foto M.Topini - Campo de'fiori
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<strong>foto</strong> Stefano Ioncoli - Ronciglione<br />
“Din…don…” un suono che per mesi ha<br />
taciuto, ora ritorna imponente a ravvivare<br />
i nostri ricordi. “Din…don…” è quella nota<br />
che ogni anno, puntuale, nelle fredde giornate<br />
di metà inverno, solletica le orecchie<br />
dei ronciglionesi. “ Din…don…” tutto è iniziato:<br />
graziose ed improvvisate mascherine,<br />
percorrono le vie di Ronciglione affollate<br />
di gente festante, mentre da lontano,<br />
le note della banda cittadina, preannunciano<br />
l’arrivo dei gruppi mascherati. Costumi<br />
variopinti danzano allegramente, percuotendo<br />
il grigio asfalto decorato di stelle<br />
filanti fatte fluttuare nell’aria dai bambini<br />
vivaci, tenuti per mano, a fatica, dalle proprie<br />
mamme. Un turbinio di coriandoli,<br />
nasconde, a tratti, la visione di maestosi<br />
carri allegorici raffiguranti personaggi<br />
fantastici. Alcuni di essi, esibiscono caricature<br />
del personaggio del momento, ridicolizzandolo<br />
agli occhi degli spettatori<br />
divertiti. Ma oggi tutto è permesso. Il<br />
suono gioioso “de’ o campanò”, ha aperto<br />
una settimana fatta solo di spensieratezza<br />
e divertimento: è Carnevale e la tristezza,<br />
per qualche giorno, viene inghiottita<br />
dalla spensieratezza.<br />
Mentre il vento che soffia pungente da<br />
Sant’Anna, maltratta le guance del pubblico,<br />
che da ore è all’angolo del “Gricio”, un<br />
timido sole invernale sfiora chi ha trovato<br />
posto sulla salita di “Montecavallo” … fervono<br />
i preparativi. Tutto è ormai pronto<br />
per accogliere i protagonisti del momento…<br />
bandiere e stendardi, mescolati ai<br />
cavalli, percorrono la strada principale di<br />
Ronciglione fino al “monumento”, dove il<br />
mossiere è già pronto per la fatidica<br />
“mossa”. Mani, che per lungo tempo hanno<br />
trovato riparo nelle calde tasche dei cappotti<br />
e pellicce, vibrano ora nell’aria per<br />
incitare i sedici purosangue lanciati al<br />
galoppo lungo le vie del paese cimino. D’un<br />
tratto l’aria è percorsa dal forte boato di<br />
chi, con emozione, segue questi fantastici<br />
“berberi” che, ogni anno, sembrano gridare<br />
ai presenti la loro voglia di libertà.<br />
Erminio Quadraroli