Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 75.pdf - Bibliotheca ...
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TE S<br />
CpUicri, qneslo fu ih." Papa solfo <strong>di</strong> cui<br />
si Ila memoiirt <strong>di</strong>e s' iiiconiincinsse l'uso<br />
tli mosti are soleiinemeiile le ss. Teste nel-<br />
la basilica. Nel 1889 Boiiilucio IX poco<br />
dopo li» sua elezione, colla bolla Sincera<br />
devo/io, e poscia colia bolla QuaiiKiiinin<br />
luiìversìf! Orhis Erclcsiac, <strong>di</strong>chiarò clie<br />
nella chiesa Lotcìaneiise, capo <strong>di</strong> tulle le<br />
altre <strong>di</strong> Roma e del inondo, si conservavano<br />
con ogni venerazione i<br />
Capide'due<br />
jirincipi degli A postoli. Nel 1 4 ' o [tortalo-<br />
si in Roma Luigi il le<strong>di</strong> Sicilia, a'2 1 set-<br />
tembre col legalo tii Giovanni XX 111 as-<br />
sente, e con molti baioni <strong>di</strong> casa Orsini,<br />
si reco a visitare le ss. Teste; ostensione<br />
ripetuta a'i4 mar70 1 1 4 4 ^'' '^^ •'"P*'*"^'<br />
tore Veiueslao VI re<strong>di</strong> Boemia. WartmO<br />
^ Colonna, già canonico e arciprete del<br />
la basilica Laleranense, riidzò il suo pavimento<br />
nella nave <strong>di</strong> mezzo d'opera a-<br />
lessandrina ad intarsio, leggiadraiuenle<br />
<strong>di</strong>sposto in vari compartimenti ili piccole<br />
pietre a <strong>di</strong>versi colori, che fanno bellissimo<br />
elTelto; tolse gli amboni forse <strong>di</strong> Ser-<br />
gio 111, l'altare <strong>di</strong> s. AbiriaìMaddalena e il<br />
coro de*canonici,che essenilo iiin;mzi l'ai-<br />
tale papale, ne impe<strong>di</strong>vano la vista com-<br />
pleta, e perchè meglio si godesse isolato<br />
il soM-astante tabernacolo e il ciborio che<br />
lo circonda. Inoltre e come <strong>di</strong>ssi nel voi.<br />
LXIV, p. io5,e alti ove, nella basilica Mar-<br />
tino V fece altre opere, fra le quali pose<br />
sullo il propinquo tabernacolo delle reli(piie<br />
da lui eretto, e sopra l'altare, una<br />
s. Maria Maddalena, forse per memoria<br />
«lei rimosso altare, e per <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro il pro-<br />
prio ritratto in ginocchio, ambo <strong>di</strong>pinti<br />
da Scipione Gaetiìno. Trovo poi nel Bai-<br />
deschi e Crescimbenijche il quadro <strong>di</strong> s.<br />
Maddalena fu posto ad altro suo altare e-<br />
relto nella sagrestia debenefìciali dal ca-<br />
nonico Fui \ io Orsini, <strong>di</strong>e morendo nel<br />
1600 vi volle essere sepolto innanzi. 11 <strong>di</strong>a-<br />
rista Gigli riferisce. «Le reliquie de'Sanli<br />
stavano prima in altro ciborio, a niano<br />
destra <strong>di</strong> quello degli Apostoli, fatto già<br />
«la Papa Martino V,il ritratto del quale<br />
in atto d'orare, sta <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong>etro il me-<br />
T E S 4?<br />
de»imo ciborio; et questo poco tempo fa<br />
(nel declinar del 1 649 circa), è slato <strong>di</strong>-<br />
sfatto nella nuova restaurazione d'Inno*<br />
cenzo X." Adunque per tutto il narrato<br />
sembra spiegato, <strong>di</strong>cono alcuni, perchè in<br />
alcuni luoghi del tabernacolo Uibaniano<br />
si videro alcuni stemmi de'Colonnesi: io<br />
però nelle accurate indagini che feci sul<br />
monumento, come ora trovasi, non mi fu<br />
dato vederne alcuno. Divotissimo Martino<br />
V delle ss. Teste, morendo nel 1 43 l<br />
or<strong>di</strong>nò che si tumulasse avanti le medesime,<br />
e crederono tliversi Sicritlori e Can-<br />
cellieri, che si fosse ciò eseguito e collo-<br />
cato nel deposito <strong>di</strong> mai n»o e bronzo, scol-<br />
pito da Simone fratello <strong>di</strong> Donatello, e<br />
da Antonio l'^ilarele fiorentini, scultori e-<br />
zian<strong>di</strong>o delle superbe porte <strong>di</strong> bronzo del»<br />
la basilica Vaticana, come alfenna Vasa-<br />
ri, il cui <strong>di</strong>segno circoud ito da architet-<br />
ture e ornato <strong>di</strong> sue medaglie, fi a le (piali<br />
una colle ss. Te»te, riporl 1 il citato Ciac-<br />
conio a p. S^B. Nell'opera magnifica con<br />
bellissimi i-aini. La patriarcalr basilica<br />
Tjnteraneiìse ilhistrnln per cura <strong>di</strong> A-<br />
gostiìio T^alc litiIli, ^onvA 1 83 4, il <strong>di</strong>segno<br />
del monumento si riporta nel t. 1, tavola<br />
3?. Come notai nell'articolo Chiesa bis,<br />
Giovanni in Laterano, la descrizione e<br />
illustrazione dell'encomiata opera è stu<strong>di</strong>oso<br />
lavoro del eh. Filippo Gerar<strong>di</strong>. Ma<br />
per quanto narrai nel vol.LXIV,p. io5<br />
e >eg., pare che il magnifico deposito non<br />
sia che un cenotafio, e le miericercheon-<br />
de stabilire il luogo dove fu sepolto, in-<br />
contrarono l'approvazione <strong>di</strong> qualche per-<br />
souiiggio e altri antichi ecclesiastici appar-<br />
tenenti alla basilica, dopoché fu pubbli-<br />
cato il detto volume, e ad onta delle ossa<br />
che vi furono collocale dentro nel recen-<br />
te trasferimento del deposilo.<strong>di</strong> che pai le-<br />
ròa suoluogo,lecjuali non si ritengono per<br />
le identiche del Papa. Si vuole <strong>di</strong>e Mar-<br />
tino V fosse sepolto da un lato del taber-<br />
nacolo, cioè nella cappella de'ss. Filip[»o e<br />
Giacomo <strong>di</strong> sua casa Colonna, a desti a dell'attuale<br />
cappella del coro d'inverno. Venendo<br />
poi murata la cappella,sicrede ra-