medaglie devozionali & dintorni
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corporis, // quo nunc abibis? in loca// pallidula, rigida, nudula, // nec ut soles dabis iocos.” (Anima<br />
piccolina mobile e blanda, // ospite del corpo e sua compagna, // ora dove te ne andrai ? In una landa//<br />
nuda, rigida, pallida, // né come fai sempre scherzerai”) Questo imperatore riuscì inoltre a sviluppare<br />
la conoscenza spirituale attraverso lo studio dei simboli, in quanto iniziato ai culti misterici in onore<br />
di Demetra e della figlia Persefone che si celebravano ad Eleusi (già luogo sacro della civiltà micenea<br />
nel XV sec. a.C.) e ai quali potevano accedere tutte le categorie sociali, purchè conoscessero il greco e<br />
non avessero commesso omicidi o sacrilegi. E’ infatti solo la conoscenza spirituale (ancor oggi<br />
impedita dal solo utilizzo di metodologie scientifiche razionalistiche) che consente all’uomo di<br />
tendere verso l’assoluto, a differenza della morale che è sempre relativa e particolare, in quanto varia<br />
secondo le latitudini, le epoche storiche e i gruppi sociali, tanto da aver fatto affermare a Pascal che<br />
“la vera morale si burla della morale” !<br />
-.-.-.-<br />
In questa pubblicazione vengono illustrati 2000 oggetti religiosi, costituiti da <strong>medaglie</strong> <strong>devozionali</strong>,<br />
ma anche commemorative e/o celebrative, onorificenze, distintivi, sigilli, tessere e gettoni.<br />
Di tutti gli oggetti, con diametro uguale o inferiore a 4,5 cm., sono stati riprodotti in scala 1:1 sia il<br />
diritto (O = obverse) sia il rovescio (R = reverse). Di ogni esemplare sono stati segnalati, quando noti,<br />
la data, il luogo di emissione, l’incisore e il metallo; vengono inoltre indicati il peso (W = weight), il<br />
diametro (D = diameter), lo spessore (T = thick), l’orientamento dei conii (H = hour), il numero di<br />
inventario (Inv. n°) il taglio (E = edge). Sono state poi descritte le leggende e le figure presenti sulle<br />
due facce, sono stati riportati alcuni dei principali riferimenti bibliografici, le varianti esistenti ed<br />
eventuali cenni storici.<br />
Il materiale è stato suddiviso in 4 sottogruppi: il primo relativo alle <strong>medaglie</strong> successive al 1800 (dal<br />
n. 1 al n.1378) – il secondo relativo alle <strong>medaglie</strong> fabbricate dal 500 al 1800 (dal n. 1379 al n.1754) –<br />
il terzo comprendente un oggetto votivo antecedente al 500 (n.1755), il quarto costituito da tessere,<br />
gettoni,, distintivi, onorificenze e <strong>medaglie</strong> celebrative di eventi associativi religiosi (dal n.1756 al<br />
n.2000). Purtroppo in alcuni casi non è stato possibile definire il luogo e/o il soggetto rappresentato.<br />
Quando oggetti simili sono apparsi in vendita, nelle note bibliografiche in calce alla scheda è stato<br />
indicato il corrispettivo catalogo d’asta. Dal CD è inoltre possibile estrarre e raggruppare le <strong>medaglie</strong><br />
secondo diversi criteri: ad esempio tutte le raffigurazioni di Maria, di Cristo, dei vari Santi, e Beati,<br />
oppure le <strong>medaglie</strong> delle confraternite, degli anni santi e dei principali santuari, o ancora quelle di un<br />
determinato ordine religioso, di un tipo metallo impiegato., di una certa data, di un luogo, di un<br />
incisore ecc.. In origine la ricerca doveva limitarsi alle <strong>medaglie</strong> <strong>devozionali</strong> prodotte da incisori per i<br />
quali era già attestata la produzione di gettoni. A questo riguardo, si è avuta una conferma che le<br />
botteghe dei medagliari spesso producevano anche gettoni e talora pesi monetari: oltre alle grandi<br />
ditte (v. ad esempio Johnson e Lorioli di Milano) è stata evidenziata la produzione di incisori più o<br />
meno noti, tra cui mi fa piacere ricordare il nome Olivieri e De Gregorio a Napoli e di Tua a Torino.<br />
Questo riscontro ci permette di affermare che nell’analisi stilistica dei gettoni e nella loro collocazione<br />
cronologica risultano utili anche le notizie che provengono da questa nicchia della medaglistica che<br />
studia appunto le <strong>medaglie</strong> <strong>devozionali</strong>.<br />
Le circa 4000 immagini di questa pubblicazione consentiranno di arricchire la mente, incantare gli<br />
occhi e riscaldare il cuore. Esse sono la testimonianza di garbo, armonia, pazienza, fede: valori<br />
preziosi e necessari anche oggi, insieme alla disponibilità e gratuità tanto care a Padre Secondo<br />
Pastore, cappuccino del Monte e caro amico di famiglia, di cui ricorre quest’anno il 24° anniversario<br />
della morte, avvenuta nel giorno dell’Assunta del 1984 per un tragico incidente alpinistico. Più volte<br />
Padre Provinciale, preside della Facoltà di Teologia del Cottolengo, docente di Escatologia (in Francia<br />
i suoi scritti furono giudicati i migliori dal tempo dell’Eminenza Grigia), apprezzato pittore e<br />
appassionato di montagna, Secondo era un esempio di operosità e di collaborazione nella vita del<br />
convento, in cui svolgeva anche le mansioni più umili (più volte sono stato accolto da lui mentre<br />
svolgeva personalmente le pulizie dei bagni comuni). A questa straordinaria figura di frate voglio<br />
dedicare questo mio faticoso lavoro di classificazione e di ricerca, che mi ha portato ad addentrami<br />
in un campo tanto interessante quanto difficile e lontano dalle mie attività abituali. Oltre a ricordare i<br />
valori proposti ed applicati da padre Secondo nella sua vita, mi fa piacere proporlo come artefice di un<br />
insolito evento prodigioso: il “miracolo preventivo”. All’epoca degli anni di piombo, quando<br />
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