Vita nelle Sezioni - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia

TACCUINO
di Giuseppe Giuliani
Quel colpo di pistola
colpo avrebbe potuto benissimo per- di sé una macchina fotografica, che è
dersi nell'aria ma, quando il diavolo ci un regalo di nozze del mio primo
mette la coda, non c'è nulla da fare. matrimonio, anno 1955. Si tratta di
Quel colpo era andato dritto al cuore una Kodak, modello Retina II, che a
del marittimo, provocandone la morte q u e l t e m p o c r e d o f o s s e
istantanea. all'avanguardia delle macchine foto-
Tornato in ufficio, il capo ufficio opera- grafiche. La caratteristica di questa
Avevo assunto da pochi giorni il zioni, l'allora tenente colonnello macchina è di avere la possibilità
comando della Legione di Napoli Michele Mola, mi disse che i mass oltre che di determinare la distanza e
quando fui raggiunto a casa da una media premevano per sapere ed io lo l'apertura dell'obiettivo di stabilire con
telefonata. C'era stato un abbordag- pregai di convocare una conferenza un solo parametro, la luminosità, le
gio di nave contrabbandiera, nel stampa per mezzogiorno. condizioni per l'impiego ottimale
corso del quale un marittimo greco Nel frattempo, era sopraggiunto nel dell'apparecchio.
era stato ucciso da un colpo di mitra mio ufficio un sostituto procuratore Con questa macchina, negli anni, ho
sparato da un nostro sottufficiale. della Repubblica, al quale avevo fatto cose incredibili. Fotografie niti-
Erano le due di notte ma io ero ancora esposto la ricostruzione dei fatti. dissime dal treno lanciato a 200
sveglio, per cui feci presto a scendere Seguì anche una specie di lungo brac- all'ora oppure con la sola luce della
in strada, prendere la mia auto e rag- cio di ferro, perché il magistrato candela utilizzando l'apertura non
giungere il molo di Mergellina, dove sosteneva che doveva inviare al sot- automatica dell'obiettivo, fotografie
stava per giungere la nostra unità tufficiale un avviso di garanzia ed io lo con l'autoscatto, col flash o senza
navale col morto a bordo. Sul molo scongiuravo di non farlo, per evitare eccetera eccetera. All'inizio, i rollini
giunse anche il dirigente del Servizio di mettere in moto l'inflessibile buro- erano solo in bianco e nero, poi venne
sanitario legionale, che avevo fatto crazia, che avrebbe recato sicuri il colore. I formati iniziali erano picco-
chiamare per le constatazioni di rito. danni ad una persona già sotto lissimi, poi vennero gli ingrandimenti.
Venni informato per sommi capi sulla shock. Il sostituto continuava a dire Insomma, tutta la storia della fotogradinamica
dei fatti ma, com'è ovvio, che per lui era un atto dovuto ed io fia è passata per questa macchina.
intendevo saperne di più, per cui rin- continuavo a cercare di convincerlo Poi ebbi una Polaroid, anzi due, una
viai gli approfondimenti a più tardi. che, anche se si fosse sottratto a più rozza, una più sofisticata. La
Alle 8 precise mi raggiunse in ufficio quell'atto dovuto, in nome del senso Polaroid era, come ognun sa, a sviuna
telefonata del Comandante di umanità, nessun nocumento gli luppo immediato, per cui non era
Generale, il quale mi raccomandò di sarebbe derivato. Lo convinsi. necessario portare i rollini allo svilupstabilire
per bene la dinamica dei fatti A mezzogiorno, in una stanza del po ed alla stampa. Ma le foto delle
ed io gli risposi che era quanto mi Centro operativo, c'era tutta la stam- due Polaroid non sono mai state
accingevo a fare. Infatti, nel frattem- pa locale e nazionale. Avvalendomi di all'altezza di quelle della Kodak.
po, era giunta nel porto di Napoli un quaderno grande e di un'agendina Infine, pochi anni fa, è arrivata una
anche la nave contrabbandiera ed io piccola, che tenevo affiancati, simulai macchina digitale. Dico “è arrivata”
salii a bordo per cercare di capire. E la scena che si era verificata quella perché non sono stato io a cercarla e
ricostruì i fatti nel modo seguente. notte. Non era una mia fantasiosa forse non l'avrei mai cercata. E' stato
La nostra unità navale, un guardaco- ricostruzione, era l'unica scena pos- un regalo di mio figlio, il quale, da
ste, aveva accostato la nave contrab- sibile. quando ha avuto l'età della ragione,
bandiera, molto più alta, che tentava Nel libro “Storia di contrabbando ha sempre prodigato i suoi sforzi per
la fuga con i motori a tutta forza. Da Napoli 1945-1981”, scritto da Marisa farmi diventare “moderno”, per inte-
bordo di questa nave, un marittimo, Figurato e Francesco Marolda ed ressarmi ai ritrovati della tecnologia.
verosimilmente nel tentativo di scon- edito da Tullio Pironti, a pag. 192 si Così è stato per la fotocopiatrice, per
giurare l'abbordaggio, aveva sollevalegge che la mia “versione resta la carta di credito, per il telefonino. Lui
to una delle tante tavole di legno che, l'unica“. Quasi a far intendere che ce si è sempre sforzato di farmi uscire da
chissà perché, stavano sul ponte, e si ne sarebbe potuta essere un'altra. E' certe contraddizioni. Per esempio, in
accingeva a scaraventarla in testa ad un vecchio vizio di noi italiani: più la fatto di videoregistrazione credo di
un sottufficiale che, a bordo del guar- verità è semplice, più stentiamo a cre- essere stato sempre all'avanguardia.
dacoste, e con la pistola in pugno, derci. Uno dei primi apparecchi in commer-
guardava in alto. In un gesto di istinti-
cio era un Philips, che io acquistai
va difesa, il sottufficiale si era un po'
registrando dalla televisione una
chinato su sé stesso, come per pro- A casciaforte serie sterminata di cassette. Che poi
teggersi, ed era partito, del tutto invo-
dovetti riversare su altre cassette
lontariamente, un colpo. Questo Nella mia casciaforte, fa bella mostra Betamax, quando il sistema Philips
20 FiammeGialle - Agosto/Settembre 2010