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Alcuni rituali degli adolescenti - Provincia di Pesaro e Urbino

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quelle connesse al corpo 40 . Tuttavia è innegabile che, accanto alle forme <strong>di</strong> aggregazione<br />

abituali o alle loro traduzioni contemporanee in modelli con<strong>di</strong>visi, esiste da qualche anno una<br />

nuova modalità <strong>di</strong> aggregazione che va messa a tema, pena lo scavalcamento <strong>di</strong> una forma<br />

essenziale del vivere in gruppo propria <strong>degli</strong> <strong>adolescenti</strong> <strong>di</strong> oggi, ossia propria <strong>di</strong> una<br />

generazione svezzata con il pc e capace <strong>di</strong> sfruttarne appieno le potenzialità.<br />

II. 3.1. Il labirinto <strong>di</strong> internet e i suoi <strong>rituali</strong>: svelarsi attraverso il rivelarsi della rete.<br />

Stanno nascendo nuove modalità <strong>di</strong> conoscenza interpersonale che partono dall’assenza del<br />

corporeo proprio e altrui e si muovono in un puro virtuale sottratto ad ogni concretezza. Mi<br />

riferisco ai forum, ai blog, e soprattutto alla chat line,vere e proprie piazze me<strong>di</strong>atiche in cui è<br />

possibile incontrare un numero potenzialmente infinito <strong>di</strong> persone 41 . Soprattutto gli<br />

<strong>adolescenti</strong>, ma non solo, mostrano <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>re questa nuova modalità comunicativa, fatta <strong>di</strong><br />

parole che si compongono sullo schermo e che nascondono il segreto <strong>di</strong> un volto posto a pochi<br />

o molti chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. E, su questo puro virtuale, si innestano nuovi sentimenti, molto<br />

simili agli antichi nelle <strong>di</strong>namiche e nelle urgenze, ma da quelli <strong>di</strong>versissimi in quanto privati<br />

<strong>di</strong> ogni dato corporeo. Si sviluppano, in questo modo, le amicizie, gli amori e gli o<strong>di</strong> virtuali,<br />

molto spesso destinati a nascere e ad esaurirsi sullo schermo, oppure ad infrangersi in mille<br />

pezzi non appena si cerca <strong>di</strong> dare un abito meno aleatorio a questi rapporti 42 . Le nuove<br />

<strong>di</strong>namiche dell’affettività incominciano ora ad essere stu<strong>di</strong>ate ed è certamente compito <strong>degli</strong><br />

psicologi 43 , più che dei fenomenologi della religione, quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le coor<strong>di</strong>nate<br />

interpretative precise. Ciò che mi preme rilevare, invece, è quanto siano, insieme, <strong>di</strong>stanti e<br />

identiche, le emozioni <strong>di</strong> chi un tempo scrutava il cielo alla ricerca <strong>di</strong> un segno <strong>degli</strong> dèi e <strong>di</strong><br />

chi, oggi, contemplando il piccolo universo dello schermo on line, si perde alla ricerca <strong>di</strong> un<br />

messaggio-impulso con il quale comunicare. Un aspetto che va assolutamente sottolineato,<br />

tuttavia, è che il rito non ha mai fine, ma risulta continuamente vivo, ventiquattrore su<br />

ventiquattro, giorno dopo giorno, mese dopo mese, senza esaurirsi mai 44 . I ragazzi si<br />

connettono e si <strong>di</strong>sconnettono da una “liturgia” dell’incontro che non ha mai fine e che può<br />

essere messa in atto quando se ne sente la necessità. In questo modo la <strong>rituali</strong>tà mantiene un<br />

suo aspetto chiaramente pubblico, ma embricato con una natura estremamente soggettiva. Per<br />

entrare nel rito o per uscirne è sufficiente un semplice clik rendendo la prossimità virtuale<br />

decisamente debole. Per Louise France 45 le nuove generazioni trovano molto più appagante e<br />

più scevro da pressioni emotive trovarsi, frequentarsi e abbandonarsi via internet piuttosto che<br />

farlo <strong>di</strong> persona, al punto da profetizzare la chiusura prossima <strong>di</strong> molte <strong>di</strong>scoteche e bar.<br />

L’analisi appare azzardata anche perché procede con un ragionamento <strong>di</strong>cotomico, quasi a <strong>di</strong>re<br />

che i ragazzi, oggi, optino per la via del virtuale a completo <strong>di</strong>scapito delle forme tra<strong>di</strong>zionali<br />

<strong>di</strong> aggregazione, il che non risponde al vero, almeno stando ai dati emersi dai questionari da<br />

me somministrati. E’ vero, invece, il contrario, ossia che gli <strong>adolescenti</strong> amano integrare le<br />

40<br />

Cfr. Su questi temi: F. LADAME, L’adolescence, entre rêve et action, in « Revue française de psychanalise » (1955),<br />

55, pp. 1491-1542 ; D. LE BRETON, Signes d’identité. Tatouages, piercings et autres marques corporelles, Métailié,<br />

Paris 2002. Per una definizione teorica dei riti <strong>di</strong> passaggio in rapporto all’adolescenza rimane sempre valida la<br />

consultazione <strong>di</strong> : J. GENDREAU, L’Adolescence et ses rites de passage, Gallimard, Paris 1959.<br />

41<br />

Per sondare la galassia in questione è molto utile la lettura <strong>di</strong>: M. B. LIGORIO – H. HERMANS, Identità <strong>di</strong>alogiche<br />

nell’era <strong>di</strong>gitale, Erickson, Gardolo (Tn) 2005, in particolare l’introduzione.<br />

42<br />

Cfr. T. CANTELMI – V. CARPINO, Tra<strong>di</strong>menti on line. Limite reale e virtuale dell’amore, Franco angeli, Milano<br />

2005.<br />

43<br />

Cfr. F. LADAME, Gli eterni <strong>adolescenti</strong>, Salani, Milano 2004, pp. 80-82.<br />

44<br />

P. Lévy è forse il primo che ha approfon<strong>di</strong>to queste tematiche già alla fine <strong>degli</strong> anni Novanta; si vedano: P. LÉVY, Il<br />

virtuale, Raffaello Cortina, Milano 1997; Id., Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie, Feltrinelli, Milano<br />

1999. Sugli stessi argomenti è interessante la lettura anche <strong>di</strong> due altri stu<strong>di</strong>, che, pur non facendo <strong>di</strong>retto riferimento al<br />

mondo <strong>degli</strong> <strong>adolescenti</strong>, offrono uno sguardo d’insieme estremamente utile: J. MEYROWITZ, Oltre il senso del luogo.<br />

L’impatto dei me<strong>di</strong>a elettronici sul comportamento sociale, Baskerville, Bologna 1993; H. VELENA, Dal cybersex al<br />

trasgender. Tecnologie, identità e politiche <strong>di</strong> liberazione, Castelvecchi, Roma 1995.<br />

45<br />

Cfr. L. FRANCE, love at the first site, in “Observer Magazine” , 30 giugno 2002

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