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La sfida del clima nel XXI secolo

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Conclusione: esistono abbondanti motivi per<br />

provvedere a riduzioni urgenti, immediate e rapide<br />

<strong>del</strong>le emissioni di gas serra, in ragione <strong>del</strong><br />

fatto che la prevenzione è migliore, e meno costosa,<br />

<strong>del</strong>l’inazione.<br />

Alcuni critici <strong>del</strong> rapporto Stern hanno<br />

raggiunto conclusioni diverse. A loro parere,<br />

l’analisi dei costi e dei benefici non conferma la<br />

necessità di una mitigazione precoce e incisiva.<br />

Gli argomenti addotti sono molto vari. Il rapporto<br />

Stern e i suoi critici partono da una premessa<br />

analoga, cioè che i danni globali reali derivanti<br />

dai cambiamenti <strong>clima</strong>tici, a prescindere<br />

dalla loro entità, si verificheranno in un futuro<br />

distante. Il punto su cui divergono è la valutazione<br />

di tali danni. I critici <strong>del</strong> rapporto Stern<br />

sostengono che si dovrebbe applicare un tasso di<br />

sconto più elevato al benessere <strong>del</strong>le persone che<br />

vivranno in futuro, cioè gli si dovrebbe dare un<br />

peso minore di quello accordatogli dal rapporto<br />

Stern rispetto ai costi da sostenere <strong>nel</strong> presente.<br />

Da queste posizioni opposte, emergono indicazioni<br />

strategiche differenti 85 . Diversamente<br />

dal rapporto Stern, i critici propongono un modesto<br />

tasso di riduzione <strong>del</strong>le emissioni <strong>nel</strong> futuro<br />

prossimo, seguito da riduzioni più marcate<br />

<strong>nel</strong> lungo periodo, mano a mano che l’economia<br />

mondiale diventa più prospera e si sviluppano<br />

capacità tecnologiche 86 .<br />

Il dibattito in corso a seguito <strong>del</strong> rapporto<br />

Stern è importante su diversi piani. È importante<br />

<strong>nel</strong>l’immediato, perché va al cuore <strong>del</strong>la<br />

questione fondamentale con cui devono confrontarsi<br />

oggi i responsabili politici, cioè: è necessario<br />

intervenire subito, con urgenza, per<br />

mitigare i cambiamenti <strong>clima</strong>tici? Ed è importante<br />

perché solleva questioni in merito alla correlazione<br />

tra economia ed etica, questioni che si<br />

legano al modo in cui concepiamo l’interdipendenza<br />

umana di fronte alle minacce costituite<br />

dai mutamenti pericolosi <strong>del</strong> <strong>clima</strong>.<br />

Scontare il benessere futuro:<br />

etica ed economia<br />

Gran parte <strong>del</strong>la controversia è incentrata sul<br />

concetto di tasso sociale di sconto. Poiché la<br />

mitigazione dei cambiamenti <strong>clima</strong>tici comporta<br />

costi <strong>nel</strong> presente per generare benefici<br />

futuri, un aspetto critico <strong>del</strong>l’analisi riguarda<br />

il trattamento da riservare al risultato futuro<br />

rispetto al risultato attuale. A quale tasso si<br />

devono scontare gli impatti futuri dal presente?<br />

Il tasso di sconto è lo strumento utilizzato per<br />

affrontare la questione. Per determinare il tasso,<br />

è necessario attribuire un valore al benessere<br />

futuro semplicemente perché è futuro (tasso di<br />

pura preferenza temporale) e adottare una decisione<br />

in merito al valore sociale di un dollaro<br />

in più di consumo. Questo secondo elemento<br />

coglie l’idea di ridurre l’utilità marginale con<br />

l’aumentare dei redditi 87 .<br />

<strong>La</strong> controversia tra il rapporto Stern e i suoi<br />

critici riguardo ai costi e benefici <strong>del</strong>la mitigazione<br />

– e ai tempi <strong>del</strong>l’azione – si può ricondurre<br />

in larga misura al tasso di sconto. Per comprendere<br />

l’importanza dei diversi approcci alla mitigazione<br />

dei cambiamenti <strong>clima</strong>tici, prendiamo<br />

in considerazione l’esempio seguente. A un<br />

tasso di sconto <strong>del</strong> 5 per cento, oggi varrebbe<br />

la pena di spendere solo 9 dollari per prevenire<br />

una perdita di reddito di 100 dollari causata dai<br />

cambiamenti <strong>clima</strong>tici <strong>nel</strong> 2057. Senza applicare<br />

un tasso di sconto, oggi varrebbe la pena<br />

di spendere fino a 100 dollari. Di conseguenza,<br />

quanto più il tasso di sconto si allontana dallo<br />

zero, tanto più i danni futuri dovuti al riscaldamento<br />

valutati <strong>nel</strong> presente diminuiscono. Applicato<br />

al lungo periodo necessario per avvertire<br />

gli impatti dei cambiamenti <strong>clima</strong>tici, la magia<br />

<strong>del</strong>l’interesse composto, applicato all’inverso,<br />

può fornire un ottimo argomento, fondato sui<br />

costi-benefici, per rinviare l’azione di mitigazione,<br />

se i tassi di sconto sono elevati.<br />

Nella prospettiva <strong>del</strong>lo sviluppo umano,<br />

consideriamo corretta la scelta centrale <strong>del</strong> rapporto<br />

Stern di un basso valore per il tasso di<br />

pura preferenza temporale, cioè la componente<br />

<strong>del</strong> tasso di sconto che pondera il benessere <strong>del</strong>le<br />

generazioni future rispetto al nostro solo perché<br />

vivono <strong>nel</strong> futuro 88 . Scontare il benessere<br />

di coloro che vivranno in futuro solo perché vivranno<br />

in futuro non è giustificato 89 . Quando<br />

pensiamo al benessere <strong>del</strong>le generazioni future<br />

esprimiamo un giudizio etico. Infatti, il padre<br />

fondatore <strong>del</strong> tasso di sconto descrisse un tasso<br />

di pura preferenza temporale positivo quale<br />

prassi «eticamente indifendibile, che emerge<br />

solo dalla mancanza di immaginazione» 90 . Così<br />

Quanto più il tasso di sconto<br />

si allontana dallo zero, tanto<br />

più i danni futuri dovuti al<br />

riscaldamento valutati <strong>nel</strong><br />

presente diminuiscono<br />

r a p p or t o sul l o s v il uppo um a no 2007- 2008 1<br />

1<br />

la <strong>sfida</strong> <strong>del</strong> <strong>clima</strong> <strong>nel</strong> xxi <strong>secolo</strong>

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