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Premessa - ANPI Versilia

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uomini impiegati come interpreti, guida, addetti a servizi vari. Nel settore versiliese operò il 92 Mule Pack, un<br />

battaglione someggiato di supporto alle truppe combattenti della 92 Divisione di Fanteria. Costituito ufficialmente nel<br />

novembre 1944, anche se alcune squadre era già operative dal mese di settembre, il battaglione, che aveva la sede a<br />

Piano di Mommio (Massarosa), presso la fattoria Mazzoni, raggiunse la consistenza di circa 600 uomini, tra cui alcuni<br />

veterinari e una squadra di maniscalchi, con a disposizione circa 400 muli e 200 cavalli. Terminato l’addestramento, i<br />

volontari, che indossavano la divisa americana senza mostrine, erano inviati in zona d’operazione in <strong>Versilia</strong> ed in<br />

Garfagnana. In <strong>Versilia</strong> le basi più avanzate del battaglione erano a Ruosina e Vallecchia, dove prestavano servizio<br />

squadre composte di 5 soldati americani e 20-30 volontari italiani con turni di servizio di quattro ore. Oltre che nel<br />

trasporto d’armi, munizioni e materiale alle postazioni di prima linea, gli uomini del Battaglione Someggiato erano<br />

impiegati nel recupero di morti e feriti 40 .<br />

Durante i sette mesi della Linea Gotica in <strong>Versilia</strong> svolse analoghi compiti pure un reparto della 210 Divisione di<br />

fanteria, dislocato a Vallecchia. Inoltre va ricordato il prezioso contributo offerto da molti civili che collaborarono con<br />

gli Alleati svolgendo vari servizi, come trasporto di viveri, acqua ed a servizi vari. Essi erano ricompensati, per lo più,<br />

con cibo e indumenti ed alcuni persero la vita o rimasero feriti nel compimento del loro umile, ma importante compito.<br />

La Liberazione della <strong>Versilia</strong><br />

cronologia delle operazioni militari alleate<br />

L’organico della TF 45<br />

La Task Force 45 era un’unità operativa poliglotta, composta da reparti di artiglieria contraerea americani e<br />

britannici, facenti funzione di fanteria, che operaovano insieme a partigiani italiani, soldati brasiliani e americani di<br />

colore.La sua artiglieria consisteva nei cannoni di contraerea puntati verso terra, in quelli dei carri armati e dei<br />

semoventi anticarro e nei pezzi catturati ai tedeschi. Svolgevano compiti di genieri dei civili italiani, che non avevano<br />

paura di lavorare sotto il rombo del cannone. Essi erano molto capaci e riuscivano a fare molto con pochi mezzi.<br />

I soldati inglesi, che si muovevano sopra i carri armati americani e con alle spalle la protezione dei mortai americani,<br />

i soldati americani che uscivano dalle trincee appoggiati alle loro spalle dall’artiglieria britannica, gli Italiani al lor<br />

fianco e non più conto e i Brasiliani a stretto contatt, dimostravano come popoli diversi potessero combattere insieme.<br />

Da “Histoy of Task Force 45 “<br />

All’inizio dell’ Operazione Olive, la TF 45 disponeva di 5353 uomini (305 ufficiali e 5048 tra soldati e sottufficiali).<br />

Nonostante la trasformazione dei reparti d’Artiglieria Contraerea in reparti di fanteria (vedi pag.15), nei diari e nei<br />

rapporti delle varie unità continuò ad essere utilizzato il termine di Batteria invece di quello di Compagnia.<br />

Le lettere A, B, C, D, premesse alla sigla dei battaglioni o dei reggimenti americani, indicano la batteria- (es.B/434<br />

AAA). I numeri 110, 111, 240, premessi alla sigla del 39 reggimento inglese, indicano la Batteria (es.110/39 LAA). I<br />

numeri 85, 131, 257, premessi alla sigla del 47 reggimento inglese indicano la batteria (es. 85/47 LAA). Le lettere<br />

premesse alla sigla della compagnia indicano i plotoni (es.D/131/47 LAA).<br />

40 Testimonianza di Gino Dinelli, arruolatosi con le truppe americane nell’agosto 1944 , gravemente ferito il 5 aprile 1945, in<br />

Archivio <strong>ANPI</strong> di Pietrasanta.

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