Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I<br />
NI SERRADA<br />
RETROCEDEIX<br />
ANNO XXV - N. 8/9 - 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. - DL 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 2 DCB ROMA SOSP. DAL D.M. 30.03.2010
Direttore Responsabile<br />
Giovanni Verdicchio<br />
Vice Direttore<br />
Umberto Fava<br />
MENSILE ILLUSTRATO DELL’ASSOCIAZIONE<br />
NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />
Redattori<br />
Angelo Maenza - Berardo Evangelista<br />
- Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />
Coordinatore<br />
Giuseppe Ruggieri<br />
Responsabile Amministrativo<br />
Vittorio Porceddu<br />
Segretario Amministrativo<br />
Marino Orfei<br />
Addetto alla Segreteria<br />
Amministrativa<br />
Alfonso Lancia<br />
Comitato di Redazione Registrazione del Tribunale di Roma<br />
Umberto Fava - Mauro Cappelli - n. 40/86 del 29 gennaio 1986<br />
Antonio Zampelli - Giuseppe Ruggieri<br />
Vittorio Alvino - Antonio Casula - Alfio Associato all’USPI<br />
G. Costanzo - Michele Gianfrancesco - Unione Stampa Periodica<br />
Pierangelo Nissolino Italiana<br />
Progetto Grafico e Impaginazione Iscritto al Registro degli Operatori di<br />
Claudio Coco Comunicazione (R.O.C.) al n. 2294<br />
Stampa<br />
Arti Grafiche S. Marcello - Roma<br />
IN COPERTINA<br />
Direzione, Redazione e<br />
Amministrazione<br />
Via Alberto Caroncini, 19 - 00197 Roma<br />
Tel. 06 80693830 - Fax 06 8084280<br />
Cod.Fisc. 96153870587<br />
Conto Corrente Postale IBAN<br />
IT11P 07601 03200 000065421000<br />
Conto Corrente Bancario IBAN<br />
IT93V 01030 03217 000000348907<br />
ALGHERO, 11 GIUGNO 2010<br />
Nella foto da sinistra, il<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
dell’ANFI Gen. C.A.<br />
Giovanni Verdicchio, il<br />
Prefetto di Sassari, Dott.<br />
Marcello Fulvi, il Sindaco di<br />
Alghero, Avv. Marco Tedde<br />
e il Comandante<br />
Provinciale della Guardia<br />
di Finanza di Sassari, Col.<br />
Giovanni Casadidio,<br />
durante la deposizione<br />
della Corona d’alloro al<br />
Monumento in onore dei<br />
<strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra<br />
ed in servizio.<br />
Gli articoli e i materiali (foto, disegni,<br />
etc.), inviati per la pubblicazione, non<br />
saranno restituiti, anche se non pubblicati.<br />
La Redazione si riserva il diritto di<br />
modificare la titolazione e di dare agli<br />
articoli l'impostazione grafica ritenuta<br />
più opportuna.<br />
Le opinioni espresse dagli Autori negli<br />
articoli sono personali e non impegnano<br />
in alcun modo la Direzione e la<br />
Redazione del Periodico. Tutti i diritti di<br />
proprietà letteraria e artistica sono<br />
riservati.<br />
S'informa che i dati riguardanti i destinatari<br />
del Periodico, in conformità al D.<br />
Lgs. N. 196/2003, sono utilizzati e trattati,<br />
contenuti in elenchi conoscibili da<br />
chiunque, esclusivamente per l'invio<br />
della pubblicazione e non sono ceduti<br />
a terzi per altro motivo.<br />
AUTORIZZAZIONE<br />
Sito internet:<br />
www.assofinanzieri.it<br />
servizio a Pag. 3<br />
e mail:<br />
fiammegialle@assofinanzieri.it<br />
Finito di stampare il 01 ottobre 2010<br />
Sommario<br />
Agosto/Settembre 2010<br />
3<br />
Agosto/Settembre 2010<br />
EVENTI<br />
Per ricordare i <strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra....<br />
7 CENTENARIO<br />
La Sezione ANFI di Livorno festeggia 100 anni<br />
di Alberto Merlo<br />
8 INTITOLAZIONI<br />
- A Livorno...<br />
di M. Cristina Priori e Renato Serrecchia<br />
- A Pisa...<br />
di Giorgio Toschi<br />
- Acireale...<br />
di Orazio Patti<br />
- Pratica di Mare...<br />
di Mario de Nuntiis<br />
12 RADUNI<br />
- 2° Raduno dell’ANFI di Capitanata<br />
di Luigi Iagulli<br />
- 3° Raduno del 7° Corso “Predil”<br />
di Michele Gianfrancesco<br />
- 1° Raduno del Corso AA.FF. Cauriol...<br />
- Raduno 43° Corso AA.SS. Ortigara...<br />
15 CERIMONIE<br />
- Aosta<br />
Intitolazione ed inaugurazione Caserma...<br />
- Merano<br />
Inaugurata la Lapide - Monumento a ricordo...<br />
- Bisceglie<br />
Nuovi locali per la Sez. ANFI<br />
- Turi<br />
3° memorial Fin. Cesare Marinelli<br />
17 PELLEGRINAGGIO<br />
11 luglio 2010 - per devozione a Dio...<br />
di Luciano Carva<br />
18 L’ANGOLO DELLA SALUTE<br />
La sincope<br />
a cura di Massimo Santini<br />
20 TACCUINO<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
22<br />
IL COMANDANTE GENERALE<br />
di Giuseppe Di Gaetano<br />
24 RICORDI<br />
”Val Mulini” - la tomba del Finanziere<br />
di Giovanni Trotta<br />
27 PENSIONI<br />
Integrativa speciale per intero? Ancora...<br />
di Vincenzo Ruggieri<br />
28 VITA NELLE SEZIONI<br />
33 ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />
34 NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
37 TRISTIA<br />
COMUNICATO REDAZIONALE<br />
Con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 marzo scorso,<br />
sono state sospese per il 2010 le agevolazioni postali per l'editoria, con il<br />
conseguente aumento del 428,5% dei costi di spedizione.<br />
In attesa di sviluppi sulle trattative in atto tra le Associazioni di categoria, la<br />
Presidenza del Consiglio dei Ministri e Poste Italiane, si è reso necessario<br />
l'abbinamento delle edizioni del Periodico “Fiamme Gialle” di Agosto e<br />
Settembre.
EVENTI<br />
ALGHERO HA ERETTO UNO<br />
SPLENDIDO MONUMENTO<br />
o scorso 11 Giugno del c.a., nella<br />
splendida cornice del Lungomare<br />
Ldella città Catalana, ha avuto<br />
luogo la solenne cerimonia di inaugurazione<br />
del Monumento in onore dei<br />
<strong>Finanzieri</strong> caduti in guerra ed in servizio<br />
in tempo di pace, alla presenza delle<br />
Massime Autorità Civili, Religiose e<br />
Militari della Provincia di Sassari.<br />
La cerimonia, promossa<br />
dall'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
<strong>d'Italia</strong> e dal Comandante Provinciale<br />
della Guardia di Finanza di Sassari,<br />
Col. Giovanni Casadidio, ha riscosso il<br />
pieno plauso dell'Amministrazione<br />
Comunale di Alghero e richiamato centinaia<br />
di turisti e cittadini algheresi.<br />
Dopo la celebrazione della funzione religiosa,<br />
officiata dal Vescovo della<br />
Diocesi di Alghero-Bosa, Mons.<br />
Giacomo Lanzetti, si è proceduto allo<br />
svolgimento della cerimonia militare ed<br />
allo scoprimento del Monumento in<br />
ricordo di tutte le Fiamme Gialle che,<br />
con estremo coraggio, hanno sacrificato<br />
la loro vita durante le operazioni belliche<br />
della Prima e Seconda Guerra<br />
Mondiale.<br />
Erano presenti: il Prefetto di Sassari,<br />
Dott. Marcello Fulvi; il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
<strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, Gen. C.A. Giovanni<br />
Verdicchio; il Comandante Provinciale<br />
della Guardia di Finanza di Sassari, Col<br />
Giovanni Casadidio; il Sindaco di<br />
Alghero, Avv. Marco Tedde; il<br />
Comandante Provinciale dei<br />
Carabinieri, Col. Francesco Atzeni; il<br />
Vice Comandante della Brigata<br />
Sassari; il Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />
dell'ANFI per la Sardegna, Magg.<br />
Salvatorico Cuccuru; il Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong>, M.O. Antonio Casula; il<br />
Presidente della Sezione ANFI di<br />
Alghero, M.M.A. Giuseppe Soggiu; i<br />
Presidenti delle <strong>Sezioni</strong> della Sardegna<br />
ed i rappresentanti della Polizia di Stato<br />
e della Capitaneria di Porto.<br />
Oltre alla Banda Musicale del Comune<br />
di Alghero, a rendere gli Onori alle<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Per Ricordare i <strong>Finanzieri</strong><br />
Caduti in Guerra ed in Servizio<br />
Massime Autorità presenti durante tutta<br />
la solenne manifestazione, c’era un picchetto<br />
armato di diciotto finanzieri, provenienti<br />
dai dipendenti Reparti del<br />
Comando Provinciale della Guardia di<br />
Finanza di Sassari, comandato dal<br />
Tenente Giuseppe Spezzaferro,<br />
Comandante della Tenenza di Alghero,<br />
La cerimonia ha avuto, quale fulcro, lo<br />
scoprimento di un monumento di pietra<br />
calcarea di sette tonnellate, alto oltre<br />
due metri e largo m. 1,60, intitolato, in lingua<br />
catalana, a tutti i finanzieri caduti in<br />
guerra ed in servizio ed, in particolare, ai<br />
dodici, nati ad Alghero.<br />
Fra questi, i decorati di medaglia al valore:<br />
M.M. Francesco Sotgiu, fatto scomparire<br />
da partigiani jugoslavi nel 1945 e<br />
V. Brig. mare Antonio Sanna, perito nel<br />
mare Mediterraneo nel 1943, col naufragio<br />
del dragamine della G. di F. RD 36,<br />
che aveva ingaggiato impari lotta contro<br />
tre incrociatori inglesi per consentire ad<br />
un convoglio italiano di raggiungere la<br />
costa.<br />
Alla cerimonia, che ha avuto inizio alle<br />
10,30, oltre alle autorità citate erano presenti<br />
le bandiere delle <strong>Sezioni</strong> ANFI<br />
della Sardegna e gli stendardi delle<br />
Associazioni d'Arma.<br />
Durante lo svolgimento della cerimonia,<br />
ha preso la parola il Sindaco di Alghero, il<br />
quale ha pronunciato il seguente discorso:<br />
“”… La giornata odierna non costituisce<br />
solo l'occasione per inaugurare il<br />
monumento dedicato ai Caduti della<br />
Guardia di Finanza, ma rappresenta la<br />
conferma e la certificazione di quel rapporto<br />
strettissimo e fecondo che lega la<br />
nostra città alla Guardia di Finanza e<br />
viceversa.<br />
Di questo indissolubile nesso la storia ci<br />
trasferisce momenti dolorosi ed eroici,<br />
come quello relativo al Vice Brigadiere<br />
mare Antonio Sanna ed all'equipaggio<br />
del Dragamine RD36, ma anche<br />
momenti tristi in cui uomini si sono scagliati<br />
contro altri uomini innocenti, come<br />
è avvenuto per la scomparsa del<br />
Maresciallo Maggiore Francesco<br />
Sotgiu.<br />
Sanna e Sotgiu, due figli della nostra terra,<br />
figli della nostra città, tutte e due martiri<br />
che rappresentano per questa comunità<br />
algherese un fulgido esempio di<br />
attaccamento alla nostra bandiera ed ai<br />
doveri che discendono<br />
dall'appartenenza al glorioso Corpo<br />
della Guardia di Finanza.<br />
Abbiamo arricchito questo profondo rapporto<br />
di reciproca stima nel gennaio<br />
2003 ricordando, con una lapide,<br />
Antonio Sanna, e proseguendo con<br />
l'intitolazione di una piazza nel centro<br />
storico della città, piazza che fronteggia<br />
la casa natale del Sottobrigadiere<br />
mare, del nostro e del vostro eroe.<br />
La consegna della Bandiera di Guerra,<br />
nel marzo del 2007, al Guardiacoste<br />
d'Altura “Antonio Sanna” e<br />
l'intitolazione a Fertilia della via dedicata<br />
ai Martiri delle Foibe, tra i quali martiri,<br />
purtroppo, è compreso Francesco<br />
Sotgiu, hanno dato tangibile prova di<br />
3
questo profondo legame tra la Città di<br />
Alghero e le Fiamme Gialle, suggellato<br />
infine dal motto araldico in lingua algherese<br />
“Ni Serrada Retrocedeix” “Neanche<br />
spezzata retrocede”.<br />
Questi sono i motivi veri e profondi di<br />
questa giornata di festa e della grande,<br />
sentita e commossa partecipazione<br />
della folla, qui raccolta.<br />
Ringrazio la Sezione ANFI di Alghero<br />
ed il suo Presidente, Maresciallo<br />
Giuseppe Soggiu, nostro indimenticato<br />
ed indimenticabile Comandante, il<br />
primo Comandante della Guardia di<br />
Finanza che ho conservato nella mia<br />
memoria, che ha voluto, con caparbietà<br />
e determinazione, la realizzazione di<br />
questo monumento in un luogo nevralgico<br />
della città; davanti al nostro mare,<br />
in un fazzoletto di terra particolarmente<br />
significativo che cuce idealmente mare,<br />
porto e centro cittadino. Uno spazio che<br />
di giorno sarà illuminato dai raggi del<br />
sole di Alghero, la notte da quelli della<br />
nostra luna e, sotto questa luce, il monumento<br />
costituirà una speranza di pace<br />
per tutti coloro che hanno perso i loro<br />
cari in tempo di guerra e<br />
nell'adempimento di un dovere.<br />
Grazie””.<br />
E' seguito l'intervento del M.M.A.<br />
Soggiu, il quale, dopo aver ringraziato<br />
le Autorità presenti e aver letto il messaggio<br />
augurale inviato dal Gen. C.A.<br />
Nino Di Paolo, ha sostenuto quanto<br />
segue: “”…avevo pensato di fare un<br />
breve excursus della vita e dell'eroismo<br />
dei finanzieri algheresi e <strong>d'Italia</strong> che<br />
oggi commemoriamo, ma la storia e il<br />
loro valore di cittadini e di uomini verrà<br />
illustrato dagli altri relatori che interverranno.<br />
Io mi limiterò a raccontare, con<br />
molta semplicità, di come nella mia<br />
infanzia sono entrato in contatto con<br />
4<br />
due delle famiglie dei colleghi, il cui<br />
nome è inciso sul monumento e precisamente<br />
la famiglia Sotgiu e la famiglia<br />
Sanna.<br />
Certo allora, a 10-12 anni, i miei pensieri<br />
non erano rivolti alla Guardia di Finanza,<br />
né tantomeno avrei pensato che un giorno<br />
mi sarei ritrovato, qui, a ricordare<br />
insieme alle loro famiglie questi uomini<br />
che non ho conosciuto personalmente<br />
ma la cui storia si è intrecciata in qualche<br />
modo con la mia.<br />
Dicevo che ho conosciuto la famiglia del<br />
maresciallo Sotgiu da ragazzo, perché<br />
mio padre possedeva, in località Ungias,<br />
un appezzamento di terreno che confinava<br />
con un piccolo vigneto di proprietà<br />
della vedova Sotgiu, “Sig.ra Rusina”.<br />
Questo piccolo vigneto era condotto da<br />
mio padre a mezzadria. Era prassi, allora,che<br />
una parte del raccolto andasse al<br />
proprietario del terreno e mio padre, ogni<br />
anno, quando l'uva era bella matura,<br />
riempiva i cestini e mi inviava a casa<br />
della Sir.ra Rusina a portarglieli. Le sembianze<br />
e il volto triste della Sig.ra sono<br />
ancora vivi nella mia mente. Soltanto<br />
quando sono venuto a conoscenza del<br />
dramma che aveva colpito la famiglia ho<br />
capito da che cosa era dettato<br />
quell'atteggiamento.<br />
Della famiglia Sanna, invece, ricordo la<br />
stireria che possedevano in Piazza<br />
Civica. Io abitavo all'inizio di Via Minerva<br />
e piazza Civica è stato il luogo dei miei<br />
giochi, delle mie birichinate. Qualche<br />
volta la Sig.ra Sanna si affacciava<br />
sull'uscio del suo negozio e ci chiedeva<br />
di allontanarci un po' perche facevamo<br />
troppa confusione. Inoltre, in quella stireria<br />
ha lavorato la mia cara zia Iolanda<br />
che ogni tanto andavo a salutare.<br />
Trascorsi gli anni della fanciullezza,<br />
dopo aver raggiunto la maggiore età ho<br />
deciso di arruolarmi nella Guardia di<br />
Finanza e sono venuto a conoscenza<br />
della storia dei nostri valorosi concittadini<br />
nel periodo in cui sono stato<br />
Comandante del Reparto di Alghero.<br />
Già da allora nella mia mente era balenata<br />
l'idea che l'eroismo di colleghi<br />
morti in guerra ed in servizio dovesse,<br />
in qualche modo, essere raccontato e<br />
reso visibile alle generazioni future.<br />
Quella idea, oggi, si è concretizzata ed<br />
io insieme a tutti coloro che, in qualche<br />
modo, hanno contribuito alla realizzazione<br />
del monumento, non possiamo<br />
che esserne orgogliosi e compiacercene.<br />
Un ringraziamento particolare: al Sig.<br />
Sindaco, Avv. Marco Tedde, che ha<br />
sostenuto l'idea della realizzazione del<br />
Monumento; al Col. Massimo<br />
Raccampo, Comandante del 152°<br />
Reggimento Fanteria della Brigata<br />
Sassari, per aver autorizzato il Caporal<br />
Maggiore Laura Orani, figlia del compianto<br />
App. Pietro, mio valido collaboratore<br />
quando comandavo il reparto di<br />
Alghero, alla lettura della preghiera del<br />
Finanziere; al Col. Giovanni Casadidio,<br />
Comandante Provinciale di Sassari,<br />
che non ha mai fatto mancare il suo validissimo<br />
contributo nella realizzazione<br />
del Monumento. Di lui ricordo una frase<br />
che citava ai giovani per ricordare che<br />
anche loro sarebbero diventati anziani:<br />
“Ciò che tu sei, lo fui anch'io, ciò che ora<br />
sono, lo sarai tu pure”. Ringrazio, inoltre,<br />
il Sig. Domenico Manca, che ha fornito<br />
il cippo marmoreo, il Sig. Giovanni<br />
Antonio Vago, che lo ha inciso; il Sig.<br />
Antonio Piga che ha realizzato l'asta<br />
della bandiera, l'Arch. Giovanna Angela<br />
Floris, che ha elaborato il progetto e tutti<br />
coloro che, con la loro fervente collaborazione,<br />
hanno reso possibile la realizzazione<br />
dell'evento.<br />
Termino l'intervento rivolgendo il mio<br />
pensiero ai giovani. Voglio dire loro che<br />
il monumento, che fra qualche minuto<br />
sarà inaugurato, non è un semplice<br />
masso di calcare dove sono incisi alcuni<br />
nomi: è qualcosa di più da cui trarre<br />
insegnamento. È un pezzo della nostra<br />
storia, è la storia di tanti uomini e di tanti<br />
giovani che hanno lottato e sono morti<br />
per portare avanti ideali di pace e di giustizia.<br />
E ai giovani dico, non siate indifferenti,<br />
sporcatevi le mani, portate avanti<br />
con coraggio i vostri ideali anche in<br />
questo momento di crisi, di difficoltà e di<br />
poca chiarezza. Non abbandonate<br />
l'idea e la speranza che è possibile vivere<br />
in un mondo ed in una società migliore<br />
e più solidale senza più guerre e divisioni.<br />
Concludo dicendo che “come ad<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
ogni singolo filo d'erba è destinata una<br />
goccia di rugiada” così possa l'esempio<br />
ed il ricordo di questi nostri eroi destinare<br />
e regalare ad ogni singolo giovane<br />
uomo e ad ogni singola giovane donna<br />
una goccia di speranza per il loro futuro<br />
e per il futuro della nostra nazione. Viva<br />
l'Italia, Viva la Guardia di Finanza, Viva<br />
l'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
<strong>d'Italia</strong> e Viva la nostra bella Alguer””.<br />
È poi intervenuto il Maggiore<br />
Salvatorico Cuccuru, Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong> ANFI per la Sardegna, il quale,<br />
dopo aver rivolto una lode ed un vivo<br />
apprezzamento al M.M.A. Giuseppe<br />
Soggiu, Presidente dei <strong>Finanzieri</strong> in congedo<br />
di Alghero per l'entusiasmo e<br />
l'impegno che ha messo nel superare i<br />
diversi ostacoli, riuscendo a fare erigere<br />
l'importante monumento ed organizzare<br />
la cerimonia, ha così proseguito:<br />
“”Da questa pietra, nel cuore pulsante<br />
di questa città, all'ombra della bandiera<br />
tricolore, i nostri Eroi potranno vedere il<br />
mutevole mare del Golfo e le bastionate<br />
calcaree di Capo Caccia.<br />
E sarà la tomba dove verranno i parenti<br />
dei dispersi, per una preghiera e per<br />
lasciare un fiore.<br />
I nostri Caduti sono un mirabile esempio<br />
per tutti noi e ci daranno la forza per<br />
essere degni di loro, con comportamenti<br />
ispirati all'etica e all'onestà.<br />
Nelle cerimonie i messaggi devono<br />
essere brevi, ma densi di contenuti.<br />
Perciò vi leggo due poesie di Mirta<br />
Morandini: “Eroi” e “Venne il momento”.<br />
EROI (1995)<br />
Perché essi andavano nel cielo dorato<br />
e le loro ali bianche<br />
sembravano enormi vele nell'azzurro<br />
volti sereni dolci<br />
mani come farfalle<br />
si chiamavano EROI<br />
Nel buco nero da loro<br />
lasciato sulla terra<br />
uomini normali<br />
si contorcono nella disperazione<br />
di averli perduti<br />
Piangono<br />
e portano fiori sulle loro tombe<br />
e scrivono favole sulle loro gesta<br />
perdendo la verità<br />
sulla navicella dell'idolatria<br />
Gli eroi perdono<br />
e gli uomini vincono<br />
Nella solitudine più selvaggia<br />
ridono<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
VENNE IL MOMENTO! (Gennaio 1991)<br />
Venne il momento<br />
Lunghe ore passate a lucidare i motori<br />
a giocare a carte<br />
a scrivere a casa<br />
a guardare foto<br />
ricordare ciglia socchiuse<br />
volti ridenti<br />
Mare… montagna…<br />
Venne il Momento!<br />
Un lampo rossastro<br />
Bruciò tutto di me<br />
Amori non vissuti<br />
poesie mai dette<br />
musiche mai sentite<br />
Tutta la potenza della mia vita<br />
si concentrò in quel<br />
Lampo<br />
Non mi accorsi che era la Morte.<br />
Viva i <strong>Finanzieri</strong>! Viva l'Italia!””.<br />
Ha preso, quindi, la parola il Col.<br />
Giovanni Casadidio, il quale, in particolare,<br />
ha detto: “”do lettura del messaggio<br />
che ha fatto pervenire il Comandante<br />
Regionale in merito all'evento odierno:<br />
“Profondamente rammaricato di non<br />
poter presenziare alla prestigiosa cerimonia<br />
causa indefettibili impegni istituzionali<br />
che mi trattengono alla sede di<br />
Cagliari, porgo deferenti saluti a S.E. il<br />
Prefetto di Sassari, Dott. Marcello Fulvi,<br />
a S.E. il Vescovo di Alghero e Bosa,<br />
Mons. Giacomo Lanzetti, al Signor<br />
Generale Giovanni Verdicchio,<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>, al Signor<br />
Sindaco di Alghero, Dott. Marco Tedde,<br />
nonché un cordialissimo saluto alla<br />
Sezione ANFI di Alghero, al suo entusiasta<br />
e laborioso Presidente,<br />
M.M.A.Giuseppe Soggiu ed a tutti i graditi<br />
ospiti presenti. Il mio reverente pen-<br />
siero è rivolto ai Caduti della Guardia di<br />
Finanza cui è intitolato il monumento al<br />
quale è dedicata la cerimonia odierna.<br />
Un pensiero affettuoso giunga ai familiari<br />
dei Caduti, che ringrazio vivamente<br />
per la loro sentita partecipazione con<br />
l'augurio di averli vicini in una prossima<br />
occasione. Firmato il Generale di<br />
Brigata Stefano Baduini””.<br />
Ha concluso gli interventi il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., il quale, tra<br />
l'altro, ha detto:<br />
“”Oggi i soci della Sezione A.N.F.I. di<br />
Alghero, il cui legame alle “Fiamme<br />
Gialle” e a tutti i connessi valori è sempre<br />
stato forte e non è stato cancellato<br />
né sopito dal distacco dal servizio attivo,<br />
unitamente al loro brillante e fattivo<br />
Presidente, coronano un grande<br />
sogno, quello di vedere eretto nel cuore<br />
della città un Monumento in onore ed a<br />
ricordo di tutti i finanzieri di Alghero e<br />
dell'Italia ed, in particolare, di quelli che,<br />
in tempo di guerra e di pace, hanno<br />
sacrificato la loro vita per difendere<br />
l'Italia e gli Italiani.<br />
Essi, con il loro esempio hanno arricchito<br />
la storia del Corpo e del Paese e ci<br />
hanno indicato quei valori ai quali dobbiamo<br />
fare riferimento, giorno dopo giorno,<br />
nell'assolvimento dei compiti affidatici.<br />
Accanto ai valori evidenziati, ne sussistono<br />
altri, non visibili, costituiti dalle<br />
motivazioni che hanno indotto i finanzieri<br />
in servizio ed in congedo di Alghero<br />
a realizzare il monumento e, cioè: il desiderio<br />
inespresso e coltivato per anni di<br />
evidenziare i sentimenti di attaccamento<br />
e di devozione mai sopiti e l'ansia di<br />
apparire sempre meritevoli di appartenere<br />
spiritualmente all'Istituzione<br />
Guardia di Finanza, per tanti anni devo-<br />
5
tamente servita; la volontà di rendere<br />
palesi i sentimenti di ammirazione provati<br />
per i tanti commilitoni, noti e meno<br />
noti, il cui ricordo oggi vive intensamente<br />
nei cuori e <strong>nelle</strong> menti delle Fiamme<br />
Gialle di Alghero e dell'intero territorio<br />
della Sardegna, con l'intima coscienza<br />
e la sicura consapevolezza che Essi<br />
non sono e non saranno mai dimenticati,<br />
soprattutto quelli che hanno immolato<br />
la loro vita per difendere vitali interessi<br />
della Nazione.<br />
I visitatori di ogni tempo del<br />
Monumento, che oggi inauguriamo, si<br />
sentiranno certamente attratti<br />
dall'aureola di sacralità che aleggia<br />
intorno ad esso e sollecitati a rivolgere<br />
un sentito pensiero ai commilitoni cui è<br />
dedicato, percependo il messaggio di<br />
fede, di amore e di pace, che essi trasmetteranno.<br />
Noi speriamo fortemente che la loro<br />
forza persuasiva, lungi dall'affievolirsi<br />
con il decorso del tempo, si arricchirà di<br />
rinnovati valori per ispirare le future<br />
generazioni ed infondere nei loro cuori<br />
le istanze ed i nobili sentimenti che<br />
costituiscono le premesse capaci di rendere<br />
gli uomini disponibili a vivere le<br />
vicende umane, anche quelle connotate<br />
da aspetti fortemente drammatici,<br />
con serenità, equilibrio e spirito di tolleranza,<br />
al fine di rifuggire ogni proposito<br />
di vendetta e di atteggiamento violento<br />
ed intransigente.<br />
Sono queste le sollecitudini che occorre<br />
esercitare sulle coscienze degli uomini<br />
e soprattutto dei giovani per rafforzare<br />
nei loro cuori la solidarietà umana e<br />
l'amore per i nobili ideali di libertà, di<br />
fede e di Pace.<br />
L'A.N.F.I. è considerata depositaria e<br />
custode delle gloriose tradizioni della<br />
Guardia di Finanza, perché assicura la<br />
continuità spirituale tra le Fiamme<br />
Gialle in servizio ed in congedo e mantiene<br />
sempre viva la Memoria dei finanzieri<br />
che hanno sacrificato la loro vita<br />
sulla via del dovere e dell'onore, il cui<br />
glorioso esempio illumina costantemente<br />
il nostro cammino e ci consente<br />
di realizzare le principali finalità istituzionali,<br />
cementando l'unità dei finanzieri<br />
in congedo, rafforzando in loro lo spirito<br />
di Corpo, l'amor di Patria ed i sentimenti<br />
di solidarietà e cameratismo con i<br />
finanzieri in servizio.<br />
La cerimonia odierna testimonia la profonda<br />
gratitudine dei cittadini di<br />
Alghero nei confronti dei suoi Caduti.<br />
Ma rende altresì onore a tutte le<br />
Fiamme Gialle che caddero insieme a<br />
loro.<br />
Oggi, anche noi, cari <strong>Finanzieri</strong> in servi-<br />
zio ed in congedo qui convenuti, dobbiamo<br />
ricordare con affetto fraterno quei<br />
nostri commilitoni, che, per assolvere al<br />
dovere di rimanere al proprio posto di<br />
servizio, furono sottoposti ad atroci sofferenze<br />
e condannati a morire.<br />
Concludo, ringraziando vivamente le<br />
Autorità, i graditi ospiti, tutti coloro che<br />
hanno contribuito alla realizzazione di<br />
questa suggestiva cerimonia ed, in particolare,<br />
il Sindaco di Alghero, Avv.<br />
Marco Tedde, l'Amministrazione<br />
Comunale e la cittadinanza di Alghero<br />
nonché il Presidente della nostra<br />
Sezione, M.M.A. cs Giuseppe Soggiu,<br />
tutti i suoi soci ed il Magg. Salvatorico<br />
Cuccuru, Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI<br />
per la Sardegna.<br />
Esprimo, infine, la mia gratitudine al<br />
Comandante Regionale Sardegna,<br />
Gen. Stefano Baduini, al Comandante<br />
Provinciale di Sassari, Col. Giovanni<br />
Casadidio, e a tutti i rappresentanti<br />
della Guardia di Finanza che con la loro<br />
significativa partecipazione a questa<br />
cerimonia testimoniano il radicato e coinvolgente<br />
orgoglio di reciproca appartenenza<br />
che lega l'A.N.F.I. alla Guardia di<br />
Finanza.<br />
Un orgoglio che deriva dalla consapevolezza<br />
che la Guardia di Finanza grazie<br />
anche al contributo da noi fornito, allorché<br />
eravamo in attività di servizio, è oggi<br />
una forza di Polizia dalle solide basi<br />
morali, culturali e professionali, che è<br />
chiamata a svolgere un ruolo sempre più<br />
importante ed impegnativo per la salvaguardia<br />
della legalità e soprattutto della<br />
sicurezza economica e finanziaria<br />
dell'Italia e dell'Unione Europea.<br />
Viva Alghero! Viva la Sardegna! Viva<br />
l'Italia!””.<br />
Le fasi cerimoniali sono proseguite con<br />
le seguenti attività:<br />
- mentre la Banda suonava l'inno<br />
<strong>d'Italia</strong>, due finanzieri in alta uniforme<br />
issavano la bandiera nazionale<br />
nell'asta metallica del monumento e al<br />
termine il Sindaco ed il Presidente<br />
dell'ANFI di Alghero scoprivano la grande<br />
stele calcarea;<br />
- una corona d'alloro portata da due<br />
finanzieri in congedo veniva accompagnata<br />
e posata sul monumento dalle<br />
massime autorità: Prefetto di Sassari,<br />
Sindaco di Alghero, Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> ANFI, Comandante<br />
Provinciale della Guardia di Finanza;<br />
- una bella ragazza ed una bambina,<br />
figlie di Soci ANFI, che con cappello alpino<br />
e foulard giallo verde, hanno posato<br />
un mazzo di fiori ai piedi del monumento;<br />
- la signora Lidia Sotgiu, figlia del caduto<br />
M.M. Francesco Sotgiu, ha pronunciato<br />
brevi e sentite parole di ringraziamento;<br />
- consegna dei diplomi di Socio<br />
Onorario dell'ANFI a S.E. il Vescovo di<br />
Alghero-Bosa ed al Sindaco di Alghero<br />
da parte del Presidente <strong>Nazionale</strong>, del<br />
diploma di Socio Benemerito al Signor<br />
Domenico Manca, donatore del manufatto,<br />
a cura del MM. Soggiu, degli attestati<br />
di benemerenza ai Soci veterani<br />
app. mare Gavino Castellaccio, da<br />
parte del Col. Casadidio, e app.<br />
Gianuario Pittalis, da parte del Magg.<br />
Cuccuru.<br />
La cerimonia si è conclusa alle ore 13<br />
circa con un vino d'onore nei vicini padiglioni<br />
allestiti allo scopo, per gli invitati<br />
ed il pubblico.<br />
6 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
CENTENARIO<br />
di Alberto Merlo<br />
In una splendida giornata di sole,<br />
Domenica 16 maggio 2010, si è celebrata<br />
la cerimonia commemorativa del<br />
centesimo anniversario di costituzione<br />
della Sezione A.N.F.I. di Livorno.<br />
Ai festeggiamenti sono intervenute, al<br />
massimo livello, tutte le Autorità civili,<br />
militari e religiose e ben 16 <strong>Sezioni</strong><br />
ANFI della Toscana, nonché quelle di<br />
San Donà di Piave, Rimini, Modena e<br />
Carpi, tutte munite di bandiere e striscioni.<br />
Per la Guardia di Finanza erano presenti:<br />
il Comandante Regionale<br />
Toscana, Gen. D. Giorgio Toschi, il<br />
Comandante Provinciale di Livorno,<br />
Col. t. ST Benedetto Lipari ed altri ufficiali,<br />
sottufficiali e finanzieri alla sede,<br />
alcuni di quest'ultimi, inquadrati in un<br />
picchetto rappresentante le varie specializzazioni.<br />
L'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
<strong>d'Italia</strong> era rappresentata dal Vice<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> per l'Italia Centro<br />
Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli,<br />
in rappresentanza del Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni<br />
Verdicchio, e dal Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />
per la Toscana Fin. Comm. Marco<br />
Mugnaini.<br />
Numerose le rappresentanze delle<br />
Associazioni Combattentistiche e<br />
d'Arma di Livorno e Provincia.<br />
Madrina della cerimonia è stata la<br />
Signora Margherita Meattini, figlia<br />
dell'App. Francesco Meattini, Medaglia<br />
d'Oro al Valor Militare, al quale la<br />
Sezione di Livorno è intitolata. Con la<br />
Signora Meattini il marito, M.A. Dante<br />
Berni, socio della Sezione ANFI di<br />
Arezzo, ed il figlio.<br />
La cerimonia è iniziata con la deposizione<br />
di una corona d'alloro al monumento<br />
ai Caduti di tutte le guerre al suono<br />
dell'Inno del Piave, suonato dalla<br />
banda formata da soci simpatizzanti<br />
della Sezione di Prato, guidati dal<br />
Presidente, S.Ten. Angelo Russotto.<br />
Ha fatto seguito un lungo corteo formato<br />
dalle rappresentative delle <strong>Sezioni</strong>,<br />
precedute dai Gonfaloni del Comune e<br />
della Provincia, che si trasferiva presso<br />
il Duomo di Livorno dove ha avuto luogo<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
LA SEZIONE A.N.F.I. DI LIVORNO<br />
FESTEGGIA CENTO ANNI<br />
Nella foto, in primo piano, il Gen. D. Giorgio Toschi, Comandante Regionale Toscana, le altre Autorità e le<br />
Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> A.N.F.I. della Toscana durante l'Inno <strong>Nazionale</strong>.<br />
Nella foto in basso, le Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> A.N.F.I. partecipanti alla manifestazione<br />
la Santa Messa. Momento commovente<br />
è stato quando il Presidente della<br />
Sezione, M.A. Alberto Merlo, ha letto la<br />
Preghiera del Finanziere accompagnato<br />
dal silenzio fuori ordinanza eseguito<br />
dalla Banda di Prato. Al termine della S.<br />
Messa si è formato un nuovo corteo che<br />
ha raggiunto la locale Caserma,“G.<br />
Russo”, sede del Comando Provinciale,<br />
dove la Madrina, Sig.ra Meattini, ha scoperto<br />
la lapide attestante la intitolazione<br />
della Piazza, antistante il Comando della<br />
Guardia di Finanza, alle “Fiamme<br />
Gialle”. La cerimonia si è conclusa con<br />
le allocuzioni del Sindaco di Livorno,<br />
Dott. Alessandro Cosimi, del<br />
Comandante Regionale, Gen. D.<br />
Giorgio Toschi e del Presidente della<br />
Sezione, M.A. Alberto Merlo.<br />
L'evento, oltre che costituire un motivo<br />
di orgoglio e un onore per tutto il personale<br />
del Corpo in congedo, è servito a<br />
consolidare quei vincoli di comune<br />
appartenenza ad una gloriosa<br />
Istituzione dello Stato qual’è la Guardia<br />
di Finanza.È seguito il pranzo sociale<br />
presso il Terminal Crociere del Porto di<br />
Livorno.<br />
7
INTITOLAZIONI<br />
di M. Cristina Priori e Renato Serrecchia<br />
La cerimonia di intitolazione della “nuova”<br />
piazza (già della Fortezza Vecchia),<br />
dedicata a tutti i finanzieri in servizio ed<br />
in congedo, si è svolta proprio nell'area<br />
antistante la caserma sede del<br />
Comando Provinciale labronico “intitolata<br />
al Mar. Magg. Gaetano Russo,<br />
deceduto combattendo eroicamente<br />
proprio in quella città il 10 settembre<br />
1943, durante gli eventi bellici del 2°<br />
conflitto mondiale”, come ha ricordato il<br />
Comandante Regionale Toscana, Gen.<br />
D. Giorgio Toschi, intervenuto al festoso<br />
evento.<br />
La scopertura della targa della nuova<br />
area della toponomastica stradale livornese<br />
ha concluso i festeggiamenti del<br />
100° anniversario di fondazione della<br />
Sezione A.N.F.I. di Livorno, dapprima<br />
costituitasi - nel 1910 - come “Nucleo<br />
Associativo dei <strong>Finanzieri</strong> in congedo” e<br />
successivamente in Sezione, presieduta<br />
dall'11 aprile 2005 dal Mar. Magg. (a)<br />
Alberto Merlo.<br />
Il Gen. Toschi, nel corso del suo intervento,<br />
ha rivolto al Sindaco ed alla<br />
Giunta Comunale di Livorno un sentito<br />
ringraziamento per aver prontamente<br />
aderito alla richiesta formulata dal<br />
Presidente della Sezione A.N.F.I. e dai<br />
Comandanti dei Reparti alla sede, di<br />
“dedicare una via o una piazza alle<br />
Fiamme Gialle così ottenendo uno dei<br />
massimi riconoscimenti che una comunità<br />
civile possa attribuire: l'intitolazione<br />
Il Sindaco di Livorno, Dott. Alessandro Cosimi, durante il suo intervento<br />
8<br />
A LIVORNO - PIAZZA DELLE FIAMME GIALLE<br />
Intitolazione “Piazza delle Fiamme Gialle”<br />
di un luogo pubblico per ricordare perennemente<br />
qualcuno o una istituzione”<br />
come la Guardia di Finanza, presente a<br />
Livorno dal 1840.<br />
Analoghe espressioni di vivissima soddisfazione<br />
sono state rivolte dal Gen. D.<br />
Mauro Cappelli, Vice Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I., che ha partecipato<br />
a tutte le fasi della centenaria riunione<br />
dei finanzieri in congedo livornesi.<br />
Madrina della Cerimonia è stata la<br />
Signora Margherita Meattini, figlia<br />
dell'Appuntato Medaglia d'Oro al Valor<br />
Militare Francesco Meattini, a cui e' inti-<br />
tolata la Sezione A.N.F.I. di Livorno ubicata<br />
in alcuni locali della Caserma<br />
Russo.<br />
Dopo Piombino, Montecatini, Viareggio<br />
e Portoferraio prosegue, così, l'opera<br />
intrapresa nel 2006 di dedicare, alle<br />
Fiamme Gialle, vie e piazze del territorio<br />
Toscano a testimonianza di quanta<br />
attenzione viene riservata al Corpo nel<br />
quotidiano ed incondizionato impegno<br />
reso al servizio ed a beneficio della collettività<br />
per contribuire a costruire una<br />
società più sicura e più libera,<br />
nell'interesse di tutti i cittadini.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
A PISA - LA NUOVA CASERMA<br />
DELLE FIAMME GIALLE<br />
INTITOLATA AL S. TEN.<br />
M.B.V.M LEONE BENVENUTI<br />
di Giorgio Toschi<br />
Via Generale Paolo Semeraro, 1 - Pisa:<br />
è l'indirizzo della nuova Caserma sede<br />
del Comando Provinciale, del Nucleo<br />
PT e della Compagnia della città che fu<br />
Repubblica Marinara.<br />
Il giorno 26 maggio u.s., nella ricorrenza<br />
del primo anniversario della scomparsa<br />
del Gen. Semeraro, che resse dal 2005<br />
al 2009 il “Provinciale” di Pisa, e' stata<br />
organizzata - d'intesa con le amministrazioni<br />
locali - una semplice, ma significativa<br />
cerimonia a cui hanno partecipato<br />
tutte le massime autorità civili, militari<br />
e religiose provinciali.<br />
Per il Corpo è intervenuto il<br />
Comandante Interregionale dell'Italia<br />
Centro-Settentrionale, Gen.C.A.<br />
Marcello Gentili.<br />
L'evento si e' articolato su tre fasi: la<br />
prima, commemorativa della triste ricorrenza,<br />
officiata dai cappellani militari del<br />
Comando Regionale Toscana, Don<br />
Michele Pes e Padre Gabriele Bezzi;<br />
successivamente il Sindaco di Pisa,<br />
On. Marco Filippeschi, unitamente al<br />
Presidente della Provincia, Dott.<br />
Andrea Pieroni ed alla Signora Susana<br />
ed ai giovani Francesco ed Alessandro<br />
Semeraro, hanno provveduto alla scopertura<br />
della targa di intitolazione della<br />
via di accesso alla Caserma in località<br />
Cisanello.<br />
La nuova caserma è stata, quindi, ufficialmente<br />
inaugurata intestandola al<br />
S.Ten. M.B.V.M. Leone Benvenuti, nativo<br />
di Palaia (Pi) e deceduto eroicamente<br />
a Daslina (Zara) il 12 giugno 1942 nel<br />
vano tentativo di difendere e liberare<br />
una maestra italiana che era stata rapita<br />
dai ribelli.<br />
Come ha tenuto a sottolineare il<br />
Comandante Provinciale di Pisa, Col.<br />
Marcello Montella, nel suo intervento “la<br />
nuova caserma - realizzata nei tempi<br />
previsti in meno di quattro anni, costruita<br />
secondo i più moderni standard in<br />
materia di risparmio energetico e di sicurezza<br />
sul luogo di lavoro - è composta<br />
da circa 226 vani adibiti ad uffici, alloggi<br />
per il personale e servizi, per una superficie<br />
complessiva di 6.360 mq., che consentono<br />
la piena esecuzione sul territorio<br />
dei compiti d'istituto demandati alla<br />
Guardia di Finanza. La nuova struttura<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
I Cappellani militari prima della benedizione della Caserma<br />
consentirà, infatti, di poter ospitare un<br />
maggior numero di militari anche di<br />
sesso femminile, e di ottimizzare l'attività<br />
diuturnamente svolta, migliorando il<br />
livello di reattività per il contrasto alle<br />
diverse forme di illeciti.<br />
La creazione di ambienti di lavoro più<br />
funzionali e confortevoli avrà effetti positivi<br />
sul benessere fisico e psicologico dei<br />
nostri uomini e, conseguentemente,<br />
sull'intera Istituzione”.<br />
Numerosi e significativi sono stati gli<br />
interventi degli oratori che si sono succeduti<br />
per sottolineare la particolare solennità<br />
dell'evento.<br />
Tra questi il Sindaco di Pisa - On. Marco<br />
Filippeschi - nel suo discorso ha tenuto a<br />
precisare che l'intitolazione di una via<br />
cittadina al Gen. Paolo Semeraro è stata<br />
deliberata dal Consiglio Comunale<br />
all'unanimità “con il cuore gonfio di commozione<br />
perché il ricordo del comandante<br />
così legato alla città - un vero punto di<br />
riferimento, per tutti - il ricordo<br />
dell'amico, a un anno dalla sua scomparsa,<br />
è vivo, nitido e ben presente a tutti<br />
noi” perché “Paolo SEMERARO ci ha<br />
lasciato un esempio prezioso e incancellabile.<br />
Un esempio di competenza unita<br />
ad una grande passione per il suo lavoro,<br />
a una visione moderna e di largo orizzonte<br />
delle cose, e ad un tratto del carat-<br />
Intitolazione della Via di accesso alla Caserma al Gen. Paolo Semeraro<br />
tere improntato a sobrietà, pacatezza e<br />
sollecitudine verso gli altri, con la volontà<br />
tenace e creativa di educare i più giovani<br />
ai principi della democrazia.<br />
Qualità queste, che lo hanno caratterizzato<br />
come ufficiale e come uomo, come<br />
servitore dello stato e come padre”.<br />
Riferendosi all'attività svolta dalle<br />
Fiamme Gialle, il primo cittadino pisano<br />
ha sottolineato che “la città di Pisa e<br />
l'intero paese sanno quanto sia cruciale<br />
il ruolo svolto dalla Guardia di Finanza a<br />
tutela della legalità in campo economico,<br />
finanziario e tributario: lo dicono le<br />
vicende di questi tempi difficili; un versante<br />
così delicato, complesso e sentito<br />
come decisivo anche per le prospettive<br />
di solidità e tenuta dei conti pubblici<br />
dell'Italia”.<br />
Madrina della cerimonia e' stata la<br />
signora Susana Gavelli, vedova del<br />
compianto Gen. Semeraro.<br />
A scandire tutte le fasi della cerimonia, è<br />
stata la Banda Musicale del Corpo,<br />
diretta dal T.Col. Leonardo La Serra<br />
Ingrosso, che ha riscosso unanimi consensi<br />
entusiasmando in particolare le<br />
scolaresche degli istituti pisani ove di<br />
sovente il Gen. Paolo Semeraro si recava<br />
per intrattenere gli studenti sulla legalità<br />
e sul ruolo svolto dal Corpo in una<br />
moderna società civile.<br />
9
ACIREALE - LA SEZIONE<br />
A.N.F.I INTITOLATA AL S.<br />
TEN. M.B.V.M. GIUSEPPE<br />
GRASSO<br />
di Orazio Patti<br />
Il 7 maggio 2010 la Sezione ANFI di<br />
Acireale è stata ufficialmente intitolata<br />
al S.Ten. Giuseppe Grasso, Medaglia<br />
di Bronzo al Valor Militare alla memoria.<br />
Alla manifestazione, tenuta presso la<br />
sede sociale della Sezione, hanno partecipato<br />
le massime Autorità civili, militari<br />
e religiose, le Figlie del decorato,<br />
Adriana e Maia, il Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong> ANFI per la Sicilia, S.Ten.<br />
dott. Giuseppe Culò, il Presidente<br />
Onorario della Sezione, Gen. D.<br />
Salvatore D'Antona, il Vice<br />
Comandante Provinciale della Guardia<br />
di Finanza di Catania, Ten. Col.<br />
Salvatore Berluti, il Comandante la<br />
Tenenza di Acireale, Ten. Roberto<br />
Pollari, i Presidenti delle <strong>Sezioni</strong> ANFI di<br />
Catania e Fiumefreddo di Sicilia, il Col.<br />
Pietro Maglia in rappresentanza delle<br />
Associazioni Combattentistiche e<br />
d'Arma di Acireale e tantissimi soci<br />
accompagnati dai loro familiari.<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI, Gen.<br />
C.A. Giovanni Verdicchio,<br />
nell'impossibilità di partecipare ha invia-<br />
to un messaggio augurale.<br />
La cerimonia è iniziata con gli interventi<br />
del Consigliere <strong>Nazionale</strong>, S.Ten.<br />
Giuseppe Culò e del Presidente<br />
Onorario della Sezione, Gen. D.<br />
Salvatore D'Antona che, rispettivamente,<br />
hanno presentato la storia dell'ANFI e<br />
della Sezione di Acireale. Subito dopo è<br />
stato presentato e ricordato il concittadino<br />
Giuseppe Grasso, morto a Livorno il<br />
28 maggio 1943, colpito da una scheggia<br />
durante un bombardamento aereo<br />
nemico a bordo della motolancia della<br />
Guardia di Finanza con la quale traghettava<br />
militari e civili diretti ad un rifugio.<br />
Giuseppe Grasso nasce ad Acireale<br />
(fraz. Pozzillo) il 18 marzo 1898 e nel<br />
febbraio 1917 si arruola nella Regia<br />
Guardia di Finanza. Dopo alcuni anni di<br />
servizio, viene ammesso al corso allievi<br />
sottufficiali raggiungendo il grado di<br />
Maresciallo Maggiore. Nel 1937 il<br />
Comando Generale del Corpo gli concede<br />
un encomio solenne per aver tratto in<br />
salvo un finanziere dell'equipaggio<br />
dell'unità navale caduto accidentalmente<br />
in mare.<br />
Al M.M. mare Giuseppe Grasso è stata<br />
concessa la Medaglia di Bronzo al Valor<br />
Militare alla memoria e, con D.M.<br />
1578/SAG.-325 del 20.09.1994, conferito<br />
il grado di Sottotenente a titolo onorifico.<br />
Si riporta la motivazione della concessione<br />
della Medaglia di Bronzo al Valor<br />
Militare:<br />
“”Imbarcato su una motolancia della<br />
Guardia di Finanza, che traghettava<br />
militari e civili diretti ad un rifugio,<br />
La benedizione della Targa della Sezione<br />
fatto segno da bombardamento<br />
aereo, anziché affrettarsi a mettersi<br />
al riparo, si prodigava fino al sacrificio<br />
della propria vita <strong>nelle</strong> difficili<br />
operazioni di sbarco, riuscendo in tal<br />
modo a sottrarre da sicura morte una<br />
quarantina di militari ed alcuni civili<br />
che avevano preso posto nell'unità,<br />
diretti anche loro al rifugio””.<br />
Livorno 28 maggio 1943.<br />
La cerimonia si è conclusa con la scopertura<br />
e la benedizione della Targa<br />
della Sezione intitolata in onore e a<br />
ricordo del S.Ten. Giuseppe Grasso.<br />
Il S. Ten M.B.V.M. Giuseppe Grasso<br />
10 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
PRATICA DI MARE<br />
LA SALA BREAFING DEL<br />
C OMANDO OPERATIVO<br />
AERONAVALE INTITOLATA<br />
ALL’APPUNTATO SCELTO<br />
GIANNI GUARIGLIA<br />
di Mario de Nuntiis<br />
Il 23 marzo 2010, dopo una Santa<br />
Messa commemorativa celebrata nella<br />
Cappella “Nostra Signora di Loreto e<br />
San Matteo” del comprensorio Guardia<br />
di Finanza di Pratica di Mare, ha avuto<br />
luogo, mediante l'apposizione di una<br />
targa, la “cerimonia di intitolazione della<br />
sala briefing del Comando Operativo<br />
Aeronavale, alla memoria<br />
dell'Appuntato scelto Gianni Guariglia”<br />
venuto a mancare all'affetto dei propri<br />
cari, degli amici e colleghi il 17 gennaio<br />
2010 a causa di un incidente stradale.<br />
Nel corso della cerimonia, il Capo di<br />
Stato Maggiore del Comando Operativo<br />
Aeronavale, Col. Paolo Emilio Recchia,<br />
ha dato lettura di un riconoscimento di<br />
ordine morale concesso dal<br />
Comandante del Comando Operativo<br />
Aeronavale, Gen.B. Mennato<br />
Possemato che, nell'occasione, ha<br />
ricordato la figura dell'app. sc. Gianni<br />
Guariglia, elogiandone il comportamento.<br />
Alla cerimonia, oltre ad una rappresen-<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Il Gen. de Nuntiis dona alla figlia dell’App. Sc. Guariglia il foulard dell’<strong>Associazione</strong><br />
tanza di personale dei Comandi alla<br />
sede, dei soci A.N.F.I. con la bandiera<br />
della Sezione ed ai familiari del graduato<br />
giunti dalla provincia di Salerno su invito<br />
del Comandante del Comando<br />
Operativo Aeronavale , erano presenti i<br />
figli minori del militare, Giovanna di 13<br />
anni ed Alfredo di 10, ai quali sono stati<br />
donati, rispettivamente, il foulard ed il<br />
distintivo dell'A.N.F.I.<br />
Nel nome di Giovanna ed Alfredo i colleghi<br />
si sono uniti in una gara di solidarietà<br />
di raccolta fondi che nella circostanza<br />
sono stati consegnati alla vedova quale<br />
segno dell'affetto degli “uomini di cielo”,<br />
di mare e di terra che hanno condiviso<br />
con Gianni un breve tratto del cammino<br />
terreno.<br />
L'Appuntato scelto Gianni Guariglia<br />
aveva solo 42 anni ed era in piena attività<br />
di servizio, ma al pari di altri colleghi di<br />
Pratica di Mare era già iscritto alla<br />
nostra Sezione A.N.F.I., pertanto la<br />
Presidenza <strong>Nazionale</strong>, su richiesta del<br />
Presidente della Sezione, ha elargito un<br />
sussidio a testimonianza della più sincera<br />
solidarietà da parte di tutta<br />
l'<strong>Associazione</strong>.<br />
Nel ricevere l'assegno sono stati ringraziati<br />
i soci che insieme alle proprie consorti<br />
hanno voluto testimoniare con la<br />
loro presenza l'affetto e la solidarietà<br />
nei confronti dei familiari del militare. Un<br />
pensiero di particolare gratitudine è<br />
stato rivolto al Gen. C. A. Giovanni<br />
Verdicchio, ed al Consiglio <strong>Nazionale</strong><br />
che egli presiede, per la profonda sensibilità<br />
dimostrata nel deliberare la concessione<br />
del sussidio.<br />
Sentimenti di gratitudine e di apprezzamento<br />
sono stati, altresì, espressi al<br />
Comandante del Comando Operativo<br />
Aeronavale, Gen.B. Mennato<br />
Possemato, che con questa cerimonia<br />
ha voluto far sentire ai parenti di Gianni<br />
e soprattutto ai suoi bambini che nella<br />
perdita del papà hanno acquisito una<br />
grande famiglia, quella dei finanzieri in<br />
servizio ed in congedo.<br />
Al termine della cerimonia, attorno alla<br />
bandiera della Sezione, i Soci A.N.F.I.<br />
con le proprie consorti ed alcuni ufficiali<br />
in forza ai reparti di volo di Pratica di<br />
Mare, hanno posato per una foto ricordo<br />
con i figli dell'Appuntato Scelto<br />
Gianni Guariglia ed altri parenti.<br />
11
RADUNI<br />
2° RADUNO<br />
DELL'A.N.F.I. DI CAPITANATA<br />
A SAN SEVERO - PUGLIA<br />
di Luigi Iagulli<br />
Il 22 maggio si è svolto nella Città di san<br />
Severo, nello scenario dei<br />
festeggiamenti della “Madonna del<br />
Soccorso”, il 2° Raduno dell'A.N.F.I. di<br />
Capitanata, manifestazione<br />
organizzata dal Fin. Cav. Luigi Iagulli,<br />
Presidente della Sezione ANFI di San<br />
Severo, con la partecipazione di tutte le<br />
<strong>Sezioni</strong> ANFI ricadenti nella<br />
circoscrizione della provincia di Foggia,<br />
di una rappresentanza delle <strong>Sezioni</strong> di<br />
Bari ed Avezzano.<br />
Alla manifestazione hanno preso parte<br />
Autorità civili e militari che, con la loro<br />
presenza, hanno arricchito e supportato<br />
questa iniziativa che ha riscosso un<br />
grande plauso da parte di tutti i<br />
partecipanti e della cittadinanza tutta.<br />
Tra le Autorità intervenute non possiamo<br />
non menzionare, innanzitutto, l'Avv.<br />
Gianfranco Savino, Sindaco della Città<br />
di San Severo che, unitamente ad alcuni<br />
componenti del Consiglio, ha permesso<br />
lo svolgimento del Raduno; il<br />
Dott. Leo Lallo, Assessore alle risorse<br />
umane della Provincia di Foggia, in rappresentanza<br />
dell'On. Dott. Antonio<br />
Pepe, Presidente della Provincia; il<br />
Dott. Giuseppe Villani, Vicesindaco in<br />
rappresentanza del Comune di San<br />
Marco in Lamis; l'Avv. Luigi Damone,<br />
Presidente del Consiglio Comunale di<br />
San Severo; l'Assessore al Bilancio<br />
Dott. Michele Cicerale; l'Assessore al<br />
personale Prof. Raffaele Bentivoglio; la<br />
La tribuna delle Autorità<br />
12<br />
Le Bandiere delle <strong>Sezioni</strong> sfilano per le vie cittadine<br />
Dott.ssa Enza Cicerale, Dirigente del<br />
Comune; l'Assessore alle politiche<br />
sociali Marianna Bocola; il Dott. Comm.<br />
Antonio Zampelli, Vicepresidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'ANFI per l'Italia Centro<br />
Meridionale; il Col. Riccardo Brandizzi,<br />
Comandante Provinciale della Guardia<br />
di Finanza di Foggia; il Dott. Adamo<br />
Caruso, Vice Commissario aggiunto di<br />
San Severo; il S.Ten. Giuseppe Mineo,<br />
Comandante del Norm di San Severo; il<br />
Dott. Gabriele Falcone, già Primario<br />
dell'Ospedale di San Severo; l'Ing.<br />
Antonio Carafa, Consigliere; il Ten.<br />
Lorenzo La Pietra, Vice Comandante<br />
della Polizia Municipale e il Ten. Franco<br />
Zuppa; il Lgt. Leonardo De Luca della<br />
Guardia di Finanza di San Severo; le<br />
Associazioni di volontariato di San<br />
Severo ed, infine, le <strong>Sezioni</strong> ANFI di<br />
Capitanata guidate dai rispettivi<br />
Presidenti.<br />
La parte più suggestiva ed emozionante<br />
della cerimonia è avvenuta presso<br />
l'antica chiesa di San Severino, dove<br />
tutti gli intervenuti si sono uniti in preghiera<br />
partecipando alla Santa Messa<br />
celebrata per l'occasione da Mons.<br />
Michele Farulli.<br />
Al termine della S. Messa tutti i partecipanti,<br />
che inizialmente si erano incontrati<br />
presso il Palazzo Celestini, sede<br />
del Comune, hanno dato inizio alla sfilata<br />
per le vie cittadine della magnifica e<br />
laboriosa Città di San Severo.<br />
Le bandiere delle <strong>Sezioni</strong> ANFI, la centuria,<br />
i gonfaloni, le Autorità, le <strong>Sezioni</strong><br />
con striscioni, precedute dai rispettivi<br />
Presidenti, accompagnati dalla fanfara<br />
“Città di San Severo”, diretta dal<br />
Maestro Antonello Ciccone, hanno raggiunto<br />
la Lapide del Milite Ignoto dove<br />
veniva deposta una corona d'alloro dal<br />
Dott. Comm. Antonio Zampelli, Vice<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> dell'ANFI, e<br />
dall'Avv. Gianfranco Savino, Sindaco<br />
della Città.<br />
La manifestazione si concludeva in<br />
Piazza Municipio con gli interventi,<br />
introdotti dal Cav. Luigi Iagulli, del<br />
Sindaco Avv. Gianfranco Savino; del<br />
Dott. Comm. Antonio Zampelli, il quale<br />
ha esordito portando i saluti del<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A.<br />
Giovanni Verdicchio; del Dott.<br />
Giuseppe Villani; del Dott. Leo Lallo; del<br />
Dott. Caruso; del Col. Brandizzi e del<br />
Cap. Palmiotti.<br />
Nell'occasione il Dott. Zampelli ha consegnato<br />
l'attestato di Socio Onorario,<br />
all'Avv. Savino ed al Dott. Falcone, ed<br />
un attestato di merito al Brig. C. Antonio<br />
Dinicoluccio.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
3° RADUNO<br />
DEL 7° CORSO “PREDIL”<br />
2° B.T.G. DI PORTOFERRAIO<br />
A PATERNO - BASILICATA<br />
di Michele Gianfrancesco<br />
Paterno, il paese sorge nella fertile pianura<br />
della Valle dell'Agri. In questa<br />
splendida cittadina di Paterno si è svolto<br />
il 3° raduno del 7° Corso"Predil",<br />
Organizzato dall'App. Cav. Michele<br />
Milano.<br />
L'atmosfera era carica di emozioni; i<br />
radunisti si sono ritrovati a Paterno<br />
dopo tanti anni di onorato servizio prestato<br />
nei vari reparti del prestigioso<br />
Corpo della Guardia di Finanza.<br />
L'apertura del raduno è iniziata con una<br />
visita agli scavi archeologici di<br />
Grumentum; verso l'imbrunire, i radunisti<br />
e le loro consorti, hanno onorato la<br />
“Madonna Nera” con una visita assistendo<br />
ad una funzione religiosa nella<br />
cittadina di Viggiano.<br />
Al termine della stessa hanno assistito<br />
ai fuochi pirotecnici che hanno illuminato<br />
il cielo e la vallata, incantata da variazioni<br />
di colore e di luce che si riflettevano<br />
negli spazi sottostanti.<br />
Dopo la funzione religiosa la serata si è<br />
chiusa al ristorante Pantagruel con una<br />
"pizza tra colleghi”, parte dei quali ancora<br />
in servizio presso varie sedi.<br />
In quei momenti di raccoglimento si<br />
respirava un'aria calda e piena di conforto,<br />
come un uomo che ha ritrovato la<br />
propria famiglia dopo aver sostenuto<br />
mille prove ed avventure.<br />
Il giorno seguente la famiglia delle<br />
Fiamme Gialle si è recata presso il<br />
Nelle foto i partecipanti al raduno<br />
Sindaco della Città, dott. Severino<br />
Notarfrancesco, salutando tutte le autorità,<br />
compresa la giunta comunale, scambiandosi<br />
così il Crest comunale della<br />
Città con quello del Raduno.<br />
Alla cerimonia hanno assistito anche i<br />
colleghi in servizio della locale Tenenza<br />
di Viggiano, il Comandante Lgt.<br />
Francesco Datena ed il Brig. Carlo<br />
Bruno.<br />
Dopo l'incontro con il primo cittadino di<br />
Paterno, i radunisti si sono recati presso<br />
il monumento dei caduti deponendo una<br />
corona d'alloro e concludendo il suddetto<br />
momento con qualche minuto di raccoglimento<br />
in memoria dei soldati morti<br />
in battaglia e dei militari caduti<br />
nell'adempimento del proprio dovere.<br />
In seguito lo storico gruppo "Predil" si è<br />
recato presso Certosa di Padula, conosciuta<br />
anche come " Certosa di San<br />
Lorenzo", effettuando una visita guidata.<br />
La Certosa di Padula è la più grande in<br />
Italia, nonché tra le più famose e suggestive;<br />
fu fondata da Tommaso<br />
Sanseverino nel 1306 sul sito di un esi-<br />
stente cenobio ed è dedicata a San<br />
Lorenzo.<br />
La sua struttura richiama l'immagine<br />
della graticola sulla quale il Santo fu<br />
bruciato vivo.<br />
La storia dell'edificio copre un periodo di<br />
circa 450 anni. La parte principale della<br />
Certosa è in stile Barocco ed in essa<br />
sono state edificate 320 stanze.<br />
Il monastero ha il più grande chiostro<br />
del mondo ed è contornato da 84 colonne.<br />
Dopo la suddetta visita, la splendida<br />
giornata si è conclusa con un pranzo<br />
contornato da fiamme gialle e con la<br />
presenza del primo cittadino di Paterno.<br />
Sono stati momenti significativi, arricchiti<br />
da caldi abbracci e ricordi. Fra saluti<br />
vari e qualche lacrima furtiva, i colleghi<br />
del 7°Corso AA.FF. "Predil" hanno<br />
stretto un accordo: quello di vedersi<br />
ancora una volta, probabilmente al prossimo<br />
raduno nella città di Como.<br />
Durante la cena, i vari colleghi del corso<br />
Predil hanno ritrovato il proprio “io”,<br />
ricordando ancora una volta tutti i bei<br />
momenti trascorsi negli anni passati.<br />
Poiché il ritrovarci tutti insieme, arricchisce<br />
i nostri cuori rendendoli più sensibili,<br />
più buoni e disposti verso gli altri.<br />
Che vengano questi giorni e li aspetteremo<br />
con ansia e gioia; un vivissimo<br />
ringraziamento vada a tutti i colleghi<br />
che si sono prodigati per la realizzazione<br />
del raduno; un grazie di cuore al Cav.<br />
Michele Milano l'organizzatore,<br />
all'amico Gino Fusaro, calabrese DOC<br />
per aver saputo reperire con continue<br />
telefonate i colleghi mancati agli altri<br />
raduni e per averci fatto gustare durante<br />
i pranzi i prodotti della sua Calabria. Un<br />
caloroso grazie va anche ai nostri fotografi<br />
Rosario Infusino, Andrea Ignagni,<br />
Veronica Milano e Franco Bianco e a<br />
tutti gli altri amici.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010 13
ari amici e colleghi del 43° Corso AA.SS. Ortigara, sono il M.M.A.<br />
Longo Orazio, Presidente della Sezione di Padova,<br />
Cdell'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong>. Ho frequentato il<br />
corso suddetto, 2^ Compagnia (ultimo arrivato nella mitica gara dei 1500<br />
metri, gare di battaglione). Per inciso vinse per un punto la 2^ Compagnia.<br />
Sfogliando, giorni orsono, quel magnifico libro dei ricordi (di cui, in foto, la<br />
consegna del gagliardetto del 43° corso da parte del Col. Enzo Stanzani,<br />
Comandante della Scuola Sottufficiali all'Allievo Sottufficiale Unfer), mi è<br />
venuta la volontà e il desiderio, dopo 40 anni, di organizzare un raduno del<br />
nostro corso.<br />
Se l'adesione avrà una risposta positiva da parte dei partecipanti del 43°<br />
corso il programma di massima sarà il seguente:<br />
Venerdi 5 novembre:<br />
Ritrovo dei Radunisti, dalle ore 16,00 alle ore 18,00, presso l'Albergo<br />
Grand Hotel Torino Terme, Via Flacco 50, Abano Terme tel. 049.8601333<br />
049.866977;<br />
Sabato 6 novembre:<br />
Mattina: visita al Teatro Anatomico di Padova; al Palazzo della Ragione,<br />
antica sede dei Tribunali cittadini di Padova, eretto nel 1218 da Giovanni<br />
degli Eremitani; ricevimento dei Radunisti presso la sede del Municipio<br />
“Palazzo Moroni” dal Sindaco di Padova, Dott. Flavio Zanonato.<br />
Pomeriggio: visita alla Basilica di Sant'Antonio, eretta nel 1232 per custodire<br />
le spoglie del Frate Francescano morto a Padova nel 1231, ed alla<br />
Cappella degli Scrovegni.<br />
Domenica 7 novembre<br />
Gita con Pullman e guida turistica a disposizione.<br />
Prenotazioni entro il 30 settembre 2010.<br />
Per contatti: e-mail longoorazio@alice.it,<br />
Sezione di Padova, cell. 340.6691701 personale: 339.6304240<br />
Il S.Ten. Giuseppe Cipriani, tel. 06.9257871 ed il M.O. Mario Bonanni, tel. 06.9120914, entrambi soci della Sezione di<br />
Aprilia (LT), intenderebbero organizzare un Raduno del corso Allievi <strong>Finanzieri</strong> “Corso Latemar 2°” 4^ Compagnia<br />
“La Vecia” presso la Scuola Alpina di Predazzo.<br />
Gli interessati possono mettersi in contatto con i suindicati Soci.<br />
Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> della Toscana, Comm. Marco Mugnaini e Romano Neri cercano i finanzieri che hanno frequentato<br />
il Corso Allievi a Roma nell'anno 1961 ed erano inseriti nell'8^ e 9^ Compagnia, al fine di potersi ritrovare in<br />
occasione del 50° anniversario del Corso - 2011.<br />
Gli interessati possono rivolgersi a Marco Mugnaini tel. 050 - 525551 cell. 339 3308440 - mail : toscana@assofinanzieri.it<br />
; oppure a Romano Neri tel. 0566 - 40206 cell. 320 7015556.<br />
14<br />
1° Raduno del Corso Allievi <strong>Finanzieri</strong> “CAURIOL” 1964/1965<br />
A PREDAZZO<br />
Nei giorni 30 giugno / 2 maggio 2010, si è svolto a Predazzo il 1°<br />
raduno nazionale ex allievi finanzieri del corso Cauriol 1964/1965.<br />
Nella foto i partecipanti. Al centro, in seconda fila, l'allora tenente<br />
Silvio Messa.<br />
RADUNO<br />
5, 6 e 7 novembre 2010<br />
Abano Terme (PD)<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
CERIMONIE<br />
AOSTA<br />
Intitolazione ed inaugurazione<br />
caserma sede del Comando<br />
Regionale Valle d'Aosta<br />
Giovedi 22 aprile 2010 la nuova<br />
caserma, sede del Comando<br />
Regionale Valle d'Aosta, è stata intitolata<br />
al Finanziere Eliseo Luboz,<br />
medaglia di bronzo al valor militare.<br />
Alla cerimonia hanno preso parte il<br />
Presidente della Regione Valle<br />
d'Aosta, Augusto Rollandin, il<br />
Comandante Generale della Guardia<br />
di Finanza, Gen. C.A. Cosimo<br />
D'Arrigo, il Comandante<br />
Interregionale per l'Italia nordoccidentale,<br />
Gen. C.A. Daniele<br />
Caprino, e molte altre Autorità militari,<br />
civili e religiose.<br />
Madrina della cerimonia, che ha<br />
tagliato il nastro, è stata la Sig.ra<br />
Giuseppina Fronteddu, consorte del<br />
Generale D'Arrigo.<br />
Il Generale Angelo Massa,<br />
Comandante Regionale Valle<br />
d'Aosta, della Guardia di Finanza, nel<br />
suo intervento, tra l'altro, ha sottolineato<br />
che la nuova caserma ha un<br />
importante significato non solo per i<br />
finanzieri ma per l'intera Regione.<br />
Oltre alle Autorità, di cui sopra, era<br />
presente anche la Sezione A.N.F.I. di<br />
Aosta con una folta rappresentanza.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
MERANO<br />
Inaugurata la Lapide-<br />
Monumento a ricordo dei<br />
Caduti della Guardia di<br />
Finanza<br />
La cerimonia per l'inaugurazione della Lapide-<br />
Monumento, dedicata ai Caduti in servizio della<br />
Guardia di Finanza che hanno operato nel<br />
meranese, ha avuto luogo, con grande<br />
partecipazione e commozione dei familiari,<br />
delle Autorità, della cittadinanza e dei soci della<br />
locale Sezione ANFI, il 12 giugno 2010. L'opera,<br />
benedetta dal Cappellano militare Mons. Mucci, è intitolata al Fin. S. Stefano<br />
Gottardi, Medaglia d'Oro al valor civile, deceduto durante una operazione di<br />
soccorso alpino nel 2002.<br />
Diversi sono stati i momenti toccanti intervallati dai canti del coro “Concordia” di<br />
Merano. Il momento apicale della cerimonia è stato raggiunto quando sono stati<br />
chiamati all'appello la Medaglia d'Oro al valor civile, Fin. s. Stefano Gottardi ed i<br />
defunti finanzieri che attraverso la voce del cerimoniere, hanno risposto<br />
“Presente”.<br />
Dopo l'allocuzione del Presidente della Sezione ANFI di Merano, S.Ten. Angelo<br />
Ceglie, sono intervenuti il Sindaco di Merano, Dr. Gunther Januth ed il<br />
Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Giovanni Avitabile, che<br />
hanno evidenziato l'importanza delle relazioni sociale del Corpo in servizio ed in<br />
congedo nel meranese e la particolare considerazione in cui è tenuta la Guardia<br />
di Finanza.<br />
15
BISCEGLIE<br />
Nuovi locali per la Sezione ANFI<br />
Il 25 marzo 2010, al termine dei<br />
necessari lavori di adeguamento dei<br />
locali che l'Amministrazione del<br />
Comune di Bisceglie (BT) ha inteso<br />
concedere, in comodato d'uso, alla<br />
locale Sezione ANFI, è avvenuto il trasferimento<br />
ufficiale nella nuova sede,<br />
ubicata al civico 50 di Piazza Vittorio<br />
Emanuele.<br />
Per l'occasione è stata organizzata<br />
una breve cerimonia alla quale sono<br />
intervenuti:<br />
il Sindaco e la Giunta Comunale; una<br />
rappresentanza delle <strong>Sezioni</strong> di<br />
Barletta, Andria, Trani, Margherita di<br />
Savoia, delle locali Sezione delle<br />
Associazioni dell'A.N.M.I. e<br />
dell'A.N.C.; il Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />
ANFI della Puglia e Basilicata,<br />
Comm. Antonio Fiore; il<br />
Comandante della Compagnia della<br />
Guardia di Finanza di Trani; il Gen. B.<br />
in pensione Costantino Dibello e consorte;<br />
il Comandante di Locamare di<br />
Bisceglie: il Comandante della<br />
Tenenza dei Carabinieri; il<br />
Comandante della Polizia<br />
Municipale; il reverendo parroco<br />
della Chiesa di San Lorenzo, Don<br />
Ferdinando, e i soci tutti con le rispettive<br />
famiglie.<br />
Si è provveduto, quindi, al raduno<br />
degli invitati sul sacrario della Chiesa<br />
di San Lorenzo ed alla celebrazione<br />
di una S. Messa in suffragio dei<br />
seguenti soci della Sezione, deceduti<br />
dalla data di fondazione, dicembre<br />
1997:<br />
App. m. Mauro Angarano, App.<br />
Domenico Cassanelli, Sig.ra Maria<br />
D'Ambrosio, M.m. Luigi Gangai, Sig.<br />
Cesarino Guarini e Fin. Marco<br />
Palazzo.<br />
Dopo la “Preghiera del Finanziere”<br />
hanno fatto seguito le allocuzioni del<br />
Presidente della Sezione e del<br />
Sindaco e ciò che lo stesso rappresentava<br />
per il Paese, per<br />
l'Amministrazione Comunale e per la<br />
Guardia di Finanza.<br />
Non programmato, ma apprezzato e<br />
opportuno è stato l'intervento del<br />
Gen. B. Costantino Dibello che ha<br />
pubblicamente elogiato la Sezione<br />
ed il suo Presidente per l'opera di<br />
volontariato che alcuni soci svolgono<br />
a favore della cittadinanza con<br />
costante puntualità e dedizione.<br />
Al termine delle suddette allocuzioni,<br />
il Reverendo Don Ferdinando, accompagnato<br />
dal Presidente e dal Consiglio<br />
di Sezione, dal Sindaco, dal Consigliere<br />
<strong>Nazionale</strong> e dal Comandante della<br />
Compagnia della Guardia di Finanza, ha<br />
benedetto i locali della nuova Sezione.<br />
Soddisfazione e compiacimento sono<br />
Turi<br />
“3° memorial” Finanziere<br />
Cesare Marinelli<br />
stati gli elementi che hanno caratterizzato<br />
la positività dell'evento (ved. foto).<br />
La cerimonia si è conclusa con l'offerta<br />
di un “Vin d'Honneur” nei locali della<br />
Sezione.<br />
Si è tenuta Domenica 9 maggio 2010, presso il<br />
palazzetto dello sport di Turi (BA), la manifestazione<br />
sportiva e la consegna del trofeo “3°<br />
Memorial Finanziere Cesare Marinelli”.<br />
La manifestazione, voluta ed organizzata dalla<br />
locale Sezione ANFI e dall'A.S.P. di Turi (Ba), ha lo scopo di tenere vivo il ricordo<br />
del Finanziere deceduto in servizio a ventidue anni, il 13 aprile 1978 a Passo<br />
Premollo (UD), dove venne travolto insieme ad un collega da una slavina mentre<br />
prestava servizio in condizioni climatiche estremamente difficili.<br />
L'incontro sportivo, alla presenza delle Autorità locali ed a una notevole partecipazione<br />
della cittadinanza, ha dato vita ad un avvincente triangolare di pallavolo<br />
fra le squadre maschili under 16 delle rappresentative provinciali di Bari, Brindisi<br />
e Foggia. Il trofeo è stato abbinato al prestigioso torneo regionale “Kinderiadi”<br />
indetto dalla Fipav Puglia.<br />
Il memorial è stato vinto dalla selezione della provincia di Bari. La manifestazione<br />
si è conclusa con la consegna di targhe ricordo alla Sig.ra Grazia Colapietro,<br />
madre del Fin. Cesare Marinelli, al Presidente della Fipav Puglia Giuseppe<br />
Manfredi e di medaglie ricordo a tutti i partecipanti. Nella foto il momento della<br />
consegna della Coppa alla squadra vincitrice.<br />
16 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
PELLEGRINAGGIO<br />
11 luglio 2010<br />
Per Devozione A DIO...<br />
di Luciano Carva<br />
Pellegrinaggio per devozione a<br />
DIO e a San Michele Arcangelo a<br />
Oppido Lucano (Potenza)<br />
11 luglio 2010<br />
nche quest'anno, 11 luglio 2010,<br />
come consuetudine in tale perio-<br />
Ado, migliaia di persone hanno<br />
partecipato, provenienti da tutta Italia,<br />
all'anniversario dell'apparizione di San<br />
Michele Arcangelo a Francesca<br />
Lancellotti a Oppido Lucano.<br />
Fra questi molti appartenenti, in servizio<br />
e in congedo, alla Guardia di<br />
Finanza, all'Arma dei Carabinieri, alla<br />
Polizia di Stato, all'<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> <strong>d'Italia</strong> e<br />
all'<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri,<br />
a testimonianza e a ringraziamento di<br />
numerosi miracoli accaduti in passato e<br />
nel presente.<br />
L'evento religioso, molto sentito dal<br />
punto di vista della fede in Dio, ha visto,<br />
altresì, la partecipazione delle bandiere<br />
e stendardi delle diverse<br />
Associazioni Militari che hanno sfilato<br />
lungo le strade del paesino lucano per<br />
devozione e fede, partendo dalla piazza<br />
centrale per poi snodarsi, accompagnati<br />
dalle musiche religiose e militari<br />
della banda musicale locale, lungo il<br />
centro storico del paese da via<br />
Cervellino sino a giungere al civico 70 di<br />
tale via, ossia sul luogo dell'apparizione<br />
di San Michele Arcangelo a Francesca<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Lancellotti avvenuta il 7 luglio 1956 tra le<br />
9,30 e le 10,00 del mattino.<br />
Numerosi sono stati inoltre i giovani partecipanti<br />
ed i bambini vestiti da Angeli<br />
per devozione.<br />
Questa stupenda cornice di religiosità,<br />
diffusa grazie alla grande opera di fede<br />
in DIO ed infusa nei fedeli da una creatura<br />
eccezionale, ed umile, schiva da ogni<br />
merito, ricca solo di amore per Dio la<br />
Madonna e tutti i Santi, protesa a spendere<br />
la propria esistenza a favore del<br />
prossimo non risparmiandosi ma sacrificandosi<br />
per tutti coloro che Le chiedevano<br />
una preghiera ed una intercessione a<br />
Dio per le loro guarigioni sia fisiche che<br />
spirituali e, senza soprattutto, ricevere<br />
nulla da alcuno, senza il benché minimo<br />
elemento speculativo.<br />
San Michele Arcangelo e la devota Francesca Lancellotti Zotta<br />
Alle ore 11 è stata concelebrata la S.<br />
Messa nella Chiesa principale di<br />
Oppido Lucano da Padre Ernesto<br />
Piacentini e da Don Renato Cupini.<br />
Il 12 Luglio il TG1 di Rai uno ha ripreso e<br />
trasmesso l'evento, mentre “Uno mattina<br />
Estate” (il dottor Francesco<br />
Maimone ha autorevolmente preparato<br />
il servizio) di RAI UNO ha partecipato<br />
direttamente inviando una giornalista<br />
per intervistare qualche pellegrino e<br />
riprendere le immagini dell'evento andato<br />
in onda il 19 luglio, di circa 15 minuti,<br />
nel corso del quale sono state intervistate<br />
diverse persone guarite da Dio<br />
per intercessione di Francesca e diversi<br />
sacerdoti che hanno illustrato l'iter della<br />
canonizzazione in Vaticano per la futura<br />
causa di beatificazione di Francesca<br />
Lancellotti che sarà presentata<br />
dall'<strong>Associazione</strong> “Figli Spirituali di<br />
Francesca Lancellotti”, l'unica associazione<br />
riconosciuta dagli eredi di<br />
Francesca.<br />
Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> della regione<br />
Puglia, Fin. Comm. Antonio Fiore, è<br />
stato intervistato dalla giornalista di<br />
“Uno Mattina Estate”.<br />
Un bellissimo articolo, infine, è stato<br />
pubblicato su il quotidiano “Il Tempo”<br />
dalla dott.ssa Grazia Maria Coletti a<br />
pagina 47: l'intervista a Vittoria Cipriani<br />
commuove ogni persona che lo legge e<br />
sicuramente avvicina tante anime a<br />
DIO.<br />
17
Prof. Massimo Santini - Direttore Dipartimento<br />
Cardiovascolare Ospedale San Filippo Neri di Roma<br />
Consulente cardiologo del Poliambulatorio FAF di<br />
Roma, diretto dal dott. Riccardo Piccinni.<br />
La SINCOPE<br />
Cari Amici,<br />
oggi parleremo della Sincope.<br />
La “ Sincope è il termine che viene abitualmente<br />
usato per definire una perdita<br />
totale dello stato di coscienza”.<br />
La sincope può essere dovuta a cause<br />
cardiache e non cardiache. Le prime<br />
sono abitualmente le più frequenti e di<br />
esse parleremo.<br />
Meccanismo della Sincope<br />
Una persona può perdere conoscenza<br />
con vari meccanismi fisiopatologici<br />
quali il rallentamento dei battiti cardiaci<br />
fino all'arresto totale del cuore, la brusca<br />
caduta della pressione sanguigna,<br />
l'eccessiva velocità dei battiti cardiaci<br />
con mancata fuoriuscita di sangue dal<br />
cuore, etc,etc.<br />
Tutti questi meccanismi hanno come<br />
conseguenza comune la perdita della<br />
irrorazione cerebrale.<br />
Potremmo dire che senza l'afflusso di<br />
sangue, il cervello ( computer centrale<br />
del nostro organismo) si spegne.<br />
Spegnendosi il cervello, vengono immediatamente<br />
meno tutte le funzioni che<br />
da esso sono abitualmente controllate<br />
quali la postura corporea , lo stato di<br />
coscienza, la visione, la mobilità etc. Ne<br />
consegue un totale rilasciamento del<br />
corpo che tende a cadere bruscamente<br />
a terra con potenziali traumi e fratture<br />
ossee.<br />
Se la interruzione dell'attività cerebrale<br />
18<br />
L’Angolo della SALUTE<br />
è prolungata si possono rilasciare anche<br />
gli sfinteri vescicale e anale con perdita<br />
di urine e feci.<br />
Nei casi nei quali la causa della sincope<br />
è stata fugace, cadendo in terra,il corpo<br />
assume una posizione orizzontale e per<br />
gravità il sangue affluisce nuovamente<br />
al cervello con pronta ripresa dello stato<br />
di coscienza.<br />
Nei casi nei quali la causa persiste la<br />
situazione può divenire significativamente<br />
più grave.<br />
Contrariamente a quanto può sembrare,<br />
vedendo una persona svenire, la sincope<br />
molto spesso non è un evento maligno<br />
e non altera le qualità della vita né la<br />
sopravvivenza del soggetto.<br />
Questo è il caso di tutte le sincopi che<br />
avvengono nei soggetti con cuore strutturalmente<br />
sano.<br />
Più grave può invece risultare la sincope<br />
nei soggetti che siano portatori di una<br />
malattia cardiaca (cardiomiopatie , infarto<br />
etc).<br />
Essendo questo argomento particolarmente<br />
intricato lo divideremo in due<br />
sezioni, una dedicata alla sincope nei<br />
soggetti con cuore sano (che sarà<br />
oggetto della trattazione odierna), ed<br />
una dedicata alla sincope <strong>nelle</strong> persone<br />
con cuore malato,(che tratteremo nel<br />
prossimo numero di Fiamme Gialle).<br />
La sincope Neuro- Mediata (o vaso<br />
vagale) è certamente il più frequente tipo<br />
di perdita di coscienza.<br />
Avviene abitualmente nei soggetti con<br />
cuore strutturalmente sano (cioè con<br />
elettrocardiogramma ed ecocardiogramma<br />
normali, senza segni di malattia<br />
ischemica); viene scatenata da sti-<br />
“L’angolo della salute” è a cura di Massimo Santini<br />
moli visivi, uditivi, psicologici etc, che<br />
elaborati in maniera anomala dal cervello,<br />
producono o una vasodilatazione<br />
brusca ed intensa, con conseguente<br />
caduta della pressione arteriosa sanguigna,<br />
o un rallentamento importante<br />
del battito cardiaco fino a una vera e propria<br />
interruzione dell'attività del cuore<br />
con arresto cardiocircolatorio.<br />
In entrambi queste situazioni non arriverà<br />
sangue a sufficienza al cervello ed<br />
il paziente perderà conoscenza cadendo<br />
a terra.<br />
L'esempio più frequente di una sincope<br />
neuro- mediata è quella che siamo soliti<br />
osservare in alcune persone durante un<br />
prelievo di sangue o durante la visione<br />
del sangue (taglio accidentale, atto<br />
medico etc). In questo caso il messaggio<br />
visivo, condotto regolarmente al cervello,<br />
provoca una reazione eccessiva<br />
negativa con una delle due manifestazioni<br />
cliniche suddette. La sincope dovuta<br />
al crollo della pressione arteriosa<br />
viene definita “ Sincope<br />
Vasodepressiva”, quella dovuta al rallentamento<br />
dei battiti cardiaci “Sincope<br />
Cardioinibitoria, e quella dovuta ad<br />
entrambi i meccanismi insieme “Sincope<br />
Mista.”<br />
Sintomi<br />
La sincope neuro-mediata tende a ripetersi<br />
nel tempo. Molti pazienti riferiscono<br />
di averne avute più di una nell'arco<br />
della loro vita, spesso fin dall'età giovanile,<br />
anche se possono essere passati<br />
molti anni tra un episodio e un altro.<br />
Il paziente abitualmente si accorge, prima,<br />
che sta per svenire. A volte avverte<br />
un giramento di testa, a volte calore al<br />
volto e nausea, sudorazione, malessere<br />
generale. Questa sintomatologia,<br />
che precede quasi sempre la perdita di<br />
coscienza totale, è un ottimo campanello<br />
d'allarme che consente al paziente<br />
un minimo di tempo per reagire, sdraiandosi<br />
immediatamente a terra. In questo<br />
modo, con la testa in posizione orizzontale<br />
rispetto al corpo, il sangue affluirà<br />
al cervello per forza di gravità, il soggetto<br />
pur sentendosi poco bene non<br />
svenirà e nello spazio di pochi minuti,<br />
scomparso il riflesso vasomotorio o cardioinibitore,<br />
potrà tranquillamente rialzarsi<br />
e riprendere la propria attività.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
fig. 1<br />
Se il paziente invece non assume subito<br />
la posizione supina ma tenta di resistere<br />
(per situazioni particolari, per vergogna<br />
o quant'altro), il riflesso avrà il<br />
sopravvento e la sincope si manifesterà<br />
in tutta la sua potenza, facendolo cadere<br />
bruscamente in terra con potenziali<br />
traumi corporei. E' ciò che accade<br />
molto spesso la notte, quando ci si alza<br />
bruscamente per andare in bagno ed il<br />
paziente inizia ad avvertire il malessere.<br />
Se non si sdraia subito, ma cerca di<br />
raggiungere il letto, spesso cade urtando<br />
il capo contro il lavandino, vasca,<br />
bidet etc con gravi traumi facciali.<br />
La manifestazione sincopale peggiore<br />
si può osservare nei soggetti alla guida<br />
di autoveicoli.<br />
In questa situazione, infatti, il soggetto,<br />
se non blocca l'auto accostandosi al<br />
bordo della strada all'inizio dei prodromi,<br />
subirà la perdita di coscienza peggiore<br />
in quanto la cintura di sicurezza<br />
impedirà al corpo di adeguarsi perpetuando<br />
più a lungo la mancata irrorazione<br />
cerebrale e conseguente perdita<br />
totale di coscienza, spesso causando<br />
pericolosi incidenti stradali.<br />
Diagnosi<br />
La diagnosi della sincope neuromediata<br />
non è difficile .Spesso è sufficiente<br />
parlare con il paziente per capire<br />
che siamo di fronte ad una sincope neuro-<br />
mediata.<br />
Nel dubbio è possibile sottoporre il sog-<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
getto ad un esame chiamato TILT-TEST,<br />
durante il quale viene lasciato in piedi<br />
su di un piano inclinato, con controllo<br />
dell'ecg, della pressione arteriosa e<br />
della frequenza cardiaca.<br />
Dopo un periodo di tempo variabile, da<br />
pochi minuti a mezz'ora circa, il paziente<br />
ripete la manifestazione sincopale consentendoci<br />
di osservare il meccanismo<br />
(vasomotorio o cardioinibitore).<br />
La pronta assunzione di una posizione<br />
orizzontale del tavolo, interrompe il fenomeno.<br />
In alcuni casi si ricorre anche allo Studio<br />
Elettrofisiologico Endocavitario che<br />
consiste nel registrare l'attività cardiaca<br />
all'interno del cuore con degli elettrocateteri<br />
introdotti per via venosa.<br />
In tal modo è possibile mettere in evidenza<br />
dei disturbi della conduzione elettrica<br />
cardiaca non visibili con<br />
l'elettrocardiogramma normale.<br />
La metodica diagnostica certamente più<br />
utilizzata nei casi di sincope di origine<br />
incerta è l'impianto sottocutaneo di uno<br />
speciale registratore elettrocardiografico<br />
(grande come un dito mignolo) che<br />
consente di osservare l'attività cardiaca<br />
durante l'episodio sincopale Inoltre è in<br />
grado di memorizzare l'evento e trasmetterlo<br />
telefonicamente al nostro centro.<br />
Questo piccolo monitor, chiamato LOOP<br />
RECORDER (fig. 1), rimane in funzione<br />
per oltre due anni e consente la diagnosi<br />
nella quasi totalità dei pazienti.<br />
Terapia<br />
La terapia della sincope neuro-mediata<br />
non è particolarmente efficace. Infatti,<br />
tranne i casi nei quali si osserva durante<br />
la sincope un arresto cardiaco e che<br />
vengono risolti brillantemente con<br />
l'impianto di un pacemaker cardiaco<br />
permanente, negli altri casi non esiste<br />
alcuna indicazione alla terapia elettrica<br />
né a una ipotetica terapia farmacologica.<br />
Tutte le medicine provate sono risultate<br />
inefficaci. La terapia migliore per un<br />
paziente, specialmente se giovane, con<br />
sincopi neuro- mediate ricorrenti è la<br />
sua informazione sul tipo di patologia di<br />
cui è portatore e sulle modalità di reazione<br />
al riflesso fin dalle prime avvisaglie<br />
della sintomatologia presincopale.<br />
Un corretto “Counceling” può risultare<br />
molto efficace.<br />
Infine può essere molto utile un colloquio<br />
con uno psicoterapeuta in quanto<br />
molto spesso le situazioni emozionali,<br />
psichiche, socio- ambientali ne indicano<br />
una potenziale utilità.<br />
Per concludere questa prima sezione<br />
della Sincope, la Perdita di Coscienza<br />
su base Neuro- Mediata non rappresenta,<br />
in soggetti con cuore strutturalmente<br />
sano, una patologia grave.<br />
Se affrontata adeguatamente può essere<br />
limitata nel suo manifestarsi e nella<br />
sua traumaticità .<br />
Nei casi nei quali viene sottovalutata<br />
può però divenire fonte di pericolo significativo<br />
per la vita dei pazienti.<br />
Se non lo hai già fatto, iscriviti a Il<br />
Cuore di Roma Onlus gratuitamente.<br />
Riceverai ogni tre mesi il giornale<br />
dell'<strong>Associazione</strong> che è di grande<br />
interesse e aggiornamento sulla<br />
moderna cardiologia.<br />
Visita il sito web del Cuore di Roma<br />
www.ilcuorediroma.org e poni i tuoi<br />
quesiti medici per te o per i tuoi<br />
parenti utilizzando gratuitamente lo<br />
“sportello cuore” all'interno del<br />
sito.<br />
Non delegare<br />
la tutela della tua salute!<br />
“Mantieni il Ritmo!”<br />
19
TACCUINO<br />
di Giuseppe Giuliani<br />
Quel colpo di pistola<br />
colpo avrebbe potuto benissimo per- di sé una macchina fotografica, che è<br />
dersi nell'aria ma, quando il diavolo ci un regalo di nozze del mio primo<br />
mette la coda, non c'è nulla da fare. matrimonio, anno 1955. Si tratta di<br />
Quel colpo era andato dritto al cuore una Kodak, modello Retina II, che a<br />
del marittimo, provocandone la morte q u e l t e m p o c r e d o f o s s e<br />
istantanea. all'avanguardia delle macchine foto-<br />
Tornato in ufficio, il capo ufficio opera- grafiche. La caratteristica di questa<br />
Avevo assunto da pochi giorni il zioni, l'allora tenente colonnello macchina è di avere la possibilità<br />
comando della Legione di Napoli Michele Mola, mi disse che i mass oltre che di determinare la distanza e<br />
quando fui raggiunto a casa da una media premevano per sapere ed io lo l'apertura dell'obiettivo di stabilire con<br />
telefonata. C'era stato un abbordag- pregai di convocare una conferenza un solo parametro, la luminosità, le<br />
gio di nave contrabbandiera, nel stampa per mezzogiorno. condizioni per l'impiego ottimale<br />
corso del quale un marittimo greco Nel frattempo, era sopraggiunto nel dell'apparecchio.<br />
era stato ucciso da un colpo di mitra mio ufficio un sostituto procuratore Con questa macchina, negli anni, ho<br />
sparato da un nostro sottufficiale. della Repubblica, al quale avevo fatto cose incredibili. Fotografie niti-<br />
Erano le due di notte ma io ero ancora esposto la ricostruzione dei fatti. dissime dal treno lanciato a 200<br />
sveglio, per cui feci presto a scendere Seguì anche una specie di lungo brac- all'ora oppure con la sola luce della<br />
in strada, prendere la mia auto e rag- cio di ferro, perché il magistrato candela utilizzando l'apertura non<br />
giungere il molo di Mergellina, dove sosteneva che doveva inviare al sot- automatica dell'obiettivo, fotografie<br />
stava per giungere la nostra unità tufficiale un avviso di garanzia ed io lo con l'autoscatto, col flash o senza<br />
navale col morto a bordo. Sul molo scongiuravo di non farlo, per evitare eccetera eccetera. All'inizio, i rollini<br />
giunse anche il dirigente del Servizio di mettere in moto l'inflessibile buro- erano solo in bianco e nero, poi venne<br />
sanitario legionale, che avevo fatto crazia, che avrebbe recato sicuri il colore. I formati iniziali erano picco-<br />
chiamare per le constatazioni di rito. danni ad una persona già sotto lissimi, poi vennero gli ingrandimenti.<br />
Venni informato per sommi capi sulla shock. Il sostituto continuava a dire Insomma, tutta la storia della fotogradinamica<br />
dei fatti ma, com'è ovvio, che per lui era un atto dovuto ed io fia è passata per questa macchina.<br />
intendevo saperne di più, per cui rin- continuavo a cercare di convincerlo Poi ebbi una Polaroid, anzi due, una<br />
viai gli approfondimenti a più tardi. che, anche se si fosse sottratto a più rozza, una più sofisticata. La<br />
Alle 8 precise mi raggiunse in ufficio quell'atto dovuto, in nome del senso Polaroid era, come ognun sa, a sviuna<br />
telefonata del Comandante di umanità, nessun nocumento gli luppo immediato, per cui non era<br />
Generale, il quale mi raccomandò di sarebbe derivato. Lo convinsi. necessario portare i rollini allo svilupstabilire<br />
per bene la dinamica dei fatti A mezzogiorno, in una stanza del po ed alla stampa. Ma le foto delle<br />
ed io gli risposi che era quanto mi Centro operativo, c'era tutta la stam- due Polaroid non sono mai state<br />
accingevo a fare. Infatti, nel frattem- pa locale e nazionale. Avvalendomi di all'altezza di quelle della Kodak.<br />
po, era giunta nel porto di Napoli un quaderno grande e di un'agendina Infine, pochi anni fa, è arrivata una<br />
anche la nave contrabbandiera ed io piccola, che tenevo affiancati, simulai macchina digitale. Dico “è arrivata”<br />
salii a bordo per cercare di capire. E la scena che si era verificata quella perché non sono stato io a cercarla e<br />
ricostruì i fatti nel modo seguente. notte. Non era una mia fantasiosa forse non l'avrei mai cercata. E' stato<br />
La nostra unità navale, un guardaco- ricostruzione, era l'unica scena pos- un regalo di mio figlio, il quale, da<br />
ste, aveva accostato la nave contrab- sibile. quando ha avuto l'età della ragione,<br />
bandiera, molto più alta, che tentava Nel libro “Storia di contrabbando ha sempre prodigato i suoi sforzi per<br />
la fuga con i motori a tutta forza. Da Napoli 1945-1981”, scritto da Marisa farmi diventare “moderno”, per inte-<br />
bordo di questa nave, un marittimo, Figurato e Francesco Marolda ed ressarmi ai ritrovati della tecnologia.<br />
verosimilmente nel tentativo di scon- edito da Tullio Pironti, a pag. 192 si Così è stato per la fotocopiatrice, per<br />
giurare l'abbordaggio, aveva sollevalegge che la mia “versione resta la carta di credito, per il telefonino. Lui<br />
to una delle tante tavole di legno che, l'unica“. Quasi a far intendere che ce si è sempre sforzato di farmi uscire da<br />
chissà perché, stavano sul ponte, e si ne sarebbe potuta essere un'altra. E' certe contraddizioni. Per esempio, in<br />
accingeva a scaraventarla in testa ad un vecchio vizio di noi italiani: più la fatto di videoregistrazione credo di<br />
un sottufficiale che, a bordo del guar- verità è semplice, più stentiamo a cre- essere stato sempre all'avanguardia.<br />
dacoste, e con la pistola in pugno, derci. Uno dei primi apparecchi in commer-<br />
guardava in alto. In un gesto di istinti-<br />
cio era un Philips, che io acquistai<br />
va difesa, il sottufficiale si era un po'<br />
registrando dalla televisione una<br />
chinato su sé stesso, come per pro- A casciaforte serie sterminata di cassette. Che poi<br />
teggersi, ed era partito, del tutto invo-<br />
dovetti riversare su altre cassette<br />
lontariamente, un colpo. Questo Nella mia casciaforte, fa bella mostra Betamax, quando il sistema Philips<br />
20 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
andò in soffitta. Ma anche il Betamax del 1791, del 1795 e del 1848. anche ai ricordi di famiglia, perché<br />
è andato in soffitta, per cui fui costret- Bisogna giungere alla Costituzione mia madre era insegnante. Quindi,<br />
to a riversare le cassette su VHS. E del 27 ottobre 1946 per trovare affer- per me, la donna che lavora (fuori<br />
poiché anche questo sistema ha le mato, nella stesso Preambolo: “La casa, intendo, perché in casa, in un<br />
ore contate, ho riversato molte cas- legge garantisce alla donna, in tutti i modo o nell'altro, una donna lavora<br />
sette in DVD. Se si pensa che la mia campi, diritti uguali a quelli sempre) è un fatto del tutto normale.<br />
nastroteca conta circa 1.500 titoli, si dell'uomo”. Posso aggiungere che, quand'ero<br />
può immaginare che razza di lavoro Neanche in quella che oggi viene Redattore capo de “il finanziere”<br />
mi sia toccato nel tempo per le varie comunemente ritenuta la “patria del (stiamo parlando dei primi anni sesconversioni.<br />
matriarcato”, ossia negli Stati Uniti santa), ad una ragazza, guarda<br />
Orbene, pur essendo un “patito” d'America, la legislazione ha avuto caso, napoletana, che mi aveva<br />
delle videoregistrazioni, io non un'evoluzione più sollecita. Infatti, né scritto se ritenessi logico che alle<br />
avevo altrettanta sensibilità per altre nella “Dichiarazione dei diritti della donne fosse preclusa la carriera milicose<br />
“moderne” e di qui gli sforzi di Virginia” del 1776, né nella tare, risposi di no e che, in capo a<br />
mio figlio per cambiare le cose. Costituzione del 1787 si trovano rife- qualche anno, la questione si sareb-<br />
E giungiamo così alla macchina foto- rimenti alle donne. Bisogna giungere be risolta. Oggi l'incarico di<br />
grafica digitale. Come fare a negarne al 19° emendamento, del 1920, per Redattore capo de “il finanziere” è<br />
i vantaggi? Con la mia Kodak dovevo trovare la seguente affermazione: “Il affidato ad un brillante ufficiale in goncomprare<br />
i rollini, farli sviluppare e diritto di voto conferito ai cittadini nella.<br />
stampare per intero, per poi magari degli Stati Uniti non potrà essere Insomma, non ho nulla, ma proprio<br />
accorgermi che non tutte le foto negato o limitato dagli Stati Uniti o da nulla da eccepire sulla presenza femerano<br />
riuscite. Tutto diverso con la uno degli Stati (membri) in conside- minile in ogni impiego. Ma, per favomacchina<br />
digitale. Si possono vede- razione del sesso”. re, non mi parlate di “quote rosa”, perre<br />
le foto scattate, decidere se utiliz- Anche in Germania bisogna giunge- ché allora il mio umore volge al pegzarle<br />
o no, farle stampare o inviarle re alla Costituzione di Weimar del gio. Forse mi spiegherò meglio in<br />
sul computer eccetera eccetera. 1919 per trovare affermato, un'altra occasione, quando avrò più<br />
Certo, io sono incantato, direi che all'articolo 109: “Uomini e donne spazio a disposizione. Per ora mi limiresto<br />
senza parole di fronte a queste hanno di regola gli stessi diritti e dove- to a dire che, se fossi donna, le “quobellezze<br />
della tecnologia moderna. ri civili”. Espressione ripetuta quasi te rosa” mi offenderebbero a morte,<br />
Ma, per il mio carattere, è tutto troppo integralmente nella Costituzione del perché mi darebbero la sensazione<br />
perfetto, tutto troppo bello, tutto 1949, articolo 3: “Uomini e donne di appartenere ad una specie in<br />
“troppo”. Sorrido all'evoluzione dei hanno eguali diritti”. estinzione, che deve vivere in<br />
tempi, ma conservo dentro di me un Similmente, in Italia non si trova un'area protetta.<br />
pizzico di nostalgia per le foto a volte alcun accenno alle donne nello<br />
un po' sfocate della mia Kodak, per il Statuto albertino ma se ne trovano<br />
bianco e nero, per l'impegno che numerosi nella Costituzione del La vecchiaia<br />
dovevo mettere per trovare i para- 1948. “Tutti i cittadini hanno pari<br />
metri giusti nel mentre ora è tutto dignità sociale e sono eguali davanti La vecchiaia è l'adolescenza<br />
automatico. Il guaio è che non posso alla legge, senza distinzione di sesso dell'infinito (Victor Hugo).<br />
confidare questi miei pensieri a nes- ecc.” (articolo 3); “Sono elettori tutti i<br />
suno, perché tutti direbbero che cittadini, uomini e donne, che hanno Non disdicono ai vecchi gli onesti<br />
sono un “parruccone”. raggiunto la maggiore età” (articolo godimenti della mensa (Marco Tullio<br />
48); “Tutti i cittadini dell'uno e<br />
dell'altro sesso possono accedere<br />
Cicerone).<br />
Ma le quote no<br />
agli uffici pubblici e alle cariche eletti- Basta solo invecchiare bene, e tutto<br />
ve in condizioni di eguaglianza, torna (Arthur Schopenhauer).<br />
La Dichiarazione dei diritti dell'uomo secondo i requisiti stabiliti dalla leg-<br />
e del cittadino, del 26 agosto 1789, ge” (articolo 51).<br />
Latinorum<br />
che è considerata un po' il ceppo dal Ma in Italia, ancor prima della<br />
quale sono scaturite le Costituzioni Costituzione repubblicana, la donna Semel in anno, licet insanire (Una<br />
degli Stati moderni, non nomina le si era già stabilmente inserita nella volta all'anno, è lecito impazzire<br />
donne. Pur <strong>nelle</strong> sue solenni affer- vita pubblica attraverso una profes- Seneca).<br />
mazioni di libertà e di uguaglianza, sione che forse le è congeniale: quelessa<br />
si preoccupa di porre fine alle la dell'insegnamento. La maestra ele- Primum vivere, deinde philosophari<br />
discriminazioni sociali ma non si mentare, ancor prima delle inse- (Prima vivere, poi filosofare<br />
pone neppure il problema della pari- gnanti delle scuole superiori, è infatti Hobbes)<br />
ficazione dei diritti tra i due sessi. entrata probabilmente in tutte le<br />
Nessun accenno alla donna si trova nostre case ed appartiene ai nostri<br />
neppure <strong>nelle</strong> Costituzioni francesi ricordi d'infanzia. Per me, appartiene<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
21
IL COMANDANTE GENERALE<br />
di Giuseppe Di Gaetano<br />
LEGGE 3 GIUGNO 2010, N. 79<br />
n rilevante passo in avanti compie<br />
il Corpo con l'approvazione<br />
Udella legge 3 giugno 2010, n. 79,<br />
che, tra l'altro, stabilisce come suo<br />
Comandante Generale possa essere<br />
un Ufficiale della Guardia di Finanza del<br />
maggior grado. È una innovazione di<br />
grande rilevanza e sul piano organizzativo<br />
istituzionale e su quello morale.<br />
Vengono, così, riconosciute ai generali<br />
del Corpo, le mai mancate qualità<br />
necessarie per l'alta direzione di una<br />
organizzazione tanto complessa come<br />
la nostra, dai molteplici compiti.<br />
La prima applicazione della legge è<br />
avvenuta con la scelta a Comandante<br />
Generale del Comandante in Seconda,<br />
Gen. C.A. Nino Di Paolo.<br />
Mi limito a richiamare qualche punto più<br />
importante della legge e taluni precedenti,<br />
per sottolineare l'evoluzione della<br />
carica.<br />
Il Comandante generale della Guardia<br />
di finanza è scelto fra i generali di coro<br />
d'armata (…) del medesimo Corpo o<br />
dell'Esercito.<br />
È rilevante notare che nella legge del<br />
1906 egli proveniva nell'ordine<br />
“dall'Esercito o dal Corpo stesso”.<br />
Prende accordi con gli stati maggiori<br />
delle Forze armate, per quanto è<br />
necessario in relazione<br />
all'addestramento militare e al concorso<br />
dei reparti alle operazioni militari in<br />
caso di emergenza.<br />
Per le esigenze addestrative di carattere<br />
militare e per il collegamento con il<br />
Ministro della difesa, è assegnato al<br />
Comando Generale (…) un Generale di<br />
Divisione dell'Esercito. Per finalità di collegamento<br />
è assegnato al Ministero<br />
della Difesa un Generale di Divisione<br />
del Corpo.<br />
Il Comandante Generale definisce con<br />
il Capo di Stato Maggiore della Difesa le<br />
modalità del concorso del Corpo alla<br />
difesa militare (…) e alle missioni militari<br />
all'estero.<br />
E adesso un po' di storia<br />
dell'ordinamento, che aiuta a comprendere<br />
l'evoluzione della carica di<br />
Gen. C. A. Nino Di Paolo<br />
Comandante Generale.<br />
Nel 1906, quasi 18.000 uomini della<br />
Guardia di Finanza, territorialmente<br />
distribuiti in 77 circoli (dal 1959, gruppi)<br />
ebbero, finalmente, un agognato proprio<br />
organo centrale, direttamente dipendente<br />
dal Ministro delle Finanze. Un capo<br />
con grado di Generale proveniente<br />
dall'Esercito attivo o dal Corpo stesso<br />
(art. 2 allegato A alla legge 19 luglio<br />
1906, n. 367), coadiuvato da un<br />
Colonnello, Comandante in seconda e<br />
da un ufficio di segreteria.<br />
Nella realtà, però, la carica di<br />
Comandante Generale, nonostante la<br />
legge citata lo prevedesse in alternativa,<br />
non fu mai affidata, a pieno titolo, a un<br />
Generale del Corpo.<br />
Nemmeno nel corso della grande guerra,<br />
durante la quale e sino al 1919, la<br />
Guardia fu retta, interinalmente, dal<br />
Comandante in Seconda, anche quan-<br />
do, questi (dal settembre 1917) fu un<br />
Maggior Generale. Nel 1919, nella<br />
visione della costituzione di una<br />
Divisione della R. Guardia di Finanza<br />
(con predesignati un Generale<br />
dell'Esercito comandante, un reggimento<br />
di artiglieria e uno del genio), fu<br />
istituito un Ispettorato generale. La grande<br />
unità del Corpo avrebbe potuto dare,<br />
così, un più evidente significato al rilevante<br />
concorso fornito dai suoi 18 battaglioni<br />
mobilitati, alle operazioni belliche<br />
della prima guerra mondiale.<br />
Le funzioni, sino ad allora esercitate dal<br />
Comandante Generale (sempre<br />
dell'Esercito) furono (R.D. 4 sett. 1919,<br />
n. 1600) così ripartite:<br />
a) Ispettore generale, un Tenente<br />
Generale del R. Esercito in servizio<br />
attivo permanente, “scelto dal<br />
Consiglio dei Ministri fra gli Ufficiali<br />
22 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
Generali comandanti di corpo<br />
d'armata o di rango equivalente”<br />
(art. 1 R.D. 1600 del 1919). Questi<br />
(destinato a comandare la grande<br />
unità militare del Corpo) resse<br />
l'ispettorato generale della R.<br />
Guardia di finanza. Tale nuovo organo,<br />
costituito di ufficiali dell'Esercito<br />
e del Corpo, assorbì ogni competenza<br />
diversa da quella attinente<br />
alle operazioni d'istituto e, per ciò<br />
che riguarda i servizi di indole militare<br />
permanenti o eventuali (per i<br />
quali dipendeva dal ministro della<br />
guerra e della marina), fu al di fuori<br />
di ogni ingerenza del Ministro delle<br />
Finanze.<br />
b) Comandante generale, per la<br />
prima e unica volta, fu un ufficiale<br />
del Corpo, però non a pieno titolo,<br />
ma con “le facoltà e le prerogative<br />
(….) riservate ai comandanti di divisione”<br />
(R.D. 1600, art. 4). Per ciò,<br />
con la Tab. A del RD 9 nov. 1919 n.<br />
2073, gli fu attribuito il grado di<br />
Tenente Generale e fu coadiuvato<br />
dal Comandante in Seconda (sino<br />
ad allora Colonnello), con il grado<br />
di Maggior Generale.<br />
Nel 1923 (RD 95 del 18 gennaio), terminò<br />
l'assurdo ordinamento che ripartiva<br />
tra organi distinti (Ispettorato<br />
Generale e Comando Generale)<br />
l'unitaria funzione di alta direzione e<br />
poneva il Corpo alla dipendenza gerarchica<br />
di due ministri diversi.<br />
L'ordinamento, al più avrebbe potuto<br />
prevedere la coesistenza di una dipendenza<br />
gerarchica con una o più dipendenze<br />
funzionali, mai la subordinazione<br />
a due autorità gerarchiche.<br />
Con il RDL 14 giugno 1923, n. 1281, le<br />
attribuzioni dell'Ispettorato Generale<br />
passarono al Comando Generale, a<br />
capo del quale, con dipendenza dal<br />
Ministro delle Finanze, fu posto un<br />
Generale di Corpo d'Armata<br />
dell'Esercito. Questi ebbe la collaborazione<br />
del “Comandante in Seconda” del<br />
Corpo, col grado di Generale di<br />
Divisione (già Comandante Generale,<br />
durante l'esistenza dell'Ispettorato) e di<br />
un Generale dell'Esercito, “specialmente<br />
per l'organizzazione e la preparazione<br />
militare” (attualmente generale<br />
addetto) nonché di un “ufficio di segreteria”<br />
(già esistente dal 1906), di un “ufficio<br />
tecnico-amministrativo (già previsto<br />
dall'art. 8 del RD 9 novembre 1919,<br />
n. 2073).<br />
L'evoluzione dell'organo centrale della<br />
Guardia era stata legata al processo del<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
formale riconoscimento della sua<br />
essenza militare. Processo tormentato<br />
dalle accentuate contrastanti tendenze,<br />
da una parte, del Ministro della Guerra,<br />
che voleva organicamente accentrare<br />
tutte le istituzioni militari e, dall'altra, del<br />
Ministro delle Finanze, che giustamente<br />
ambiva a conservare il controllo<br />
dell'istituzione essenziale per la vigilanza<br />
fiscale. Le contrastanti tendenze<br />
ebbero composizione con la soluzione<br />
indicata nel precedente capoverso.<br />
La Guardia doganale e, ai suoi inizi, la<br />
Guardia di Finanza, a cui, dal 1892 era<br />
stato concesso l'appellativo di regia (RD<br />
27 marzo 1892, n. 99) erano stati formalmente<br />
corpi civili amministrativi, ma<br />
sostanzialmente militari, per certi qualificanti<br />
aspetti, non secondari ed esteriori,<br />
tra i quali quelli di essere l'unico corpo<br />
armato dello Stato diuturnamente vigi-<br />
Comandante Generale<br />
dall'ottobre 1919 al gennaio<br />
1923<br />
Il 5° Comandante Generale del<br />
Corpo, Tenente Generale Salvatore<br />
LA FERLA, è stato l'unico ufficiale<br />
della Guardia di Finanza assurto<br />
all'altissimo incarico.<br />
Entrato <strong>nelle</strong> file del Corpo, per concorso,<br />
col grado di Capitano nel<br />
1889, comandò i Circoli di Gemona<br />
e Cannobio finché fu chiamato a<br />
Roma dove la sua opera doveva rivelarsi<br />
determinante per l'avvenire<br />
dell'Istituzione: il concreto apporto<br />
delle sue lungimiranti concezioni<br />
ebbe modo di esplicarsi soprattutto<br />
in occasione della riforma del 1906<br />
che conferì al Corpo autonomia<br />
disciplinare, svincolandolo da ogni<br />
legame di diretta dipendenza dalle<br />
Autorità amministrative. Con<br />
l'istituzione del Comando Generale,<br />
divenne Capo della Segreteria, quindi<br />
Comandante in 2^ ed, infine,<br />
Comandante Generale dall'ottobre<br />
1919 al gennaio 1923. In questo<br />
periodo, pur avendo portato la sua<br />
fattiva e risoluta azione in ogni settore<br />
dell'attività del Corpo, si dedicò<br />
col massimo impegno alla riorganizzazione<br />
dell'intera struttura della<br />
Guardia di Finanza che, uscita dal<br />
tempo di guerra, doveva apprestarsi<br />
rapidamente a fronteggiare le esigenze<br />
di pace, nel quadro delle<br />
nuove direttive concernenti la pre-<br />
lante in ogni stagione e con qualunque<br />
tempo sui confini della Patria e di essere<br />
governato, per le relative esigenze<br />
dell'assai disagevole e faticoso impegno,<br />
da una disciplina più severa e più<br />
rigida di quella dell'Esercito.<br />
L'aspirazione a un normale riconoscimento<br />
del carattere militare della<br />
Guardia era stata più volte sostenuta<br />
dai suoi appartenenti, nonostante a<br />
livello centrale e a quello direttivo periferico<br />
fossero diretti da funzionari civili.<br />
Per questi, curarsi della forza di finanza<br />
costituiva uno, anche se singolare, dei<br />
tanti compiti rientranti <strong>nelle</strong> loro preoccupazioni,<br />
come già avvenuto nel corpo<br />
dei Preposti doganali, nel quale sopra<br />
ordinati agli ufficiali delle brigate erano<br />
ispettori, funzionari in servizio doganale.<br />
Quanta strada è stata sinora percorsa!<br />
parazione professionale e<br />
l'addestramento militare dettate<br />
dall'Ispettore Generale Giuseppe<br />
Francesco Ferrari.<br />
Fu insignito della Croce di guerra,<br />
delle Medaglie commemorative<br />
della campagna italo-turca e della<br />
guerra 1915-1918, della Medaglia<br />
Interalleata della Vittoria, della<br />
Croce di Grand'Ufficiale<br />
dell'Ordine della Corona <strong>d'Italia</strong> e<br />
della Croce di Commendatore<br />
dell'Ordine dei SS. Maurizio e<br />
Lazzaro. La figura del Generale La<br />
Ferla campeggia nella storia del<br />
Corpo nel quale il suo altissimo<br />
esempio ha lasciato una traccia<br />
incancellabile. (n.d.r.)<br />
23
di Giovanni Trotta<br />
opo aver preso parte alla sfilata<br />
del 5 luglio del 1961 a Torino, in<br />
Doccasione del centenario<br />
dell'Unità <strong>d'Italia</strong>, e con il giuramento<br />
alla Patria, avvenuto qualche giorno<br />
dopo, si concluse il “Corso Allievi”. La<br />
Compagnia di cui facevo parte fu destinata<br />
alla 6^ Legione di Como. Qui giunti,<br />
dopo avere ascoltato tutti i discorsi e le<br />
varie raccomandazioni di rito, un sottufficiale,<br />
leggendo un elenco, ci chiamò<br />
uno ad uno in ordine alfabetico indicandoci<br />
la Brigata di destinazione. Altri due<br />
colleghi (Vezzali e Baldini) ed io, fummo<br />
assegnati alla Brigata di Val Mulini<br />
facente parte della Compagnia di<br />
Olgiate Comasco.<br />
Alla nomina di Val Mulini, notai tra i<br />
finanzieri più anziani, un certo sorriso<br />
sornione che al momento non capii se<br />
era di buon auspicio o no.<br />
Con un pulmino fummo portati a Olgiate<br />
Comasco; lungo il viaggio che durò più<br />
o meno una mezz'ora, subissammo<br />
l'autista di domande ed alla mia richiesta<br />
di una spiegazione circa quel sorriso<br />
24<br />
sornione che avevo captato, rispose: .<br />
Il Comandante la Compagnia ci raccomandò<br />
di non intrattenere rapporti con i<br />
civili perché erano tutti dediti al contrabbando,<br />
soffermandosi specialmente sul<br />
reato di concussione.<br />
Una camionetta ci trasportò verso la Val<br />
Mulini, attraversando piccoli paesi dove<br />
le poche persone incontrate ai lati della<br />
strada ci guardavano con curiosità.<br />
Per una via sterrata in mezzo a verdeggianti<br />
prati, costeggiammo una rete<br />
metallica (l'autista ci spiegò che quella<br />
rete delimitava il confine tra Italia e<br />
Svizzera), giungemmo in caserma. Il<br />
primo impatto con la struttura fu molto<br />
deludente; il piano terra era sommerso<br />
dall'acqua del fiume Faloppia che, scorrendo<br />
vicino alle mura della caserma, in<br />
quei giorni, a causa di abbondanti piogge,<br />
era fuoriuscito dagli argini.<br />
Incominciai subito a capire il perché della<br />
definizione “tomba del finanziere”.<br />
La vita in caserma si svolgeva nei due<br />
piani superiori: uno era adibito a cucina,<br />
sala mensa, ufficio del Comandante ed<br />
un locale ad uso armeria e deposito<br />
vestiario. Nel secondo piano vi erano le<br />
camerate e, mancando lo spazio per<br />
accogliere tutte le brande per i finanzieri<br />
RICORDI<br />
“VAL MULINI” - LA TOMBA DEL FINANZIERE<br />
lì accasermati, uno stesso letto spesso<br />
veniva utilizzato da più finanzieri che si<br />
alternavano nei turni di servizio.<br />
Il Brigadiere Antonucci, comandante la<br />
Brigata, ci accolse con un sorriso a 32<br />
denti, ci informò subito che l'organico<br />
era sotto di alcune unità. Dovevamo,<br />
pertanto, dimenticarci dei riposi settimanali<br />
e, se andava bene, si poteva usufruirne<br />
di uno solo al mese. Dopo cena<br />
ci convocò nel suo ufficio per darci le<br />
disposizioni di servizio; a me sarebbe<br />
toccato il turno del mattino seguente (6-<br />
12) e quello della notte (24-6). Ci raccomandò<br />
di non fare uso delle armi, cosa<br />
che gli sentii ripetere più volte nell'arco<br />
di tempo che rimasi in Val Mulini: non si<br />
stancò mai di ripeterlo, era per lui come<br />
una ossessione. Venimmo a sapere che<br />
qualche settimana prima, un finanziere,<br />
in una azione anti contrabbando, rincorrendo<br />
un contrabbandiere con la pistola<br />
in pugno, era caduto a causa del suolo<br />
accidentato e dalla pistola era partito un<br />
proiettile che aveva colpito il contrabbandiere<br />
alla schiena uccidendolo sul<br />
colpo.<br />
Peggio di così, il soggiorno in quella<br />
Brigata, non poteva iniziare. Il brigadiere,<br />
notando sui nostri volti sbigottimento<br />
e timore, cercò di rincuorarci portandoci<br />
ad esempio il finanziere Mauro Cappelli<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
che in quei giorni partiva per<br />
l'Accademia, conseguendo alla fine<br />
della carriera il grado di Generale.<br />
La Val Mulini è una piccola valle che si<br />
incunea dalla Svizzera in Italia, in una<br />
zona molto servita da ambo le parti da<br />
strade vicine a casolari e a paesi, dove<br />
era più agevole per i contrabbandieri<br />
compiere il loro truffaldino mestiere. In<br />
qualsiasi ora del giorno e della notte,<br />
contrabbandieri singoli o raggruppati in<br />
bande, cercavano di penetrare in territorio<br />
italiano.<br />
In servizio si usciva in due, a volte, di notte,<br />
in tre, ma per coprire maggiormente<br />
l'area da controllare, ognuno, anche di<br />
notte, doveva presidiare una zona; di<br />
solito erano punti fissi lungo la rete che<br />
costeggiava la via sterrata. Così fu<br />
anche per la mia prima notte; mi ritrovai,<br />
da solo, con il cuore che sobbalzava in<br />
gola ad ogni rumore. Le ore sembravano<br />
eternità, non vedevo l'ora che sorgesse<br />
l'alba. Il giorno dopo mi sentii più<br />
maturo.<br />
Ricordo i numerosi appostamenti in località<br />
“Ponte Chiavica” con l'allora vicebrigadiere<br />
Natalino Lecca, divenuto<br />
anch'egli, in seguito Generale.<br />
Di notte, la nebbia in Val Mulini ci teneva<br />
compagnia. In inverno, quando il gelo<br />
era più pungente, essa gelava sulla<br />
rete e sui nostri cappotti lunghi fino ai<br />
piedi.<br />
A causa dei numerosi cristalli di ghiaccio,<br />
la rete assumeva un aspetto surrea-<br />
“Bricolle” sequestrate in Val Mulini (anno1961/1962)<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
le, formando una cortina, tanto da impedire<br />
la vista dall'altra parte e noi eravamo<br />
trasformati in bianchi fantasmi.<br />
Una notte la nebbia si poteva tagliare<br />
con il coltello, per quanto era densa; non<br />
si vedeva assolutamente niente, ero in<br />
appostamento con un collega, quando<br />
dei rumori che cercavamo di localizzare<br />
ci misero in allarme. Gattoni gattoni, ci<br />
avvicinammo dove più intenso era il<br />
rumore, pensavamo di avere sorpreso i<br />
contrabbandieri, invece trovammo un<br />
povero uomo che era finito in una buca e<br />
non riusciva più a venirne fuori. Con fatica<br />
lo tirammo su da quella scomoda posizione;<br />
era talmente sbronzo da non reggersi<br />
in piedi. Ci chiese di accompagnarlo<br />
a casa e, uno a destra e l'altro a sinistra,<br />
sorreggendolo per le braccia, lo conducemmo<br />
fino alla casa colonica che ci<br />
aveva indicato.<br />
Bussammo al portone; dopo un po' aprì<br />
l'uscio una signora in baby-doll, si scaraventò<br />
sul povero uomo e, apostrofandolo<br />
con vari epiteti, lo strascino in qualche<br />
modo dentro casa e ci chiuse la porta in<br />
faccia. Certamente non si aspettava la<br />
nostra presenza.<br />
Intanto, i giorni passavano con un ritmo<br />
sempre più frenetico tra turni di servizio<br />
che, per la cronica mancanza di personale,<br />
erano sempre più ravvicinati; numerose<br />
ispezioni notturne, con qualsiasi<br />
tempo e a tutte le ore da parte dei superiori;<br />
le loro intrusioni, in più occasioni,<br />
favorì di fatto, i contrabbandieri che cosi<br />
potevano localizzre il luogo dove noi da<br />
ore eravamo appostati in attesa del loro<br />
passaggio. In più, la ronda, <strong>nelle</strong> ore notturne,<br />
intorno alla caserma, per paura di<br />
attacchi dei terroristi Altoatesini, con la<br />
consegna di sparare; la “parola<br />
d'ordine”, che cambiava tutti i giorni,<br />
guai a dimenticarsela; un via vai continuo<br />
di finanzieri, notte e giorno <strong>nelle</strong><br />
camerate, che si alternavano nei turni di<br />
servizio, non consentiva un corretto riposo;<br />
tutto ciò, unito al degrado della<br />
caserma, a lungo andare, snervava<br />
anche i fisici più forti.<br />
La “tomba” non perdonava, richiedeva<br />
un continuo ricambio di finanzieri.<br />
Con il tempo e l'esperienza acquisita sul<br />
campo, arrivarono anche i primi risultati<br />
di servizio, e gli elogi dei Comandanti,<br />
qualche piccolo premio monetario dopo<br />
ogni fermo ed il morale si rincuorava.<br />
“Galletto”, è una località al termine della<br />
valle formata da un agglomerato di casolari<br />
e stalle, dove, Baldini ed io, ci imbattemmo<br />
per la prima volta con i contrabbandieri.<br />
All'imbrunire, camminando sul<br />
greto del fiume per non essere visti,<br />
vedemmo passare sul ponticello che collegava<br />
le due sponde un contrabbandiere<br />
con la “bricolla” in spalla. Non<br />
sapendo se era il primo o l'ultimo della<br />
fila, decidemmo di attaccare. Lasciai il<br />
moschetto '91 a Baldini, per non essere<br />
ostacolato nella corsa e, senza gridare il<br />
fatidico “molla”, mi misi<br />
all'inseguimento. Acciuffai il contrab-<br />
25
andiere mentre apriva la porta di un<br />
casolare. Riuscii ad immobilizzarlo, nel<br />
mentre arrivò Baldini; lasciata a lui<br />
l'incombenza di trattenere il fermato, mi<br />
allontanai alla ricerca di altri possibili<br />
contrabbandieri.<br />
Poi sentii Baldini chiedere aiuto a gran<br />
voce; il contrabbandiere era riuscito a<br />
fuggire. Lo vidi correre in mezzo ai prati;<br />
senza esitare decisi d'inseguirlo e, dopo<br />
una rocambolesca rincorsa, lo acciuffai<br />
nuovamente. Venni a sapere che il contrabbandiere,<br />
per divincolarsi dalla<br />
presa del Baldini, gli aveva affibbiato<br />
due sonori ceffoni ed era fuggito. (Per<br />
questi due ceffoni, il contrabbandiere, fu<br />
condannato a 6 mesi di carcere).<br />
La Brigata, controllava anche un piccolo<br />
Valico pedonale, utilizzabile solo <strong>nelle</strong><br />
ore diurne; vi faceva servizio un solo<br />
finanziere ed una signora con mansione<br />
di “Visitatrice” per le donne.<br />
Tra i tanti, due fatti mi colpirono, tanto da<br />
ricordarmeli ancora oggi.<br />
Il primo riguarda un anziano signore che<br />
mi capitò di vedere varie volte di passaggio<br />
al Valico; si dimostrava molto<br />
gentile ed affabile, non avrei mai immaginato<br />
che fosse dedito al contrabbando.<br />
Una mattina decisi di mandare tutti<br />
in “visita” e tra essi anche l'anziano<br />
signore. Scoprii che, sotto i larghi pantaloni,<br />
portava i mutandoni con infilati<br />
dentro una cinquantina di pacchetti di<br />
sigarette.<br />
Il secondo fatto riguarda una signora di<br />
mezza età; dall'aspetto sembrava incinta<br />
di nove mesi. Mandata in “visita”<br />
risultò avere addosso una “bastina” che<br />
la cingeva, piena di pacchetti di sigarette.<br />
Vicino al Valico vi era una località denominata<br />
“Campo Persico”, caratterizzata<br />
da una collinetta divisa in due dalla rete<br />
metallica di confine; dalla parte italiana<br />
era stata scavata per fare spazio ad un<br />
agglomerato di case e stalle con cortile<br />
interno, mentre dalla parte svizzera la<br />
collina degradava dolcemente in prati<br />
adibiti a pascolo per le mucche e, ad<br />
una distanza di circa 10 metri dalla rete,<br />
era stata costruita una capanna in<br />
legno, come deposito di attrezzi.<br />
Campo Persico, data la vicinanza (4/5<br />
metri) della fattoria al confine, era uno<br />
dei “punti fissi” più sorvegliati della<br />
Brigata. Di giorno un solo finanziere, di<br />
notte due la sorvegliavano continuamente.<br />
All'imbrunire, quando <strong>nelle</strong><br />
camere da letto della fattoria si accendevano<br />
le luci, i finanzieri potevano assistere<br />
a veri e propri “spogliarelli” di<br />
sorelle, fidanzate o mogli di contrabbandieri,<br />
che, qualora i finanzieri si fossero<br />
distratti, erano pronte a varcare il confine.<br />
Ricordo che il brigadiere Antonucci,<br />
quando ci mise al corrente di questo, ci<br />
disse: .<br />
In quella località eravamo sotto osservazione<br />
delle spie dei contrabbandieri che,<br />
in ogni momento, controllavano tutti i<br />
nostri movimenti, cronometrando anche<br />
il tempo che si impiegava nell'effettuare il<br />
perimetro della zona e, nonostante la<br />
nostra presenza fosse costante, cercavano<br />
in tutti i modi di gabbarci. Una mattina,<br />
io e un collega, che se non ricordo<br />
male si chiamava Cosimo, salutammo il<br />
collega che ci aveva sostituito e<br />
c'incamminammo verso il Valico. Tra il<br />
chiaro e lo scuro dei primi albori ci<br />
sembrò di avere scorto, al di là della rete,<br />
delle ombre furtive. Senza dare<br />
nell'occhio, proseguimmo verso il Valico<br />
e, come la curva ci nascose, strisciando<br />
al suolo, tornammo indietro appostandoci<br />
al riparo di un cespuglio. L'attesa non<br />
fu molto lunga, quando ad una distanza<br />
di pochi metri da noi, sentimmo armeggiare<br />
sulla rete metallica; ci mettemmo in<br />
posizione pronti a scattare. Ancora un<br />
minuto di “suspense”, quando vedemmo<br />
uscire due contrabbandieri con il sacco<br />
in spalla, scattammo come molle; loro ci<br />
videro e cercarono di rientrare in<br />
Svizzera; noi arrivammo in tempo per<br />
afferrare i sacchi perché con i corpi<br />
erano già al di là della linea di confine.<br />
Sentimmo due spari di pistola; era una<br />
guardia svizzera che, convinta di spaventarci,<br />
reclamava la restituzione delle<br />
“bricolle” ai due giovani malcapitati, accusandoci<br />
di averle sequestrate in territorio<br />
svizzero.<br />
Ci caricammo i due sacchi in spalla e rientrammo<br />
in caserma; questa volta eravamo<br />
stati noi a gabbare loro.<br />
Uno, due, tre, quattro, erano i contrabbandieri<br />
che, quella mattina del mese di<br />
marzo, avevo contato mentre, incuranti<br />
della mia presenza, entravano nella<br />
capanna di legno situata nel prato svizzero<br />
in “Campo Persico”, con la “Bricolla”<br />
in spalla. Dei quattro, tre li vidi andare via<br />
scarichi, uno era rimasto lì ma, non lo vidi<br />
più uscire. Passai alcune ore a sorvegliare<br />
quella capanna, ma non ci fu nulla di<br />
nuovo. Decisi di fare un giro di ricognizione<br />
intorno alla fattoria, quando vidi una<br />
persona con una “bricolla” in spalla montata<br />
su di una lambretta, partire a tutta<br />
velocità. Esclamai, ero stato<br />
tutto il tempo a controllare la capanna e<br />
non si era mossa foglia, da dove sarà<br />
uscito il contrabbandiere? Mi domandai.<br />
Tornato in caserma raccontai il tutto al<br />
Comandante ed anche lui rimase perplesso;<br />
dopo un po' disse:. Così, il mattino dopo, di buonora,<br />
ci recammo tutti nella fattoria con<br />
un mandato di perquisizione. Cercando<br />
accuratamente nella stalla trovammo<br />
una botola; qualcuno si calò dentro e<br />
scoprì che era il punto terminale di un<br />
cunicolo che collegava la capanna al territorio<br />
svizzero. , dissi, subito, al<br />
Comandante.<br />
Venimmo a sapere che quel cunicolo<br />
era stato ricavato durante la guerra del<br />
1940/1945 per permettere la fuga di<br />
Ebrei, disertori o ricercati politici. Dopo<br />
la guerra era stato chiuso ma i contrabbandieri,<br />
negli anni, lo avevano riaperto<br />
varie volte. (In quel periodo, la valle fu<br />
chiamata la “Valle dell'oro”, per le numerose<br />
ricchezze sottratte o pretese per la<br />
salvezza dei fuggiaschi da parte dei passatori<br />
o contrabbandieri).<br />
Intanto erano passati 10 mesi dal mio<br />
arrivo in Val Mulini, ero uno dei più<br />
anziani di servizio, vari fermi erano stati<br />
effettuati e, oltre a qualche scaramuccia<br />
di poco conto e di due ceffoni presi da<br />
Baldini, non era successo nulla di grave.<br />
Dopo qualche anno, venni a sapere che<br />
le cose erano mutate in peggio in tutta<br />
quella zona di confine.<br />
Oltre alla guerra tra bande per il predominio<br />
sul territorio, ci fu anche la morte<br />
del Tenente Aleo Cosimo, colpito da un<br />
proiettile vagante mentre inseguiva dei<br />
contrabbandieri e dei finanzieri Giorgio<br />
Ardizzone e Carmine Parisse, investiti<br />
da contrabbandieri in fuga su potenti<br />
autovetture.<br />
Un giorno arrivò in ispezione il Maggiore<br />
La Rocca, mi chiamò a rapporto e nel<br />
congedarmi, mi disse: .<br />
Fui trasferito alla Brigata Volante di<br />
Argegno; al confronto, mi sembrò di<br />
essere in Paradiso.<br />
Recentemente sono tornato in Val<br />
Mulini; l'ho trovata trasformata con strade<br />
e numerose abitazioni nuove. La<br />
nostra caserma, rialzata di un piano, è<br />
diventata un ristorante, con piscina<br />
annessa.<br />
(Coloro che si riconoscono <strong>nelle</strong> foto possono<br />
contattare G. Trotta telefonando al n°<br />
3476890292)<br />
26 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
PENSIONI<br />
di Vincenzo Ruggieri - Consulente UNUCI<br />
Sentenza n. 228 depositata il<br />
24/6/2010<br />
Bruciata (!) ai nastri di partenza la class<br />
action del Codacons per consentire ai<br />
pensionati ante 1994 che avevano ricevuto<br />
anche la pensione di reversibilità<br />
del coniuge deceduto, di ricevere<br />
l'indennità integrativa speciale per intero<br />
e non dimezzata.<br />
Attraverso questa class action<br />
l'<strong>Associazione</strong> chiede al Governo di<br />
emanare direttive che obblighino<br />
l'Inpdap ad erogare circa 2 miliardi di<br />
euro di arretrati ai pensionati italiani<br />
ingiustamente privati del 40%<br />
dell'indennità integrativa speciale.<br />
Dopo la legge Dini, ricorda il Codacons,<br />
questa indennità fu drasticamente<br />
ridotta per chi avesse maturato anche<br />
la pensione di reversibilità del coniuge e<br />
la questione di tale riduzione fu rimessa<br />
alla Corte Costituzionale, che espresse<br />
parere negativo su tale misura. Di qui i<br />
ricorsi alla Corte dei Conti che finalmente<br />
ha deciso in modo favorevole ai pensionati<br />
e ai loro diritti.<br />
Andiamo per ordine e riepiloghiamo in<br />
breve la storia.<br />
Con la finanziaria datata 27.12.2006 ai<br />
commi 774, 775 e 776 il Governo<br />
dell'epoca, per riequilibrare il bilancio<br />
pensò bene di colpire i pensionati in<br />
generale e le vedove in particolare. I primi,<br />
si videro bloccare le perequazioni<br />
annuali, le seconde, con un atto di pirateria<br />
“interpretativa”, si videro tagliare di<br />
ben seimila €. l'anno le pensioni di<br />
reversibilità.<br />
Con ordinanza dell'11 gennaio 2007, il<br />
Giudice unico delle pensioni della<br />
Sezione giurisdizionale per la Regione<br />
Siciliana della Corte dei Conti ebbe a<br />
sollevare, in riferimento all'art. 3 della<br />
Costituzione, questione di legittimità<br />
costituzionale dell'art. 1, comma 774,<br />
della legge 27 dicembre 2006, n. 296<br />
(Disposizioni per la formazione del<br />
bilancio annuale e pluriennale dello<br />
Stato legge finanziaria 2007).<br />
L'incidente di costituzionalità è sorto nel<br />
giudizio pensionistico promosso dalla<br />
vedova di un ex dipendente della<br />
Polizia di Stato, in quiescenza dal 1°<br />
gennaio 1985 e deceduto il 26 aprile<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
INTEGRATIVA SPECIALE PER INTERO?<br />
ANCORA UN NO DELLA CONSULTA<br />
1998, al fine di ottenere la riliquidazione<br />
della pensione di reversibilità ai sensi<br />
dell'art. 15, comma 5, della legge 23<br />
dicembre 1994, n. 724 (Misure di razionalizzazione<br />
della finanza pubblica) e,<br />
dunque, con corresponsione<br />
dell'indennità integrativa speciale (I.I.S.)<br />
nella misura piena in applicazione<br />
dell'art. 2 della legge 27 maggio 1959, n.<br />
324 (Miglioramenti economici al personale<br />
statale).<br />
Purtroppo la Corte Costituzionale con<br />
sentenza n 74 in data 12 marzo 2008<br />
non accolse le motivazioni e sentenziò<br />
negativamente.<br />
La Corte dei Conti della Regione Lazio<br />
non condividendo l'assunto della<br />
Consulta insiste.<br />
E con quattro distinte ordinanze, tutte<br />
depositate in data 18 ottobre 2007, il<br />
Giudice unico per le pensioni della<br />
Sezione giurisdizionale per la Regione<br />
Lazio della Corte dei conti ha sollevato,<br />
in riferimento agli artt. 3 e 38 della<br />
Costituzione, questione di legittimità<br />
costituzionale dell'art. 1, commi 774 e<br />
775, della legge 27 dicembre 2006, n.<br />
296 (Disposizioni per la formazione del<br />
bilancio annuale e pluriennale dello<br />
Stato - legge finanziaria 2007). Ad avviso<br />
della Corte rimettente, la disposizione<br />
di cui all'anzidetto comma 774 confliggerebbe,<br />
però, «con l'art. 3<br />
Costituzione, sia per quanto attiene al<br />
profilo di uguaglianza che a quello di<br />
ragionevolezza», giacché non riguarderebbe<br />
«i trattamenti di reversibilità<br />
connessi a decessi avvenuti prima del<br />
17 agosto 1995», senza che sussista,<br />
però, «un valido motivo nel differenziare<br />
il trattamento di situazioni sostanzialmente<br />
uguali (come le pensioni di<br />
reversibilità decorrenti dal 1° gennaio<br />
1995 e quelle decorrenti dal 17 agosto<br />
1995), posto che il nuovo sistema di<br />
liquidazione dell'indennità integrativa<br />
speciale (conglobata alla voce pensione),<br />
disposto dal vigente comma 3<br />
dell'art. 15 della legge n. 724/1994 (sistema<br />
che ha dato luogo alla definitiva<br />
disciplina di cui all'art. 1, comma 41,<br />
della citata legge n. 335/1995), ha effetto<br />
appunto dal 1° gennaio 1995».<br />
Nonostante tutto, pur di salvare il bilancio,<br />
anche questa volta la Consulta, con<br />
la sentenza n. 228 depositata il 24 giugno<br />
2010 respinge le argomentazioni<br />
del Giudice delle pensioni.<br />
Applicato il famoso editto che nel 1998<br />
emanò l'ex Ministro del Lavoro a tutte le<br />
Magistrature, dalla Consulta alla Corte<br />
dei Conti, passando per il Consiglio di<br />
Stato: “se voi date troppo spazio ai pensionati<br />
distruggete il bilancio dello<br />
Stato”. Non pago, aggiunse: “I ricorsi<br />
devono essere giudicati con rigore e se<br />
c'è da scegliere tra una interpretazione<br />
favorevole ed una meno, è preferibile la<br />
seconda”.<br />
“Ecco l'agnello di Dio, fate questo in<br />
memoria di me” (coniuge superstite<br />
sacrificato per gli equilibri del bilancio)<br />
C'è ancora in Italia la certezza del<br />
Diritto?<br />
Il mio parere sul ricorso del<br />
CODACONS?<br />
Il ricorso è giusto. Il momento sbagliato.<br />
27
28<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Belluno<br />
<strong>Sezioni</strong> di Cuneo e Mondovì<br />
GEMELLAGGIO TRA LE SEZIONI A.N.F.I. DI<br />
CUNEO E MONDOVI'-20 giugno 2010<br />
Il giorno 20 giugno 2010 le <strong>Sezioni</strong> di Cuneo e<br />
Mondovì, innanzi alle proprie bandiere, hanno<br />
celebrato il loro “gemellaggio”.<br />
Nella suggestiva chiesetta di Norea, frazione<br />
di Roccaforte Mondovì, era stata dapprima<br />
celebrata una commovente funzione liturgica<br />
officiata da Mons. Dionigi Dho, già cappellano<br />
militare presso il III Battaglione Scuola Allievi<br />
<strong>Finanzieri</strong> di Mondovì. Alla cerimonia hanno<br />
preso parte Autorità quali il Consigliere<br />
Regionale <strong>Nazionale</strong>, Cap. Tito MARINI e gentile<br />
consorte, giunti per l'occasione da<br />
Alessandria, una rappresentanza della<br />
Sezione A.N.F.I. di Torino, il Comandante della<br />
Brigata di Garessio (Cn), Lgt. Filippo<br />
Giannone accompagnato dalla Sua Signora,<br />
il Col. (a) Ettore Fili, già Comandante del III<br />
Battaglione Allievi. Dopo le celebrazioni, la<br />
giornata è proseguita con un rinfresco seguito<br />
dal tradizionale pranzo sociale, un appuntamento<br />
conviviale che ha riunito, tra sorrisi e<br />
brindisi, tanti vecchi colleghi ed amici iscritti<br />
alle due <strong>Sezioni</strong> con le rispettive consorti, presso<br />
un noto ristorante della zona.<br />
E' da sottolineare che, nell'occasione, è stato<br />
consegnato il diploma di benemerenza concesso<br />
al M.a. Walter Ciatti. Ha proceduto alla<br />
consegna dell'attestato il Consigliere<br />
Regionale Capitano Tito Marini. Causa assenza<br />
per motivi di salute dell'interessato, il diploma<br />
è stato ritirato dal Col.(a) Ettore Fili.<br />
I 90 ANNI DEL TEN. COMM. EMILIO<br />
PERCO<br />
Il Tenente Comm. Emilio Perco,<br />
Consigliere <strong>Nazionale</strong> A.N.F.I. per il Veneto<br />
e Presidente della Sezione ANFI di Belluno<br />
il 10 maggio 2010 ha compiuto 90 anni.<br />
Per festeggiarlo, adeguatamente, il<br />
Consiglio Direttivo della Sezione, il 14 maggio<br />
2010, ha organizzato una cerimonia<br />
presso il locale Comando Provinciale della<br />
Guardia di Finanza, alla quale hanno partecipato<br />
numerosi soci, familiari e simpatizzanti,<br />
nonché militari in servizio.<br />
Alla cerimonia non ha voluto mancare il<br />
Comandante Provinciale della Guardia di<br />
Finanza di Belluno, Col. Francesco Mora,<br />
accompagnato dalla gentile consorte.<br />
Nella foto il festeggiato, Ten. Comm. Emilio<br />
Perco spegne le 90 candeline.<br />
La Direzione e Redazione di Fiamme<br />
Gialle invia al festeggiato i più sentiti e fervidi<br />
auguri di ogni bene.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
Intitolata, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Cosimo D'Arrigo, la<br />
caserma di Ivrea all'App. M.O.V.M. Francesco Salerno. Alla cerimonia ha partecipato<br />
una delegazione della Sezione ANFI alla sede. Nella foto il Gen. C.A. D'Arrigo passa in<br />
rassegna i reparti schierati.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Ivrea Sezione di Trieste<br />
Sezione di Lecco<br />
In occasione del 150° Anniversario della spedizione dei Mille sono stati ricordati i garibaldini<br />
Carlo e Giuseppe Torri Tarelli, originari di Lecco. Un omaggio floreale è stato<br />
deposto dalle rappresentanze di Assoarma, guidate dal Comm. Filippo Di Lelio, alla cappella<br />
della famiglia nel cimitero monumentale.<br />
La Sezione ANFI di Trieste ha partecipato con il Presidente, Comm. Sergio Fachin ed il<br />
Consiglio Direttivo, alla cerimonia di ricollocamento della Lapide che ricorda i finanzieri<br />
infoibati a Basovizza.<br />
Sezione di Ragusa<br />
Una rappresentanza della Sezione, guidata dal M.M.A. cs Giuseppe Moncao, ha partecipato<br />
alla cerimonia della Festa della Polizia di Stato svoltasi a Ragusa.<br />
Sezione di Milazzo Sezione di Rieti<br />
Una delegazione della Sezione ANFI alla sede ha partecipato alla celebrazione della<br />
Festa della Liberazione ed alla inaugurazione della nuova Piazza Roma. Nella foto il sindaco,<br />
Dott. Lorenzo Italiano, con i soci ANFI e i militari in servizio alla locale Compagnia<br />
della Guardia di Finanza.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Durante la cerimonia di congedo del Brig. C. Giorgio Carloni, il Col. Vincenzo Tedeschi,<br />
Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ha consegnato, alla presenza del<br />
Presidente della Sezione, M.M. Mario Scardaoni, la tessera di socio ordinario al neo<br />
pensionato.<br />
29
Visita ispettiva del Gen. C.A. Marcello Gentili, Comandante Interregionale per l'Italia<br />
Centro Settentrionale, al Comando Provinciale di Massa Carrara. Durante la visita il<br />
Gen. Gentili ha voluto salutare i soci della locale Sezione ANFI.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Massa Carrara <strong>Sezioni</strong> di Tolmezzo e Codroipo<br />
Sezione di Matera<br />
Cerimonia di congedo del Gen. Salvatore Luongo, socio onorario della Sezione di<br />
Matera. Nella foto il Gen. Luongo con i soci della Sezione ANFI.<br />
I soci della Sezione di Tolmezzo, unitamente ad una delegazione della Sezione di<br />
Codroipo, nella quale era presente il Gen. Ennio Boi, hanno festeggiato il 236°<br />
Anniversario di fondazione del Corpo. Nella foto il gruppo dei soci partecipanti alla celebrazione.<br />
Sezione di Trapani<br />
Una delegazione della Sezione, presieduta dal Brig. Canio Di Pierro, ha partecipato alla<br />
celebrazione del precetto Pasquale, officiato dal Cappellano militare Don Andrea Di<br />
Paola. Presente alla cerimonia il Comandante Provinciale di Trapani, Col. t. ISSMI<br />
Maurizio Pagnozzi.<br />
Sezione di Terracina Sezione di Piombino<br />
Dal 14 al 18 aprile, in Gaeta, si è tenuta la manifestazione Yacht Med Festival. Nella foto<br />
il Comandante della Scuola Nautica, Col. Marcello Marzocca, con il Presidente della<br />
Sezione di Terracina, M.A. Aldo Stefanelli, il Vice Presidente della Sezione di Latina,<br />
M.C. Gianni Gambalonga, il V.Presidente della Sezione di Aprilia, M.A. Antonio Cuccu.<br />
30<br />
Premio di poesia narrativa “Città di Celle Ligure” durante la quale sono stati premiati<br />
due soci della Sezione di Piombino: il M.O. Saverio Marceddu, classificatosi al terzo<br />
posto della Sezione poesia per adulti e l'App. Paolo Falcioni, classificatosi al primo<br />
posto della medesima sezione. Nella foto i partecipati alla manifestazione.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
Gita socio-culturale dei soci della Sezione, guidati dal loro Presidente, Brig. Oscar<br />
Meneghetti, nella città di Bergamo.<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Treviso Sezione di Borgo Valsugana<br />
Sezione di Cannobio<br />
Gita socio culturale, a Trento e alla Scuola Alpina di Predazzo, per i soci della Sezione di<br />
Cannobio. La comitiva è stata accolta dal Presidente della Sezione di Predazzo, M.M.A .<br />
Fiorenzo Ariazzi, al quale è stato donato, dal Brig. C. Calogero Abate, il crest della<br />
Sezione di Cannobio.<br />
Dall'11 al 15 maggio i soci della Sezione, accompagnati dal loro Presidente, M.M.A.<br />
Giuseppe Mascotto, hanno effettuato una gita in Polonia visitando, tra l'altro, i campi di<br />
sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau. I soci davanti al cancello di Auschwitz.<br />
Sezione di Gaeta<br />
Gita socio-culturale a Pompei e alla Reggia di Caserta dei soci della Sezione di Gaeta<br />
accompagnati dal loro Presidente, M.A. m. Calogero Gambino.<br />
Sezione di Tricase Sezione di Barletta<br />
Soci e familiari della Sezione, accompagnati dal Presidente, Brig. C. Gaetano<br />
Calabrese, hanno visitato la città di Barcellona (Spagna). Nella foto la comitiva davanti<br />
all'Hotel che li ospitava.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Visita <strong>nelle</strong> città di Loreto, Assisi , Nocera Umbra, Cascia e Norcia per i soci e familiari<br />
della Sezione, Presieduta dal Lgt. Antonio Filannino.<br />
31
La comitiva dei soci e familiari della Sezione che hanno partecipato, recentemente, ad<br />
una gita socio-culturale in Assisi (PG).<br />
<strong>Vita</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Sezioni</strong><br />
Sezione di Roma 2/Ovest Sezione di Taranto<br />
Sezione di Mestre<br />
Gita socio culturale dei soci della Sezione, guidata dall'app. Gaetano Fasulo, nella città di<br />
Verona. Il gruppo dei soci all'interno del chiostro dove è situato il balcone di Giulietta.<br />
Grande partecipazione di soci e familiari alla gita socio-culturale, organizzata dal<br />
Presidente, Brig. Nicola Di Tommaso, in Umbria. La comitiva ha visitato le cittadine di:<br />
Norcia, Santa Rita da Cascia, Assisi, Perugia e Foligno.<br />
Sezione di Vasto<br />
Soci e familiari della Sezione, unitamente ai colleghi di Termoli, hanno partecipato,<br />
recentemente, all'Udienza generale del mercoledi, di Sua Santità Benedetto XVI, nella<br />
città del Vaticano.<br />
Sezione di Aprilia Sezione di Diamante<br />
Il S.Ten. Genino Cafaro, coadiuvato dal Vice Presidente, M.M. Antonio Cuccu, ha<br />
partecipato, con i soci della Sezione, alla gita socio-culturale presso la laguna di<br />
Orbetello. Nella foto i soci davanti alla Cattedrale di Giglio Porto (GR).<br />
32<br />
Incontro conviviale dei soci della Sezione, guidata dal S.Ten. Michele Ricco. All'incontro<br />
hanno partecipato il Prof. Ugo Calafiori, la Prof.ssa Efrida De Luna, sorella del Cap.<br />
Giulio di cui la Sezione porta il nome. Durante il convivio, organizzato dal<br />
Vicepresidente, M.M.A. cs Antonio Bacchi, ben coadiuvato dal M.A. Francesco Talarico<br />
e dall'App. s. Antonio Talarico, i soci hanno chiesto al Presidente della Sezione di programmare,<br />
prossimamente, una gita socio-culturale.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
ATTESTATI DI BENEMERENZA<br />
Sezione di Bologna<br />
Il Presidente della Sezione, M.M.A. Comm. Ermanno Gelsi, accompagnato dal Vice<br />
Presidente M.M.A. Cav. Dario Minarelli e dal Brig. Prisco Palumbo, ha fatto visita al Brig.<br />
Cav. Uff. Domenico Varone, costretto su una sedia a rotelle per una grave malattia. Al<br />
Brig. Varone è stato consegnato l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell'A.N.F.I..<br />
Sezione di Macerata<br />
Durante una recente riunione conviviale dei soci della Sezione, il Presidente, Brig. Cav.<br />
Uff. Dott. Enea Di Censo, ha consegnato l'attestato di benemerenza, concesso dal<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong>, all'App. Giuseppe Cinti.<br />
Sezione di Agrigento<br />
Alla presenza del Col. Vincenzo Raffo, Comandante Provinciale della Guardia di<br />
Finanza, il Presidente della Sezione, V.Brig. Cav. Roberto Ferro, ha consegnato al Sig.<br />
Pasquale Caruana, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
dell'A.N.F.I..<br />
Sezione di Ferrara<br />
Il Presidente della Sezione, M.M.A. cs Antonio Landi, unitamente al Segretario, Brig. C.<br />
Renato Mattioli ed al Sindaco, App. UPG Leonardo Rossi, accompagnati dalle gentili<br />
consorti, si sono recati a casa della Sig.ra Ortensia Ghin, per consegnarle l'attestato di<br />
benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
Sezione di Modena<br />
Il Vice Presidente della Sezione, Brig. C. Cav. Silvano Galletti, durante una riunione conviviale,<br />
ha consegnato all'App. sc. Domenico Parrilla, l'attestato di benemerenza concesso<br />
dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
Sezione di Monfalcone<br />
Alla presenza del Comandante la Compagnia di Monfalcone, Magg. Laiola, il<br />
Presidente della Sezione, S.Ten. Giorgio Miccoli, ha consegnato al Brig. Giuseppe<br />
Simone, l'attestato di benemerenza concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A.<br />
Giovanni Verdicchio.<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010 33
Nella nostra famiglia<br />
SOCI CHE SI FANNO ONORE<br />
App. Antonio LARINO<br />
L'App. Antonio Larino, socio della<br />
Sezione di Potenza, noto pittore NAIF<br />
nella Basilicata, espone le sue Opere al<br />
Palazzo Mancini di Picerno (PZ). Ha<br />
avuto il riconoscimento di molti premi a<br />
livello internazionale, tra i più significativi,<br />
il primo premio a Lecce intitolato a “Michelangelo<br />
Buonnaroti”, primo premio<br />
Internazionale di pittura città di New York<br />
per l'opera “Adamo ed Eva”.<br />
Fin. Tommaso PETRILLO<br />
Il 22/12/2009, il Fin Tommaso Petrillo,<br />
socio della Sezione di Campobasso,<br />
figlio del Brig. C. Francesco, Consigliere<br />
della stessa Sezione, è stato premiato<br />
con la “Toga d'Oro” quale giovane<br />
Avvocato che ha conseguito l'esame di<br />
abilitazione “nell'anno 2007 - 2008 in<br />
maniera migliore”.<br />
M.C. Pino PALMIERI<br />
Il Maresciallo Capo Pino Palmieri, socio<br />
della Sezione di Roma 3/Est, in servizio<br />
nel Corpo, è stato eletto Consigliere<br />
Regionale per il Lazio con oltre novemila<br />
preferenze.<br />
PROMOZIONI<br />
I seguenti militari in congedo sono<br />
stati promossi al grado superiore nel<br />
ruolo d'Onore:<br />
A Sottotenente<br />
M.M.A.c.s. Francesco Vassallo, socio<br />
della Sezione di San Severo;<br />
A Maresciallo<br />
Brig. Angelo Molitierno, socio della<br />
Sezione di Aversa.<br />
NOZZE DI DIAMANTE<br />
Il seguente socio ha festeggiato il 60°<br />
anniversario di matrimonio:<br />
Brig. Angelo Cincotti, socio della Sezione<br />
di Sanremo, e consorte Sig.ra Anna<br />
Clemenza.<br />
NOZZE D’ORO<br />
l seguenti soci hanno festeggiato il<br />
50° anniversario di matrimonio:<br />
S.Ten. Cav. Giuseppe Aronica, socio<br />
della Sezione di Roma 1/Nord, e consorte<br />
Sig.ra Margherita Antonini;<br />
App. Carmine Caricasulo, socio della<br />
Sezione di Mirandola, e consorte Sig.ra<br />
Vittoria Corbino;<br />
Gen.B. Vincenzo Della Vecchia, socio<br />
della Sezione di Roma 1/Nord, e consorte<br />
Sig.ra Raimondo Teresina;<br />
App. Ferri Cav. Gianfranco, socio della<br />
Sezione di Mestre, e consorte Sig.ra<br />
Rossella Borgo;<br />
Fin. Giovanni Frignani, socio della<br />
Sezione di Varese, e consorte Sig.ra<br />
Maria Antonietta Benigna;<br />
M.C. Gentile Mauro, socio della Sezione<br />
di Roma 1/Nord, e consorte Sig.ra Maria<br />
Russo;<br />
M.A. Cav. Uff. Andrea Guglielmelli,<br />
Presidente della Sezione di Nettuno-<br />
Anzio, e consorte Sig.ra Maria De Feo;<br />
Fin. Giorgio Notari, socio della Sezione<br />
di Bologna, e consorte Sig.ra Franca<br />
Menegatti;<br />
App. Enrico Pipi, socio della Sezione di<br />
Genova, e consorte Sig.ra Elda Moro;<br />
Fin. Luigi Pontone, socio della Sezione<br />
di Torino, e consorte Sig.ra Silvia;<br />
App. Armando Santin socio della<br />
Sezione di Verona, e consorte Sig.ra<br />
Edda;<br />
M.A. Rocco Trimonti, Consigliere della<br />
Sezione di Roma 2/Ovest, e consorte<br />
Sig.ra Giulia Laucella.<br />
NOZZE<br />
I seguenti soci o loro familiari hanno<br />
contratto matrimonio:<br />
Dott.ssa Elisa Bertieri, figlia del Brig.C.<br />
Riccardo, socio della Sezione di<br />
Varese, con il Dott. Sami Valterri Koho;<br />
Sig.na Karin Bombassei, figlia del<br />
V.Brig. Florio, Consigliere della Sezione<br />
di Santo Stefano di Cadore, con il Sig.<br />
Riccardo Zanetti;<br />
Dott. Daniele Bucovaz, figlio dell'App.<br />
sc. Mario, socio della Sezione di<br />
Cividale del Friuli, con la Dott.ssa<br />
Lavinia Bona;<br />
Sig.na Carmela Roberta Cacioppo,<br />
figlia della Sig.ra Stefania Giannangeli,<br />
socia della Sezione di Genova, con il<br />
Sig. Marcello Navone;<br />
Sig.na Arianna Cipollone, figlia dell'App.<br />
Sergio, socio della Sezione di<br />
Avezzano, con l'Ing. Eugenio Cipollone;<br />
Ing. Rosanna De Nuntiis, figlia del Sig.<br />
Silvio, socio della Sezione di Pratica di<br />
Mare, e nipote del Gen.<br />
Mario,Presidente della stessa Sezione,<br />
con il Sig.Ciro Ferrari;<br />
Dott.ssa Rosa Disabato, figlia del<br />
Brig.C. Nicola, socio della Sezione di<br />
Toritto, con il Sig. Leonardo Stallone;<br />
34 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
Sig.na D'Ignoti Rossana, figlia del Sig.<br />
Michele, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Trapani, con il Sig. Daniele<br />
Cianfanelli;<br />
Geom. Simone D'Onofrio, figlio del M.M.<br />
Carmine, socio della Sezione di Ascoli<br />
Piceno, con la Sig.na Rita Giammarini;<br />
Sig.na Nadia Fioravanti, figlia del<br />
Brig.C. Paolo, socio della Sezione di<br />
Olgiate Comasco, con il Sig. Marco<br />
Foglia;<br />
Sig.na Lidia Gabellone, figlia del Sig.<br />
Ruggero, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Gallipoli, con il S.Ten. di<br />
Vascello Cosimo Rotolo;<br />
Dott.ssa Sara Giomini, figlia del M.M.<br />
Ferdinando, socio della Sezione di<br />
Marsala, con il Dott. Giovanni Licari;<br />
Sig. Vincenzo Lampignano, figlio del<br />
M.A. Cav. Giuseppe, Presidente della<br />
Sezione di Gallipoli e della consorte<br />
Sig.ra Caterina Lisi, socia benemerita<br />
della stessa Sezione, con la Sig.na<br />
Giuliana Amato;<br />
Sig. Primiano Lombardi, figlio del<br />
M.M.A.c.s. Pasquale, Consigliere della<br />
Sezione di Lesina, con la Sig.na<br />
Francesca Biccari;<br />
Sig.na Lucia Manca, figlia del Brig.C.<br />
Francesco, socio della Sezione di<br />
Mazara del Vallo, con il Sig. Dario<br />
Pettignano;<br />
Sig. Gianluca Mancini, figlio dell'App.<br />
U.p.g. Enrico, socio della sezione di<br />
Pescara, con la Sig.na Miriam Di<br />
Girolamo;<br />
Fin. sc. Bruno Mangraviti, in servizio nel<br />
Corpo, figlio del Lgt. Cav. Paolo,<br />
Consigliere della Sezione di Messina,<br />
con la Dott.ssa Emilia Schipilliti;<br />
Dott. Gian Paolo Mastroeni, figlio del<br />
Brig. Giuseppe, Consigliere e<br />
Segretario della Sezione di Velletri, con<br />
la Dott.ssa Maria Stella Demasi;<br />
Dott.ssa Paola Miccoli, figlia del S.Ten.<br />
Comm. Giorgio. Presidente della<br />
Sezione di Monfalcone, con il Dott.<br />
Cesare Novati;<br />
Fin. Michele Oddo, in servizio nel Corpo,<br />
figlio del M.llo Salvatore socio della<br />
Sezione di Marsala, con la Sig.na<br />
Angela Stefania Cialona;<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
Sig.na Raffaella Ottaviano, figlia del<br />
Brig.C. Sundino, socio della Sezione di<br />
Vasto, con il Dott. Paolo Atti;<br />
Sig. luigi Piacentino, figlio del S.Ten.<br />
Antonio, Presidente del collegio dei<br />
Sindaci della Sezione di Marsala, con la<br />
Sig.na Flavia Di Ruscio;<br />
Dott.ssa Roberta Più, figlia del M.M.<br />
Natalino, socio della Sezione di Padova,<br />
con l' Ing. Simone Rocca;<br />
Sig. Amedeo Rampino, figlio del M.A. dei<br />
CC. Antonio, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Gallipoli, con la Sig.na<br />
Giuliana Picciocchi;<br />
Sig.na Margherita Rutigliano, figlia del<br />
Sig. Vito, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Bitetto, con il Sig. Nico<br />
Marziliano;<br />
Carabiniere sc. Claudio Sabatini, figlio<br />
del M.M.A.c.s. Vincenzo, Presidente<br />
della Sezione di Lesina, con la Sig.na<br />
Claudia Panunzio;<br />
Sig.na Amelia Sarra. figlia del Brig.<br />
Francesco, socio della Sezione di Alatri,<br />
con il Sig. Massimiliano De Nova;<br />
Sig.na Dominga Soranno, sorella del<br />
M.C. Leandro, nipote del Lgt. Luca soci<br />
della Sezione di Bitetto, con il Sig.<br />
Domenico Bazzi;<br />
Sig. Giuseppe Spiga, figlio dell'App.<br />
Luigi, socio della Sezione di Lecco, con<br />
la Sig.na Viviane Leite Menezes;<br />
Dott.ssa Francesca Tuzi, nipote del<br />
S.Ten. Michele Ricco, Presidente della<br />
Sezione di Diamante, con l’Ing.<br />
Giuseppe Strignano.<br />
Sono nati:<br />
CULLE<br />
Alessandro, nipote del Brig. Angelo<br />
Giuliani, Consigliere della Sezione di<br />
Olgiate Comasco, e della consorte Sig.ra<br />
Giorgina Castelli;<br />
Alessandro, nipote del M.C. Mario<br />
Camele, socio della Sezione di Bologna,<br />
e della consorte Sig.ra Zita Romani;<br />
Alessio, nipote dell’App. sc. Antonio<br />
Malizia, in servizio presso la Presidenza<br />
<strong>Nazionale</strong> dell’ANFI;<br />
Anna, figlia del Fin. Elio Armato, nipote<br />
del M.M. Vito, socio della Sezione di<br />
Mazara del Vallo, e della consorte Sig.ra<br />
Marianna Pipitone;<br />
Anna ed Eva, gemelle figlie dell'Ing.<br />
Franco Caicchiolo, socio della Sezione<br />
di Este, e della consorte Dott.ssa<br />
Monica Magarotto;<br />
Antonio, nipote del Brig. Antonio<br />
Ancona, Vicepresidente della Sezione<br />
di Toritto, e della consorte Sig.ra<br />
Vincenza Scarangella;<br />
Bianca, nipote del Brig.C. Francesco<br />
Capozzi, socio della Sezione di Genova,<br />
e della consorte Sig.ra Angela;<br />
Cristian, nipote del M.A. Domenico<br />
Ciriello, Vicepresidente della Sezione di<br />
Castelfranco Veneto, e della consorte<br />
Sig.ra Lucia Bazan;<br />
Davide, nipote del M.A. Francesco Nitti,<br />
socio della Sezione di Bari;<br />
Domenico, nipote del M.A. Comm. Vito<br />
Evangelista, Vicepresidente della<br />
Sezione di Bari;<br />
Edoardo, nipote del Brig.C. Pasquale<br />
Giudice, socio della Sezione di Varese,<br />
e della consorte Sig.ra Maria;<br />
Enzo, nipote del Brig.C. Donato Lucia,<br />
Consigliere della Sezione di Potenza;<br />
Federica, nipote del Brig.C. Sandro<br />
Disanti, Consigliere della Sezione di<br />
Trapani, e della consorte Sig.ra<br />
Giuseppa Pirrone;<br />
Felicita, nipote del M.A.Cav. Giuseppe<br />
Antonio Collazzo, Consigliere della<br />
Sezione di Potenza;<br />
Gabriele, figlio del Sig. Sabino Cipriano,<br />
socio simpatizzante della Sezione di<br />
Monza;<br />
Greta, Figlia dell'App.sc. Andrea Zollino,<br />
in servizio presso la Presidenza<br />
<strong>Nazionale</strong> ANFI, e della consorte Sig.ra<br />
Marcella, nipote dell'App.Italo Zollino,<br />
socio della Sezione di Bari;<br />
Iacopo, nipote del Fin. Matteo Rubino,<br />
Sindaco effettivo della Sezione di<br />
Lucca, e della consorte Sig.ra Dolores;<br />
Lara Angelica, nipote del Lgt. Cav.<br />
Francesco Paolo Borghi, socio della<br />
Sezione di Palermo;<br />
35
Laura, figlia dei coniugi Sig. Pierluigi Del<br />
Bene, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Nocera Inferiore, e della<br />
consorte Sig.ra Orsola De Martino;<br />
Leonardo, nipote del Brig. Gerardo<br />
Petrone, socio della Sezione di Como;<br />
Lorenzo, nipote del Brig.C. Tommaso Di<br />
Dario, socio della Sezione di Alatri;<br />
Lorenzo, nipote del M.M. Serafino<br />
Moretti, socio della Sezione di Tirano, e<br />
della consorte Sig.ra Maria Pia<br />
Moschetti;<br />
Lucilla, nipote del Brig. Mario Massullo,<br />
socio della Sezione di Vasto, e della<br />
consorte Sig.ra Michela Salvatorelli;<br />
Maria Valeria, nipote del M.M. Rolando<br />
Palmieri, socio della Sezione di Viterbo,<br />
e della consorte Sig.ra Anna Bruna;<br />
Mariastella, figlia dei coniugi Lgt.<br />
Antonio Giorgi, socio della Sezione di<br />
Ceprano, e Sig.ra Lucia Anna Fraioli;<br />
Martina, nipote del Sig. Roberto<br />
Colombo, socio della Sezione di Lecco,<br />
e della consorte Sig.ra Rita Albani;<br />
Matteo, nipote del M.A.c.s. Manlio<br />
Onori, socio della Sezione di Lecco, e<br />
della consorte Sig.ra Michelina<br />
Mazzoleni;<br />
Mattia, nipote del Brig. Antonio Di Muro,<br />
Consigliere della Sezione di Monza;<br />
Michela, nipote del M.O. Antonio<br />
Pittalis,socio della Sezione di Genova, e<br />
della consorte Sig.ra Ivana;<br />
Michele, nipote del Lgt. Michele<br />
Costabile, Presidente della Sezione di<br />
Trani, e della consorte Sig.ra Anna<br />
Troiano;<br />
Nicolò, nipote del Brig.C. Mario<br />
Semeraro, Alfiere della Sezione di<br />
Bergamo, e della consorte Sig.ra Anna<br />
Moro;<br />
Paolo, nipote del M.A. Paolo Cavallaro,<br />
socio della Sezione di Acireale;<br />
Rocco, nipote del M.C. Nicola Mandara,<br />
socio della Sezione di Cerignola, e della<br />
consorte Sig.ra Isabella Mastricci;<br />
Rosario, nipote del M.A. Rosario<br />
Fanciullo, Consigliere della Sezione di<br />
Ischia, e della consorte Sig.ra<br />
Giuseppina di Massa;<br />
Sara, nipote del Brig.C.m. Arcangelo<br />
Murtas, socio della Sezione di Caorle, e<br />
della consorte Sig.ra Antonella Naccari;<br />
Sofia, nipote del Lgt. Vito Lancellotti,<br />
socio della Sezione di Roma 1/Nord.<br />
Sofia, nipote del M.O. Cav. Uff. Antonio<br />
Casula, Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI,<br />
Economo della Presidenza <strong>Nazionale</strong>, e<br />
nipote del M.A. Alessandro Casula, in<br />
servizio nel Corpo e socio Anfi.<br />
LAUREE<br />
Si sono laureati i seguenti soci o loro<br />
familiari:<br />
Sig.na Letizia Carriero, nipote del V.Brig.<br />
Orazio Gangemi, Segretario e<br />
Consigliere della Sezione di Livorno, in<br />
“Scienze della Formazione”;<br />
Sig.na Cristina Cataldi, Figlia del M.C.<br />
Luigi, socio della Sezione di Cividale del<br />
Friuli, in “Scienze Giuridiche”;<br />
Sig.na Clara Clarizio, figlia del Brig.C.<br />
Mario, Economo della Sezione di<br />
Sannicandro di Bari, in “Psicologia”;<br />
M.O. Antonello D' Ascenzo, in servizio<br />
nel Corpo, figlio del M.C. Angelo, socio<br />
della Sezione di Pescara, in “Economia”;<br />
Sig.na Marcella de Sanctis, figlia del M.A.<br />
Domenico, Consigliere della Sezione di<br />
Genova, in “Biologia Molecolare e<br />
Cellulare”;<br />
Sig. Raffaele Falso, figlio del S.Ten.<br />
Leonardo, socio della Sezione di Roma<br />
2/Ovest, in “Scienze e Tecniche<br />
Psicologico-Sociali della Comunicazione<br />
e Marketing”;<br />
Sig.na Giulia Farci, nipote del M.C.<br />
Ottavio Pistis, socio della Sezione di<br />
Cagliari, in “Giurisprudenza”;<br />
Sig. Roberto Giordano, figlio del Brig.C.<br />
Giuseppe, socio della Sezione di Vibo<br />
Valentia, in “Architettura”;<br />
Sig.na Antonella Greco, figlia del Brig.C.<br />
Aniello, socio della Sezione di Roma<br />
1/Nord, in “ Scienze Biologiche”;<br />
Sig.na Anna Guercioni, figlia del M.A.<br />
Carlo, socio della Sezione di Ascoli<br />
Piceno, in “Giurisprudenza”;<br />
Sig.na Maria Stella Laganà, nipote del<br />
Sig. Demetrio Laganà, socio della<br />
Sezione di Reggio Calabria, in<br />
“Ingegneria Elettronica”;<br />
Sig.na Maria Lettiero, figlia del M.llo<br />
luigi, socio della Sezione di Roma<br />
1/Nord, in “Musicologia e Beni Musicali”;<br />
Sig. Massimo Mareseglia, figlio del<br />
V.Brig. Francesco, socio della Sezione<br />
di Ostuni, in “Ingegneria Gestionale”;<br />
Sig.na Angela Marmorale, figlia del<br />
Brig.C. Giovanni, e della Sig.ra<br />
Antonietta Barbato, soci della Sezione<br />
di Benevento, in “Scienze Biologiche”;<br />
Sig.na Angela Mazza, figlia del M.A.<br />
Giovanni in servizio nel Corpo, socio<br />
della Sezione di Rimini, in<br />
“Musicoterapia”;<br />
Sig.na Antonella Migliorati, figlia del<br />
Prof. Elio, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Cerignola, in “Biologia e<br />
Fisiopatologia Cellulare”;<br />
Sig.na Carla Nulli, figlia del Lgt. Marino,<br />
socio della Sezione di Terni, in<br />
“Comunicazioni Internazionali”;<br />
Sig. Pacenza Nilo, figlio del Brig.C.<br />
Luigi, socio della Sezione di Corigliano<br />
Calabro, in “Ingegneria Edile”;<br />
Sig. Alessandra Palumbo, figlia del M.A.<br />
Cav. Michele, Vicepresidente della<br />
Sezione di Policoro, in “Controllo di<br />
Qualità”;<br />
Sig.na Elena Riotino, figlia del M.M.<br />
Michele, socio della Sezione di San<br />
Ferdinando di Puglia, in “Scienze della<br />
Formazione Primaria”;<br />
Sig. Giuseppe Scagliola, nipote del Sig.<br />
Demetrio Laganà, socio della Sezione di<br />
Reggio Calabria, in “ Scienze dell'Arte”;<br />
Sig.na Elisa Vallabini, figlia del Brig.C.<br />
Andrea, Sindaco effettivo della Sezione<br />
di Trasacco, in “Fisioterapia”.<br />
“Fiamme Gialle” formula vivissime<br />
felicitazioni ai neo promossi, ai novelli<br />
sposi, ai coniugi che hanno festeggiato le<br />
nozze di diamante o d'oro, ai neonati ed ai<br />
neo laureati. Giungano a tutti infiniti e<br />
fervidi auguri di tanta fortuna e serenità.<br />
36 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
TRISTIA...<br />
La scomparsa del Gen. C.A. Ferdinando<br />
Dosi<br />
L'11 giugno 2010 è venuto a mancare ai propri<br />
cari e a tutte le Fiamme Gialle <strong>d'Italia</strong>, il<br />
Gen. C.A. Ferdinando Dosi, nato a Roma il<br />
24 luglio 1917, 29° Comandante in Seconda<br />
del Corpo dal 13 ottobre 1977 al 30 dicembre<br />
1978.<br />
Dopo aver frequentato, dal 1° dicembre<br />
1936 al 31 gennaio 1939, il 39° corso "Monte<br />
Cimone" dell'Accademia, fu assegnato al<br />
Comando della tenenza di Aosta.<br />
Allo scoppio della guerra fu trasferito in<br />
Africa Orientale dove comandò un plotone<br />
della compagnia mobilitata di Tessenei (Eritrea),<br />
meritando un encomio solenne, e la 1^<br />
compagnia del Battaglione mobilitato misto<br />
della Guardia di Finanza dell'Eritrea, che per<br />
quasi tre mesi presidiò il fronte nord della<br />
piazzaforte di Massaua e che tenne alto nel<br />
combattimento finale l'onore delle armi italiane,<br />
meritando per il Corpo la Medaglia<br />
d'Argento alla Bandiera.<br />
Conseguì nell'occasione la promozione per<br />
merito di guerra al grado di capitano con<br />
decorrenza dall'8 aprile 1941, nonché una<br />
Medaglia d'Argento al Valor Militare.<br />
Rientrato in Patria il 3 gennaio 1946, dopo un<br />
lungo periodo di prigionia trascorso in India,<br />
ha prestato servizio per sette anni presso<br />
l'Ufficio Legislazione del Comando Generale<br />
ed ha poi comandato la 2^ compagnia di<br />
Roma e dall'ottobre 1953, per un anno,<br />
l'allora unica compagnia allievi e sottotenenti<br />
allievi dell'Accademia.<br />
Da maggiore, ha comandato per due anni il<br />
Circolo di confine di Como, avente allora una<br />
forza di circa 1.100 uomini.<br />
Successivamente, ha comandato il<br />
Battaglione Allievi della Scuola Sottufficiali e<br />
il Battaglione Allievi dell'Accademia, allora<br />
appena istituito, e da Tenente Colonnello ha<br />
diretto per oltre quattro anni l'Ufficio<br />
Addestramento e Studi dell'Accademia, collaborando<br />
alla realizzazione<br />
dell'ordinamento quadriennale degli studi<br />
dell'istituto.<br />
Promosso Colonnello, nel 1963, ha comandato<br />
le Legioni di Ancona, Trento, fronteg-<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
giando con i normali effettivi l'ondata terroristica<br />
allora rivoltasi anche contro i nostri militari,<br />
Como ed infine la 9^ Legione di Roma.<br />
Da Generale di Brigata, promosso nel 1969,<br />
ha comandato la Zona Sicula e successivamente<br />
per oltre tre anni, fino al 1974, ha retto<br />
il comando delle Scuole, organizzando e dirigendo<br />
in tale veste, tra l'altro, i primi Corsi<br />
Superiori di polizia tributaria svolti presso la<br />
dipendente Scuola pt.<br />
Dopo la promozione a Generale di Divisione,<br />
conseguita il 7 dicembre 1974, ha tenuto gli<br />
incarichi di Ispettore del Corpo per l'Italia<br />
Meridionale e di Ispettore per i Reparti di<br />
Istruzione.<br />
Laureato in scienze economiche e commerciali,<br />
il Generale Dosi ha espletato quasi ininterrottamente,<br />
dal 1946 al 1964, incarichi di<br />
insegnamento di materie economiche, giuridiche<br />
e di servizio presso l'Accademia, la<br />
Scuola Centrale Tributaria e la Scuola<br />
Sottufficiali.<br />
E' stato autore di alcune pubblicazioni, fra le<br />
quali ricordiamo "Unione doganale e polizia<br />
tributaria del Mercato Comune" (Giuffré<br />
1958) e "Bilanci interni e pubblici" (Giuffré<br />
1967), nonché di vari studi in materia di polizia<br />
tributaria, di servizio d'istituto e di storia<br />
del Corpo.<br />
La scomparsa del Gen. C.A. Guglielmo<br />
Farnè<br />
Il 19 luglio 2010, in Roma nella Parrocchia<br />
Santi Sette Fondatori, è stato reso l'ultimo<br />
omaggio terreno al Gen. C.A. Guglielmo<br />
Farne', nato a Roma il 7 gennaio 1929,<br />
Comandante in Seconda della Guardia di<br />
Finanza dal 31 dicembre 1991 al 7 gennaio<br />
1993.<br />
Nominato Sottotenente il 28 settembre 1950<br />
e promosso Tenente nel settembre 1952, da<br />
subalterno e ufficiale inferiore ha comandato<br />
diversi reparti territoriali.<br />
Chiamato, una prima volta, al Comando<br />
Generale, Ufficio Operazioni, nel 1964, è<br />
stato assegnato, poi, all'Ufficio Legislazione,<br />
del quale ha successivamente tenuto la titolarità<br />
dal 1967 al 1971.<br />
Da Colonnello ha comandato il Nucleo<br />
Centrale di Polizia Tributaria e la Legione di<br />
Genova. Da febbraio 1981 a gennaio 1987,<br />
nei gradi di Colonnello e di Generale di<br />
Brigata, conseguito il 31 dicembre 1981, e di<br />
Generale di Divisione, al quale è stato promosso<br />
il 31 dicembre 1986, ha ricoperto la<br />
carica di Capo di Stato Maggiore del<br />
Comando Generale.<br />
Da gennaio 1987 a settembre 1989 ha assolto<br />
le funzioni di Generale di Divisione<br />
Ispettore per l'Italia Nord - Occidentale. Dal<br />
30 aprile 1990 ha assunto le funzioni di<br />
Generale di Divisione Ispettore per l'Italia<br />
Centrale, unitamente all'incarico di<br />
Presidente della Commissione di<br />
Avanzamento Sottufficiali già ricoperto dal<br />
20 settembre 1989.<br />
Laureato in Giurisprudenza, il Generale<br />
Farnè, era decorato di medaglia d'oro al merito<br />
di lungo comando, di croce d'oro per<br />
anzianità di servizio, insignito di medaglia<br />
Mauriziana e Cavaliere di Gran Croce al merito<br />
della Repubblica Italiana.<br />
I Colleghi del Corso lo ricordano così:<br />
Il 16 luglio 2010 si è spento il Generale di Corpo<br />
d'Armata Guglielmo Farné.<br />
La vita di un ufficiale giunto all'apice della carriera è<br />
riassunta nel Suo curriculum. E quello del Generale<br />
Farné, già Comandante in Seconda del Corpo è,<br />
ovviamente, di eccellenza. Ma non sono le benemerenze<br />
professionali che qui interessano chi scrive, suo<br />
fraterno amico e collega di corso.<br />
Il pensiero va, piuttosto, al giorno della prima reciproca<br />
conoscenza (1° ottobre 1948), alle iniziali esperienze<br />
comuni in campo militare, ai primi contatti con il mondo<br />
dello sport, alle difficoltà di approccio alle materie professionali<br />
prima d'allora ignorate, all'apprensione per<br />
gli esami di gruppo e finali, compensate dall'allegria<br />
della giovinezza che consentiva anche in quelle circostanze<br />
di sorridere e di superare ogni difficoltà.<br />
Il ricordo va anche alla bontà d'animo del compianto<br />
amico, non disgiunta dalla sua sicura determinazione<br />
e dal suo fine senso dell'umorismo. Senza la pretesa di<br />
interpretare il pensiero di tutto il corso d'Accademia ma<br />
con la certezza di una comune condivisione di sentimenti,<br />
mi piace ricordare pochi ma significativi aspetti<br />
della personalità dell'allievo ufficiale Guglielmo Farné,<br />
(Memmo per noi), mai scalfiti dalle prove della vita.<br />
Il legame con la famiglia, in primo luogo.<br />
Par di udire ancora, sull'imbrunire, negli androni di<br />
Viale XXI Aprile, la voce dell'allievo di servizio<br />
all'ingresso:”Farné in parlatorio”. Per Lui e per noi questo<br />
richiamo significava che la Sua Anna, all'epoca<br />
fidanzata e poi moglie e madre dei suoi figli, lo attendeva<br />
per una intima passeggiata nei dintorni di Piazza<br />
Bologna. Tale forte legame si è protratto per l'intera vita<br />
e, ultimamente, si è felicemente esteso ai nipoti dei cui<br />
successi scolastici era fiero.<br />
Un secondo legame, anche questo forte e indissolubile,<br />
lo ha poi unito alle Fiamme Gialle sin dal primo giorno<br />
del Suo ingresso nel Corpo: ne è testimonianza<br />
l'impegno posto durante l'intero corso della carriera nel<br />
portare a termine prestigiose operazioni di servizio, nel<br />
solco della tradizione della quale Egli si sentiva fedele<br />
continuatore.<br />
Terzo e non ultima caratteristica del caro Memmo è il<br />
senso dell'amicizia sincera che ha sempre coltivato e<br />
nutrito per i colleghi, specie se di corso, di quel 48°<br />
Corso senza nome che ancora lega noi sopravvissuti.<br />
Riposa in pace, Guglielmo.<br />
Uno del 48° Corso.<br />
37
La scomparsa del Gen. C.A. Vincenzo<br />
Bianchi<br />
Il 13 agosto 2010 si è avuta la perdita del<br />
Gen. C.A. Vincenzo Bianchi, 38°<br />
Comandante in Seconda della Guardia di<br />
Finanza.<br />
Nato a Tolfa (Roma) il 4 settembre 1928 ed<br />
entrato in Accademia il 1° ottobre 1948, é<br />
stato promosso sottotenente il 28 settembre<br />
1950.<br />
Dopo aver comandato reparti del confine italo-austriaco<br />
ed italo-svizzero, é stato assegnato<br />
al Comando Generale del Corpo, prestandovi<br />
servizio per dodici anni.<br />
Da ufficiale superiore ha retto Gruppi di<br />
<strong>Sezioni</strong> dei Nuclei Regionali pt di Genova e<br />
Trieste. Promosso Colonnello nel 1976, ha<br />
assunto il comando dello stesso Nucleo<br />
Regionale pt di Trieste.<br />
Dal 1978 al 1980 ha comandato la 10^<br />
Legione di Napoli e, successivamente, fino<br />
al 1982, il Nucleo Regionale pt di Milano. In<br />
tale incarico, ha coordinato, rendendosi protagonista<br />
di rilevanti indagini investigative di<br />
importanti e complessi casi giudiziari che<br />
hanno interessato la nostra bella Italia.<br />
Con il grado di Generale di Brigata ha retto,<br />
dal 1982 al 1986, la Zona Lombarda (II).<br />
Promosso nello stesso 1986, Generale di<br />
Divisione, ha assunto le funzioni di Ispettore<br />
della Guardia di Finanza per l'Italia Nord-<br />
Occidentale e, successivamente, di<br />
Ispettore per i Reparti di Istruzione, ricoprendo<br />
anche gli incarichi di Ispettore per il<br />
Coordinamento e gli Studi, Presidente della<br />
Commissione Permanente di Avanzamento<br />
dei Sottufficiali e Comandante del Presidio di<br />
Roma per la Guardia di Finanza.<br />
Laureato in Giurisprudenza, é insignito:<br />
dell'onorificenza di Grand'Ufficiale<br />
dell'"Ordine al Merito della Repubblica<br />
Italiana", della medaglia Mauriziana, della<br />
medaglia d'oro al merito di lungo comando e<br />
della croce d'oro al merito di servizio.<br />
Ennio Adone, collega di corso, lo ricorda così:<br />
Vincenzo carissimo,<br />
dopo inenarrabili sofferenze, ci hai lasciati il 13 agosto<br />
e, da quel momento, ci sentiamo tutti più soli.<br />
Vorremmo ora ricordare la Tua figura di amico e di maestro<br />
di vita, ma avvertiamo quanto difficile sia assecon-<br />
dare questo proposito per l'inadeguatezza delle parole.<br />
L'istinto e la ragione suggeriscono quindi di affidarsi alla<br />
religione del silenzio perché è solo nell'intimo della<br />
nostra memoria e del nostro animo che riescono ad<br />
affiorare il ricordo, il rimpianto ed il dolore che, affrancati<br />
da ogni espressione verbale, diventano preghiera.<br />
Ed ancora più arduo sarebbe tentare di illustrare, per<br />
immagini, le Tue virtù, nella illusoria ambizione di comprendere<br />
il segreto della loro origine ed affermare la Tua<br />
fedeltà e darne testimonianza durante l'intera Tua esistenza.<br />
Un'indagine in grado di vedere oltre il monolitico aspetto<br />
della Tua personalità richiederebbe la geniale sensibilità<br />
di un grande artista capace, come Michelangelo,<br />
di conferire, ai blocchi marmorei appena tagliati, forza<br />
ed anima prima ancora di dare loro la forma che ammiriamo<br />
nei suoi capolavori.<br />
Come in quelle magie scultoree, la Tua vita, così rigorosamente<br />
conformata a solidi principi, è stata da sempre<br />
animata da un innato afflato umano tanto forte e tenace<br />
da trasfondersi non solo nei Tuoi cari, ma anche, con<br />
irresistibile forza, in tutti coloro che Ti hanno accompagnato<br />
nel Tuo percorso esistenziale.<br />
Da te, Vincenzo, abbiamo ricevuto l'esempio del culto di<br />
valori eterni, la costante professione d'amore per la<br />
famiglia, per l'Istituzione, per il Paese e l'incrollabile<br />
fede nel trascendente.<br />
Ci incontreremo ancora? Penso di sì, ma non per nostri<br />
meriti, ma per la forza della Tua preghiera.<br />
Alla signora Mariella, compagna di tutta una vita, ai Tuoi<br />
figli, ai Tuoi nipoti rinnoviamo la nostra affettuosa solidarietà,<br />
consapevoli che l'esserTi stati accanto ha costituito<br />
e costituirà per loro un privilegio del quale continueranno<br />
ad essere convintamente fieri.<br />
La scomparsa del Gen. B. Giulio Chiesa<br />
Si è spento, il 14 luglio 2010, all'età di 82 anni,<br />
dopo una lunga malattia, il generale della<br />
Guardia di Finanza, Giulio Chiesa, straordinario<br />
atleta del salto con l'asta degli anni '50.<br />
l Gen. B. Giulio Chiesa era nato a La Spezia il<br />
28 aprile 1928. Entrato in Accademia per la<br />
frequenza del 56° Corso “Carso I”, ha svolto<br />
servizio presso i Comandi del Corpo alla sede<br />
di Predazzo, Giulianova, Catania, Legione<br />
Allievi, 9^ Legione e Nucleo Centrale di polizia<br />
tributaria, comprensorio di Porta Furba,<br />
nonché presso il Comando Generale.<br />
Ufficiale particolarmente predisposto per<br />
tutte le attività sportive, ha soprattutto brillato,<br />
quale straordinario atleta, nella specialità<br />
del salto con l'asta, nella quale si è laureato,<br />
più volte, campione e primatista italiano, partecipando,<br />
altresì, in rappresentanza<br />
dell'Italia, alle Olimpiadi del 1956 di<br />
Melbourne. Il Gen. Chiesa è stato uno degli<br />
interpreti più significativi nel salto con l'asta<br />
in Italia ed ha alimentato la magnifica tradizione<br />
delle Fiamme Gialle, ponendosi nel<br />
tempo come uno storico protagonista delle<br />
indimenticabili pagine dello sport gialloverde.<br />
Sono inoltre deceduti i<br />
seguenti soci o loro familiari:<br />
S.Ten. Giacomo ABRIGNANI, socio della<br />
Sezione di Udine, il 20.4.2010;<br />
Sig.ra Albonea BERNARDI, consorte del<br />
M.M. Cav. Giuseppe Ricci, socio della<br />
Sezione di Verona;<br />
App. Natalino BOSONI, socio della Sezione<br />
di La Spezia, il 16.4.2010;<br />
Brig. Edmo BOVINELLI, socio della Sezione<br />
di Pavia, il 24.4.2010;<br />
Sig.ra Carmela BRUNI, consorte del Ten.<br />
Gaetano Breglia, socio della Sezione di<br />
Parma, il 20.4.2010;<br />
Dott. Antonino BUONOCORE, fratello<br />
dell'App. Alfredo, socio della Sezione di<br />
Latisana, il 12.5.2010;<br />
Brig. Francesco BUTTARO, socio della<br />
Sezione di Gaeta, il 20.5.2010;<br />
App. Ferruccio BURATTO, socio della<br />
Sezione di Faenza, il 10.5.2010;<br />
Sig. Maria Giuseppa CAPRARO, suocera<br />
del Brig. Mattia Gabriele, socio della Sezione<br />
di Ceprano, il 23.4.2010;<br />
App. Giovanni CHIRIELEINSON, socio<br />
della Sezione di Tolmezzo, il 6.5.2010;<br />
App. Bruno CORTE PAUSA, socio della<br />
Sezione di Santo Stefano di Cadore,<br />
l'8.5.2010;<br />
Sig.ra Ida CORTI, socia della Sezione di<br />
Olgiate Comasco, suocera del M.C.<br />
Francesco Baldi, Presidente del Collegio dei<br />
Probiviri della stessa Sezione, il 10.3.2010;<br />
Sig.ra Gilda CURRELI, madre del Brig.C.<br />
Sergio Lepuri, Vicepresidente della Sezione<br />
di Montecatini Terme, il 30.4.2010;<br />
App. Ermanno DALLE LUCHE,di anni 83,<br />
già Segretario e Alfiere della Sezione di<br />
Massa, il 10.5.2010;<br />
Sig.ra Eleonora DALLA VALLE, socia della<br />
Sezione di Verona, il 7.5.2010;<br />
Sig.na Vanessa DE SILVA, nipote del Fin.<br />
38 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010
Francesco Simeone, socio della Sezione di<br />
Toronto, il 14.5.2010;<br />
Sig.ra Angela DEIANA, madre del M.C. Loi<br />
Quintino, socio della Sezione di Imperia, il<br />
31.5.2010;<br />
Bri.C. Italo DI CESARE, socio della Sezione<br />
di Agrigento, l'11.5.2010;<br />
App Dionisio DI LENOLA, socio della<br />
Sezione di Seravezza, il 13.5.2010;<br />
Sig. Roberto DI SOMMA, figlio del M.O.<br />
Tommaso, socio della Sezione di Napoli, il<br />
27.5.2010;<br />
Sig.ra Bianca DOMENIS, sorella del Brig.<br />
Bruno, Vicepresidente della Sezione di<br />
Monfalcone, il 4.5.2010;<br />
App. Osvaldo DUCCI, socio della Sezione di<br />
Reggio Emilia, recentemente;<br />
Fin. Angelo FERINA, di anni 80, socio della<br />
Sezione di Novara, il 28.4.2010;<br />
Sig. Davide FINOCCHI, di anni 41, figlio del<br />
Fin. Corrado, socio della Sezione di Bologna,<br />
il 9.5.2010;<br />
M.M.A.c.s. Pasquale FOLLIERO, di anni 85,<br />
socio della Sezione di Massa, il 27.5.2010;<br />
Sig.ra Rosa IPPOLITO, madre del Brig.<br />
Tommaso Cardarelli, socio della Sezione di<br />
Lesina,il 28.3.2010;<br />
Sig. Cesare LITTORIO, padre del Lgt.<br />
Francesco, in servizio nel Corpo e socio della<br />
Sezione di Bologna, il 12.5.2010;<br />
Sig. Giovanni LOMONACO, padre del M.C.<br />
Nunzio, socio della Sezione di Matera, il<br />
13.5.2010;<br />
App. Giacomo LUISI, di anni 103, scoio della<br />
Sezione di Bari, il 26.5.2010;<br />
App. Luigi MANCARELLA, socio della<br />
Sezione di Ventimiglia, l'1.5.2010;<br />
App. Daniele MARTELLO, di anni 96, socio<br />
della Sezione di Borgo Valsugana, il<br />
9.5.2010;<br />
Paolo MINA, di mesi 4, nipote del Geom.<br />
Vanni Mina, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Auronzo di Cadore, il 13.5.2010;<br />
Fin. Silvio MOTICA, socio della Sezione di<br />
Muggia, il 6.5.2010;<br />
Brig. Rino MUNARON, socio della Sezione<br />
di Mestre, il 2.5.2010;<br />
App. Salvatore MURA, socio della Sezione<br />
di Muggia, il 9.5.2010;<br />
V.Brig. Antonio MUREDDU, socio della<br />
Sezione di Brunico, il 14.5.2010;<br />
M.M. Costantino MUSSO, socio della<br />
Sezione di Cuneo, il 24.2.2010;<br />
FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010<br />
M.A. Nello NATALINI, socio della Sezione di<br />
Monza, il 26.4.2010;<br />
Gen. D. Giuseppe OCCHIPINTI, socio della<br />
Sezione di Mestre, il 3.4.2010;<br />
App. Giovanni ONOFRI, socio della Sezione<br />
di Roma 1/Nord, il 9.3.2010;<br />
Sig.ra Nella Adriana PALLONE, madre<br />
dell'Avv. Massimo Iannarelli, socio della<br />
Sezione di Cassino, l'11.3.2010;<br />
Sig.ra Flora PALMERINI, socia della Sezione<br />
di Massa, il 25.4.2010;<br />
App. Pietro PALUMBO, socio della Sezione<br />
di Savona, il 13.3.2010;<br />
Sig. Luigi PANOSETTI, socio simpatizzante<br />
della Sezione di Teramo, il 27.3.2010;<br />
V.Brig. Danilo PASTORELLO, socio della<br />
Sezione di Bassano del Grappa, il 16.5.2010;<br />
Fin. Alfonso PEDERSINI, socio della<br />
Sezione di Bologna, l'1.5.2010;<br />
Brig. Saverio PESCUME, di anni 46, socio<br />
della Sezione di Imperia, il 2.5.2010;<br />
Sig. Raffaele PESIRI, fratello del Brig. Pietro,<br />
Consigliere della Sezione di Trapani, il<br />
20.4.2010;<br />
Sig.ra Maria Pasqua PIGA, suocera dell'App.<br />
Cav. Otello Ferrini, socio della Sezione di<br />
Sassari, il 22.3.2010;<br />
Sig. Eraldo PILLON, fratello dell'App. Rino,<br />
socio della Sezione di Latisana, il 29.3.2010;<br />
M.A. Wladimiro PINTER, socio della Sezione<br />
di Rovereto, il 26.3.2010;<br />
Sig.ra Anna PIAZZOLLA, madre del Brig.C.<br />
Matteo La Monaca, socio della Sezione di<br />
Ancona, il 18.4.2010;<br />
App. Benedetto PIZZO, Sindaco supplente e<br />
Alfiere della Sezione di Ravenna, il 12.4.2010;<br />
Sig. Vincenzo PIZZO, padre dell'App.<br />
Giuseppe, socio della Sezione di Cervignano<br />
del Friuli, il 12.4.2010;<br />
M.A. Saverio PROCACCINI, socio della<br />
Sezione di Milano, il 22.3.2010;<br />
Sig.ra Giuseppina PROTA, sorella del Brig.<br />
Saverio, Sindaco Effettivo della sezione di<br />
Rovigo, il 20.3.2010;<br />
Sig.ra Angela RAMBELLI, madre del Fin.<br />
Gaetano Bandini, socio della Sezione di<br />
Ravenna, il 14.3.2010;<br />
Sig. Nicola RICCIUTI, fratello del Brig.C.<br />
Donato, Presidente del Collegio dei Sindaci<br />
della Sezione di Vasto, il 6.4.2010;<br />
M.M. Giuseppe RICCO, socio della Sezione<br />
di Busto Arsizio, il 30.5.2010;<br />
M.llo Eolo RIGHI, socio della Sezione di<br />
Saronno, il 30.3.2010;<br />
V.Brig. Camillo RISI, socio della Sezione di<br />
Livorno, il 4.5.2010;<br />
App. Velio ROCCHI, socio della Sezione di<br />
Viterbo, il 23.4.2010;<br />
Sig. Benvenuto RUZZI, padre del M.A.<br />
Sante, socio della Sezione di Tolmezzo, il<br />
4.2.2010;<br />
Sig.ra Gabriella SANTA, consorte del Sig.<br />
Giovanni Peisino, socio simpatizzante della<br />
Sezione di Mondovì, il 10.3.2010;<br />
Sig. Valentino SANTAGIULIANA, fratello<br />
del Brig.C. Giuseppe, socio della Sezione di<br />
Olgiate Comasco, il 18.3.2010;<br />
App. Lorenzo SASSU, socio della Sezione<br />
di Lugo, l'8.5.2010;<br />
Sig.ra Nicolina SCARAFILE, sorella<br />
dell'App. Leonardo, socio della Sezione di<br />
Vibo Valentia, il 17.4.2010;<br />
M.A. Giovanni SCHIBANI, socio della<br />
Sezione di Firenze, il 19.3.2010;<br />
App. Vito SERIO, socio della Sezione di<br />
Imperia, il 22.4.2010;<br />
Sig. Salvatore SERRA, fratello dell'App.<br />
Antonio, socio della Sezione di Bosa, il<br />
21.3.2010;<br />
Dott. Gaetano SIANI, figlio del Ten.<br />
Vincenzo, socio della Sezione di Salerno,<br />
recentemente;<br />
Fin. Saverio SPADAVECCHIA, socio della<br />
Sezione di Trieste, il 9.3.2010;<br />
Sig.ra Concetta SPEDALE, suocera del<br />
M.llo Michele Mazzone, socio della Sezione<br />
di Catania, il 9.4.2010;<br />
Sig.ra Lizi TAMBORRINO, figlia del Brig.<br />
Giovanni, Sindaco Effettivo della sezione di<br />
Vibo Valentia, l'1.3.2010;<br />
Sig. Marcello TARAVELLA, consorte della<br />
Sig.ra Amelia Razzitti, socia simpatizzante<br />
della Sezione di Mazara del Vallo, l'1.4.2010;<br />
Ten. Adelmo TROMBI, socio della Sezione<br />
di Parma, il 21.4.2010;<br />
Sig.ra Domenica VALLATI, madre del Brig.<br />
Sebastiano Millauro, Presidente della<br />
Sezione di Saronno, l'8.4.2010;<br />
Sig.ra Anna Maria VICECONTE, madre del<br />
Brig. Domenico Vigorito, socio della Sezione<br />
di Policoro, l'8.3.2010.<br />
Ai familiari degli Estinti il nostro<br />
sentito cordoglio<br />
39
www.assofinanzieri.it<br />
A.N.F.I.<br />
<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />
Una realtà da conoscere<br />
Una realtà da conoscere<br />
PER FAVORIRE L’UNIONE TRA IL PERSONALE IN<br />
SERVIZIO E QUELLO IN CONGEDO DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA E FORNIRE ASSISTENZA<br />
MORALE E MATERIALE AGLI ISCRITTI...<br />
Iscriviti anche tu!