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medaglie devozionali & dintorni

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Un altro famoso intervento miracoloso della Madonna risale al 1571, durante la battaglia di Lepanto:<br />

insieme a S. Marco patrono di Venezia, aiutò la flotta della Lega Santa creata da Pio V a sconfiggere<br />

la flotta ottomana, segnando il declino dell’influenza degli infedeli che minacciavano concretamente<br />

la culla della cristianità. Questo fatto segnò un ulteriore aumento della popolarità del culto di Maria,<br />

con particolare affermazione di devozioni popolari legate all’immagine di alcuni luoghi. Ad esempio<br />

alla fine del ‘600 i montanari della Valle Antigorio e Formazza, venuti a Bologna dal nord alla<br />

ricerca di lavoro (facchini e fornai), mantennero uno stretto legame con il loro paese di origine<br />

(Cravegna) dai cui alpeggi si poteva vedere il Monte Rosa. Si trattava di gente molto religiosa, che<br />

venerava profondamente l’icona della Vergine con Bambino, conosciuta come “Madonna di S. Luca”<br />

perché posta nel santuario eretto sul colle o monte della Guardia (così chiamato a ricordo delle milizie<br />

che un tempo vi stazionavano a difesa della città). Tale santuario é collegato alla città di Bologna da<br />

un famosissimo porticato della lunghezza di 3 miglia, formato da 627 archi, iniziato in occasione del<br />

Giubileo del 1675 ed alla cui costruzione contribuirono anche questi emigranti (es. facchini della<br />

dogana), che spesso si recavano sul piazzale per cercare di vedere, nelle giornate limpide, la sagoma<br />

famigliare del Monte Rosa all’orizzonte. La leggenda narra che la tavola della Madonna venne<br />

dipinta dall’evangelista Luca e portata a Bologna da un pellegrino, che l’aveva avuta a Costantinopoli<br />

dove era conservata nella chiesa di S. Sofia. Dall’agosto del 1433 questa icona iniziò le sue discese<br />

annuali in città per la festa dell’Ascensione, e fu oggetto di profonda venerazione quale portatrice di<br />

salvezza, speranza, amore, pace, serenità terrena e ultraterrena, toccando ogni anno due quartieri<br />

diversi, mentre erano fisse certe fermate e la benedizione notturna dal sagrato di S. Petronio. Dopo tali<br />

esposizioni, spesso la tavola della Madonna veniva ritirata nella chiesa dell’ospedale di S. Maria della<br />

Morte. Gli emigrati fecero poi fare dal Guercino, che abitò e tenne scuola al n. 3 di via S. Alò dal<br />

1642 al 1666, una copia della Madonna da inviare al paese di origine.<br />

La componente più significativa delle <strong>medaglie</strong> religiose mariane in alluminio o alluminio anodizzato<br />

è rappresentata dalla cosiddetta “medaglia miracolosa”, che deve la sua origine alle Apparizioni<br />

Mariane nella cappella di rue du Bac di Parigi nel 1830. Sabato 27 novembre 1830 la Vergine<br />

Immacolata apparve a Suor Caterina Labouré, delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli, e le<br />

affidò la missione di far coniare una medaglia portativa contenente l’invocazione “O Maria concepita<br />

senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi” sul diritto, con la Vergine stante appoggiata al<br />

globo che rappresenta il mondo e ogni singola anima, raggi sfolgoranti che fuoriescono dalle mani<br />

tese e che rappresentano le grazie sparse sulle persone che le hanno chieste; sul rovescio la lettera M<br />

sormontata da una croce posta su un’asta trasversale e al di sotto due cuori uno circondato da spine<br />

(Gesù) e l’altro trafitto da una spada (Maria), il tutto in cornice di 12 stelle pentafille. Questa medaglia<br />

indusse il Papa Pio IX che la arricchì di indulgenze a definire nel 1854 il dogma dell’Immacolata<br />

Concezione (Maria è stata concepita senza peccato = è nata senza il peccato originale), Leone XIII<br />

concesse il 23/07/1894 la festa della Milizia Mariana, Pio X approvò l’associazione da cui traggono<br />

origine anche le Figlie di Maria; dal 1927 a Filadelfia si celebra la novena perpetua del Lunedì e viene<br />

pubblicato un bollettino dell’Opera della Medaglia e Suor Caterina fu proclamata Santa da Pio XII nel<br />

1947. Esiste una variante, distribuita dal 1966 dalla Milizia Mariana, piazza Malpighi 9 Bologna, e<br />

dal Cenacolo Mariano di Borgonuovo di Pontecchio M., Bologna che presenta la scritta “O Maria<br />

concepita senza peccato prega per noi che a Te ricorriamo”. Padre Massimiliano Kolbe<br />

raccomandava poi di recitare l’aggiunta “e per quanti a Te non ricorrono, in particolare per i nemici<br />

della Chiesa, e per quelli che Ti sono raccomandati”.<br />

L’8 dicembre 1949 Pio XII proclamò la Virgo fidelis patrona del carabinieri, con motto “nei secoli<br />

fedele”, rafforzando la sinergia protettiva Vergine-Arma. Lo stesso pontefice nel 1950 definisce il<br />

dogma dell’Assunzione cioè della salita al cielo di Maria, riconoscendo quanto a livello popolare si<br />

festeggiava già da secoli e che dal Medioevo era diventata la più grande festa mariana.<br />

Gli angeli : spesso riprodotti sulle <strong>medaglie</strong> <strong>devozionali</strong>, hanno anch’essi un simbolismo. Sono divisi<br />

in nove cori, raggruppati in tre gruppi: consiglieri (1. serafini: rossi, con sei ali e spada fiammeggiante<br />

– 2. cherubini: azzurri, sei ali attorno ad una testa senza corpo – 3. troni: infocati e ocellati),<br />

governatori (1. dominazioni: scettro, corona o globo – 2. virtù: bacchetta e compiono miracoli – 3.<br />

potenze: scettro e bacchetta, combattono i demoni) e ministri (1. principati: costume da guerriero con<br />

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