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AIE (via delle)<br />
da via F. Gilardini a via S. Paolo<br />
Come suggerisce la denomìnazìone,<br />
lungo la via si aprivano un tempo<br />
i cortili assodati delle case rurali sui<br />
quali venivano posti ad essiccare<br />
biade e legumi.<br />
Nell'attuale zona delle Aie, denominata<br />
nel recente passato anche<br />
"Corte di S. Antonino" per la presenza<br />
di due edicole votive dedicate 11spettlvamente<br />
a S. Antonino ed a S.<br />
Paolo dellaCroce, fu finnato nel 1411<br />
un accordo di pacefra i partiti ovadesi<br />
cheSicontendevano 11 potere locale<br />
dopo che la città era passata dalla<br />
sìgnorìa francese a quella del Marchese<br />
Teodoro II del Monferrato.<br />
ANCORA (via dell')<br />
da via Voltegna a piazza G. Mazzin!<br />
Già"vìco dell'Ancora", la via denva<br />
11 nome da un'antica osteria - appunto<br />
l'osterìa dell'Ancora - che esisteva<br />
in capo ad essa. Per quanto attiene<br />
alle mescite cittadine, gli Statuti<br />
ovadesì - come osserva lo studio di<br />
Dagnìno, Borsari e Gìraudì- prescrìvevano<br />
che 11 vino In vendita fosse «di<br />
produzione locale: era infatti vietato<br />
portare o far portare vino in Ovada<br />
che nonfosse del terrìtorìoo gìurìsdìzìone,<br />
(...) Soltanto quei cittadini di<br />
Ovada che eventualmente possedessero<br />
vigne fuorì del confini potevano<br />
portare 11 loro vino in Ovada per<br />
consumarlo in casa propria: doveva-<br />
A<br />
no peròmunirsi di un'apposita lìcenza<br />
che veniva rilasciata dal Consiglio<br />
del Comune, dopo accurata indagine<br />
ed accertamento che tale vino fosse<br />
effettivamente prodotto nelle vigne di<br />
proprietà. Era altrettanto possibile ai<br />
forestieri transitare per le strade di<br />
Ovada con carichi di vino, purché<br />
non fosse per nessun motivo venduto,<br />
lasciato o scaricato in Ovada».<br />
ARCHWOLTO (vico dell')<br />
da via Voltegna a via Roma<br />
Così chiamato perché, per buona<br />
parte della sua lunghezza, 11 vico<br />
medioevale è coperto da una volta<br />
portante le case sovrastanti (v.anche<br />
via Borgo di Dentro).<br />
ASSUNTA (piazza dell')<br />
da via B. Cairoli e da via S. Paolo a<br />
via G. Costa<br />
Prende 11 nome dalla maestosa<br />
Parrocchiale che vi fu edificata nel<br />
XVIII secolo. In corI1spondenza di<br />
questa piazza terminava la cinta del<br />
Trecento(la seconda) e sì ìnnalzavala<br />
torre prìncìpale delle mura (1 resti,<br />
tuttora visibili, sono incorporati nel<br />
palazzo Borgatta all'angolo con piazza<br />
Garibaldi) prospiciente la "Porta<br />
del Borgo" o "PortaGenovese", 11 principale<br />
accesso alla città.<br />
Annota Paolo Bavazzano: «Piazza<br />
Assunta è uno dei punti nevralgici<br />
del movimento pedonale cittadino.<br />
Nei giorni di mercato vi affluìscono i<br />
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