medaglie devozionali & dintorni
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aleatoria l’esistenza (guerre, brigantaggio ecc.): costituivano insomma la forma visibile della<br />
speranza, che per molti era l’unico scudo da opporre al destino spesso avverso.<br />
Monsignor Loris F. Capovilla, riferendosi alle collezioni di <strong>medaglie</strong> lauretane, affermava che:<br />
“Questo accurato lavoro di recupero e di intarsio più che alla delizia degli occhi è destinato al<br />
nutrimento dello spirito. […] Le <strong>medaglie</strong> questo ed altro raccontano a nostra edificazione ed<br />
incoraggiamento. Beato chi le sa leggere”<br />
Si fa da ultimo un accenno agli agnus dei, <strong>medaglie</strong> <strong>devozionali</strong> in cera, vennero introdotte da<br />
Gregorio XIII durante l’anno santo del 1575, e distribuite ai romei. In un documento della camera<br />
apostolica “Rito e uso delle cere sacre volgarmente chiamate agnus dei” si legge che Leone XII<br />
benedicendo tali cere chiese a Dio di comunicare ad esse le seguenti proprietà: 1. concessione delle<br />
grazie richieste, 2. capacità di mettere in fuga i maligni spiriti, di dileguare i nembi, di acquietare i<br />
tuoni, di dissipare turbini, folgori e tempeste, 3. protezione da diaboliche frodi, insidie e tentazioni, 4.<br />
protezione della gravidanza, 5. protezione dalle disavventure, dalle pestilenze, dal morbo caduco, da<br />
tempeste, inondazioni, incendi, 6. assistenza dalla subitanea morte. Questi oggetti risultano di<br />
difficile conservazione, infatti basta esporli al sole perché si sciolgano<br />
Usura delle <strong>medaglie</strong> portative <strong>devozionali</strong><br />
Portate per molti anni, a volte per tutta la vita, queste <strong>medaglie</strong>tte andavano inevitabilmente incontro a<br />
fenomeni di usura per sfregamento con gli indumenti e per attrito con altre eventuali <strong>medaglie</strong>tte,<br />
catenine e rosari, o con l’orologio cui potevano essere attaccate.<br />
A questo fattore di consumo meccanico va aggiunto un altro importante elemento di natura chimica: il<br />
sudore. Questa sostanza organica, per lo più acida o neutra (Ph tra 4 e 7), viene emessa dalle<br />
ghiandole sudoripare disseminate su gran parte della superficie corporea (da 100 a 350 per cm 2 ); in<br />
particolari sedi del corpo (ascelle, palme delle mani e piante dei piedi) sono raggruppate in maggior<br />
numero, con possibilità di emissione particolarmente abbondante. L’attività delle ghiandole<br />
sudoripare si svolge in maniera discontinua e con ritmo regolato da stimoli centrali. Determinati<br />
gruppi ghiandolari reagiscono di preferenza ad alcune stimolazioni: ad esempio col calore la<br />
sudorazione è più spiccata alla fronte, al collo e al dorso, mentre un’emozione provoca sudorazione<br />
profusa alle ascelle e in sede palmo-plantare. La produzione di sudore è un importante elemento per la<br />
termoregolazione dell’organismo, e la sua quantità varia notevolmente in rapporto con la temperatura<br />
e l’umidità dell’ambiente, mentre la risposta agli stimoli emozionali è molto soggettiva, può essere<br />
anche molto intensa ma è solitamente limitata a brevi periodi di tempo.<br />
Le ghiandole sudoripare possono essere di due tipi: - eccrine, con sbocco del dotto direttamente sulla<br />
superficie cutanea - apocrine, con sbocco in prossimità di un follicolo pilifero e dell’annessa<br />
ghiandola sebacea; in questo secondo caso il sudore si mescola con il sebo ed i batteri presenti sulla<br />
pelle, decomponendo questa frazione lipidica, liberano acidi grassi che possono generare odori<br />
sgradevoli. Ogni giorno si secernono in media 850 ml di sudore, di cui il 70% è rappresentato da<br />
acqua, mentre il 30% è costituito da elettroliti, urea e creatinina, ac. lattico, ac. urico, ammoniaca e<br />
proteine germicide.<br />
A causa dell’azione combinata dell’attrito meccanico e del sudore le <strong>medaglie</strong>tte <strong>devozionali</strong>,<br />
solitamente sottili e di piccole dimensioni, subivano inevitabilmente una particolare forma di<br />
consunzione, acquistando il cosiddetto aspetto “lanato”, che è considerato indice di vecchiezza e<br />
garanzia di autenticità.<br />
Secondo alcune particolari usanze, le <strong>medaglie</strong>tte venivano anche buttate nel terreno in occasione<br />
delle rogazioni (processioni a scopo propiziatorio di un abbondante raccolto) o disseminate per terra<br />
in aperta campagna vicino alle edicole dedicate alla Madonna e ai Santi, o ancora poste in prossimità<br />
degli accessi ai campi o vicino ai cimiteri, per tenere buone le anime dei defunti. In questi casi gli<br />
oggetti subivano ulteriori aggressioni superficiali, benchè solitamente si trattasse di terreni incolti e<br />
quindi poco acidi perché privi di concimi e diserbanti.<br />
Miracoli & guarigioni<br />
Secondo la tradizione delle più antiche civiltà, l’arte medica veniva insegnata all’uomo direttamente<br />
dagli dei. Presso i Babilonesi si usava portare il malato al mercato, dove le persone che avevano<br />
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