Alcuni rituali degli adolescenti - Provincia di Pesaro e Urbino

polo ad avere la meglio e ad essere forte nel rilanciare una serie di ritualità che permettano
all’idea dell’individuo-merce e dei valori-merce di essere sempre più vincente.
Se la situazione è questa, tuttavia, non significa che sia muta ogni speranza. Al contrario, mi
pare di scorgere nella maggior parte dei giovani una silenziosa ma vivida richiesta di aprirsi ai
significati, di venire educati a superare l’immediatezza di certe situazioni, di trovare
interlocutori disposti a condividere, non già le ritualità descritte, ma un po’ di tempo, per
avviare un dialogo autentico e non moralistico. E di aprirsi a una sincera disponibilità, a volte da
dirozzare, a volte solo da sollecitare, non se ne dovrebbero mai dimenticare i sacerdoti, gli
educatori e, soprattutto, i genitori.
Longanesi, Milano, 1981 (I ed. 1918), pp. 1363-1364. Ma direi che l’autore che con più autorevolezza ha sottolineato il
progressivo inclinamento della cultura occidentale verso l’avere è sicuramente: E. FROMM, Avere o essere?
Mondadori, Milano, 1977.