02.06.2013 Views

La sfida del clima nel XXI secolo

La sfida del clima nel XXI secolo

La sfida del clima nel XXI secolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1<br />

la <strong>sfida</strong> <strong>del</strong> <strong>clima</strong> <strong>nel</strong> xxi <strong>secolo</strong><br />

Contributo speciale Politica <strong>clima</strong>tica e sviluppo umano<br />

In che modo lo sviluppo umano si lega alle nostre preoccupazioni per l’ambiente in generale e ai cambiamenti <strong>clima</strong>tici in particolare? Nelle<br />

discussioni politiche, le abitudini consolidate ci inducono a considerare le esigenze di sviluppo e la conservazione <strong>del</strong>l’ambiente in termini<br />

più o meno antagonistici. L’attenzione spesso si concentra sul fatto che molte dinamiche che aggravano la situazione <strong>del</strong>l’ambiente <strong>nel</strong><br />

mondo, tra cui il riscaldamento globale e altri indizi allarmanti di cambiamenti <strong>clima</strong>tici, sono legate all’intensificazione <strong>del</strong>l’attività econo-<br />

mica, come la crescita industriale, l’aumento dei consumi energetici e <strong>del</strong>l’irrigazione intensiva, l’abbattimento di alberi a fini commerciali e<br />

altre attività tendenzialmente collegate all’espansione economica. A livello superficiale, il processo di sviluppo può apparire responsabile<br />

dei danni ambientali.<br />

D’altro canto, gli ambientalisti sono spesso accusati dagli entusiasti <strong>del</strong>lo sviluppo di essere «antisviluppo», in quanto il loro attivismo<br />

sovente assume la forma di una certa opposizione nei confronti di processi che possono aumentare i redditi e ridurre la povertà, a causa<br />

<strong>del</strong> loro presunto impatto negativo sull’ambiente. Le linee <strong>del</strong>lo scontro possono essere più o meno nette, ma è difficile sfuggire al senso<br />

di tensione presente, a vari livelli, tra i promotori <strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong>la povertà e <strong>del</strong>lo sviluppo, da un lato, e i sostenitori <strong>del</strong>l’ecologia e <strong>del</strong>la<br />

conservazione <strong>del</strong>l’ambiente, dall’altro.<br />

L’approccio basato sullo sviluppo umano offre qualche argomento che ci permetta di comprendere se questo conflitto apparente tra<br />

sviluppo e sostenibilità ambientale sia reale o immaginario? <strong>La</strong> logica <strong>del</strong>lo sviluppo umano può offrire un contributo enorme, adottando la<br />

prospettiva centrale che considera lo sviluppo come espansione <strong>del</strong>la libertà umana effettiva, che di fatto è il punto di partenza di tale logica.<br />

In questa prospettiva più generale, la valutazione <strong>del</strong>lo sviluppo non può prescindere dal prendere in considerazione la vita che le persone<br />

possono condurre e le libertà reali di cui possono godere. Lo sviluppo non può essere esaminato soltanto in termini di miglioramento di og-<br />

getti utili inanimati, come un incremento <strong>del</strong> reddito nazionale lordo (o dei redditi personali). Questo è l’elemento fondamentale che la logica<br />

<strong>del</strong>lo sviluppo umano ha introdotto <strong>nel</strong>la letteratura sullo sviluppo sin dai suoi esordi, e questa intuizione riveste importanza critica oggi per<br />

fare chiarezza riguardo alla sostenibilità ambientale.<br />

Una volta che si riconosce la necessità di considerare il mondo <strong>nel</strong>la prospettiva più ampia <strong>del</strong>le libertà effettive degli esseri umani,<br />

diventa immediatamente chiaro che lo sviluppo non si può separare dalle preoccupazioni ecologiche e ambientali. Infatti, componenti im-<br />

portanti <strong>del</strong>le libertà umane – e ingredienti fondamentali <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita – dipendono totalmente dall’integrità <strong>del</strong>l’ambiente, tra cui<br />

l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il contesto epidemiologico in cui viviamo, eccetera. Lo sviluppo deve comprendere l’ambiente,<br />

e la convinzione che lo sviluppo e l’ambiente debbano essere in contraddizione tra loro non è compatibile con i principi fondamentali <strong>del</strong>la<br />

logica <strong>del</strong>lo sviluppo umano.<br />

L’ambiente talvolta è erroneamente considerato come lo stato <strong>del</strong>la «natura», rispecchiato da misure quali l’estensione <strong>del</strong>la superficie<br />

forestale, la profondità <strong>del</strong>la falda freatica, eccetera. Questa interpretazione, tuttavia, è assai deficitaria per due importanti motivi.<br />

In primo luogo, il valore <strong>del</strong>l’ambiente non può essere inteso solo in termini di ciò che esiste: si devono prendere in considerazione anche<br />

le opportunità che di fatto offre. L’impatto <strong>del</strong>l’ambiente sulla vita umana deve figurare, tra l’altro, tra le considerazioni rilevanti per la valu-<br />

tazione <strong>del</strong>la ricchezza <strong>del</strong>l’ambiente. Infatti, il lungimirante rapporto <strong>del</strong>la Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, presieduta<br />

da Gro Brundtland, Il futuro di noi tutti (1987), chiarì questo concetto, concentrandosi sul sostegno volto a soddisfare i «bisogni» umani. In<br />

realtà, possiamo andare oltre l’accento posto dal rapporto Brundtland sui bisogni umani e introdurre la sfera più ampia <strong>del</strong>le libertà umane,<br />

in quanto la logica <strong>del</strong>lo sviluppo umano impone di considerare le persone non solo come «bisognose», ma anche come individui che devono<br />

vedersi garantita (e se possibile estesa) la libertà di fare ciò che hanno motivo di fare.<br />

Ogni persona ha ovviamente motivo di soddisfare i propri bisogni, e le applicazioni basilari <strong>del</strong>la logica <strong>del</strong>lo sviluppo umano (per esem-<br />

pio, ciò che si ricava dal semplice indice di sviluppo umano, l’isu) si concentrano infatti proprio su questo. Tuttavia, la sfera <strong>del</strong>le libertà può<br />

spingersi ben oltre e una prospettiva più completa <strong>del</strong>lo sviluppo umano può tenere conto <strong>del</strong>la libertà <strong>del</strong>le persone di fare cose che non<br />

sono determinate esclusivamente dai loro bisogni. Per esempio, gli allocchi maculati possono non rappresentare, in alcuna forma evidente, un<br />

«bisogno» per gli esseri umani, eppure, se questi ultimi hanno motivo di opporsi all’estinzione di tale specie, il valore <strong>del</strong>la loro libertà di con-<br />

seguire questo obiettivo ponderato può essere la base di un giudizio ragionato. <strong>La</strong> prevenzione <strong>del</strong>l’estinzione di specie animali che noi esseri<br />

2 r a p p or t o sul l o s v il uppo um a no 2007- 2008<br />

forzato su larga scala degli esseri umani. Vaste<br />

aree di foresta pluviale potrebbero trasformarsi<br />

in savana. I ghiacciai <strong>del</strong>la Terra, già in fase di<br />

ritiro, si avvierebbero verso un rapido declino.<br />

Al di sopra <strong>del</strong>la soglia di 2°C, si intensificherebbero<br />

le pressioni su ecosistemi quali le barriere<br />

coralline e sulla biodiversità. Complessi<br />

effetti di retroazione <strong>del</strong> carbonio legati al ri-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!