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medaglie devozionali & dintorni

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di S. Pietro. Il 23 settembre entrò in Roma il brigante Gasparone con la sua banda, consegnatosi per la<br />

possibilità di perdono che gli concedeva la ricorrenza giubilare. Il 20 novembre vennero decapitati in<br />

piazza del Popolo Montanari e Targhini accusati di far parte di una setta politica clandestina. Il 99%<br />

dei pellegrini erano contadini dello stato della Chiesa e del reame di Napoli, e solo l’1% erano<br />

stranieri. Date le condizioni di indigenza di questi romei, visto che delle 11 confraternite addette<br />

all’ospitalità ne rimanevano solo 3 ridotte in miseria, il papa consentì di lucrare l’indulgenza con soli<br />

2 giorni di soggiorno anziché 15. Questo giubileo fu l’ultimo della Roma dei papi.<br />

Giubilei 1850-1875 – secondo quanto dichiarato da Pio IX non vennero celebrati per la luttuosa<br />

ragione dei tempi, anche se il papa promulgò ugualmente un perdono generale senza la necessità di<br />

compiere il viaggio a Roma. A partire dalla Rivoluzione Francese la chiesa si era trovata a<br />

confrontarsi non più con altri cristiani che mettevano in dubbio la via di salvezza (es. Lutero o i<br />

Giansenisti) ma con un numero sempre crescente di persone che mettevano in dubbio l’esistenza<br />

stessa di Dio. Nel 1850 Pio IX non celebrò l’anno santo per difficoltà materiali insormontabili, mentre<br />

nel 1875 diede disposizione di celebrarlo senza solennità nelle singole diocesi, come testimoniato da<br />

numerose <strong>medaglie</strong> private italiane e straniere.<br />

Giubileo 1900 – Leone XIII promulgò ugualmente l’anno santo anche se, trovandosi sotto<br />

dominazione nemica, non poteva più svolgere processioni e cerimonie pubbliche per le vie cittadine,<br />

così come nei precedenti giubilei. L’assassinio di Umberto I avvenuto il 29 luglio del 1900 e la<br />

negazione dei funerali religiosi solenni inasprì il clima e gli anticlericali ed i massoni celebrarono il III<br />

centenario del rogo di Giordano Bruno, con grande affluenza di pubblico nel cortile della Sapienza,<br />

dove già dal 1889 era stato innalzato un monumento al filosofo nolano. Venne inoltre organizzato un<br />

contropellegrinaggio laico per visitare il Pantheon, il Granicolo , Porta Pia e il Campidoglio,<br />

festeggiando con particolare solennità l’anniversario del 20 settembre, cioè della presa di Roma.<br />

L’unica nuova opera è stata la costruzione della chiesa di S. Anselmo sull’Aventino. Eccezionale<br />

concorso di popolo si verificò per la cerimonia di canonizzazione di Jean Baptiste de la Salle e di Rita<br />

da Cascia, nello stesso giorno in cui venne inaugurata l’illuminazione elettrica della basilica di S.<br />

Pietro Da questo giubileo cambia radicalmente la figura del pellegrino, che non svolge più il sacrificio<br />

di un viaggio disagevole ed isolato, ma attraverso i nuovi mezzi di trasporto e gli sconti ferroviari<br />

ottenuti dal Comitato per l’Anno Santo, appositamente costituito da Leone XIII (dal 40% all’80% a<br />

seconda delle dimensioni delle comitive), il pellegrinaggio si trasforma in turismo religioso, in cui i<br />

fedeli spesso giungono raggruppati in categorie professionali, aziendali, in associazioni ecc. In questo<br />

modo possono raggiungere Roma anche le donne e gli strati più poveri della popolazione, che non<br />

avrebbero avuto i mezzi finanziari né culturali per fare il viaggio da soli. Per il soggiorno, visto che le<br />

opere pie erano state secolarizzate ed i beni delle confraternite addette al ricevimento dei pellegrini<br />

incamerati dallo stato, gli istituti religiosi organizzarono nuove mense e posti letto. Questa<br />

trasformazione venne in seguito gestita da organizzazioni religiose quali ad es. i pellegrinaggi paolini.<br />

Nel 1900 i pellegrini furono poco meno di 400.000. Alla fine del Giubileo la stampa scrisse che il<br />

pellegrinaggio dimostra quale influenza determinante abbia sempre la Chiesa nella società italiana.<br />

Questi pellegrini danno la prova che il papato oggi è la maggior forza gerarchica del mondo.<br />

Giubileo 1925 – la bolla di indizione promulgata da Pio XI Infinita Dei misericordia proponeva come<br />

obiettivi il ritorno stabile alla pace e la conversione dei non credenti, in un clima molto difficile per la<br />

recente presa di potere di Mussolini e per la comparsa di un nuovo nemico, il comunismo. La Russia<br />

fu l’unico stato completamente assente dalle celebrazioni giubilari e dall’esposizione missionaria, poi<br />

trasformata in mostra permanente. Nel corso della celebrazione venne posta la prima pietra<br />

dell’università gregoriana. Si calcola un afflusso di circa 600.000 pellegrini. Per questo anno santo le<br />

ferrovie offrirono una tessera scontata che, oltre al viaggio a Roma e a sconti sui tram della capitale,<br />

includeva anche escursioni ad Assisi, Loreto e Pompei. La tessera serviva anche per accedere alle<br />

catacombe, per ritirare la medaglia-ricordo, il distintivo ed il vademecum del pellegrino. La folla<br />

delle grandi occasioni ha assistito alla canonizzazione di Teresa di Lisieux, nello stesso giorno in cui<br />

si inaugurò l’illuminazione elettrica della cupola di S. Pietro.<br />

Giubileo 1950 – indetto da Pio XII che propose il dogma dell’assunzione in cielo di Maria<br />

annunciato il 14 agosto; fu accolto con molto favore da Gustav Jung che benché protestante lo<br />

interpretò come l’inserimento di un elemento femminile accanto alla Trinità. La stampa comunista<br />

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