Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
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Prof. Massimo Santini - Direttore Dipartimento<br />
Cardiovascolare Ospedale San Filippo Neri di Roma<br />
Consulente cardiologo del Poliambulatorio FAF di<br />
Roma, diretto dal dott. Riccardo Piccinni.<br />
La SINCOPE<br />
Cari Amici,<br />
oggi parleremo della Sincope.<br />
La “ Sincope è il termine che viene abitualmente<br />
usato per definire una perdita<br />
totale dello stato di coscienza”.<br />
La sincope può essere dovuta a cause<br />
cardiache e non cardiache. Le prime<br />
sono abitualmente le più frequenti e di<br />
esse parleremo.<br />
Meccanismo della Sincope<br />
Una persona può perdere conoscenza<br />
con vari meccanismi fisiopatologici<br />
quali il rallentamento dei battiti cardiaci<br />
fino all'arresto totale del cuore, la brusca<br />
caduta della pressione sanguigna,<br />
l'eccessiva velocità dei battiti cardiaci<br />
con mancata fuoriuscita di sangue dal<br />
cuore, etc,etc.<br />
Tutti questi meccanismi hanno come<br />
conseguenza comune la perdita della<br />
irrorazione cerebrale.<br />
Potremmo dire che senza l'afflusso di<br />
sangue, il cervello ( computer centrale<br />
del nostro organismo) si spegne.<br />
Spegnendosi il cervello, vengono immediatamente<br />
meno tutte le funzioni che<br />
da esso sono abitualmente controllate<br />
quali la postura corporea , lo stato di<br />
coscienza, la visione, la mobilità etc. Ne<br />
consegue un totale rilasciamento del<br />
corpo che tende a cadere bruscamente<br />
a terra con potenziali traumi e fratture<br />
ossee.<br />
Se la interruzione dell'attività cerebrale<br />
18<br />
L’Angolo della SALUTE<br />
è prolungata si possono rilasciare anche<br />
gli sfinteri vescicale e anale con perdita<br />
di urine e feci.<br />
Nei casi nei quali la causa della sincope<br />
è stata fugace, cadendo in terra,il corpo<br />
assume una posizione orizzontale e per<br />
gravità il sangue affluisce nuovamente<br />
al cervello con pronta ripresa dello stato<br />
di coscienza.<br />
Nei casi nei quali la causa persiste la<br />
situazione può divenire significativamente<br />
più grave.<br />
Contrariamente a quanto può sembrare,<br />
vedendo una persona svenire, la sincope<br />
molto spesso non è un evento maligno<br />
e non altera le qualità della vita né la<br />
sopravvivenza del soggetto.<br />
Questo è il caso di tutte le sincopi che<br />
avvengono nei soggetti con cuore strutturalmente<br />
sano.<br />
Più grave può invece risultare la sincope<br />
nei soggetti che siano portatori di una<br />
malattia cardiaca (cardiomiopatie , infarto<br />
etc).<br />
Essendo questo argomento particolarmente<br />
intricato lo divideremo in due<br />
sezioni, una dedicata alla sincope nei<br />
soggetti con cuore sano (che sarà<br />
oggetto della trattazione odierna), ed<br />
una dedicata alla sincope <strong>nelle</strong> persone<br />
con cuore malato,(che tratteremo nel<br />
prossimo numero di Fiamme Gialle).<br />
La sincope Neuro- Mediata (o vaso<br />
vagale) è certamente il più frequente tipo<br />
di perdita di coscienza.<br />
Avviene abitualmente nei soggetti con<br />
cuore strutturalmente sano (cioè con<br />
elettrocardiogramma ed ecocardiogramma<br />
normali, senza segni di malattia<br />
ischemica); viene scatenata da sti-<br />
“L’angolo della salute” è a cura di Massimo Santini<br />
moli visivi, uditivi, psicologici etc, che<br />
elaborati in maniera anomala dal cervello,<br />
producono o una vasodilatazione<br />
brusca ed intensa, con conseguente<br />
caduta della pressione arteriosa sanguigna,<br />
o un rallentamento importante<br />
del battito cardiaco fino a una vera e propria<br />
interruzione dell'attività del cuore<br />
con arresto cardiocircolatorio.<br />
In entrambi queste situazioni non arriverà<br />
sangue a sufficienza al cervello ed<br />
il paziente perderà conoscenza cadendo<br />
a terra.<br />
L'esempio più frequente di una sincope<br />
neuro- mediata è quella che siamo soliti<br />
osservare in alcune persone durante un<br />
prelievo di sangue o durante la visione<br />
del sangue (taglio accidentale, atto<br />
medico etc). In questo caso il messaggio<br />
visivo, condotto regolarmente al cervello,<br />
provoca una reazione eccessiva<br />
negativa con una delle due manifestazioni<br />
cliniche suddette. La sincope dovuta<br />
al crollo della pressione arteriosa<br />
viene definita “ Sincope<br />
Vasodepressiva”, quella dovuta al rallentamento<br />
dei battiti cardiaci “Sincope<br />
Cardioinibitoria, e quella dovuta ad<br />
entrambi i meccanismi insieme “Sincope<br />
Mista.”<br />
Sintomi<br />
La sincope neuro-mediata tende a ripetersi<br />
nel tempo. Molti pazienti riferiscono<br />
di averne avute più di una nell'arco<br />
della loro vita, spesso fin dall'età giovanile,<br />
anche se possono essere passati<br />
molti anni tra un episodio e un altro.<br />
Il paziente abitualmente si accorge, prima,<br />
che sta per svenire. A volte avverte<br />
un giramento di testa, a volte calore al<br />
volto e nausea, sudorazione, malessere<br />
generale. Questa sintomatologia,<br />
che precede quasi sempre la perdita di<br />
coscienza totale, è un ottimo campanello<br />
d'allarme che consente al paziente<br />
un minimo di tempo per reagire, sdraiandosi<br />
immediatamente a terra. In questo<br />
modo, con la testa in posizione orizzontale<br />
rispetto al corpo, il sangue affluirà<br />
al cervello per forza di gravità, il soggetto<br />
pur sentendosi poco bene non<br />
svenirà e nello spazio di pochi minuti,<br />
scomparso il riflesso vasomotorio o cardioinibitore,<br />
potrà tranquillamente rialzarsi<br />
e riprendere la propria attività.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010