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LA QUESTIONE AMBIENTALE - Università degli Studi di Siena

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<strong>di</strong> bonifica e stoccaggio 1 .<br />

Corsa alle megacentrali<br />

C'è in Italia un'assurda corsa alle megacentrali a biomasse per produrre energia<br />

elettrica, con finanziamenti privilegiati, che assorbono preziosi contributi a scapito<br />

<strong>degli</strong> investimenti da destinare alle vere energie rinnovabili pulite, non dannose per<br />

la salute, come l'idrico,il micro-eolico, il geotermico a bassa «entalpia» ed il solare<br />

termico e fotovoltaico.<br />

Nel Piano d'In<strong>di</strong>rizzo Energetico Regionale della Toscana 8/07/08 emerge che il<br />

corretto sviluppo delle agrienergie si basa su microimpianti aziendali <strong>di</strong>ffusi, con<br />

minireti <strong>di</strong> teleriscaldamento per utilizzare l'80% o più del potere calorifico, alimentati<br />

da scarti agricoli e forestali a filiera chiusa, a km zero o poco più, senza costi<br />

<strong>di</strong> trasporto né aggravio <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> CO 2 , dando la priorità ad impianti <strong>di</strong> piccola<br />

taglia. Inoltre il PIER in<strong>di</strong>ca come incompatibili con il territorio toscano anche le<br />

piccole centrali per la produzione <strong>di</strong> elettricità perché, nel processo <strong>di</strong> trasformazione<br />

del calore, le biomasse comportano un eccessivo <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> energia, con una<br />

per<strong>di</strong>ta del ren<strong>di</strong>mento del 30-40% rispetto agli impianti per solo riscaldamento.<br />

Le megacentrali a biomasse quin<strong>di</strong>, non rispondono alle <strong>di</strong>rettive per lo sviluppo<br />

delle agrienergie, finalizzate all'avvio <strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> produzione, risparmio, riduzione<br />

<strong>degli</strong> sprechi energetici con lo scopo anche <strong>di</strong> agevolare, l'integrazione dei<br />

red<strong>di</strong>ti <strong>degli</strong> agricoltori, che svolgono l'in<strong>di</strong>spensabile presi<strong>di</strong>o del territorio a<br />

vantaggio <strong>di</strong> tutti.<br />

Bilancio costi-benefici<br />

Come abbiamo già detto c’è un bilancio economico negativo per gli spropositati<br />

costi <strong>di</strong> produzione dell'elettricità da biomasse dovuto agli alti costi <strong>di</strong> produzione<br />

delle biomasse coltivate (concimi, pestici<strong>di</strong>, acqua, macchinari agricoli, trasporti,<br />

trasformazione della materia prima) ripianato dell'uso <strong>di</strong>storto <strong>degli</strong> incentivi pubblici.<br />

Pure il bilancio occupazionale è negativo fra posti <strong>di</strong> lavoro persi e recuperati. A<br />

Castiglion Fiorentino dei 91 ex lavoratori fissi ne verranno rioccupati pochi, perché<br />

ne occorreranno al massimo 30, comprendendo la manodopera specializzata e la <strong>di</strong>rigenza<br />

tecnica provenienti da fuori. Così dopo 6 anni <strong>di</strong> cassa integrazione non ci<br />

sarà neppure la piena rioccupazione per i <strong>di</strong>pendenti fissi, né tantomeno per i<br />

lavoratori stagionali rimasti esclusi anche dalla cassa integrazione.<br />

Nel frattempo saranno molti i posti <strong>di</strong> lavoro persi nelle attività agricole ed agrituri-<br />

1 Tali problematiche sono ben documentate nella letteratura scientifica ed il Comitato Tutela Val<strong>di</strong>chiana<br />

ha contribuito a <strong>di</strong>vulgarle grazie alla collaborazione <strong>di</strong> noti esperti quali i professori: Tamino, Montanari,<br />

Burgio, Gentilini, Vantaggi, Ermani ed altri. Anche al Convegno "La pandemia silenziosa" Arezzo<br />

29/30nov/1<strong>di</strong>c.2008, Giornate Italiane Me<strong>di</strong>che dell'Ambiente -organizzato dall'I.S.D.E. <strong>di</strong> Arezzo- è<br />

emersa la pericolosità dei megaimpianti industriali a combustione, ma i politici locali brillavano per la<br />

loro assenza.<br />

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