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Compendio di relatività - Liceo Scientifico Galilei

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stabile <strong>di</strong> combustione dell'idrogeno nel nucleo della stella. Un altro gruppo <strong>di</strong> stelle si estende<br />

orizzontalmente sopra la Sequenza Principale, ed è costituito <strong>di</strong> giganti e supergiganti rosse. Infine,<br />

occupano la regione situata al <strong>di</strong> sotto della Sequenza Principale delle nane bianche.<br />

EVOLUZIONE STELLARE IN BASE ALLA MASSA<br />

La massa <strong>di</strong> una stella ne con<strong>di</strong>ziona il cammino dopo lo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> gigante rossa, in<strong>di</strong>rizzandola verso<br />

lo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> nana bianca, nova, pulsar o buco nero.<br />

NANE BIANCHE<br />

Se la massa iniziale è <strong>di</strong> poco inferiore a quella del sole, la stella<br />

collassa per gravità fino a <strong>di</strong>venire un corpo delle <strong>di</strong>mensioni<br />

della Terra, con densità <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> g/cm 3 , e la materia che la<br />

compone si presenta in uno “stato degenere”; concentrata in<br />

una superficie talmente ridotta, la temperatura <strong>di</strong>viene così<br />

elevata che la stella è letteralmente scaldata al calor bianco: si<br />

stima superare i <strong>di</strong>eci milioni <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>. Queste due caratteristiche,<br />

piccolissime <strong>di</strong>mensioni e temperatura superficiale elevata, le<br />

valgono il nome <strong>di</strong> nana bianca. E’ stato calcolato che possono<br />

vivere più <strong>di</strong> 2000 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> anni in questo stato. Ma anche<br />

esse sono destinate a raffreddarsi lentamente ed a <strong>di</strong>venire corpi<br />

oscuri <strong>di</strong> materia inerte (nane nere).<br />

NOVÆ<br />

Stelle con massa iniziale prossima o <strong>di</strong> poco maggiore a quella<br />

del Sole (tra 0.8 e 8 volte), finiscono ugualmente come nane<br />

bianche, attraversando, però, prima una fase particolare. Durante<br />

lo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> giganti rosse, espellono i loro strati più esterni che<br />

trascinati dal vento stellare danno origine a nubi sferiche <strong>di</strong> gas in espansione dette nebulose<br />

planetarie. Con la per<strong>di</strong>ta dell'involucro esterno la stella si trasforma in un nucleo rovente, che si<br />

contrae e si riscalda ulteriormente, la cui ra<strong>di</strong>azione provoca la luminosità della nebulosa planetaria<br />

per un fenomeno <strong>di</strong> fluorescenza. Dopo alcune migliaia <strong>di</strong> anni la fusione si esaurisce, la stella inizia<br />

a raffreddarsi, perde luminosità e <strong>di</strong>venta una nana bianca.<br />

In alcuni casi si osservano improvvise esplosioni stellari, caratterizzate da un rapi<strong>di</strong>ssimo aumento <strong>di</strong><br />

luminosità (fino a 150 000 volte): tali stelle sono dette novæ e si ritiene che si manifestino in un<br />

sistema binario, costituito da una gigante rossa molto vicina ad una nana bianca calda. La nana<br />

bianca attrarrebbe gas ricco <strong>di</strong> idrogeno strappandolo alla gigante rossa; tale materia viene riscaldata<br />

nel processo <strong>di</strong> avvicinamento tanto da giungere un valore prossimo al milione <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>, sì da innescare<br />

una violenta reazione termonucleare. La nana bianca torna poi allo stato <strong>di</strong> riposo accumulando gas<br />

fino ad una nuova esplosione.<br />

PULSAR<br />

Se la massa della stella supera <strong>di</strong> almeno una decina <strong>di</strong> volte quella del Sole la teoria dell'evoluzione<br />

stellare in<strong>di</strong>ca che all'esaurirsi del combustibile nucleare, il collasso gravitazionale sarebbe così grande<br />

da provocare un'immane esplosione che <strong>di</strong>sperde gran parte della stella nello spazio; tali stelle sono<br />

dette supernovæ. Il materiale residuo collassa per gravità ma la sua massa è ancora così grande che<br />

la contrazione fa assumere alla materia una densità fino ad un valore critico <strong>di</strong> 10 14 g/cm 3 . Basti<br />

pensare che 100 000 tonnellate <strong>di</strong> materia starebbero in un <strong>di</strong>tale da cucito! In queste con<strong>di</strong>zioni la<br />

materia subisce un'ulteriore trasformazione: grazie ad un deca<strong>di</strong>mento β inverso, un protone ed un<br />

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