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Premessa - ANPI Versilia

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La pattuglia tedesca non era appostata in cima ad un sentiero montano o in luogo dominante un passaggio obbligato,<br />

ma in pieno centro cittadino, in una posizione indifendibile perché facilmente attaccabile da più parti. Gli Americani<br />

erano a due chilometri di distanza e potevano raggiungere agevolmente la postazione nemica, neutralizzandola con la<br />

sola apparizione di un carro armato, che avrebbe costretto gli occupanti alla resa o li avrebbe annientati senza problemi.<br />

La decisione di sostare lungo la linea Fiumetto- Pietrasanta non dipendeva, come sostiene Giannelli, dalla presenza di<br />

truppe nemiche a Forte dei Marmi, ma da precise disposizioni del comando del 2 Gruppo Corazzato, così come è priva<br />

di fondamento l’affermazione, che ogni tanto si legge o si sente ripetere, che gli Alleati avevano pensato di stabilire la<br />

prima linea sul fronte lungo l’asse Fiumetto- Pietrasanta-Capriglia.<br />

In quei giorni l’obiettivo degli Alleati era la sponda meridionale del fiume <strong>Versilia</strong>, come dimostra il piano operativo,<br />

predisposto dal comando del 2 Armoured Group, dopo il raggiungimento della linea Massarosa- Montramito-Viareggio,<br />

di cui sintetizziamo gli aspetti salienti dalle pagine dell’ Headquarters 434 AAA AW Bn-Unit History Month of<br />

September 1944” .<br />

Alle ore 2,20 del 18 settembre, presso il Comando del 2 Gruppo Corazzato, ai comandanti dei reparti dipendenti venne<br />

impartito l’ordine di avanzare alle ore 8,00 dalle rispettive posizioni. Primo obiettivo da raggiungere era la linea<br />

Capezzano Pianore- Via Italica- Lido di Camaiore, con gli Inglesi del 47 LAA in azione sulla fascia collinare a ridosso<br />

della via Sarzanese, il 434 AAA nella piana e 435 AAA lungo il litorale. Contemporaneamente i reparti brasiliani<br />

sarebbero avanzati verso Camaiore, nella zona compresa tra la via Sarzanese e la Valfreddana. Pattuglie in ricognizione<br />

della consistenza di un plotone dovevano precedere il grosso delle truppe di circa 15 minuti, mentre ai partigiani era<br />

stato affidato il compito di fare da guida ai reparti attraverso i percorsi da loro ritenuti pù sicuri ed agevoli. Raggiunto<br />

l’obiettivo intorno alle 14,30 del 18 settembre, reparti del 434 AAA e del 435 AAA avevano proseguito di circa un<br />

chilometro, attestandosi in postazioni avanzate rispettivamente all’altezza del cimitero di Capezzano Pianore e di<br />

Motroni.<br />

Alle ore 2,00 del 19 il comando del 2 Gruppo Corazzato impartì a tutte le unità dipendenti di puntare sull’obiettivo<br />

succesivo, vale a dire la linea Capezzano Monte- Pietrasanta- Fiumetto. Una volta consolidate le posizioni, dovevano<br />

essere manadate fuori pattuglie di ricognizione per preparare l’avanzata fino alla linea a Forte dei Marmi-Ponte di<br />

Tavole- Ponterosso- Pontearanci.<br />

L’avanzata verso Forte dei Marmi appariva più agevole, rispetto a quella verso le altre località, avendo i partigiani<br />

appreso da civili sfollati che le vie d’accesso non erano particolarmente minate, tranne la provinciale per Querceta.<br />

Tuttavia, il 435 AAA non doveva procedere verso questo secondo obiettivo fino al momento in cui gli Inglesi del 47<br />

LAA non avessero assunto il controllo della collina di Capriglia e delle alture di Pontearanci, dove arrivarono verso le<br />

ore 21 del 20 settembre.Infatti, avanzare verso e oltre Forte dei Marmi senza avere il controllo della sponda del <strong>Versilia</strong><br />

tra Ponte di Tavole e Pontearanci avrebbe esposto i reparti avanzati lungo la costa al rischio di essere presi alle spalle da<br />

un’eventuale manovra nemica.<br />

Infine, una volta raggiunti il m.Costa e le colline sovrastanti Solaio e Vallecchia, il 435 AA e il 434 AA dovevano<br />

attraversare il fiume <strong>Versilia</strong> a Ponterosso e Ponte di Tavole per stabilire una testa di ponte, da cui procedere verso<br />

Querceta, Cafaggio e Ripa. Da queste posizioni, al momento opportuno, sarebbe partito all’attacco del sistema<br />

difensivo tedesco della Gotica.<br />

Inoltre, perché mai gli Americani avrebbero dovuto distruggere Forte dei Marmi dal momento che era loro intenzione<br />

trasformarlo in una base operativa avanzata nell’immediate vicinanze della Linea Gotica?<br />

Gli Alleati non avevano cannoneggiato preventivamente i centri cittadini nemmeno mentre si avvicinavano a<br />

Viareggio, Camaiore, Massarosa e Pietrasanta, dove pure erano stati rilevati reparti tedeschi ben più consistenti.<br />

Grazie ai voli di ricognizione, all’attività dei punti di osservazione ed alla sistematica raccolta di informazioni fornite<br />

da partigiani e civili, gli Alleati sapevano bene che i Tedeschi si erano attestati lungo la sponda settentrionale dl fiume<br />

<strong>Versilia</strong>, la piana di Porta e le colline di Strettoia e del Monte di Ripa, lasciando indietro solo pattuglie di retroguardia.<br />

Per maggiore chiarezza sulla dinamica degli eventi, ripercorriamo i movimenti delle truppe alleate nei giorni della<br />

Liberazione di Forte dei Marmi, sulla base della “Cronologia delle operazioni militari alleate”, riportata in questo<br />

volume.<br />

20 settembre<br />

ore 8,00: pattuglie del 434 AAA vanno in ricognizione verso il fiume <strong>Versilia</strong> e la zona di Crociale. Reparti del 435<br />

AAA perlustrano la piana tra la Vaiana e la pineta.<br />

ore 10,00: pattuglie della C/435 AAA, con il supporto di un plotone di carri armati medi, uno di carri armati leggeri e<br />

uno di mezzi anticarro, continuano l’attività ricognizione, ma sono ostacolate dalla presenza di campi minati. Una<br />

pattuglia del 434 AAA, con carri armati e mezzi anticarro, perlustra la zona fra Crociale e Ponterosso.<br />

ore 12,00: la pattuglia del 434 AAA, avanzata verso il fiume <strong>Versilia</strong>, è costretta a rientrare per la presenza di campi<br />

minati. Una pattuglia si attesta in località Torraccia.<br />

ore 14,55: una pattuglia del 434 AAA, giunta presso l’argine del <strong>Versilia</strong>, è costretta a ritirarsi per il fuoco nemico.<br />

ore 18,00: 435 AAA pone il comando a Fiumetto.<br />

21 settembre<br />

ore 8,30: 435 AAA comincia ad avanzare attraverso la piana e la pineta verso Forte dei Marmi, con qualche difficoltà<br />

per la distruzione dei ponti sui fossi. 434 AAA muove verso il fiume <strong>Versilia</strong>, tra Ponterosso e Pontearanci.<br />

ore 9,00: Pattuglie della D/435AAA entrano a Forte dei Marmi.

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