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medaglie devozionali & dintorni

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asilica di S. Pietro. Il 17 febbraio a Campo dei Fiori venne celebrato l’epilogo di un famoso<br />

processo durato otto anni, quello a Giordano Bruno, frate domenicano accusato di eresia e di ateismo;<br />

a 52 anni salì gli scalini della pira dove venne arso vivo, e successivamente davanti alla basilica di S.<br />

Pietro bruciarono i suoi libri, quelli sull’arte della memoria e opere di cosmologia che per la prima<br />

volta parlavano di universo infinito. Ancora una volta gli irregolari di ieri, gli eredi dei numerosi<br />

martiri degli albori della Chiesa, si ersero al ruolo di scomunicatori, dimentichi delle proprie origini.<br />

Clemente VIII invitò 12 poveri alla sua mensa, servendoli personalmente, lavò i piedi e confessò<br />

numerosi pellegrini. Dal 1582 su invito di Gregorio XIII venne soppressa la Santa Veronica dal<br />

martirologio cristiano, e così pure fece Carlo Borromeo per il rito ambrosiano.<br />

Giubileo 1625 – indetto da Urbano VIII; la compagnia della Trinità ospitò 200.000 pellegrini. Si<br />

inaugurano l’interno della basilica di S. Pietro e la cappella Sistina, in cui gli affreschi di<br />

Michelangelo rappresentano la risurrezione della carne e la perfetta gioia delle anime di ritrovare<br />

finalmente il proprio corpo. Nel corso del giubileo venne dato particolare risalto alla festa della<br />

Madonna del Rosario (vittoria di Lepanto contro i Turchi, celebrata nella chiesa domenicana di S.<br />

Maria della Minerva) I missionari cominciavano a raccogliere successi grazie all’istituzione, nel<br />

1622, della propaganda fide.<br />

Giubileo 1650 – si svolse sotto il papato di Innocenzo X. Le tensioni tra i cristiani (cattolici e<br />

protestanti) si placarono con la pace di Westfalia del 1648. La chiesa di Roma, sicura della propria<br />

sopravvivenza e della propria forza, grazie anche al successo delle missioni in America e in Asia,<br />

celebrò la ritrovata tranquillità trasformandosi in città monumentale. Per Urbano VIII (morto nel<br />

1644) lo scopo dell’arte era di accrescere il culto e la venerazione, alimentando devozione e pietà,<br />

mentre per i suoi antagonisti la pompa di Roma e la sua grandiosità consistevano nella appariscenza<br />

della devozione. L’organizzazione confraternitale del pellegrinaggio giunse al suo apogeo, mentre<br />

calò in modo significativo nei giubilei successivi fino scomparire nel 1775. I visitatori della basilica di<br />

S. Pietro annotarono: “ All’entrata si rimane rapiti, è la più grande, la più magnifica e la più celebre di<br />

tutte le chiese del mondo”. Tutti desideravano portare a casa delle reliquie, per le quali era necessaria<br />

una richiesta ufficiale di un vescovo, da consegnare presso il custode delle reliquie desiderate. Molto<br />

ambiti erano anche i rosari, le <strong>medaglie</strong>, i medaglioni in cera benedetti dal papa (agnus dei) ai quali i<br />

pellegrini attribuivano poteri miracolosi di protezione e concessione di grazie. L’interesse principale<br />

era soprattutto per le indulgenze, per sé stessi, per famigliari amici e defunti; il formulario prevedeva<br />

però la possibilità di iscrivere solo 12 amici, oltre i parenti di primo grado. I romei lasciavano la città<br />

con un vero e proprio tesoro di oggetti benedetti dal papa o resi sacri poiché accostati alle reliquie più<br />

famose, quali ad esempio le catene di S. Pietro, conservate in S. Pietro in vincoli .Venne restaurata<br />

dal Borromini la basilica di S. Giovanni in Laterano. Nel corso del giubileo gli spagnoli celebrarono la<br />

resurrezione in piazza Navona, spendendo 12.000 scudi. Il martedì santo Innocenzo X visitò<br />

personalmente l’ospizio della confraternita della Trinità, lavando i piedi a 7 pellegrini. Partecipò<br />

all’anno santo anche l’infanta Margherita di Savoia, figlia di Carlo Emanuele II e Caterina d’Austria.<br />

Giubileo 1675 – venne stabilito che il marito poteva recarsi liberamente a Roma, mentre la moglie<br />

che compie il viaggio senza permesso del marito pecca mortalmente, ma se il viaggio è breve o il<br />

marito ha la possibilità di accompagnarla o di farla accompagnare esso peccherebbe gravemente se le<br />

negasse la licenza. L’ospizio della SS. Trinità si trovò a ricevere più di 2000 pellegrini e di 250<br />

pellegrine durante la settimana santa. Venne inaugurato il colonnato del Bernini, che costruì anche la<br />

scala Regia accanto a S. Pietro, le fontane dei 4 fiumi a piazza Navona, quella del Tritone, delle api,<br />

le statue del ponte S. Angelo ed altre cappelle e palazzi. I pellegrini poterono assistere al capolavoro<br />

effimero realizzato dai gesuiti davanti alla chiesa del Gesù, dove venne allestito uno scenario sontuoso<br />

come sfondo all’esposizione dell’Eucarestia. La regina di Svezia partecipò alla lavanda delle<br />

pellegrine e Clemente X pur sofferente il venerdì santo fece servire alla confraternita della SS. Trinità<br />

a sue spese una cena per 13.000 persone. Venne canonizzata Rosa da Lima, domenicana del Perù e<br />

prima santa americana, e due missionari, il domenicano Luis Bertrand e il francescano Francesco<br />

Solano.<br />

Giubileo 1700 – si svolse durante il papato di Innocenzo XII (deceduto il 27 settembre). Questa<br />

manifestazione perdette il potere di richiamare a Roma, come accadeva ai tempi di Dante, Petrarca,<br />

Vasari e Tasso, le classi colte europee ed italiane che si andavano secolarizzando. Il grand tour<br />

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