recuperare i<br />
cocci del<strong>la</strong> sua “maggioranza”, non riesce più ad<br />
adeguarsi al sistema. Non riesce ad inserirsi in un<br />
contesto dove a <strong>fa</strong>re da col<strong>la</strong>nte non è <strong>la</strong> pol<strong>it</strong>ica<br />
ma interessi singoli e di parte che mortificano le<br />
<strong>Il</strong> consigliere Pelliccia con Casini<br />
ist<strong>it</strong>uzioni locali e <strong>la</strong> collettiv<strong>it</strong>à. Stesso disagio<br />
per l’assessore vice<strong>sindaco</strong> Antonio Pannone,<br />
accusato (insieme all’assessore Angelo Capone e<br />
a qualche consigliere comunale Pdl) dal <strong>sindaco</strong><br />
– in piena seduta consiliare – di tenere rapporti<br />
troppo stretti con il consigliere di opposizione<br />
Gennaro Giustino. Insomma il <strong>sindaco</strong> per <strong>la</strong><br />
pol<strong>it</strong>ica vorrebbe che i suoi assessori e consiglieri<br />
comunali mettessero in discussione finanche i<br />
rapporti di amicizia e di affetto con i componenti<br />
dell’opposizione. Ormai sono saltati tutti gli<br />
schemi e a non rendersi conto sembra sia rimasto<br />
solo il <strong>sindaco</strong>-senatore con <strong>la</strong> sua corte di “servi<br />
sciocchi”. S<strong>it</strong>uazione di imbarazzo anche per il<br />
consigliere Domenico Pelliccia che i “rumors”<br />
di corridoio danno in rotta di convergenza con<br />
l’UDC di Pierferdinando Casini. Monta, dunque,<br />
sempre di più il disagio e il malumore nel part<strong>it</strong>o<br />
del <strong>sindaco</strong> e dell’onorevole Pina Castiello<br />
coordinatrice degli azzurri ad <strong>Afrago<strong>la</strong></strong>. “Nel Pdl<br />
non c’è partecipazione – spiega Raf<strong>fa</strong>ele Iazzetta<br />
– mi piacerebbe dare una mano al<strong>la</strong> risoluzione<br />
dei problemi, mi piacerebbe dare un contributo<br />
al<strong>la</strong> c<strong>it</strong>tà purtroppo devo constatare che gli stessi<br />
miei colleghi di part<strong>it</strong>o se ne fregano. Hanno altri<br />
obiettivi e ri<strong>sul</strong>ta difficile <strong>fa</strong>re pol<strong>it</strong>ica o pensare<br />
agli interessi del paese. <strong>Il</strong> part<strong>it</strong>o è allo sbando,<br />
ognuno tratta <strong>la</strong> propria posizione direttamente<br />
col <strong>sindaco</strong> e tira l’acqua al proprio mulino. E’<br />
difficile giustificare o aval<strong>la</strong>re certi atteggiamenti”.<br />
Raf<strong>fa</strong>ele Iazzetta ha pagato caro il suo dissenso:<br />
il papà, dipendente comunale, è stato sub<strong>it</strong>o<br />
“pun<strong>it</strong>o” e spostato presso <strong>la</strong> protezione civile.<br />
“Mio padre – continua Raf<strong>fa</strong>ele Iazzetta – non<br />
c’entra nul<strong>la</strong> con <strong>la</strong> mia attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica. Non<br />
credo assolutamente che il <strong>sindaco</strong> abbia deciso<br />
<strong>la</strong> collocazione di mio padre come r<strong>it</strong>orsione al<br />
mio atteggiamento. Che, badate bene, non è di<br />
cr<strong>it</strong>ica, ma si tratta di un contributo al fine di<br />
tornare al<strong>la</strong> pol<strong>it</strong>ica, un contributo di idee che<br />
ha l’obiettivo di migliorare il quadro. <strong>Il</strong> senatore<br />
Nespoli è una figura ab<strong>it</strong>uata a <strong>fa</strong>re pol<strong>it</strong>ica a<br />
livello nazionale, non penso che si abbassi a certi<br />
tipi di atteggiamenti. Non penso e non credo.<br />
Non sto cr<strong>it</strong>icando nessuno, ho semplicemente<br />
<strong>fa</strong>tto <strong>la</strong> fotografia di quanto sta succedendo nel<br />
Pdl e al Municipio”. Ma c’è ancora qualche altro<br />
problema rilevante. <strong>Il</strong> 23 luglio scorso è scaduta <strong>la</strong><br />
nomina dell’ufficio di presidenza e del presidente<br />
del consiglio comunale, Biagio Castaldo<br />
(vicepresidenti: Aniello Silvestro e Raf<strong>fa</strong>ele<br />
Fusco). Lo statuto prevede a metà consiliatura <strong>la</strong><br />
loro rielezione. Fanno finta, però, che nessuno se<br />
ne sia accorto. La segretaria comunale, Lea Baron,<br />
è stata chiamata in causa su questo argomento<br />
divenuto una vera e propria spina nel fianco di ciò<br />
che resta del<strong>la</strong> maggioranza di centrodestra. Una<br />
spina nel fianco perché Biagio Castaldo non vuole<br />
“mol<strong>la</strong>re <strong>la</strong> presa” ed ha concordato col <strong>sindaco</strong><br />
<strong>la</strong> sua permanenza <strong>sul</strong><strong>la</strong> poltrona più importante<br />
dell’assemblea c<strong>it</strong>tadina. E Nespoli per garantire<br />
l’impegno deve per forza ev<strong>it</strong>are <strong>la</strong> votazione<br />
in quanto quel ruolo <strong>fa</strong> go<strong>la</strong> a tanti e per di più<br />
Castaldo, se si dovesse andare al<strong>la</strong> conta, non ha<br />
i numeri per garantirsi <strong>la</strong> posizione. Salterebbe<br />
l’ennesimo equilibrio e Castaldo stavolta non<br />
perdonerebbe il Sindaco e <strong>la</strong> sua cricca. Sarebbe<br />
determinato a mandarli a casa. Quindi, l’unica<br />
soluzione per tenere a bada gli appet<strong>it</strong>i dei<br />
consiglieri comunali ed ev<strong>it</strong>are di trasformare<br />
l’elezione del presidente del Consiglio in un<br />
rego<strong>la</strong>mento di conti tra bande interne al Pdl, con<br />
l’implosione del<strong>la</strong> stessa maggioranza; il <strong>sindaco</strong><br />
prende tempo e rinvia <strong>la</strong> seduta. Unica eccezione:<br />
<strong>la</strong> segretaria comunale dovrebbe mostrarsi ancora<br />
una volta garante delle ist<strong>it</strong>uzioni, del<strong>la</strong> legge e<br />
delle regole. Al di là degli interessi pol<strong>it</strong>ici di chi<br />
governa. Di sicuro Lea Baron nelle prossime ore<br />
non resterà a guardare.<br />
9