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Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

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PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I<br />

NI SERRADA<br />

RETROCEDEIX<br />

ANNO XXV - N. 8/9 - 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA SOSP. DAL D.M. 30.03.2010


Direttore Responsabile<br />

Giovanni Verdicchio<br />

Vice Direttore<br />

Umberto Fava<br />

MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZIONE<br />

NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />

Redattori<br />

Angelo Maenza - Berardo Evangelista<br />

- Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />

Coordinatore<br />

Giuseppe Ruggieri<br />

Responsabile Amministrativo<br />

Vittorio Porceddu<br />

Segretario Amministrativo<br />

Marino Orfei<br />

Addetto alla Segreteria<br />

Amministrativa<br />

Alfonso Lancia<br />

Comitato di Redazione Registrazione del Tribunale di Roma<br />

Umberto Fava - Mauro Cappelli - n. 40/86 del 29 gennaio 1986<br />

Antonio Zampelli - Giuseppe Ruggieri<br />

Vittorio Alvino - Antonio Casula - Alfio Associato all’USPI<br />

G. Costanzo - Michele Gianfrancesco - Unione Stampa Periodica<br />

Pierangelo Nissolino Italiana<br />

Progetto Grafico e Impaginazione Iscritto al Registro degli Operatori di<br />

Claudio Coco Comunicazione (R.O.C.) al n. 2294<br />

Stampa<br />

Arti Grafiche S. Marcello - Roma<br />

IN COPERTINA<br />

Direzione, Redazione e<br />

Amministrazione<br />

Via Alberto Caroncini, 19 - 00197 Roma<br />

Tel. 06 80693830 - Fax 06 8084280<br />

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ALGHERO, 11 GIUGNO 2010<br />

Nella foto da sinistra, il<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell’ANFI Gen. C.A.<br />

Giovanni Verdicchio, il<br />

Prefetto di Sassari, Dott.<br />

Marcello Fulvi, il Sindaco di<br />

Alghero, Avv. Marco Tedde<br />

e il Comandante<br />

Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Sassari, Col.<br />

Giovanni Casadidio,<br />

durante la deposizione<br />

della Corona d’alloro al<br />

Monumento in onore dei<br />

<strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra<br />

ed in servizio.<br />

Gli articoli e i materiali (foto, disegni,<br />

etc.), inviati per la pubblicazione, non<br />

saranno restituiti, anche se non pubblicati.<br />

La Redazione si riserva il diritto di<br />

modificare la titolazione e di dare agli<br />

articoli l'impostazione grafica ritenuta<br />

più opportuna.<br />

Le opinioni espresse dagli Autori negli<br />

articoli sono personali e non impegnano<br />

in alcun modo la Direzione e la<br />

Redazione del Periodico. Tutti i diritti di<br />

proprietà letteraria e artistica sono<br />

riservati.<br />

S'informa che i dati riguardanti i destinatari<br />

del Periodico, in conformità al D.<br />

Lgs. N. 196/2003, sono utilizzati e trattati,<br />

contenuti in elenchi conoscibili da<br />

chiunque, esclusivamente per l'invio<br />

della pubblicazione e non sono ceduti<br />

a terzi per altro motivo.<br />

AUTORIZZAZIONE<br />

Sito internet:<br />

www.assofinanzieri.it<br />

servizio a Pag. 3<br />

e mail:<br />

fiammegialle@assofinanzieri.it<br />

Finito di stampare il 01 ottobre 2010<br />

Sommario<br />

Agosto/Settembre 2010<br />

3<br />

Agosto/Settembre 2010<br />

EVENTI<br />

Per ricordare i <strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra....<br />

7 CENTENARIO<br />

La Sezione ANFI di Livorno festeggia 100 anni<br />

di Alberto Merlo<br />

8 INTITOLAZIONI<br />

- A Livorno...<br />

di M. Cristina Priori e Renato Serrecchia<br />

- A Pisa...<br />

di Giorgio Toschi<br />

- Acireale...<br />

di Orazio Patti<br />

- Pratica di Mare...<br />

di Mario de Nuntiis<br />

12 RADUNI<br />

- 2° Raduno dell’ANFI di Capitanata<br />

di Luigi Iagulli<br />

- 3° Raduno del 7° Corso “Predil”<br />

di Michele Gianfrancesco<br />

- 1° Raduno del Corso AA.FF. Cauriol...<br />

- Raduno 43° Corso AA.SS. Ortigara...<br />

15 CERIMONIE<br />

- Aosta<br />

Intitolazione ed inaugurazione Caserma...<br />

- Merano<br />

Inaugurata la Lapide - Monumento a ricordo...<br />

- Bisceglie<br />

Nuovi locali per la Sez. ANFI<br />

- Turi<br />

3° memorial Fin. Cesare Marinelli<br />

17 PELLEGRINAGGIO<br />

11 luglio 2010 - per devozione a Dio...<br />

di Luciano Carva<br />

18 L’ANGOLO DELLA SALUTE<br />

La sincope<br />

a cura di Massimo Santini<br />

20 TACCUINO<br />

di Giuseppe Giuliani<br />

22<br />

IL COMANDANTE GENERALE<br />

di Giuseppe Di Gaetano<br />

24 RICORDI<br />

”Val Mulini” - la tomba del Finanziere<br />

di Giovanni Trotta<br />

27 PENSIONI<br />

Integrativa speciale per intero? Ancora...<br />

di Vincenzo Ruggieri<br />

28 VITA NELLE SEZIONI<br />

33 ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />

34 NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />

37 TRISTIA<br />

COMUNICATO REDAZIONALE<br />

Con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 marzo scorso,<br />

sono state sospese per il 2010 le agevolazioni postali per l'editoria, con il<br />

conseguente aumento del 428,5% dei costi di spedizione.<br />

In attesa di sviluppi sulle trattative in atto tra le Associazioni di categoria, la<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri e Poste Italiane, si è reso necessario<br />

l'abbinamento delle edizioni del Periodico “Fiamme Gialle” di Agosto e<br />

Settembre.


EVENTI<br />

ALGHERO HA ERETTO UNO<br />

SPLENDIDO MONUMENTO<br />

o scorso 11 Giugno del c.a., nella<br />

splendida cornice del Lungomare<br />

Ldella città Catalana, ha avuto<br />

luogo la solenne cerimonia di inaugurazione<br />

del Monumento in onore dei<br />

<strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra ed in servizio<br />

in tempo di pace, alla presenza delle<br />

Massime Autorità Civili, Religiose e<br />

Militari della Provincia di Sassari.<br />

La cerimonia, promossa<br />

dall'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

<strong>d'Italia</strong> e dal Comandante Provinciale<br />

della Guardia di Finanza di Sassari,<br />

Col. Giovanni Casadidio, ha riscosso il<br />

pieno plauso dell'Amministrazione<br />

Comunale di Alghero e richiamato centinaia<br />

di turisti e cittadini algheresi.<br />

Dopo la celebrazione della funzione religiosa,<br />

officiata dal Vescovo della<br />

Diocesi di Alghero-Bosa, Mons.<br />

Giacomo Lanzetti, si è proceduto allo<br />

svolgimento della cerimonia militare ed<br />

allo scoprimento del Monumento in<br />

ricordo di tutte le Fiamme Gialle che,<br />

con estremo coraggio, hanno sacrificato<br />

la loro vita durante le operazioni belliche<br />

della Prima e Seconda Guerra<br />

Mondiale.<br />

Erano presenti: il Prefetto di Sassari,<br />

Dott. Marcello Fulvi; il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, Gen. C.A. Giovanni<br />

Verdicchio; il Comandante Provinciale<br />

della Guardia di Finanza di Sassari, Col<br />

Giovanni Casadidio; il Sindaco di<br />

Alghero, Avv. Marco Tedde; il<br />

Comandante Provinciale dei<br />

Carabinieri, Col. Francesco Atzeni; il<br />

Vice Comandante della Brigata<br />

Sassari; il Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

dell'ANFI per la Sardegna, Magg.<br />

Salvatorico Cuccuru; il Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong>, M.O. Antonio Casula; il<br />

Presidente della Sezione ANFI di<br />

Alghero, M.M.A. Giuseppe Soggiu; i<br />

Presidenti delle <strong>Sezioni</strong> della Sardegna<br />

ed i rappresentanti della Polizia di Stato<br />

e della Capitaneria di Porto.<br />

Oltre alla Banda Musicale del Comune<br />

di Alghero, a rendere gli Onori alle<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Per Ricordare i <strong>Finanzieri</strong><br />

Caduti in Guerra ed in Servizio<br />

Massime Autorità presenti durante tutta<br />

la solenne manifestazione, c’era un picchetto<br />

armato di diciotto finanzieri, provenienti<br />

dai dipendenti Reparti del<br />

Comando Provinciale della Guardia di<br />

Finanza di Sassari, comandato dal<br />

Tenente Giuseppe Spezzaferro,<br />

Comandante della Tenenza di Alghero,<br />

La cerimonia ha avuto, quale fulcro, lo<br />

scoprimento di un monumento di pietra<br />

calcarea di sette tonnellate, alto oltre<br />

due metri e largo m. 1,60, intitolato, in lingua<br />

catalana, a tutti i finanzieri caduti in<br />

guerra ed in servizio ed, in particolare, ai<br />

dodici, nati ad Alghero.<br />

Fra questi, i decorati di medaglia al valore:<br />

M.M. Francesco Sotgiu, fatto scomparire<br />

da partigiani jugoslavi nel 1945 e<br />

V. Brig. mare Antonio Sanna, perito nel<br />

mare Mediterraneo nel 1943, col naufragio<br />

del dragamine della G. di F. RD 36,<br />

che aveva ingaggiato impari lotta contro<br />

tre incrociatori inglesi per consentire ad<br />

un convoglio italiano di raggiungere la<br />

costa.<br />

Alla cerimonia, che ha avuto inizio alle<br />

10,30, oltre alle autorità citate erano presenti<br />

le bandiere delle <strong>Sezioni</strong> ANFI<br />

della Sardegna e gli stendardi delle<br />

Associazioni d'Arma.<br />

Durante lo svolgimento della cerimonia,<br />

ha preso la parola il Sindaco di Alghero, il<br />

quale ha pronunciato il seguente discorso:<br />

“”… La giornata odierna non costituisce<br />

solo l'occasione per inaugurare il<br />

monumento dedicato ai Caduti della<br />

Guardia di Finanza, ma rappresenta la<br />

conferma e la certificazione di quel rapporto<br />

strettissimo e fecondo che lega la<br />

nostra città alla Guardia di Finanza e<br />

viceversa.<br />

Di questo indissolubile nesso la storia ci<br />

trasferisce momenti dolorosi ed eroici,<br />

come quello relativo al Vice Brigadiere<br />

mare Antonio Sanna ed all'equipaggio<br />

del Dragamine RD36, ma anche<br />

momenti tristi in cui uomini si sono scagliati<br />

contro altri uomini innocenti, come<br />

è avvenuto per la scomparsa del<br />

Maresciallo Maggiore Francesco<br />

Sotgiu.<br />

Sanna e Sotgiu, due figli della nostra terra,<br />

figli della nostra città, tutte e due martiri<br />

che rappresentano per questa comunità<br />

algherese un fulgido esempio di<br />

attaccamento alla nostra bandiera ed ai<br />

doveri che discendono<br />

dall'appartenenza al glorioso Corpo<br />

della Guardia di Finanza.<br />

Abbiamo arricchito questo profondo rapporto<br />

di reciproca stima nel gennaio<br />

2003 ricordando, con una lapide,<br />

Antonio Sanna, e proseguendo con<br />

l'intitolazione di una piazza nel centro<br />

storico della città, piazza che fronteggia<br />

la casa natale del Sottobrigadiere<br />

mare, del nostro e del vostro eroe.<br />

La consegna della Bandiera di Guerra,<br />

nel marzo del 2007, al Guardiacoste<br />

d'Altura “Antonio Sanna” e<br />

l'intitolazione a Fertilia della via dedicata<br />

ai Martiri delle Foibe, tra i quali martiri,<br />

purtroppo, è compreso Francesco<br />

Sotgiu, hanno dato tangibile prova di<br />

3


questo profondo legame tra la Città di<br />

Alghero e le Fiamme Gialle, suggellato<br />

infine dal motto araldico in lingua algherese<br />

“Ni Serrada Retrocedeix” “Neanche<br />

spezzata retrocede”.<br />

Questi sono i motivi veri e profondi di<br />

questa giornata di festa e della grande,<br />

sentita e commossa partecipazione<br />

della folla, qui raccolta.<br />

Ringrazio la Sezione ANFI di Alghero<br />

ed il suo Presidente, Maresciallo<br />

Giuseppe Soggiu, nostro indimenticato<br />

ed indimenticabile Comandante, il<br />

primo Comandante della Guardia di<br />

Finanza che ho conservato nella mia<br />

memoria, che ha voluto, con caparbietà<br />

e determinazione, la realizzazione di<br />

questo monumento in un luogo nevralgico<br />

della città; davanti al nostro mare,<br />

in un fazzoletto di terra particolarmente<br />

significativo che cuce idealmente mare,<br />

porto e centro cittadino. Uno spazio che<br />

di giorno sarà illuminato dai raggi del<br />

sole di Alghero, la notte da quelli della<br />

nostra luna e, sotto questa luce, il monumento<br />

costituirà una speranza di pace<br />

per tutti coloro che hanno perso i loro<br />

cari in tempo di guerra e<br />

nell'adempimento di un dovere.<br />

Grazie””.<br />

E' seguito l'intervento del M.M.A.<br />

Soggiu, il quale, dopo aver ringraziato<br />

le Autorità presenti e aver letto il messaggio<br />

augurale inviato dal Gen. C.A.<br />

Nino Di Paolo, ha sostenuto quanto<br />

segue: “”…avevo pensato di fare un<br />

breve excursus della vita e dell'eroismo<br />

dei finanzieri algheresi e <strong>d'Italia</strong> che<br />

oggi commemoriamo, ma la storia e il<br />

loro valore di cittadini e di uomini verrà<br />

illustrato dagli altri relatori che interverranno.<br />

Io mi limiterò a raccontare, con<br />

molta semplicità, di come nella mia<br />

infanzia sono entrato in contatto con<br />

4<br />

due delle famiglie dei colleghi, il cui<br />

nome è inciso sul monumento e precisamente<br />

la famiglia Sotgiu e la famiglia<br />

Sanna.<br />

Certo allora, a 10-12 anni, i miei pensieri<br />

non erano rivolti alla Guardia di Finanza,<br />

né tantomeno avrei pensato che un giorno<br />

mi sarei ritrovato, qui, a ricordare<br />

insieme alle loro famiglie questi uomini<br />

che non ho conosciuto personalmente<br />

ma la cui storia si è intrecciata in qualche<br />

modo con la mia.<br />

Dicevo che ho conosciuto la famiglia del<br />

maresciallo Sotgiu da ragazzo, perché<br />

mio padre possedeva, in località Ungias,<br />

un appezzamento di terreno che confinava<br />

con un piccolo vigneto di proprietà<br />

della vedova Sotgiu, “Sig.ra Rusina”.<br />

Questo piccolo vigneto era condotto da<br />

mio padre a mezzadria. Era prassi, allora,che<br />

una parte del raccolto andasse al<br />

proprietario del terreno e mio padre, ogni<br />

anno, quando l'uva era bella matura,<br />

riempiva i cestini e mi inviava a casa<br />

della Sir.ra Rusina a portarglieli. Le sembianze<br />

e il volto triste della Sig.ra sono<br />

ancora vivi nella mia mente. Soltanto<br />

quando sono venuto a conoscenza del<br />

dramma che aveva colpito la famiglia ho<br />

capito da che cosa era dettato<br />

quell'atteggiamento.<br />

Della famiglia Sanna, invece, ricordo la<br />

stireria che possedevano in Piazza<br />

Civica. Io abitavo all'inizio di Via Minerva<br />

e piazza Civica è stato il luogo dei miei<br />

giochi, delle mie birichinate. Qualche<br />

volta la Sig.ra Sanna si affacciava<br />

sull'uscio del suo negozio e ci chiedeva<br />

di allontanarci un po' perche facevamo<br />

troppa confusione. Inoltre, in quella stireria<br />

ha lavorato la mia cara zia Iolanda<br />

che ogni tanto andavo a salutare.<br />

Trascorsi gli anni della fanciullezza,<br />

dopo aver raggiunto la maggiore età ho<br />

deciso di arruolarmi nella Guardia di<br />

Finanza e sono venuto a conoscenza<br />

della storia dei nostri valorosi concittadini<br />

nel periodo in cui sono stato<br />

Comandante del Reparto di Alghero.<br />

Già da allora nella mia mente era balenata<br />

l'idea che l'eroismo di colleghi<br />

morti in guerra ed in servizio dovesse,<br />

in qualche modo, essere raccontato e<br />

reso visibile alle generazioni future.<br />

Quella idea, oggi, si è concretizzata ed<br />

io insieme a tutti coloro che, in qualche<br />

modo, hanno contribuito alla realizzazione<br />

del monumento, non possiamo<br />

che esserne orgogliosi e compiacercene.<br />

Un ringraziamento particolare: al Sig.<br />

Sindaco, Avv. Marco Tedde, che ha<br />

sostenuto l'idea della realizzazione del<br />

Monumento; al Col. Massimo<br />

Raccampo, Comandante del 152°<br />

Reggimento Fanteria della Brigata<br />

Sassari, per aver autorizzato il Caporal<br />

Maggiore Laura Orani, figlia del compianto<br />

App. Pietro, mio valido collaboratore<br />

quando comandavo il reparto di<br />

Alghero, alla lettura della preghiera del<br />

Finanziere; al Col. Giovanni Casadidio,<br />

Comandante Provinciale di Sassari,<br />

che non ha mai fatto mancare il suo validissimo<br />

contributo nella realizzazione<br />

del Monumento. Di lui ricordo una frase<br />

che citava ai giovani per ricordare che<br />

anche loro sarebbero diventati anziani:<br />

“Ciò che tu sei, lo fui anch'io, ciò che ora<br />

sono, lo sarai tu pure”. Ringrazio, inoltre,<br />

il Sig. Domenico Manca, che ha fornito<br />

il cippo marmoreo, il Sig. Giovanni<br />

Antonio Vago, che lo ha inciso; il Sig.<br />

Antonio Piga che ha realizzato l'asta<br />

della bandiera, l'Arch. Giovanna Angela<br />

Floris, che ha elaborato il progetto e tutti<br />

coloro che, con la loro fervente collaborazione,<br />

hanno reso possibile la realizzazione<br />

dell'evento.<br />

Termino l'intervento rivolgendo il mio<br />

pensiero ai giovani. Voglio dire loro che<br />

il monumento, che fra qualche minuto<br />

sarà inaugurato, non è un semplice<br />

masso di calcare dove sono incisi alcuni<br />

nomi: è qualcosa di più da cui trarre<br />

insegnamento. È un pezzo della nostra<br />

storia, è la storia di tanti uomini e di tanti<br />

giovani che hanno lottato e sono morti<br />

per portare avanti ideali di pace e di giustizia.<br />

E ai giovani dico, non siate indifferenti,<br />

sporcatevi le mani, portate avanti<br />

con coraggio i vostri ideali anche in<br />

questo momento di crisi, di difficoltà e di<br />

poca chiarezza. Non abbandonate<br />

l'idea e la speranza che è possibile vivere<br />

in un mondo ed in una società migliore<br />

e più solidale senza più guerre e divisioni.<br />

Concludo dicendo che “come ad<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


ogni singolo filo d'erba è destinata una<br />

goccia di rugiada” così possa l'esempio<br />

ed il ricordo di questi nostri eroi destinare<br />

e regalare ad ogni singolo giovane<br />

uomo e ad ogni singola giovane donna<br />

una goccia di speranza per il loro futuro<br />

e per il futuro della nostra nazione. Viva<br />

l'Italia, Viva la Guardia di Finanza, Viva<br />

l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

<strong>d'Italia</strong> e Viva la nostra bella Alguer””.<br />

È poi intervenuto il Maggiore<br />

Salvatorico Cuccuru, Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI per la Sardegna, il quale,<br />

dopo aver rivolto una lode ed un vivo<br />

apprezzamento al M.M.A. Giuseppe<br />

Soggiu, Presidente dei <strong>Finanzieri</strong> in congedo<br />

di Alghero per l'entusiasmo e<br />

l'impegno che ha messo nel superare i<br />

diversi ostacoli, riuscendo a fare erigere<br />

l'importante monumento ed organizzare<br />

la cerimonia, ha così proseguito:<br />

“”Da questa pietra, nel cuore pulsante<br />

di questa città, all'ombra della bandiera<br />

tricolore, i nostri Eroi potranno vedere il<br />

mutevole mare del Golfo e le bastionate<br />

calcaree di Capo Caccia.<br />

E sarà la tomba dove verranno i parenti<br />

dei dispersi, per una preghiera e per<br />

lasciare un fiore.<br />

I nostri Caduti sono un mirabile esempio<br />

per tutti noi e ci daranno la forza per<br />

essere degni di loro, con comportamenti<br />

ispirati all'etica e all'onestà.<br />

Nelle cerimonie i messaggi devono<br />

essere brevi, ma densi di contenuti.<br />

Perciò vi leggo due poesie di Mirta<br />

Morandini: “Eroi” e “Venne il momento”.<br />

EROI (1995)<br />

Perché essi andavano nel cielo dorato<br />

e le loro ali bianche<br />

sembravano enormi vele nell'azzurro<br />

volti sereni dolci<br />

mani come farfalle<br />

si chiamavano EROI<br />

Nel buco nero da loro<br />

lasciato sulla terra<br />

uomini normali<br />

si contorcono nella disperazione<br />

di averli perduti<br />

Piangono<br />

e portano fiori sulle loro tombe<br />

e scrivono favole sulle loro gesta<br />

perdendo la verità<br />

sulla navicella dell'idolatria<br />

Gli eroi perdono<br />

e gli uomini vincono<br />

Nella solitudine più selvaggia<br />

ridono<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

VENNE IL MOMENTO! (Gennaio 1991)<br />

Venne il momento<br />

Lunghe ore passate a lucidare i motori<br />

a giocare a carte<br />

a scrivere a casa<br />

a guardare foto<br />

ricordare ciglia socchiuse<br />

volti ridenti<br />

Mare… montagna…<br />

Venne il Momento!<br />

Un lampo rossastro<br />

Bruciò tutto di me<br />

Amori non vissuti<br />

poesie mai dette<br />

musiche mai sentite<br />

Tutta la potenza della mia vita<br />

si concentrò in quel<br />

Lampo<br />

Non mi accorsi che era la Morte.<br />

Viva i <strong>Finanzieri</strong>! Viva l'Italia!””.<br />

Ha preso, quindi, la parola il Col.<br />

Giovanni Casadidio, il quale, in particolare,<br />

ha detto: “”do lettura del messaggio<br />

che ha fatto pervenire il Comandante<br />

Regionale in merito all'evento odierno:<br />

“Profondamente rammaricato di non<br />

poter presenziare alla prestigiosa cerimonia<br />

causa indefettibili impegni istituzionali<br />

che mi trattengono alla sede di<br />

Cagliari, porgo deferenti saluti a S.E. il<br />

Prefetto di Sassari, Dott. Marcello Fulvi,<br />

a S.E. il Vescovo di Alghero e Bosa,<br />

Mons. Giacomo Lanzetti, al Signor<br />

Generale Giovanni Verdicchio,<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, al Signor<br />

Sindaco di Alghero, Dott. Marco Tedde,<br />

nonché un cordialissimo saluto alla<br />

Sezione ANFI di Alghero, al suo entusiasta<br />

e laborioso Presidente,<br />

M.M.A.Giuseppe Soggiu ed a tutti i graditi<br />

ospiti presenti. Il mio reverente pen-<br />

siero è rivolto ai Caduti della Guardia di<br />

Finanza cui è intitolato il monumento al<br />

quale è dedicata la cerimonia odierna.<br />

Un pensiero affettuoso giunga ai familiari<br />

dei Caduti, che ringrazio vivamente<br />

per la loro sentita partecipazione con<br />

l'augurio di averli vicini in una prossima<br />

occasione. Firmato il Generale di<br />

Brigata Stefano Baduini””.<br />

Ha concluso gli interventi il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., il quale, tra<br />

l'altro, ha detto:<br />

“”Oggi i soci della Sezione A.N.F.I. di<br />

Alghero, il cui legame alle “Fiamme<br />

Gialle” e a tutti i connessi valori è sempre<br />

stato forte e non è stato cancellato<br />

né sopito dal distacco dal servizio attivo,<br />

unitamente al loro brillante e fattivo<br />

Presidente, coronano un grande<br />

sogno, quello di vedere eretto nel cuore<br />

della città un Monumento in onore ed a<br />

ricordo di tutti i finanzieri di Alghero e<br />

dell'Italia ed, in particolare, di quelli che,<br />

in tempo di guerra e di pace, hanno<br />

sacrificato la loro vita per difendere<br />

l'Italia e gli Italiani.<br />

Essi, con il loro esempio hanno arricchito<br />

la storia del Corpo e del Paese e ci<br />

hanno indicato quei valori ai quali dobbiamo<br />

fare riferimento, giorno dopo giorno,<br />

nell'assolvimento dei compiti affidatici.<br />

Accanto ai valori evidenziati, ne sussistono<br />

altri, non visibili, costituiti dalle<br />

motivazioni che hanno indotto i finanzieri<br />

in servizio ed in congedo di Alghero<br />

a realizzare il monumento e, cioè: il desiderio<br />

inespresso e coltivato per anni di<br />

evidenziare i sentimenti di attaccamento<br />

e di devozione mai sopiti e l'ansia di<br />

apparire sempre meritevoli di appartenere<br />

spiritualmente all'Istituzione<br />

Guardia di Finanza, per tanti anni devo-<br />

5


tamente servita; la volontà di rendere<br />

palesi i sentimenti di ammirazione provati<br />

per i tanti commilitoni, noti e meno<br />

noti, il cui ricordo oggi vive intensamente<br />

nei cuori e <strong>nelle</strong> menti delle Fiamme<br />

Gialle di Alghero e dell'intero territorio<br />

della Sardegna, con l'intima coscienza<br />

e la sicura consapevolezza che Essi<br />

non sono e non saranno mai dimenticati,<br />

soprattutto quelli che hanno immolato<br />

la loro vita per difendere vitali interessi<br />

della Nazione.<br />

I visitatori di ogni tempo del<br />

Monumento, che oggi inauguriamo, si<br />

sentiranno certamente attratti<br />

dall'aureola di sacralità che aleggia<br />

intorno ad esso e sollecitati a rivolgere<br />

un sentito pensiero ai commilitoni cui è<br />

dedicato, percependo il messaggio di<br />

fede, di amore e di pace, che essi trasmetteranno.<br />

Noi speriamo fortemente che la loro<br />

forza persuasiva, lungi dall'affievolirsi<br />

con il decorso del tempo, si arricchirà di<br />

rinnovati valori per ispirare le future<br />

generazioni ed infondere nei loro cuori<br />

le istanze ed i nobili sentimenti che<br />

costituiscono le premesse capaci di rendere<br />

gli uomini disponibili a vivere le<br />

vicende umane, anche quelle connotate<br />

da aspetti fortemente drammatici,<br />

con serenità, equilibrio e spirito di tolleranza,<br />

al fine di rifuggire ogni proposito<br />

di vendetta e di atteggiamento violento<br />

ed intransigente.<br />

Sono queste le sollecitudini che occorre<br />

esercitare sulle coscienze degli uomini<br />

e soprattutto dei giovani per rafforzare<br />

nei loro cuori la solidarietà umana e<br />

l'amore per i nobili ideali di libertà, di<br />

fede e di Pace.<br />

L'A.N.F.I. è considerata depositaria e<br />

custode delle gloriose tradizioni della<br />

Guardia di Finanza, perché assicura la<br />

continuità spirituale tra le Fiamme<br />

Gialle in servizio ed in congedo e mantiene<br />

sempre viva la Memoria dei finanzieri<br />

che hanno sacrificato la loro vita<br />

sulla via del dovere e dell'onore, il cui<br />

glorioso esempio illumina costantemente<br />

il nostro cammino e ci consente<br />

di realizzare le principali finalità istituzionali,<br />

cementando l'unità dei finanzieri<br />

in congedo, rafforzando in loro lo spirito<br />

di Corpo, l'amor di Patria ed i sentimenti<br />

di solidarietà e cameratismo con i<br />

finanzieri in servizio.<br />

La cerimonia odierna testimonia la profonda<br />

gratitudine dei cittadini di<br />

Alghero nei confronti dei suoi Caduti.<br />

Ma rende altresì onore a tutte le<br />

Fiamme Gialle che caddero insieme a<br />

loro.<br />

Oggi, anche noi, cari <strong>Finanzieri</strong> in servi-<br />

zio ed in congedo qui convenuti, dobbiamo<br />

ricordare con affetto fraterno quei<br />

nostri commilitoni, che, per assolvere al<br />

dovere di rimanere al proprio posto di<br />

servizio, furono sottoposti ad atroci sofferenze<br />

e condannati a morire.<br />

Concludo, ringraziando vivamente le<br />

Autorità, i graditi ospiti, tutti coloro che<br />

hanno contribuito alla realizzazione di<br />

questa suggestiva cerimonia ed, in particolare,<br />

il Sindaco di Alghero, Avv.<br />

Marco Tedde, l'Amministrazione<br />

Comunale e la cittadinanza di Alghero<br />

nonché il Presidente della nostra<br />

Sezione, M.M.A. cs Giuseppe Soggiu,<br />

tutti i suoi soci ed il Magg. Salvatorico<br />

Cuccuru, Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI<br />

per la Sardegna.<br />

Esprimo, infine, la mia gratitudine al<br />

Comandante Regionale Sardegna,<br />

Gen. Stefano Baduini, al Comandante<br />

Provinciale di Sassari, Col. Giovanni<br />

Casadidio, e a tutti i rappresentanti<br />

della Guardia di Finanza che con la loro<br />

significativa partecipazione a questa<br />

cerimonia testimoniano il radicato e coinvolgente<br />

orgoglio di reciproca appartenenza<br />

che lega l'A.N.F.I. alla Guardia di<br />

Finanza.<br />

Un orgoglio che deriva dalla consapevolezza<br />

che la Guardia di Finanza grazie<br />

anche al contributo da noi fornito, allorché<br />

eravamo in attività di servizio, è oggi<br />

una forza di Polizia dalle solide basi<br />

morali, culturali e professionali, che è<br />

chiamata a svolgere un ruolo sempre più<br />

importante ed impegnativo per la salvaguardia<br />

della legalità e soprattutto della<br />

sicurezza economica e finanziaria<br />

dell'Italia e dell'Unione Europea.<br />

Viva Alghero! Viva la Sardegna! Viva<br />

l'Italia!””.<br />

Le fasi cerimoniali sono proseguite con<br />

le seguenti attività:<br />

- mentre la Banda suonava l'inno<br />

<strong>d'Italia</strong>, due finanzieri in alta uniforme<br />

issavano la bandiera nazionale<br />

nell'asta metallica del monumento e al<br />

termine il Sindaco ed il Presidente<br />

dell'ANFI di Alghero scoprivano la grande<br />

stele calcarea;<br />

- una corona d'alloro portata da due<br />

finanzieri in congedo veniva accompagnata<br />

e posata sul monumento dalle<br />

massime autorità: Prefetto di Sassari,<br />

Sindaco di Alghero, Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI, Comandante<br />

Provinciale della Guardia di Finanza;<br />

- una bella ragazza ed una bambina,<br />

figlie di Soci ANFI, che con cappello alpino<br />

e foulard giallo verde, hanno posato<br />

un mazzo di fiori ai piedi del monumento;<br />

- la signora Lidia Sotgiu, figlia del caduto<br />

M.M. Francesco Sotgiu, ha pronunciato<br />

brevi e sentite parole di ringraziamento;<br />

- consegna dei diplomi di Socio<br />

Onorario dell'ANFI a S.E. il Vescovo di<br />

Alghero-Bosa ed al Sindaco di Alghero<br />

da parte del Presidente <strong>Nazionale</strong>, del<br />

diploma di Socio Benemerito al Signor<br />

Domenico Manca, donatore del manufatto,<br />

a cura del MM. Soggiu, degli attestati<br />

di benemerenza ai Soci veterani<br />

app. mare Gavino Castellaccio, da<br />

parte del Col. Casadidio, e app.<br />

Gianuario Pittalis, da parte del Magg.<br />

Cuccuru.<br />

La cerimonia si è conclusa alle ore 13<br />

circa con un vino d'onore nei vicini padiglioni<br />

allestiti allo scopo, per gli invitati<br />

ed il pubblico.<br />

6 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


CENTENARIO<br />

di Alberto Merlo<br />

In una splendida giornata di sole,<br />

Domenica 16 maggio 2010, si è celebrata<br />

la cerimonia commemorativa del<br />

centesimo anniversario di costituzione<br />

della Sezione A.N.F.I. di Livorno.<br />

Ai festeggiamenti sono intervenute, al<br />

massimo livello, tutte le Autorità civili,<br />

militari e religiose e ben 16 <strong>Sezioni</strong><br />

ANFI della Toscana, nonché quelle di<br />

San Donà di Piave, Rimini, Modena e<br />

Carpi, tutte munite di bandiere e striscioni.<br />

Per la Guardia di Finanza erano presenti:<br />

il Comandante Regionale<br />

Toscana, Gen. D. Giorgio Toschi, il<br />

Comandante Provinciale di Livorno,<br />

Col. t. ST Benedetto Lipari ed altri ufficiali,<br />

sottufficiali e finanzieri alla sede,<br />

alcuni di quest'ultimi, inquadrati in un<br />

picchetto rappresentante le varie specializzazioni.<br />

L'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />

<strong>d'Italia</strong> era rappresentata dal Vice<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> per l'Italia Centro<br />

Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli,<br />

in rappresentanza del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni<br />

Verdicchio, e dal Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

per la Toscana Fin. Comm. Marco<br />

Mugnaini.<br />

Numerose le rappresentanze delle<br />

Associazioni Combattentistiche e<br />

d'Arma di Livorno e Provincia.<br />

Madrina della cerimonia è stata la<br />

Signora Margherita Meattini, figlia<br />

dell'App. Francesco Meattini, Medaglia<br />

d'Oro al Valor Militare, al quale la<br />

Sezione di Livorno è intitolata. Con la<br />

Signora Meattini il marito, M.A. Dante<br />

Berni, socio della Sezione ANFI di<br />

Arezzo, ed il figlio.<br />

La cerimonia è iniziata con la deposizione<br />

di una corona d'alloro al monumento<br />

ai Caduti di tutte le guerre al suono<br />

dell'Inno del Piave, suonato dalla<br />

banda formata da soci simpatizzanti<br />

della Sezione di Prato, guidati dal<br />

Presidente, S.Ten. Angelo Russotto.<br />

Ha fatto seguito un lungo corteo formato<br />

dalle rappresentative delle <strong>Sezioni</strong>,<br />

precedute dai Gonfaloni del Comune e<br />

della Provincia, che si trasferiva presso<br />

il Duomo di Livorno dove ha avuto luogo<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

LA SEZIONE A.N.F.I. DI LIVORNO<br />

FESTEGGIA CENTO ANNI<br />

Nella foto, in primo piano, il Gen. D. Giorgio Toschi, Comandante Regionale Toscana, le altre Autorità e le<br />

Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> A.N.F.I. della Toscana durante l'Inno <strong>Nazionale</strong>.<br />

Nella foto in basso, le Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> A.N.F.I. partecipanti alla manifestazione<br />

la Santa Messa. Momento commovente<br />

è stato quando il Presidente della<br />

Sezione, M.A. Alberto Merlo, ha letto la<br />

Preghiera del Finanziere accompagnato<br />

dal silenzio fuori ordinanza eseguito<br />

dalla Banda di Prato. Al termine della S.<br />

Messa si è formato un nuovo corteo che<br />

ha raggiunto la locale Caserma,“G.<br />

Russo”, sede del Comando Provinciale,<br />

dove la Madrina, Sig.ra Meattini, ha scoperto<br />

la lapide attestante la intitolazione<br />

della Piazza, antistante il Comando della<br />

Guardia di Finanza, alle “Fiamme<br />

Gialle”. La cerimonia si è conclusa con<br />

le allocuzioni del Sindaco di Livorno,<br />

Dott. Alessandro Cosimi, del<br />

Comandante Regionale, Gen. D.<br />

Giorgio Toschi e del Presidente della<br />

Sezione, M.A. Alberto Merlo.<br />

L'evento, oltre che costituire un motivo<br />

di orgoglio e un onore per tutto il personale<br />

del Corpo in congedo, è servito a<br />

consolidare quei vincoli di comune<br />

appartenenza ad una gloriosa<br />

Istituzione dello Stato qual’è la Guardia<br />

di Finanza.È seguito il pranzo sociale<br />

presso il Terminal Crociere del Porto di<br />

Livorno.<br />

7


INTITOLAZIONI<br />

di M. Cristina Priori e Renato Serrecchia<br />

La cerimonia di intitolazione della “nuova”<br />

piazza (già della Fortezza Vecchia),<br />

dedicata a tutti i finanzieri in servizio ed<br />

in congedo, si è svolta proprio nell'area<br />

antistante la caserma sede del<br />

Comando Provinciale labronico “intitolata<br />

al Mar. Magg. Gaetano Russo,<br />

deceduto combattendo eroicamente<br />

proprio in quella città il 10 settembre<br />

1943, durante gli eventi bellici del 2°<br />

conflitto mondiale”, come ha ricordato il<br />

Comandante Regionale Toscana, Gen.<br />

D. Giorgio Toschi, intervenuto al festoso<br />

evento.<br />

La scopertura della targa della nuova<br />

area della toponomastica stradale livornese<br />

ha concluso i festeggiamenti del<br />

100° anniversario di fondazione della<br />

Sezione A.N.F.I. di Livorno, dapprima<br />

costituitasi - nel 1910 - come “Nucleo<br />

Associativo dei <strong>Finanzieri</strong> in congedo” e<br />

successivamente in Sezione, presieduta<br />

dall'11 aprile 2005 dal Mar. Magg. (a)<br />

Alberto Merlo.<br />

Il Gen. Toschi, nel corso del suo intervento,<br />

ha rivolto al Sindaco ed alla<br />

Giunta Comunale di Livorno un sentito<br />

ringraziamento per aver prontamente<br />

aderito alla richiesta formulata dal<br />

Presidente della Sezione A.N.F.I. e dai<br />

Comandanti dei Reparti alla sede, di<br />

“dedicare una via o una piazza alle<br />

Fiamme Gialle così ottenendo uno dei<br />

massimi riconoscimenti che una comunità<br />

civile possa attribuire: l'intitolazione<br />

Il Sindaco di Livorno, Dott. Alessandro Cosimi, durante il suo intervento<br />

8<br />

A LIVORNO - PIAZZA DELLE FIAMME GIALLE<br />

Intitolazione “Piazza delle Fiamme Gialle”<br />

di un luogo pubblico per ricordare perennemente<br />

qualcuno o una istituzione”<br />

come la Guardia di Finanza, presente a<br />

Livorno dal 1840.<br />

Analoghe espressioni di vivissima soddisfazione<br />

sono state rivolte dal Gen. D.<br />

Mauro Cappelli, Vice Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., che ha partecipato<br />

a tutte le fasi della centenaria riunione<br />

dei finanzieri in congedo livornesi.<br />

Madrina della Cerimonia è stata la<br />

Signora Margherita Meattini, figlia<br />

dell'Appuntato Medaglia d'Oro al Valor<br />

Militare Francesco Meattini, a cui e' inti-<br />

tolata la Sezione A.N.F.I. di Livorno ubicata<br />

in alcuni locali della Caserma<br />

Russo.<br />

Dopo Piombino, Montecatini, Viareggio<br />

e Portoferraio prosegue, così, l'opera<br />

intrapresa nel 2006 di dedicare, alle<br />

Fiamme Gialle, vie e piazze del territorio<br />

Toscano a testimonianza di quanta<br />

attenzione viene riservata al Corpo nel<br />

quotidiano ed incondizionato impegno<br />

reso al servizio ed a beneficio della collettività<br />

per contribuire a costruire una<br />

società più sicura e più libera,<br />

nell'interesse di tutti i cittadini.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


A PISA - LA NUOVA CASERMA<br />

DELLE FIAMME GIALLE<br />

INTITOLATA AL S. TEN.<br />

M.B.V.M LEONE BENVENUTI<br />

di Giorgio Toschi<br />

Via Generale Paolo Semeraro, 1 - Pisa:<br />

è l'indirizzo della nuova Caserma sede<br />

del Comando Provinciale, del Nucleo<br />

PT e della Compagnia della città che fu<br />

Repubblica Marinara.<br />

Il giorno 26 maggio u.s., nella ricorrenza<br />

del primo anniversario della scomparsa<br />

del Gen. Semeraro, che resse dal 2005<br />

al 2009 il “Provinciale” di Pisa, e' stata<br />

organizzata - d'intesa con le amministrazioni<br />

locali - una semplice, ma significativa<br />

cerimonia a cui hanno partecipato<br />

tutte le massime autorità civili, militari<br />

e religiose provinciali.<br />

Per il Corpo è intervenuto il<br />

Comandante Interregionale dell'Italia<br />

Centro-Settentrionale, Gen.C.A.<br />

Marcello Gentili.<br />

L'evento si e' articolato su tre fasi: la<br />

prima, commemorativa della triste ricorrenza,<br />

officiata dai cappellani militari del<br />

Comando Regionale Toscana, Don<br />

Michele Pes e Padre Gabriele Bezzi;<br />

successivamente il Sindaco di Pisa,<br />

On. Marco Filippeschi, unitamente al<br />

Presidente della Provincia, Dott.<br />

Andrea Pieroni ed alla Signora Susana<br />

ed ai giovani Francesco ed Alessandro<br />

Semeraro, hanno provveduto alla scopertura<br />

della targa di intitolazione della<br />

via di accesso alla Caserma in località<br />

Cisanello.<br />

La nuova caserma è stata, quindi, ufficialmente<br />

inaugurata intestandola al<br />

S.Ten. M.B.V.M. Leone Benvenuti, nativo<br />

di Palaia (Pi) e deceduto eroicamente<br />

a Daslina (Zara) il 12 giugno 1942 nel<br />

vano tentativo di difendere e liberare<br />

una maestra italiana che era stata rapita<br />

dai ribelli.<br />

Come ha tenuto a sottolineare il<br />

Comandante Provinciale di Pisa, Col.<br />

Marcello Montella, nel suo intervento “la<br />

nuova caserma - realizzata nei tempi<br />

previsti in meno di quattro anni, costruita<br />

secondo i più moderni standard in<br />

materia di risparmio energetico e di sicurezza<br />

sul luogo di lavoro - è composta<br />

da circa 226 vani adibiti ad uffici, alloggi<br />

per il personale e servizi, per una superficie<br />

complessiva di 6.360 mq., che consentono<br />

la piena esecuzione sul territorio<br />

dei compiti d'istituto demandati alla<br />

Guardia di Finanza. La nuova struttura<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

I Cappellani militari prima della benedizione della Caserma<br />

consentirà, infatti, di poter ospitare un<br />

maggior numero di militari anche di<br />

sesso femminile, e di ottimizzare l'attività<br />

diuturnamente svolta, migliorando il<br />

livello di reattività per il contrasto alle<br />

diverse forme di illeciti.<br />

La creazione di ambienti di lavoro più<br />

funzionali e confortevoli avrà effetti positivi<br />

sul benessere fisico e psicologico dei<br />

nostri uomini e, conseguentemente,<br />

sull'intera Istituzione”.<br />

Numerosi e significativi sono stati gli<br />

interventi degli oratori che si sono succeduti<br />

per sottolineare la particolare solennità<br />

dell'evento.<br />

Tra questi il Sindaco di Pisa - On. Marco<br />

Filippeschi - nel suo discorso ha tenuto a<br />

precisare che l'intitolazione di una via<br />

cittadina al Gen. Paolo Semeraro è stata<br />

deliberata dal Consiglio Comunale<br />

all'unanimità “con il cuore gonfio di commozione<br />

perché il ricordo del comandante<br />

così legato alla città - un vero punto di<br />

riferimento, per tutti - il ricordo<br />

dell'amico, a un anno dalla sua scomparsa,<br />

è vivo, nitido e ben presente a tutti<br />

noi” perché “Paolo SEMERARO ci ha<br />

lasciato un esempio prezioso e incancellabile.<br />

Un esempio di competenza unita<br />

ad una grande passione per il suo lavoro,<br />

a una visione moderna e di largo orizzonte<br />

delle cose, e ad un tratto del carat-<br />

Intitolazione della Via di accesso alla Caserma al Gen. Paolo Semeraro<br />

tere improntato a sobrietà, pacatezza e<br />

sollecitudine verso gli altri, con la volontà<br />

tenace e creativa di educare i più giovani<br />

ai principi della democrazia.<br />

Qualità queste, che lo hanno caratterizzato<br />

come ufficiale e come uomo, come<br />

servitore dello stato e come padre”.<br />

Riferendosi all'attività svolta dalle<br />

Fiamme Gialle, il primo cittadino pisano<br />

ha sottolineato che “la città di Pisa e<br />

l'intero paese sanno quanto sia cruciale<br />

il ruolo svolto dalla Guardia di Finanza a<br />

tutela della legalità in campo economico,<br />

finanziario e tributario: lo dicono le<br />

vicende di questi tempi difficili; un versante<br />

così delicato, complesso e sentito<br />

come decisivo anche per le prospettive<br />

di solidità e tenuta dei conti pubblici<br />

dell'Italia”.<br />

Madrina della cerimonia e' stata la<br />

signora Susana Gavelli, vedova del<br />

compianto Gen. Semeraro.<br />

A scandire tutte le fasi della cerimonia, è<br />

stata la Banda Musicale del Corpo,<br />

diretta dal T.Col. Leonardo La Serra<br />

Ingrosso, che ha riscosso unanimi consensi<br />

entusiasmando in particolare le<br />

scolaresche degli istituti pisani ove di<br />

sovente il Gen. Paolo Semeraro si recava<br />

per intrattenere gli studenti sulla legalità<br />

e sul ruolo svolto dal Corpo in una<br />

moderna società civile.<br />

9


ACIREALE - LA SEZIONE<br />

A.N.F.I INTITOLATA AL S.<br />

TEN. M.B.V.M. GIUSEPPE<br />

GRASSO<br />

di Orazio Patti<br />

Il 7 maggio 2010 la Sezione ANFI di<br />

Acireale è stata ufficialmente intitolata<br />

al S.Ten. Giuseppe Grasso, Medaglia<br />

di Bronzo al Valor Militare alla memoria.<br />

Alla manifestazione, tenuta presso la<br />

sede sociale della Sezione, hanno partecipato<br />

le massime Autorità civili, militari<br />

e religiose, le Figlie del decorato,<br />

Adriana e Maia, il Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI per la Sicilia, S.Ten.<br />

dott. Giuseppe Culò, il Presidente<br />

Onorario della Sezione, Gen. D.<br />

Salvatore D'Antona, il Vice<br />

Comandante Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Catania, Ten. Col.<br />

Salvatore Berluti, il Comandante la<br />

Tenenza di Acireale, Ten. Roberto<br />

Pollari, i Presidenti delle <strong>Sezioni</strong> ANFI di<br />

Catania e Fiumefreddo di Sicilia, il Col.<br />

Pietro Maglia in rappresentanza delle<br />

Associazioni Combattentistiche e<br />

d'Arma di Acireale e tantissimi soci<br />

accompagnati dai loro familiari.<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI, Gen.<br />

C.A. Giovanni Verdicchio,<br />

nell'impossibilità di partecipare ha invia-<br />

to un messaggio augurale.<br />

La cerimonia è iniziata con gli interventi<br />

del Consigliere <strong>Nazionale</strong>, S.Ten.<br />

Giuseppe Culò e del Presidente<br />

Onorario della Sezione, Gen. D.<br />

Salvatore D'Antona che, rispettivamente,<br />

hanno presentato la storia dell'ANFI e<br />

della Sezione di Acireale. Subito dopo è<br />

stato presentato e ricordato il concittadino<br />

Giuseppe Grasso, morto a Livorno il<br />

28 maggio 1943, colpito da una scheggia<br />

durante un bombardamento aereo<br />

nemico a bordo della motolancia della<br />

Guardia di Finanza con la quale traghettava<br />

militari e civili diretti ad un rifugio.<br />

Giuseppe Grasso nasce ad Acireale<br />

(fraz. Pozzillo) il 18 marzo 1898 e nel<br />

febbraio 1917 si arruola nella Regia<br />

Guardia di Finanza. Dopo alcuni anni di<br />

servizio, viene ammesso al corso allievi<br />

sottufficiali raggiungendo il grado di<br />

Maresciallo Maggiore. Nel 1937 il<br />

Comando Generale del Corpo gli concede<br />

un encomio solenne per aver tratto in<br />

salvo un finanziere dell'equipaggio<br />

dell'unità navale caduto accidentalmente<br />

in mare.<br />

Al M.M. mare Giuseppe Grasso è stata<br />

concessa la Medaglia di Bronzo al Valor<br />

Militare alla memoria e, con D.M.<br />

1578/SAG.-325 del 20.09.1994, conferito<br />

il grado di Sottotenente a titolo onorifico.<br />

Si riporta la motivazione della concessione<br />

della Medaglia di Bronzo al Valor<br />

Militare:<br />

“”Imbarcato su una motolancia della<br />

Guardia di Finanza, che traghettava<br />

militari e civili diretti ad un rifugio,<br />

La benedizione della Targa della Sezione<br />

fatto segno da bombardamento<br />

aereo, anziché affrettarsi a mettersi<br />

al riparo, si prodigava fino al sacrificio<br />

della propria vita <strong>nelle</strong> difficili<br />

operazioni di sbarco, riuscendo in tal<br />

modo a sottrarre da sicura morte una<br />

quarantina di militari ed alcuni civili<br />

che avevano preso posto nell'unità,<br />

diretti anche loro al rifugio””.<br />

Livorno 28 maggio 1943.<br />

La cerimonia si è conclusa con la scopertura<br />

e la benedizione della Targa<br />

della Sezione intitolata in onore e a<br />

ricordo del S.Ten. Giuseppe Grasso.<br />

Il S. Ten M.B.V.M. Giuseppe Grasso<br />

10 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


PRATICA DI MARE<br />

LA SALA BREAFING DEL<br />

C OMANDO OPERATIVO<br />

AERONAVALE INTITOLATA<br />

ALL’APPUNTATO SCELTO<br />

GIANNI GUARIGLIA<br />

di Mario de Nuntiis<br />

Il 23 marzo 2010, dopo una Santa<br />

Messa commemorativa celebrata nella<br />

Cappella “Nostra Signora di Loreto e<br />

San Matteo” del comprensorio Guardia<br />

di Finanza di Pratica di Mare, ha avuto<br />

luogo, mediante l'apposizione di una<br />

targa, la “cerimonia di intitolazione della<br />

sala briefing del Comando Operativo<br />

Aeronavale, alla memoria<br />

dell'Appuntato scelto Gianni Guariglia”<br />

venuto a mancare all'affetto dei propri<br />

cari, degli amici e colleghi il 17 gennaio<br />

2010 a causa di un incidente stradale.<br />

Nel corso della cerimonia, il Capo di<br />

Stato Maggiore del Comando Operativo<br />

Aeronavale, Col. Paolo Emilio Recchia,<br />

ha dato lettura di un riconoscimento di<br />

ordine morale concesso dal<br />

Comandante del Comando Operativo<br />

Aeronavale, Gen.B. Mennato<br />

Possemato che, nell'occasione, ha<br />

ricordato la figura dell'app. sc. Gianni<br />

Guariglia, elogiandone il comportamento.<br />

Alla cerimonia, oltre ad una rappresen-<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Il Gen. de Nuntiis dona alla figlia dell’App. Sc. Guariglia il foulard dell’<strong>Associazione</strong><br />

tanza di personale dei Comandi alla<br />

sede, dei soci A.N.F.I. con la bandiera<br />

della Sezione ed ai familiari del graduato<br />

giunti dalla provincia di Salerno su invito<br />

del Comandante del Comando<br />

Operativo Aeronavale , erano presenti i<br />

figli minori del militare, Giovanna di 13<br />

anni ed Alfredo di 10, ai quali sono stati<br />

donati, rispettivamente, il foulard ed il<br />

distintivo dell'A.N.F.I.<br />

Nel nome di Giovanna ed Alfredo i colleghi<br />

si sono uniti in una gara di solidarietà<br />

di raccolta fondi che nella circostanza<br />

sono stati consegnati alla vedova quale<br />

segno dell'affetto degli “uomini di cielo”,<br />

di mare e di terra che hanno condiviso<br />

con Gianni un breve tratto del cammino<br />

terreno.<br />

L'Appuntato scelto Gianni Guariglia<br />

aveva solo 42 anni ed era in piena attività<br />

di servizio, ma al pari di altri colleghi di<br />

Pratica di Mare era già iscritto alla<br />

nostra Sezione A.N.F.I., pertanto la<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong>, su richiesta del<br />

Presidente della Sezione, ha elargito un<br />

sussidio a testimonianza della più sincera<br />

solidarietà da parte di tutta<br />

l'<strong>Associazione</strong>.<br />

Nel ricevere l'assegno sono stati ringraziati<br />

i soci che insieme alle proprie consorti<br />

hanno voluto testimoniare con la<br />

loro presenza l'affetto e la solidarietà<br />

nei confronti dei familiari del militare. Un<br />

pensiero di particolare gratitudine è<br />

stato rivolto al Gen. C. A. Giovanni<br />

Verdicchio, ed al Consiglio <strong>Nazionale</strong><br />

che egli presiede, per la profonda sensibilità<br />

dimostrata nel deliberare la concessione<br />

del sussidio.<br />

Sentimenti di gratitudine e di apprezzamento<br />

sono stati, altresì, espressi al<br />

Comandante del Comando Operativo<br />

Aeronavale, Gen.B. Mennato<br />

Possemato, che con questa cerimonia<br />

ha voluto far sentire ai parenti di Gianni<br />

e soprattutto ai suoi bambini che nella<br />

perdita del papà hanno acquisito una<br />

grande famiglia, quella dei finanzieri in<br />

servizio ed in congedo.<br />

Al termine della cerimonia, attorno alla<br />

bandiera della Sezione, i Soci A.N.F.I.<br />

con le proprie consorti ed alcuni ufficiali<br />

in forza ai reparti di volo di Pratica di<br />

Mare, hanno posato per una foto ricordo<br />

con i figli dell'Appuntato Scelto<br />

Gianni Guariglia ed altri parenti.<br />

11


RADUNI<br />

2° RADUNO<br />

DELL'A.N.F.I. DI CAPITANATA<br />

A SAN SEVERO - PUGLIA<br />

di Luigi Iagulli<br />

Il 22 maggio si è svolto nella Città di san<br />

Severo, nello scenario dei<br />

festeggiamenti della “Madonna del<br />

Soccorso”, il 2° Raduno dell'A.N.F.I. di<br />

Capitanata, manifestazione<br />

organizzata dal Fin. Cav. Luigi Iagulli,<br />

Presidente della Sezione ANFI di San<br />

Severo, con la partecipazione di tutte le<br />

<strong>Sezioni</strong> ANFI ricadenti nella<br />

circoscrizione della provincia di Foggia,<br />

di una rappresentanza delle <strong>Sezioni</strong> di<br />

Bari ed Avezzano.<br />

Alla manifestazione hanno preso parte<br />

Autorità civili e militari che, con la loro<br />

presenza, hanno arricchito e supportato<br />

questa iniziativa che ha riscosso un<br />

grande plauso da parte di tutti i<br />

partecipanti e della cittadinanza tutta.<br />

Tra le Autorità intervenute non possiamo<br />

non menzionare, innanzitutto, l'Avv.<br />

Gianfranco Savino, Sindaco della Città<br />

di San Severo che, unitamente ad alcuni<br />

componenti del Consiglio, ha permesso<br />

lo svolgimento del Raduno; il<br />

Dott. Leo Lallo, Assessore alle risorse<br />

umane della Provincia di Foggia, in rappresentanza<br />

dell'On. Dott. Antonio<br />

Pepe, Presidente della Provincia; il<br />

Dott. Giuseppe Villani, Vicesindaco in<br />

rappresentanza del Comune di San<br />

Marco in Lamis; l'Avv. Luigi Damone,<br />

Presidente del Consiglio Comunale di<br />

San Severo; l'Assessore al Bilancio<br />

Dott. Michele Cicerale; l'Assessore al<br />

personale Prof. Raffaele Bentivoglio; la<br />

La tribuna delle Autorità<br />

12<br />

Le Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> sfilano per le vie cittadine<br />

Dott.ssa Enza Cicerale, Dirigente del<br />

Comune; l'Assessore alle politiche<br />

sociali Marianna Bocola; il Dott. Comm.<br />

Antonio Zampelli, Vicepresidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'ANFI per l'Italia Centro<br />

Meridionale; il Col. Riccardo Brandizzi,<br />

Comandante Provinciale della Guardia<br />

di Finanza di Foggia; il Dott. Adamo<br />

Caruso, Vice Commissario aggiunto di<br />

San Severo; il S.Ten. Giuseppe Mineo,<br />

Comandante del Norm di San Severo; il<br />

Dott. Gabriele Falcone, già Primario<br />

dell'Ospedale di San Severo; l'Ing.<br />

Antonio Carafa, Consigliere; il Ten.<br />

Lorenzo La Pietra, Vice Comandante<br />

della Polizia Municipale e il Ten. Franco<br />

Zuppa; il Lgt. Leonardo De Luca della<br />

Guardia di Finanza di San Severo; le<br />

Associazioni di volontariato di San<br />

Severo ed, infine, le <strong>Sezioni</strong> ANFI di<br />

Capitanata guidate dai rispettivi<br />

Presidenti.<br />

La parte più suggestiva ed emozionante<br />

della cerimonia è avvenuta presso<br />

l'antica chiesa di San Severino, dove<br />

tutti gli intervenuti si sono uniti in preghiera<br />

partecipando alla Santa Messa<br />

celebrata per l'occasione da Mons.<br />

Michele Farulli.<br />

Al termine della S. Messa tutti i partecipanti,<br />

che inizialmente si erano incontrati<br />

presso il Palazzo Celestini, sede<br />

del Comune, hanno dato inizio alla sfilata<br />

per le vie cittadine della magnifica e<br />

laboriosa Città di San Severo.<br />

Le bandiere delle <strong>Sezioni</strong> ANFI, la centuria,<br />

i gonfaloni, le Autorità, le <strong>Sezioni</strong><br />

con striscioni, precedute dai rispettivi<br />

Presidenti, accompagnati dalla fanfara<br />

“Città di San Severo”, diretta dal<br />

Maestro Antonello Ciccone, hanno raggiunto<br />

la Lapide del Milite Ignoto dove<br />

veniva deposta una corona d'alloro dal<br />

Dott. Comm. Antonio Zampelli, Vice<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI, e<br />

dall'Avv. Gianfranco Savino, Sindaco<br />

della Città.<br />

La manifestazione si concludeva in<br />

Piazza Municipio con gli interventi,<br />

introdotti dal Cav. Luigi Iagulli, del<br />

Sindaco Avv. Gianfranco Savino; del<br />

Dott. Comm. Antonio Zampelli, il quale<br />

ha esordito portando i saluti del<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A.<br />

Giovanni Verdicchio; del Dott.<br />

Giuseppe Villani; del Dott. Leo Lallo; del<br />

Dott. Caruso; del Col. Brandizzi e del<br />

Cap. Palmiotti.<br />

Nell'occasione il Dott. Zampelli ha consegnato<br />

l'attestato di Socio Onorario,<br />

all'Avv. Savino ed al Dott. Falcone, ed<br />

un attestato di merito al Brig. C. Antonio<br />

Dinicoluccio.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


3° RADUNO<br />

DEL 7° CORSO “PREDIL”<br />

2° B.T.G. DI PORTOFERRAIO<br />

A PATERNO - BASILICATA<br />

di Michele Gianfrancesco<br />

Paterno, il paese sorge nella fertile pianura<br />

della Valle dell'Agri. In questa<br />

splendida cittadina di Paterno si è svolto<br />

il 3° raduno del 7° Corso"Predil",<br />

Organizzato dall'App. Cav. Michele<br />

Milano.<br />

L'atmosfera era carica di emozioni; i<br />

radunisti si sono ritrovati a Paterno<br />

dopo tanti anni di onorato servizio prestato<br />

nei vari reparti del prestigioso<br />

Corpo della Guardia di Finanza.<br />

L'apertura del raduno è iniziata con una<br />

visita agli scavi archeologici di<br />

Grumentum; verso l'imbrunire, i radunisti<br />

e le loro consorti, hanno onorato la<br />

“Madonna Nera” con una visita assistendo<br />

ad una funzione religiosa nella<br />

cittadina di Viggiano.<br />

Al termine della stessa hanno assistito<br />

ai fuochi pirotecnici che hanno illuminato<br />

il cielo e la vallata, incantata da variazioni<br />

di colore e di luce che si riflettevano<br />

negli spazi sottostanti.<br />

Dopo la funzione religiosa la serata si è<br />

chiusa al ristorante Pantagruel con una<br />

"pizza tra colleghi”, parte dei quali ancora<br />

in servizio presso varie sedi.<br />

In quei momenti di raccoglimento si<br />

respirava un'aria calda e piena di conforto,<br />

come un uomo che ha ritrovato la<br />

propria famiglia dopo aver sostenuto<br />

mille prove ed avventure.<br />

Il giorno seguente la famiglia delle<br />

Fiamme Gialle si è recata presso il<br />

Nelle foto i partecipanti al raduno<br />

Sindaco della Città, dott. Severino<br />

Notarfrancesco, salutando tutte le autorità,<br />

compresa la giunta comunale, scambiandosi<br />

così il Crest comunale della<br />

Città con quello del Raduno.<br />

Alla cerimonia hanno assistito anche i<br />

colleghi in servizio della locale Tenenza<br />

di Viggiano, il Comandante Lgt.<br />

Francesco Datena ed il Brig. Carlo<br />

Bruno.<br />

Dopo l'incontro con il primo cittadino di<br />

Paterno, i radunisti si sono recati presso<br />

il monumento dei caduti deponendo una<br />

corona d'alloro e concludendo il suddetto<br />

momento con qualche minuto di raccoglimento<br />

in memoria dei soldati morti<br />

in battaglia e dei militari caduti<br />

nell'adempimento del proprio dovere.<br />

In seguito lo storico gruppo "Predil" si è<br />

recato presso Certosa di Padula, conosciuta<br />

anche come " Certosa di San<br />

Lorenzo", effettuando una visita guidata.<br />

La Certosa di Padula è la più grande in<br />

Italia, nonché tra le più famose e suggestive;<br />

fu fondata da Tommaso<br />

Sanseverino nel 1306 sul sito di un esi-<br />

stente cenobio ed è dedicata a San<br />

Lorenzo.<br />

La sua struttura richiama l'immagine<br />

della graticola sulla quale il Santo fu<br />

bruciato vivo.<br />

La storia dell'edificio copre un periodo di<br />

circa 450 anni. La parte principale della<br />

Certosa è in stile Barocco ed in essa<br />

sono state edificate 320 stanze.<br />

Il monastero ha il più grande chiostro<br />

del mondo ed è contornato da 84 colonne.<br />

Dopo la suddetta visita, la splendida<br />

giornata si è conclusa con un pranzo<br />

contornato da fiamme gialle e con la<br />

presenza del primo cittadino di Paterno.<br />

Sono stati momenti significativi, arricchiti<br />

da caldi abbracci e ricordi. Fra saluti<br />

vari e qualche lacrima furtiva, i colleghi<br />

del 7°Corso AA.FF. "Predil" hanno<br />

stretto un accordo: quello di vedersi<br />

ancora una volta, probabilmente al prossimo<br />

raduno nella città di Como.<br />

Durante la cena, i vari colleghi del corso<br />

Predil hanno ritrovato il proprio “io”,<br />

ricordando ancora una volta tutti i bei<br />

momenti trascorsi negli anni passati.<br />

Poiché il ritrovarci tutti insieme, arricchisce<br />

i nostri cuori rendendoli più sensibili,<br />

più buoni e disposti verso gli altri.<br />

Che vengano questi giorni e li aspetteremo<br />

con ansia e gioia; un vivissimo<br />

ringraziamento vada a tutti i colleghi<br />

che si sono prodigati per la realizzazione<br />

del raduno; un grazie di cuore al Cav.<br />

Michele Milano l'organizzatore,<br />

all'amico Gino Fusaro, calabrese DOC<br />

per aver saputo reperire con continue<br />

telefonate i colleghi mancati agli altri<br />

raduni e per averci fatto gustare durante<br />

i pranzi i prodotti della sua Calabria. Un<br />

caloroso grazie va anche ai nostri fotografi<br />

Rosario Infusino, Andrea Ignagni,<br />

Veronica Milano e Franco Bianco e a<br />

tutti gli altri amici.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010 13


ari amici e colleghi del 43° Corso AA.SS. Ortigara, sono il M.M.A.<br />

Longo Orazio, Presidente della Sezione di Padova,<br />

Cdell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>. Ho frequentato il<br />

corso suddetto, 2^ Compagnia (ultimo arrivato nella mitica gara dei 1500<br />

metri, gare di battaglione). Per inciso vinse per un punto la 2^ Compagnia.<br />

Sfogliando, giorni orsono, quel magnifico libro dei ricordi (di cui, in foto, la<br />

consegna del gagliardetto del 43° corso da parte del Col. Enzo Stanzani,<br />

Comandante della Scuola Sottufficiali all'Allievo Sottufficiale Unfer), mi è<br />

venuta la volontà e il desiderio, dopo 40 anni, di organizzare un raduno del<br />

nostro corso.<br />

Se l'adesione avrà una risposta positiva da parte dei partecipanti del 43°<br />

corso il programma di massima sarà il seguente:<br />

Venerdi 5 novembre:<br />

Ritrovo dei Radunisti, dalle ore 16,00 alle ore 18,00, presso l'Albergo<br />

Grand Hotel Torino Terme, Via Flacco 50, Abano Terme tel. 049.8601333<br />

049.866977;<br />

Sabato 6 novembre:<br />

Mattina: visita al Teatro Anatomico di Padova; al Palazzo della Ragione,<br />

antica sede dei Tribunali cittadini di Padova, eretto nel 1218 da Giovanni<br />

degli Eremitani; ricevimento dei Radunisti presso la sede del Municipio<br />

“Palazzo Moroni” dal Sindaco di Padova, Dott. Flavio Zanonato.<br />

Pomeriggio: visita alla Basilica di Sant'Antonio, eretta nel 1232 per custodire<br />

le spoglie del Frate Francescano morto a Padova nel 1231, ed alla<br />

Cappella degli Scrovegni.<br />

Domenica 7 novembre<br />

Gita con Pullman e guida turistica a disposizione.<br />

Prenotazioni entro il 30 settembre 2010.<br />

Per contatti: e-mail longoorazio@alice.it,<br />

Sezione di Padova, cell. 340.6691701 personale: 339.6304240<br />

Il S.Ten. Giuseppe Cipriani, tel. 06.9257871 ed il M.O. Mario Bonanni, tel. 06.9120914, entrambi soci della Sezione di<br />

Aprilia (LT), intenderebbero organizzare un Raduno del corso Allievi <strong>Finanzieri</strong> “Corso Latemar 2°” 4^ Compagnia<br />

“La Vecia” presso la Scuola Alpina di Predazzo.<br />

Gli interessati possono mettersi in contatto con i suindicati Soci.<br />

Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> della Toscana, Comm. Marco Mugnaini e Romano Neri cercano i finanzieri che hanno frequentato<br />

il Corso Allievi a Roma nell'anno 1961 ed erano inseriti nell'8^ e 9^ Compagnia, al fine di potersi ritrovare in<br />

occasione del 50° anniversario del Corso - 2011.<br />

Gli interessati possono rivolgersi a Marco Mugnaini tel. 050 - 525551 cell. 339 3308440 - mail : toscana@assofinanzieri.it<br />

; oppure a Romano Neri tel. 0566 - 40206 cell. 320 7015556.<br />

14<br />

1° Raduno del Corso Allievi <strong>Finanzieri</strong> “CAURIOL” 1964/1965<br />

A PREDAZZO<br />

Nei giorni 30 giugno / 2 maggio 2010, si è svolto a Predazzo il 1°<br />

raduno nazionale ex allievi finanzieri del corso Cauriol 1964/1965.<br />

Nella foto i partecipanti. Al centro, in seconda fila, l'allora tenente<br />

Silvio Messa.<br />

RADUNO<br />

5, 6 e 7 novembre 2010<br />

Abano Terme (PD)<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


CERIMONIE<br />

AOSTA<br />

Intitolazione ed inaugurazione<br />

caserma sede del Comando<br />

Regionale Valle d'Aosta<br />

Giovedi 22 aprile 2010 la nuova<br />

caserma, sede del Comando<br />

Regionale Valle d'Aosta, è stata intitolata<br />

al Finanziere Eliseo Luboz,<br />

medaglia di bronzo al valor militare.<br />

Alla cerimonia hanno preso parte il<br />

Presidente della Regione Valle<br />

d'Aosta, Augusto Rollandin, il<br />

Comandante Generale della Guardia<br />

di Finanza, Gen. C.A. Cosimo<br />

D'Arrigo, il Comandante<br />

Interregionale per l'Italia nordoccidentale,<br />

Gen. C.A. Daniele<br />

Caprino, e molte altre Autorità militari,<br />

civili e religiose.<br />

Madrina della cerimonia, che ha<br />

tagliato il nastro, è stata la Sig.ra<br />

Giuseppina Fronteddu, consorte del<br />

Generale D'Arrigo.<br />

Il Generale Angelo Massa,<br />

Comandante Regionale Valle<br />

d'Aosta, della Guardia di Finanza, nel<br />

suo intervento, tra l'altro, ha sottolineato<br />

che la nuova caserma ha un<br />

importante significato non solo per i<br />

finanzieri ma per l'intera Regione.<br />

Oltre alle Autorità, di cui sopra, era<br />

presente anche la Sezione A.N.F.I. di<br />

Aosta con una folta rappresentanza.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

MERANO<br />

Inaugurata la Lapide-<br />

Monumento a ricordo dei<br />

Caduti della Guardia di<br />

Finanza<br />

La cerimonia per l'inaugurazione della Lapide-<br />

Monumento, dedicata ai Caduti in servizio della<br />

Guardia di Finanza che hanno operato nel<br />

meranese, ha avuto luogo, con grande<br />

partecipazione e commozione dei familiari,<br />

delle Autorità, della cittadinanza e dei soci della<br />

locale Sezione ANFI, il 12 giugno 2010. L'opera,<br />

benedetta dal Cappellano militare Mons. Mucci, è intitolata al Fin. S. Stefano<br />

Gottardi, Medaglia d'Oro al valor civile, deceduto durante una operazione di<br />

soccorso alpino nel 2002.<br />

Diversi sono stati i momenti toccanti intervallati dai canti del coro “Concordia” di<br />

Merano. Il momento apicale della cerimonia è stato raggiunto quando sono stati<br />

chiamati all'appello la Medaglia d'Oro al valor civile, Fin. s. Stefano Gottardi ed i<br />

defunti finanzieri che attraverso la voce del cerimoniere, hanno risposto<br />

“Presente”.<br />

Dopo l'allocuzione del Presidente della Sezione ANFI di Merano, S.Ten. Angelo<br />

Ceglie, sono intervenuti il Sindaco di Merano, Dr. Gunther Januth ed il<br />

Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Giovanni Avitabile, che<br />

hanno evidenziato l'importanza delle relazioni sociale del Corpo in servizio ed in<br />

congedo nel meranese e la particolare considerazione in cui è tenuta la Guardia<br />

di Finanza.<br />

15


BISCEGLIE<br />

Nuovi locali per la Sezione ANFI<br />

Il 25 marzo 2010, al termine dei<br />

necessari lavori di adeguamento dei<br />

locali che l'Amministrazione del<br />

Comune di Bisceglie (BT) ha inteso<br />

concedere, in comodato d'uso, alla<br />

locale Sezione ANFI, è avvenuto il trasferimento<br />

ufficiale nella nuova sede,<br />

ubicata al civico 50 di Piazza Vittorio<br />

Emanuele.<br />

Per l'occasione è stata organizzata<br />

una breve cerimonia alla quale sono<br />

intervenuti:<br />

il Sindaco e la Giunta Comunale; una<br />

rappresentanza delle <strong>Sezioni</strong> di<br />

Barletta, Andria, Trani, Margherita di<br />

Savoia, delle locali Sezione delle<br />

Associazioni dell'A.N.M.I. e<br />

dell'A.N.C.; il Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

ANFI della Puglia e Basilicata,<br />

Comm. Antonio Fiore; il<br />

Comandante della Compagnia della<br />

Guardia di Finanza di Trani; il Gen. B.<br />

in pensione Costantino Dibello e consorte;<br />

il Comandante di Locamare di<br />

Bisceglie: il Comandante della<br />

Tenenza dei Carabinieri; il<br />

Comandante della Polizia<br />

Municipale; il reverendo parroco<br />

della Chiesa di San Lorenzo, Don<br />

Ferdinando, e i soci tutti con le rispettive<br />

famiglie.<br />

Si è provveduto, quindi, al raduno<br />

degli invitati sul sacrario della Chiesa<br />

di San Lorenzo ed alla celebrazione<br />

di una S. Messa in suffragio dei<br />

seguenti soci della Sezione, deceduti<br />

dalla data di fondazione, dicembre<br />

1997:<br />

App. m. Mauro Angarano, App.<br />

Domenico Cassanelli, Sig.ra Maria<br />

D'Ambrosio, M.m. Luigi Gangai, Sig.<br />

Cesarino Guarini e Fin. Marco<br />

Palazzo.<br />

Dopo la “Preghiera del Finanziere”<br />

hanno fatto seguito le allocuzioni del<br />

Presidente della Sezione e del<br />

Sindaco e ciò che lo stesso rappresentava<br />

per il Paese, per<br />

l'Amministrazione Comunale e per la<br />

Guardia di Finanza.<br />

Non programmato, ma apprezzato e<br />

opportuno è stato l'intervento del<br />

Gen. B. Costantino Dibello che ha<br />

pubblicamente elogiato la Sezione<br />

ed il suo Presidente per l'opera di<br />

volontariato che alcuni soci svolgono<br />

a favore della cittadinanza con<br />

costante puntualità e dedizione.<br />

Al termine delle suddette allocuzioni,<br />

il Reverendo Don Ferdinando, accompagnato<br />

dal Presidente e dal Consiglio<br />

di Sezione, dal Sindaco, dal Consigliere<br />

<strong>Nazionale</strong> e dal Comandante della<br />

Compagnia della Guardia di Finanza, ha<br />

benedetto i locali della nuova Sezione.<br />

Soddisfazione e compiacimento sono<br />

Turi<br />

“3° memorial” Finanziere<br />

Cesare Marinelli<br />

stati gli elementi che hanno caratterizzato<br />

la positività dell'evento (ved. foto).<br />

La cerimonia si è conclusa con l'offerta<br />

di un “Vin d'Honneur” nei locali della<br />

Sezione.<br />

Si è tenuta Domenica 9 maggio 2010, presso il<br />

palazzetto dello sport di Turi (BA), la manifestazione<br />

sportiva e la consegna del trofeo “3°<br />

Memorial Finanziere Cesare Marinelli”.<br />

La manifestazione, voluta ed organizzata dalla<br />

locale Sezione ANFI e dall'A.S.P. di Turi (Ba), ha lo scopo di tenere vivo il ricordo<br />

del Finanziere deceduto in servizio a ventidue anni, il 13 aprile 1978 a Passo<br />

Premollo (UD), dove venne travolto insieme ad un collega da una slavina mentre<br />

prestava servizio in condizioni climatiche estremamente difficili.<br />

L'incontro sportivo, alla presenza delle Autorità locali ed a una notevole partecipazione<br />

della cittadinanza, ha dato vita ad un avvincente triangolare di pallavolo<br />

fra le squadre maschili under 16 delle rappresentative provinciali di Bari, Brindisi<br />

e Foggia. Il trofeo è stato abbinato al prestigioso torneo regionale “Kinderiadi”<br />

indetto dalla Fipav Puglia.<br />

Il memorial è stato vinto dalla selezione della provincia di Bari. La manifestazione<br />

si è conclusa con la consegna di targhe ricordo alla Sig.ra Grazia Colapietro,<br />

madre del Fin. Cesare Marinelli, al Presidente della Fipav Puglia Giuseppe<br />

Manfredi e di medaglie ricordo a tutti i partecipanti. Nella foto il momento della<br />

consegna della Coppa alla squadra vincitrice.<br />

16 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


PELLEGRINAGGIO<br />

11 luglio 2010<br />

Per Devozione A DIO...<br />

di Luciano Carva<br />

Pellegrinaggio per devozione a<br />

DIO e a San Michele Arcangelo a<br />

Oppido Lucano (Potenza)<br />

11 luglio 2010<br />

nche quest'anno, 11 luglio 2010,<br />

come consuetudine in tale perio-<br />

Ado, migliaia di persone hanno<br />

partecipato, provenienti da tutta Italia,<br />

all'anniversario dell'apparizione di San<br />

Michele Arcangelo a Francesca<br />

Lancellotti a Oppido Lucano.<br />

Fra questi molti appartenenti, in servizio<br />

e in congedo, alla Guardia di<br />

Finanza, all'Arma dei Carabinieri, alla<br />

Polizia di Stato, all'<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> e<br />

all'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri,<br />

a testimonianza e a ringraziamento di<br />

numerosi miracoli accaduti in passato e<br />

nel presente.<br />

L'evento religioso, molto sentito dal<br />

punto di vista della fede in Dio, ha visto,<br />

altresì, la partecipazione delle bandiere<br />

e stendardi delle diverse<br />

Associazioni Militari che hanno sfilato<br />

lungo le strade del paesino lucano per<br />

devozione e fede, partendo dalla piazza<br />

centrale per poi snodarsi, accompagnati<br />

dalle musiche religiose e militari<br />

della banda musicale locale, lungo il<br />

centro storico del paese da via<br />

Cervellino sino a giungere al civico 70 di<br />

tale via, ossia sul luogo dell'apparizione<br />

di San Michele Arcangelo a Francesca<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Lancellotti avvenuta il 7 luglio 1956 tra le<br />

9,30 e le 10,00 del mattino.<br />

Numerosi sono stati inoltre i giovani partecipanti<br />

ed i bambini vestiti da Angeli<br />

per devozione.<br />

Questa stupenda cornice di religiosità,<br />

diffusa grazie alla grande opera di fede<br />

in DIO ed infusa nei fedeli da una creatura<br />

eccezionale, ed umile, schiva da ogni<br />

merito, ricca solo di amore per Dio la<br />

Madonna e tutti i Santi, protesa a spendere<br />

la propria esistenza a favore del<br />

prossimo non risparmiandosi ma sacrificandosi<br />

per tutti coloro che Le chiedevano<br />

una preghiera ed una intercessione a<br />

Dio per le loro guarigioni sia fisiche che<br />

spirituali e, senza soprattutto, ricevere<br />

nulla da alcuno, senza il benché minimo<br />

elemento speculativo.<br />

San Michele Arcangelo e la devota Francesca Lancellotti Zotta<br />

Alle ore 11 è stata concelebrata la S.<br />

Messa nella Chiesa principale di<br />

Oppido Lucano da Padre Ernesto<br />

Piacentini e da Don Renato Cupini.<br />

Il 12 Luglio il TG1 di Rai uno ha ripreso e<br />

trasmesso l'evento, mentre “Uno mattina<br />

Estate” (il dottor Francesco<br />

Maimone ha autorevolmente preparato<br />

il servizio) di RAI UNO ha partecipato<br />

direttamente inviando una giornalista<br />

per intervistare qualche pellegrino e<br />

riprendere le immagini dell'evento andato<br />

in onda il 19 luglio, di circa 15 minuti,<br />

nel corso del quale sono state intervistate<br />

diverse persone guarite da Dio<br />

per intercessione di Francesca e diversi<br />

sacerdoti che hanno illustrato l'iter della<br />

canonizzazione in Vaticano per la futura<br />

causa di beatificazione di Francesca<br />

Lancellotti che sarà presentata<br />

dall'<strong>Associazione</strong> “Figli Spirituali di<br />

Francesca Lancellotti”, l'unica associazione<br />

riconosciuta dagli eredi di<br />

Francesca.<br />

Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> della regione<br />

Puglia, Fin. Comm. Antonio Fiore, è<br />

stato intervistato dalla giornalista di<br />

“Uno Mattina Estate”.<br />

Un bellissimo articolo, infine, è stato<br />

pubblicato su il quotidiano “Il Tempo”<br />

dalla dott.ssa Grazia Maria Coletti a<br />

pagina 47: l'intervista a Vittoria Cipriani<br />

commuove ogni persona che lo legge e<br />

sicuramente avvicina tante anime a<br />

DIO.<br />

17


Prof. Massimo Santini - Direttore Dipartimento<br />

Cardiovascolare Ospedale San Filippo Neri di Roma<br />

Consulente cardiologo del Poliambulatorio FAF di<br />

Roma, diretto dal dott. Riccardo Piccinni.<br />

La SINCOPE<br />

Cari Amici,<br />

oggi parleremo della Sincope.<br />

La “ Sincope è il termine che viene abitualmente<br />

usato per definire una perdita<br />

totale dello stato di coscienza”.<br />

La sincope può essere dovuta a cause<br />

cardiache e non cardiache. Le prime<br />

sono abitualmente le più frequenti e di<br />

esse parleremo.<br />

Meccanismo della Sincope<br />

Una persona può perdere conoscenza<br />

con vari meccanismi fisiopatologici<br />

quali il rallentamento dei battiti cardiaci<br />

fino all'arresto totale del cuore, la brusca<br />

caduta della pressione sanguigna,<br />

l'eccessiva velocità dei battiti cardiaci<br />

con mancata fuoriuscita di sangue dal<br />

cuore, etc,etc.<br />

Tutti questi meccanismi hanno come<br />

conseguenza comune la perdita della<br />

irrorazione cerebrale.<br />

Potremmo dire che senza l'afflusso di<br />

sangue, il cervello ( computer centrale<br />

del nostro organismo) si spegne.<br />

Spegnendosi il cervello, vengono immediatamente<br />

meno tutte le funzioni che<br />

da esso sono abitualmente controllate<br />

quali la postura corporea , lo stato di<br />

coscienza, la visione, la mobilità etc. Ne<br />

consegue un totale rilasciamento del<br />

corpo che tende a cadere bruscamente<br />

a terra con potenziali traumi e fratture<br />

ossee.<br />

Se la interruzione dell'attività cerebrale<br />

18<br />

L’Angolo della SALUTE<br />

è prolungata si possono rilasciare anche<br />

gli sfinteri vescicale e anale con perdita<br />

di urine e feci.<br />

Nei casi nei quali la causa della sincope<br />

è stata fugace, cadendo in terra,il corpo<br />

assume una posizione orizzontale e per<br />

gravità il sangue affluisce nuovamente<br />

al cervello con pronta ripresa dello stato<br />

di coscienza.<br />

Nei casi nei quali la causa persiste la<br />

situazione può divenire significativamente<br />

più grave.<br />

Contrariamente a quanto può sembrare,<br />

vedendo una persona svenire, la sincope<br />

molto spesso non è un evento maligno<br />

e non altera le qualità della vita né la<br />

sopravvivenza del soggetto.<br />

Questo è il caso di tutte le sincopi che<br />

avvengono nei soggetti con cuore strutturalmente<br />

sano.<br />

Più grave può invece risultare la sincope<br />

nei soggetti che siano portatori di una<br />

malattia cardiaca (cardiomiopatie , infarto<br />

etc).<br />

Essendo questo argomento particolarmente<br />

intricato lo divideremo in due<br />

sezioni, una dedicata alla sincope nei<br />

soggetti con cuore sano (che sarà<br />

oggetto della trattazione odierna), ed<br />

una dedicata alla sincope <strong>nelle</strong> persone<br />

con cuore malato,(che tratteremo nel<br />

prossimo numero di Fiamme Gialle).<br />

La sincope Neuro- Mediata (o vaso<br />

vagale) è certamente il più frequente tipo<br />

di perdita di coscienza.<br />

Avviene abitualmente nei soggetti con<br />

cuore strutturalmente sano (cioè con<br />

elettrocardiogramma ed ecocardiogramma<br />

normali, senza segni di malattia<br />

ischemica); viene scatenata da sti-<br />

“L’angolo della salute” è a cura di Massimo Santini<br />

moli visivi, uditivi, psicologici etc, che<br />

elaborati in maniera anomala dal cervello,<br />

producono o una vasodilatazione<br />

brusca ed intensa, con conseguente<br />

caduta della pressione arteriosa sanguigna,<br />

o un rallentamento importante<br />

del battito cardiaco fino a una vera e propria<br />

interruzione dell'attività del cuore<br />

con arresto cardiocircolatorio.<br />

In entrambi queste situazioni non arriverà<br />

sangue a sufficienza al cervello ed<br />

il paziente perderà conoscenza cadendo<br />

a terra.<br />

L'esempio più frequente di una sincope<br />

neuro- mediata è quella che siamo soliti<br />

osservare in alcune persone durante un<br />

prelievo di sangue o durante la visione<br />

del sangue (taglio accidentale, atto<br />

medico etc). In questo caso il messaggio<br />

visivo, condotto regolarmente al cervello,<br />

provoca una reazione eccessiva<br />

negativa con una delle due manifestazioni<br />

cliniche suddette. La sincope dovuta<br />

al crollo della pressione arteriosa<br />

viene definita “ Sincope<br />

Vasodepressiva”, quella dovuta al rallentamento<br />

dei battiti cardiaci “Sincope<br />

Cardioinibitoria, e quella dovuta ad<br />

entrambi i meccanismi insieme “Sincope<br />

Mista.”<br />

Sintomi<br />

La sincope neuro-mediata tende a ripetersi<br />

nel tempo. Molti pazienti riferiscono<br />

di averne avute più di una nell'arco<br />

della loro vita, spesso fin dall'età giovanile,<br />

anche se possono essere passati<br />

molti anni tra un episodio e un altro.<br />

Il paziente abitualmente si accorge, prima,<br />

che sta per svenire. A volte avverte<br />

un giramento di testa, a volte calore al<br />

volto e nausea, sudorazione, malessere<br />

generale. Questa sintomatologia,<br />

che precede quasi sempre la perdita di<br />

coscienza totale, è un ottimo campanello<br />

d'allarme che consente al paziente<br />

un minimo di tempo per reagire, sdraiandosi<br />

immediatamente a terra. In questo<br />

modo, con la testa in posizione orizzontale<br />

rispetto al corpo, il sangue affluirà<br />

al cervello per forza di gravità, il soggetto<br />

pur sentendosi poco bene non<br />

svenirà e nello spazio di pochi minuti,<br />

scomparso il riflesso vasomotorio o cardioinibitore,<br />

potrà tranquillamente rialzarsi<br />

e riprendere la propria attività.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


fig. 1<br />

Se il paziente invece non assume subito<br />

la posizione supina ma tenta di resistere<br />

(per situazioni particolari, per vergogna<br />

o quant'altro), il riflesso avrà il<br />

sopravvento e la sincope si manifesterà<br />

in tutta la sua potenza, facendolo cadere<br />

bruscamente in terra con potenziali<br />

traumi corporei. E' ciò che accade<br />

molto spesso la notte, quando ci si alza<br />

bruscamente per andare in bagno ed il<br />

paziente inizia ad avvertire il malessere.<br />

Se non si sdraia subito, ma cerca di<br />

raggiungere il letto, spesso cade urtando<br />

il capo contro il lavandino, vasca,<br />

bidet etc con gravi traumi facciali.<br />

La manifestazione sincopale peggiore<br />

si può osservare nei soggetti alla guida<br />

di autoveicoli.<br />

In questa situazione, infatti, il soggetto,<br />

se non blocca l'auto accostandosi al<br />

bordo della strada all'inizio dei prodromi,<br />

subirà la perdita di coscienza peggiore<br />

in quanto la cintura di sicurezza<br />

impedirà al corpo di adeguarsi perpetuando<br />

più a lungo la mancata irrorazione<br />

cerebrale e conseguente perdita<br />

totale di coscienza, spesso causando<br />

pericolosi incidenti stradali.<br />

Diagnosi<br />

La diagnosi della sincope neuromediata<br />

non è difficile .Spesso è sufficiente<br />

parlare con il paziente per capire<br />

che siamo di fronte ad una sincope neuro-<br />

mediata.<br />

Nel dubbio è possibile sottoporre il sog-<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

getto ad un esame chiamato TILT-TEST,<br />

durante il quale viene lasciato in piedi<br />

su di un piano inclinato, con controllo<br />

dell'ecg, della pressione arteriosa e<br />

della frequenza cardiaca.<br />

Dopo un periodo di tempo variabile, da<br />

pochi minuti a mezz'ora circa, il paziente<br />

ripete la manifestazione sincopale consentendoci<br />

di osservare il meccanismo<br />

(vasomotorio o cardioinibitore).<br />

La pronta assunzione di una posizione<br />

orizzontale del tavolo, interrompe il fenomeno.<br />

In alcuni casi si ricorre anche allo Studio<br />

Elettrofisiologico Endocavitario che<br />

consiste nel registrare l'attività cardiaca<br />

all'interno del cuore con degli elettrocateteri<br />

introdotti per via venosa.<br />

In tal modo è possibile mettere in evidenza<br />

dei disturbi della conduzione elettrica<br />

cardiaca non visibili con<br />

l'elettrocardiogramma normale.<br />

La metodica diagnostica certamente più<br />

utilizzata nei casi di sincope di origine<br />

incerta è l'impianto sottocutaneo di uno<br />

speciale registratore elettrocardiografico<br />

(grande come un dito mignolo) che<br />

consente di osservare l'attività cardiaca<br />

durante l'episodio sincopale Inoltre è in<br />

grado di memorizzare l'evento e trasmetterlo<br />

telefonicamente al nostro centro.<br />

Questo piccolo monitor, chiamato LOOP<br />

RECORDER (fig. 1), rimane in funzione<br />

per oltre due anni e consente la diagnosi<br />

nella quasi totalità dei pazienti.<br />

Terapia<br />

La terapia della sincope neuro-mediata<br />

non è particolarmente efficace. Infatti,<br />

tranne i casi nei quali si osserva durante<br />

la sincope un arresto cardiaco e che<br />

vengono risolti brillantemente con<br />

l'impianto di un pacemaker cardiaco<br />

permanente, negli altri casi non esiste<br />

alcuna indicazione alla terapia elettrica<br />

né a una ipotetica terapia farmacologica.<br />

Tutte le medicine provate sono risultate<br />

inefficaci. La terapia migliore per un<br />

paziente, specialmente se giovane, con<br />

sincopi neuro- mediate ricorrenti è la<br />

sua informazione sul tipo di patologia di<br />

cui è portatore e sulle modalità di reazione<br />

al riflesso fin dalle prime avvisaglie<br />

della sintomatologia presincopale.<br />

Un corretto “Counceling” può risultare<br />

molto efficace.<br />

Infine può essere molto utile un colloquio<br />

con uno psicoterapeuta in quanto<br />

molto spesso le situazioni emozionali,<br />

psichiche, socio- ambientali ne indicano<br />

una potenziale utilità.<br />

Per concludere questa prima sezione<br />

della Sincope, la Perdita di Coscienza<br />

su base Neuro- Mediata non rappresenta,<br />

in soggetti con cuore strutturalmente<br />

sano, una patologia grave.<br />

Se affrontata adeguatamente può essere<br />

limitata nel suo manifestarsi e nella<br />

sua traumaticità .<br />

Nei casi nei quali viene sottovalutata<br />

può però divenire fonte di pericolo significativo<br />

per la vita dei pazienti.<br />

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“Mantieni il Ritmo!”<br />

19


TACCUINO<br />

di Giuseppe Giuliani<br />

Quel colpo di pistola<br />

colpo avrebbe potuto benissimo per- di sé una macchina fotografica, che è<br />

dersi nell'aria ma, quando il diavolo ci un regalo di nozze del mio primo<br />

mette la coda, non c'è nulla da fare. matrimonio, anno 1955. Si tratta di<br />

Quel colpo era andato dritto al cuore una Kodak, modello Retina II, che a<br />

del marittimo, provocandone la morte q u e l t e m p o c r e d o f o s s e<br />

istantanea. all'avanguardia delle macchine foto-<br />

Tornato in ufficio, il capo ufficio opera- grafiche. La caratteristica di questa<br />

Avevo assunto da pochi giorni il zioni, l'allora tenente colonnello macchina è di avere la possibilità<br />

comando della Legione di Napoli Michele Mola, mi disse che i mass oltre che di determinare la distanza e<br />

quando fui raggiunto a casa da una media premevano per sapere ed io lo l'apertura dell'obiettivo di stabilire con<br />

telefonata. C'era stato un abbordag- pregai di convocare una conferenza un solo parametro, la luminosità, le<br />

gio di nave contrabbandiera, nel stampa per mezzogiorno. condizioni per l'impiego ottimale<br />

corso del quale un marittimo greco Nel frattempo, era sopraggiunto nel dell'apparecchio.<br />

era stato ucciso da un colpo di mitra mio ufficio un sostituto procuratore Con questa macchina, negli anni, ho<br />

sparato da un nostro sottufficiale. della Repubblica, al quale avevo fatto cose incredibili. Fotografie niti-<br />

Erano le due di notte ma io ero ancora esposto la ricostruzione dei fatti. dissime dal treno lanciato a 200<br />

sveglio, per cui feci presto a scendere Seguì anche una specie di lungo brac- all'ora oppure con la sola luce della<br />

in strada, prendere la mia auto e rag- cio di ferro, perché il magistrato candela utilizzando l'apertura non<br />

giungere il molo di Mergellina, dove sosteneva che doveva inviare al sot- automatica dell'obiettivo, fotografie<br />

stava per giungere la nostra unità tufficiale un avviso di garanzia ed io lo con l'autoscatto, col flash o senza<br />

navale col morto a bordo. Sul molo scongiuravo di non farlo, per evitare eccetera eccetera. All'inizio, i rollini<br />

giunse anche il dirigente del Servizio di mettere in moto l'inflessibile buro- erano solo in bianco e nero, poi venne<br />

sanitario legionale, che avevo fatto crazia, che avrebbe recato sicuri il colore. I formati iniziali erano picco-<br />

chiamare per le constatazioni di rito. danni ad una persona già sotto lissimi, poi vennero gli ingrandimenti.<br />

Venni informato per sommi capi sulla shock. Il sostituto continuava a dire Insomma, tutta la storia della fotogradinamica<br />

dei fatti ma, com'è ovvio, che per lui era un atto dovuto ed io fia è passata per questa macchina.<br />

intendevo saperne di più, per cui rin- continuavo a cercare di convincerlo Poi ebbi una Polaroid, anzi due, una<br />

viai gli approfondimenti a più tardi. che, anche se si fosse sottratto a più rozza, una più sofisticata. La<br />

Alle 8 precise mi raggiunse in ufficio quell'atto dovuto, in nome del senso Polaroid era, come ognun sa, a sviuna<br />

telefonata del Comandante di umanità, nessun nocumento gli luppo immediato, per cui non era<br />

Generale, il quale mi raccomandò di sarebbe derivato. Lo convinsi. necessario portare i rollini allo svilupstabilire<br />

per bene la dinamica dei fatti A mezzogiorno, in una stanza del po ed alla stampa. Ma le foto delle<br />

ed io gli risposi che era quanto mi Centro operativo, c'era tutta la stam- due Polaroid non sono mai state<br />

accingevo a fare. Infatti, nel frattem- pa locale e nazionale. Avvalendomi di all'altezza di quelle della Kodak.<br />

po, era giunta nel porto di Napoli un quaderno grande e di un'agendina Infine, pochi anni fa, è arrivata una<br />

anche la nave contrabbandiera ed io piccola, che tenevo affiancati, simulai macchina digitale. Dico “è arrivata”<br />

salii a bordo per cercare di capire. E la scena che si era verificata quella perché non sono stato io a cercarla e<br />

ricostruì i fatti nel modo seguente. notte. Non era una mia fantasiosa forse non l'avrei mai cercata. E' stato<br />

La nostra unità navale, un guardaco- ricostruzione, era l'unica scena pos- un regalo di mio figlio, il quale, da<br />

ste, aveva accostato la nave contrab- sibile. quando ha avuto l'età della ragione,<br />

bandiera, molto più alta, che tentava Nel libro “Storia di contrabbando ha sempre prodigato i suoi sforzi per<br />

la fuga con i motori a tutta forza. Da Napoli 1945-1981”, scritto da Marisa farmi diventare “moderno”, per inte-<br />

bordo di questa nave, un marittimo, Figurato e Francesco Marolda ed ressarmi ai ritrovati della tecnologia.<br />

verosimilmente nel tentativo di scon- edito da Tullio Pironti, a pag. 192 si Così è stato per la fotocopiatrice, per<br />

giurare l'abbordaggio, aveva sollevalegge che la mia “versione resta la carta di credito, per il telefonino. Lui<br />

to una delle tante tavole di legno che, l'unica“. Quasi a far intendere che ce si è sempre sforzato di farmi uscire da<br />

chissà perché, stavano sul ponte, e si ne sarebbe potuta essere un'altra. E' certe contraddizioni. Per esempio, in<br />

accingeva a scaraventarla in testa ad un vecchio vizio di noi italiani: più la fatto di videoregistrazione credo di<br />

un sottufficiale che, a bordo del guar- verità è semplice, più stentiamo a cre- essere stato sempre all'avanguardia.<br />

dacoste, e con la pistola in pugno, derci. Uno dei primi apparecchi in commer-<br />

guardava in alto. In un gesto di istinti-<br />

cio era un Philips, che io acquistai<br />

va difesa, il sottufficiale si era un po'<br />

registrando dalla televisione una<br />

chinato su sé stesso, come per pro- A casciaforte serie sterminata di cassette. Che poi<br />

teggersi, ed era partito, del tutto invo-<br />

dovetti riversare su altre cassette<br />

lontariamente, un colpo. Questo Nella mia casciaforte, fa bella mostra Betamax, quando il sistema Philips<br />

20 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


andò in soffitta. Ma anche il Betamax del 1791, del 1795 e del 1848. anche ai ricordi di famiglia, perché<br />

è andato in soffitta, per cui fui costret- Bisogna giungere alla Costituzione mia madre era insegnante. Quindi,<br />

to a riversare le cassette su VHS. E del 27 ottobre 1946 per trovare affer- per me, la donna che lavora (fuori<br />

poiché anche questo sistema ha le mato, nella stesso Preambolo: “La casa, intendo, perché in casa, in un<br />

ore contate, ho riversato molte cas- legge garantisce alla donna, in tutti i modo o nell'altro, una donna lavora<br />

sette in DVD. Se si pensa che la mia campi, diritti uguali a quelli sempre) è un fatto del tutto normale.<br />

nastroteca conta circa 1.500 titoli, si dell'uomo”. Posso aggiungere che, quand'ero<br />

può immaginare che razza di lavoro Neanche in quella che oggi viene Redattore capo de “il finanziere”<br />

mi sia toccato nel tempo per le varie comunemente ritenuta la “patria del (stiamo parlando dei primi anni sesconversioni.<br />

matriarcato”, ossia negli Stati Uniti santa), ad una ragazza, guarda<br />

Orbene, pur essendo un “patito” d'America, la legislazione ha avuto caso, napoletana, che mi aveva<br />

delle videoregistrazioni, io non un'evoluzione più sollecita. Infatti, né scritto se ritenessi logico che alle<br />

avevo altrettanta sensibilità per altre nella “Dichiarazione dei diritti della donne fosse preclusa la carriera milicose<br />

“moderne” e di qui gli sforzi di Virginia” del 1776, né nella tare, risposi di no e che, in capo a<br />

mio figlio per cambiare le cose. Costituzione del 1787 si trovano rife- qualche anno, la questione si sareb-<br />

E giungiamo così alla macchina foto- rimenti alle donne. Bisogna giungere be risolta. Oggi l'incarico di<br />

grafica digitale. Come fare a negarne al 19° emendamento, del 1920, per Redattore capo de “il finanziere” è<br />

i vantaggi? Con la mia Kodak dovevo trovare la seguente affermazione: “Il affidato ad un brillante ufficiale in goncomprare<br />

i rollini, farli sviluppare e diritto di voto conferito ai cittadini nella.<br />

stampare per intero, per poi magari degli Stati Uniti non potrà essere Insomma, non ho nulla, ma proprio<br />

accorgermi che non tutte le foto negato o limitato dagli Stati Uniti o da nulla da eccepire sulla presenza femerano<br />

riuscite. Tutto diverso con la uno degli Stati (membri) in conside- minile in ogni impiego. Ma, per favomacchina<br />

digitale. Si possono vede- razione del sesso”. re, non mi parlate di “quote rosa”, perre<br />

le foto scattate, decidere se utiliz- Anche in Germania bisogna giunge- ché allora il mio umore volge al pegzarle<br />

o no, farle stampare o inviarle re alla Costituzione di Weimar del gio. Forse mi spiegherò meglio in<br />

sul computer eccetera eccetera. 1919 per trovare affermato, un'altra occasione, quando avrò più<br />

Certo, io sono incantato, direi che all'articolo 109: “Uomini e donne spazio a disposizione. Per ora mi limiresto<br />

senza parole di fronte a queste hanno di regola gli stessi diritti e dove- to a dire che, se fossi donna, le “quobellezze<br />

della tecnologia moderna. ri civili”. Espressione ripetuta quasi te rosa” mi offenderebbero a morte,<br />

Ma, per il mio carattere, è tutto troppo integralmente nella Costituzione del perché mi darebbero la sensazione<br />

perfetto, tutto troppo bello, tutto 1949, articolo 3: “Uomini e donne di appartenere ad una specie in<br />

“troppo”. Sorrido all'evoluzione dei hanno eguali diritti”. estinzione, che deve vivere in<br />

tempi, ma conservo dentro di me un Similmente, in Italia non si trova un'area protetta.<br />

pizzico di nostalgia per le foto a volte alcun accenno alle donne nello<br />

un po' sfocate della mia Kodak, per il Statuto albertino ma se ne trovano<br />

bianco e nero, per l'impegno che numerosi nella Costituzione del La vecchiaia<br />

dovevo mettere per trovare i para- 1948. “Tutti i cittadini hanno pari<br />

metri giusti nel mentre ora è tutto dignità sociale e sono eguali davanti La vecchiaia è l'adolescenza<br />

automatico. Il guaio è che non posso alla legge, senza distinzione di sesso dell'infinito (Victor Hugo).<br />

confidare questi miei pensieri a nes- ecc.” (articolo 3); “Sono elettori tutti i<br />

suno, perché tutti direbbero che cittadini, uomini e donne, che hanno Non disdicono ai vecchi gli onesti<br />

sono un “parruccone”. raggiunto la maggiore età” (articolo godimenti della mensa (Marco Tullio<br />

48); “Tutti i cittadini dell'uno e<br />

dell'altro sesso possono accedere<br />

Cicerone).<br />

Ma le quote no<br />

agli uffici pubblici e alle cariche eletti- Basta solo invecchiare bene, e tutto<br />

ve in condizioni di eguaglianza, torna (Arthur Schopenhauer).<br />

La Dichiarazione dei diritti dell'uomo secondo i requisiti stabiliti dalla leg-<br />

e del cittadino, del 26 agosto 1789, ge” (articolo 51).<br />

Latinorum<br />

che è considerata un po' il ceppo dal Ma in Italia, ancor prima della<br />

quale sono scaturite le Costituzioni Costituzione repubblicana, la donna Semel in anno, licet insanire (Una<br />

degli Stati moderni, non nomina le si era già stabilmente inserita nella volta all'anno, è lecito impazzire<br />

donne. Pur <strong>nelle</strong> sue solenni affer- vita pubblica attraverso una profes- Seneca).<br />

mazioni di libertà e di uguaglianza, sione che forse le è congeniale: quelessa<br />

si preoccupa di porre fine alle la dell'insegnamento. La maestra ele- Primum vivere, deinde philosophari<br />

discriminazioni sociali ma non si mentare, ancor prima delle inse- (Prima vivere, poi filosofare<br />

pone neppure il problema della pari- gnanti delle scuole superiori, è infatti Hobbes)<br />

ficazione dei diritti tra i due sessi. entrata probabilmente in tutte le<br />

Nessun accenno alla donna si trova nostre case ed appartiene ai nostri<br />

neppure <strong>nelle</strong> Costituzioni francesi ricordi d'infanzia. Per me, appartiene<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

21


IL COMANDANTE GENERALE<br />

di Giuseppe Di Gaetano<br />

LEGGE 3 GIUGNO 2010, N. 79<br />

n rilevante passo in avanti compie<br />

il Corpo con l'approvazione<br />

Udella legge 3 giugno 2010, n. 79,<br />

che, tra l'altro, stabilisce come suo<br />

Comandante Generale possa essere<br />

un Ufficiale della Guardia di Finanza del<br />

maggior grado. È una innovazione di<br />

grande rilevanza e sul piano organizzativo<br />

istituzionale e su quello morale.<br />

Vengono, così, riconosciute ai generali<br />

del Corpo, le mai mancate qualità<br />

necessarie per l'alta direzione di una<br />

organizzazione tanto complessa come<br />

la nostra, dai molteplici compiti.<br />

La prima applicazione della legge è<br />

avvenuta con la scelta a Comandante<br />

Generale del Comandante in Seconda,<br />

Gen. C.A. Nino Di Paolo.<br />

Mi limito a richiamare qualche punto più<br />

importante della legge e taluni precedenti,<br />

per sottolineare l'evoluzione della<br />

carica.<br />

Il Comandante generale della Guardia<br />

di finanza è scelto fra i generali di coro<br />

d'armata (…) del medesimo Corpo o<br />

dell'Esercito.<br />

È rilevante notare che nella legge del<br />

1906 egli proveniva nell'ordine<br />

“dall'Esercito o dal Corpo stesso”.<br />

Prende accordi con gli stati maggiori<br />

delle Forze armate, per quanto è<br />

necessario in relazione<br />

all'addestramento militare e al concorso<br />

dei reparti alle operazioni militari in<br />

caso di emergenza.<br />

Per le esigenze addestrative di carattere<br />

militare e per il collegamento con il<br />

Ministro della difesa, è assegnato al<br />

Comando Generale (…) un Generale di<br />

Divisione dell'Esercito. Per finalità di collegamento<br />

è assegnato al Ministero<br />

della Difesa un Generale di Divisione<br />

del Corpo.<br />

Il Comandante Generale definisce con<br />

il Capo di Stato Maggiore della Difesa le<br />

modalità del concorso del Corpo alla<br />

difesa militare (…) e alle missioni militari<br />

all'estero.<br />

E adesso un po' di storia<br />

dell'ordinamento, che aiuta a comprendere<br />

l'evoluzione della carica di<br />

Gen. C. A. Nino Di Paolo<br />

Comandante Generale.<br />

Nel 1906, quasi 18.000 uomini della<br />

Guardia di Finanza, territorialmente<br />

distribuiti in 77 circoli (dal 1959, gruppi)<br />

ebbero, finalmente, un agognato proprio<br />

organo centrale, direttamente dipendente<br />

dal Ministro delle Finanze. Un capo<br />

con grado di Generale proveniente<br />

dall'Esercito attivo o dal Corpo stesso<br />

(art. 2 allegato A alla legge 19 luglio<br />

1906, n. 367), coadiuvato da un<br />

Colonnello, Comandante in seconda e<br />

da un ufficio di segreteria.<br />

Nella realtà, però, la carica di<br />

Comandante Generale, nonostante la<br />

legge citata lo prevedesse in alternativa,<br />

non fu mai affidata, a pieno titolo, a un<br />

Generale del Corpo.<br />

Nemmeno nel corso della grande guerra,<br />

durante la quale e sino al 1919, la<br />

Guardia fu retta, interinalmente, dal<br />

Comandante in Seconda, anche quan-<br />

do, questi (dal settembre 1917) fu un<br />

Maggior Generale. Nel 1919, nella<br />

visione della costituzione di una<br />

Divisione della R. Guardia di Finanza<br />

(con predesignati un Generale<br />

dell'Esercito comandante, un reggimento<br />

di artiglieria e uno del genio), fu<br />

istituito un Ispettorato generale. La grande<br />

unità del Corpo avrebbe potuto dare,<br />

così, un più evidente significato al rilevante<br />

concorso fornito dai suoi 18 battaglioni<br />

mobilitati, alle operazioni belliche<br />

della prima guerra mondiale.<br />

Le funzioni, sino ad allora esercitate dal<br />

Comandante Generale (sempre<br />

dell'Esercito) furono (R.D. 4 sett. 1919,<br />

n. 1600) così ripartite:<br />

a) Ispettore generale, un Tenente<br />

Generale del R. Esercito in servizio<br />

attivo permanente, “scelto dal<br />

Consiglio dei Ministri fra gli Ufficiali<br />

22 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


Generali comandanti di corpo<br />

d'armata o di rango equivalente”<br />

(art. 1 R.D. 1600 del 1919). Questi<br />

(destinato a comandare la grande<br />

unità militare del Corpo) resse<br />

l'ispettorato generale della R.<br />

Guardia di finanza. Tale nuovo organo,<br />

costituito di ufficiali dell'Esercito<br />

e del Corpo, assorbì ogni competenza<br />

diversa da quella attinente<br />

alle operazioni d'istituto e, per ciò<br />

che riguarda i servizi di indole militare<br />

permanenti o eventuali (per i<br />

quali dipendeva dal ministro della<br />

guerra e della marina), fu al di fuori<br />

di ogni ingerenza del Ministro delle<br />

Finanze.<br />

b) Comandante generale, per la<br />

prima e unica volta, fu un ufficiale<br />

del Corpo, però non a pieno titolo,<br />

ma con “le facoltà e le prerogative<br />

(….) riservate ai comandanti di divisione”<br />

(R.D. 1600, art. 4). Per ciò,<br />

con la Tab. A del RD 9 nov. 1919 n.<br />

2073, gli fu attribuito il grado di<br />

Tenente Generale e fu coadiuvato<br />

dal Comandante in Seconda (sino<br />

ad allora Colonnello), con il grado<br />

di Maggior Generale.<br />

Nel 1923 (RD 95 del 18 gennaio), terminò<br />

l'assurdo ordinamento che ripartiva<br />

tra organi distinti (Ispettorato<br />

Generale e Comando Generale)<br />

l'unitaria funzione di alta direzione e<br />

poneva il Corpo alla dipendenza gerarchica<br />

di due ministri diversi.<br />

L'ordinamento, al più avrebbe potuto<br />

prevedere la coesistenza di una dipendenza<br />

gerarchica con una o più dipendenze<br />

funzionali, mai la subordinazione<br />

a due autorità gerarchiche.<br />

Con il RDL 14 giugno 1923, n. 1281, le<br />

attribuzioni dell'Ispettorato Generale<br />

passarono al Comando Generale, a<br />

capo del quale, con dipendenza dal<br />

Ministro delle Finanze, fu posto un<br />

Generale di Corpo d'Armata<br />

dell'Esercito. Questi ebbe la collaborazione<br />

del “Comandante in Seconda” del<br />

Corpo, col grado di Generale di<br />

Divisione (già Comandante Generale,<br />

durante l'esistenza dell'Ispettorato) e di<br />

un Generale dell'Esercito, “specialmente<br />

per l'organizzazione e la preparazione<br />

militare” (attualmente generale<br />

addetto) nonché di un “ufficio di segreteria”<br />

(già esistente dal 1906), di un “ufficio<br />

tecnico-amministrativo (già previsto<br />

dall'art. 8 del RD 9 novembre 1919,<br />

n. 2073).<br />

L'evoluzione dell'organo centrale della<br />

Guardia era stata legata al processo del<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

formale riconoscimento della sua<br />

essenza militare. Processo tormentato<br />

dalle accentuate contrastanti tendenze,<br />

da una parte, del Ministro della Guerra,<br />

che voleva organicamente accentrare<br />

tutte le istituzioni militari e, dall'altra, del<br />

Ministro delle Finanze, che giustamente<br />

ambiva a conservare il controllo<br />

dell'istituzione essenziale per la vigilanza<br />

fiscale. Le contrastanti tendenze<br />

ebbero composizione con la soluzione<br />

indicata nel precedente capoverso.<br />

La Guardia doganale e, ai suoi inizi, la<br />

Guardia di Finanza, a cui, dal 1892 era<br />

stato concesso l'appellativo di regia (RD<br />

27 marzo 1892, n. 99) erano stati formalmente<br />

corpi civili amministrativi, ma<br />

sostanzialmente militari, per certi qualificanti<br />

aspetti, non secondari ed esteriori,<br />

tra i quali quelli di essere l'unico corpo<br />

armato dello Stato diuturnamente vigi-<br />

Comandante Generale<br />

dall'ottobre 1919 al gennaio<br />

1923<br />

Il 5° Comandante Generale del<br />

Corpo, Tenente Generale Salvatore<br />

LA FERLA, è stato l'unico ufficiale<br />

della Guardia di Finanza assurto<br />

all'altissimo incarico.<br />

Entrato <strong>nelle</strong> file del Corpo, per concorso,<br />

col grado di Capitano nel<br />

1889, comandò i Circoli di Gemona<br />

e Cannobio finché fu chiamato a<br />

Roma dove la sua opera doveva rivelarsi<br />

determinante per l'avvenire<br />

dell'Istituzione: il concreto apporto<br />

delle sue lungimiranti concezioni<br />

ebbe modo di esplicarsi soprattutto<br />

in occasione della riforma del 1906<br />

che conferì al Corpo autonomia<br />

disciplinare, svincolandolo da ogni<br />

legame di diretta dipendenza dalle<br />

Autorità amministrative. Con<br />

l'istituzione del Comando Generale,<br />

divenne Capo della Segreteria, quindi<br />

Comandante in 2^ ed, infine,<br />

Comandante Generale dall'ottobre<br />

1919 al gennaio 1923. In questo<br />

periodo, pur avendo portato la sua<br />

fattiva e risoluta azione in ogni settore<br />

dell'attività del Corpo, si dedicò<br />

col massimo impegno alla riorganizzazione<br />

dell'intera struttura della<br />

Guardia di Finanza che, uscita dal<br />

tempo di guerra, doveva apprestarsi<br />

rapidamente a fronteggiare le esigenze<br />

di pace, nel quadro delle<br />

nuove direttive concernenti la pre-<br />

lante in ogni stagione e con qualunque<br />

tempo sui confini della Patria e di essere<br />

governato, per le relative esigenze<br />

dell'assai disagevole e faticoso impegno,<br />

da una disciplina più severa e più<br />

rigida di quella dell'Esercito.<br />

L'aspirazione a un normale riconoscimento<br />

del carattere militare della<br />

Guardia era stata più volte sostenuta<br />

dai suoi appartenenti, nonostante a<br />

livello centrale e a quello direttivo periferico<br />

fossero diretti da funzionari civili.<br />

Per questi, curarsi della forza di finanza<br />

costituiva uno, anche se singolare, dei<br />

tanti compiti rientranti <strong>nelle</strong> loro preoccupazioni,<br />

come già avvenuto nel corpo<br />

dei Preposti doganali, nel quale sopra<br />

ordinati agli ufficiali delle brigate erano<br />

ispettori, funzionari in servizio doganale.<br />

Quanta strada è stata sinora percorsa!<br />

parazione professionale e<br />

l'addestramento militare dettate<br />

dall'Ispettore Generale Giuseppe<br />

Francesco Ferrari.<br />

Fu insignito della Croce di guerra,<br />

delle Medaglie commemorative<br />

della campagna italo-turca e della<br />

guerra 1915-1918, della Medaglia<br />

Interalleata della Vittoria, della<br />

Croce di Grand'Ufficiale<br />

dell'Ordine della Corona <strong>d'Italia</strong> e<br />

della Croce di Commendatore<br />

dell'Ordine dei SS. Maurizio e<br />

Lazzaro. La figura del Generale La<br />

Ferla campeggia nella storia del<br />

Corpo nel quale il suo altissimo<br />

esempio ha lasciato una traccia<br />

incancellabile. (n.d.r.)<br />

23


di Giovanni Trotta<br />

opo aver preso parte alla sfilata<br />

del 5 luglio del 1961 a Torino, in<br />

Doccasione del centenario<br />

dell'Unità <strong>d'Italia</strong>, e con il giuramento<br />

alla Patria, avvenuto qualche giorno<br />

dopo, si concluse il “Corso Allievi”. La<br />

Compagnia di cui facevo parte fu destinata<br />

alla 6^ Legione di Como. Qui giunti,<br />

dopo avere ascoltato tutti i discorsi e le<br />

varie raccomandazioni di rito, un sottufficiale,<br />

leggendo un elenco, ci chiamò<br />

uno ad uno in ordine alfabetico indicandoci<br />

la Brigata di destinazione. Altri due<br />

colleghi (Vezzali e Baldini) ed io, fummo<br />

assegnati alla Brigata di Val Mulini<br />

facente parte della Compagnia di<br />

Olgiate Comasco.<br />

Alla nomina di Val Mulini, notai tra i<br />

finanzieri più anziani, un certo sorriso<br />

sornione che al momento non capii se<br />

era di buon auspicio o no.<br />

Con un pulmino fummo portati a Olgiate<br />

Comasco; lungo il viaggio che durò più<br />

o meno una mezz'ora, subissammo<br />

l'autista di domande ed alla mia richiesta<br />

di una spiegazione circa quel sorriso<br />

24<br />

sornione che avevo captato, rispose: .<br />

Il Comandante la Compagnia ci raccomandò<br />

di non intrattenere rapporti con i<br />

civili perché erano tutti dediti al contrabbando,<br />

soffermandosi specialmente sul<br />

reato di concussione.<br />

Una camionetta ci trasportò verso la Val<br />

Mulini, attraversando piccoli paesi dove<br />

le poche persone incontrate ai lati della<br />

strada ci guardavano con curiosità.<br />

Per una via sterrata in mezzo a verdeggianti<br />

prati, costeggiammo una rete<br />

metallica (l'autista ci spiegò che quella<br />

rete delimitava il confine tra Italia e<br />

Svizzera), giungemmo in caserma. Il<br />

primo impatto con la struttura fu molto<br />

deludente; il piano terra era sommerso<br />

dall'acqua del fiume Faloppia che, scorrendo<br />

vicino alle mura della caserma, in<br />

quei giorni, a causa di abbondanti piogge,<br />

era fuoriuscito dagli argini.<br />

Incominciai subito a capire il perché della<br />

definizione “tomba del finanziere”.<br />

La vita in caserma si svolgeva nei due<br />

piani superiori: uno era adibito a cucina,<br />

sala mensa, ufficio del Comandante ed<br />

un locale ad uso armeria e deposito<br />

vestiario. Nel secondo piano vi erano le<br />

camerate e, mancando lo spazio per<br />

accogliere tutte le brande per i finanzieri<br />

RICORDI<br />

“VAL MULINI” - LA TOMBA DEL FINANZIERE<br />

lì accasermati, uno stesso letto spesso<br />

veniva utilizzato da più finanzieri che si<br />

alternavano nei turni di servizio.<br />

Il Brigadiere Antonucci, comandante la<br />

Brigata, ci accolse con un sorriso a 32<br />

denti, ci informò subito che l'organico<br />

era sotto di alcune unità. Dovevamo,<br />

pertanto, dimenticarci dei riposi settimanali<br />

e, se andava bene, si poteva usufruirne<br />

di uno solo al mese. Dopo cena<br />

ci convocò nel suo ufficio per darci le<br />

disposizioni di servizio; a me sarebbe<br />

toccato il turno del mattino seguente (6-<br />

12) e quello della notte (24-6). Ci raccomandò<br />

di non fare uso delle armi, cosa<br />

che gli sentii ripetere più volte nell'arco<br />

di tempo che rimasi in Val Mulini: non si<br />

stancò mai di ripeterlo, era per lui come<br />

una ossessione. Venimmo a sapere che<br />

qualche settimana prima, un finanziere,<br />

in una azione anti contrabbando, rincorrendo<br />

un contrabbandiere con la pistola<br />

in pugno, era caduto a causa del suolo<br />

accidentato e dalla pistola era partito un<br />

proiettile che aveva colpito il contrabbandiere<br />

alla schiena uccidendolo sul<br />

colpo.<br />

Peggio di così, il soggiorno in quella<br />

Brigata, non poteva iniziare. Il brigadiere,<br />

notando sui nostri volti sbigottimento<br />

e timore, cercò di rincuorarci portandoci<br />

ad esempio il finanziere Mauro Cappelli<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


che in quei giorni partiva per<br />

l'Accademia, conseguendo alla fine<br />

della carriera il grado di Generale.<br />

La Val Mulini è una piccola valle che si<br />

incunea dalla Svizzera in Italia, in una<br />

zona molto servita da ambo le parti da<br />

strade vicine a casolari e a paesi, dove<br />

era più agevole per i contrabbandieri<br />

compiere il loro truffaldino mestiere. In<br />

qualsiasi ora del giorno e della notte,<br />

contrabbandieri singoli o raggruppati in<br />

bande, cercavano di penetrare in territorio<br />

italiano.<br />

In servizio si usciva in due, a volte, di notte,<br />

in tre, ma per coprire maggiormente<br />

l'area da controllare, ognuno, anche di<br />

notte, doveva presidiare una zona; di<br />

solito erano punti fissi lungo la rete che<br />

costeggiava la via sterrata. Così fu<br />

anche per la mia prima notte; mi ritrovai,<br />

da solo, con il cuore che sobbalzava in<br />

gola ad ogni rumore. Le ore sembravano<br />

eternità, non vedevo l'ora che sorgesse<br />

l'alba. Il giorno dopo mi sentii più<br />

maturo.<br />

Ricordo i numerosi appostamenti in località<br />

“Ponte Chiavica” con l'allora vicebrigadiere<br />

Natalino Lecca, divenuto<br />

anch'egli, in seguito Generale.<br />

Di notte, la nebbia in Val Mulini ci teneva<br />

compagnia. In inverno, quando il gelo<br />

era più pungente, essa gelava sulla<br />

rete e sui nostri cappotti lunghi fino ai<br />

piedi.<br />

A causa dei numerosi cristalli di ghiaccio,<br />

la rete assumeva un aspetto surrea-<br />

“Bricolle” sequestrate in Val Mulini (anno1961/1962)<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

le, formando una cortina, tanto da impedire<br />

la vista dall'altra parte e noi eravamo<br />

trasformati in bianchi fantasmi.<br />

Una notte la nebbia si poteva tagliare<br />

con il coltello, per quanto era densa; non<br />

si vedeva assolutamente niente, ero in<br />

appostamento con un collega, quando<br />

dei rumori che cercavamo di localizzare<br />

ci misero in allarme. Gattoni gattoni, ci<br />

avvicinammo dove più intenso era il<br />

rumore, pensavamo di avere sorpreso i<br />

contrabbandieri, invece trovammo un<br />

povero uomo che era finito in una buca e<br />

non riusciva più a venirne fuori. Con fatica<br />

lo tirammo su da quella scomoda posizione;<br />

era talmente sbronzo da non reggersi<br />

in piedi. Ci chiese di accompagnarlo<br />

a casa e, uno a destra e l'altro a sinistra,<br />

sorreggendolo per le braccia, lo conducemmo<br />

fino alla casa colonica che ci<br />

aveva indicato.<br />

Bussammo al portone; dopo un po' aprì<br />

l'uscio una signora in baby-doll, si scaraventò<br />

sul povero uomo e, apostrofandolo<br />

con vari epiteti, lo strascino in qualche<br />

modo dentro casa e ci chiuse la porta in<br />

faccia. Certamente non si aspettava la<br />

nostra presenza.<br />

Intanto, i giorni passavano con un ritmo<br />

sempre più frenetico tra turni di servizio<br />

che, per la cronica mancanza di personale,<br />

erano sempre più ravvicinati; numerose<br />

ispezioni notturne, con qualsiasi<br />

tempo e a tutte le ore da parte dei superiori;<br />

le loro intrusioni, in più occasioni,<br />

favorì di fatto, i contrabbandieri che cosi<br />

potevano localizzre il luogo dove noi da<br />

ore eravamo appostati in attesa del loro<br />

passaggio. In più, la ronda, <strong>nelle</strong> ore notturne,<br />

intorno alla caserma, per paura di<br />

attacchi dei terroristi Altoatesini, con la<br />

consegna di sparare; la “parola<br />

d'ordine”, che cambiava tutti i giorni,<br />

guai a dimenticarsela; un via vai continuo<br />

di finanzieri, notte e giorno <strong>nelle</strong><br />

camerate, che si alternavano nei turni di<br />

servizio, non consentiva un corretto riposo;<br />

tutto ciò, unito al degrado della<br />

caserma, a lungo andare, snervava<br />

anche i fisici più forti.<br />

La “tomba” non perdonava, richiedeva<br />

un continuo ricambio di finanzieri.<br />

Con il tempo e l'esperienza acquisita sul<br />

campo, arrivarono anche i primi risultati<br />

di servizio, e gli elogi dei Comandanti,<br />

qualche piccolo premio monetario dopo<br />

ogni fermo ed il morale si rincuorava.<br />

“Galletto”, è una località al termine della<br />

valle formata da un agglomerato di casolari<br />

e stalle, dove, Baldini ed io, ci imbattemmo<br />

per la prima volta con i contrabbandieri.<br />

All'imbrunire, camminando sul<br />

greto del fiume per non essere visti,<br />

vedemmo passare sul ponticello che collegava<br />

le due sponde un contrabbandiere<br />

con la “bricolla” in spalla. Non<br />

sapendo se era il primo o l'ultimo della<br />

fila, decidemmo di attaccare. Lasciai il<br />

moschetto '91 a Baldini, per non essere<br />

ostacolato nella corsa e, senza gridare il<br />

fatidico “molla”, mi misi<br />

all'inseguimento. Acciuffai il contrab-<br />

25


andiere mentre apriva la porta di un<br />

casolare. Riuscii ad immobilizzarlo, nel<br />

mentre arrivò Baldini; lasciata a lui<br />

l'incombenza di trattenere il fermato, mi<br />

allontanai alla ricerca di altri possibili<br />

contrabbandieri.<br />

Poi sentii Baldini chiedere aiuto a gran<br />

voce; il contrabbandiere era riuscito a<br />

fuggire. Lo vidi correre in mezzo ai prati;<br />

senza esitare decisi d'inseguirlo e, dopo<br />

una rocambolesca rincorsa, lo acciuffai<br />

nuovamente. Venni a sapere che il contrabbandiere,<br />

per divincolarsi dalla<br />

presa del Baldini, gli aveva affibbiato<br />

due sonori ceffoni ed era fuggito. (Per<br />

questi due ceffoni, il contrabbandiere, fu<br />

condannato a 6 mesi di carcere).<br />

La Brigata, controllava anche un piccolo<br />

Valico pedonale, utilizzabile solo <strong>nelle</strong><br />

ore diurne; vi faceva servizio un solo<br />

finanziere ed una signora con mansione<br />

di “Visitatrice” per le donne.<br />

Tra i tanti, due fatti mi colpirono, tanto da<br />

ricordarmeli ancora oggi.<br />

Il primo riguarda un anziano signore che<br />

mi capitò di vedere varie volte di passaggio<br />

al Valico; si dimostrava molto<br />

gentile ed affabile, non avrei mai immaginato<br />

che fosse dedito al contrabbando.<br />

Una mattina decisi di mandare tutti<br />

in “visita” e tra essi anche l'anziano<br />

signore. Scoprii che, sotto i larghi pantaloni,<br />

portava i mutandoni con infilati<br />

dentro una cinquantina di pacchetti di<br />

sigarette.<br />

Il secondo fatto riguarda una signora di<br />

mezza età; dall'aspetto sembrava incinta<br />

di nove mesi. Mandata in “visita”<br />

risultò avere addosso una “bastina” che<br />

la cingeva, piena di pacchetti di sigarette.<br />

Vicino al Valico vi era una località denominata<br />

“Campo Persico”, caratterizzata<br />

da una collinetta divisa in due dalla rete<br />

metallica di confine; dalla parte italiana<br />

era stata scavata per fare spazio ad un<br />

agglomerato di case e stalle con cortile<br />

interno, mentre dalla parte svizzera la<br />

collina degradava dolcemente in prati<br />

adibiti a pascolo per le mucche e, ad<br />

una distanza di circa 10 metri dalla rete,<br />

era stata costruita una capanna in<br />

legno, come deposito di attrezzi.<br />

Campo Persico, data la vicinanza (4/5<br />

metri) della fattoria al confine, era uno<br />

dei “punti fissi” più sorvegliati della<br />

Brigata. Di giorno un solo finanziere, di<br />

notte due la sorvegliavano continuamente.<br />

All'imbrunire, quando <strong>nelle</strong><br />

camere da letto della fattoria si accendevano<br />

le luci, i finanzieri potevano assistere<br />

a veri e propri “spogliarelli” di<br />

sorelle, fidanzate o mogli di contrabbandieri,<br />

che, qualora i finanzieri si fossero<br />

distratti, erano pronte a varcare il confine.<br />

Ricordo che il brigadiere Antonucci,<br />

quando ci mise al corrente di questo, ci<br />

disse: .<br />

In quella località eravamo sotto osservazione<br />

delle spie dei contrabbandieri che,<br />

in ogni momento, controllavano tutti i<br />

nostri movimenti, cronometrando anche<br />

il tempo che si impiegava nell'effettuare il<br />

perimetro della zona e, nonostante la<br />

nostra presenza fosse costante, cercavano<br />

in tutti i modi di gabbarci. Una mattina,<br />

io e un collega, che se non ricordo<br />

male si chiamava Cosimo, salutammo il<br />

collega che ci aveva sostituito e<br />

c'incamminammo verso il Valico. Tra il<br />

chiaro e lo scuro dei primi albori ci<br />

sembrò di avere scorto, al di là della rete,<br />

delle ombre furtive. Senza dare<br />

nell'occhio, proseguimmo verso il Valico<br />

e, come la curva ci nascose, strisciando<br />

al suolo, tornammo indietro appostandoci<br />

al riparo di un cespuglio. L'attesa non<br />

fu molto lunga, quando ad una distanza<br />

di pochi metri da noi, sentimmo armeggiare<br />

sulla rete metallica; ci mettemmo in<br />

posizione pronti a scattare. Ancora un<br />

minuto di “suspense”, quando vedemmo<br />

uscire due contrabbandieri con il sacco<br />

in spalla, scattammo come molle; loro ci<br />

videro e cercarono di rientrare in<br />

Svizzera; noi arrivammo in tempo per<br />

afferrare i sacchi perché con i corpi<br />

erano già al di là della linea di confine.<br />

Sentimmo due spari di pistola; era una<br />

guardia svizzera che, convinta di spaventarci,<br />

reclamava la restituzione delle<br />

“bricolle” ai due giovani malcapitati, accusandoci<br />

di averle sequestrate in territorio<br />

svizzero.<br />

Ci caricammo i due sacchi in spalla e rientrammo<br />

in caserma; questa volta eravamo<br />

stati noi a gabbare loro.<br />

Uno, due, tre, quattro, erano i contrabbandieri<br />

che, quella mattina del mese di<br />

marzo, avevo contato mentre, incuranti<br />

della mia presenza, entravano nella<br />

capanna di legno situata nel prato svizzero<br />

in “Campo Persico”, con la “Bricolla”<br />

in spalla. Dei quattro, tre li vidi andare via<br />

scarichi, uno era rimasto lì ma, non lo vidi<br />

più uscire. Passai alcune ore a sorvegliare<br />

quella capanna, ma non ci fu nulla di<br />

nuovo. Decisi di fare un giro di ricognizione<br />

intorno alla fattoria, quando vidi una<br />

persona con una “bricolla” in spalla montata<br />

su di una lambretta, partire a tutta<br />

velocità. Esclamai, ero stato<br />

tutto il tempo a controllare la capanna e<br />

non si era mossa foglia, da dove sarà<br />

uscito il contrabbandiere? Mi domandai.<br />

Tornato in caserma raccontai il tutto al<br />

Comandante ed anche lui rimase perplesso;<br />

dopo un po' disse:. Così, il mattino dopo, di buonora,<br />

ci recammo tutti nella fattoria con<br />

un mandato di perquisizione. Cercando<br />

accuratamente nella stalla trovammo<br />

una botola; qualcuno si calò dentro e<br />

scoprì che era il punto terminale di un<br />

cunicolo che collegava la capanna al territorio<br />

svizzero. , dissi, subito, al<br />

Comandante.<br />

Venimmo a sapere che quel cunicolo<br />

era stato ricavato durante la guerra del<br />

1940/1945 per permettere la fuga di<br />

Ebrei, disertori o ricercati politici. Dopo<br />

la guerra era stato chiuso ma i contrabbandieri,<br />

negli anni, lo avevano riaperto<br />

varie volte. (In quel periodo, la valle fu<br />

chiamata la “Valle dell'oro”, per le numerose<br />

ricchezze sottratte o pretese per la<br />

salvezza dei fuggiaschi da parte dei passatori<br />

o contrabbandieri).<br />

Intanto erano passati 10 mesi dal mio<br />

arrivo in Val Mulini, ero uno dei più<br />

anziani di servizio, vari fermi erano stati<br />

effettuati e, oltre a qualche scaramuccia<br />

di poco conto e di due ceffoni presi da<br />

Baldini, non era successo nulla di grave.<br />

Dopo qualche anno, venni a sapere che<br />

le cose erano mutate in peggio in tutta<br />

quella zona di confine.<br />

Oltre alla guerra tra bande per il predominio<br />

sul territorio, ci fu anche la morte<br />

del Tenente Aleo Cosimo, colpito da un<br />

proiettile vagante mentre inseguiva dei<br />

contrabbandieri e dei finanzieri Giorgio<br />

Ardizzone e Carmine Parisse, investiti<br />

da contrabbandieri in fuga su potenti<br />

autovetture.<br />

Un giorno arrivò in ispezione il Maggiore<br />

La Rocca, mi chiamò a rapporto e nel<br />

congedarmi, mi disse: .<br />

Fui trasferito alla Brigata Volante di<br />

Argegno; al confronto, mi sembrò di<br />

essere in Paradiso.<br />

Recentemente sono tornato in Val<br />

Mulini; l'ho trovata trasformata con strade<br />

e numerose abitazioni nuove. La<br />

nostra caserma, rialzata di un piano, è<br />

diventata un ristorante, con piscina<br />

annessa.<br />

(Coloro che si riconoscono <strong>nelle</strong> foto possono<br />

contattare G. Trotta telefonando al n°<br />

3476890292)<br />

26 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


PENSIONI<br />

di Vincenzo Ruggieri - Consulente UNUCI<br />

Sentenza n. 228 depositata il<br />

24/6/2010<br />

Bruciata (!) ai nastri di partenza la class<br />

action del Codacons per consentire ai<br />

pensionati ante 1994 che avevano ricevuto<br />

anche la pensione di reversibilità<br />

del coniuge deceduto, di ricevere<br />

l'indennità integrativa speciale per intero<br />

e non dimezzata.<br />

Attraverso questa class action<br />

l'<strong>Associazione</strong> chiede al Governo di<br />

emanare direttive che obblighino<br />

l'Inpdap ad erogare circa 2 miliardi di<br />

euro di arretrati ai pensionati italiani<br />

ingiustamente privati del 40%<br />

dell'indennità integrativa speciale.<br />

Dopo la legge Dini, ricorda il Codacons,<br />

questa indennità fu drasticamente<br />

ridotta per chi avesse maturato anche<br />

la pensione di reversibilità del coniuge e<br />

la questione di tale riduzione fu rimessa<br />

alla Corte Costituzionale, che espresse<br />

parere negativo su tale misura. Di qui i<br />

ricorsi alla Corte dei Conti che finalmente<br />

ha deciso in modo favorevole ai pensionati<br />

e ai loro diritti.<br />

Andiamo per ordine e riepiloghiamo in<br />

breve la storia.<br />

Con la finanziaria datata 27.12.2006 ai<br />

commi 774, 775 e 776 il Governo<br />

dell'epoca, per riequilibrare il bilancio<br />

pensò bene di colpire i pensionati in<br />

generale e le vedove in particolare. I primi,<br />

si videro bloccare le perequazioni<br />

annuali, le seconde, con un atto di pirateria<br />

“interpretativa”, si videro tagliare di<br />

ben seimila €. l'anno le pensioni di<br />

reversibilità.<br />

Con ordinanza dell'11 gennaio 2007, il<br />

Giudice unico delle pensioni della<br />

Sezione giurisdizionale per la Regione<br />

Siciliana della Corte dei Conti ebbe a<br />

sollevare, in riferimento all'art. 3 della<br />

Costituzione, questione di legittimità<br />

costituzionale dell'art. 1, comma 774,<br />

della legge 27 dicembre 2006, n. 296<br />

(Disposizioni per la formazione del<br />

bilancio annuale e pluriennale dello<br />

Stato legge finanziaria 2007).<br />

L'incidente di costituzionalità è sorto nel<br />

giudizio pensionistico promosso dalla<br />

vedova di un ex dipendente della<br />

Polizia di Stato, in quiescenza dal 1°<br />

gennaio 1985 e deceduto il 26 aprile<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

INTEGRATIVA SPECIALE PER INTERO?<br />

ANCORA UN NO DELLA CONSULTA<br />

1998, al fine di ottenere la riliquidazione<br />

della pensione di reversibilità ai sensi<br />

dell'art. 15, comma 5, della legge 23<br />

dicembre 1994, n. 724 (Misure di razionalizzazione<br />

della finanza pubblica) e,<br />

dunque, con corresponsione<br />

dell'indennità integrativa speciale (I.I.S.)<br />

nella misura piena in applicazione<br />

dell'art. 2 della legge 27 maggio 1959, n.<br />

324 (Miglioramenti economici al personale<br />

statale).<br />

Purtroppo la Corte Costituzionale con<br />

sentenza n 74 in data 12 marzo 2008<br />

non accolse le motivazioni e sentenziò<br />

negativamente.<br />

La Corte dei Conti della Regione Lazio<br />

non condividendo l'assunto della<br />

Consulta insiste.<br />

E con quattro distinte ordinanze, tutte<br />

depositate in data 18 ottobre 2007, il<br />

Giudice unico per le pensioni della<br />

Sezione giurisdizionale per la Regione<br />

Lazio della Corte dei conti ha sollevato,<br />

in riferimento agli artt. 3 e 38 della<br />

Costituzione, questione di legittimità<br />

costituzionale dell'art. 1, commi 774 e<br />

775, della legge 27 dicembre 2006, n.<br />

296 (Disposizioni per la formazione del<br />

bilancio annuale e pluriennale dello<br />

Stato - legge finanziaria 2007). Ad avviso<br />

della Corte rimettente, la disposizione<br />

di cui all'anzidetto comma 774 confliggerebbe,<br />

però, «con l'art. 3<br />

Costituzione, sia per quanto attiene al<br />

profilo di uguaglianza che a quello di<br />

ragionevolezza», giacché non riguarderebbe<br />

«i trattamenti di reversibilità<br />

connessi a decessi avvenuti prima del<br />

17 agosto 1995», senza che sussista,<br />

però, «un valido motivo nel differenziare<br />

il trattamento di situazioni sostanzialmente<br />

uguali (come le pensioni di<br />

reversibilità decorrenti dal 1° gennaio<br />

1995 e quelle decorrenti dal 17 agosto<br />

1995), posto che il nuovo sistema di<br />

liquidazione dell'indennità integrativa<br />

speciale (conglobata alla voce pensione),<br />

disposto dal vigente comma 3<br />

dell'art. 15 della legge n. 724/1994 (sistema<br />

che ha dato luogo alla definitiva<br />

disciplina di cui all'art. 1, comma 41,<br />

della citata legge n. 335/1995), ha effetto<br />

appunto dal 1° gennaio 1995».<br />

Nonostante tutto, pur di salvare il bilancio,<br />

anche questa volta la Consulta, con<br />

la sentenza n. 228 depositata il 24 giugno<br />

2010 respinge le argomentazioni<br />

del Giudice delle pensioni.<br />

Applicato il famoso editto che nel 1998<br />

emanò l'ex Ministro del Lavoro a tutte le<br />

Magistrature, dalla Consulta alla Corte<br />

dei Conti, passando per il Consiglio di<br />

Stato: “se voi date troppo spazio ai pensionati<br />

distruggete il bilancio dello<br />

Stato”. Non pago, aggiunse: “I ricorsi<br />

devono essere giudicati con rigore e se<br />

c'è da scegliere tra una interpretazione<br />

favorevole ed una meno, è preferibile la<br />

seconda”.<br />

“Ecco l'agnello di Dio, fate questo in<br />

memoria di me” (coniuge superstite<br />

sacrificato per gli equilibri del bilancio)<br />

C'è ancora in Italia la certezza del<br />

Diritto?<br />

Il mio parere sul ricorso del<br />

CODACONS?<br />

Il ricorso è giusto. Il momento sbagliato.<br />

27


28<br />

<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />

Sezione di Belluno<br />

<strong>Sezioni</strong> di Cuneo e Mondovì<br />

GEMELLAGGIO TRA LE SEZIONI A.N.F.I. DI<br />

CUNEO E MONDOVI'-20 giugno 2010<br />

Il giorno 20 giugno 2010 le <strong>Sezioni</strong> di Cuneo e<br />

Mondovì, innanzi alle proprie bandiere, hanno<br />

celebrato il loro “gemellaggio”.<br />

Nella suggestiva chiesetta di Norea, frazione<br />

di Roccaforte Mondovì, era stata dapprima<br />

celebrata una commovente funzione liturgica<br />

officiata da Mons. Dionigi Dho, già cappellano<br />

militare presso il III Battaglione Scuola Allievi<br />

<strong>Finanzieri</strong> di Mondovì. Alla cerimonia hanno<br />

preso parte Autorità quali il Consigliere<br />

Regionale <strong>Nazionale</strong>, Cap. Tito MARINI e gentile<br />

consorte, giunti per l'occasione da<br />

Alessandria, una rappresentanza della<br />

Sezione A.N.F.I. di Torino, il Comandante della<br />

Brigata di Garessio (Cn), Lgt. Filippo<br />

Giannone accompagnato dalla Sua Signora,<br />

il Col. (a) Ettore Fili, già Comandante del III<br />

Battaglione Allievi. Dopo le celebrazioni, la<br />

giornata è proseguita con un rinfresco seguito<br />

dal tradizionale pranzo sociale, un appuntamento<br />

conviviale che ha riunito, tra sorrisi e<br />

brindisi, tanti vecchi colleghi ed amici iscritti<br />

alle due <strong>Sezioni</strong> con le rispettive consorti, presso<br />

un noto ristorante della zona.<br />

E' da sottolineare che, nell'occasione, è stato<br />

consegnato il diploma di benemerenza concesso<br />

al M.a. Walter Ciatti. Ha proceduto alla<br />

consegna dell'attestato il Consigliere<br />

Regionale Capitano Tito Marini. Causa assenza<br />

per motivi di salute dell'interessato, il diploma<br />

è stato ritirato dal Col.(a) Ettore Fili.<br />

I 90 ANNI DEL TEN. COMM. EMILIO<br />

PERCO<br />

Il Tenente Comm. Emilio Perco,<br />

Consigliere <strong>Nazionale</strong> A.N.F.I. per il Veneto<br />

e Presidente della Sezione ANFI di Belluno<br />

il 10 maggio 2010 ha compiuto 90 anni.<br />

Per festeggiarlo, adeguatamente, il<br />

Consiglio Direttivo della Sezione, il 14 maggio<br />

2010, ha organizzato una cerimonia<br />

presso il locale Comando Provinciale della<br />

Guardia di Finanza, alla quale hanno partecipato<br />

numerosi soci, familiari e simpatizzanti,<br />

nonché militari in servizio.<br />

Alla cerimonia non ha voluto mancare il<br />

Comandante Provinciale della Guardia di<br />

Finanza di Belluno, Col. Francesco Mora,<br />

accompagnato dalla gentile consorte.<br />

Nella foto il festeggiato, Ten. Comm. Emilio<br />

Perco spegne le 90 candeline.<br />

La Direzione e Redazione di Fiamme<br />

Gialle invia al festeggiato i più sentiti e fervidi<br />

auguri di ogni bene.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


Intitolata, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Cosimo D'Arrigo, la<br />

caserma di Ivrea all'App. M.O.V.M. Francesco Salerno. Alla cerimonia ha partecipato<br />

una delegazione della Sezione ANFI alla sede. Nella foto il Gen. C.A. D'Arrigo passa in<br />

rassegna i reparti schierati.<br />

<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />

Sezione di Ivrea Sezione di Trieste<br />

Sezione di Lecco<br />

In occasione del 150° Anniversario della spedizione dei Mille sono stati ricordati i garibaldini<br />

Carlo e Giuseppe Torri Tarelli, originari di Lecco. Un omaggio floreale è stato<br />

deposto dalle rappresentanze di Assoarma, guidate dal Comm. Filippo Di Lelio, alla cappella<br />

della famiglia nel cimitero monumentale.<br />

La Sezione ANFI di Trieste ha partecipato con il Presidente, Comm. Sergio Fachin ed il<br />

Consiglio Direttivo, alla cerimonia di ricollocamento della Lapide che ricorda i finanzieri<br />

infoibati a Basovizza.<br />

Sezione di Ragusa<br />

Una rappresentanza della Sezione, guidata dal M.M.A. cs Giuseppe Moncao, ha partecipato<br />

alla cerimonia della Festa della Polizia di Stato svoltasi a Ragusa.<br />

Sezione di Milazzo Sezione di Rieti<br />

Una delegazione della Sezione ANFI alla sede ha partecipato alla celebrazione della<br />

Festa della Liberazione ed alla inaugurazione della nuova Piazza Roma. Nella foto il sindaco,<br />

Dott. Lorenzo Italiano, con i soci ANFI e i militari in servizio alla locale Compagnia<br />

della Guardia di Finanza.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Durante la cerimonia di congedo del Brig. C. Giorgio Carloni, il Col. Vincenzo Tedeschi,<br />

Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ha consegnato, alla presenza del<br />

Presidente della Sezione, M.M. Mario Scardaoni, la tessera di socio ordinario al neo<br />

pensionato.<br />

29


Visita ispettiva del Gen. C.A. Marcello Gentili, Comandante Interregionale per l'Italia<br />

Centro Settentrionale, al Comando Provinciale di Massa Carrara. Durante la visita il<br />

Gen. Gentili ha voluto salutare i soci della locale Sezione ANFI.<br />

<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />

Sezione di Massa Carrara <strong>Sezioni</strong> di Tolmezzo e Codroipo<br />

Sezione di Matera<br />

Cerimonia di congedo del Gen. Salvatore Luongo, socio onorario della Sezione di<br />

Matera. Nella foto il Gen. Luongo con i soci della Sezione ANFI.<br />

I soci della Sezione di Tolmezzo, unitamente ad una delegazione della Sezione di<br />

Codroipo, nella quale era presente il Gen. Ennio Boi, hanno festeggiato il 236°<br />

Anniversario di fondazione del Corpo. Nella foto il gruppo dei soci partecipanti alla celebrazione.<br />

Sezione di Trapani<br />

Una delegazione della Sezione, presieduta dal Brig. Canio Di Pierro, ha partecipato alla<br />

celebrazione del precetto Pasquale, officiato dal Cappellano militare Don Andrea Di<br />

Paola. Presente alla cerimonia il Comandante Provinciale di Trapani, Col. t. ISSMI<br />

Maurizio Pagnozzi.<br />

Sezione di Terracina Sezione di Piombino<br />

Dal 14 al 18 aprile, in Gaeta, si è tenuta la manifestazione Yacht Med Festival. Nella foto<br />

il Comandante della Scuola Nautica, Col. Marcello Marzocca, con il Presidente della<br />

Sezione di Terracina, M.A. Aldo Stefanelli, il Vice Presidente della Sezione di Latina,<br />

M.C. Gianni Gambalonga, il V.Presidente della Sezione di Aprilia, M.A. Antonio Cuccu.<br />

30<br />

Premio di poesia narrativa “Città di Celle Ligure” durante la quale sono stati premiati<br />

due soci della Sezione di Piombino: il M.O. Saverio Marceddu, classificatosi al terzo<br />

posto della Sezione poesia per adulti e l'App. Paolo Falcioni, classificatosi al primo<br />

posto della medesima sezione. Nella foto i partecipati alla manifestazione.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


Gita socio-culturale dei soci della Sezione, guidati dal loro Presidente, Brig. Oscar<br />

Meneghetti, nella città di Bergamo.<br />

<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />

Sezione di Treviso Sezione di Borgo Valsugana<br />

Sezione di Cannobio<br />

Gita socio culturale, a Trento e alla Scuola Alpina di Predazzo, per i soci della Sezione di<br />

Cannobio. La comitiva è stata accolta dal Presidente della Sezione di Predazzo, M.M.A .<br />

Fiorenzo Ariazzi, al quale è stato donato, dal Brig. C. Calogero Abate, il crest della<br />

Sezione di Cannobio.<br />

Dall'11 al 15 maggio i soci della Sezione, accompagnati dal loro Presidente, M.M.A.<br />

Giuseppe Mascotto, hanno effettuato una gita in Polonia visitando, tra l'altro, i campi di<br />

sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau. I soci davanti al cancello di Auschwitz.<br />

Sezione di Gaeta<br />

Gita socio-culturale a Pompei e alla Reggia di Caserta dei soci della Sezione di Gaeta<br />

accompagnati dal loro Presidente, M.A. m. Calogero Gambino.<br />

Sezione di Tricase Sezione di Barletta<br />

Soci e familiari della Sezione, accompagnati dal Presidente, Brig. C. Gaetano<br />

Calabrese, hanno visitato la città di Barcellona (Spagna). Nella foto la comitiva davanti<br />

all'Hotel che li ospitava.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Visita <strong>nelle</strong> città di Loreto, Assisi , Nocera Umbra, Cascia e Norcia per i soci e familiari<br />

della Sezione, Presieduta dal Lgt. Antonio Filannino.<br />

31


La comitiva dei soci e familiari della Sezione che hanno partecipato, recentemente, ad<br />

una gita socio-culturale in Assisi (PG).<br />

<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />

Sezione di Roma 2/Ovest Sezione di Taranto<br />

Sezione di Mestre<br />

Gita socio culturale dei soci della Sezione, guidata dall'app. Gaetano Fasulo, nella città di<br />

Verona. Il gruppo dei soci all'interno del chiostro dove è situato il balcone di Giulietta.<br />

Grande partecipazione di soci e familiari alla gita socio-culturale, organizzata dal<br />

Presidente, Brig. Nicola Di Tommaso, in Umbria. La comitiva ha visitato le cittadine di:<br />

Norcia, Santa Rita da Cascia, Assisi, Perugia e Foligno.<br />

Sezione di Vasto<br />

Soci e familiari della Sezione, unitamente ai colleghi di Termoli, hanno partecipato,<br />

recentemente, all'Udienza generale del mercoledi, di Sua Santità Benedetto XVI, nella<br />

città del Vaticano.<br />

Sezione di Aprilia Sezione di Diamante<br />

Il S.Ten. Genino Cafaro, coadiuvato dal Vice Presidente, M.M. Antonio Cuccu, ha<br />

partecipato, con i soci della Sezione, alla gita socio-culturale presso la laguna di<br />

Orbetello. Nella foto i soci davanti alla Cattedrale di Giglio Porto (GR).<br />

32<br />

Incontro conviviale dei soci della Sezione, guidata dal S.Ten. Michele Ricco. All'incontro<br />

hanno partecipato il Prof. Ugo Calafiori, la Prof.ssa Efrida De Luna, sorella del Cap.<br />

Giulio di cui la Sezione porta il nome. Durante il convivio, organizzato dal<br />

Vicepresidente, M.M.A. cs Antonio Bacchi, ben coadiuvato dal M.A. Francesco Talarico<br />

e dall'App. s. Antonio Talarico, i soci hanno chiesto al Presidente della Sezione di programmare,<br />

prossimamente, una gita socio-culturale.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />

Sezione di Bologna<br />

Il Presidente della Sezione, M.M.A. Comm. Ermanno Gelsi, accompagnato dal Vice<br />

Presidente M.M.A. Cav. Dario Minarelli e dal Brig. Prisco Palumbo, ha fatto visita al Brig.<br />

Cav. Uff. Domenico Varone, costretto su una sedia a rotelle per una grave malattia. Al<br />

Brig. Varone è stato consegnato l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I..<br />

Sezione di Macerata<br />

Durante una recente riunione conviviale dei soci della Sezione, il Presidente, Brig. Cav.<br />

Uff. Dott. Enea Di Censo, ha consegnato l'attestato di benemerenza, concesso dal<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong>, all'App. Giuseppe Cinti.<br />

Sezione di Agrigento<br />

Alla presenza del Col. Vincenzo Raffo, Comandante Provinciale della Guardia di<br />

Finanza, il Presidente della Sezione, V.Brig. Cav. Roberto Ferro, ha consegnato al Sig.<br />

Pasquale Caruana, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

dell'A.N.F.I..<br />

Sezione di Ferrara<br />

Il Presidente della Sezione, M.M.A. cs Antonio Landi, unitamente al Segretario, Brig. C.<br />

Renato Mattioli ed al Sindaco, App. UPG Leonardo Rossi, accompagnati dalle gentili<br />

consorti, si sono recati a casa della Sig.ra Ortensia Ghin, per consegnarle l'attestato di<br />

benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

Sezione di Modena<br />

Il Vice Presidente della Sezione, Brig. C. Cav. Silvano Galletti, durante una riunione conviviale,<br />

ha consegnato all'App. sc. Domenico Parrilla, l'attestato di benemerenza concesso<br />

dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />

Sezione di Monfalcone<br />

Alla presenza del Comandante la Compagnia di Monfalcone, Magg. Laiola, il<br />

Presidente della Sezione, S.Ten. Giorgio Miccoli, ha consegnato al Brig. Giuseppe<br />

Simone, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A.<br />

Giovanni Verdicchio.<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010 33


Nella nostra famiglia<br />

SOCI CHE SI FANNO ONORE<br />

App. Antonio LARINO<br />

L'App. Antonio Larino, socio della<br />

Sezione di Potenza, noto pittore NAIF<br />

nella Basilicata, espone le sue Opere al<br />

Palazzo Mancini di Picerno (PZ). Ha<br />

avuto il riconoscimento di molti premi a<br />

livello internazionale, tra i più significativi,<br />

il primo premio a Lecce intitolato a “Michelangelo<br />

Buonnaroti”, primo premio<br />

Internazionale di pittura città di New York<br />

per l'opera “Adamo ed Eva”.<br />

Fin. Tommaso PETRILLO<br />

Il 22/12/2009, il Fin Tommaso Petrillo,<br />

socio della Sezione di Campobasso,<br />

figlio del Brig. C. Francesco, Consigliere<br />

della stessa Sezione, è stato premiato<br />

con la “Toga d'Oro” quale giovane<br />

Avvocato che ha conseguito l'esame di<br />

abilitazione “nell'anno 2007 - 2008 in<br />

maniera migliore”.<br />

M.C. Pino PALMIERI<br />

Il Maresciallo Capo Pino Palmieri, socio<br />

della Sezione di Roma 3/Est, in servizio<br />

nel Corpo, è stato eletto Consigliere<br />

Regionale per il Lazio con oltre novemila<br />

preferenze.<br />

PROMOZIONI<br />

I seguenti militari in congedo sono<br />

stati promossi al grado superiore nel<br />

ruolo d'Onore:<br />

A Sottotenente<br />

M.M.A.c.s. Francesco Vassallo, socio<br />

della Sezione di San Severo;<br />

A Maresciallo<br />

Brig. Angelo Molitierno, socio della<br />

Sezione di Aversa.<br />

NOZZE DI DIAMANTE<br />

Il seguente socio ha festeggiato il 60°<br />

anniversario di matrimonio:<br />

Brig. Angelo Cincotti, socio della Sezione<br />

di Sanremo, e consorte Sig.ra Anna<br />

Clemenza.<br />

NOZZE D’ORO<br />

l seguenti soci hanno festeggiato il<br />

50° anniversario di matrimonio:<br />

S.Ten. Cav. Giuseppe Aronica, socio<br />

della Sezione di Roma 1/Nord, e consorte<br />

Sig.ra Margherita Antonini;<br />

App. Carmine Caricasulo, socio della<br />

Sezione di Mirandola, e consorte Sig.ra<br />

Vittoria Corbino;<br />

Gen.B. Vincenzo Della Vecchia, socio<br />

della Sezione di Roma 1/Nord, e consorte<br />

Sig.ra Raimondo Teresina;<br />

App. Ferri Cav. Gianfranco, socio della<br />

Sezione di Mestre, e consorte Sig.ra<br />

Rossella Borgo;<br />

Fin. Giovanni Frignani, socio della<br />

Sezione di Varese, e consorte Sig.ra<br />

Maria Antonietta Benigna;<br />

M.C. Gentile Mauro, socio della Sezione<br />

di Roma 1/Nord, e consorte Sig.ra Maria<br />

Russo;<br />

M.A. Cav. Uff. Andrea Guglielmelli,<br />

Presidente della Sezione di Nettuno-<br />

Anzio, e consorte Sig.ra Maria De Feo;<br />

Fin. Giorgio Notari, socio della Sezione<br />

di Bologna, e consorte Sig.ra Franca<br />

Menegatti;<br />

App. Enrico Pipi, socio della Sezione di<br />

Genova, e consorte Sig.ra Elda Moro;<br />

Fin. Luigi Pontone, socio della Sezione<br />

di Torino, e consorte Sig.ra Silvia;<br />

App. Armando Santin socio della<br />

Sezione di Verona, e consorte Sig.ra<br />

Edda;<br />

M.A. Rocco Trimonti, Consigliere della<br />

Sezione di Roma 2/Ovest, e consorte<br />

Sig.ra Giulia Laucella.<br />

NOZZE<br />

I seguenti soci o loro familiari hanno<br />

contratto matrimonio:<br />

Dott.ssa Elisa Bertieri, figlia del Brig.C.<br />

Riccardo, socio della Sezione di<br />

Varese, con il Dott. Sami Valterri Koho;<br />

Sig.na Karin Bombassei, figlia del<br />

V.Brig. Florio, Consigliere della Sezione<br />

di Santo Stefano di Cadore, con il Sig.<br />

Riccardo Zanetti;<br />

Dott. Daniele Bucovaz, figlio dell'App.<br />

sc. Mario, socio della Sezione di<br />

Cividale del Friuli, con la Dott.ssa<br />

Lavinia Bona;<br />

Sig.na Carmela Roberta Cacioppo,<br />

figlia della Sig.ra Stefania Giannangeli,<br />

socia della Sezione di Genova, con il<br />

Sig. Marcello Navone;<br />

Sig.na Arianna Cipollone, figlia dell'App.<br />

Sergio, socio della Sezione di<br />

Avezzano, con l'Ing. Eugenio Cipollone;<br />

Ing. Rosanna De Nuntiis, figlia del Sig.<br />

Silvio, socio della Sezione di Pratica di<br />

Mare, e nipote del Gen.<br />

Mario,Presidente della stessa Sezione,<br />

con il Sig.Ciro Ferrari;<br />

Dott.ssa Rosa Disabato, figlia del<br />

Brig.C. Nicola, socio della Sezione di<br />

Toritto, con il Sig. Leonardo Stallone;<br />

34 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


Sig.na D'Ignoti Rossana, figlia del Sig.<br />

Michele, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Trapani, con il Sig. Daniele<br />

Cianfanelli;<br />

Geom. Simone D'Onofrio, figlio del M.M.<br />

Carmine, socio della Sezione di Ascoli<br />

Piceno, con la Sig.na Rita Giammarini;<br />

Sig.na Nadia Fioravanti, figlia del<br />

Brig.C. Paolo, socio della Sezione di<br />

Olgiate Comasco, con il Sig. Marco<br />

Foglia;<br />

Sig.na Lidia Gabellone, figlia del Sig.<br />

Ruggero, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Gallipoli, con il S.Ten. di<br />

Vascello Cosimo Rotolo;<br />

Dott.ssa Sara Giomini, figlia del M.M.<br />

Ferdinando, socio della Sezione di<br />

Marsala, con il Dott. Giovanni Licari;<br />

Sig. Vincenzo Lampignano, figlio del<br />

M.A. Cav. Giuseppe, Presidente della<br />

Sezione di Gallipoli e della consorte<br />

Sig.ra Caterina Lisi, socia benemerita<br />

della stessa Sezione, con la Sig.na<br />

Giuliana Amato;<br />

Sig. Primiano Lombardi, figlio del<br />

M.M.A.c.s. Pasquale, Consigliere della<br />

Sezione di Lesina, con la Sig.na<br />

Francesca Biccari;<br />

Sig.na Lucia Manca, figlia del Brig.C.<br />

Francesco, socio della Sezione di<br />

Mazara del Vallo, con il Sig. Dario<br />

Pettignano;<br />

Sig. Gianluca Mancini, figlio dell'App.<br />

U.p.g. Enrico, socio della sezione di<br />

Pescara, con la Sig.na Miriam Di<br />

Girolamo;<br />

Fin. sc. Bruno Mangraviti, in servizio nel<br />

Corpo, figlio del Lgt. Cav. Paolo,<br />

Consigliere della Sezione di Messina,<br />

con la Dott.ssa Emilia Schipilliti;<br />

Dott. Gian Paolo Mastroeni, figlio del<br />

Brig. Giuseppe, Consigliere e<br />

Segretario della Sezione di Velletri, con<br />

la Dott.ssa Maria Stella Demasi;<br />

Dott.ssa Paola Miccoli, figlia del S.Ten.<br />

Comm. Giorgio. Presidente della<br />

Sezione di Monfalcone, con il Dott.<br />

Cesare Novati;<br />

Fin. Michele Oddo, in servizio nel Corpo,<br />

figlio del M.llo Salvatore socio della<br />

Sezione di Marsala, con la Sig.na<br />

Angela Stefania Cialona;<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

Sig.na Raffaella Ottaviano, figlia del<br />

Brig.C. Sundino, socio della Sezione di<br />

Vasto, con il Dott. Paolo Atti;<br />

Sig. luigi Piacentino, figlio del S.Ten.<br />

Antonio, Presidente del collegio dei<br />

Sindaci della Sezione di Marsala, con la<br />

Sig.na Flavia Di Ruscio;<br />

Dott.ssa Roberta Più, figlia del M.M.<br />

Natalino, socio della Sezione di Padova,<br />

con l' Ing. Simone Rocca;<br />

Sig. Amedeo Rampino, figlio del M.A. dei<br />

CC. Antonio, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Gallipoli, con la Sig.na<br />

Giuliana Picciocchi;<br />

Sig.na Margherita Rutigliano, figlia del<br />

Sig. Vito, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Bitetto, con il Sig. Nico<br />

Marziliano;<br />

Carabiniere sc. Claudio Sabatini, figlio<br />

del M.M.A.c.s. Vincenzo, Presidente<br />

della Sezione di Lesina, con la Sig.na<br />

Claudia Panunzio;<br />

Sig.na Amelia Sarra. figlia del Brig.<br />

Francesco, socio della Sezione di Alatri,<br />

con il Sig. Massimiliano De Nova;<br />

Sig.na Dominga Soranno, sorella del<br />

M.C. Leandro, nipote del Lgt. Luca soci<br />

della Sezione di Bitetto, con il Sig.<br />

Domenico Bazzi;<br />

Sig. Giuseppe Spiga, figlio dell'App.<br />

Luigi, socio della Sezione di Lecco, con<br />

la Sig.na Viviane Leite Menezes;<br />

Dott.ssa Francesca Tuzi, nipote del<br />

S.Ten. Michele Ricco, Presidente della<br />

Sezione di Diamante, con l’Ing.<br />

Giuseppe Strignano.<br />

Sono nati:<br />

CULLE<br />

Alessandro, nipote del Brig. Angelo<br />

Giuliani, Consigliere della Sezione di<br />

Olgiate Comasco, e della consorte Sig.ra<br />

Giorgina Castelli;<br />

Alessandro, nipote del M.C. Mario<br />

Camele, socio della Sezione di Bologna,<br />

e della consorte Sig.ra Zita Romani;<br />

Alessio, nipote dell’App. sc. Antonio<br />

Malizia, in servizio presso la Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI;<br />

Anna, figlia del Fin. Elio Armato, nipote<br />

del M.M. Vito, socio della Sezione di<br />

Mazara del Vallo, e della consorte Sig.ra<br />

Marianna Pipitone;<br />

Anna ed Eva, gemelle figlie dell'Ing.<br />

Franco Caicchiolo, socio della Sezione<br />

di Este, e della consorte Dott.ssa<br />

Monica Magarotto;<br />

Antonio, nipote del Brig. Antonio<br />

Ancona, Vicepresidente della Sezione<br />

di Toritto, e della consorte Sig.ra<br />

Vincenza Scarangella;<br />

Bianca, nipote del Brig.C. Francesco<br />

Capozzi, socio della Sezione di Genova,<br />

e della consorte Sig.ra Angela;<br />

Cristian, nipote del M.A. Domenico<br />

Ciriello, Vicepresidente della Sezione di<br />

Castelfranco Veneto, e della consorte<br />

Sig.ra Lucia Bazan;<br />

Davide, nipote del M.A. Francesco Nitti,<br />

socio della Sezione di Bari;<br />

Domenico, nipote del M.A. Comm. Vito<br />

Evangelista, Vicepresidente della<br />

Sezione di Bari;<br />

Edoardo, nipote del Brig.C. Pasquale<br />

Giudice, socio della Sezione di Varese,<br />

e della consorte Sig.ra Maria;<br />

Enzo, nipote del Brig.C. Donato Lucia,<br />

Consigliere della Sezione di Potenza;<br />

Federica, nipote del Brig.C. Sandro<br />

Disanti, Consigliere della Sezione di<br />

Trapani, e della consorte Sig.ra<br />

Giuseppa Pirrone;<br />

Felicita, nipote del M.A.Cav. Giuseppe<br />

Antonio Collazzo, Consigliere della<br />

Sezione di Potenza;<br />

Gabriele, figlio del Sig. Sabino Cipriano,<br />

socio simpatizzante della Sezione di<br />

Monza;<br />

Greta, Figlia dell'App.sc. Andrea Zollino,<br />

in servizio presso la Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> ANFI, e della consorte Sig.ra<br />

Marcella, nipote dell'App.Italo Zollino,<br />

socio della Sezione di Bari;<br />

Iacopo, nipote del Fin. Matteo Rubino,<br />

Sindaco effettivo della Sezione di<br />

Lucca, e della consorte Sig.ra Dolores;<br />

Lara Angelica, nipote del Lgt. Cav.<br />

Francesco Paolo Borghi, socio della<br />

Sezione di Palermo;<br />

35


Laura, figlia dei coniugi Sig. Pierluigi Del<br />

Bene, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Nocera Inferiore, e della<br />

consorte Sig.ra Orsola De Martino;<br />

Leonardo, nipote del Brig. Gerardo<br />

Petrone, socio della Sezione di Como;<br />

Lorenzo, nipote del Brig.C. Tommaso Di<br />

Dario, socio della Sezione di Alatri;<br />

Lorenzo, nipote del M.M. Serafino<br />

Moretti, socio della Sezione di Tirano, e<br />

della consorte Sig.ra Maria Pia<br />

Moschetti;<br />

Lucilla, nipote del Brig. Mario Massullo,<br />

socio della Sezione di Vasto, e della<br />

consorte Sig.ra Michela Salvatorelli;<br />

Maria Valeria, nipote del M.M. Rolando<br />

Palmieri, socio della Sezione di Viterbo,<br />

e della consorte Sig.ra Anna Bruna;<br />

Mariastella, figlia dei coniugi Lgt.<br />

Antonio Giorgi, socio della Sezione di<br />

Ceprano, e Sig.ra Lucia Anna Fraioli;<br />

Martina, nipote del Sig. Roberto<br />

Colombo, socio della Sezione di Lecco,<br />

e della consorte Sig.ra Rita Albani;<br />

Matteo, nipote del M.A.c.s. Manlio<br />

Onori, socio della Sezione di Lecco, e<br />

della consorte Sig.ra Michelina<br />

Mazzoleni;<br />

Mattia, nipote del Brig. Antonio Di Muro,<br />

Consigliere della Sezione di Monza;<br />

Michela, nipote del M.O. Antonio<br />

Pittalis,socio della Sezione di Genova, e<br />

della consorte Sig.ra Ivana;<br />

Michele, nipote del Lgt. Michele<br />

Costabile, Presidente della Sezione di<br />

Trani, e della consorte Sig.ra Anna<br />

Troiano;<br />

Nicolò, nipote del Brig.C. Mario<br />

Semeraro, Alfiere della Sezione di<br />

Bergamo, e della consorte Sig.ra Anna<br />

Moro;<br />

Paolo, nipote del M.A. Paolo Cavallaro,<br />

socio della Sezione di Acireale;<br />

Rocco, nipote del M.C. Nicola Mandara,<br />

socio della Sezione di Cerignola, e della<br />

consorte Sig.ra Isabella Mastricci;<br />

Rosario, nipote del M.A. Rosario<br />

Fanciullo, Consigliere della Sezione di<br />

Ischia, e della consorte Sig.ra<br />

Giuseppina di Massa;<br />

Sara, nipote del Brig.C.m. Arcangelo<br />

Murtas, socio della Sezione di Caorle, e<br />

della consorte Sig.ra Antonella Naccari;<br />

Sofia, nipote del Lgt. Vito Lancellotti,<br />

socio della Sezione di Roma 1/Nord.<br />

Sofia, nipote del M.O. Cav. Uff. Antonio<br />

Casula, Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI,<br />

Economo della Presidenza <strong>Nazionale</strong>, e<br />

nipote del M.A. Alessandro Casula, in<br />

servizio nel Corpo e socio Anfi.<br />

LAUREE<br />

Si sono laureati i seguenti soci o loro<br />

familiari:<br />

Sig.na Letizia Carriero, nipote del V.Brig.<br />

Orazio Gangemi, Segretario e<br />

Consigliere della Sezione di Livorno, in<br />

“Scienze della Formazione”;<br />

Sig.na Cristina Cataldi, Figlia del M.C.<br />

Luigi, socio della Sezione di Cividale del<br />

Friuli, in “Scienze Giuridiche”;<br />

Sig.na Clara Clarizio, figlia del Brig.C.<br />

Mario, Economo della Sezione di<br />

Sannicandro di Bari, in “Psicologia”;<br />

M.O. Antonello D' Ascenzo, in servizio<br />

nel Corpo, figlio del M.C. Angelo, socio<br />

della Sezione di Pescara, in “Economia”;<br />

Sig.na Marcella de Sanctis, figlia del M.A.<br />

Domenico, Consigliere della Sezione di<br />

Genova, in “Biologia Molecolare e<br />

Cellulare”;<br />

Sig. Raffaele Falso, figlio del S.Ten.<br />

Leonardo, socio della Sezione di Roma<br />

2/Ovest, in “Scienze e Tecniche<br />

Psicologico-Sociali della Comunicazione<br />

e Marketing”;<br />

Sig.na Giulia Farci, nipote del M.C.<br />

Ottavio Pistis, socio della Sezione di<br />

Cagliari, in “Giurisprudenza”;<br />

Sig. Roberto Giordano, figlio del Brig.C.<br />

Giuseppe, socio della Sezione di Vibo<br />

Valentia, in “Architettura”;<br />

Sig.na Antonella Greco, figlia del Brig.C.<br />

Aniello, socio della Sezione di Roma<br />

1/Nord, in “ Scienze Biologiche”;<br />

Sig.na Anna Guercioni, figlia del M.A.<br />

Carlo, socio della Sezione di Ascoli<br />

Piceno, in “Giurisprudenza”;<br />

Sig.na Maria Stella Laganà, nipote del<br />

Sig. Demetrio Laganà, socio della<br />

Sezione di Reggio Calabria, in<br />

“Ingegneria Elettronica”;<br />

Sig.na Maria Lettiero, figlia del M.llo<br />

luigi, socio della Sezione di Roma<br />

1/Nord, in “Musicologia e Beni Musicali”;<br />

Sig. Massimo Mareseglia, figlio del<br />

V.Brig. Francesco, socio della Sezione<br />

di Ostuni, in “Ingegneria Gestionale”;<br />

Sig.na Angela Marmorale, figlia del<br />

Brig.C. Giovanni, e della Sig.ra<br />

Antonietta Barbato, soci della Sezione<br />

di Benevento, in “Scienze Biologiche”;<br />

Sig.na Angela Mazza, figlia del M.A.<br />

Giovanni in servizio nel Corpo, socio<br />

della Sezione di Rimini, in<br />

“Musicoterapia”;<br />

Sig.na Antonella Migliorati, figlia del<br />

Prof. Elio, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Cerignola, in “Biologia e<br />

Fisiopatologia Cellulare”;<br />

Sig.na Carla Nulli, figlia del Lgt. Marino,<br />

socio della Sezione di Terni, in<br />

“Comunicazioni Internazionali”;<br />

Sig. Pacenza Nilo, figlio del Brig.C.<br />

Luigi, socio della Sezione di Corigliano<br />

Calabro, in “Ingegneria Edile”;<br />

Sig. Alessandra Palumbo, figlia del M.A.<br />

Cav. Michele, Vicepresidente della<br />

Sezione di Policoro, in “Controllo di<br />

Qualità”;<br />

Sig.na Elena Riotino, figlia del M.M.<br />

Michele, socio della Sezione di San<br />

Ferdinando di Puglia, in “Scienze della<br />

Formazione Primaria”;<br />

Sig. Giuseppe Scagliola, nipote del Sig.<br />

Demetrio Laganà, socio della Sezione di<br />

Reggio Calabria, in “ Scienze dell'Arte”;<br />

Sig.na Elisa Vallabini, figlia del Brig.C.<br />

Andrea, Sindaco effettivo della Sezione<br />

di Trasacco, in “Fisioterapia”.<br />

“Fiamme Gialle” formula vivissime<br />

felicitazioni ai neo promossi, ai novelli<br />

sposi, ai coniugi che hanno festeggiato le<br />

nozze di diamante o d'oro, ai neonati ed ai<br />

neo laureati. Giungano a tutti infiniti e<br />

fervidi auguri di tanta fortuna e serenità.<br />

36 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


TRISTIA...<br />

La scomparsa del Gen. C.A. Ferdinando<br />

Dosi<br />

L'11 giugno 2010 è venuto a mancare ai propri<br />

cari e a tutte le Fiamme Gialle <strong>d'Italia</strong>, il<br />

Gen. C.A. Ferdinando Dosi, nato a Roma il<br />

24 luglio 1917, 29° Comandante in Seconda<br />

del Corpo dal 13 ottobre 1977 al 30 dicembre<br />

1978.<br />

Dopo aver frequentato, dal 1° dicembre<br />

1936 al 31 gennaio 1939, il 39° corso "Monte<br />

Cimone" dell'Accademia, fu assegnato al<br />

Comando della tenenza di Aosta.<br />

Allo scoppio della guerra fu trasferito in<br />

Africa Orientale dove comandò un plotone<br />

della compagnia mobilitata di Tessenei (Eritrea),<br />

meritando un encomio solenne, e la 1^<br />

compagnia del Battaglione mobilitato misto<br />

della Guardia di Finanza dell'Eritrea, che per<br />

quasi tre mesi presidiò il fronte nord della<br />

piazzaforte di Massaua e che tenne alto nel<br />

combattimento finale l'onore delle armi italiane,<br />

meritando per il Corpo la Medaglia<br />

d'Argento alla Bandiera.<br />

Conseguì nell'occasione la promozione per<br />

merito di guerra al grado di capitano con<br />

decorrenza dall'8 aprile 1941, nonché una<br />

Medaglia d'Argento al Valor Militare.<br />

Rientrato in Patria il 3 gennaio 1946, dopo un<br />

lungo periodo di prigionia trascorso in India,<br />

ha prestato servizio per sette anni presso<br />

l'Ufficio Legislazione del Comando Generale<br />

ed ha poi comandato la 2^ compagnia di<br />

Roma e dall'ottobre 1953, per un anno,<br />

l'allora unica compagnia allievi e sottotenenti<br />

allievi dell'Accademia.<br />

Da maggiore, ha comandato per due anni il<br />

Circolo di confine di Como, avente allora una<br />

forza di circa 1.100 uomini.<br />

Successivamente, ha comandato il<br />

Battaglione Allievi della Scuola Sottufficiali e<br />

il Battaglione Allievi dell'Accademia, allora<br />

appena istituito, e da Tenente Colonnello ha<br />

diretto per oltre quattro anni l'Ufficio<br />

Addestramento e Studi dell'Accademia, collaborando<br />

alla realizzazione<br />

dell'ordinamento quadriennale degli studi<br />

dell'istituto.<br />

Promosso Colonnello, nel 1963, ha comandato<br />

le Legioni di Ancona, Trento, fronteg-<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

giando con i normali effettivi l'ondata terroristica<br />

allora rivoltasi anche contro i nostri militari,<br />

Como ed infine la 9^ Legione di Roma.<br />

Da Generale di Brigata, promosso nel 1969,<br />

ha comandato la Zona Sicula e successivamente<br />

per oltre tre anni, fino al 1974, ha retto<br />

il comando delle Scuole, organizzando e dirigendo<br />

in tale veste, tra l'altro, i primi Corsi<br />

Superiori di polizia tributaria svolti presso la<br />

dipendente Scuola pt.<br />

Dopo la promozione a Generale di Divisione,<br />

conseguita il 7 dicembre 1974, ha tenuto gli<br />

incarichi di Ispettore del Corpo per l'Italia<br />

Meridionale e di Ispettore per i Reparti di<br />

Istruzione.<br />

Laureato in scienze economiche e commerciali,<br />

il Generale Dosi ha espletato quasi ininterrottamente,<br />

dal 1946 al 1964, incarichi di<br />

insegnamento di materie economiche, giuridiche<br />

e di servizio presso l'Accademia, la<br />

Scuola Centrale Tributaria e la Scuola<br />

Sottufficiali.<br />

E' stato autore di alcune pubblicazioni, fra le<br />

quali ricordiamo "Unione doganale e polizia<br />

tributaria del Mercato Comune" (Giuffré<br />

1958) e "Bilanci interni e pubblici" (Giuffré<br />

1967), nonché di vari studi in materia di polizia<br />

tributaria, di servizio d'istituto e di storia<br />

del Corpo.<br />

La scomparsa del Gen. C.A. Guglielmo<br />

Farnè<br />

Il 19 luglio 2010, in Roma nella Parrocchia<br />

Santi Sette Fondatori, è stato reso l'ultimo<br />

omaggio terreno al Gen. C.A. Guglielmo<br />

Farne', nato a Roma il 7 gennaio 1929,<br />

Comandante in Seconda della Guardia di<br />

Finanza dal 31 dicembre 1991 al 7 gennaio<br />

1993.<br />

Nominato Sottotenente il 28 settembre 1950<br />

e promosso Tenente nel settembre 1952, da<br />

subalterno e ufficiale inferiore ha comandato<br />

diversi reparti territoriali.<br />

Chiamato, una prima volta, al Comando<br />

Generale, Ufficio Operazioni, nel 1964, è<br />

stato assegnato, poi, all'Ufficio Legislazione,<br />

del quale ha successivamente tenuto la titolarità<br />

dal 1967 al 1971.<br />

Da Colonnello ha comandato il Nucleo<br />

Centrale di Polizia Tributaria e la Legione di<br />

Genova. Da febbraio 1981 a gennaio 1987,<br />

nei gradi di Colonnello e di Generale di<br />

Brigata, conseguito il 31 dicembre 1981, e di<br />

Generale di Divisione, al quale è stato promosso<br />

il 31 dicembre 1986, ha ricoperto la<br />

carica di Capo di Stato Maggiore del<br />

Comando Generale.<br />

Da gennaio 1987 a settembre 1989 ha assolto<br />

le funzioni di Generale di Divisione<br />

Ispettore per l'Italia Nord - Occidentale. Dal<br />

30 aprile 1990 ha assunto le funzioni di<br />

Generale di Divisione Ispettore per l'Italia<br />

Centrale, unitamente all'incarico di<br />

Presidente della Commissione di<br />

Avanzamento Sottufficiali già ricoperto dal<br />

20 settembre 1989.<br />

Laureato in Giurisprudenza, il Generale<br />

Farnè, era decorato di medaglia d'oro al merito<br />

di lungo comando, di croce d'oro per<br />

anzianità di servizio, insignito di medaglia<br />

Mauriziana e Cavaliere di Gran Croce al merito<br />

della Repubblica Italiana.<br />

I Colleghi del Corso lo ricordano così:<br />

Il 16 luglio 2010 si è spento il Generale di Corpo<br />

d'Armata Guglielmo Farné.<br />

La vita di un ufficiale giunto all'apice della carriera è<br />

riassunta nel Suo curriculum. E quello del Generale<br />

Farné, già Comandante in Seconda del Corpo è,<br />

ovviamente, di eccellenza. Ma non sono le benemerenze<br />

professionali che qui interessano chi scrive, suo<br />

fraterno amico e collega di corso.<br />

Il pensiero va, piuttosto, al giorno della prima reciproca<br />

conoscenza (1° ottobre 1948), alle iniziali esperienze<br />

comuni in campo militare, ai primi contatti con il mondo<br />

dello sport, alle difficoltà di approccio alle materie professionali<br />

prima d'allora ignorate, all'apprensione per<br />

gli esami di gruppo e finali, compensate dall'allegria<br />

della giovinezza che consentiva anche in quelle circostanze<br />

di sorridere e di superare ogni difficoltà.<br />

Il ricordo va anche alla bontà d'animo del compianto<br />

amico, non disgiunta dalla sua sicura determinazione<br />

e dal suo fine senso dell'umorismo. Senza la pretesa di<br />

interpretare il pensiero di tutto il corso d'Accademia ma<br />

con la certezza di una comune condivisione di sentimenti,<br />

mi piace ricordare pochi ma significativi aspetti<br />

della personalità dell'allievo ufficiale Guglielmo Farné,<br />

(Memmo per noi), mai scalfiti dalle prove della vita.<br />

Il legame con la famiglia, in primo luogo.<br />

Par di udire ancora, sull'imbrunire, negli androni di<br />

Viale XXI Aprile, la voce dell'allievo di servizio<br />

all'ingresso:”Farné in parlatorio”. Per Lui e per noi questo<br />

richiamo significava che la Sua Anna, all'epoca<br />

fidanzata e poi moglie e madre dei suoi figli, lo attendeva<br />

per una intima passeggiata nei dintorni di Piazza<br />

Bologna. Tale forte legame si è protratto per l'intera vita<br />

e, ultimamente, si è felicemente esteso ai nipoti dei cui<br />

successi scolastici era fiero.<br />

Un secondo legame, anche questo forte e indissolubile,<br />

lo ha poi unito alle Fiamme Gialle sin dal primo giorno<br />

del Suo ingresso nel Corpo: ne è testimonianza<br />

l'impegno posto durante l'intero corso della carriera nel<br />

portare a termine prestigiose operazioni di servizio, nel<br />

solco della tradizione della quale Egli si sentiva fedele<br />

continuatore.<br />

Terzo e non ultima caratteristica del caro Memmo è il<br />

senso dell'amicizia sincera che ha sempre coltivato e<br />

nutrito per i colleghi, specie se di corso, di quel 48°<br />

Corso senza nome che ancora lega noi sopravvissuti.<br />

Riposa in pace, Guglielmo.<br />

Uno del 48° Corso.<br />

37


La scomparsa del Gen. C.A. Vincenzo<br />

Bianchi<br />

Il 13 agosto 2010 si è avuta la perdita del<br />

Gen. C.A. Vincenzo Bianchi, 38°<br />

Comandante in Seconda della Guardia di<br />

Finanza.<br />

Nato a Tolfa (Roma) il 4 settembre 1928 ed<br />

entrato in Accademia il 1° ottobre 1948, é<br />

stato promosso sottotenente il 28 settembre<br />

1950.<br />

Dopo aver comandato reparti del confine italo-austriaco<br />

ed italo-svizzero, é stato assegnato<br />

al Comando Generale del Corpo, prestandovi<br />

servizio per dodici anni.<br />

Da ufficiale superiore ha retto Gruppi di<br />

<strong>Sezioni</strong> dei Nuclei Regionali pt di Genova e<br />

Trieste. Promosso Colonnello nel 1976, ha<br />

assunto il comando dello stesso Nucleo<br />

Regionale pt di Trieste.<br />

Dal 1978 al 1980 ha comandato la 10^<br />

Legione di Napoli e, successivamente, fino<br />

al 1982, il Nucleo Regionale pt di Milano. In<br />

tale incarico, ha coordinato, rendendosi protagonista<br />

di rilevanti indagini investigative di<br />

importanti e complessi casi giudiziari che<br />

hanno interessato la nostra bella Italia.<br />

Con il grado di Generale di Brigata ha retto,<br />

dal 1982 al 1986, la Zona Lombarda (II).<br />

Promosso nello stesso 1986, Generale di<br />

Divisione, ha assunto le funzioni di Ispettore<br />

della Guardia di Finanza per l'Italia Nord-<br />

Occidentale e, successivamente, di<br />

Ispettore per i Reparti di Istruzione, ricoprendo<br />

anche gli incarichi di Ispettore per il<br />

Coordinamento e gli Studi, Presidente della<br />

Commissione Permanente di Avanzamento<br />

dei Sottufficiali e Comandante del Presidio di<br />

Roma per la Guardia di Finanza.<br />

Laureato in Giurisprudenza, é insignito:<br />

dell'onorificenza di Grand'Ufficiale<br />

dell'"Ordine al Merito della Repubblica<br />

Italiana", della medaglia Mauriziana, della<br />

medaglia d'oro al merito di lungo comando e<br />

della croce d'oro al merito di servizio.<br />

Ennio Adone, collega di corso, lo ricorda così:<br />

Vincenzo carissimo,<br />

dopo inenarrabili sofferenze, ci hai lasciati il 13 agosto<br />

e, da quel momento, ci sentiamo tutti più soli.<br />

Vorremmo ora ricordare la Tua figura di amico e di maestro<br />

di vita, ma avvertiamo quanto difficile sia assecon-<br />

dare questo proposito per l'inadeguatezza delle parole.<br />

L'istinto e la ragione suggeriscono quindi di affidarsi alla<br />

religione del silenzio perché è solo nell'intimo della<br />

nostra memoria e del nostro animo che riescono ad<br />

affiorare il ricordo, il rimpianto ed il dolore che, affrancati<br />

da ogni espressione verbale, diventano preghiera.<br />

Ed ancora più arduo sarebbe tentare di illustrare, per<br />

immagini, le Tue virtù, nella illusoria ambizione di comprendere<br />

il segreto della loro origine ed affermare la Tua<br />

fedeltà e darne testimonianza durante l'intera Tua esistenza.<br />

Un'indagine in grado di vedere oltre il monolitico aspetto<br />

della Tua personalità richiederebbe la geniale sensibilità<br />

di un grande artista capace, come Michelangelo,<br />

di conferire, ai blocchi marmorei appena tagliati, forza<br />

ed anima prima ancora di dare loro la forma che ammiriamo<br />

nei suoi capolavori.<br />

Come in quelle magie scultoree, la Tua vita, così rigorosamente<br />

conformata a solidi principi, è stata da sempre<br />

animata da un innato afflato umano tanto forte e tenace<br />

da trasfondersi non solo nei Tuoi cari, ma anche, con<br />

irresistibile forza, in tutti coloro che Ti hanno accompagnato<br />

nel Tuo percorso esistenziale.<br />

Da te, Vincenzo, abbiamo ricevuto l'esempio del culto di<br />

valori eterni, la costante professione d'amore per la<br />

famiglia, per l'Istituzione, per il Paese e l'incrollabile<br />

fede nel trascendente.<br />

Ci incontreremo ancora? Penso di sì, ma non per nostri<br />

meriti, ma per la forza della Tua preghiera.<br />

Alla signora Mariella, compagna di tutta una vita, ai Tuoi<br />

figli, ai Tuoi nipoti rinnoviamo la nostra affettuosa solidarietà,<br />

consapevoli che l'esserTi stati accanto ha costituito<br />

e costituirà per loro un privilegio del quale continueranno<br />

ad essere convintamente fieri.<br />

La scomparsa del Gen. B. Giulio Chiesa<br />

Si è spento, il 14 luglio 2010, all'età di 82 anni,<br />

dopo una lunga malattia, il generale della<br />

Guardia di Finanza, Giulio Chiesa, straordinario<br />

atleta del salto con l'asta degli anni '50.<br />

l Gen. B. Giulio Chiesa era nato a La Spezia il<br />

28 aprile 1928. Entrato in Accademia per la<br />

frequenza del 56° Corso “Carso I”, ha svolto<br />

servizio presso i Comandi del Corpo alla sede<br />

di Predazzo, Giulianova, Catania, Legione<br />

Allievi, 9^ Legione e Nucleo Centrale di polizia<br />

tributaria, comprensorio di Porta Furba,<br />

nonché presso il Comando Generale.<br />

Ufficiale particolarmente predisposto per<br />

tutte le attività sportive, ha soprattutto brillato,<br />

quale straordinario atleta, nella specialità<br />

del salto con l'asta, nella quale si è laureato,<br />

più volte, campione e primatista italiano, partecipando,<br />

altresì, in rappresentanza<br />

dell'Italia, alle Olimpiadi del 1956 di<br />

Melbourne. Il Gen. Chiesa è stato uno degli<br />

interpreti più significativi nel salto con l'asta<br />

in Italia ed ha alimentato la magnifica tradizione<br />

delle Fiamme Gialle, ponendosi nel<br />

tempo come uno storico protagonista delle<br />

indimenticabili pagine dello sport gialloverde.<br />

Sono inoltre deceduti i<br />

seguenti soci o loro familiari:<br />

S.Ten. Giacomo ABRIGNANI, socio della<br />

Sezione di Udine, il 20.4.2010;<br />

Sig.ra Albonea BERNARDI, consorte del<br />

M.M. Cav. Giuseppe Ricci, socio della<br />

Sezione di Verona;<br />

App. Natalino BOSONI, socio della Sezione<br />

di La Spezia, il 16.4.2010;<br />

Brig. Edmo BOVINELLI, socio della Sezione<br />

di Pavia, il 24.4.2010;<br />

Sig.ra Carmela BRUNI, consorte del Ten.<br />

Gaetano Breglia, socio della Sezione di<br />

Parma, il 20.4.2010;<br />

Dott. Antonino BUONOCORE, fratello<br />

dell'App. Alfredo, socio della Sezione di<br />

Latisana, il 12.5.2010;<br />

Brig. Francesco BUTTARO, socio della<br />

Sezione di Gaeta, il 20.5.2010;<br />

App. Ferruccio BURATTO, socio della<br />

Sezione di Faenza, il 10.5.2010;<br />

Sig. Maria Giuseppa CAPRARO, suocera<br />

del Brig. Mattia Gabriele, socio della Sezione<br />

di Ceprano, il 23.4.2010;<br />

App. Giovanni CHIRIELEINSON, socio<br />

della Sezione di Tolmezzo, il 6.5.2010;<br />

App. Bruno CORTE PAUSA, socio della<br />

Sezione di Santo Stefano di Cadore,<br />

l'8.5.2010;<br />

Sig.ra Ida CORTI, socia della Sezione di<br />

Olgiate Comasco, suocera del M.C.<br />

Francesco Baldi, Presidente del Collegio dei<br />

Probiviri della stessa Sezione, il 10.3.2010;<br />

Sig.ra Gilda CURRELI, madre del Brig.C.<br />

Sergio Lepuri, Vicepresidente della Sezione<br />

di Montecatini Terme, il 30.4.2010;<br />

App. Ermanno DALLE LUCHE,di anni 83,<br />

già Segretario e Alfiere della Sezione di<br />

Massa, il 10.5.2010;<br />

Sig.ra Eleonora DALLA VALLE, socia della<br />

Sezione di Verona, il 7.5.2010;<br />

Sig.na Vanessa DE SILVA, nipote del Fin.<br />

38 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010


Francesco Simeone, socio della Sezione di<br />

Toronto, il 14.5.2010;<br />

Sig.ra Angela DEIANA, madre del M.C. Loi<br />

Quintino, socio della Sezione di Imperia, il<br />

31.5.2010;<br />

Bri.C. Italo DI CESARE, socio della Sezione<br />

di Agrigento, l'11.5.2010;<br />

App Dionisio DI LENOLA, socio della<br />

Sezione di Seravezza, il 13.5.2010;<br />

Sig. Roberto DI SOMMA, figlio del M.O.<br />

Tommaso, socio della Sezione di Napoli, il<br />

27.5.2010;<br />

Sig.ra Bianca DOMENIS, sorella del Brig.<br />

Bruno, Vicepresidente della Sezione di<br />

Monfalcone, il 4.5.2010;<br />

App. Osvaldo DUCCI, socio della Sezione di<br />

Reggio Emilia, recentemente;<br />

Fin. Angelo FERINA, di anni 80, socio della<br />

Sezione di Novara, il 28.4.2010;<br />

Sig. Davide FINOCCHI, di anni 41, figlio del<br />

Fin. Corrado, socio della Sezione di Bologna,<br />

il 9.5.2010;<br />

M.M.A.c.s. Pasquale FOLLIERO, di anni 85,<br />

socio della Sezione di Massa, il 27.5.2010;<br />

Sig.ra Rosa IPPOLITO, madre del Brig.<br />

Tommaso Cardarelli, socio della Sezione di<br />

Lesina,il 28.3.2010;<br />

Sig. Cesare LITTORIO, padre del Lgt.<br />

Francesco, in servizio nel Corpo e socio della<br />

Sezione di Bologna, il 12.5.2010;<br />

Sig. Giovanni LOMONACO, padre del M.C.<br />

Nunzio, socio della Sezione di Matera, il<br />

13.5.2010;<br />

App. Giacomo LUISI, di anni 103, scoio della<br />

Sezione di Bari, il 26.5.2010;<br />

App. Luigi MANCARELLA, socio della<br />

Sezione di Ventimiglia, l'1.5.2010;<br />

App. Daniele MARTELLO, di anni 96, socio<br />

della Sezione di Borgo Valsugana, il<br />

9.5.2010;<br />

Paolo MINA, di mesi 4, nipote del Geom.<br />

Vanni Mina, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Auronzo di Cadore, il 13.5.2010;<br />

Fin. Silvio MOTICA, socio della Sezione di<br />

Muggia, il 6.5.2010;<br />

Brig. Rino MUNARON, socio della Sezione<br />

di Mestre, il 2.5.2010;<br />

App. Salvatore MURA, socio della Sezione<br />

di Muggia, il 9.5.2010;<br />

V.Brig. Antonio MUREDDU, socio della<br />

Sezione di Brunico, il 14.5.2010;<br />

M.M. Costantino MUSSO, socio della<br />

Sezione di Cuneo, il 24.2.2010;<br />

FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />

M.A. Nello NATALINI, socio della Sezione di<br />

Monza, il 26.4.2010;<br />

Gen. D. Giuseppe OCCHIPINTI, socio della<br />

Sezione di Mestre, il 3.4.2010;<br />

App. Giovanni ONOFRI, socio della Sezione<br />

di Roma 1/Nord, il 9.3.2010;<br />

Sig.ra Nella Adriana PALLONE, madre<br />

dell'Avv. Massimo Iannarelli, socio della<br />

Sezione di Cassino, l'11.3.2010;<br />

Sig.ra Flora PALMERINI, socia della Sezione<br />

di Massa, il 25.4.2010;<br />

App. Pietro PALUMBO, socio della Sezione<br />

di Savona, il 13.3.2010;<br />

Sig. Luigi PANOSETTI, socio simpatizzante<br />

della Sezione di Teramo, il 27.3.2010;<br />

V.Brig. Danilo PASTORELLO, socio della<br />

Sezione di Bassano del Grappa, il 16.5.2010;<br />

Fin. Alfonso PEDERSINI, socio della<br />

Sezione di Bologna, l'1.5.2010;<br />

Brig. Saverio PESCUME, di anni 46, socio<br />

della Sezione di Imperia, il 2.5.2010;<br />

Sig. Raffaele PESIRI, fratello del Brig. Pietro,<br />

Consigliere della Sezione di Trapani, il<br />

20.4.2010;<br />

Sig.ra Maria Pasqua PIGA, suocera dell'App.<br />

Cav. Otello Ferrini, socio della Sezione di<br />

Sassari, il 22.3.2010;<br />

Sig. Eraldo PILLON, fratello dell'App. Rino,<br />

socio della Sezione di Latisana, il 29.3.2010;<br />

M.A. Wladimiro PINTER, socio della Sezione<br />

di Rovereto, il 26.3.2010;<br />

Sig.ra Anna PIAZZOLLA, madre del Brig.C.<br />

Matteo La Monaca, socio della Sezione di<br />

Ancona, il 18.4.2010;<br />

App. Benedetto PIZZO, Sindaco supplente e<br />

Alfiere della Sezione di Ravenna, il 12.4.2010;<br />

Sig. Vincenzo PIZZO, padre dell'App.<br />

Giuseppe, socio della Sezione di Cervignano<br />

del Friuli, il 12.4.2010;<br />

M.A. Saverio PROCACCINI, socio della<br />

Sezione di Milano, il 22.3.2010;<br />

Sig.ra Giuseppina PROTA, sorella del Brig.<br />

Saverio, Sindaco Effettivo della sezione di<br />

Rovigo, il 20.3.2010;<br />

Sig.ra Angela RAMBELLI, madre del Fin.<br />

Gaetano Bandini, socio della Sezione di<br />

Ravenna, il 14.3.2010;<br />

Sig. Nicola RICCIUTI, fratello del Brig.C.<br />

Donato, Presidente del Collegio dei Sindaci<br />

della Sezione di Vasto, il 6.4.2010;<br />

M.M. Giuseppe RICCO, socio della Sezione<br />

di Busto Arsizio, il 30.5.2010;<br />

M.llo Eolo RIGHI, socio della Sezione di<br />

Saronno, il 30.3.2010;<br />

V.Brig. Camillo RISI, socio della Sezione di<br />

Livorno, il 4.5.2010;<br />

App. Velio ROCCHI, socio della Sezione di<br />

Viterbo, il 23.4.2010;<br />

Sig. Benvenuto RUZZI, padre del M.A.<br />

Sante, socio della Sezione di Tolmezzo, il<br />

4.2.2010;<br />

Sig.ra Gabriella SANTA, consorte del Sig.<br />

Giovanni Peisino, socio simpatizzante della<br />

Sezione di Mondovì, il 10.3.2010;<br />

Sig. Valentino SANTAGIULIANA, fratello<br />

del Brig.C. Giuseppe, socio della Sezione di<br />

Olgiate Comasco, il 18.3.2010;<br />

App. Lorenzo SASSU, socio della Sezione<br />

di Lugo, l'8.5.2010;<br />

Sig.ra Nicolina SCARAFILE, sorella<br />

dell'App. Leonardo, socio della Sezione di<br />

Vibo Valentia, il 17.4.2010;<br />

M.A. Giovanni SCHIBANI, socio della<br />

Sezione di Firenze, il 19.3.2010;<br />

App. Vito SERIO, socio della Sezione di<br />

Imperia, il 22.4.2010;<br />

Sig. Salvatore SERRA, fratello dell'App.<br />

Antonio, socio della Sezione di Bosa, il<br />

21.3.2010;<br />

Dott. Gaetano SIANI, figlio del Ten.<br />

Vincenzo, socio della Sezione di Salerno,<br />

recentemente;<br />

Fin. Saverio SPADAVECCHIA, socio della<br />

Sezione di Trieste, il 9.3.2010;<br />

Sig.ra Concetta SPEDALE, suocera del<br />

M.llo Michele Mazzone, socio della Sezione<br />

di Catania, il 9.4.2010;<br />

Sig.ra Lizi TAMBORRINO, figlia del Brig.<br />

Giovanni, Sindaco Effettivo della sezione di<br />

Vibo Valentia, l'1.3.2010;<br />

Sig. Marcello TARAVELLA, consorte della<br />

Sig.ra Amelia Razzitti, socia simpatizzante<br />

della Sezione di Mazara del Vallo, l'1.4.2010;<br />

Ten. Adelmo TROMBI, socio della Sezione<br />

di Parma, il 21.4.2010;<br />

Sig.ra Domenica VALLATI, madre del Brig.<br />

Sebastiano Millauro, Presidente della<br />

Sezione di Saronno, l'8.4.2010;<br />

Sig.ra Anna Maria VICECONTE, madre del<br />

Brig. Domenico Vigorito, socio della Sezione<br />

di Policoro, l'8.3.2010.<br />

Ai familiari degli Estinti il nostro<br />

sentito cordoglio<br />

39


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