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Compendio di relatività - Liceo Scientifico Galilei

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L'EQUIVALENZA MASSA-ENERGIA<br />

Tenendo conto che le leggi enunciate da Newton non erano più valide per tutti i casi della fisica,<br />

Einstein arrivò a formulare una nuova espressione dell'energia cinetica che comprendesse, come<br />

caso particolare, quella tra<strong>di</strong>zionale. Partendo dall'equazione fondamentale della <strong>di</strong>namica ed in<strong>di</strong>cando<br />

con m la massa a riposo:<br />

0<br />

dp<br />

F = m0a =<br />

dt<br />

al posto <strong>di</strong> questa ne formulò un'altra, con p e t variabili, che comprendesse come caso particolare:<br />

F m dv = 0 dt<br />

Applicando le trasformazioni <strong>di</strong> Lorentz si ha:<br />

F =<br />

d<br />

dt<br />

⎡<br />

mv 0<br />

⎢<br />

⎣<br />

1−<br />

v c<br />

⎤<br />

⎥ = γ ma<br />

⎦<br />

2 2 0<br />

Ciò che appare subito evidente è che la massa non è più costante, ma è variabile in funzione della<br />

velocità, secondo la formula:<br />

m m<br />

= 0<br />

2 2 1−<br />

v c<br />

Le due grandezze sono pressoché coincidenti nel campo delle piccole velocità, ma <strong>di</strong>fferiscono<br />

notevolmente quando v tende a c.<br />

Per l'energia cinetica, in luogo della classica espressione<br />

E=(mv 2 )/2<br />

occorre sostituire l'espressione meno semplice<br />

2<br />

mc<br />

2<br />

E = = mc γ<br />

2<br />

1− β<br />

Come è chiaro anche qui alle basse velocità β tende a zero. In questo caso l'energia viene chiamata<br />

energia a riposo e vale<br />

E = mc 0 2<br />

Un ascensore privo <strong>di</strong><br />

finestrini che acceleri<br />

nello spazio vuoto in<br />

assenza <strong>di</strong> gravità è ...<br />

CENNI DI RELATIVITÀ GENERALE<br />

Tutte le controintuitive alterazioni delle leggi fisiche descritte<br />

finora derivano <strong>di</strong>rettamente dalla teoria della <strong>relatività</strong> ristretta.<br />

Si chiama ristretta perché, in tutti i casi esaminati, la velocità tra<br />

i sistemi <strong>di</strong> riferimento era assunta costante.<br />

Nel 1915 Einstein pubblicò la versione definitiva dei suoi stu<strong>di</strong>,<br />

dove non sussisteva più alcuna restrizione: la <strong>relatività</strong> generale<br />

si poteva applicare ad ogni tipo <strong>di</strong> moto, uniforme o accelerato,<br />

e manteneva inalterati i due principi fondamentali della <strong>relatività</strong><br />

ristretta, il principio <strong>di</strong> equivalenza (le leggi fisiche sono identiche<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dal moto degli osservatori) e lo spazio-tempo.<br />

Il principio <strong>di</strong> equivalenza e le sue conferme sperimentali rivelano<br />

che lo spazio tempo è curvato dalla presenza <strong>di</strong> materia, ma gli<br />

esperimenti non in<strong>di</strong>cano il grado <strong>di</strong> curvatura da essa prodotto.<br />

Per determinarla, si necessita <strong>di</strong> una specifica teoria metrica della<br />

gravità, nota come <strong>relatività</strong> generale, che fornisce una serie <strong>di</strong><br />

... in<strong>di</strong>stinguibile da un<br />

ascensore fermo in<br />

presenza <strong>di</strong> gravità.<br />

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