LA QUESTIONE AMBIENTALE - Università degli Studi di Siena
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sud<strong>di</strong>ti davanti al fatto compiuto.<br />
Ma anche questo impianto fallì miseramente a fine 2006 per l'assenza <strong>di</strong> mercato del<br />
prodotto finito, – ammendante <strong>di</strong> pessima qualità, inven<strong>di</strong>bile –, e per i sensibili<br />
costi <strong>di</strong> trasporto dovuti anche alla posizione <strong>di</strong>sagiata dell'impianto sia riguardo alla<br />
materia prima che al mercato potenziale. Qualcuno non aveva fatto bene i conti<br />
prima, e nemmeno i nostri amministratori si erano preoccupati <strong>di</strong> verificare se il<br />
gioco valesse la candela rispetto al degrado introdotto nel territorio. Difatti per AR-<br />
PAT dal 2006 questo sito risulta inserito nell'elenco dei siti provinciali inquinati!!!<br />
Per una seria gestione industriale, sarebbero stati necessari un Piano economico, uno<br />
industriale e consultata una società <strong>di</strong> verifica del progetto. Gravi carenze che<br />
portano sempre ad esiti fallimentari.<br />
Arriva ACEA<br />
Infine nel 2008 arrivò ACEA, la multinazionale romana che gestisce acque, elettricità<br />
e recentemente anche rifiuti, e rilevò il pacchetto azionario della precedente società<br />
Solemme; non <strong>di</strong>rettamente, ma tramite Acquaser, a sua volta controllata <strong>di</strong>rettamente<br />
da Acquedotto del Fiora. Insomma le solite scatoli cinesi per aggirare i<br />
vincoli <strong>di</strong> posizione dominante <strong>di</strong> mercato, e fare business come meglio aggrada.<br />
Comunque nel bilancio consolidato ACEA la società Solemme Spa <strong>di</strong> Monterotondo<br />
risulta come strategica per lo smaltimento <strong>di</strong> rifiuti e per la produzione <strong>di</strong> energia da<br />
rifiuti. Ad oggi esiste solo l'impianto produttore <strong>di</strong> ammendante agricolo da fanghi <strong>di</strong><br />
depuratori e ramaglie. Tuttavia sin dall'acquisizione ACEA ha manifestato subito<br />
l'intenzione <strong>di</strong> effettuare l'incenerimento dei rifiuti a Monterotondo ed aumentare i<br />
tonnellaggi trattati.<br />
E ciò avrebbe dovuto suonare come campanello <strong>di</strong> allarme per Amministratori degni<br />
<strong>di</strong> questo nome, non fosse altro per la breve <strong>di</strong>stanza del sito dall'abitato e per le<br />
limitrofe imprese agricole citate. In pratica questo impianto, già critico per le cosiddette<br />
«emissioni odorigene» – miasmi da materiali organici in decomposizione –,<br />
con un ulteriore inceneritore avrebbe <strong>di</strong>strutto il tessuto socioeconomico locale, se<br />
non <strong>di</strong>rettamente, <strong>di</strong> sicuro tramite le emissioni inquinanti, quantomeno per le<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> commercializzare prodotti alimentari potenzialmente inquinati.<br />
Invece nuove scene <strong>di</strong> entusiasmo ai novelli salvatori e presentazioni <strong>di</strong> scenari a <strong>di</strong>r<br />
poco utopistici <strong>di</strong> sviluppo economico esponenziale. Insomma ACEA fu presentata<br />
come un re Mida, e stavolta venne a Monterotondo persino l'assessore regionale<br />
Bramerini a convalidare scelte e prospettive <strong>di</strong>successi.<br />
Per contro la popolazione fin da subito ebbe da fare i conti con «emissioni odorigene»<br />
<strong>di</strong> non poco conto. I miasmi nauseabon<strong>di</strong> hanno interessato tutto il circondario<br />
dello stabilimento, tanto da costringere gli abitanti ad esposti e segnalazioni ad AR-<br />
PAT e ASL. L'amministrazione dell'epoca ha sempre minimizzato queste criticità,<br />
inizialmente attribuendole al depuratore comunale, poi allo span<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> concime<br />
sui campi, ed infine ammettendola, ma saltuaria, limitata e tollerabile. Invece il<br />
problema sussiste tuttora e si prospetta un <strong>di</strong>fficile futuro.<br />
Ma le sciagurate scelte precedenti producono ancora i loro effetti deleteri, e alla fine<br />
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