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di - La Riviera

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corso ha registrato l’inizio<br />

della pratica o<strong>di</strong>osa dei<br />

sequestri <strong>di</strong> persona e l’attività<br />

<strong>di</strong> traffico <strong>di</strong> sostanze<br />

stupefacenti. Oggi l’organizzazione<br />

cerca <strong>di</strong><br />

inserirsi nei circuiti economici<br />

legali e nelle stesse<br />

istituzioni. <strong>La</strong> vecchia<br />

‘ndrangheta, seppur operava<br />

nell’illegalità, produceva<br />

effetti meno virulenti<br />

sui contesti<br />

sociali<br />

«<strong>La</strong> ‘ndrangheta è uno dei gran<strong>di</strong> mali <strong>di</strong> cui soffre la Calabria, in gran parte frutto<br />

delle ingiustizie storiche patite dal popolo meri<strong>di</strong>onale. I citta<strong>di</strong>ni calabresi sono<br />

due volte vittime <strong>di</strong> questo fenomeno criminale. Subiscono sulla loro pelle i reati e le<br />

angherie commessi dalla presenza della criminalità»<br />

dov’era presente e non era in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

poter alterare il regolare svolgimento della<br />

vita socio-economica della comunità».<br />

C’è stato un convegno a Locri dal titolo<br />

Siamo tutti ‘ndranghetisti?, qual è il suo<br />

parere a proposito?<br />

«Ho seguito giornalisticamente e ho molto<br />

apprezzato il convegno organizzato da “<br />

Calabria Ora” dal titolo: Siamo tutti<br />

‘ndranghetisti? svoltosi a Locri il 17 Maggio<br />

2012. Ho avuto la netta sensazione che<br />

non sia stato il solito convegno sul tema<br />

inflazionato della legalità. Negli ultimi<br />

decenni abbiamo assistito soltanto a passerelle<br />

inutili, infarcite <strong>di</strong> opportunismo e<br />

ipocrisia, dove i soliti relatori, in assenza <strong>di</strong><br />

contrad<strong>di</strong>ttorio, erano esclusivamente<br />

impegnati in un’azione <strong>di</strong> osannamento<br />

del ruolo dei protagonisti dell’antimafia,<br />

fino al 17 Maggio 2012, data <strong>di</strong> svolgimento<br />

del convegno, possiamo affermare che<br />

su questi temi non c’era mai stato un vero<br />

confronto. Infatti, un confronto vero, presuppone<br />

l’esposizione <strong>di</strong> posizioni <strong>di</strong>verse,<br />

sulle quali si sviluppa un approfon<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong>battito, finalizzato a far emergere elementi<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione o <strong>di</strong> critica sulle scelte<br />

operate, attraverso un libero e sincero<br />

coinvolgimento. Ritengo che il convegno<br />

sia riuscito a raggiungere questo importante<br />

obiettivo, che non può produrre conseguenze<br />

positive per la società, per cui,<br />

nell’esprimere grande apprezzamento<br />

per gli organizzatori, mi sento <strong>di</strong> affermare<br />

che la data del 17 Maggio 2012<br />

costituisce, per la Calabria, un vero e<br />

proprio spartiacque con quanto avvenuto,<br />

in materia, negli ultimi decenni.<br />

Il mancato rispetto delle garnzie<br />

costituzionali incoraggia la ‘ndrangheta?<br />

«Uno Stato che non rispetta le garanzie<br />

costituzionali che esso stesso si è<br />

dato, come purtroppo avviene molto<br />

frequentemente per l’Italia; basta<br />

fare riferimento alle numerose sentenze<br />

<strong>di</strong> condanna emesse dalla<br />

Corte europea per i <strong>di</strong>ritti umani <strong>di</strong><br />

Strasburgo, è uno stato debole, che<br />

tende ad autodeleggittimarsi. <strong>La</strong> conseguenza<br />

più ovvia e naturale <strong>di</strong> ciò, è<br />

il rafforzamento dell’antistato».<br />

Lo Stato, così come organizzato, è in<br />

grado <strong>di</strong> sconfiggere la ‘ndrangheta?<br />

«<strong>La</strong> lotta alla criminalità organizzata<br />

non può essere vinta se condotta solo<br />

sul versante della repressione, azione<br />

certamente preziosa e irrinunciabile,<br />

ma non risolutiva dal grave problema.<br />

L’onere <strong>di</strong> questa lotta non può<br />

essere affidato solo all’impegno della<br />

magistratura e delle forze dell’or<strong>di</strong>ne,<br />

ma dev’essere tutta la società a farsi carico,<br />

in tutte le sue articolazioni democratiche.<br />

È assolutamente necessaria una <strong>di</strong>ffu-<br />

sa attività <strong>di</strong> politica efficiente e responsabile,<br />

condotta a tutti i livelli: nazionale,<br />

regionale e locale in grado <strong>di</strong> attivare tutti<br />

i circuiti <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà in cui sono articolate<br />

le varie responsabilità della società.<br />

Questo processo virtuoso dovrebbe riuscire<br />

a rendere più efficienti e funzionali tutti<br />

i soggetti che operano nel mondo <strong>di</strong>:<br />

sanità, trasporti, pubblica amministrazione,<br />

università, scuola, impren<strong>di</strong>toria,sindacati,<br />

forze dell’or<strong>di</strong>ne, economia, magistratura,<br />

ecc., che con uno sforzo <strong>di</strong> grande<br />

solidarietà nazionale e anche con l’ausilio<br />

morale della Chiesa, riescano a costruire<br />

un sistema sociale più equo e solidale,<br />

all’interno del quale, quasi tutti i citta<strong>di</strong>ni,<br />

si sentirebbero responsabilmente coinvolti.<br />

In questo contesto, gran parte della criminalità<br />

verrebbe naturalmente eliminata,<br />

lasciando all’azione delle forze dell’or<strong>di</strong>ne<br />

e della magistratura la componente fisiologica,<br />

così come avviene in ogni società<br />

avanzata».<br />

Una società giusta, secondo Lei, sarebbe<br />

immune dalla criminalità organizzata?<br />

«Una società giusta è un obiettivo ideale al<br />

quale si può tendere, ma una società più<br />

giusta <strong>di</strong> quella che conosciamo, sarebbe<br />

certamente più forte e maggiormente<br />

capace <strong>di</strong> produrre gli anticorpi per contrastare<br />

la criminalità organizzata».<br />

Si può essere, secondo Lei, ‘ndranghetista<br />

ed uomo delle istituzioni?<br />

«Sono due con<strong>di</strong>zioni antitetiche e assolutamente<br />

inconciliabili fra loro. È noto che<br />

la stessa ‘ndrangheta non consente ai suoi<br />

uomini <strong>di</strong> far parte delle istituzioni».<br />

È compatibile la ‘ndrangheta con il<br />

Cristianesimo?<br />

«Dipende dal rapporto che si ha con la<br />

fede. Se questo rapporto si riduce ad un<br />

formalismo tra<strong>di</strong>zionale che non impegna<br />

la persona nelle scelte <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana,<br />

allora è possibile una certa compatibilità.<br />

Viceversa, se il rapporto con la fede viene<br />

vissuto come impegno <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> osservanza<br />

della dottrina sociale della Chiesa, assolutamente<br />

no».<br />

I principi <strong>di</strong> uguaglianza, libertà, democrazia<br />

della Sinistra storica sono l’opposto<br />

alle idee <strong>di</strong> chi ritiene che gli uomini siano<br />

<strong>di</strong>visi tra uomini comuni ed uomini d’onore?<br />

Qual è il suo parere?<br />

«I principi <strong>di</strong> uguaglianza, libertà e democrazia<br />

costituiscono i car<strong>di</strong>ni fondamentali<br />

<strong>di</strong> ogni sistema liberale. <strong>La</strong> promozione <strong>di</strong><br />

questi principi non solo contrasta con i<br />

<strong>di</strong>svalori della criminalità, ma costituisce la<br />

cura più efficace per la sconfitta <strong>di</strong> questo<br />

male».<br />

Ritiene possibile una presenza del 27% <strong>di</strong><br />

‘ndranghetisti nella provincia <strong>di</strong> Reggio ed<br />

una permeabilità pari al 52%?<br />

«Ho letto che il singolare dato è stato<br />

comunicato nel corso dell’inaugurazione<br />

dell’anno giu<strong>di</strong>ziario 2012 presso la Corte<br />

d’appello <strong>di</strong> Reggio Calabria. Ritengo<br />

molto azzardato affermare che in<br />

Provincia <strong>di</strong> Rc ben il 27% della popolazione<br />

è affiliata alla ‘ndrangheta. A conferma<br />

<strong>di</strong> ciò è sufficiente fare una semplice<br />

analisi considerando un campione <strong>di</strong><br />

popolazione pari a 100 e scomponendolo<br />

per sesso e fasce d’età. Accettando qualche<br />

lieve approssimazione, possiamo ritenere<br />

lecito che, un campione rappresentativo <strong>di</strong><br />

popolazione pari a 100 unità, sia costituito<br />

da 53 donne, 15 maschi <strong>di</strong> età compresa 0-<br />

18 anni e 32 maschi <strong>di</strong> età compresa tra 19-<br />

100 anni. Ammettendo che donne e ragazzi<br />

<strong>di</strong> età compresa fra 0-18 non siano affiliati<br />

alla ‘ndrangheta e sottraendo dai 32<br />

maschi quelli <strong>di</strong> età superiore agli 80 anni,<br />

rimane una percentuale <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni potenzialmente<br />

affiliabile molto vicina a quel<br />

27% <strong>di</strong>chiarato nella cerimonia <strong>di</strong> inaugurazione<br />

dell’anno giu<strong>di</strong>ziario, che rappresenta<br />

uno dei momenti più solenni della<br />

magistratura. Paradossalmente, se il dato<br />

dovesse essere reale, dovremmo concludere<br />

che in provincia <strong>di</strong> Rc quasi tutte le persone<br />

<strong>di</strong> sesso maschile, <strong>di</strong> età superiore ai<br />

18 anni, sarebbero ‘ndranghetisti.<br />

Rispondendo anche al quesito posto dal<br />

convegno organizzato da “Calabria Ora”.<br />

Purtroppo sappiamo tutti che il fenomeno<br />

criminale è molto <strong>di</strong>ffuso, ma fortunatamente<br />

con livelli <strong>di</strong> presenza e permeabilità<br />

molto <strong>di</strong>versi».<br />

LE IMMAGINI<br />

Alessandro Figliomeni in alcune<br />

scatti istituzionali <strong>di</strong> quando era<br />

sindaco <strong>di</strong> Siderno. <strong>La</strong> prima<br />

fotografia lo ritrae con il<br />

commissario Bagnato, quella accanto<br />

con il prefetto De Sena, il vescovo<br />

Bregantini e il sindaco Macrì. Nella<br />

terza abbiamo Figliomeni e il<br />

commissario Silipo, e a seguire l’ex<br />

sindaco è ritratto con Loiero.<br />

L’ultima immagine è stata scattata in<br />

occasione <strong>di</strong> una manifestazione del<br />

Pdl.<br />

DOMENICA 22 LUGLIO 2012 LA RIVIERA 19

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