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S. Messa Crismale - L'Azione

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Servizi a pag. 3<br />

di Alessandro Moscé<br />

e Carlo Cammoranesi,<br />

a pag. 11 di Catia Censi<br />

e a pag. 13 di<br />

Luca Di Dio<br />

INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO<br />

Foto Cico<br />

Non avevo ancora conseguito il diploma quando iniziai a<br />

lavorare per “L’Azione”… battevo a macchina gli indirizzi<br />

e con la carta velina e quella carbone riuscivo a farne<br />

parecchie copie. Per anni ho continuato a fare questo<br />

lavoro sotto la direzione di don Pietro Ragni. Il giovedì<br />

pomeriggio, la casa di Neno, sagrestano di S. Venanzio, si<br />

animava… chi ritagliava gli indirizzi, chi incollava, chi<br />

divideva le copie. Il clima era festoso, era il 1948. Sono<br />

passati tanti anni ed anche oggi L’Azione è sempre nel mio<br />

cuore.<br />

La Via Crucis cittadina<br />

Anche quest’anno, alle porte della Settimana Santa, la Consulta delle<br />

aggregazioni laicali organizza l'ormai classica Via Crucis cittadina: un<br />

appuntamento, previsto per venerdì 26 marzo con inizio alle 21,<br />

alla presenza del Vescovo. La partenza avverrà dalla parrocchia della<br />

Sacra Famiglia per poi svilupparsi verso le vie del centro, passando<br />

per l’ospedale e giungere poi in Cattedrale ove seguirà la breve<br />

testimonianza di un sacerdote. Quest’anno la riflessione avrà come<br />

tema generale: “Cristo, sacerdote: testimone della nostra<br />

gioia” in sintonia con quanto proposto nella lettera pastorale del<br />

Vescovo ed in occasione dell’anno sacerdotale.<br />

GLI EDITORIALI<br />

GLI EDITORIALI<br />

Pag. 2<br />

L’Aquila, una missione<br />

che continua<br />

di Don Claudio<br />

Tracanna<br />

Pag. 2<br />

Distruggere la Chiesa<br />

nella sua missione:<br />

perché?<br />

di Don Leopoldo Paloni<br />

Pag. 2<br />

Politica: il coraggio<br />

di una missione<br />

di Alessandro Moscé<br />

Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.-<br />

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/<br />

02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/<br />

102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />

La primavera è in arrivo o meglio così sembra a livello di calendario, dopo lo<br />

“scollinamento” del 21 marzo. E con essa i grandi eventi che coinvolgeranno il<br />

territorio. A Fabriano si partirà con Poiesis a maggio con la certezza Cacciari e<br />

subito a ridosso il Palio, più ridotto nella durata ma sempre di qualità, quindi dopo<br />

l’estate il Premio Gentile con firme importanti da…nomination e il “Città di Fabriano”<br />

con Benigni come sogno nel cassetto. E anche Matelica è pronta con la rassegna nazionale<br />

della scuola a maggio e l’atteso simposio internazionale del sigaro a giugno, per<br />

la prima volta in Italia, vale a dire a Matelica, dopo una presenza stabile a Cuba.<br />

Insomma ce n’è per tutti i gusti…<br />

Mercoledì Santo 31 marzo ore 18 Cattedrale di Fabriano. S. <strong>Messa</strong> <strong>Crismale</strong>.<br />

Giovedì Santo 1 aprile ore 15.30 S. <strong>Messa</strong> all’ospedale di Matelica<br />

ore 18 Concattedrale di Matelica S. <strong>Messa</strong> in Coena Domini.<br />

Venerdì Santo 2 aprile ore 18 Cattedrale di Fabriano. Liturgia della Passione del Signore.<br />

Ore 21 Sassoferrato – processione del Cristo morto.<br />

Sabato Santo 3 aprile ore 16 ascolto<br />

delle confessioni in Cattedrale.<br />

Ore 23 Cattedrale<br />

di Fabriano – veglia pasquale.<br />

Domenica di Pasqua 4 aprile ore<br />

11.15 Cattedrale di Fabriano – S.<br />

<strong>Messa</strong> solenne.<br />

Ore 18 Concattedrale di Matelica<br />

– S. <strong>Messa</strong> di Pasqua.<br />

La Settimana Santa<br />

Fabriano-Matelica<br />

euro 1,00<br />

n. 13 Anno XCIX<br />

27 marzo 2010<br />

Torna l'ora legale<br />

Alle ore 2 di domenica 28 marzo entrerà in<br />

vigore l’ora legale. Terminerà quindi il<br />

periodo di ora solare. Alle 2 del mattino<br />

della domenica dovremo regolare gli orologi<br />

spostando in avanti le lancette di un'ora,<br />

alle ore 3. L’ultima domenica di ottobre, il<br />

31 terminerà il periodo di ora legale ed inizierà<br />

il periodo di ora solare.<br />

S. MESSA CRISMALE<br />

Mercoledì 31 marzo, alle ore 18, nella Cattedrale di Fabriano: concelebrazione<br />

della S. <strong>Messa</strong> <strong>Crismale</strong> con il rinnovamento delle promesse<br />

sacerdotali. All’offertorio i parroci presenteranno le offerte della Quaresima<br />

di Carità, per aiutare Haiti e le nostre famiglie in difficoltà a causa<br />

della mancanza di lavoro.<br />

Sono invitati particolarmente i giovani e verranno presentate sempre<br />

all’offertorio anche le numerose testimonianze dei giovani in risposta<br />

alla lettera del Vescovo che ha chiesto ai giovani stessi chi è il sacerdote<br />

per loro e come lo vorrebbero e se qualcuno ha pensato di diventare<br />

sacerdote.<br />

SI VOTA per le REGIONALI<br />

Il 28 e 29 marzo si vota per il nuovo Consiglio Regionale: dalle 8 alle 22<br />

la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. Dalle urne dovrà uscire il prossimo<br />

Governatore della Regione tra i candidati Gian Mario Spacca, Erminio<br />

Marinelli e Massimo Rossi.


2<br />

Anniversari come quello di un terremoto così devastante<br />

non possono che essere dolorosi.<br />

Come non ricordare quei figli, quegli amici, quelle mamme,<br />

quei papà e quei giovani studenti che hanno trovato<br />

la morte sotto le macerie nella notte del 6 aprile?<br />

Il 6 aprile 2010 sarà dunque un giorno di dolore, in cui<br />

ogni aquilano ripercorrerà con la mente e con il cuore<br />

quelle estenuanti ore e quei tristi giorni, in cui ogni sicurezza<br />

è svanita e ogni certezza è crollata. Proprio quei<br />

giorni, mi è tornata spesso alla mente le pagina evangeli-<br />

L'Aquila,<br />

una missione<br />

che continua<br />

ca in cui Gesù dice che il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo.<br />

Ora, a dire il vero, tanti hanno dove posare il capo. Una casa c’è per molti, quasi tutti. Se però<br />

ci sono le case, manca invece la città, la nostra bella città, che non è e non può essere fatta<br />

solo di case. La città è il luogo che permette ai suoi abitanti di incontrarsi, di passeggiare, di<br />

socializzare e anche di pregare.<br />

Distruggere la Chiesa<br />

nella sua missione: perchè?<br />

La recente vicenda dello scandalo<br />

di preti pedofili è il sintomo di un<br />

grave malessere della Chiesa. Onde<br />

evitare equivoci è bene specificare<br />

che quando parlo di “Chiesa” intendo<br />

Chiesa nel suo significato<br />

corretto cioè “comunità dei credenti”,<br />

“l’insieme delle membra del<br />

corpo di Cristo” e non nell’equivoca<br />

accezione di “gerarchia”, o se<br />

preferite “vescovi e preti quali corpo<br />

distaccato dal resto dei fedeli”.<br />

Mi permetto di ricordare un’altra<br />

ovvietà: tutti siamo peccatori, il<br />

cristiano sa benissimo che ogni<br />

uomo è capace di commettere qualsiasi<br />

peccato, come del resto lo sanno<br />

le altre persone di buon senso,<br />

esclusi naturalmente i dementi e i<br />

farisei. All’origine di questo malessere<br />

della Chiesa vi sono essenzialmente<br />

due motivi. Il primo è la superficialità<br />

di molti credenti nell’apprezzare<br />

la grande ricchezza<br />

della bimillenaria esperienza della<br />

sua storia. La presunzione di molti<br />

cristiani di oggi di essere i primi a<br />

capire il Vangelo. Una volta al VI°<br />

comandamento ci si stava molto<br />

attenti, certamente non era il peccato<br />

più grave ma era (e rimane) il<br />

più insidioso perché quello che<br />

cammina più rasente all’essenza<br />

stessa di Dio: l’amore. Per fare un<br />

esempio: una piccola disfunzione<br />

al cuore può essere più pericolosa<br />

di un’amputazione alla mano. Oggi<br />

cristiani “adulti” hanno gridato all’esagerazione<br />

e predicato che si<br />

poteva abbassare la guardia. Di<br />

più: una volta l’autorità del vescovo<br />

non si discuteva; e un prete che<br />

sgarrava si ritrovava, dritto dritto,<br />

a meditare in un convento; oggi per<br />

trasferire un sacerdote un vescovo<br />

deve rendere conto a tutti, e non<br />

sempre può mettere in piazza i suoi<br />

dubbi sulla moralità di qualcuno.<br />

Politica: il coraggio<br />

di una missione<br />

Nel corso della storia vi sono sempre stati i costruttori ed i distruttori, tra<br />

i grandi capi di governo e tra gli amministratori degli stati. C’è chi ha<br />

messo in piedi enormi costruzioni, città memorabili, monumenti, templi,<br />

opere di ogni tipo. Pensiamo a cosa è stata la civiltà romana e quale eco<br />

riesce ancora a suscitare. Ma pensiamo anche a chi ha seminato male e<br />

terrore, ha chi ha distrutto perfino le opere d’arte (il nazismo). Ogni gesto,<br />

sia esso positivo o negativo, ci riconduce all’adesso, al campo politico<br />

dei nostri giorni, dove accade in piccolo quello che si registra in campo<br />

nazionale e internazionale. Nel campo politico, e talvolta anche nelle<br />

imprese, si ripete un po’ quello che accade nelle guerre di conquista. Vi<br />

sono politici che cercano il potere per realizzare un loro programma. C’è<br />

chi ha la vocazione a distruggere ciò che è stato costruito prima di lui a<br />

prescindere, a non valorizzare affatto tutto ciò che non dipende esclusivamente<br />

dal suo atteggiamento. C’è chi non ha alcun sogno o alcuna<br />

ambizione, e quindi l’unico scopo che prefigura è non far crescere gli<br />

altri e appiattire il presente. C’è chi non fa per gli altri, ma per sé, pensan-<br />

GLI EDITORIALI <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Ma esiste anche un altro motivo<br />

che finisce per generare angoscia<br />

nel popolo cristiano: è la scarsa<br />

Tutto questo a L’Aquila non c’è perché il terremoto è ancora<br />

con noi. E’ con noi nel buio del centro storico, è con noi nel<br />

silenzio dei quartieri fino ad un anno fa popolatissimi, è con<br />

noi nella difficoltà di ritrovare un volto amico, è con noi nel<br />

non sapere dove sta l’ufficio o il negozio di fiducia, è nel<br />

non avere una chiesa dove pregare o nell’essere privati della<br />

certezza di un posto in ospedale. Ma il terremoto è soprattutto<br />

nell’animo degli aquilani: è presente in quella sfiducia<br />

che prende ogniqualvolta bisogna iniziare qualcosa; è presente<br />

in quel preside che fa evacuare la sua scuola per una<br />

scossa che qualche anno fa nessuno avrebbe sentito e temuto;<br />

è presente in quel centro commerciale dove non si riesce<br />

nemmeno a camminare per il gran numero di adolescenti<br />

che non sanno più dove incontrarsi, visto che non ci sono<br />

più i loro amati “portici”.<br />

Il terremoto continua poi a persistere nella sfiducia dei commercianti<br />

e nella rabbia degli ambulanti che non sanno ancora<br />

dove poter riaprire il mercato: lo storico mercato di<br />

Piazza Duomo. Il terremoto insomma c’è e si fa sentire ancora tanto.<br />

Ora c’è, ma sicuramente non ci sarà più. Non ci sarà se quelle “carriole”, che ormai sono<br />

conosciute in tutta Italia, rappresentano la voglia di rinascere degli aquilani che non attendono<br />

e non si aspettano la manna dal cielo, ma che desiderano tornare ad essere i protagonisti<br />

de L’Aquila del futuro. Il terremoto non ci sarà più se il bene comune sarà l’unico<br />

obiettivo condiviso dalle Istituzioni, dai cittadini e dalla Chiesa. Il terremoto finirà se<br />

continuerà l’affetto e la solidarietà dell’Italia intera nel durissimo cammino della ricostruzione.<br />

E anche la felice coincidenza con l’ottava di Pasqua, dice a noi aquilani che, anche se il<br />

terremoto è ancora presente, non avrà affatto l’ultima parola. Il terremoto, infatti, c’è stato<br />

un anno fa nella settimana di Passione e il suo primo anniversario cade nella settimana di<br />

Resurrezione. Forse un teologo bizzarro potrebbe anche definirlo un “terremoto pasquale”,<br />

ma questa coincidenza aiuterà tutti noi aquilani, nonostante le lacrime, ad alzare gli occhi a<br />

quel Cielo dove nessuno più potrà far piangere così tanto, nemmeno un terremoto.<br />

Dunque il terremoto non ci sarà più. E di questo noi cristiani de L’Aquila ne siamo certi.<br />

Dice infatti il profeta Ezechiele: “Vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno<br />

ricostruite”. Il Signore manterrà questa promessa anche per noi!<br />

Don Claudio Tracanna, direttore di “Vola” de L’Aquila<br />

percezione dell’eterna persecuzione<br />

che il cristiano in quanto tale è<br />

chiamato a subire dai potenti di<br />

questo mondo. Ciò che appare chiaro<br />

ad un’analisi appena accorta di<br />

questa storia è la volontà di qualcuno,<br />

non di salvaguardare le vittime<br />

della pedofilia (intento estremamente<br />

nobile), ma di distruggere<br />

la Chiesa. Si punta il dito, a sproposito,<br />

contro il celibato come la<br />

causa della pedofilia. Si cerca di<br />

coinvolgere Papa e vescovi come<br />

favoreggiatori. Si vuole rendere<br />

giuridicamente responsabile la diocesi<br />

dei risarcimenti alle vittime. Il<br />

problema quindi non è isolare qualche<br />

mela marcia per salvare i bambini,<br />

ma far dichiarare intrinsecamente<br />

immorale la chiesa in quanto<br />

tale. D’altra parte nessuno si sogna<br />

di chiedere risarcimenti allo<br />

stato se a sbagliare è un professore.<br />

Nulla si dice delle istituzionalizzate<br />

prassi del sollazzo che si concedono<br />

i funzionari in molti campi<br />

profughi dell’Onu. Nulla s’indaga<br />

se cinquanta anni fa un parente di<br />

Obama ha tirato o no una sedia ad<br />

un discolo. Quel che maggiormente<br />

sconcerta è da una parte la direttiva<br />

europea (altro covo di triangoli)<br />

contro le discriminazioni dei<br />

gay. Stando a ciò un rettore di se-<br />

do solo a mantenere posizioni di rendita. E’ questa la lotta sotterranea,<br />

apparentemente invisibile, che spesso inquina gli enti pubblici. Ed è<br />

anche questa la ragione dell’immobilità di molti comuni. Oggi è sempre<br />

più necessario avvalersi di competenze e professionalità. Quando questi<br />

requisiti vengono meno si annaspa, non c’è ordine, disciplina. Non c’è<br />

una visuale d’insieme e non c’è un progetto, una mission direzionale.<br />

Scriveva di recente Francesco Alberoni sul “Corriere della Sera”: “Non<br />

esiste una intelligenza, una creatività separata dai problemi che si deve<br />

risolvere. E non esistono problemi senza una società che li pone, che<br />

sollecita, stimola, costringe i suoi membri a risolverli. L’intelligenza, la<br />

creatività, perciò, sono il prodotto di una società esigente che pone continuamente<br />

problemi difficili, che esige costantemente nuove soluzioni”.<br />

Le soluzioni, spesso, sono il frutto, semplice e immediato, del buon<br />

agire, del buon senso che avrebbe un padre di famiglia. Anche al di fuori<br />

di specifiche capacità. Bisogna diffidare di tutti coloro che dicono che<br />

“questo non si fa e questo non si può”. Sono persone pigre e invidiose,<br />

assuefatte da un sistema che non li premia ma li appiattisce nel disinteresse.<br />

La politica ha bisogna di sprint, di coraggio: chi non vede non<br />

crede. Nel terzo millennio le vecchie logiche hanno fallito, sia nella<br />

prima che nella seconda Repubblica. E’ ora di aprire una nuova fase più<br />

concertata, allontanando gli edonisti e i repressi, gli insensibili e gli<br />

egotici, i maldestri e gli arruffoni. Che la politica diventi duttile, finalmente.<br />

Alessandro Moscè<br />

minario non potrebbe rifiutare un<br />

alunno in quanto omosessuale; ora<br />

chi fa queste leggi si straccia le vesti<br />

se un prete dà fastidio ai bambini.<br />

Al di là del problema, che esiste<br />

e va combattuto, vi è quindi il preciso<br />

disegno di distruggere la Chiesa<br />

colpendola proprio nella sua<br />

missione di trasmettere la fede alle<br />

nuove generazioni. Una storia analoga<br />

si verificò anche nel 1907, è<br />

fu la stessa magistratura che certificò<br />

l’esistenza del complotto.<br />

Don Leopoldo Paloni<br />

Direttore responsabile<br />

Carlo Cammoranesi<br />

Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />

n.11 del 6/09/1948<br />

Amministratore<br />

Giovanni Chiavellini<br />

Direzione, redazione e amministrazione<br />

P.zza Papa Giovanni Paolo II, 10<br />

60044 Fabriano (AN)<br />

Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330<br />

www.lazione.com<br />

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Redazione Matelica<br />

Via Parrocchia, 3<br />

62024 Matelica (MC)<br />

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Indirizzo e-mail: matelica.redazione@lazione.com<br />

Impaginazione<br />

Tania Bugatti<br />

Daniela Pedica<br />

Editore<br />

Fondazione di Culto e Religione<br />

“Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84<br />

Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione<br />

in abbonamento postale gr. 1 -<br />

Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%.<br />

Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.<br />

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Arti Grafiche “Gentile”,<br />

via B.Croce 16 - Fabriano tel. 0732 21911.<br />

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e Cupramontana - Ag. Corso della Repubblica.<br />

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previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa<br />

completa è disponibile sul sito www.lazione.com e presso<br />

la sede de “L’Azione”.<br />

Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />

della legge 250 del 7/8/1990.<br />

Sorta nel 1911,<br />

soppressa nel 1925,<br />

risorta nel 1945.


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Si parla spesso di una città da animare, da far vivere: una città che aggreghi,<br />

che faccia ritrovare la gente nel segno della fabrianesità. Una buona<br />

stagione di prosa e di sinfonica caratterizza il Teatro Gentile tutto l’anno,<br />

ed è il corollario di grandi eventi nell’ambito della cultura e dello spettacolo.<br />

Elenchiamo inoltre il “Torneo di Primavera” di calcetto (sette edizioni),<br />

che registra ogni anno la presenza di ospiti illustri del mondo del<br />

calcio, quasi sempre giocatori di serie A. L’anno scorso ci fu il boom<br />

della “Notte Bianca”, organizzata da un manipolo di giovani e che ne<br />

attirò migliaia di giovani in una notte di aprile (speriamo che si ripeta<br />

costantemente). Abbiamo scelto quattro eventi ormai strutturati: il “Palio<br />

di San Giovanni Battista”, indubbiamente l’iniziativa che richiama<br />

più persone e che riesce a coinvolgere l’intera città suddivisa in porte e<br />

rioni (nel mese di giugno); “Poiesis”, rassegna artistica diretta da Francesca<br />

Merloni, che è l’occasione per ospitare a Fabriano grandi nomi della<br />

letteratura, del cinema e del teatro, con più luoghi cittadini che si vivacizzano<br />

ininterrottamente per tre giorni. Quindi il “Premio Gentile”, che<br />

si tiene ad ottobre, e che riconosce un omaggio a varie personalità del<br />

mondo culturale, industriale e della società civile in ambito nazionale.<br />

Infine il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, con<br />

una giuria popolare di fabrianesi che vota le opere finaliste e decretano la<br />

vittoria dei partecipanti.<br />

INCHIESTA<br />

Ecco POIESIS: dopo Cacciari anche Olmi?<br />

Un festival di Fabriano rappresenterà<br />

l’Italia per l’edizione 2010. L’Unesco,<br />

infatti, ha deciso di associare “Poiesis”,<br />

rassegna di arte, poesia, musica<br />

e spettacolo, al Festival della Diversità<br />

culturale. La rassegna fabrianese,<br />

ideata e diretta da Francesca Merloni,<br />

è l’unico appuntamento in Italia dell’evento<br />

e celebrerà la Giornata<br />

Mondiale per la Diversità culturale<br />

e per il Dialogo e lo Sviluppo. Questa<br />

giornata è stata indetta dall’Unesco<br />

il 21 maggio 2010, nel<br />

giorno della sua apertura: “Poiesis”<br />

durerà fino al 23 maggio. “Madre<br />

Terra” è il titolo della rassegna di<br />

quest’anno. La tre giorni di eventi<br />

culturali sarà aperta e conclusa da<br />

Massimo Cacciari e Giorgio Ficara.<br />

E’ previsto un intenso calendario<br />

di appuntamenti, con la partecipa-<br />

PREMIO GENTILE,<br />

ci sarà Piero Angela?<br />

Ideato da Galliano Crinella, che ne è attualmente direttore, e<br />

fondato insieme al sen. Carlo Bo nel 1997, l’anno del terribile<br />

evento sismico che scosse le Marche e l’Umbria, il Premio<br />

raggiunge quest’anno la sua quattordicesima edizione.<br />

La Giuria, dopo la guida iniziale del sen. Bo (1997 – 2001)<br />

e di Giovanni Bogliolo (2002 – 2008) è ora presieduta da<br />

Stefano Pivato, Rettore dell’Università di Urbino “Carlo Bo”<br />

e ne fanno parte autorevoli membri della cultura e della società<br />

regionale e nazionale. Il Premio è nato con una finalità,<br />

che ha perseguito poi nelle sue tredici edizioni: riconoscere<br />

e premiare, sottolineandone i valori e l’impegno professionale<br />

di cui sono portatrici, le figure più autorevoli della vita<br />

culturale, sociale e civile del nostro paese, che operano nei<br />

differenti settori dell’operosità italica, con attenzioni particolare<br />

all’orizzonte regionale. Strutturato in quattro Sezioni:<br />

I. Vite di<br />

italiani; II.<br />

Economia,<br />

impresa e<br />

società; III.<br />

Carlo Bo<br />

per l’arte e<br />

la cultura;<br />

Una precedente<br />

edizione<br />

Francesca<br />

Merloni con<br />

Michele Placido<br />

IV. Scienza,<br />

ricerca e innovazione,<br />

Altra rassegna di rilievo, a novembre del 2010, il Premio<br />

Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, giunto<br />

alla sua terza edizione. Una giuria tecnica sceglie tre opere<br />

finaliste per la narrativa, tre per la poesia e una giuria popolare<br />

di sessanta persone vota il vincitore unico di entrambe<br />

le sezioni, con uno scrutinio che avviene in diretta nello<br />

scenario dell’Oratorio della Carità. Inoltre viene assegnato<br />

un premio alla carriera ad un grande personaggio della cultura<br />

italiana. Il primo anno andò al poeta, narratore e regista<br />

cinematografico Alberto Bevilacqua, il secondo a Francesco<br />

Guccini (che potrebbe tornare in città nei prossimi mesi<br />

per un concerto, in concomitanza con l’uscita della sua biografia<br />

scritta in tandem con l’italianista e filologo Alberto<br />

Bertoni). Girano le voci sul prossimo destinatario del pre-<br />

Eventi prestigiosi<br />

Pronto il poker<br />

Appuntamenti con personaggi<br />

di grido. Anche questo è turismo<br />

zione di esponenti internazionali delle diverse<br />

arti, dalla poesia alla musica, all’arte figurativa<br />

al cinema e al teatro. Tema di quest’edizione<br />

“Madre Terra”, rappresenta l’archetipo della<br />

grande madre, l’entità superiore con i suoi sviluppi<br />

in ambito religioso, storico-artistico e<br />

psicanalitico. “Poiesis” sarà dunque l’occasione<br />

per approfondire temi quali il legame<br />

uomo-terra, le urgenze globali sull’ambiente<br />

e sui cambiamenti climatici al<br />

centro di summit internazionali. Patrocinato<br />

dal Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali, dalla Regione Marche,<br />

dalla Provincia di Ancona e dal Comune<br />

di Fabriano, il festival è a ingresso<br />

libero e si svolgerà nei luoghi suggestivi<br />

della città (piazze, palazzi, giardini,<br />

cinema e teatro), dalla mattina fino a<br />

notte inoltrata.<br />

Tra le presenze si parla anche del regista<br />

Ermanno Olmi.<br />

il Gentile da Fabriano<br />

annovera, tra i premiati,<br />

molti personaggi di<br />

spicco. Nel campo della<br />

cultura: Mario Luzi,<br />

Giovanni Raboni, Dante<br />

Ferretti, Remo Bodei, Eugenio<br />

de Signoribus, Ilvo<br />

Diamanti; nel giornalismo: Enzo Biagi, Emilio Rossi, Ferruccio<br />

de Bortoli, Sergio Zavoli, Antonio Ricci, “Report”;<br />

nell’impegno sociale: Pietro Grasso, Guido Bertolaso, don<br />

Luigi Ciotti, Lega del Filo d’Oro, don Lamberto Pigini; nel<br />

settore dell’impresa: Abramo Galassi, Adolfo Guzzini, Gennaro<br />

Pieralisi, Piero Guidi, Vittorio Merloni, Enrico Loccioni,<br />

Lino Fornari, Orietta Maria Varnelli, Gianluigi Angelantoni;<br />

nel mondo dell’arte: Giuseppe Uncini, Piero Guccione,<br />

Roberto Stelluti, Mario Giacomelli, Tullio Pericoli, Claudio<br />

Scimone; nel settore della scienza: Luigi Luca Cavalli<br />

Sforza, Carlo Urbani, Paolo Muiesan, Stefano Gatti, Barbara<br />

Ensoli, Gian Mario Bilei. Il Premio è presente sul web con il<br />

sito: www.premiogentile.com. Le edizioni del premio, insieme<br />

con altri piccoli testi, sono “raccolte” nella Collana “I<br />

Quaderni del Gentile”. E’ in preparazione, e sarà presto disponibile,<br />

il settimo “Quaderno”, con le motivazioni, i testi<br />

e le immagini dei premiati nelle edizioni 2007, 2008, 2009.<br />

Qualche indiscrezione sui candidati al Premio per la XIV<br />

edizione 2010, la cui cerimonia conclusiva si terrà nel prossimo<br />

ottobre, e come da tradizione il secondo sabato del<br />

mese: Paolo Mieli, Pierluigi Battista, Gianfranco Ravasi,<br />

Piero Angela, Tonino Guerra, Brunello Cucinelli, Gae Aulenti,<br />

Neri Marcorè. I premiati saranno scelti in una riunione<br />

della Giuria che si terrà ad inizio maggio 2010.<br />

Città di Fabriano,<br />

arriva BENIGNI?<br />

mio alla carriera. Il sogno resta Roberto Benigni<br />

per la diffusione della Divina Commedia.<br />

L’iniziativa è patrocinata dal Ministero ai Beni<br />

e alle Attività Culturali e dal Comune di Fabriano.<br />

Il premio è stato ideato dall’associazione<br />

fabrianese “La Città del Libro” presieduta<br />

da Marco Ottaviani.<br />

Più spazio<br />

ai borghi<br />

medievali<br />

Un PALIO ridotto,<br />

ma tante novità...<br />

3<br />

L’anno 2010 segna la XVI^ edizione del Palio di S.Giovanni<br />

Battista e questo è forse il primo anno della congiuntura<br />

della manifestazione. Infatti nel programma le giornate riservate<br />

a questa rievocazione storica saranno ridotte a sette,<br />

dal 18 al 24 giugno, anche se le osterie e la realizzazione<br />

delle infiorate avverranno a partire dal 12 dello stesso mese.<br />

Nei sette giorni del Palio si svolgeranno le consuete rievocazioni<br />

storiche sempre presenti nelle varie edizioni: i giochi<br />

tra le Porte, la esibizione degli sbandieratori e musici di<br />

Fabriano e della Compagnia degli Arcieri, la sfida dei monelli<br />

ed a concludere la sempre avvincente sfida del maglio<br />

tra i fabbri delle quattro Porte.<br />

La novità dell’edizione 2010 - ci riferisce il presidente del<br />

Palio Luciano Antonini - sta nella rivisitazione dei borghi<br />

medievali che saranno allestiti nel cuore del centro storico<br />

della città ed arricchiti da numerose ed antiche botteghe<br />

artigiane dell’epoca ed al cui interno si svilupperà il tradizionale<br />

corteo storico dei figuranti del Palio che abbandonerà<br />

il vecchio itinerario lungo le vie cittadine, ma andrà a<br />

creare una nuova scenografia all’interno del centro di Fabriano,<br />

come all’epoca dei Chiavelli e proprio all’interno<br />

del corteo storico quest’anno si potrà ammirare sicuramente,<br />

nelle vesti del Podestà un personaggio famoso del nostro<br />

panorama televisivo italiano che darà un tocco di originalità<br />

e professionalità alla manifestazione.<br />

Il tema dell’edizione 2010 del Palio sarà: Nicolò V a Fabriano-1449-1450.<br />

Infatti in quei due anni questo papa ligure<br />

venne a Fabriano per sfuggire alla peste che aveva colpito<br />

Roma e che nella sua permanenza<br />

approfittò per combattere i fraticelli,<br />

personaggi ambigui del medioevo<br />

fabrianese, e fu accompagnato<br />

nella nostra città da Bernardo Rossellino<br />

architetto dell’epoca che<br />

durante la sua permanenza a Fabriano<br />

progettò la nostra attuale piazza<br />

del Comune ed il Loggiato S. Francesco.<br />

Questo tema, con tutte le sue implicazioni<br />

storiche, verrà utilizzato anche<br />

dai mastri infioratori che si cimenteranno<br />

anche quest’anno nelle<br />

meravigliose infiorate realizzate<br />

dalle quattro Porte della città.<br />

Guccini<br />

potrebbe<br />

ritornare


4 <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

compro<br />

vendo<br />

TURNI FARMACIE:<br />

si passa al giornaliero<br />

Dal 3 aprile le sette farmacie di Fabriano non effettueranno più<br />

il servizio di turno settimanale ma passeranno a quello giornaliero.<br />

Le farmacie si alterneranno svolgendo ciascuna un giorno<br />

di turno con orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 22 e reperibilità<br />

notturna, con ricetta medica urgente, dalle ore 22 alle<br />

ore 8.30.<br />

La farmacia che svolge il turno del sabato rimane aperta anche<br />

la domenica, sempre con orario continuato.<br />

Tutte le farmacie espongono in apposita bacheca o in vetrina gli<br />

orari di apertura e chiusura, i turni per l’intera settimana, l’indicazione<br />

delle farmacie aperte il sabato mattina e pomeriggio e<br />

gli indirizzi di tutte le farmacie.<br />

AFFITTASI<br />

& notizie<br />

liete<br />

A 200 metri dalla stazione FF.SS AF-<br />

FITTIAMO capannone industriale di<br />

450 mq comprensivi di spogliatoi e<br />

servizi più 150 mq di uffici con finiture<br />

di pregio, climatizzazione e riscaldamento<br />

in tutti gli ambienti. Dotato<br />

di energia elettrica trifase, ampia corte<br />

esclusiva con piano di lavaggio, disponibile<br />

da subito. Se interessati tel.<br />

347 5804155.<br />

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per colloquio al 334 8996065<br />

ore 14-16.<br />

Gli annunci vanno portati<br />

in redazione Piazza<br />

Giovanni Paolo II,<br />

ENTRO IL MARTEDÌ<br />

POMERIGGIO<br />

Chiara a<br />

quota 7<br />

Tanti auguri da nonno<br />

Roberto, nonna<br />

Assuntina, da babbo<br />

e mamma, dalla sorella<br />

Alice e da tutta<br />

la famiglia a Chiara<br />

per i suoi 7 anni.<br />

80 ANNI …<br />

bravo!!!!<br />

Caro Marito, caro Babbo, eccoci<br />

qui a farti le nostre migliori congratulazioni<br />

per come hai raggiunto<br />

questa gloriosa tappa della<br />

tua esemplare vita. Abbiamo<br />

espressamente evitato la parola<br />

“traguardo” poiché di tappe ne<br />

dovrai fare ancora molte! Oramai<br />

la nostra famiglia costituisce una<br />

collaudata squadra che farà indubbiamente tantissima strada!<br />

Cosa dire?<br />

Dopo 2.524.608.000 secondi vissuti intensamente,<br />

42.076.800 minuti trascorsi anche a combattere contro qualche “acciacco”,<br />

701.280 ore passate a togliere sassolini messi sulla tua strada dai soliti<br />

ignoti,<br />

29.220 giorni pieni di forza ed energia bilanciati con signorilità ed<br />

allegria,<br />

insomma, 80 ANNI pieni di amore e vitalità!<br />

Non possiamo che darti appuntamento per i 90….<br />

Teodora e Fabrizio<br />

Tanti auguri<br />

Nello!<br />

Tantissimi auguri a Nello Tintino<br />

che il 1° aprile compierà 80 anni,<br />

dalla moglie Giovanna, dal figlio<br />

Renato, dalla nipote Ilenia, da Simonetta,<br />

dal fratello Fernando, dai<br />

nipoti e dai parenti.<br />

Buon<br />

compleanno!<br />

Gli anni passano ma tu sembri non<br />

risentirne.<br />

Un giorno dovrai svelarci il tuo<br />

segreto...<br />

Auguri per i tuoi 80 anni dalla<br />

moglie Pierina, dai figli Claudio e<br />

Gianna, dal genero Gianni e dai<br />

tuoi preziosi nipoti Christian e<br />

Giulia.<br />

90 anni<br />

per Eva<br />

Per i 90 anni di Eva,<br />

meravigliosa moglie,<br />

mamma, nonna, bisnonna,<br />

il marito Augusto,<br />

le figlie Ina,<br />

Pia, Ida, i generi, i<br />

nipoti e i pronipoti<br />

augurano tanta felicità.<br />

Elio Fornaioli


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 5<br />

La<br />

città<br />

FABRIANO<br />

Un turismo da costruire<br />

L'assessore Balducci: "Per la riconversione c'è bisogno di tempo"<br />

“Devo fare una piccola premessa,<br />

visto che Fabriano ha iniziato a<br />

pensare dal punto di vista turistico.<br />

Anche perché il nostro turismo<br />

è sempre stato particolare, collegato<br />

a quello che veniva definito turismo<br />

d’affari e che saturava tutto<br />

il mercato. C’era la coscienza del<br />

nostro patrimonio artistico, ma che<br />

non è mai stata approfondita”.<br />

È con queste parole che l’assessore<br />

al turismo Giovanni Balducci esordisce,<br />

per poi proseguire: “visto che<br />

l’economia ha iniziato a mostrare<br />

qualche crepa, si è iniziato a pensare<br />

che il turismo potesse sostituire<br />

questa economia. Dal mio punto<br />

di vista tutto questo è assolutamente<br />

sbagliato, perché ancora<br />

dobbiamo costruire una serie di alternative<br />

e riconvertire le capacità<br />

lavorative dei singoli soggetti. E<br />

questo non si fa in una settimana,<br />

c’è bisogno di un certo periodo di<br />

tempo”. Un altro punto fondamentale,<br />

come sottolinea l’assessore, è<br />

quello di aprirsi all’esterno. E questo<br />

significa cercare di valutare<br />

ogni possibilità, prendendo in considerazione<br />

sia la costa che l’entroterra.<br />

Ed è questo il motivo principale<br />

dell’ingresso nell’Stl (siste-<br />

ma turistico locale) dalla porta principale,<br />

entrando a far parte del consiglio<br />

di amministrazione, inserendosi<br />

anche in un sistema di promozione<br />

che può aiutare a crescere.<br />

Un esempio è quello della vetrina<br />

del territorio, posta nelle vicinanze<br />

della biglietteria<br />

delle grotte di Frasassi<br />

(dove ogni comune appartenente<br />

all’Stl) che<br />

può indicare al turista<br />

una serie di percorsi da<br />

affrontare all’interno di<br />

un determinato territorio.<br />

Tutto questo potrà<br />

offrire al turista la possibilità<br />

di “esplorare” il<br />

territorio per più giorni,<br />

e permettere agli<br />

operatori di sopravvivere nella loro<br />

attività, superando lo scoglio del<br />

giorno singolo di presenza. Ma tutto<br />

questo è possibile solo se c’è la<br />

volontà di aprirsi al mondo esterno.<br />

Uno dei progetti che vedrà la<br />

luce nel 2010 è un progetto con<br />

protagoniste le pievi, le abbazie ed<br />

i monasteri tra Marche ed Umbria.<br />

Un progetto che coinvolge tre comuni<br />

marchigiani (Fabriano, Sassoferrato<br />

e Fiuminata) e sette co-<br />

Il complesso fabrianese<br />

di San Benedetto, riaperto<br />

parzialmente nel week-end scorso<br />

per ospitare il Festival Fotografico<br />

"Equinozio" Stampa Fine Art<br />

muni umbri da Nocera Umbra a<br />

Scheggia. Cercando di intercettare<br />

il turismo religioso tra Loreto ed<br />

Assisi, sfruttando la storia benedettina<br />

e francescana così importante<br />

anche per il nostro territorio. Inoltre,<br />

visti i buoni risultati della prima<br />

tranche dei finanziamenti,<br />

le due regioni<br />

ed il ministero, hanno<br />

reso disponibili ulteriori<br />

fondi per predisporre<br />

ippovie e dei<br />

percorsi per mountain<br />

bike. Con un altro risultato<br />

concreto, il 5<br />

settembre ci sarà una<br />

L'assessore<br />

Giovanni Balducci<br />

100 chilometri nazionale<br />

di mountain bike.<br />

“Un altro scopo del-<br />

l’Stl” sottolinea con orgoglio l’assessore<br />

“è quello di fornire un sostegno<br />

alla commercializzazione<br />

attraverso un progetto che riguarda<br />

la marca anconetana e che ha lo<br />

scopo di promuovere singoli e<br />

gruppi di singoli con dei progetti<br />

che possano far incrementare i turisti<br />

all’interno del nostro territorio.<br />

Finanziando ogni proposta che<br />

viene ritenuta meritevole, fornendo<br />

incentivi ad essere più bravi nel-<br />

l’accoglienza e nella promozione.<br />

Pungolando chi lavora nel settore<br />

e stimolando gli operatori a migliorarsi<br />

continuamente”.<br />

Le ultime parole scambiate con<br />

l’assessore riguardano gli eventi<br />

programmati per il 2010 e che riguardano<br />

la mostra presso il museo<br />

della carta dell’incisore Stelluti<br />

dal 13 marzo al 9 maggio, in concomitanza<br />

con il palio ci sarà un<br />

torneo internazionale di scacchi,<br />

istituzione della biennale dell’acquarello<br />

e la collaborazione con le<br />

manifestazioni sportive di rilievo<br />

nazionale (la ritmica, il campionato<br />

nazionale di enduro, la 100 chilometri<br />

di mountain bike) individuate<br />

come vettore di promozione<br />

turistica.<br />

Ci sarà la concretizzazione della<br />

vetrina del territorio presso le grotte<br />

di Frasassi e la concretizzazione<br />

del progetto riguardante “pievi, abbazie<br />

e monasteri”, con 37 siti coinvolti<br />

tra Marche ed Umbria. Senza<br />

ovviamente dimenticare il Palio di<br />

S. Giovanni, Poiesis ed il Premio<br />

della critica cinematografica e televisiva<br />

“Castelli dell’Alta Marca<br />

Anconetana” di Precicchie.<br />

Saverio Spadavecchia<br />

E bisogna farsi conoscere a livello nazionale<br />

A proposito di turismo, il signor Frigio porta l'esempio della cittadina bolognese Dozza. E altro...<br />

Nel numero del 27 febbraio scorso<br />

un trafiletto di rimprovero (!?) in<br />

merito ad alcune scritte murali mi<br />

ha ricordato di quanto visto, nello<br />

scorso settembre, in una gita a Dozza,<br />

comune in provincia di Bologna.<br />

Il piccolo centro storico rinchiuso<br />

nelle mura medievali, grazie<br />

all’iniziativa degli amministratori<br />

comunali, è diventato un museo<br />

a cielo aperto. Infatti essi, ri-<br />

prendendo l’uso medievale<br />

di pitturare le facciate<br />

delle case, organizza ogni<br />

due anni un concorso tra<br />

artisti affinchè vengano affrescate<br />

dette facciate messe<br />

a disposizione dai proprietari.<br />

Tra gli artisti che<br />

negli anni si sono presentati<br />

figurano nomi famosi<br />

nelle varie forme di espressione<br />

della pittura moderna.<br />

Sono stati compresi,<br />

quest’anno, anche dei writers che<br />

hanno ornato le facciate delle case<br />

moderne nella frazione Toscanella.<br />

Se non sbaglio, da noi nella frazione<br />

di Cacciano è stata fatta una<br />

operazione simile, credo non troppo<br />

pacificamente.<br />

Continuando con nuove pitture,<br />

forse la frazione potrebbe essere<br />

inserita in un giro di visite turistiche.<br />

A Fabriano si parla di turismo,<br />

di voler attirare visitatori, ma cosa<br />

si fa per farsi conoscere? Il volantinaggio<br />

tra i pochi visitatori? E’ inutile<br />

e controproducente! Perché il<br />

nostro Palio si svolge di notte, mentre<br />

nelle altre città<br />

tale manifestazione<br />

si svolge di<br />

giorno? Forse<br />

perché per i fabrianesi<br />

i turisti<br />

sono dei rompiscatole?<br />

Si dirà:<br />

noi pubblichiamo<br />

sui giornali<br />

nelle pagine cittadine,<br />

che fuori<br />

provincia non<br />

legge nessuno. Il<br />

Touring Club<br />

Italiano nel suo<br />

mensile pubblicizza<br />

tutte le iniziative idonee -<br />

mostre, concerti spettacoli teatrali<br />

ecc. - per stimolare il turismo: tolta<br />

la pubblicità della Mostra su Gentile,<br />

non ho più letto qualche notizia<br />

su Fabriano.<br />

Francesco Frigio<br />

Alcuni murales che abbelliscono<br />

Dozza e che attirano tanti turisti<br />

FARMACIE<br />

Da sabato 27 marzo<br />

COMUNALE 2<br />

Via Dante, 270/A<br />

tel. 0732 71384<br />

DISTRIBUTORI<br />

Domenica 28 marzo<br />

API Fado P.le Matteotti<br />

Paolini Campodonico<br />

IP Paleco Via Giuseppe Miliani<br />

Q8 di Possanza C. V. Dante (self)<br />

EDICOLE<br />

Domenica 28 marzo<br />

La Rovere Via Ramelli<br />

Edicola del Piano P.zza Partigiani<br />

Edicola della Pisana P.le Matteotti, 23/A<br />

Salimbeni Via d. Riganelli<br />

News snc Stazione<br />

Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo<br />

Piermartiri Via Serraloggia<br />

Tabac, Edicola Boni via Dante, 274 B<br />

CROCE ROSSA<br />

P.zza Altini<br />

tel. 0732 21948 orario continuato<br />

CROCE AZZURRA<br />

Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444<br />

GUARDIA MEDICA<br />

Rivolgersi al tel. 0732 22860<br />

GUARDIA MEDICA veterinaria<br />

Rivolgersi al tel. 0732 7071<br />

BIGLIETTERIA FERROVIARIA<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

dal lunedì alla domenica<br />

dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30<br />

tel. 0732/5345 - 24256<br />

Agenzia Viaggi del Gentile<br />

Atrio stazione FS<br />

dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 15.30-19<br />

sabato mattino 8.30-12.30<br />

tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063<br />

www.viaggidelgentile.it<br />

Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24<br />

lun/ven 9-12,45 e 15-19, sab. 9,30/12,30<br />

www.santiniviaggi.it<br />

Agenzia Janus viaggi<br />

Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)<br />

CINEMA MONTINI<br />

Via Cesare Balbo 9 (tel. 0732 4052)<br />

Programmazione:<br />

E' complicato (venerdì 26 marzo ore<br />

20.20 e 22.30; sabato 27 marzo ore<br />

20.20 e 22.30; domenica 28 marzo ore<br />

16, 18.10, 20.20 e 22.30; lunedì 29<br />

marzo ore 21.30)<br />

Brothers (mercoledì 31 marzo ore<br />

21.30; giovedì 1 aprile ore 18.30)


6<br />

Oltre i propri figli<br />

Si chiude il ciclo di incontri per genitori<br />

Anche sabato scorso Roberto Drago ha saputo<br />

catturare l’attenzione degli intervenuti al secondo<br />

incontro della Scuola per Genitori, organizzata<br />

dall’associazione Genitori in Crescita.<br />

Dopo il saluto dell’assessore Renato Paoletti,<br />

Roberto Drago ci ha presentati diversi tipi di<br />

dipendenze a cui sono soggetti i nostri figli,<br />

adolescenti e non. Ci ha fatto prendere coscienza<br />

di come tanti messaggi<br />

inquietanti passano attraverso<br />

i mass-media tra<br />

l’indifferenza generale. Ci<br />

ha fatto capire che noi genitori<br />

dobbiamo avere le<br />

antenne sempre all’erta,<br />

pronte a decifrare i messaggi<br />

nascosti dietro a una<br />

bella etichetta di bevanda<br />

alcolica, dietro a richieste<br />

di prestazioni brillanti,<br />

dietro alla voglia di voler<br />

emergere a tutti i costi.<br />

Molti atteggiamenti che<br />

oggi sono socialmente accettati,<br />

nascondono il rischio<br />

di legittimare comportamenti che alla lunga<br />

possono diventare pericolosi. Come uscirne?<br />

Con l’autorevolezza, ben rappresentata attraverso<br />

l’immagine della mano della mamma<br />

che tiene stretta quella del suo bambino: c’è<br />

nello stesso tempo amore, protezione, direzio-<br />

A.S.U.R. - Zona Territoriale 6 - Fabriano<br />

ESTRATTO di AVVISO PUBBLICO<br />

per esperimento indagine di mercato per l’acquisizione in locazione<br />

di locali da destinare alla propria attività istituzionale<br />

(in attuazione della nota DG ASUR prot. n. 5542 del 09/03/2010)<br />

L’ A.S.U.R. Marche - Zona Territoriale n. 6 di Fabriano - ha necessità di acquisire in locazione locali per attività<br />

istituzionale da destinare ai servizi di: Farmacia Territoriale; Medicina Legale - Invalidi Civili; Servizio Igiene degli<br />

Alimenti e della Nutrizione; Direzione Dipartimento di Prevenzione - Sala Multimediale; Servizio Veterinario. I locali<br />

dovranno avere le caratteristiche urbanistiche necessarie per lo svolgimento delle attività sopra indicate per circa<br />

1.000 mq di cui circa 500 mq da acquisire nella prima fase ed ulteriori circa 500 mq da acquisire nella seconda fase<br />

come meglio specificato nell’avviso pubblico.Copia integrale dell’avviso sarà pubblicato negli albi del Comune di<br />

Fabriano e dell’A.S.U.R. Marche Z.T. 6 oltre che nel sito web dell’A.S.U.R. Z.T. 6. Per ulteriori informazioni e ritiro<br />

copia integrale dell’avviso, rivolgersi alla Direzione Amministrativa Ospedaliera e Territoriale - primo piano Presidio<br />

Ospedaliero Fabriano - tel. 0732.707415.Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire con Raccomandata A/<br />

R indirizzata al Direttore A.S.U.R. Marche Z.T.6 - Via Marconi, 9 - 60044 Fabriano (AN) o mediante consegna diretta<br />

all’Ufficio protocollo di questa A.S.U.R. Z.T.6 sito al medesimo indirizzo entro e non oltre le ore 13.00 del giorno<br />

31/03/2010.<br />

Fabriano, li 15/03/10 Il Direttore di Zona<br />

Dr. Guido Papiri<br />

FABRIANO <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

ne di cammino. Roberto Drago ci ha proposto due metafore<br />

di genitore: il seminatore e il camminatore. Non si deve mai<br />

smettere di seminare gli insegnamenti, i valori, gli ideali, il<br />

bene… il seme anche se ora non germoglia resta lì, nel<br />

cuore del ragazzo e prima o poi produrrà il suo frutto. Il<br />

seminatore sa che il seme gettato a ottobre produrrà la spiga<br />

a giugno. Bisogna saper aspettare.<br />

Il genitore camminatore è partito da una situazione e si dirige<br />

verso una mèta, magari<br />

cambia strada lungo il cammino,<br />

si ferma o torna sui suoi<br />

passi. Cammina per qualcosa,<br />

verso qualcosa, con qualcuno.<br />

Ecco l’invito, quindi, ad essere<br />

genitori in movimento sabato<br />

27 marzo alle ore 17<br />

presso l’aula magna dell’Istituto<br />

Tecnico Industriale “A.<br />

Merloni”, quando si concluderà<br />

il percorso per imparare<br />

ad essere Genitori quasi Perfetti<br />

con l’ultimo degli incontri<br />

dal titolo essere genitori oltre<br />

i propri figli. Il racconto<br />

narrativo, partendo dall’esperienza<br />

personale del relatore, per riflettere su come la paternità<br />

e la maternità abbiano un respiro più ampio. La capacità<br />

di vedere e leggere le situazioni e le persone in modo<br />

diverso e un linguaggio che sa cogliere il bisogno dell’altro<br />

ed entrare in relazione con lui: da padre e da madre.<br />

Vi aspettiamo!<br />

La campagna<br />

di screening<br />

Medici di medicina generale, operatori del locale Servizio Igiene e Sanità<br />

Pubblica (Segreteria organizzativa screening), farmacisti, laboratoristi,<br />

chirurghi, radiologi, radioterapisti, oncologi, anatomopatologi, direzione<br />

sanitaria ospedaliera: tanti sono gli operatori sanitari che, nella<br />

Zona Territoriale 6 di Fabriano, stanno facendo fronte comune per l’avvio<br />

della campagna di screening dei tumori del colon retto, previsto per<br />

giovedì 25 marzo. Per combattere i tumori esistono due strategie principali:<br />

prevenirne la comparsa, adottando uno stile di vita sano (prevenzione<br />

primaria), oppure diagnosticare la malattia il più precocemente possibile,<br />

prima che si manifesti a livello clinico (prevenzione secondaria).<br />

Un test di screening è un esame che consente di individuare in fase<br />

iniziale una certa malattia, nello specifico un tumore, in persone asintomatiche.<br />

Per essere programmato e realizzato,<br />

lo screening deve riguardare<br />

patologie di grande rilevanza epidemiologica<br />

per diffusione e serietà delle conseguenze<br />

determinate dalla malattia. È<br />

di certo il caso dei tumori del colon<br />

retto. Secondo gli studi dell’Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità, il tumore<br />

del colon retto è una delle neoplasie<br />

a più elevata mortalità nei paesi occidentali;<br />

in Italia rappresenta la seconda<br />

causa di morte tra le patologie neoplastiche.<br />

Dal 25 marzo, anche nella Zona Territoriale 6 di Fabriano, i<br />

cittadini di età compresa tra i 50 ed i 69 anni saranno invitati, nel corso<br />

del biennio 2010-2011, ad effettuare un test per la ricerca del sangue<br />

occulto nelle feci, semplice, gratuito ed indolore. Il kit per eseguire il test<br />

potrà essere ritirato gratuitamente in una qualsiasi farmacia territoriale.<br />

Una volta eseguito il test il cittadino dovrà recarsi al Laboratorio analisi<br />

di Fabriano o nei punti prelievo di Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra<br />

San Quirico. L’esito del test sarà comunicato dalla Segreteria Organizzativa<br />

Screening: in caso di risultato negativo, il soggetto verrà invitato a<br />

ripetere il test con cadenza biennale, se positivo sarà chiamato ad eseguire<br />

degli approfondimenti diagnostici (colonscopia) presso i centri operanti<br />

all’interno dei programmi di screening. Questa campagna preventiva<br />

completa il percorso degli screening oncologici, già attivato a livello<br />

regionale con gli screening per i tumori della mammella e del collo<br />

dell’utero. La Segreteria Organizzativa Screening di Fabriano ha sede in<br />

via Brodolini 117, presso il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ed è aperta<br />

ogni martedì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 e ogni giovedì, dalle 9 alle<br />

12. Info 0732-707725.<br />

Il FAI apre<br />

al pubblico<br />

il monastero<br />

Sabato 27 e domenica 28 marzo il Fai<br />

(Fondo Ambiente Italiano) organizza<br />

l’apertura al pubblico del monastero di<br />

S. Benedetto: sabato 27 dalle 10.30 alle<br />

12.30 e dalle 15.30 alle 17.30, domenica<br />

28 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15<br />

alle 18. Apprendisti Ciceroni saranno gli<br />

studenti dello Scientifico “Volterra”, del<br />

Classico “Stelluti” e del Tecnico<br />

Turistico”Morea”.<br />

“Un senso di me”: il ritorno degli Angels<br />

La compagnia teatrale si ripeterà domenica 28 marzo a S. Giuseppe Lavoratore<br />

Le note di sottofondo di “Paradise City” dei Guns’n’Roses accompagnano gli applausi delle circa 150 persone<br />

presenti in sala. I volti soddisfatti e sorridenti degli Angels’ Theatre, che hanno appena raccontato con dialoghi,<br />

canti e balli la favola moderna di “Un Senso di Me”, una favola dal finale lieto, come tutte le favole che si<br />

rispettino, ma a sorpresa. Una favola che parla di Maria, un’adolescente timida e insicura, e di Rainbow, una<br />

famosa rockstar e una moglie felice, diversissime eppure legate da un filo sottile. Sullo sfondo, storie di ragazzi<br />

di oggi, divisi tra la voglia di affermarsi e la paura di accettarsi per quello che si è, alle prese con problemi<br />

piccoli come le prime cotte, e grandi come la tentazione delle droghe sintetiche sempre più alla portata di tutti.<br />

A far da colonna sonora tanta musica rock e pop di autori famosi.<br />

“Un Senso di Me”, ha segnato il ritorno, sabato 20 marzo, degli Angels’ Theatre, compagnia teatrale per<br />

ragazzi della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Fabriano, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con<br />

“Qualcosa che non c’è”. La compagnia è costituita da circa 15 ragazzi tra i 9 e i 14 anni, coordinati dai<br />

fondatori e registi, Giuliana Aiello e Sisto Merolla, e dalla coreografa e scenografa, Patrizia Fagioli, con il<br />

supporto del parroco, don Tonino Lasconi, di Nicola Strambolini e del “tecnico”, Paolo Camertoni. In linea<br />

con i tempi, il gruppo ha anche un proprio sito web, www.angelstheatre.com.<br />

“Il gruppo non ha scopo di lucro, né velleità artistiche – dichiarano i due registi – ma si propone di fornire ai<br />

ragazzi un punto di aggregazione<br />

e dei modelli positivi, oggi più che<br />

mai, fondamentali per la crescita”.<br />

E se non siete riusciti a essere presenti<br />

sabato 20, niente paura: gli<br />

Angels’ Theatre tornano nella Sala<br />

della Comunità Parrocchiale di<br />

San Giuseppe Lavoratore, a Fabriano,<br />

domenica 28 marzo alle<br />

ore 21.<br />

L’ingresso è libero.


SPAZIO LAVORO<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 7<br />

La Cina all'orizzonte<br />

Dopo la firma dell'accordo di programma si guarda al futuro<br />

Per l’Antonio Merloni, in amministrazione straordinaria da sedici mesi, si profila all’orizzonte<br />

un futuro tinto di “giallo”. Il colosso cinese specializzato in logistica “China Machi<br />

Holdings Group”, si sta infatti preparando a formulare un’offerta di acquisto dell’industria<br />

di elettrodomestici che ha i suoi stabilimenti tra Umbria e Marche, oggetto in questi giorni<br />

di una visita dei manager asiatici proprio per definire meglio la possibile acquisizione.<br />

China Machi è un consorzio di imprese di cui fanno parte società della Cina Popolare,<br />

Taiwan e Hong Kong. Opera principalmente nel settore dei centri fieristici avanzati ed è<br />

l’unica società di distribuzione interregionale presente in Cina, con 10 mall in via di completamento<br />

da qui al 2016, e per un giro d’affari che a regime dovrebbe raggiungere i 500<br />

miliardi di dollari. La delegazione cinese presente in Italia ha svolto un sopralluogo tecnico<br />

negli stabilimenti Merloni di Colle di Nocera Umbra e Fabriano, ed ha avuto un colloquio<br />

con alcuni amministratori marchigiani. Ha quindi incontrato i rappresentanti di istituti di<br />

credito potenziali sostenitori dell’operazione. Prevista una visita anche al porto e all’aeroporto<br />

di Ancona. Pur non essendo stati diffusi particolari, sembra che la holding asiatica<br />

possa presentare un’offerta vincolante integrata che comprenderebbe lo stabilimento Videocolor<br />

di Anagni (televisori) e gli impianti per la produzione di elettrodomestici bianchi del<br />

gruppo Merloni. L’obiettivo, secondo indiscrezioni, è di mantenere la produzione di frigoriferi<br />

e lavatrici in Italia (almeno in parte), ma di puntare soprattutto ad una piattaforma<br />

logistica per la distribuzione di prodotti cinesi in Europa. “Siamo interessati ad avere una<br />

sede in Italia, una piattaforma anche per il Made in Italy, e in questo contesto stiamo<br />

OFFERTE INFORMAGIOVANI<br />

APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI<br />

DI FORMAZIONE PERMANENTE<br />

DEL FONDO SOCIALE EUROPEO<br />

Segnaliamo l’elenco dei corsi di formazione permanente<br />

gratuiti, di imminente attivazione nella provincia<br />

di Ancona, dei quali sono già disponibili i bandi<br />

presso gli Informagiovani della Comunità Montana:<br />

“Tecnico di cantiere specializzato in bioedilizia e<br />

risparmio energetico” (Fabriano) - scadenza 31/03<br />

“Informatica: applicazioni web” (Senigallia) - scadenza<br />

06/04<br />

“Operatore per i servizi turistici e culturali” (Senigallia)<br />

- scadenza 09/04<br />

“Tecnico problematiche socio-educative (Laboratorio<br />

d’empatia)” (Ancona) - scadenza 10/04<br />

“Tecnico di prevenzione e rieducazione funzionale in<br />

acqua (Idrochinesiologo)” (Senigallia) - scadenza<br />

10/04<br />

“Management dell’impresa produttiva” (Ancona) -<br />

scadenza 10/04<br />

“Operatore telematica” (Osimo) - scadenza 13/04<br />

“Tecnico progettazione spazi verdi” (Senigallia) -<br />

scadenza 17/04<br />

“Tecnico dell’informazione web.2" (Ancona - FAD) -<br />

scadenza 17/04<br />

“Operatore manutenzione macchine (Hardware)”<br />

(Senigallia) - scadenza 23/04<br />

“Operatore per l’infanzia” (Senigallia)<br />

- scadenza 23/04<br />

“Programmatore plurilinguaggi” (Osimo)<br />

- scadenza 22/04<br />

“Tecnico grafica computerizzata” (Osimo) - scadenza<br />

23/04<br />

“Consulente di impresa (per la sostenibilità dei processi<br />

produttivi” (Senigallia) - scadenza 24/04<br />

“Operatore marketing delle produzioni agroalimentari<br />

biologiche” (Senigallia) - scadenza 30/04<br />

“Tecnico di internazionalizzazione di impresa” (Senigallia)<br />

- scadenza 08/05<br />

È possibile accedere a tutte le informazioni (bandi e<br />

modulistica compresi) anche consultando il nostro<br />

sito, alla sezione “news”.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate<br />

o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi,<br />

rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M.,<br />

Complesso S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi<br />

10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />

cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito<br />

www.cadnet.marche.it/cig/fabriano.html. Orario di<br />

apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00;<br />

martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />

Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al<br />

Centro Informagiovani della C.M., Complesso S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax<br />

0732.250434 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig/fabriano.html.<br />

Orario di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00; martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />

Il Governatore<br />

Spacca e il<br />

Ministro Scajola<br />

durante la firma<br />

studiando il dossier dell’Antonio Merloni, un progetto che abbiamo valutato con attenzione.<br />

Compreso il problema dei 3.200 dipendenti del gruppo. Pensiamo a come assumerli guardando<br />

al futuro”, è stata la dichiarazione rilasciata alla stampa dal capo delegazione, che ha<br />

incontrato il Ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, subito dopo la firma<br />

dell’accordo di programma per il rilancio dei territori colpiti della crisi della Merloni. Ad<br />

Ancona, infatti, tra governo e regioni interessate, questo accordo è stato finalmente siglato.<br />

Alla firma, avvenuta presso la Prefettura, erano presenti il ministro dello Sviluppo Scajola,<br />

il Presidente della Regione Marche Spacca e gli assessori al Lavoro delle Regioni Umbria ed<br />

Emilia-Romagna. Al Ministro è stata presentata anche la manifestazione d’interesse da parte del<br />

gruppo cinese. L’accordo, spiega in una nota la Fiom-Cgil, prevede lo stanziamento di risorse<br />

pari a 70 milioni di euro, di cui 35 a carico del Governo e 35 a carico delle regioni interessate.<br />

“Per noi la firma rappresenta l’inizio di un percorso”, sottolinea Evaristo Agnelli, coordinatore<br />

nazionale Fiom-Cgil. “Le risorse stanziate sono finalizzate allo scopo di attrarre investimenti<br />

che possano determinare la costruzione di una soluzione industrialmente valida, e<br />

quindi capace di assicurare un futuro occupazionale credibile ai lavoratori della Antonio<br />

Merloni, oltre che una solida sponda per le imprese dell’indotto”. La novità è rappresentata<br />

dalla presenza dei rappresentanti di un gruppo cinese che hanno manifestato interesse nei<br />

confronti della Antonio Merloni. Deve essere chiaro che ciò che serve veramente è un piano<br />

industriale che dia concretezza alle prospettive del gruppo. Come Fiom”, conclude il sindacalista,<br />

“continueremo ad esercitare un’attenta azione di monitoraggio della situazione”.


8 AGORA'<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Cultura e posti di lavoro<br />

tra istituzioni e musei<br />

Da critico d'arte ed esperto museale,<br />

quali sono le emergenze<br />

nel settore cultura, che lamenta<br />

Fabriano?<br />

Parlerei di priorità, più che di<br />

emergenze. Innanzitutto il Museo<br />

della Carta, la struttura, l’unica,<br />

che permette processi di internazionalizzazione<br />

anche in una piccola<br />

realtà come Fabriano. Il successo<br />

starebbe nel costruire una rete pur<br />

in uno stato di debolezza finanziaria<br />

della cultura nazionale, che è veramente<br />

ridotta ai minimi termini. La<br />

sinergia di rete, grazie agli interventi<br />

con i fondi europei per lo sviluppo<br />

museale, sarà uno dei punti chiave<br />

per il futuro immediato, altrimenti<br />

ogni proposito cadrà nel vuoto. La<br />

potenzialità della città culturale<br />

va connessa al riconoscimento di<br />

Fabriano come città Unesco per la<br />

valorizzazione del suo bel patrimo-<br />

di Balilla<br />

Beltrame<br />

Sfottimenti<br />

e rivalità<br />

tra i castelli<br />

nio immateriale.<br />

Che ruolo avrà la Pinacoteca nei<br />

prossimi anni, a suo parere?<br />

La Pinacoteca rientra nell’isola museale<br />

situata in una vasta area, nel<br />

cuore fabrianese, il centro storico,<br />

come la Giunta Sorci ha deciso. Si<br />

tratta ora di salvaguardare i numerosi<br />

plessi che hanno costi di gestione<br />

non indifferenti.<br />

Si apre uno scenario di grande<br />

impegno per reperire le risorse<br />

economiche e fare politiche di<br />

promozione. I magri bilanci comunali<br />

non le possono sostenere,<br />

ma il sistema dei plessi è un valore<br />

aggiunto di tutta Fabriano, non solo<br />

dell’amministrazione comunale che<br />

ne è proprietaria.<br />

Come ci si può contraddistinguere<br />

culturalmente, in un ipotetico<br />

“prodotto da vendere”?<br />

L’erogazione di servizi e le garanzie<br />

C’è sempre stata un’orgogliosa rivalità tra gli abitanti dei<br />

castelli fabrianesi con scambio di sfottimenti, lancio di sassi,<br />

risse comunitarie. Per esempio tra Valleremita, Cancelli,<br />

Serradica; oppure tra Attiggio, S. Michele, Collamato, che<br />

dire di Castelletta, Porcarella,Vigne. Questi scambi di “gentilezze”<br />

dei tempi andati, furono trascritte dal Marcoaldi.<br />

Eccone alcune.<br />

Annebbiati di Argignano, Bruciapilato di Attiggio. Scrocchiafave<br />

di Bassano. Magnacacio di Belvedere. Ranocchiari<br />

di Campodiegoli. Litighini di Cacciano. Magnaricotta<br />

di Campodonico. Grattasassi di Castelletta. Somaroni di<br />

Collamato. Birocciari del Cupo. Macchiaroli di Melano.<br />

Chiappasorci, Pelagalli di Moscano. Acciaccanoci di Paterno.<br />

Culigiacci di Porcarella. Gatti di S. Donato. Frustati di<br />

S.Michele. Cavaciocchi di Varano. Lumaconi di Valleremita.<br />

Fabrianesi magna sardelle, magna gatti, colunti.<br />

Il medagliere<br />

della settimana<br />

Lancio di<br />

sassi, risse<br />

e altro<br />

ancora<br />

di sviluppo del lavoro sono punti<br />

salienti. Il mercato turistico è fatto<br />

di persone che viaggiano, che fanno<br />

confronti. Ci vuole la qualità dei<br />

Meglio<br />

i bidoni<br />

a pedale<br />

intervista a Fabio Marcelli<br />

"Puntiamo<br />

su erogazione<br />

di servizi<br />

e turismo"<br />

servizi, non solo la mostra del pittore<br />

famoso e conosciuto dal grande<br />

pubblico. Il confronto è spietato,<br />

ben sapendo che il marketing migliore<br />

è sempre il passaparola. La<br />

sfida si gioca su istituzioni gestite<br />

in modo eccellente, perché la gente<br />

trovi gradimento e confort nel<br />

soggiorno, nelle visite guidate, nel<br />

materiale cartaceo a disposizione<br />

ecc.<br />

Dal signor Francesco Frigio ci è giunta<br />

questa segnalazione. "Vorrei fare alcune<br />

domandine a tutti coloro che si interessano<br />

della Raccolta Differenziata dal lato organizzativo.<br />

Chi è stato il progettista di quei<br />

piccoli bidoni che hanno invaso Fabriano?<br />

Certamente qualcuno digiuno dell’anatomia<br />

umana, ovvero, non sapeva che l’uomo ha<br />

soltanto due braccia! Spiegatemi, infatti,<br />

come si fa a svuotare in essi lo scatolone<br />

bianco o verde reggendolo con le due mani<br />

e contemporaneamente tenendo aperto<br />

il coperchio! Non erano meglio i vecchi<br />

cassonetti con l’apertura a pedale? Inoltre:<br />

ogni quanti secoli vengono lavati all’interno<br />

i bidoni per l’organico? E per "conferire i<br />

rifiuti" (detto nel perfetto burocratese della<br />

pubblicità) i cittadini devono forse indossare<br />

idonei grembiuli per evitare di sporcarsi gli<br />

abiti? Le lavaderie ringraziano...".<br />

1 POSTO: XIE BINGHZEN<br />

Il cinese che vuole l’Antonio Merloni sembra l’ultima possibilità rimasta per salvare l’azienda da una<br />

crisi irreversibile. Ormai una speranza concreta per non affondare, a quanto sembra. Salvatore!<br />

2 POSTO: ALESSANDRO MOSCE'<br />

Passa da RaiDue a RadioUno, dal “Sole24Ore” al “Manifesto”, ed è il fabrianese più reclamizzato<br />

sui media nazionali. Alla faccia del luogo comune che vorrebbe la letteratura contare zero.<br />

Promosso!<br />

3 POSTO: FABIO BERNACCONI<br />

“Papaveri e Papere”, l’associazione teatrale che ha ideato con un gruppo di amici, è attesa al debutto<br />

stagionale in uno spettacolo “allegro”. All’insegna del teatro amatoriale che raccoglie consensi,<br />

suscita un interesse crescente. Audace!<br />

di Alessandro Moscè<br />

E come trovare l’equilibrio culturale,<br />

per così dire, in una<br />

Fabriano che sta attraversando<br />

una fase di recessione del modello<br />

industriale come non era mai<br />

successo in passato?<br />

L’equilibrio è possibile nella convergenza<br />

tra istituzioni e musei<br />

funzionali, con manifestazioni<br />

bene calibrate, quali "Poiesis", ad<br />

esempio, che garantiscono un uso<br />

ottimale delle risorse. Certamente la<br />

Mostra sul Gentile resta un esempio<br />

di altissimo livello e isolato,<br />

irripetibile. Non dimentichiamo un<br />

aspetto saliente, però: in un periodo<br />

di crisi epocale come quello che<br />

stiamo attraversando, l’investimento<br />

in cultura va necessariamente<br />

misurato con l’indice di creazione<br />

di nuovi posti di lavoro.<br />

di Nicolò<br />

Cammoranesi<br />

Ciappelloni,<br />

culla locale<br />

Sono più presenti a Fabriano che<br />

nel resto dell’Italia intera: sono i<br />

Ciappelloni. Ciò dimostra che è<br />

un cognome esclusivamente delle<br />

nostra zona con 104 presenze, di<br />

cui 56 uomini e 48 donne. E’ poco<br />

frequente nel resto del paese, dato<br />

che i Ciappelloni risiedono in soli<br />

13 comuni. Abbiamo piccoli nuclei<br />

anche (al massimo 5 persone) a<br />

Firenze, nell’Emilia-Romagna, nel<br />

Lazio e in Calabria. Le varianti<br />

sono Ciapetti, che ha un ceppo<br />

lombardo a Castegnato nel bresciano,<br />

Ciapini, sempre toscano,<br />

ha un ceppo a Livorno, Ciappetti,<br />

quasi unico, è del centro Italia,<br />

Ciappi è tipico di Firenze e del<br />

fiorentino, con un ceppo anche a<br />

Poggibonsi nel senese, Ciappini è<br />

tipico del sondriese in particolare<br />

a Val Masino ed in Romagna, Ciapponi<br />

ha un ceppo nella Lombardia<br />

settentrionale. Ciappelloni deriva<br />

da Ciappelli a cui è stato aggiunto<br />

il suffisso –oni, che a sua volta trae<br />

origine dal nomignolo medievale<br />

Ciappo. Tramite documentazioni<br />

storiche nella seconda metà del<br />

1300 il nome potrebbe aver avuto<br />

origine dal Podestà di Siena, poi<br />

divenuto Capitano di Ventura Ciappo<br />

(de Ciappi) da Narni. Un’altra<br />

teoria afferma che il nome Ciappo<br />

deriverebbe dal soprannome<br />

fiorentino Ciappetta, indicante la<br />

“zappa” o “ciappa”, ovvero una<br />

sorta di moneta. Ciò che è sicuro<br />

è il luogo di origine: la Toscana e<br />

dopo otto secoli Fabriano è divenuta<br />

la culla dei Ciappelloni.


FABRIANO<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 9<br />

La svolta verso la cultura<br />

A colloquio con l'assessore Ruggeri: tutti i progetti in cantiere<br />

Palazzo Zuccari: ospiterà il centro sociale<br />

"Città Gentile" e alcune associazioni<br />

Tanti nuovi spazi disponibili per<br />

la cultura - che nel recente passato<br />

spesso sono mancati alla nostra città<br />

- nel volgere di un biennio saranno<br />

disponibili a Fabriano.<br />

Ambiziosi progetti (alcuni dei quali<br />

ormai ai nastri di partenza) che<br />

avranno per protagonisti il complesso<br />

delle Conce e di San Francesco,<br />

Palazzo Zuccari e i grandi<br />

Il primo “battesimo” di questo ampio<br />

progetto culturale fabrianese si<br />

concretizzerà a metà maggio con<br />

l’inaugurazione della nuova biblioteca<br />

comunale nel complesso<br />

delle Conce, ubicato nell’omonima<br />

via. Dopo oltre dieci anni di<br />

“confino” nelle periferiche stanze<br />

di via Lamberto Corsi, pertanto, il<br />

centro storico di Fabriano si riapproprierà<br />

di uno dei luoghi culturali<br />

per eccellenza.<br />

La direttrice Melissa Riccardi ci<br />

guida in un viaggio “virtuale” all’interno<br />

della nuova biblioteca.<br />

“Ciò su cui stiamo lavorando da<br />

mesi e la realizzazione di uno spa-<br />

spazi di San Benedetto,<br />

nonché una rivisitazione<br />

della destinazione d’uso<br />

del complesso del Buon<br />

Gesù e del Palazzo del Podestà.<br />

Ne abbiamo ampiamente<br />

parlato con Sonia<br />

Ruggeri (assessore alla<br />

cultura del comune di Fabriano)<br />

e con la direttrice<br />

della biblioteca Melissa<br />

Riccardi (si veda l’altra intervista)<br />

al fine di avere finalmente<br />

sotto gli occhi<br />

una “mappatura” precisa e<br />

chiara da fornire ai lettori.<br />

Assessore Sonia Ruggeri,<br />

iniziamo dalle Conce, dove i lavori<br />

di ristrutturazione sono già<br />

terminati: come verrà utilizzato<br />

questo ampio complesso?<br />

“Entro un paio di mesi al massimo<br />

vi sarà terminato il trasferimento<br />

della biblioteca, che rimarrà in questa<br />

sede per due anni, fintantoché,<br />

cioè, non saranno ultimati i lavori<br />

al complesso di San Francesco, sede<br />

zio culturale più simile alla ‘Public<br />

Library’ inglese che allo stereotipo<br />

tradizionale di biblioteca a cui<br />

molti sono tradizionalmente legati<br />

- spiega la direttrice - L’obiettivo<br />

che ci siamo posti è abbattere<br />

quella sorta di barriera che per anni<br />

ha timorosamente tenuto lontano<br />

la gente dalla biblioteca”.<br />

Qualche esempio?<br />

“In primis, non ci saranno solo libri<br />

ma anche una sezione multimediale<br />

(cd e dvd, ndr), una sezione<br />

multiculturale (libri in lingua, ndr),<br />

una emeroteca, un’area ragazzi,<br />

una caffetteria. Sempre più materiale<br />

sarà esposto a ‘scaffale aper-<br />

Il polo delle Conce che, a partire da maggio, ospiterà la biblioteca: rimarrà<br />

qui per due anni, poi nel 2012 il definitivo trasferimento a San Francesco<br />

NUOVA<br />

ESPOSIZIONE<br />

CUCINE<br />

mobili srl<br />

stabilita e definitiva della biblioteca.<br />

Poi, indicativamente a partire<br />

dalla primavera del 2012, le Conce<br />

diventeranno il polo formativo<br />

dell’Università degli Adulti, per la<br />

cui finalità era stato ristrutturato<br />

grazie alla Fondazione Carifac e<br />

alla Onlus Conce”.<br />

Dopo questa soluzione “tampone”,<br />

dunque, la biblioteca andrà<br />

per sempre al San Francesco?<br />

“Esatto. Gran parte del complesso<br />

di San Francesco è stato rimesso a<br />

posto, la zona dove una volta c’era<br />

il cinema Excelsior per intendersi.<br />

Ma un secondo stralcio è ancora<br />

da portare a termine, per il completamento<br />

del quale è già stato stanziato<br />

un finanziamento di 3 milioni<br />

e 566 mila euro legato ai fondi<br />

FSE in sinergia con Provincia di<br />

Ancona e Regione Marche. I lavori<br />

dovranno essere completati improrogabilmente<br />

entro marzo 2012.<br />

A partire da quella data, la biblioteca<br />

verrà trasferita definitivamente<br />

qui al San Francesco, dove tro-<br />

Una biblioteca più vicina al cittadino<br />

A maggio l'inaugurazione nel ristrutturato complesso delle Conce<br />

to’: il fruitore, cioè, potrà autonomamente<br />

svolgere la propria ricerca<br />

visivamente, con meno intermediazione<br />

del bibliotecario. Cercheremo<br />

di proporre anche appositi incontri<br />

con gli autori nella sala conferenze.<br />

In futuro, al San Francesco,<br />

avremo a disposizione anche<br />

un giardinetto esterno”.<br />

State procedendo anche con l’informatizzazione<br />

del volumi, che<br />

ormai è indispensabile nel XXI<br />

secolo?<br />

“Abbiamo iniziato, nell’ordine di<br />

alcune migliaia sugli oltre cento<br />

mila che abbiamo. Sì, pian piano<br />

gli schedari cartacei stanno andando<br />

in pensione anche a Fabriano”.<br />

Come mai così tanto tempo per<br />

trasferirsi da via Lamberto Corsi<br />

alle Conce (la vecchia sede è stata<br />

chiusa a dicembre)?<br />

“Come dicevo, il sistema di fruizione<br />

dei volumi sarà diverso dal<br />

precedente e pertanto si sta rendendo<br />

necessaria una riorganizzazione<br />

anche fisica degli spazi che richiede<br />

tempo”.<br />

E se qualcuno avesse bisogno di<br />

consultare un testo prima dell’apertura<br />

della nuova sede (indicativamente<br />

a metà maggio), che<br />

cosa deve fare?<br />

“Telefonare allo 0732 709205 e<br />

709203, oppure scrivere a<br />

biblioteca@comune.fabriano.an.it”.<br />

Ancora un po’ di pazienza, dunque,<br />

è presto anche Fabriano potrà<br />

contare su una efficiente e moderna<br />

biblioteca.<br />

f.c.<br />

verà spazio anche il polo<br />

archivistico del Comune,<br />

per un progetto che si preannuncia<br />

davvero ambizioso<br />

e all’avanguardia”.<br />

Passiamo a Palazzo Zuccari<br />

(ex anagrafe), in Piazzetta<br />

del Podestà, già ristrutturato:<br />

che cosa ne<br />

farete?<br />

“Un piano ospiterà il centro<br />

sociale Città Gentile e<br />

l’Anpi. Il resto è ancora da<br />

esaminare con attenzione”.<br />

E per quanto riguarda il<br />

complesso di San Benedetto?<br />

“L’assessore al turismo<br />

Balducci sta lavorando su<br />

un Museo della Stampa e<br />

della conoscenza”.<br />

Arriviamo all’Ospedale<br />

del Buon Gesù e al Palazzo<br />

del Podestà: abbiamo sentito<br />

vociferare di alcune possibili novità,<br />

non è vero?<br />

“Il Buon Gesù, come sapete, da alcuni<br />

anni ospita la Pinacoteca Civica,<br />

che presto verrà arricchita di<br />

altre opere pregiate. Stiamo meditando<br />

- una volta compiuto il trasferimento<br />

degli uffici comunali<br />

dal Palazzo<br />

del Podestà<br />

all’Allegretto<br />

di Nuzio –<br />

se spostare la<br />

Pinacoteca<br />

proprio al Palazzo<br />

del Podestà,<br />

dove<br />

troverebbe<br />

una location<br />

altrettanto<br />

L'assessore<br />

Sonia Ruggeri<br />

degna. A<br />

quel punto, il<br />

Buon Gesù<br />

potrebbe tra-<br />

sformarsi in un polo museale espositivo<br />

dedicato alle arti visive con<br />

mostre temporanee ed eventi. Un<br />

luogo in cui vivere l’arte, unitamente<br />

ai Giardini del Poio. Ma, ci<br />

tengo a precisarlo, quello appena<br />

detto è ancora un progetto da perfezionare<br />

e da analizzare, soprattutto<br />

sotto il profilo dei fondi necessari<br />

per mantenere un polo di<br />

eccellenza del genere: il dialogo<br />

tra pubblico e privato,<br />

eventualmente, sarebbe<br />

indispensabile”.<br />

A proposito di fondi, assessore:<br />

tutti i progetti di<br />

cui ha parlato sembrano<br />

superlativi, ma - ci scusi -<br />

dove verranno reperite le<br />

risorse economiche per<br />

la gestione ed il mantenimento<br />

di cotante iniziative<br />

e spazi culturali, visto<br />

che il Comune si dichiara<br />

spesso in ristrettezze<br />

di portafogli?<br />

“Conosco bene la scarsez-<br />

Il complesso di San Francesco, per il cui<br />

totale recupero sono stati stanziati 3,6 milioni<br />

di euro: dal 2012 ospiterà la biblioteca<br />

za del bilancio comunale e perciò<br />

ci stiamo attivando per reperire<br />

qualcosa in più da investire su queste<br />

importanti iniziative, che avranno<br />

il molteplice scopo di creare occupazione,<br />

flusso turistico e maggiore<br />

crescita culturale della nostra<br />

città. Tutti questi progetti legati<br />

alla cultura rispondono, tra l’altro,<br />

ad una scelta strategica pianificata<br />

in sinergia tra Comune, Provincia,<br />

Regione e concertata nell’apposito<br />

‘piano’ con la città”.<br />

Ci spieghi più dettagliatamente…<br />

“Abbiamo sempre definito rischioso,<br />

per Fabriano, il legame ad un<br />

solo modello produttivo, quello<br />

industriale. Lo sviluppo della città,<br />

ora che questo settore sta accusando<br />

un periodo di crisi, deve essere<br />

sostenuto percorrendo altre<br />

vie: la cultura, la riorganizzazione<br />

dei suoi luoghi, una economia ispirata<br />

ai servizi. In attuazione ad una<br />

parte del piano strategico, inoltre,<br />

tutto ciò comporterà una valorizzazione<br />

dei complessi monumentali<br />

di Fabriano e, quindi, ad una<br />

rivalutazione del centro storico stesso.<br />

Senza dimenticare l’obiettivo<br />

di crescita formativa per i cittadini,<br />

che avranno a disposizione idonei<br />

luoghi di aggregazione, di crescita<br />

personale e di dibattito culturale”.<br />

Ferruccio Cocco<br />

Il polo di San Benedetto dove dovrebbe<br />

nascere il Museo della Stampa<br />

Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />

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10<br />

FABRIANO <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Il sapore dell'Andalusia<br />

Mirabile<br />

esempio<br />

artistico<br />

Flamenco e Picasso hanno chiuso la stagione del Gentile La chiarezza è impenetrabile. No,<br />

Il flamenco con Picasso in<br />

sottofondo: abbiamo incontrato<br />

Gianna Raccagni,<br />

direttore artistico, regista<br />

e coreografa della<br />

Compagnia FlamenQue-<br />

Vive che con "Pinturas: il<br />

flamenco racconta Picasso"<br />

ha concluso la stagione<br />

teatrale del Gentile.<br />

Flamenco e Picasso: perché<br />

questo abbinamento?<br />

"In realtà ero partita da<br />

Goya: volevo abbinare flamenco<br />

e pittura, ma poi Goya mi<br />

è sembrato un tantino vecchio per<br />

il flamenco, che è cresciuto e ha<br />

preso corpo nel ‘900. Da lì, Picasso:<br />

ha le caratteristiche tipiche dell’andaluso.<br />

In più, tra l’altro, è un<br />

personaggio che ha sempre dipinto<br />

ogni cosa a tinte estremamente<br />

forti, esagerando, che è quello che<br />

fa il flamenco: quando vuol dire<br />

una cosa esaspera, esagera. Io ho<br />

puntato su questi due elementi:<br />

nella prima parte le opere di Picasso,<br />

nella seconda Picasso come<br />

uomo e le tre donne della sua vita:<br />

Olga, Marie- Therèse e Dora Marr.<br />

In tutto lo spettacolo non c’è nulla<br />

di ‘narrativo’, perché ritengo che<br />

il flamenco sia di per sé abbastanza<br />

diretto".<br />

Che cosa rappresenta esattamente<br />

il ‘duende’ nel flamenco e come<br />

spiegherebbe questo concetto?<br />

"In realtà è un concetto estremamente<br />

astratto, ognuno dà la sua<br />

interpretazione: c’è chi lo definisce<br />

lo spirito che si impadronisce<br />

di te, che ti fa raggiungere quasi<br />

uno stato di trance. Io lo definisco<br />

semplicemente qualcosa che, in<br />

questo caso tramite il flamenco, ti<br />

fa raggiungere non uno stato di<br />

trance, ma ti va a scavare dentro e<br />

ti tira fuori dalla pancia, dalle viscere,<br />

quello che sei, l’emozione,<br />

amplificandolo in maniera enorme<br />

e permettendoti di esprimere questa<br />

tua grande forza. Arrivi a una<br />

tale forma di fusione con quest’arte<br />

che ti permette di tirare fuori<br />

qualcosa che rasenta, appunto, quasi<br />

degli stati di trance".<br />

Quanti anni di studio occorrono,<br />

mediamente, per padroneggiare<br />

il baile flamenco?<br />

"Tanti… Paragonabili a qualsiasi<br />

altra disciplina di danza, soprattutto<br />

a quella classica".<br />

Nel baile conta maggiormente<br />

una perfetta esecuzione tecnica<br />

o la passionalità che si esprime<br />

da dentro?<br />

"E’ una bellissima domanda… E’<br />

una questione di gusti di chi guarda.<br />

Però fondamentalmente trovo<br />

che un’esclusiva capacità tecnica,<br />

senza espressività, nel flamenco<br />

non funziona. Come non funziona<br />

neanche una grande espressione<br />

senza una minima base tecnica perché<br />

risulta pacchiana, ridicola. Poi<br />

il discorso è che, parlando il fla-<br />

Il commercio intorno alla carta<br />

Dicono che la crisi stia per tramontare prima in Italia<br />

che in altre parti d’Europa. Diceva un vecchio saggio<br />

che l’ottimismo è il sale della terra. Si sta parlando<br />

insistentemente di turismo, quel turismo di massa che<br />

ha dato risorse e benessere negli anni passati ad<br />

alcune regioni limitrofe (leggi Umbria) e che dovrebbe<br />

essere un trampolino di lancio verso un nuovo benessere.<br />

Il cammino è piuttosto irto di difficoltà, ma<br />

l’importante è credere in quel che si fa e, soprattutto<br />

avere le idee chiare per ridare alla Città della Carta un<br />

ruolo dignitoso nel mondo.<br />

Ho un’idea che mi “frulla” per la testa da tanti anni, ma<br />

fino a questo momento non l’ho mai affrontata. Gubbio,<br />

Gualdo e altre città hanno fatto della ceramica e<br />

di altri oggetti di valore il loro cavallo di battaglia.<br />

Fabriano che da millenni “traffica” con la carta ed<br />

annovera una Cartiera che è riuscita a sopravvivere<br />

alle intemperie delle tantissime crisi che si sono susseguite<br />

dal Medioevo fino ai nostri giorni può dare il là<br />

ad una nuova era.<br />

La nostra fabbrica “cartaria” di origini medioevale è<br />

l’unica, fra le molteplici sorte in quel tempo, che ha<br />

resistito con forza al logorio della vita moderna. Fabriano<br />

deve, in sostanza, puntare anche su questo<br />

menco un linguaggio che<br />

‘esagera’, si impara ad assumere<br />

un certo tipo di caratteristiche:<br />

bisogna per<br />

forza esagerare. Ma il flamenco<br />

ti porta a questo in<br />

maniera non violenta: ti<br />

accompagna per mano a<br />

ballare, ad esprimerti…".<br />

Il flamenco è una danza<br />

di grande coinvolgimento.<br />

Pensa che il suo successo<br />

dipenda anche dal<br />

fatto che sottolinea le<br />

emozioni, gli stati d’animo,<br />

oggi generalmente<br />

intorpiditi e ‘sottotono’?<br />

"In assoluto. Io credo infatti che<br />

questa sia la grande forza del flamenco:<br />

è una danza che rientra in<br />

una cultura che non ci appartiene,<br />

però riesce a mettere d’accordo tanti<br />

pubblici perché è immediato.<br />

Non c’è bisogno di chiedersi ‘Oddio,<br />

cosa vorranno dire? E’ difficile<br />

che succeda. Io stessa mi sono<br />

avvicinata al flamenco, dopo aver<br />

abbandonato il classico, per un di-<br />

scorso di sfogo. Perché era uno sfogo<br />

delle emozioni…".<br />

Il baile nasce originariamente<br />

come espressione gioiosa o come<br />

espressione di dolore?<br />

"Inizialmente nasce come autoaffermazione,<br />

nel senso doloroso se<br />

vogliamo: l’emarginato che vuol<br />

giungere ad affermare sé stesso.<br />

Anche all’ inizio, però, non bisogna<br />

dimenticare che nasce sì con i<br />

canti di morte, di vessazione ma<br />

contemporaneamente c’è sempre<br />

una componente di gioia, di festa…<br />

Non una componente triste, anzi.<br />

E’ la ‘bulerìa’, cioè gioco, scherzo,<br />

burla, gioia…Perché fondamentalmente<br />

l’andaluso è così, non<br />

si prende tanto sul serio. Secondo<br />

me c’è un buon 50% di gioia e di<br />

dolore, ognuno amplifica la parte<br />

che preferisce. Ci sono anche dei<br />

canti flamenchi che appaiono, se<br />

vogliamo, tristi e cupi ma in realtà<br />

cantano di femminilità, di maternità…<br />

Il flamenco, fondamentalmente,<br />

racconta la vita".<br />

Silvia Ragni<br />

Una premiata formazione<br />

La Compagnia di musica e danza ‘FlamenQueVive’, di formazione italo-spagnola,<br />

si compone di musicisti e danzatori che, dopo aver approfondito<br />

lo studio del flamenco in varie ed importanti accademie spagnole,<br />

decidono di collaborare allo scopo di far conoscere quella cultura<br />

misteriosa e profonda che è il flamenco, tanto ricca di mistero e magia.<br />

La Compagnia, costituita e diretta da Gianna Raccagni, è considerata la<br />

migliore formazione flamenca italo-spagnola e continua a raccogliere<br />

successi nei maggiori teatri e festival italiani. Da ricordare la partecipazione<br />

di FlamenQueVive ai Festival di Spoleto (2005), Vignale Danza<br />

(2007), TaorminaArte (2008). Presente nelle rassegne dei migliori teatri<br />

come: Teatro delle Celebrazioni (BO), Teatro Team (Bari), Politeama<br />

Genovese, Teatro Nuovo di Verona, Teatro Comunale di Cormons, Teatro<br />

Sociale di Bellinzona.<br />

s.r.<br />

prodotto e far sorgere intorno al Museo della Carta e<br />

Filigrana tanti piccoli negozietti dove si possano acquistare<br />

gadget e oggetti ovviamente di carta (es.: una<br />

riproduzione del Gentile, un piccolo Colosseo, la Cattedrale<br />

di S. Venanzo, la Madonna del Buon Gesù, le<br />

grotte di Frasassi, personaggi per presepi della chiesa,<br />

della politica e dello sport, ecc.). La fantasia in questo<br />

caso non dovrebbe avere limiti. L’amministrazione in<br />

questo senso si sta muovendo ma deve essere seguita<br />

anche da piccoli commercianti che potranno dare il loro<br />

contributo.<br />

Con i giusti canali pubblicitari si potrebbe fare di<br />

Fabriano un’attrazione particolare al pari di altre città<br />

famose con dei laboratori artigianali, negozi e mercatini<br />

tipici. Pensate ad un albero di Natale o presepio tipico<br />

fabrianese tanto particolare da attrarre gente da tutta<br />

l’Italia o dall’estero. Forse la mia è pura utopia, ma<br />

credo che l’idea possa essere presa in considerazione<br />

come alternativa alla fabbrica di elettrodomestici. Una<br />

decina di anni fa Fabriano era famosa per la carta, ma<br />

poi, con l’avvento degli “Elettrodomestici bianchi” questo<br />

settore è passato in secondo piano. Adesso è ora di<br />

tornare all’antico e rispettare la Città della Carta come<br />

una “signora d’altri tempi”.<br />

Una mostra<br />

a San Silvestro<br />

E’ stata inaugurata domenica<br />

scorsa la mostra “Il figlio dell’uomo”,<br />

lauda drammatica per immagini<br />

presso il chiostro dell’Eremo<br />

di S. Silvestro. L’iniziativa<br />

sarà visitabile tutti i giorni<br />

fino al 2 maggio.<br />

Il ringraziamento va ai Monaci<br />

Benedettini Silvestrini per l’accoglienza<br />

e alla Fondazione della<br />

Casa di Risparmio di Fabriano<br />

e Cupramontana per la collaborazione.<br />

non sto dilettandomi coi giochi di<br />

parole. Siamo talmente abituati<br />

alla complessità da non essere più<br />

capaci di capire immediatamente<br />

quanto sia espresso in maniera mirabilmente<br />

chiara – e lo scambiamo<br />

per oscuro.<br />

Da qui nascono le più grandi incomprensioni<br />

nella storia del pensiero<br />

in tutte le sue forme. Salvo<br />

poi scoprire la bellezza della scoperta<br />

della chiarezza, e chiedersi<br />

come è stato possibile non accorgersi<br />

prima di ciò che invece è per<br />

sua natura autoevidente.<br />

Bene, sono stata protagonista di<br />

una scoperta del genere sabato 20<br />

marzo.<br />

Al Teatro Gentile di Fabriano, in<br />

chiusura della stagione teatrale di<br />

quest’anno, si è esibita la Compagnia<br />

Flamenca “Pinturas, Flamen-<br />

QueVive” diretta da Gianna Raccagni<br />

con lo spettacolo “Il Flamenco<br />

racconta Picasso”.<br />

Come gran parte degli accostamenti<br />

insoliti, un connubio geniale,<br />

tanto più perché valorizza entrambi<br />

le parti inglobandole in una<br />

totalità artistica in cui ognuna assume<br />

un ruolo preciso.<br />

Un progetto audio visuale che associa<br />

la tradizione di origine gitana<br />

– e non solo – del flamenco con<br />

la biografia artistica dell’ “Arlecchino<br />

dell’Arte” Pablo Picasso.<br />

La compagnia, composta da musicisti<br />

e ballerini di formazione italo<br />

– spagnola, è impegnata nella divulgazione<br />

della misteriosa cultura<br />

flamenca e vanta apprezzamenti<br />

in vari teatri italiani.<br />

Lo spettacolo “Il Flamenco racconta<br />

Picasso” ripercorre i cosiddetti<br />

“periodi” della carriera artistica<br />

del pittore – dal periodo<br />

“blu”, al periodo della Parigi degli<br />

Anni 20 che pullula di intellettuali<br />

emarginati fino alla tremenda<br />

Guernica - facendoli fluire<br />

l’uno dopo l’altro in una soluzione<br />

di continuità garantita senz’altro<br />

dal rapido incedere dei ritmi<br />

andalusi.<br />

Ogni particolare è la traduzione<br />

di una diversa tradizione artistica<br />

– la danza traduce il linguaggio<br />

musicale, il quale a sua volta traduce<br />

l’espressione artistica del<br />

genio di Malaga, e tutto si risolve<br />

sui vestiti dai colori sgargianti delle<br />

ballerine, che fungono da trait<br />

d’union fra le varie forme d’arte.<br />

Insomma, un dialogo da cui non si<br />

può rimanere coinvolti.<br />

Con un finale degno dell’inizio: il<br />

cantante del gruppo Jos Salguero<br />

saluta il pubblico con un canto accompagnato<br />

dalle sole palmas, le<br />

mani che tengono il tempo secondo<br />

diverse configurazioni ritmiche.<br />

Picasso vive di luce nuova. E non<br />

è mai stato tanto chiaro.<br />

Francesca Iurlaro


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

MATELICA 11<br />

Nuova sfida aziendale<br />

Giovani innovativi creano preziosi posti di lavoro<br />

L’appuntamento per questa intervista<br />

è per una colazione alle 9:30<br />

di sabato. Entro nel bar, i miei interlocutori<br />

sono assorti sopra un<br />

foglio bianco con schizzi e appunti.<br />

Era già da molto che erano lì,<br />

rapiti dalle loro idee. Mauro Chiaraluce<br />

e Marco Casucci sono matelicesi<br />

che attualmente devono lavorare<br />

fuori (Marco vicino Milano,<br />

Mauro a Jesi). Si ritrovano e,<br />

confrontando le proprie esperienze,<br />

elaborano l’idea di una nuova<br />

società. Dove impiantarla? Beh,<br />

hanno deciso di guardare alle radici,<br />

di mettere le basi del loro nuovo<br />

business a Matelica e di chiedere<br />

a 20 ragazzi del posto di aiutarli<br />

a far diventare grande<br />

un’azienda.<br />

Spiegateci di cosa si tratta? Di<br />

cosa vi occuperete?<br />

"L’azienda si struttura, come offerta,<br />

in due canali distinti. Il primo è<br />

quello della fornitura di attrezzature<br />

per uffici e aziende, come PC e<br />

fotocopiatrici. Con il secondo offriamo<br />

invece un servizio, che è<br />

quello di curare, migliorandolo, il<br />

posizionamento su Internet dei siti<br />

delle aziende. In particolare<br />

il secondo servizio è, su questo<br />

territorio, innovativo e,<br />

in prospettiva, fondamentale".<br />

Tocchiamo il tasto più sensibile:<br />

che tipo di impiego<br />

andrete ad offrire?<br />

"Abbiamo bisogno di due<br />

tipi di figure, che saremo noi<br />

stessi a formare professionalmente:<br />

la prima è quella<br />

della ragazza del contact<br />

center che si rivolge ad uffici<br />

e aziende, non per vendere<br />

ma per registrare l’eventuale<br />

interessamento alla<br />

nostra offerta. Sarà poi<br />

l’agente, cioè la seconda figura di<br />

cui abbiamo bisogno, a spostarsi<br />

nel territorio".<br />

Telefonisti e rappresentanti dunque?<br />

"In realtà si tratta di figure un po’<br />

diverse. Non si deve pensare al<br />

grande call center alienante che<br />

abbiamo in mente. Non possiamo<br />

e non vogliamo lavorare sulla<br />

quantità, ma sulla qualità. Lo stesso<br />

agente non è il rappresentante<br />

mo è un gruppo di persone<br />

motivate, che possano dare<br />

qualcosa in più. Anche a livello<br />

di inquadramento<br />

contrattuale, non intendiamo<br />

proporre il solito turnover<br />

due mesi e poi fuori.<br />

Vogliamo creare un team<br />

stabile e duraturo. Molti<br />

call center si spostano in<br />

grandi città, o addirittura in<br />

Albania. Ma qual è lo stato<br />

d’animo del lavoratore?<br />

Cosa si può pretendere?<br />

Abbiamo già avuto offerte<br />

di persone addirittura dal-<br />

Mauro Chiaraluce e Marco Casucci la Sicilia, ma sconfesseremmo<br />

subito noi stessi. Noi<br />

che deve piazzare il prodotto al vogliamo crescere insieme a que-<br />

primo appuntamento, ma il consusta città, e un nostro concittadino è<br />

lente che cerca di interpretare le più incentivato a farlo. Anzi, a lui<br />

esigenze del cliente e che lo assi- diciamo: siamo già pronti, la Cmc<br />

ste anche durante e dopo l’acqui- è realtà, e siamo già in cerca di persto<br />

del prodotto o del servizio". sonale. Fatevi avanti scrivendo a<br />

Perché avete scelto Matelica? chiaraluce.mauro@virgilio.it".<br />

Perché avete puntato le vostre fi- In questo periodo, un’azienda che<br />

ches qui?<br />

apre è lucida follia mista ad entu-<br />

"Beh, ci dispiace ripeterci, ma torsiasmo. Buon lavoro, allora, e in<br />

niamo sempre alla stessa parola bocca al lupo!<br />

d’ordine: qualità. Ciò a cui pensia-<br />

Antonio Gentilucci<br />

Non saggio, ma un vero e proprio concerto<br />

Chi era venuto al Cinema Teatro<br />

pensando al classico “saggio” musicale<br />

si è ricreduto in un momento…<br />

il 6 marzo scorso, fin dalle 21,<br />

platea pienissima. Apre la serata il<br />

Quintetto d’Archi<br />

“Ribeca” diretto dal<br />

M° Roberta Pedica,<br />

che ci delizia con 4<br />

brani, poi la chitarrista<br />

Giulia Zampini,<br />

ma è dopo che la scena<br />

passa ai veri protagonisti.<br />

Si inizia dalla<br />

più piccola, Francesca,<br />

8 anni… mentre<br />

sale sul palco i suoi<br />

occhi cercano Roberta<br />

che l’accoglie con<br />

un sorriso rassicurante<br />

mentre alza la posizione<br />

dello sgabello, uno sguardo<br />

allo spartito e le sue dita sciolte scivolano<br />

con sicurezza sui tasti del<br />

piano, durante l’applauso spontaneo<br />

della platea il suo sguardo cerca<br />

l’approvazione del suo Maestro<br />

che l’abbraccia e la bacia in fronte.<br />

Ho scritto di Francesca perché è<br />

salita per prima, perché la più piccola,<br />

ma tutti gli allievi uno ad uno<br />

vivono le stesse emozioni: Eva brava<br />

e molto sicura di sé al punto che<br />

è lei stessa a rassicurare la sua maestra:<br />

-Maestra andrò piano!-. Mentre<br />

gli accordano la chitarra Luca<br />

guarda il pubblico in apparenza<br />

senza alcuna remora, ma chissà!<br />

Camilla incanta a sentirla suonare,<br />

Fiorenzo la prima cosa che ho pensato<br />

mentre suonava è stata: -ma<br />

da quanto tempo suona?- Samuele<br />

si può riassumere in due parole: talento<br />

naturale! Milena la conosco<br />

e so che è solo qualche mese che<br />

suona il piano, chi non sa stenta a<br />

crederlo! Sara l’avevo sentita alle<br />

prove, si era fatta prendere dall’emozione,<br />

ma prima di iniziare la<br />

sua esibizione è bastato un sorriso<br />

accompagnato da un “tranquilla”<br />

della sua maestra ed è andata benissimo!<br />

Cristiano un sorriso timido<br />

all’insegnante e via senza sbagliare<br />

nulla, sguardo fisso sulla tastiera<br />

senza guardare lo spartito!<br />

Alcuni protagonisti della manifestazione<br />

del 6 marzo scorso al Cinema Teatro<br />

Da 15 anni si svolge a Matelica una manifestazione a<br />

carattere nazionale che unisce la valenza educativa<br />

della cultura e la forza di una proposta turistica. L’argomento<br />

è la musica e la scuola, ma i prodotti che<br />

arrivano al teatro Piermarini parlano di percorsi educativi,<br />

di obiettivi che riguardano la formazione della<br />

persona, nell’interezza delle sue possibilità di evoluzione<br />

e crescita. Negli anni sul palcoscenico, si sono<br />

esibite scuole di ogni ordine e grado provenienti da<br />

tutto il territorio nazionale, che hanno presentato progetti<br />

che trasferivano al pubblico l’alto valore pedagogico<br />

del percorso scelto, usando la musica come<br />

mezzo educativo.<br />

La manifestazione ha seguito nel tempo, in maniera<br />

lineare, i vari passi delle diverse riforme scolastiche<br />

rivolte all’autonoma possibilità di progettare percorsi<br />

educativi, spesso ne ha anticipato gli obiettivi; tutt’oggi<br />

è un punto di incontro per le realtà scolastiche<br />

italiane che a Matelica trovano l’opportunità di un<br />

confronto costruttivo e lo scambio di esperienze formative.<br />

Per il territorio la manifestazione risulta interessante<br />

dal punto di vista turistico, infatti, l’iniziativa<br />

produce pernotti nelle strutture ricettive di tutto il<br />

territorio circostante.<br />

Non solo, l’iniziativa è la prima e fino ad ora l’unica<br />

in quest’area a praticare una offerta di accoglienza ed<br />

Melania suona il violino è al sesto<br />

anno di conservatorio, la sua vera<br />

insegnante è Roberta. Maggye elegante<br />

già di suo, mentre suona lo è<br />

ancora di più, forse per la perfetta<br />

posizione che assume<br />

mentre suona! E che<br />

dire di Daniele! Quando<br />

lui suona si ha la<br />

sensazione che la platea<br />

non respiri, l’unica<br />

cosa che sembra infastidirlo<br />

è il bacio<br />

che alla fine gli dà<br />

Roberta! Veronica<br />

dopo un primo approccio<br />

con il piano-<br />

forte, tramite la scuola<br />

conosce Roberta, e<br />

dopo pochi mesi la<br />

sua performance è molto evidente!<br />

E come non sottolineare l’esibizione<br />

di Sara B. dopo solo cinque lezioni!<br />

Thomas, Camilla L. hanno<br />

dato ottima impressione oltre una<br />

buona impostazione musicale, ma<br />

tutti sono stati bravi e qui viene<br />

spontanea una riflessione; non è<br />

possibile che i migliori allievi della<br />

zona siano tutti del Maestro Roberta<br />

Pedica, perciò va a lei il merito<br />

di questi ottimi risultati, è lei che<br />

mette il suo talento al servizio dei<br />

suoi allievi, e tutto ciò mi viene<br />

confermato dai genitori entusiasti!<br />

Perché per ognuno di noi è stata<br />

un’esperienza unica. Un saggio?<br />

No… direi un vero e proprio concerto!<br />

a.c.<br />

Rassegna musicale scolastica a quota 15<br />

ospitalità coordinata fra tutte le strutture turistiche.<br />

Infatti gli stessi albergatori, opportunamente coordinati<br />

dall’organizzazione dell’evento, mostrano ogni<br />

anno volontà di collaborazione ed entusiasmo, a sostegno<br />

e vantaggio di una offerta turistica pianificata<br />

realmente e nei fatti. Ogni anno la manifestazione ha<br />

seguito i leit-motiv della Comunità Europea per finalizzare<br />

gli obiettivi che riguardano le abilità sociali,<br />

quest’anno, in occasione dell’Anno Internazionale<br />

dell’Integrazione fra i Popoli, si stanno organizzando<br />

iniziative apposite di tipo laboratoriale, al fine di poter<br />

permettere a tutti i ragazzi che partecipano, di vivere<br />

un’esperienza davvero unica.<br />

Si stanno infatti preparando dei momenti atti a far esprimere<br />

come la multiculturalità possa essere interpretata<br />

come una ricchezza, imprescindibile oggi dalla nostra<br />

realtà di vita, messi in pratica dalle scuole che<br />

parteciperanno, attraverso momenti di musica d’insieme;<br />

tali occasioni saranno allargate anche a chi non si<br />

esibirà in rassegna, nello specifico, durante il pomeriggio<br />

della giornata finale dell’evento, sabato 8 maggio,<br />

si terrà Musica della Strada, rivolto a tutti coloro<br />

che hanno la passione della musica, che potranno suonare<br />

liberamente per le vie del centro storico della città<br />

di Matelica. Buona musica a tutti!<br />

c.c.<br />

Le "lune"<br />

di Tedeschi<br />

in teatro<br />

Rimettere in scena la commedia<br />

"Le ultime lune", in Italia, è stata<br />

una sfida. L'ultimo ad avere interpretato,<br />

da protagonista, questo<br />

spettacolo fu un certo Marcello<br />

Mastroianni, nel 1995/96. Fu l'ultima<br />

sua interpretazione e si trattò<br />

di un gran finale, interpretazione<br />

leggendaria, per un'edizione memorabile.<br />

Da allora nessuno ci provò<br />

più, portando piuttosto questa<br />

commedia scritta da Furio Bordon<br />

in giro per il mondo. I risultati? A<br />

Bruxelles Le ultime lune ha vinto<br />

il Prix de Theatre come migliore<br />

spettacolo dell'anno, a Santiago del<br />

Cile ha ottenuto la nomination<br />

come migliore testo, a Madrid la<br />

critica lo ha accolto unanimemente<br />

come una delle più belle commedie<br />

scritte negli ultimi anni e<br />

giudizi analoghi si sono ripetuti in<br />

molte altre città europee e americane.<br />

Ora lo stesso Bordon ha deciso<br />

che era tempo che la sua creatura<br />

tornasse in Italia, e ne ha assunto<br />

anche la regia, dando il ruolo di<br />

protagonista ad un grande del teatro<br />

italiano, a cui non pesasse il macigno<br />

di Mastroianni. Gianrico Tedeschi<br />

raccoglie il testimone, lasciando<br />

libero sfogo alla sua genialità<br />

in questa nuova interpretazione.<br />

Per parlare di tutto questo e<br />

per rispondere alle curiosità degli<br />

appassionati, Tedeschi e la compagnia<br />

dello spettacolo A.Artisti Associati<br />

incontreranno il proprio<br />

pubblico, domenica 28 marzo, al<br />

foyer del Teatro, alle ore 18. Si tratta<br />

di una piacevolissima abitudine<br />

ormai, per l'appassionato di teatro<br />

del Piermarini, quello dell'incontro<br />

con gli interpreti prima dello<br />

spettacolo (ore 21.15). Altrettanto<br />

piacevoli sono le chiacchierate che<br />

al termine dello stesso si possono<br />

fare, sempre al foyer, durante l'aperitivo<br />

offerto da Assessorato ed<br />

Enoteca, spesso ancora con i protagonisti,<br />

perché il mondo del teatro<br />

è fatto per lo più di artisti mossi<br />

dalla propria passione, una passione<br />

che amano condividere.<br />

a.g.<br />

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Da sabato 27 marzo<br />

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12<br />

Braccano, 24 marzo 1950: Enrico<br />

Mattei all’inaugurazione del<br />

monumento alle vittime dell’eccidio,<br />

accanto a don Dino Grillo.<br />

Il monumento è opera dell’artista<br />

Giuseppe Orsi originario di Matelica<br />

(nella foto di primo piano Mattei<br />

parla ai presenti con, a fianco, gli<br />

onorevoli Tupini, [calvo], e Orlandi)<br />

Anche quest’anno la città di Matelica<br />

ha ricordato l’eccidio perpetrato<br />

dai nazi-fascisti il 24 marzo<br />

1944 a Braccano, nel quale furono<br />

uccisi il parroco don Enrico Pocognoni<br />

e i giovani partigiani Demade<br />

Lucernoni, Ivano Marinucci,<br />

Temistocle Sabbatini, Thur Nur.<br />

Un altro partigiano, Mohamed Raghè,<br />

morì combattendo contro le<br />

SS e militi fascisti che procedevano<br />

verso Roti per accerchiare la<br />

Un brindisi<br />

per Emanuele<br />

Doppio brindisi la scorsa settimana<br />

all’Enoteca Comunale. Il primo<br />

mercoledì, con bicchieri pieni di<br />

Verdicchio per salutare la fine di<br />

“Enoteca con Gusto” l’iniziativa<br />

finalizzata a conoscere meglio proprio<br />

il nettare di Bacco con un doppio<br />

appuntamento per l’approfondimento<br />

sensoriale dei composti<br />

che influenzano il gusto e l’aroma<br />

del vino. Brevi lezioni teorico-pratiche,<br />

con numerosi assaggi, alla<br />

fine delle quali i partecipanti si<br />

sono intrattenuti per bere un buon<br />

calice di vino. Un’esperienza che<br />

ha suscitato molto interesse per i<br />

numerosi partecipanti che si sono<br />

complimentati per l’organizzazione<br />

e lo svolgimento delle serate ed<br />

hanno già richiesto di fare altre<br />

esperienze sensoriali per conoscere<br />

meglio miele, olio extravergine<br />

di oliva e formaggi nell’ottica di<br />

cominciare e continuare ad utilizzare<br />

meglio i sensi. Il secondo venerdì,<br />

dal sapore ancora più toccante<br />

e non solo per l’incredibile<br />

varietà di vini che andavano da una<br />

completa selezione dei migliori<br />

Verdicchi al Brunello di Montalcino…<br />

almeno un centinaio di amici<br />

hanno salutato con tanto affetto (e<br />

abbondante affettato) Emanuele,<br />

grande mattatore in questi ultimi 5<br />

mesi in cui ha saputo al meglio rivalutare<br />

il ruolo dell’Enoteca di<br />

Matelica. A partire proprio dall’ultima<br />

esperienza appena conclusa di<br />

“Enoteca con Gusto” su su a ritroso<br />

fino a ricordare l’AperiTipico o<br />

le serate vino, chitarra e lume di<br />

candela. Emanuele ci lascia per affinare<br />

ancor meglio la sua grande<br />

esperienza a servizio di uno dei più<br />

prestigiosi ristoranti del territorio<br />

che è Il Marchese del Grillo. Grazie<br />

per i bei momenti che ci hai<br />

regalato, complimenti ed auguri vivissimi<br />

per una carriera sempre più<br />

‘spumeggiante’ e non dimenticarti…<br />

i tuoi amici di aspettano sempre<br />

per brindare.<br />

montagna dove per l’intera giornata<br />

infuriò la battaglia di Valdiola.<br />

La cerimonia si è svolta domenica<br />

21 marzo con una <strong>Messa</strong> nella<br />

chiesa di Braccano e la deposizione<br />

di una corona d’alloro al<br />

monumento che ricorda le vittime.<br />

Dopo le parole pronunciate in chiesa<br />

dal parroco don Elfido sulle atrocità<br />

della guerra che continua ad<br />

insanguinare ancora oggi tante parti<br />

del mondo, gli interventi del Sindaco<br />

Sparvoli e del Presidente dell’Anpi<br />

Colonnelli davanti al monumento<br />

si sono concentrati sul<br />

progetto di un Centro Documentazione<br />

e Museo della Resistenza<br />

“Don Enrico Pocognoni” che nascerà<br />

all’interno della ex scuola elementare<br />

di Braccano. L’istituzione<br />

ricorderà anche alle future ge-<br />

Continua a infiammare gli animi<br />

l’ordinanza sui limiti alla vendita<br />

di alcolici nell’area pedonale. “Matelica<br />

RiparTiAmo” aveva presentato<br />

mercoledì un’interrogazione<br />

piuttosto critica. Dopo pochi giorni<br />

il capogruppo Casoni vuol precisare<br />

il suo intento, con una lettera<br />

di cui riportiamo ampi stralci rivolta<br />

in primis a quei cittadini le<br />

cui lamentele hanno originato l’ordinanza:<br />

“Tali proteste hanno fatto<br />

scattare l’ordinanza n. 13/2010 del<br />

Comune di Matelica, nei confronti<br />

della quale il sottoscritto ed il collega<br />

consigliere Sandro Botticelli<br />

hanno firmato un’interrogazione a<br />

risposta scritta al Sindaco. Ebbene<br />

[...] siamo stati additati come quelli<br />

che danno ragione ai “disturbatori”.<br />

In realtà la nostra ultima interrogazione<br />

ha pacatamente richiesto<br />

chiarimenti al Sindaco: [...]<br />

se i consumatori di bevande alcoliche<br />

raggiungeranno spazi diversi<br />

da quelli antistanti i bar colpiti dal<br />

divieto, cosa diranno i cittadini che<br />

abitano in prossimità degli altri<br />

bar? Non sarebbe stato meglio convocare<br />

in Comune tutti i gestori dei<br />

bar e dei ristoranti matelicesi perché,<br />

insieme, condividessero con<br />

MATELICA <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Mattei a Braccano<br />

Come ogni anno ricordato l'eccidio<br />

nerazioni il sacrificio<br />

di chi con coraggio<br />

seppe assumere<br />

le proprie responsabilità<br />

per la libertà<br />

ed indipendenza<br />

dell’Italia e il valore<br />

storico e ideale<br />

della Resistenza, che<br />

è alla base dell’Italia<br />

repubblicana e<br />

della sua Costituzione<br />

democratica di<br />

oggi. In precedenza, venerdì 19<br />

marzo, l’Anpi ha presentato al Cinema<br />

Teatro di Matelica, con grande<br />

successo di pubblico, uno spettacolo<br />

su Enrico Mattei ideato e<br />

rappresentato da Giorgio Felicetti<br />

(cfr. servizio a pag. 20).<br />

Nella ricorrenza dell’eccidio di<br />

Trovarsi a parlare con Maria Giuditta Cristofanetti Boldrini, in arte Dafne,<br />

è sempre un’esperienza unica. Brillante conversazione che rivela profonda<br />

cultura, ironia e sagacia, conoscenza dell’uomo, dei suoi pregi e dei<br />

suoi difetti e – non ultimo – conoscenza profonda delle vicende che hanno<br />

caratterizzato il nostro territorio dal dopoguerra ad oggi. I suoi libri –<br />

discussi, amati ed odiati – sono una ricchezza per chiunque prenda a<br />

sfogliarli… le sue opere sono un ricchezza per l’anima. Ma, i proverbi<br />

sono proverbi, altrimenti perché si direbbe "nemo propheta in patria"?<br />

Queste poche righe, me la ha date pochi giorni or sono con preghiera di<br />

pubblicazione… e noi speriamo possa servire a qualcosa.<br />

“In un giorno ormai lontano, presa da una voglia quasi rinascimentale,<br />

regalai al Comune di Matelica, mia città natale, gran parte delle “prove<br />

d’artista” [la prova di stampa, solitamente donata dall’artista ad amici o<br />

a collaboratori, ndr] delle 300 acquaforti di mia fattura. Il dono fu ben<br />

gradito come risultò dalla lettera che<br />

mi scrisse l’allora sindaco Patrizio<br />

Braccano che è stata la pagina più<br />

importante della Resistenza matelicese,<br />

si è così voluto ricordare<br />

anche il Mattei partigiano, uno dei<br />

capi del Comitato di Liberazione<br />

Nazionale.<br />

Igino Colonnelli,<br />

Presidente sezione Anpi “24 Marzo”<br />

Ordinanza antialcool: dibattito aperto<br />

la Giunta un regolamento valido<br />

per tutti? In ultimo abbiamo domandato<br />

al Sindaco se non sia opportuno<br />

organizzare campagne<br />

contro l’alcolismo. Ritengo quindi<br />

che l’ordinanza n. 13/2010, pur<br />

prendendo atto - ed a ragione - di<br />

problemi gravi come l’abuso di<br />

sostanze alcoliche e gli schiamazzi<br />

notturni, così come impostata<br />

non possa che essere considerata<br />

discriminatoria, con la conseguenza<br />

che i clienti dei due bar maggiormente<br />

colpiti (anche sotto il<br />

profilo economico) verranno ghettizzati<br />

ed etichettati come gente da<br />

cui stare alla larga. [...] Forse molti<br />

cittadini avranno compreso che<br />

il sottoscritto non serba rancori a<br />

Paolo Sparvoli in quanto vincitore<br />

delle elezioni; [...] come amministratore<br />

di minoranza lo rispetto e<br />

gli indirizzo i quesiti che a mio<br />

parere possono essere utili per una<br />

migliore tutela dell’interesse pubblico.<br />

Pertanto non credo sia una<br />

buona cosa quella di “pompare”,<br />

contro il sottoscritto ed il collega<br />

Sandro Botticelli, quei cittadini che<br />

hanno subìto i presunti schiamazzi<br />

notturni: noi abbiamo semmai agìto<br />

per evitare che eventuali illegitti-<br />

mità dell’ordinanza n. 13/2010<br />

portino all’annullamento della stessa<br />

[...]. È poi da sfatare la favola<br />

secondo la quale, in virtù della mia<br />

professione di avvocato, suggerirei<br />

alla gente di ricorrere al Tar<br />

contro il Comune di Matelica; [...]<br />

come consigliere in carica, nemmeno<br />

potrei patrocinare cittadini<br />

contro la mia stessa amministrazione.<br />

Preferisco dunque risolvere<br />

ogni questione comunale con gli<br />

strumenti propri del consigliere,<br />

evitando rigide conflittualità e<br />

smorzando le tensioni sociali. Anche<br />

gli altri baristi “presto o tardi<br />

dovranno lamentarsi con un seguito<br />

dell’ordinanza n.13/2010 che<br />

andrà a colpire anche loro! Ed allora<br />

tutte le ordinanze svaniranno<br />

ed i cittadini - tutti - saranno per<br />

nulla tutelati. Bella beffa, ma intanto<br />

il Sindaco potrà dire: “Io ci<br />

ho provato.”, e la barca va. Tanto<br />

dunque sarebbe valso convocare<br />

tutti i gestori matelicesi, studiando<br />

con loro un regolamento condiviso,<br />

sanzioni comprese. Ma ognuno<br />

ha il proprio metodo amministrativo<br />

e la maggioranza vince”.<br />

Alessandro Casoni,<br />

Capogruppo “Matelica RiparTiAmo<br />

Dafne e le sue prove d'artista dimenticate<br />

Una delle sue prove d'artista donate<br />

Dafne nel catalogo<br />

della sua prima mostra romana<br />

Gagliardi a nome suo e di tutta la comunità. La donazione fu avvalorata<br />

da documenti ufficiali con l’impegno che le mi opere sarebbero state<br />

degnamente sistemate in tempi brevi. Sono passati cinque anni da allora<br />

e niente è accaduto. Pochi giorni fa ho compiuto 86 anni e mi sono<br />

convinta che la “degna sistemazione” semmai ci sarà, avverrà post mortem<br />

ed io difficilmente ne sarò informata perché, quando sarò lassù non<br />

so se avrò più tanta voglia di guardare in basso”. Con osservanza.<br />

Maria Giuditta Boldrini<br />

Le mancate<br />

risposte<br />

del Sindaco<br />

A due interrogazioni con richiesta<br />

di risposta scritta da me inoltrate il<br />

20 e 22 febbraio per avere chiarimenti<br />

sul mancato rinnovo della<br />

gestione associata del servizio di<br />

polizia urbana tra i comuni di Matelica<br />

e di Esanatoglia, e sul trasferimento<br />

della sede della Polizia<br />

Urbana di Matelica ai locali dove<br />

era prima collocato l’ufficio postale,<br />

il sindaco Sparvoli, come suo<br />

solito, ha risposto in maniera evasiva<br />

e superficiale, nel seguente<br />

modo. Alla richiesta di chiarimenti<br />

per aver vanificato un lavoro propedeutico<br />

effettuato per una gestione<br />

associata tra l’altro molto apprezzato<br />

dagli Organi di Governo<br />

Provinciali, e che avrebbe potuto<br />

essere un trampolino per convenzionare<br />

altri servizi anche con altri<br />

comuni confinanti<br />

e con i<br />

quali era stato<br />

effettuato in<br />

passato un significativoapproccio,<br />

il sindacolaconicamente<br />

nel rispondereafferma<br />

che a nessun<br />

comune vi-<br />

cino interessa la<br />

proposta, e che<br />

comunque que-<br />

Adriano<br />

De Leo<br />

sta amministrazione, cito testualmente<br />

, “non ha mai assunto comportamenti<br />

lassivi”. I comportamenti<br />

lassivi si assumono anche<br />

non dando il giusto impulso ai progetti<br />

in cui si dovrebbe credere e<br />

che sono mirati al risparmio e alla<br />

maggiore efficienza ed ottimizzazione<br />

delle strutture. Per quanto riguarda<br />

lo spostamento dell’uffico<br />

di Polizia Urbana, a fronte di una<br />

scelta effettuata dall’attuale amministrazione<br />

per una ubicazione degli<br />

uffici illogica, antieconomica,<br />

non funzionale, una spesa annua<br />

che incide considerevolmente, il<br />

tutto motivato da una “indagine di<br />

mercato” così come testualmente<br />

citato in delibera. Alla richiesta di<br />

ottenere copia di tale indagine giustificativa,<br />

il sindaco Sparvoli non<br />

la consegna, ma risponde testualmente<br />

che l’indagine è “stata basata<br />

sia su parametri logistici che<br />

economici”. Si pensi quale giustificazione<br />

sostanziale!<br />

Adriano De Leo,<br />

Consigliere Comunale - Pdl Matelica<br />

GMG in festa<br />

sabato sera<br />

Ricorre quest’anno il 25° anniversario<br />

della Giornata Mondiale della<br />

Gioventù. In attesa dell’incontro<br />

che si terrà a Madrid nel 2011,<br />

a Matelica celebreremo l’evento<br />

con una veglia animata da canti e<br />

preghiere nella chiesa del Suffragio<br />

in Piazza E. Mattei alle ore 21<br />

di sabato 27 marzo. Tutti sono invitati<br />

a partecipare, in modo particolare<br />

i “giovani” che da 25 anni a<br />

questa parte hanno vissuto la bellezza<br />

di un evento unico come la<br />

Gmg.<br />

La pastorale giovanile di Matelica


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

MATELICA 13<br />

All'ombra di Salomone<br />

Il prestigioso premio Tipicità sbarca a Matelica<br />

Biblicamente Salomone è legato<br />

alla saggezza, nella cultura popolare<br />

a tempi lunghi, pacati, pazienti<br />

(“tempi salomonici”), a tutto un<br />

sistema di idee che – inevitabilmente<br />

e a maggior ragione in una<br />

società frenetica e parossistica –<br />

porta con sé il bello di riandare al<br />

cuore delle cose, ai ritmi lenti su<br />

cui i nostri vecchi costruivano la<br />

loro vita giorno dopo giorno… e<br />

con quale solidità! Per cui non posso<br />

fare a meno di pensare ad un legame<br />

intimo, significativo tra<br />

un’opera che nasce e cresce e la terra<br />

da cui trae origine. Il luogo si<br />

chiama per l’appunto Salomone, e<br />

appartiene alla Chiesa, alla Diocesi<br />

di Fabriano-Matelica da tempo<br />

immemore… l’opera si chiama<br />

Cooperativa Apicoltori Montani e<br />

affonda le sue origini nella passione<br />

di Pierluigi Pierantoni per le api,<br />

appresa da Luigi, fratello della nonna<br />

materna che già nel 1912 curava<br />

oltre 100 famiglie di api, custodite<br />

in un alveare ‘storico’ e speciale<br />

come l’arnia marchigiana,<br />

l’unica a distinguersi, ancora oggi<br />

nonostante i necessari adeguamenti,<br />

dall’arnia Dadan Blat, di origine<br />

americana e usata in tutto il resto<br />

d’Italia.<br />

“Io sono cresciuto con le api, e ti<br />

confesso Luca, che quando sono<br />

stanco e stressato dal lavoro e da<br />

tutti gli impegni quotidiani, l’unico<br />

sistema è rifugiarmi tra le mie<br />

piccole amiche per recuperare una<br />

pace che non trovo in nessun altro<br />

luogo… altro che centri benessere!”.<br />

Pierluigi, davanti ad un piatto<br />

di Vincisgrassi dal sapore indescrivibile<br />

e sorseggiando un sobrio<br />

Verdicchio, mi racconta la storia di<br />

un sogno. Produttore di miele da<br />

almeno 40 anni, dieci anni fa – in<br />

un momento in cui erano a serio<br />

rischio di scomparire sia le api che<br />

la stessa professione collegata –<br />

ebbe l’idea di coinvolgere il Comune<br />

di Matelica nell’istituzione<br />

di un organismo che non solo preservasse<br />

dall’“estinsione” un patrimonio<br />

unico, ma si ponesse altresì<br />

a volano per l’economia del territorio.<br />

“Nel 2002, quando siamo effettivamente<br />

nati eravamo in 18,<br />

oggi siamo 85, e quel piccolo sogno<br />

comincia ad essere concreto,<br />

riconosciuto ed apprezzato”.<br />

Oltre a mettersi insieme per la produzione<br />

e la commercializzazione<br />

di miele [con un occhio speciale al<br />

Su Canale 5, giovane<br />

matelicese d'adozione<br />

Dalla Sicilia a Matelica a Canale 5, ecco l’iter che vede protagonista<br />

Antonella Passalacqua (nella foto), 22 anni, di Mazara<br />

del Vallo. Arrivata inizialmente a Matelica per una semplice<br />

vacanza grazie alla sua omonima cugina Antonella, ha<br />

poi trovato lavoro presso il Fashion Caffè, il bar centrale di<br />

Matelica, e – come si dice in gergo “ha messo radici”.<br />

Ma sembra non per molto. Infatti da qualche tempo la troviamo<br />

a fare più di una “puntatina” a Roma; nel senso letterale<br />

in quanto da quattro puntate è “corteggiatrice” nella trasmissione<br />

“uomini e donne”, l’abbiamo scoperto per caso su<br />

Facebook dove era stata linkata la trasmissione. Antonella<br />

ha fatto il provino circa un mese fa negli studi di Cinecittà e<br />

dopo una settimana è stata chiamata per presenziare alla prima<br />

puntata in veste di corteggiatrice. Come “Venere” mediterranea<br />

corteggia due bei ragazzi, uno moro ed uno biondo,<br />

Samuele I e Samuele II.<br />

Gli amici dicono che<br />

Antonella è ottimista,<br />

anche se piuttosto “impacciata”<br />

visto che non<br />

ha mai fatto televisione,<br />

spera che quanto prima<br />

le sia data la possibilità<br />

di presentarsi e magari<br />

di uscire in esterna con<br />

uno dei due. In quel<br />

caso potrebbe essere<br />

prescelta oppure essere<br />

eliminata. Sicuramente<br />

una bellissima opportunità<br />

per questa giovane<br />

ragazza che ha la possibilità<br />

di sfruttare una<br />

vetrina eccezionale<br />

come quella di Canale<br />

5. Buona fortuna Antonella!<br />

o.p.<br />

miele uniflorale, qualità particolarmente<br />

difficile da ottenere, ndr], il<br />

gruppo capeggiato da Pierluigi, nel<br />

2005 pone la sua base a Salomone,<br />

vincolandosi ad un affitto trentennale<br />

e ristruttura “con la fatica delle<br />

nostre mani e il sudore della nostra<br />

fronte”, un locale destinato ad<br />

accogliere tanti piccole attività col-<br />

Queste le motivazioni del premio<br />

Fermo. Il 15 marzo, alla presenza dell’Assessore provinciale allo sviluppo<br />

economico Patrizio Gagliardi, è stato consegnato al Presidente Pierluigi<br />

Pierantoni il XVIII premio nazionale “Le mete di Tipicità”, conferito a sole tre<br />

aziende in tutta la regione dalla rivista delle agenzie di viaggio “Travel Trade<br />

Daily”, con la seguente motivazione.<br />

“PREMIO TURISMO RESPONSABILE ITALIANO 2010 alla Cooperativa<br />

Apicoltori Montani, perché le api non sopravvivono in ambiente di inquinamento,<br />

sono quindi la miglior garanzia per un’esperienza di<br />

vero contatto con la natura. Una struttura che per la varietà<br />

dell’offerta è adatta ad affascinare diversi segmenti di<br />

pubblico: country house, sosta camper, ristoro rurale, fattoria<br />

didattica ed enogastronomia”.<br />

legate. Parte subito<br />

la fattoria didattica<br />

– “perché per<br />

noi è fondamentale<br />

che i bambini<br />

crescano con la<br />

consapevolezza<br />

di quanto sia importante<br />

la natura e come è delicato<br />

l’ecosistema e le api al suo interno”<br />

– poi un’area attrezzata per la<br />

sosta camper, il punto vendita dei<br />

prodotti della cooperativa ovviamente<br />

e da quasi un anno, le camere<br />

per l’ospitalità e la “ristorazione<br />

Si appresta a vivere un 6° anniversario<br />

mozzafiato il Cigar Club “Don Alejandro<br />

Robaina” di Matelica. Una realtà che<br />

non solo ha saputo crescere in poco tempo<br />

fino ai più alti livelli nazionali del<br />

settore, ma che si pone a traino per tutto<br />

il territorio nella creazione di grandi eventi<br />

dal riscontro internazionale.Si tratta di<br />

una nicchia limitata di mercato e di un<br />

settore particolare, potrà obbiettare qualcuno,<br />

ma, in primis, resta pur sempre un<br />

volano importante in un momento quantomeno<br />

di stasi dell’economia, e soprattutto,<br />

il mondo di appassionati del sigaro<br />

è una realtà incredibilmente trasversale<br />

che raccoglie persone tra le più disparate<br />

per professione, interessi, livello culturale<br />

e sociale, in una apertura a 360°.<br />

Se solo si guardano i personaggi intervenuti<br />

in questi anni alle kermesse di Minetti<br />

& soci, da Panos Kokkinoupulos (famoso<br />

regista greco) a Paul de Sury (docente<br />

di economia alla Bocconi e scrittore),<br />

da Luigi Ferri (giornalista e scrittore)<br />

a Una Liutkjius della Rivista Internazionale<br />

L’Amateur de Cigare, passando per<br />

alcuni Onorevoli del Parlamento Francese<br />

si ha la misura di questa incredibile<br />

varietà. Così, dopo il successo del Cca<br />

Open Family Day della Cigar Club Association<br />

che, sempre organizzato dal club<br />

rurale”. “Non è un ristorante, (altrimenti<br />

l’agnello lo comprerei in<br />

Romania a 5 euro al chilo invece<br />

di pagarlo 9 dai produttori locali!<br />

– dice sottovoce), ma l’occasione<br />

di riassaporare i piatti con cui siamo<br />

cresciuti. Fin che ci sono io<br />

come Presidente non transigo… si<br />

spende di più, ma la parola d’ordine<br />

è solo prodotti locali. Anche<br />

adesso, per Pasqua, riproponiamo<br />

la classica “colazione” frittata con<br />

la mentuccia, ciauscolo, coratella<br />

d’agnello e vino… siamo una cooperativa<br />

e non abbiamo il ricatto<br />

del profitto, per cui tutto è puntato<br />

alla qualità”. E a testimonianza che<br />

non sono solo parole alzo lo sguardo<br />

e vedo appesa al muro un rico-<br />

noscimento fresco fresco (la targa<br />

appena consegnata del premio “Tipicità”)…<br />

abbasso lo sguardo e<br />

vedo quel che resta di un pasto delizioso.<br />

Il resto sono solo parole.<br />

l.d.d.<br />

E' Cigar Club Internazionale<br />

matelicese, ha avuto per teatro lo splendido<br />

relais del Borgo di Lanciano, quest’anno<br />

Matelica (Per i festeggiamenti del<br />

Compleanno del Club) sarà protagonista<br />

indiscussa del “V° ANIVERSARIO Encuentro<br />

amigos de Partagas en Italia” dal<br />

25 al 27 giugno prossimi. Tre giorni intensi<br />

in cui oltre trecento appassionati,<br />

tra cui i presidenti dei principali club italiani<br />

ed europei, e numerosi ospiti cubani<br />

del mondo “habanos”, si daranno appuntamento<br />

tra seminari e convegni, visita<br />

del territorio e degustazioni, conviviali<br />

e momenti d’arte. Questo evento<br />

normalmente si svolge a Cuba e richiama<br />

da oltre 10 anni, da tutto il mondo, i più<br />

svariati aficionados, ed è un onore aver<br />

ottenuto – anche grazie all’appoggio del<br />

Comune e della Regione – che si svolgesse<br />

a Matelica e che vi partecipassero<br />

le più grandi personalità dei settori produttivi<br />

e commerciali delle fabbriche e<br />

delle tiendas della patria mondiale dei<br />

sigari. Ancora molto abbottonati gli organizzatori<br />

sulle tante sorprese preparate,<br />

ma una chicca siamo riusciti a strappargliela:<br />

sarà presente uno degli artisti<br />

più famosi di Cuba, Ramon Iglesias, fotografo<br />

ufficiale del Festival del Sigaro,<br />

con una sua mostra di opere.<br />

l.d.d.<br />

UN VIAGGIO<br />

DA NON PERDERE<br />

Questa volta Don Lorenzo Paglioni<br />

ha superato se stesso e gli va<br />

riconosciuto. Il tradizionale “viaggio<br />

pellegrinaggio” di primavera<br />

presenta quest’anno tre momenti<br />

unici. La visita alla Sacra Sindone<br />

nell’occasione della sua ostensione.<br />

Il pellegrinaggio nei luoghi di<br />

Giovanni Maria Vianney, il “Santo<br />

Curato” proprio nell’anno sacerdotale<br />

voluto da papa Benedetto<br />

XVI, e la conoscenza di due gioielli<br />

d’arte e di storia come la città di<br />

Lione e la Reggia e il parco di<br />

Venaria Reale. Dal 30 aprile al 2<br />

maggio, tre giorni organizzati in<br />

tutti i dettagli, dai pasti alle guide,<br />

per fruire al meglio del viaggio<br />

e dei luoghi da visitare. Per tutti i<br />

dettagli e le informazioni (prenotazioni<br />

entro il 9 aprile fino a esaurimento<br />

posti) è possibile chiamare<br />

in parrocchia allo 0737/84703,<br />

al 338/6580479 o direttamente<br />

dopo le S. Messe in Cattedrale.<br />

TUTTI A ROMA…<br />

IN UN CLIC<br />

La capitale non è solo luogo di<br />

grandi esposizioni pittoriche, ma<br />

apre anche l’interesse all’arte della<br />

foto e alle nuove tecniche e tecnologie<br />

che il mondo della (ex) pellicola<br />

porta con sé. Per questo<br />

Photo Studio 4 ha organizzato un<br />

pullman per il “Photo show: photo<br />

and digital imaging”, la più nota<br />

fiera dedicata al mondo della fotografia<br />

e del digitale cui saranno<br />

presenti più di 300 espositori e set<br />

per fotoamatori. Domenica 28<br />

marzo con partenza e ritorno in<br />

giornata. Info allo 0737/84285 o<br />

338/1482824.<br />

GIOVANE GIORNALISTA<br />

DIMENTICATO<br />

L’articolo della scorsa settimana<br />

“Nuoto in Salus” a firma Diego<br />

Boldrini, è stato in realtà scritto a<br />

4 mani. Le “altre due” erano di<br />

Lorenzo Corazzin cui vanno le nostre<br />

scuse per la dimenticanza, un<br />

bravo e un grazie per la collaborazione.<br />

Ci “leggiamo” ai prossimi<br />

articoli.<br />

31 MARZO, JAZZ & WINE<br />

Tornano le serate in musica alla<br />

Loggia degli Ottoni. Mercoledì 31<br />

marzo si esibirà l’ALBERTO NAPO-<br />

LIONI TRIO, guest star Nick Myers,<br />

sax newyorkese. Un appuntamento<br />

veramente d’eccellenza, con il<br />

jazz di altissima qualità, in collaborazione<br />

con l’Associazione Musicando<br />

di Camerino. L’evento –<br />

cena concerto a menu libero – è<br />

sponsorizzato dalla CANTINA MA-<br />

RAVIGLIA. Info allo 0737.85830.<br />

APPUNTAMENTO<br />

CON L’AMORE<br />

AL CINEMA TEATRO<br />

Continua la programmazione d’essay<br />

del Cinema Teatro di Matelica:<br />

questo week-end l’appuntamento<br />

è con il film “Appuntamento<br />

con l’amore”. Diversi sono gli<br />

intrecci sentimentali di un gruppo<br />

di abitanti di Los Angeles che inseguono<br />

l’amore nel giorno di San<br />

Valentino. Coppie e single che<br />

vivono momenti entusiasmanti o<br />

sprofondano negli abissi della delusione<br />

per cercare di trovare,<br />

mantenere o mettere fine a rapporti<br />

proprio nella giornata dedicata<br />

all’amore.


14 FABRIANO<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

L'acqua da bere<br />

Paglialunga: utilizzate quella del rubinetto<br />

Considerato che i consumi di acqua<br />

in bottiglia, pet o vetro che sia,<br />

sono tra i più alti della provincia<br />

di Ancona e forse delle Regione,<br />

l’assessore all’Ambiente, Mario<br />

Paglialunga, invita tutti i cittadini<br />

a “Bere l’acqua del Sindaco”. L’appello<br />

ai fabrianesi che dati alla<br />

mano, preferiscono per il 60% bere<br />

l’acqua minerale con una spesa<br />

media che va dai 350 ai 500 euro<br />

annui, è stato lanciato dall’esponente<br />

dell’esecutivo e dal primo<br />

cittadino nel corso di una conferenza<br />

stampa tenuta nella Sala Consiliare<br />

di Palazzo Chiavelli.<br />

“L’acqua dei rubinetti di Fabriano<br />

- ha esordito il garante dell’ambiente<br />

fabrianese - è sotto i parametri di<br />

legge e rientra nella definizione di<br />

acqua oligominerale, è salubre,<br />

controllata quotidianamente e arriva<br />

nelle case come si dice dal produttore<br />

al consumatore”. “Da alcuni<br />

mesi” ha incalzato il sindaco “ho<br />

comperato una caraffa dotata di un<br />

semplice filtro e approvvigionandomi<br />

direttamente dal rubinetto<br />

spendo soltanto 4 euro, quando<br />

invece acquistavo diversi tipi di<br />

acque in bottiglia l’importo medio<br />

della spesa superava i 30 euro mensili.<br />

L’acqua delle nostre fonti è<br />

Roberto Sorci e Mario Paglialunga<br />

buona – hanno evidenziato sia Sorci<br />

che Paglialunga – ci consente di<br />

risparmiare almeno 200 euro ogni<br />

anno, evitando per altro l’inquinamento<br />

derivato dalla vendita delle<br />

bottiglie, sottoposte a lunghi trasferimento<br />

e notevoli sbalzi termici”<br />

e come ben si capisce il riferimento<br />

è andato al trasporto delle<br />

cassette di acqua sui camion e in<br />

più in contenitori di plastica. Chiaro<br />

dunque il messaggio: costi ridotti,<br />

meno impatto ambientale e<br />

acqua certificata.<br />

Non è tutto. “Abbiamo aderito al<br />

forum italiano dei movimenti per<br />

l’acqua pubblica – hanno evidenziato<br />

in coro sindaco e assessore -<br />

dato che siamo contrari alla legge<br />

per la privatizzazione dell’aziende<br />

idriche e in questa scelta siamo<br />

confortati dall’intero consiglio<br />

comunale, uno dei<br />

pochi che ha votato all’unanimità<br />

contro questa<br />

norma scellerata che vogliamo<br />

non trovi applicazione<br />

– e ancora – è una<br />

battaglia che ha visto unito<br />

tutto il mondo politico<br />

fabrianese e conferma il solido<br />

rapporto con la Multiservizi.<br />

“Azienda che appartiene<br />

a tutti i cittadini dell’asse<br />

della Vallesina che ha come obiettivo<br />

quello di chiudere i bilanci in<br />

pareggio senza speculazioni e aggravi<br />

di costo per i cittadini”. Proprio<br />

in questo spirito di collaborazione<br />

ed offerta di servizio è in itinere<br />

il progetto l’attivazione del<br />

“fontanello”.<br />

Erogatore di acqua liscia, gasata,<br />

fredda e a temperatura ambiente,<br />

dal quale sarà possibile approvvigionarsi<br />

e che dovrà essere luogo<br />

di incontro, dotato di panchine e<br />

display dal quale vedere in diretta<br />

le caratteristiche organolettiche del<br />

liquido prelevato. L’iniziativa è in<br />

via di definizione a partire dalla<br />

scelta del luogo dove installare il<br />

Fontanello.<br />

Daniele Gattucci<br />

Le Grotte che producono turismo<br />

Valorizzazione e divulgazione scientifica dei fenomeni<br />

carsici ipogei e di superficie, studio della gestione<br />

e difesa degli interessi economici e finanziari,<br />

tutela ambientale, sviluppo eco compatibile, scambio<br />

di informazioni ed esperienze, collaborazione con la<br />

Società Speleologica Italiana, il Club Alpino, l’International<br />

Show Caves Association, l’Union Internationale<br />

de Spéléologie per guardare al futuro e dare risposte<br />

concrete al settore. Di tutto questo hanno parlato<br />

buona parte dei ventiquattro associati all’assemblea<br />

nazionale “Grotte Turistiche Italiane”, che si sono<br />

riuniti nella sala consiliare di Palazzo Fiumi Sermattei,<br />

per approvare il nuovo Statuto ed il Regolamento<br />

dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane ed approfondire<br />

in particolare la conoscenza della bozza della<br />

specifica legge quadro nazionale. Una giornata di lavoro<br />

intensa, dunque, quella organizzata a Genga dal<br />

Consorzio Frasassi, che ha visto come protagonisti il<br />

direttore Marco Filipponi, il presidente Filiberto Cecchi,<br />

oltre ai numerosi rappresentanti di questo gruppo<br />

nazionale, ricevuti dal Sindaco Giuseppe Medardoni.<br />

“Sono felice – ha detto – di accogliere nel nostro<br />

comune amministratori e tecnici, che come noi<br />

hanno avuto la fortuna di avere sul proprio territorio<br />

una risorsa ipogea da tutelare, valorizzare, promuovere.<br />

La nostra area – ha aggiunto – che da sempre ha<br />

sofferto il gap con le zone costiere, economicamente<br />

più vivaci sotto il profilo turistico, ha vissuto dalla<br />

scoperta delle grotte un’inversione di tendenza. Le<br />

attività legate al turismo sono crescite, è aumentato il<br />

numero di persone che in Italia e all’estero hanno co-<br />

BRONTOLONE<br />

* Piazzale Santa Maria Maddalena.<br />

La strada in discesa per le Cartiere<br />

Vecchie è vietata ai veicoli e la regola<br />

viene segnalata dai cartelli, uno in<br />

cima e l’altro in fondo, ma qualche<br />

veicolo va e viene.<br />

*Presso la chiesa Ss. Biagio e Romualdo.<br />

Un’autovettura sosta spesso<br />

davanti la plancia degli annunci<br />

funebri e ne impedisce la lettura.<br />

Probabilmente ponendovi un “panettone”<br />

di pietra si impediranno le<br />

fermate consentendo la visione e la<br />

lettura dei manifesti.<br />

STRADA DI NUOVO<br />

PRATICABILE<br />

Genga, 15 marzo. Torna di nuovo praticabile<br />

la Strada Provinciale a doppio<br />

senso, verso (e da) Sassoferrato e<br />

Arcevia rimasta preclusa al traffico -<br />

dopo la caduta di un masso pesante<br />

tonnellate - da circa un mese; e solo in<br />

due corti tratti si circola a senso unico<br />

alternato regolato dal semaforo. Sono<br />

stati effettuati lavori su pendii e pareti<br />

e sistemate nuove reti rinforzate avanti<br />

la Madonnina. Per terminare completamente<br />

i lavori occorrerà un altro<br />

mese circa.<br />

nosciuto le nostre Grotte ma i tempi cambiano e per<br />

questo, oggi, il visitatore deve essere guidato all’interno<br />

di un percorso ricco di offerte legate ad un marchio<br />

di qualità, riservando massima attenzione al mondo<br />

dell’istruzione, della ricerca, stimolando le associazioni<br />

speleologiche territoriali ed i gruppi del Cai<br />

per lo sviluppo delle attività sportive legate alla conoscenza”.<br />

Di rimando il presidente dell’Agti, Alessio<br />

Fabbricatore, ha ripreso molti dei concetti del primo<br />

cittadino di Genga, sottolineando che il Sodalizio nato<br />

nel 1994, negli anni si è rinnovato in termini di cariche<br />

sociali ed è intervenuto sullo Statuto a cui è stato<br />

affiancato un Regolamento, per rendere l’azione complessiva<br />

più dinamica. “Questi strumenti normativi si<br />

inseriscono – ha osservato Fabbricatore – si inseriscono<br />

in un contesto più ampio finalizzato a raccogliere<br />

tutte le risorse disponibili per incanalarle verso un progetto<br />

globale e di ampio respiro: l’obbiettivo di fondo<br />

è convogliare il maggior numero flusso possibile, sia<br />

turistico che scolastico, verso le Grotte turistiche, con<br />

una visione capace di guardare sia al breve sia al lungo<br />

periodo, nel pieno rispetto della cultura del turismo<br />

eco sostenibile”. Su questi concetti si sono innestati<br />

gli altri interventi che hanno posto l’accento sull’importanza<br />

del confronto per creare congegni idonei<br />

a far sentire la voce delle Grotte Turistiche, non sufficientemente<br />

prese in considerazione dagli strumenti<br />

legislativi in grado di favorire lo sviluppo del turismo,<br />

da qui il nuovo Statuto e Regolamento per consolidare<br />

una realtà che genera economie.<br />

d.g.<br />

BORSE AL BUIO O RINCHIUSE<br />

Fabriano. Spesso, chi lascia in vista<br />

borse o roba di valore nelle auto in<br />

sosta, non le ritrova e inoltre deve fare<br />

altre spese perché i ladri, per introdursi,<br />

hanno rotto vetri o sportelli. La<br />

Polizia raccomanda di non lasciare nulla<br />

in auto, e se la merce non la si può<br />

portare appresso, è bene rinchiuderla<br />

nel bagagliaio.<br />

SAPPIATE<br />

DA CHI ACQUISTATE<br />

Fabriano 21 marzo. Attenzione agli<br />

acquisti su Internet, si sono verificate<br />

La batteria di Cimarra<br />

scandisce il ritmo<br />

di jazz e rock<br />

Nome: Mauro Cimarra.<br />

Data di nascita come<br />

musicista: Ho iniziato a<br />

suonare la batteria all’incirca<br />

nel 1997, per gioco<br />

a casa di un amico, e da lì<br />

è poi nato tutto.<br />

Componenti: In genere<br />

mi capita di suonare con<br />

trii, quartetti e quintetti. E quando<br />

c’è l’occasione anche con delle big<br />

band.<br />

Genere musicale: Attualmente mi<br />

occupo quasi esclusivamente di<br />

Jazz, ed in passato mi è capitato di<br />

suonare anche rock, orchestre classiche,<br />

compagnie teatrali e musical.<br />

Influenze: Quando ho iniziato, mi<br />

influenzavano molti gruppi rock<br />

come per esempio Nirvana e Clash.<br />

Con il passare del tempo, con le<br />

ore di studio passate sullo strumento<br />

e la crescita come musicista, ora<br />

sono influenzato da tutto quello<br />

che riguarda l’ambito Jazz, sia tradizionale<br />

che moderno. Ovviamente<br />

non solo batteristi, ma anche<br />

musicisti e personaggi appartenenti<br />

al mondo del Jazz.<br />

Dove provi principalmente? Fortunatamente<br />

ho la possibilità di insegnare<br />

in alcune strutture fuori<br />

Fabriano, la “Opus1” di Pantiere, e<br />

“Zona Musica” di Ancona. E quindi<br />

posso anche sfruttare queste<br />

scuole di musica come sala prove.<br />

Rapporto con il pubblico: Per prima<br />

cosa devi imparare a conoscere<br />

il pubblico, e questo lo si impara<br />

solamente con l’esperienza sul palco.<br />

Il rapporto poi è molto semplice,<br />

se offri qualità il pubblico risponde.<br />

Se poi l’atteggiamento di<br />

chi suona non è positivo, il pubblico<br />

lo percepisce, anche se non ti<br />

ascolta in maniera attenta. La cosa<br />

fondamentale per me, come per tutti<br />

i musicisti con cui suono, è cercare<br />

di divertire e dire qualcosa con<br />

la nostra musica nel modo più onesto<br />

possibile.<br />

Per te la musica è: Dal mio punto<br />

di vista, la musica è una ricerca.<br />

Una ricerca da fare sia sullo strumento<br />

che a livello interiore. Obbliga<br />

ad investire tempo e sacrifici,<br />

perché solo dando prima qualcosa<br />

si potrà avere qualcosa in cambio.<br />

Crescendo, si vedono poi le<br />

cose da una prospettiva diversa e<br />

ci si accorge anche che questo può<br />

essere un mestiere con molti alti e<br />

bassi. Ma nonostante tutte le difficoltà<br />

e le durezze del mestiere, scopri<br />

che nonostante tutto vuoi andare<br />

avanti con stimoli sempre nuovi,<br />

e che il “suonare” non è fine a<br />

se stesso. Ed è un modo di osserva-<br />

truffe ai danni di varie persone che<br />

acquistano all’estero macchine usate<br />

a buon prezzo; però per prenotarle<br />

debbono pagare subito metà della cifra.<br />

Pagata la somma, l’auto promessa<br />

diventa un sogno perché non arriva.<br />

I siti “Web Master” e Internet non<br />

hanno responsabilità alcuna, sta a noi<br />

essere furbi inviando soldi con bonifici<br />

bancari o con sistemi di pagamento<br />

che lasciano traccia di chi li ritira.<br />

ELICA: LAVORO FELICE<br />

Per il secondo anno consecutivo, Elica<br />

è nell’annuario Top Employers 2010,<br />

re se stessi.<br />

Progetti da realizzare:<br />

Nel breve periodo, cercare<br />

di completare il mio<br />

percorso presso il conservatorio<br />

Morlacchi di Perugia.<br />

Sono diplomando<br />

nel corso di percussioni<br />

classiche con il Maestro<br />

Domenico Fontana. Poi frequentare<br />

i seminari estivi di Siena Jazz,<br />

ad aprile registrerò il disco con un<br />

quartetto. Poi non mi dispiacerebbe<br />

anche un’esperienza all’estero,<br />

magari negli Usa. Nel lungo periodo<br />

la mia idea è quella di trasformare<br />

in maniera definitiva la mia<br />

passione in mestiere. Poi cercare di<br />

concentrarmi sul miglioramento a<br />

livello tecnico nonostante il conservatorio.<br />

Perché se uno crede che<br />

non ha più bisogno di migliorare,<br />

tanto vale vendere gli strumenti e<br />

cercare di fare altro. Magari in un<br />

futuro non molto lontano c’è la possibilità<br />

di iscriversi ad un altro conservatorio<br />

ed affrontare un biennio<br />

di specializzazione Jazz, ma non a<br />

Perugia. Perché questo biennio<br />

dovrebbe anche essere il pretesto<br />

per conoscere nuovi musicisti, ed<br />

allargare le possibilità di lavorare.<br />

Anche se al momento il pensiero si<br />

ferma a giugno, per completare il<br />

percorso a Perugia.<br />

Come promuoveresti la tua musica<br />

a chi ancora ignora la sua<br />

esistenza?: Gli direi semplicemente<br />

di venirmi a sentire. Anche perché<br />

essendo la musica è un’arte, ed<br />

essendo un’arte estremamente comunicativa,<br />

solamente sentendo<br />

pochi secondi di un qualsiasi tipo<br />

di musica si può capire quello che<br />

si ha di fronte.<br />

Dove ti possiamo sentire e vedere?:<br />

Farò un concerto con un big<br />

del Jazz (ancora non posso fare il<br />

nome) all’interno del festival “territori<br />

sonori”, terrò un concerto a<br />

fine marzo l’auditorium del conservatorio<br />

Morlacchi, il 3 aprile a Sassoferrato<br />

presso il bar del castello,<br />

il 16 al Miss Balù di Cerreto con il<br />

Thea Crudi quartet ed il 25 aprile a<br />

Terni, con l’orchestra d’armonia<br />

della città di Terni. Poi nel periodo<br />

estivo girerò parecchio per le Marche,<br />

Umbria, Abruzzo e Romagna.<br />

Gaia Germoni<br />

e Saverio Spadavecchia<br />

Mauro<br />

Cimarra<br />

che pubblica le migliori aziende in<br />

cui lavorare. Elica, leader mondiale<br />

del settore cappe per cucina, figura<br />

tra le 25 migliori aziende in Italia<br />

nella gestione dei talenti. I parametri<br />

su cui si basa la ricerca sono i<br />

metodi di formazione, i percorsi di<br />

carriera, il clima di lavoro, la remunerazione<br />

e i benefit, la cultura<br />

aziendale. In un contesto internazionale<br />

difficile come quello attuale,<br />

la reputazione di un’azienda diventa<br />

un fattore chiave.


Anteprima<br />

Alessandro Moscè<br />

Cambia nome solo in parte<br />

e torna del tutto indipendente:<br />

parliamo di pe-<br />

Quod, o meglio di Italic<br />

peQuod, realtà editoriale<br />

di rara qualità, nata ad<br />

Ancona nel 1997 e che di<br />

fatto ha mutato la veste<br />

non solo grafica. “Non è<br />

cambiato niente e allo stesso<br />

tempo è cambiato tutto”,<br />

ha spiegato qualche tempo<br />

fa a www.affaritaliani.it lo<br />

storico direttore<br />

editoriale Marco Monina<br />

al fianco del collega<br />

Antonio Rizzo.<br />

Perché questa novità nel<br />

marchio, dopo più di dieci<br />

anni di attività alle spalle?<br />

C’era l’esigenza di inserire<br />

forze fresche nella casa<br />

editrice. Abbiamo sempre<br />

lavorato con pochi mezzi.<br />

Questo è un mestiere, nonostante<br />

quello che si pensi,<br />

che ti toglie molte energie.<br />

E un cambio ogni tanto<br />

ci vuole. La concentrazione<br />

editoriale in mano a<br />

pochissime realtà, di fatto<br />

sbatte fuori la piccola editoria<br />

dal circuito nazionale.<br />

Sappiamo bene che un<br />

libro che non gira è un libro<br />

che per il mercato non<br />

esiste. Ma una promozione<br />

vale l’altra, tutto sommato,<br />

per l’editoria minore.<br />

Rimaniamo un avamposto<br />

di resistenza, noi<br />

come altri editori che non<br />

orbitano nel grande giro<br />

italiano.<br />

Avete scovato narratori<br />

che si sono rivelati di sicuro<br />

affidamento. La vostra<br />

è stata anche una palestra<br />

d’addestramento,<br />

a quanto pare.<br />

Mario Desiati, Giuseppe<br />

Genna e Martino Gozzi<br />

sono la dimostrazione plausibile<br />

di un bel lavoro di<br />

ricerca, in effetti. Gli scrittori<br />

sono stati scovati con<br />

l’arrivo del materiale tramite<br />

la posta, quindi in<br />

modo abbastanza casuale.<br />

Altri attraverso suggerimenti<br />

e indicazioni dell’ambiente,<br />

di critici e osservatori<br />

dei quali ci fidiamo.<br />

Quali titoli che ricorda<br />

con più soddisfazione<br />

sono entrati nel vostro<br />

catalogo?<br />

Torno a Desiati, Genna e<br />

Gozzi. Neppure quando è<br />

notte di Desiati, che un<br />

narratore di sicuro talento<br />

approdato presto alla<br />

Mondadori; Assalto a un<br />

tempo devastato e vile di<br />

Genna, altro mondadoriano;<br />

Una volta mia di Gozzi,<br />

che ha appena pubblicato<br />

il suo secondo romanzo<br />

con Feltrinelli.<br />

Avete avuto attenzione<br />

anche per scrittori largamente<br />

consolidati: da<br />

Pardini a Claudio Piersanti,<br />

a Severini.<br />

Vincenzo Pardini ha immediatamente<br />

accettato di<br />

entrare nella nostra scuderia.<br />

Lettera a Dio, Tra uomini<br />

e lupi, Il falco d’oro,<br />

Rasoio di guerra sono i<br />

quattro titoli che abbiamo<br />

dato alle stampe, un romanzo<br />

e tre raccolte di rac-<br />

L'EDITORE<br />

talent scout<br />

15<br />

27 marzo<br />

2010<br />

anteprima<br />

Marco Monina<br />

e Italic<br />

zig zag<br />

Arpino<br />

e il romanzo<br />

sul calcio<br />

clessidra<br />

La biografia<br />

di Guccini<br />

mondo arte<br />

Il vedutismo<br />

di Vanvitelli<br />

grillo<br />

parlante<br />

Gli animali<br />

nell'editoria<br />

archivio<br />

Agenda di libri<br />

e mostre<br />

Marco Monina e il lavoro di ricerca alla Italic<br />

conti. Non posso dimenticare<br />

Gilberto Severini e il suo<br />

Congedo ordinario, diventato<br />

un caso editoriale e un<br />

libro di culto per le nuove<br />

generazioni di scrittori italiani.<br />

E naturalmente Claudio<br />

Piersanti, con Comandò<br />

il padre. L’operazione nacque<br />

dalla convinzione che i<br />

testi riuniti, oltre ad un’indiscutibile<br />

qualità di scrittura,<br />

rivelassero analogie tali<br />

da originare un volumetto<br />

coerente e motivato.<br />

C’era un bel rapporto tra<br />

la peQuod e Enzo Siciliano,<br />

come è noto a tutti.<br />

Senz’altro. Siciliano non era<br />

affatto un uomo di salotto,<br />

come un luogo comune da<br />

sfatare vorrebbe ancora ritrarlo,<br />

ma una persona curiosa,<br />

affabile. Onesto intellettualmente,<br />

ha rappresentato<br />

un’amicizia importante. La<br />

sera prima che morisse ci ha<br />

inviato l’ultimo racconto<br />

confluito nella raccolta Cuore<br />

e fantasma, uscita nel<br />

2009. Nel 2004 avevamo recuperato<br />

Racconti ambigui<br />

con una densa nota introduttiva<br />

di Massimo Raffaeli.<br />

Racconti ambigui è stato<br />

l’esordio letterario di Enzo<br />

Siciliano. In occasione del<br />

suo settantesimo compleanno,<br />

peQuod ha riproposto<br />

una versione integrale e<br />

completamente rinnovata.<br />

Un’attenta riflessione dello<br />

stesso autore su quegli anni,<br />

consente di comprendere<br />

tutto il fervore intellettuale<br />

che ha coinvolto i maggiori<br />

protagonisti della cultura<br />

del Novecento italiano. Il<br />

confronto con la neoavanguardia,<br />

gli incontri con Moravia,<br />

Pasolini, Bassani, Bertolucci<br />

e Debenedetti non<br />

sono stati altro che l’opportunità,<br />

per Siciliano, di ritrovare<br />

la propria dimensione<br />

umana e intellettuale all’interno<br />

di una realtà molteplice.<br />

Quali propositi state perseguendo<br />

per l’imminente futuro?<br />

Con la nascita di Italic, la<br />

collana che conserverà il<br />

nome “peQuod” sarà dedicata<br />

alla ricerca di talenti, alle<br />

scritture di qualità. La collana<br />

“I Grandi” si propone invece<br />

di recuperare grandi libri,<br />

grandi maestri del Novecento<br />

ormai dimenticati, ed<br />

opere introvabili scomparse<br />

dagli scaffali delle librerie.<br />

Da cosa nasce la sigla Italic?<br />

Dal carattere tipografico,<br />

l’italico, il corsivo, inventato<br />

da Aldo Manunzio, stampatore<br />

veneziano del Cinquecento,<br />

considerato il primo<br />

vero editore della storia<br />

italiana.


16<br />

Zig Zag<br />

Alessandro Moscè<br />

E’ l’unico romanzo che sia stato scritto sul<br />

calcio italiano, ed è un grande romanzo. Giovanni<br />

Arpino (1927-1987), giornalista e narratore,<br />

lo pubblicò nel 1977 per Einaudi:<br />

Azzurro tenebra fu dedicato alla disfatta della<br />

nazionale ai campionati mondiali di Germania<br />

nel 1974. Oggi è diventato un oggetto<br />

di culto ed è stato ripubblicato da Spoon<br />

River nel 2007. Un libro per anni introvabile<br />

e ricercatissimo che appare anche, soprattutto,<br />

un’allegoria del nostro paese (ma se-<br />

Non so che viso avesse (Mondadori,<br />

Milano 2010) è la<br />

più recente delle tappe di<br />

una carriera, quella di Francesco<br />

Guccini, che a oggi si<br />

presenta, grazie anche alla<br />

lucidità con cui ce lo racconta<br />

questa “quasi autobiografia”<br />

scritta a quattro mani con<br />

l’amico e italianista Alberto<br />

Bertoni, come una delle<br />

esperienze artistiche più rappresentative<br />

dell’Italia dell’ultimo<br />

cinquantennio.<br />

Guccini è a tutti gli effetti<br />

uno dei cantautori più premiati,<br />

seguiti, ed espressivamente<br />

vicini alla creatività<br />

poetica, che abbia mai avuto<br />

il nostro tempo, vale a dire<br />

una di quelle figure che a ridosso<br />

delle rivoluzioni degli<br />

anni ’60 ripensarono la<br />

canzone italiana, dandole il<br />

corpo dell’impegno e trasformandola<br />

nel luogo della protesta<br />

possibile e del dialogo,<br />

mai autoreferenziale, con il<br />

pubblico, dove la parola noi<br />

è qualcosa di finalmente riconoscibile.<br />

Il libro si apre in pugno a<br />

Guccini stesso che, con la<br />

discrezione e la lontananza<br />

dagli atteggiamenti divistici<br />

che da sempre lo caratterizzano<br />

positivamente, sceglie<br />

di raccontarsi da angolature<br />

bizzarre e privatissime.<br />

La scena prende corpo dall’ormai<br />

leggendario mulino,<br />

luogo simbolo delle “Radici”<br />

(così il suo album-capolavoro,<br />

che ne riporta la foto<br />

in copertina), realtà di un<br />

mondo rurale a oggi inesistente<br />

che rappresenta da una<br />

parte l’infanzia di Francesco<br />

e, dall’altra, l’identità della<br />

sua famiglia di origine, mugnai<br />

che risiedevano nell’Appennino<br />

modenese probabilmente<br />

dal Cinquecento.<br />

Spirito del luogo, spazzato<br />

via dalla modernità del<br />

dopoguerra, e da un trasferimento<br />

autobiografico a Modena<br />

(odiata città dell’allontanamento<br />

dalla Pàvana appenninica<br />

dell’infanzia e di<br />

un’adolescenza inquieta), il<br />

mulino della famiglia, così<br />

come i suoi ricordi, un po’<br />

bucolici, diffusamente alimentari<br />

(le pagine di Guccini<br />

sono disseminate di cibi e<br />

bevande emiliani), ma certamente<br />

avventurosi e pregni<br />

di “magia popolare”, resta<br />

sempre accanto a quello che<br />

verrebbe da chiamare un<br />

cantore dei tempi andati. Nonostante<br />

il ricordo di Pàvana<br />

presieda imperioso l’urgenza<br />

autobiografica, tracciata<br />

con la nota a-programmaticità<br />

delle esperienze<br />

narrative del Guccini scritto-<br />

gnalato più volte solo dall’illuminato critico<br />

Massimo Raffaeli). Arpino arriva nel ritiro<br />

italiano, solita sigaretta in bocca, e si accorge<br />

immediatamente che qualcosa non va.<br />

Tra velluti e poltroncine ricamate, in un albergo<br />

di lusso incastonato da file di abeti e<br />

di querce, la squadra azzurra agli ordini di<br />

Ferruccio Valcareggi (lo Zio) si allena con<br />

svogliatezza, prima di tornare nell’agio del<br />

bunker dove abbondano sacchi di riso e scatole<br />

di maccheroni, cataste di cartoline ufficiali<br />

ed energetici in pillole. Una pattuglia<br />

di poliziotti con i giacconi di cuoio nero<br />

protegge la riservatezza dei vice-campioni<br />

del mondo di Messico ‘70. Il Vecio è Enzo<br />

Bearzot (che nel 1982 vincerà inaspettatamente<br />

i mondiali in Spagna da direttore tec-<br />

Clessidra<br />

Giulia Massini<br />

Biografia<br />

dell'uomo<br />

cantautore<br />

e scrittore<br />

re, ben presto la mente raggiunge<br />

il momento del fatidico<br />

attraversamento della<br />

via Emilia, un confine mitico,<br />

verso il West: la scoperta<br />

del mondo esterno, il mito<br />

dell’America, l’approdo a<br />

una Bologna ancora fascinosa<br />

come nessun’altra città in<br />

Italia, che segnerà la formazione<br />

di Francesco. Poco affiora<br />

di una vicenda musicale<br />

lunga e complessa e costellata<br />

di numerosi LP e CD di<br />

successo. Se ne scorrono solamente<br />

i momenti chiave,<br />

ricordi emotivi, più che vere<br />

e proprie tappe professionali:<br />

il brano, cabarettistico,<br />

sull’amore per il suo harem<br />

di chitarre, e poi l’esperienza<br />

di cantante da balera, la<br />

promozione dei primi brani<br />

tra il pubblico delle osterie<br />

bolognesi e infine la grandiosa<br />

emozione del concerto,<br />

che mette Guccini a contatto<br />

con il suo pubblico,<br />

quello che ancora oggi, rinnovandosi,<br />

riempie i palazzetti.<br />

È allora, a maggior ragione,<br />

uno scrigno nello scrigno la<br />

seconda metà del libro, Vita<br />

e opere di Francesco di Al-<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 marzo 2010<br />

L'azzurro tenebra della disfatta<br />

Giovanni Arpino e l'unico romanzo sul calcio:<br />

quell'Italia disastrata ai Mondiali del 1974<br />

nico), il Golden Boy uno spento Gianni Rivera,<br />

il Baffo un redivivo Sandro Mazzola.<br />

San Dino (Zoff), Giorgione (Chinaglia) e gli<br />

altri sembrano un’armata brancaleone, mentre<br />

il calcio totale degli olandesini volanti<br />

prende il sopravvento e se la batte con i panzer<br />

tedeschi padroni di casa. L’unico levriero<br />

rimane Giacinto Facchetti, del quale Arpino<br />

si professa pubblicamente amico: “Giacinto.<br />

Fanatico. Sei sicuro di non galoppare<br />

anche quando dormi?” “Come lo sai? Ogni<br />

tanto sogno d’essere un daino”. Stella kaputt,<br />

scrive il vecchio Arp. I giocatori si tengono<br />

insieme perché li unisce la ruggine.<br />

“Contiamo zero”, si inalbera Grangiuán,<br />

Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo<br />

italiano, che definisce spietatamente<br />

Chinaglia “l’unico centravanti gobbo che<br />

ci sia al mondo”. Ma le colpe della Caporetto<br />

sono altre: il calcio internazionale è stufo<br />

di noi italiani e ci voglio legnare. Il centrocampo<br />

appare prevedibilissimo e il dualismo<br />

Mazzola-Rivera mai risolto. Giovanni<br />

Arpino scrive di pancia, coglie umori e dissapori,<br />

l’acredine che regna nell’ambiente,<br />

un’amara meditazione e la malinconia degli<br />

emigranti che assistono sugli spalti ad<br />

un’Italia disastrata (ma non si rassegnano e<br />

inveiscono). Giacinto è sempre Giacinto dentro<br />

e fuori dal rettangolo di gioco, mentre gli<br />

altri latitano tutti. Il romanzo è fedele nel<br />

suo ritmo alto, nella scansione di uno slang<br />

perfino sarcastico, dove emerge il ritratto dei<br />

fenotipi, calciatori svogliati e imbolsiti, del<br />

giornalista stanco e represso, delle Jene pronte<br />

a sputare sangue e delle Belle Gioie che<br />

sarebbero capaci di vedere un cielo limpido<br />

e una vittoria davanti agli occhi anche nelle<br />

sconfitte più brucianti. Mentre la Polonia di<br />

Tomaszewski e Lato segna il secondo goal,<br />

Brera urla: “Andate tutti a scopare il mare”.<br />

Giovanni Arpino inquadra lo stadio e gli<br />

azzurri immobili in mezzo al campo, già fuori<br />

dal mondiale al primo turno eliminatorio:<br />

“Un invisibile fulmine di ghiaccio aveva<br />

annichilito i riflessi, una misteriosa rete maligna<br />

bloccava ginocchi e caviglie, impa-<br />

Francesco Guccini tra momenti chiave, ricordi emotivi<br />

e uno sguardo filologico nel libro Non so che viso avesse<br />

berto Bertoni, che con lo<br />

sguardo filologicamente<br />

perfetto già notato da Edmondo<br />

Berselli in recensione<br />

all’uscita del libro su «Repubblica»<br />

traccia non solo il<br />

percorso autobiografico e<br />

critico di tutte le opere musicali<br />

(e narrative), con la lettura<br />

delle canzoni più rappresentative,<br />

ma ci offre l’inedita<br />

immagine di una figura<br />

culturale complessa, che nel<br />

lavoro autoriale ha espresso<br />

la grande passione per la lettura<br />

coltivata nell’infanzia e<br />

niandoli per minuti che avevano lo spessore<br />

dell’eternità”. Enzo Bearzot, in confidenza,<br />

ironizza che i nostri cercavano<br />

di raccogliere arrosti seminando cipolle.<br />

Rivera e Mazzola sono delle porcellane,<br />

per lo Zio. “Ha paura anche di spolverarci”,<br />

riconosce Facchetti. Come è andata<br />

a finire lo sappiamo, ma c’è un aneddoto<br />

sconosciuto che Arpino riporta in Azzurro<br />

tenebra. Da una finestra dell’albergo<br />

qualcuno lancia le cravatte a strisce blu<br />

oro della spedizione. Una misteriosa<br />

mano si sporge dalla finestra, e dopo un<br />

po’ arrivano anche pezzi di formaggio,<br />

fette triangolari di grana. Non si è mai<br />

saputo chi fosse stato. Sullo sfondo quell’atmosfera<br />

che si è respirata fin dall’inizio<br />

del romanzo-verità: una Germania<br />

piovosa, grigia, deprimente più dell’undici<br />

azzurro.<br />

poi sistemata negli anni<br />

universitari a Bologna,<br />

a lezione da quel professore<br />

che fu maestro di<br />

tante figure destinate a<br />

spiccare nella vita culturale<br />

emiliana, e cioè<br />

Ezio Raimondi. Così,<br />

oltre alle letture musicali<br />

“colte”, da Bob Dylan<br />

a Joan Baez, Guccini<br />

scrive dialogando<br />

con Eliot e con Nietzsche,<br />

con Ginsberg e<br />

Gozzano. Una passione<br />

narrativa che porterà<br />

Enzo Siciliano a individuare<br />

nel racconto<br />

Cena uno dei brani più rappresentativi<br />

della letteratura<br />

del Novecento. Ma sono le<br />

canzoni a fare da protagoniste:<br />

di brano in brano, Guccini<br />

va componendo un percorso<br />

di mezzo secolo di successo,<br />

scandito dall’onestà,<br />

capace di fondere radici proprie<br />

e altrui e criticità della<br />

contemporaneità: «Auschwitz<br />

– scrive Bertoni – è<br />

stata scritta nel 1964 e continua<br />

ad essere una delle canzoni<br />

più attuali mai composte<br />

in Europa».


<strong>L'Azione</strong> 27 marzo 2010<br />

Mondo Arte<br />

Giampiero Donnini<br />

Appena ventenne, Gaspar Van Wittel giunse a Roma dall’Olanda<br />

e dette vita a un genere di pittura che, nel corso<br />

del Settecento, divenne uno dei più amati e richiesti dallo<br />

sfrenato collezionismo dell’epoca. Intendiamo alludere<br />

alla “veduta”, che il suo pennello elevò a piena maturazione<br />

e a dignità di opera d’arte. La sua visione si fondava<br />

sulla descrizione fedele della struttura urbana quale essa<br />

appariva ogni giorno, abitata da una società variamente<br />

affaccendata e che offriva il suo vero volto, senza infingimenti,<br />

feste o “baronate”, senza episodi volgari o scurrili<br />

tanto amati dal gruppo dei pittori cosiddetti “bamboccianti”.<br />

Non più teatro, dunque, ma visione legata alla realtà presente<br />

e facilmente verificabile. La qualità artigianale della<br />

sua pittura, il ricco corredo di dettagli descrittivi che<br />

richiedevano un lungo tempo di esecuzione, la finitezza<br />

fiamminga dell’opera determinarono un prezzo altissimo<br />

del prodotto, rendendolo<br />

accessibile, come sarà più<br />

tardi per Canaletto, a una<br />

cerchia ristretta di compratori,<br />

per lo più aristocratici.<br />

A determinare la vocazione<br />

del pittore nei suoi anni<br />

di avviamento mrono<br />

senz’altro le vedute urbane<br />

di Jan van der Heyden e<br />

di Gerrit Berckeyde, attivi<br />

ad Haarlem e ad Amsterdam.<br />

Nasceva con loro, tra<br />

il settimo e l’ottavo decennio<br />

del Seicento, un genere<br />

mai coltivato in precedenza<br />

e dedicato alla raffigurazione<br />

della città, nei<br />

suoi edifici pubblici e privati,<br />

lungo i canali o sulla<br />

piazza municipale: un genere<br />

laico e moderno, di<br />

pronto successo presso la<br />

borghesia dì ceto mercantile,<br />

che in quelle immagini<br />

vedeva la conferma della<br />

propria ricchezza e della buona amministrazione che di<br />

quelle città avevano appunto definito l’aspetto.<br />

Una volta a Roma, i contatti con l’associazione dei pittori<br />

fiamminghi che egli frequentò sino al 1680, procurarono<br />

a Van Wittel i primi incarichi professionali. Primo fra tutti<br />

e per molti versi determinante ai fini della sua vocazione<br />

alla descrizione naturalistica del paesaggio, fu l’incontro<br />

con l’ingegnere olandese Corneli Meyer, che nel 1676 gli<br />

Grillo<br />

Parlante<br />

Renato Ciavola<br />

Impronte<br />

animali<br />

nell'editoria<br />

Ho sempre sentito parlare<br />

della LAV, la Lega Anti Vivisezione,<br />

associazione nazionale<br />

onlus che da oltre<br />

trent’anni opera per la difesa<br />

dei diritti degli animali, promuovendo<br />

leggi a loro favore<br />

e il dialogo fra le istituzioni<br />

con la realizzazione di<br />

campagne di informazione e<br />

sensibilizzazione, collaborando<br />

con i docenti e portando<br />

nelle scuole progetti educativi.<br />

La LAV lavora per<br />

l’abolizione della sperimentazione<br />

sugli animali pro-<br />

muovendo metodi alternativi,<br />

mentre si batte contro lo<br />

sterminio di milioni di animali<br />

e si interessa del recupero<br />

di quelli sequestrati.<br />

Immaginavo quindi che<br />

avesse un organo di<br />

stampa informativa per<br />

i suoi associati ma non<br />

sapevo che ne avesse<br />

uno anche per i più<br />

piccoli. Invece c’è e si<br />

chiama “Piccole Impronte”:<br />

23 grandi pagine<br />

coloratissime ricche<br />

di informazioni e<br />

di storie sugli animali<br />

e l’uomo, educazione<br />

alimentare, informazioni<br />

scientifiche, curiosità,<br />

fumetti e tante illustrazioni<br />

(www.lav.it).<br />

Casualmente, ad un<br />

premio letterario di riviste<br />

per ragazzi, ho<br />

incontrato la direttrice…<br />

e il prossimo<br />

mese “Piccole Impronte”<br />

conterrà anche un<br />

mio racconto illustrato.<br />

Mi ha fatto piace<br />

donarlo a chi si impegna per<br />

questi amici dell’uomo che<br />

spesso trascuriamo ingiustamente.<br />

Ma quello che mi<br />

All'origine del vedutismo:<br />

Gaspare Vanvitelli<br />

commissionò i disegni con cui intendeva illustrare i suoi<br />

progetti per ripristinare la navigazione sul Tevere da Perugia<br />

a Roma. Quello che oggi appare un fiume ingabbiato negli<br />

argini ottocenteschi, avulso da ogni funzione vitale in rapporto<br />

allo svolgersi delle attività cittadine e buono al più<br />

come collettore di rifiuti, era allora una via d’acqua viva e<br />

operosa, popolata da barcaioli, pescatori e commercianti.<br />

Le vedute famose del Van Wittel (il cui nome fu italianizzato<br />

in Vanvitelli) ci restituiscono un’immagine fedele del corso<br />

del Tevere, che è anche l’immagine di una città ricca di motivi<br />

e di scorci oltremodo pittoreschi. Ed egli continuò nell’impresa<br />

di ritrarre fedelmente la capitale pontificia, i Castelli<br />

romani, le sponde del Tevere in città da Ponte Milvio<br />

preme raccontare oggi, soprattutto<br />

ai bambini, alle loro<br />

famiglie, agli educatori, alle<br />

biblioteche è l’uscita di un<br />

libro bellissimo realizzato<br />

proprio dalla LAV.<br />

Il Grande Libro dei Diritti<br />

Animali, edito recentemente<br />

dall’Editrice Sonda, progettato<br />

in collaborazione con la<br />

LAV, è un volume che si distingue<br />

nel panorama editoriale<br />

per ragazzi: complesso,<br />

nel senso che è strutturato in<br />

diverse parti legate tra di<br />

loro, e molto ricco da ogni<br />

punto di vista. Un libro per<br />

ragazzi e per adulti, soprattutto<br />

insegnanti e genitori.<br />

Con 176 pagine illustrate a<br />

17<br />

Gaspare Vanvitelli,<br />

Roma. Veduta del Tevere a Ripa Grande,<br />

Londra, Collezione privata<br />

all’Aventino e al porto fluviale di Ripa Grande. Nei suoi<br />

successivi viaggi in Italia l’artista diffuse con successo la<br />

veduta realistica. Nel 1690 lo troviamo alle Isole Borromee<br />

sul Lago Maggiore. Nel 1694 dipinge a Bologna e<br />

nel ’95 è a Venezia. Le sue vedute della città lagunare<br />

costituiscono il più preciso precedente del vedutismo del<br />

Canaletto e di tutto il vedutismo<br />

veneziano del Settecento.<br />

II soggiorno a Venezia dell’olandese<br />

è il tramite per raffermarsi in<br />

quell’ambiente di un gusto nordico<br />

per una pittura fatta di una<br />

moltitudine di piccole cose reali<br />

e attenta ai valori atmosferici.<br />

Tornato a Roma, l’artista fu presto<br />

chiamato dal Viceré di Napoli,<br />

città dove si trasferì per alcuni<br />

anni fino al 1701. E’ con una veduta<br />

di Napoli vista dal mare che<br />

Vanvitelli fece ingresso alla prestigiosa<br />

Accademia di San Luca,<br />

nel 1711. Questo evento consacrò<br />

ufficialmente la pittura di veduta,<br />

chiamando a far parte di quell’importante<br />

consesso di artisti<br />

dalle più svariate tendenze il suo<br />

più importante esponente.<br />

I primi decenni del ‘700 videro<br />

ancora l’artista attivo ad altissimo<br />

livello e in grado di produrre<br />

alcuni capolavori assoluti. Solo in<br />

vecchiaia, tra la fine del terzo e<br />

l’inizio del quarto decennio del<br />

secolo, la sua vena narrativa si<br />

indebolì, aggravata da quei difetti alla vista che gli avevano<br />

procurato il soprannome di “Gaspare dagli Occhiali”.<br />

Dopo la sua morte nel 1736, la sua eredità artistica<br />

non fu raccolta a Roma, seppure da essa non poterono<br />

prescindere artisti della generazione successiva, tra i quali<br />

spicca il piacentino (ma naturalizzato romano) Gian Paolo<br />

Panini.<br />

colori, il volume è di grande<br />

formato, ed è il primo tentativo<br />

di tradurre per i ragazzi<br />

la “Dichiarazione universale<br />

dei diritti degli animali”<br />

proclamata dall’Unesco già<br />

nel 1979. Il libro inizia<br />

con un racconto<br />

avventuroso che ha<br />

come protagonista<br />

Leonardo, un bambino<br />

di dieci anni che<br />

un giorno scopre di<br />

avere la capacità di<br />

riuscire a parlare con<br />

gli animali. La lunga<br />

storia vede Leonardo<br />

coinvolto in quella<br />

che può essere definita<br />

“la rivoluzione degli<br />

animali”, e proprio<br />

a lui toccherà il compito<br />

di organizzatore<br />

e mediatore fra animali<br />

e uomini, fra governo<br />

degli animali e governo<br />

degli uomini.<br />

Un’avventura avvincente,<br />

che conduce il<br />

piccolo lettore nel<br />

mondo dei diritti animali,<br />

ma anche un viaggio<br />

nell’intimo dell’uomo,<br />

quella zona franca con la<br />

quale ognuno di noi può<br />

dialogare e comprendere<br />

meglio tutto ciò che abbiamo<br />

in comune con… gli altri<br />

animali. Il racconto,<br />

scritto a quattro mani da Ilaria<br />

Marucelli (responsabile<br />

del Settore Educazione della<br />

LAV e direttrice editoriale<br />

del bimestrale per ragazzi<br />

“Piccole Impronte”) e Marco<br />

Cortini, illustrato dalla<br />

giovane Agnese Zanetti, occupa<br />

due terzi del volume. Il<br />

resto dell’opera sviluppa poi<br />

tutta una parte educativa e<br />

ludica indirizzata in parte ai<br />

bambini e in parte agli insegnanti<br />

e ai genitori, ai<br />

quali vengono offerte varie<br />

proposte per un uso educativo<br />

del racconto, oltre a<br />

contenere poi tutta la “Dichiarazione<br />

dei diritti degli<br />

animali” riscritta apposta<br />

dal Settore Educativo della<br />

LAV con un linguaggio adatto<br />

ai ragazzi. Un lavoro meritevole,<br />

che lascia un’orma<br />

importante nel filone educativo<br />

che tratta i problemi dei<br />

rapporti di convivenza fra<br />

noi e i nostri simpatici amici,<br />

a volte amati, a volte<br />

sfruttati e maltrattati, a volte<br />

incompresi.


18<br />

archivio<br />

bestseller<br />

1. Le perfezioni<br />

provvisorie<br />

Carofiglio<br />

Sellerio<br />

2. La mamma<br />

del sole<br />

Vitale<br />

Garzanti<br />

3. Il peso<br />

della farfalla<br />

De Luca<br />

Feltrinelli<br />

* LE CLASSIFICHE<br />

SONO RILEVATE<br />

DALL’ISTITUTO<br />

DEMOSKOPEA<br />

DI MILANO<br />

libri<br />

Polo Museale<br />

CAMERINO<br />

Presenze al Polo. Guelfo, le sue<br />

creature, i suoi amici.<br />

data di apertura: 12.12.09<br />

data di chiusura: 31.05.10<br />

Palazzo Baldeschi<br />

PERUGIA<br />

Federico Barocci e la pittura<br />

della maniera in Umbria<br />

data di apertura: 26.02.10<br />

data di chiusura: 06.06.10<br />

Mar<br />

RAVENNA<br />

I Preraffaelliti<br />

data di apertura: 26.02.10<br />

data di chiusura: 06.06.10<br />

Le giornate di<br />

Guido Guerrieri<br />

trascorrono in<br />

equilibrio instabile<br />

fra il suo lavoro di<br />

avvocato e la solitudine<br />

venata di<br />

malinconia delle<br />

sue ore private.<br />

La motonave Nibbio,<br />

vecchia gloria<br />

della Navigazione<br />

Lariana, sta effettuando<br />

il suo ultimo<br />

viaggio mentre<br />

a Bellano sbarca<br />

una vecchia donna.<br />

Il re dei camosci è<br />

un animale ormai<br />

stanco. Solitario e<br />

orgoglioso, da anni<br />

ha imposto al branco<br />

la sua supremazia.<br />

NARRATIVA<br />

ITALIANA<br />

Galleria Marabini<br />

BOLOGNA<br />

Michael Joo<br />

data di apertura: 26.02.10<br />

data di chiusura: 02.04.10<br />

1. Le perfezioni<br />

provvisorie<br />

Carofiglio<br />

Sellerio<br />

2. La mamma<br />

del sole<br />

Vitale<br />

Garzanti<br />

3. Il peso<br />

della farfalla<br />

De Luca<br />

Feltrinelli<br />

4. Il tempo<br />

che vorrei<br />

Volo<br />

Mondadori<br />

5. Bianca<br />

come il latte…<br />

D’Avenia<br />

Mondadori<br />

6. Acciaio<br />

Avallone<br />

Rizzoli<br />

7. Sotto cieli...<br />

Cibrario<br />

Feltrinelli<br />

8. Hanno<br />

tutti ragione<br />

Sorrentino<br />

Mondadori<br />

9. La bellezza...<br />

Dazieri<br />

Mondadori<br />

10. Il bastone<br />

dei miracoli<br />

Niffoi<br />

Adelphi<br />

San Domenico<br />

FORLÌ<br />

Fiori. Natura e simbolo<br />

dal Seicento a Van Gogh<br />

data di apertura: 24.01.10<br />

data di chiusura: 25.04.10<br />

Galleria Margini<br />

MASSA<br />

Clare Chapman<br />

data di apertura: 06.02.10<br />

data di chiusura: 03.04.10<br />

NARRATIVA<br />

STRANIERA<br />

1. La principessa<br />

di ghiaccio<br />

Lackberg<br />

Marsilio<br />

2. La compagna<br />

di scuola<br />

Wickham<br />

Mondadori<br />

3 L’ipnotista<br />

Kepler<br />

Longanesi<br />

4. L’umiliazione<br />

Roth<br />

Einaudi<br />

5. La pattuglia...<br />

Winslow<br />

Einaudi<br />

6. L’eleganza<br />

del riccio<br />

Barbery<br />

E/O<br />

7. Il ranch<br />

della giumenta…<br />

Simenon<br />

Adelphi<br />

8. Ritorno<br />

a Ford County<br />

Grisham<br />

Mondadori<br />

9. L’uomo<br />

sul tetto<br />

Sjöwall; Wahlöö<br />

Sellerio<br />

10. L’isola<br />

della paura<br />

Lehane<br />

Piemme<br />

27 marzo<br />

2010<br />

SAGGISTICA<br />

1. La malapianta<br />

Gratteri; Nicaso<br />

Mondadori<br />

2. Ad personam<br />

Travaglio<br />

Chiarelettere<br />

3. Così in terra…<br />

Gallo<br />

Mondadori<br />

4. In cerca<br />

dell’anima<br />

Paglia; Scaglia<br />

Piemme<br />

5. Se niente<br />

importa…<br />

Foer<br />

Guanda<br />

6. La civiltà<br />

dell’empatia<br />

Rifkin<br />

Mondadori<br />

7. La vita<br />

autentica<br />

Mancuso<br />

Cortina<br />

8. La libera<br />

scienza<br />

in libero stato<br />

Hack<br />

Rizzoli<br />

9. Scintille<br />

Lerner<br />

Feltrinelli<br />

10. L’arte<br />

di annacarsi<br />

Alaimo<br />

Laterza<br />

archivio<br />

mostre<br />

Galleria Moncada<br />

ROMA<br />

Francesca Leone.<br />

Flussi immobili<br />

data di apertura: 11.03.10<br />

data di chiusura: 21.04.10<br />

Shenker Club<br />

ROMA<br />

Giorgio De Chirico.<br />

Opere Grafiche 1941-1976<br />

data di apertura: 16.02.10<br />

data di chiusura: 13.06.10


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Nel teatro c'è un taxi:<br />

sabato e domenica<br />

che risate al Gentile!<br />

“Run for Your Wife”, questo il titolo<br />

originale di “Taxi a due piazze”,<br />

lo spettacolo che la Compagnia<br />

fabrianese Papaveri e Papere<br />

porterà in scena al Gentile sabato<br />

27 e domenica 28 marzo; l’autore<br />

è il solito Ray Cooney di cui la troupe<br />

fabrianese si è innamorata da<br />

quando ha cominciato a calcare le<br />

“tavole” teatrali.<br />

Compagnia che<br />

dobbiamo ringraziareanticipatamente,<br />

perché almeno,<br />

in questo momento<br />

di grigiore,<br />

ci rallegra lo spirito<br />

con quello humor<br />

tutto inglese che la<br />

traduzione attualizzata<br />

ha portato ad aleggiare anche<br />

qui da noi ambientandola in due<br />

quartieri romani. Appena uscì, Run<br />

for Your Wife sbaragliò i botteghini<br />

del West-End londinese fino al<br />

numero impressionante di oltre<br />

3500 repliche, mentre in Italia è<br />

stato rappresentato più di una volta<br />

da parte di diverse compagnie:<br />

con Dorelli per la regia di Pietro<br />

Garinei nel 1985; poi nel 2000 con<br />

la regia di Proietti e la coppia fissa<br />

di quei tempi Laura Baccarini-<br />

Gianluca Guidi; nel 2005 l’ha ripresa<br />

Gianluca Guidi, fino a superare<br />

ad oggi le 550 repliche con<br />

grande e meritato successo di pubblico<br />

perché è uno dei pezzi veramente<br />

forti di Cooney. Una pièce<br />

che può essere definita col genere<br />

vaudeville o “farsa in cui la struttura<br />

del “dramma” porta avanti un<br />

canovaccio alla Feideau per intenderci,<br />

basato su equivoci e doppi<br />

sensi e dal ritmo forsennato. Però<br />

io direi di più: “Taxi a due piazze”<br />

ha dei personaggi molto ben caratterizzati<br />

che non sono delle semplici<br />

macchiette, degli stereotipi<br />

della società, ma sono stati posti in<br />

contrappunto tra di loro proprio<br />

dall’Autore per trasmetterci un discreto<br />

senso di incomunicabilità<br />

dell’oggi quotidiano. Quasi tutti i<br />

personaggi, al di là dei due mattatori,<br />

alla fine credono di aver capito<br />

tutto, ma in effetti non hanno<br />

capito quasi niente. Fondamentalmente<br />

ognuno è rimasto con ciò che<br />

gli è stato detto, col punto di vista<br />

acquisito, e l’ultima battuta ce lo<br />

fa capire. Come se la “tragedia” (e<br />

la Farsa è più vicina<br />

alla Tragedia<br />

che alla Commedia)<br />

non avesse<br />

cambiato la vita di<br />

nessuno. Le prove a<br />

cui ho assistito in<br />

questi giorni mi<br />

hanno mostrato un<br />

cast agguerrito e<br />

ben organizzato<br />

nonostante le mille fatiche che fanno<br />

sempre le compagnie amatoriali<br />

per riuscire a trovare il tempo per<br />

le prove, per incontrasi tutti in tal<br />

giorno e a tale ora, etc.; e mi sembra<br />

che gli incastri delle battute e i<br />

tempi dei dialoghi funzionino tutti<br />

a dovere. Un attore fra tutti deve<br />

sobbarcarsi moltissimo lavoro, ed<br />

è il personaggio principale, il tassista<br />

Mauro Mori che finirà veramente<br />

spossato, non solo per il suo<br />

ruolo di bigamo ma perché sul palcoscenico<br />

non si ferma mai. Gli fa<br />

da spalla e pendant l’amico scapolo<br />

Fabio Bernacconi che ha il giusto<br />

fisique du role, mentre i due brigadieri<br />

ci strapperanno più di un<br />

riso per l’antica serietà professionale<br />

di quello interpretato da Oreste<br />

Aniello e le curiose fisime insieme<br />

alle doti di umanità dell’altro,<br />

Mauro Allegrini. Le due mogli,<br />

poi, ci daranno due esempi di<br />

fauna femminile, la coccolona ma<br />

anche isterica Katia Stazio e la straniera<br />

fatale ed erotomane Claudia<br />

Mingarelli. Ci vorrà il travestì del<br />

piano di sopra Massimo Arteconi a<br />

portare una ventata di serena primavera<br />

in questo club di stressati.<br />

Sarà un bel divertimento.<br />

Renato Ciavola<br />

Una fase delle prove<br />

EVENTI<br />

Dal 19 al 21 marzo si è svolta la<br />

prima edizione del Festival Fotografico<br />

Equinozio Stampa Fine Art<br />

(foto). La manifestazione è stata organizzata<br />

su proposta dell’Associazione<br />

Culturale La Fenice di Fabriano<br />

dall’Assessorato al Turismo.<br />

Ad organizzare l’aspetto tecnicologistico,<br />

oltre all’Associazione La<br />

Fenice, il fotografo specializzato in<br />

stampa fine art Antonio Manta,<br />

l’Istituto Statale d’Arte “Mannucci”<br />

e il Fotoclub arti visive. Tre giorni<br />

dedicati alle nuove tecnologie<br />

ma anche alla tradizione. Infatti le<br />

foto esposte sono state integralmente<br />

stampate con tecnica fine art<br />

su carta Fabriano. Le mostre fotografiche,<br />

che rimarranno aperte fino<br />

al 4 aprile, sono state inaugurate<br />

sabato 20 marzo presso i giardini<br />

del Poio, in una cerimonia che ha<br />

visto l’intervento del sindaco Roberto<br />

Sorci e di tutti gli organizzatori<br />

che hanno parlato con entusiasmo<br />

dell’importanza per Fabriano<br />

della realizzazione di questo evento<br />

dinnanzi ad un pubblico numeroso<br />

ed attento. Le mostre espongono<br />

opere di ben 20 artisti che ri-<br />

traggono aspetti diversi della<br />

realtà, filtrata ovviamente<br />

dai loro sguardi oltre che<br />

dai loro obiettivi . Il risultato<br />

è un insieme di opere essenzialmente<br />

differenti tra<br />

di loro, con soggetti che<br />

spaziano dai paesaggi più<br />

particolari ed insoliti a scene<br />

di vita familiare e tanto<br />

altro ancora. Un festival che<br />

ha dato la possibilità a coloro<br />

che vi hanno partecipato<br />

non solo di osservare le opere<br />

esposte, ma anche di interagire con<br />

i professionisti del settore. Questo<br />

è stato possibile grazie alla presenza<br />

di workshop interamente gratuiti<br />

incentrati su svariati temi, dalla gestione<br />

del colore nel file raw alla<br />

fotografia stenopeica. Ma non solo:<br />

è stata data infatti la possibilità ai<br />

fotoamatori di presentare il proprio<br />

portfolio e di sottoporlo all’esame<br />

di una giuria. Un evento importante<br />

per Fabriano che, soprattutto<br />

nella giornata di domenica, brulicava<br />

di persone che si recavano da<br />

una parte all’altra dei luoghi delle<br />

esposizioni: il Complesso Monu-<br />

19<br />

Connubio perfetto<br />

Tecnologia e tradizione al festival di foto<br />

Si terrà sabato 27 marzo alle ore<br />

21.15 presso la chiesa dei SS. Biagio<br />

e Romualdo, per celebrare i trecento<br />

anni dalla nascita del celebre<br />

musicista marchigiano Giovanni<br />

Battista Pergolesi (1710 – 1736)<br />

organizzato dall’Associazione Oncologica<br />

Fabrianese un evento<br />

musicale che vedrà l’esecuzione<br />

dello “Stabat Mater” per due voci<br />

femminili, orchestra d’archi e basso<br />

continuo.<br />

L’ultimo lavoro del compositore<br />

jesino morto prematuramente di<br />

tubercolosi all’età di ventisei anni,<br />

insieme alla sinfonia in si minore<br />

“Al santo sepolcro” di Antonio<br />

Vivaldi, avranno come esecutori le<br />

giovani cantanti Samantha Sapien-<br />

za (soprano) e Beatrice Mezzanotte<br />

(mezzosoprano) insieme ai “Solisti<br />

di Perugia”, nota orchestra<br />

umbra. Dirige il maestro fabrianese<br />

Daniele Quaglia. Il concerto,<br />

importante tappa di spessore artistico<br />

nell’ambito delle iniziative<br />

musicali patrocinate dal Comune<br />

mentale di San Benedetto, la Pinacoteca<br />

Civica, il Museo della Carta<br />

e della Filigrana e l’Hotel Gentile.<br />

Ed è indubbiamente stata anche<br />

la cornice tanto preziosa in cui i<br />

lavori sono stati esposti a dare ancora<br />

più valore ad un evento che<br />

già di per sé ne aveva molto, non<br />

solo per gli appassionati di fotografia<br />

ma per tutta la città. Molti<br />

sono stati infatti i visitatori di altre<br />

città che, nella giornata di domenica,<br />

hanno fatto visita a Fabriano<br />

in occasione dell’evento, e questo<br />

non può che essere un segnale positivo.<br />

Gaia Germoni<br />

Un concerto per i 300 anni di Pergolesi<br />

di Fabriano, come detto, si terrà<br />

sabato 27 marzo alle ore 21.15 presso<br />

la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo<br />

e l’Associazione Oncologica<br />

Fabrianese, tiene fino ad ora a<br />

ringraziare coloro che parteciperanno<br />

all’evento.<br />

Daniele Gattucci


20 MATELICA - CERRETO D'ESI<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Sapeva guardare lontano<br />

Enrico Mattei ricordato da un suo dipendente, Gubinelli Enrico Mattei (1906-1962)<br />

Cerreto - “Enrico Mattei elevò il<br />

lavoro a fondamento di libertà”.<br />

A ricordare il noto imprenditore è<br />

Sebastiano Gubinelli, ex avio-rifornitore<br />

di Cerreto d’Esi, dal ’62<br />

al ’95 all’Agip. Memorie che riguardano<br />

soprattutto il lato umano<br />

e generoso che caratterizzava<br />

Enrico Mattei. Vi proponiamo l'intervista<br />

a Gubinelli, proprio in<br />

questi giorni in cui la figura di<br />

Mattei è tornata protagonista sul<br />

palcoscenico matelicese del "Cinema<br />

Teatro" con uno spettacolo ideato<br />

e interpretato da Giorgio Felicetti,<br />

e presto lo sarà anche al<br />

"Piermarini" con un altro testo teatrale<br />

di Laura Curino ("L'uomo<br />

del cane nero" in scena l'8 aprile).<br />

Di entrambi trovate informazioni<br />

in questa pagina. Qui di seguito,<br />

le parole di Sebastiano Gubinelli,<br />

uno dei "ragazzi" di Mattei.<br />

Signor Gubinelli, com’è entrato<br />

a far parte dell’Agip?<br />

"E’ stato grazie al fratello di Mattei<br />

se ho intrapreso l’esperienza nel<br />

“Servizio di aviazione”. E’ stato<br />

lui, che risiedeva a Matelica, a suggerirmi,<br />

alla mia richiesta d’aiuto,<br />

di fare domanda per questa tipo di<br />

servizio che Mattei aveva creato<br />

Le letture in biblioteca<br />

Cerreto - Venerdì 26 marzo nella<br />

Biblioteca Comunale di Cerreto<br />

d’Esi alle ore 17 si svolgerà il secondo<br />

incontro di “Momenti di<br />

Lettura”, dedicato alla bibliografia<br />

marchigiana. Verranno letti dagli<br />

utenti della biblioteca dei brani<br />

e delle poesie che appartengono<br />

alla letteratura delle Marche. Far<br />

conoscere i diversi autori che hanno<br />

vissuto il nostro territorio, con<br />

grande passionalità ed entusiasmo,<br />

descrivendolo nei racconti o nelle<br />

poesie. E’ un’occasione in quanto<br />

la nostra regione ha dato i natali a<br />

personaggi importanti come Cecco<br />

d’Ascoli e Giacomo Leopardi,<br />

ma non dobbiamo dimenticare che<br />

intorno al ’60. E così dopo pochi<br />

mesi mi sono ritrovato a frequentare<br />

un corso di preparazione a Roma,<br />

in via del Tritone".<br />

Cos’è il “Servizio d’aviazione”?<br />

"E’ stata una delle tante idee avute<br />

da Mattei. E’ un servizio che fa<br />

capo all’Agip-petroli e si occupa<br />

del rifornimento di aeromobili all’interno<br />

degli aeroporti. E’ per<br />

questo motivo che io, oltre ad avere<br />

la patente E, ho preso anche quella<br />

per gli esplosivi e gli infiammabili.<br />

Ma siamo stati istruiti anche<br />

sui vari aspetti riguardanti le pratiche<br />

doganali. Il mio era un lavoro<br />

delicato, vendevo petrolio, dovevo<br />

stare molto attento a tutto quello<br />

che facevo. Siamo arrivati anche<br />

a vendere due milioni di litri<br />

di petrolio al giorno durante la<br />

guerra del Golfo, dovevamo rifornire<br />

i jumbo che portavano i soldati<br />

americani a combattere e quelli<br />

che invece rientravano in patria.<br />

Me li ricordo ancora quei giovani<br />

soldati, con la sabbia negli stivali.<br />

Ma il ricordo per me più caro è il<br />

primo rifornimento ufficiale dell’Agip,<br />

il 1° aprile del ’62 a Fiumicino.<br />

Fino ad allora il famoso 'cane<br />

a sei zampe' non esisteva negli aeroporti".<br />

"I miei ragazzi": così Mattei<br />

era solito chiamare i dipendenti<br />

“... Ricordo il 1962 sempre per la tragica fine di Enrico Mattei, del<br />

suo pilota Irnerio Bertuzzi e del giornalista che li accompagnava in<br />

quel drammatico volo. Una simile tragedia sembrava irreale. I resti<br />

del velivolo giunsero a Linate il pomeriggio del giorno dopo. Ricordo<br />

sempre con brividi e tristezza quei frammenti di carne umana e<br />

fango impigliati tra le lamiere e quell’odore paragonabile alla ‘fine’.<br />

I pezzi furono lavati il giorno dopo e sistemati sotto l’hangar dell’aeroporto,<br />

occupando all’incirca centro metri quadrati. La sigla I-<br />

SNAK era ancora chiaramente leggibile, il ruotino anteriore ancora<br />

integro perché fatto di gomma piena. Mi tornò in mente Mattei quando<br />

saliva su quell’aereo, il suo carisma, la sua personalità, il suo<br />

cappello...”.<br />

“... Ricordo che aveva forti contrasti coi personaggi politici del nostro<br />

Paese; il Presidente però considerava la politica poco più di<br />

una favola. A lui interessava guardare al futuro, e ancora oggi possiamo<br />

godere delle sue scelte in campo energetico...”.<br />

“... Ricordo Mattei che non diceva mai ‘i miei operai’ o ‘dipendenti’<br />

ma ‘i miei ragazzi’, e voleva che crescessimo insieme all’azienda.<br />

Ricordo la sua Metanopoli e le vie che ne fanno parte, le quali riportano<br />

i nomi dei suoi più grandi successi aziendali nel mondo, la sua<br />

Santa Barbara, la sua Milano, la sua Matelica, i suoi familiari che<br />

contribuirono a fare del bene...”.<br />

Sebastiano Gubinelli<br />

ce ne sono stati e ce ne sono ancora<br />

oggi altri, poeti e narratori che stanno<br />

arricchendo, con il loro contributo<br />

letterario, la cultura letteraria<br />

in Italia. Questo incontro sarà l’occasione<br />

per conoscerli, amarli ed<br />

approfondirli.<br />

I nuovi orari<br />

Questi i nuovi orari della biblioteca<br />

di Cerreto d’Esi “Lippera”, in via<br />

Tribbio, 15: lunedì, mercoledì e<br />

venerdì dalle 15 alle 18, martedì e<br />

giovedì dalle 15.30 alle 18.<br />

Telefono 0732/678904, email<br />

biblio.cerreto@cmesinofrasassi.it.<br />

Sebastiano Gubinelli, oggi,<br />

nella sua casa di Cerreto d'Esi,<br />

con la divisa dell'Agip<br />

Trentatrè anni all’Agip, che ricordi<br />

ha di questo periodo?<br />

"La mia avventura è iniziata nel<br />

’61, in Sardegna, come chilolitrista,<br />

poi nel ’62 sono stato trasferito<br />

a Fiumicino perché stava per prendere<br />

piede questo nuovo servizio<br />

di aviazione, una vera innovazione,<br />

e Mattei ci teneva molto. Mi<br />

ricordo che un giorno, durante una<br />

lezione, arrivò un suo collaboratore<br />

per sollecitare i nostri insegnanti<br />

“Ha detto il presidente di fare<br />

presto”. Mattei voleva iniziare a<br />

vendere il petrolio per contrastare<br />

i suoi concorrenti e aveva bisogno<br />

di noi. Poi per due mesi sono stato<br />

a Bolzano aspettando che fosse<br />

pronto l’aeroporto di Linate e da lì<br />

successivamente mi sono<br />

spostato a Malpensa. Conservo<br />

ancora la prima ricevuta<br />

del primo rifornimento,<br />

è datata primo gennaio<br />

del ’63. Da qui mi sono<br />

trasferito nel ’74 a Fiumicino,<br />

per avvicinarmi a<br />

casa e ci sono rimasto fino<br />

a quando non sono andato<br />

in pensione. E’ stata dura<br />

per la mia famiglia seguirmi<br />

nei miei spostamenti,<br />

ma mi è stata sempre accanto<br />

nonostante il mio<br />

lavoro mi impegnasse<br />

Matelica - Lunghissimo e internabile l’applauso finale<br />

per lo spettacolo teatrale su Enrico Mattei ideato<br />

e interpretato da Giorgio Felicetti, rappresentato<br />

al Cinema Teatro di Matelica per il 66° Anniversario<br />

dell’eccidio di Braccano. Felicetti, artista marchigiano<br />

emergente, recentemente insignito di una medaglia<br />

dal Presidente della Repubblica Napolitano per<br />

il valore civile di precedenti sue opere, ha raccontato<br />

con grande bravura la vita di Mattei condottiero d’impresa,<br />

protagonista della storia del lavoro e dell’Italia<br />

che si riscatta dalla tragica guerra fascista e dalla<br />

povertà, inventore della politica energetica italiana.<br />

Ha anche ricostruito, con un racconto teso e vibrante,<br />

sulla base di una lunga ricerca di testimonianze e<br />

soprattutto sui materiali prodotti dal Tribunale di<br />

Pavia, la tragica morte conseguente all’attentato di<br />

cui Mattei fu vittima il 27 ottobre 1962 sui cieli di<br />

Bascapè. Perché, dopo tanti silenzi e reticenze, ormai<br />

è accertato che Enrico Mattei è morto non per uno<br />

sfortunato incidente aereo, ma perché vilmente assassinato<br />

con un attentato programmato e realizzato<br />

tramite un’esplosione interna al suo aereo personale.<br />

La ricostruzione del giudice Vincenzo Calia, che tuttavia<br />

non ha potuto procedere contro gli ignoti man-<br />

molto. Non esisteva Natale, Capodanno.<br />

Non ho nemmeno assistito<br />

alla nascita di mia figlia a Cerreto,<br />

perché in quel periodo c’era molto<br />

lavoro e sono riuscito a vederla solo<br />

tre giorni dopo".<br />

Una vita dedicata all’Agip…<br />

"Ho lavorato come se l’Agip fosse<br />

mia e questo è stato merito di Mattei,<br />

un grande uomo, imprenditori<br />

come lui non ci sono più. Non conosceva<br />

l’egoismo, pensava sempre<br />

ai dipendenti e all’Italia. Guardava<br />

al futuro”.<br />

Chi è stato per lei Mattei?<br />

"Mattei era molto vicino a noi operai,<br />

voleva che fossimo istruiti e<br />

sempre in ordine. Le nostre tute<br />

gialle dovevamo cambiarcele tutti<br />

i giorni perché capitava spesso di<br />

salire sugli aerei, a rifornimento<br />

avvenuto, per far firmare le pratiche<br />

al comandante. E non potevamo<br />

presentarci sporchi di nero. Proprio<br />

in queste occasioni ho avuto<br />

l’onore di vedere da vicino il Papa,<br />

alcuni politici e personaggi famosi.<br />

Ci teneva molto a noi, ci aiutava,<br />

conosceva le nostre vicende<br />

familiari e quando atterrava o decollava<br />

dall’aeroporto appena vedeva<br />

le tute gialle ci salutava. Noi<br />

lo stimavamo così tanto che se ci<br />

avesse chiesto di lavorare per lui<br />

per un mese gratuitamente l’avremmo<br />

fatto, se lo immagina oggi? Al<br />

contrario, con i suoi dirigenti era<br />

glaciale, freddo e anche spietato.<br />

Se uno dei suoi ingegneri non fa-<br />

Gubinelli in tenuta Agip mentre rifornisce il<br />

primo jumbo atterrato a Malpensa (16/07/70)<br />

ceva bene il suo lavoro, nel giro di<br />

un giorno veniva “rimosso”, sostituito.<br />

La sua morte ci sconvolse. Io<br />

il giorno dell’incidente ero a Linate<br />

nel parcheggio sotto la torre di<br />

controllo. Stavo proprio aspettando<br />

il suo arrivo. L’operatore di controllo<br />

mi chiamò e mi disse che<br />

avevano perso il contatto l’aereo<br />

di Mattei. Io non mi preoccupai.<br />

Capitava spesso che a causa della<br />

nebbia l’aereo atterrasse a Torino<br />

o a Genova e invece dopo poco<br />

venimmo avvisati della tragedia. Il<br />

giorno dopo iniziarono a portare<br />

quel che rimaneva dell’aereo. E comunque,<br />

a differenza di quello che<br />

scrissero i giornali, l’aereo non era<br />

esploso. E’ vero, c’era odore di<br />

esplosivo, ma l’aereo non aveva<br />

preso fuoco. Ai funerali non riuscii<br />

a partecipare, ma ogni anno commemoriamo<br />

il nostro caro principale<br />

con una cerimonia nel cimitero<br />

di Matelica, dove è sepolto".<br />

Nike Giurlani<br />

Ecco "L'uomo<br />

del cane nero"<br />

Matelica - Le opportunità per approfondire<br />

la figura di questo straordinario<br />

pioniere e capitano dell’industria<br />

energetica italiana continuano<br />

anche l’8 aprile. Quel giorno,<br />

infatti, il Ruvidoteatro proporrà al<br />

Piermarini lo spettacolo ideato da<br />

Laura Curino proprio per conto dell’ENI,<br />

si intitola "L'uomo del cane<br />

nero". Lo spettacolo ha alle spalle<br />

teatri come lo Stabile di Torino e il<br />

Piccolo di Milano. L‘ideatrice non è<br />

nuova a questo genere di... prosa<br />

storica, avendo già descritto, con<br />

successo, la dinastia Olivetti. In<br />

questo monologo, la Curino ridarà<br />

di nuovo vita alla figura di Mattei e<br />

la sua parabola umana, tratteggiandone<br />

il genio e la complessità,<br />

dalla sua avventura partigiana, alla<br />

nascita e prepotente ascesa dell’ENI,<br />

alle polemiche con la stampa<br />

e in particolare con Montanelli, fino<br />

alla scomparsa nei cieli di Bascapè.<br />

Antonio Gentilucci<br />

Quel tragico 27 ottobre a Bascapè<br />

Lo spettacolo di Felicetti su Mattei ha strappato applausi al "Cinema Teatro"<br />

danti ed esecutori, ha ormai fatto tutta la luce possibile<br />

sull’attentato ordito contro Mattei e Felicetti la ripropone<br />

al pubblico con forza e coraggio. Dunque<br />

uno spettacolo di forte impatto emotivo su un grande<br />

marchigiano e italiano quale è stato Enrico Mattei,<br />

seguito con grande partecipazione e coinvolgimento<br />

da un pubblico numerosissimo, composto anche da<br />

tantissimi giovani – un fatto davvero molto bello e<br />

piacevole – con notevole affluenza anche dalle città<br />

vicine (davvero un peccato che non sia stato concesso<br />

il Teatro Piermarini). Presenti familiari di Mattei, personalità<br />

ed autorità del territorio (il vescovo di Fabriano<br />

e Matelica mons. Giancarlo Vecerrica, il vicepresidente<br />

del Consiglio Regionale Francesco Comi,<br />

ecc.). Molti i complimenti che abbiamo ricevuto per<br />

la presentazione di questo spettacolo che apre un mese<br />

di iniziative su Mattei. Li rigiriamo doverosamente a<br />

quanti hanno collaborato all’organizzazione e a Paolo<br />

Mattei, perché è grazie alla sua volontà e al suo<br />

sostegno economico che abbiamo potuto assistere a<br />

questa straordinaria prova di bravura e di passione civile<br />

di Giorgio Felicetti (vedi anche servizio pag. 12).<br />

Igino Colonnelli,<br />

Presidente Sez. ANPI “24 Marzo”


SASSOFERRATO<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 21<br />

Il premiato sport sentinate<br />

Un movimento di 850 atleti e circa 100 appassionati dirigenti<br />

“L’associazionismo sportivo sassoferratese<br />

coinvolge circa 850 atleti,<br />

gestiti da 100 dirigenti che volontariamente<br />

e gratuitamente mettono<br />

a disposizione della comunità<br />

tempo, risorse ed esperienze”. Con<br />

queste parole, l’assessore allo sport<br />

di Sassoferrato, Sandro Ceccacci,<br />

ha aperto l’incontro, tenutosi a Palazzo<br />

Oliva, sabato 20 marzo, tra<br />

le associazioni sportive sassoferratesi<br />

e l’assessore regionale Lidio<br />

Rocchi. Per continuare a svolgere<br />

in maniera efficace le loro attività,<br />

le associazioni necessitano di strutture<br />

idonee, che consentano agli<br />

istruttori e ai loro allievi di lavorare<br />

in maniera adeguata al loro impegno.<br />

L’Amministrazione comunale,<br />

per rispondere a queste richieste,<br />

ha elaborato un programma<br />

allargato, che prevede il completamento<br />

dell’area impianti sportivi<br />

di via Rulliano. Il progetto, presentato<br />

il I marzo 2010 e subito<br />

preso in esame dall’ufficio preposto,<br />

grazie all’interessamento personale<br />

dell’assessore Rocchi, prevede<br />

un manto sintetico per l’antistadio,<br />

la copertura tensiostatica del<br />

campo da basket, una pista ciclabile,<br />

che colleghi il comune di Sassoferrato<br />

con quello di Genga, una<br />

nuova pista off road, la realizza-<br />

zione di nuovi<br />

spogliatoi per il<br />

campo da tennis<br />

ed il rifacimento<br />

del fondo per i<br />

campi del bocciodromo.<br />

Per accedere<br />

ai finanziamenti<br />

ogni Comune<br />

ha bisogno<br />

di un referente in<br />

Regione che renda<br />

più snello il<br />

normale iter approvativo.L’assessore<br />

Rocchi,<br />

già dal primo incontro<br />

con le associazioni,svoltosi<br />

l’8 febbraio, ha mostrato sensibilità<br />

ed interesse ai progetti di<br />

Sassoferrato, per cui “Il nostro auspicio<br />

– ha affermato Ceccacci – è<br />

che l’assessore Rocchi possa continuare<br />

ad essere il nostro referente<br />

in Regione anche dopo la prossima<br />

tornata elettorale!” Subito<br />

dopo si è svolta la premiazione<br />

delle nove società sportive sassoferratesi,<br />

che hanno ricevuto una<br />

targa per l’impegno profuso nelle<br />

loro rispettive attività. In assenza<br />

dei presidenti Ferdinando Fioranelli<br />

e Antonio Tiberi, ha ritirato il<br />

Aspiranti attori: bravi!<br />

Da poco conclusa, la stagione di prosa<br />

2009/10 del Teatro del Sentino, ha avuto,<br />

lo scorso 13 marzo, un’appendice particolarmente<br />

significativa: la consegna degli<br />

attestati di partecipazione agli allievi della<br />

Scuola comunale di teatro per ragazzi ed<br />

adulti, splendidi protagonisti del musical<br />

“Le avventure di Giannino detto Gianburrasca”.<br />

Alla simpatica cerimonia hanno partecipato<br />

il sindaco Ugo Pesciarelli, gli insegnanti<br />

dei corsi di recitazione Ada Borgiani<br />

ed Aldo Passarini e, a sorpresa, Tommaso<br />

Paolucci (foto), responsabile del progetto artistico della citata stagione<br />

di prosa, direttore del Sistina di Roma e della Scuola di teatro<br />

sassoferratese, attualmente convalescente a seguito del delicato intervento<br />

chirurgico al cuore subito il 10 febbraio scorso, superato brillantemente.<br />

«Desidero ringraziare le numerose persone che mi sono state<br />

vicine in un momento così difficile della vita - ha detto al riguardo<br />

Paolucci - in particolare questi ragazzi sassoferratesi, le cui costanti<br />

attenzioni e testimonianze di affetto mi hanno dato una spinta psicologica<br />

enorme per superare la fase del periodo post operatorio. Nonostante<br />

mi senta un poco debole, non potevo mancare ad un appuntamento così<br />

carico per me di significati umani e professionali». Anche il sindaco ha<br />

voluto rivolgere a Paolucci parole di affetto e di stima ed ha ribadito la<br />

volontà dell’Amministrazione di voler proseguire nel solido rapporto di<br />

collaborazione instauratosi con il direttore del Sistina.<br />

Passeggiata<br />

a Santa Croce<br />

Domenica 28 marzo è in programma<br />

la classica passeggiata<br />

di primavera con il giro del Monte<br />

di S. Croce.<br />

Alle 14.30-14.45 il ritrovo e la<br />

partenza da piazza San Ugo.<br />

Il percorso è il seguente: Monastero<br />

S. Croce, Trapozzo, Valle<br />

del Gobbo, Case del Monte, Case<br />

Bertuccia, Marena ed il rientro<br />

verso le 18.30.<br />

L’iniziativa è organizzata dal<br />

Gaaum, in collaborazione con la<br />

Pro Loco di Sassoferrato ed il<br />

Comitato Tutela Ambiente.<br />

Ecco l'incontro<br />

con l'Unitalsi<br />

Ultimo appuntamento di marzo<br />

dell’iniziativa culturale “I venerdì<br />

a Palazzo Oliva - quattro chiacchiere<br />

insieme”, promossa dal Comune<br />

in collaborazione con le associazioni<br />

locali. Il prossimo incontro,<br />

in programma a Palazzo Oliva<br />

venerdì 26 marzo, alle ore 21.15, è<br />

organizzato dall’Unitalsi e sarà incentrato<br />

sul tema “L’amore: il vero<br />

senso della vita”. Si parlerà di solidarietà<br />

cristiana come impegno<br />

sociale, attraverso le testimonianze<br />

di Giuliana Calcagni e Sergio<br />

Guidi e con l’ausilio di immagini.<br />

I rappresentanti delle società sportive sassoferratori ed alcuni atleti con il<br />

sindaco Ugo Pesciarelli e con l'assessore regionale Lidio Rocchi<br />

premio per l’A.S.D. Sassoferrato<br />

Genga Luigino Azzeri, che oltre a<br />

ringraziare le autorità, ha sottolineato<br />

la presenza allo stadio di ben<br />

400 persone durante l’ultima partita<br />

di campionato. E’ stata poi la<br />

volta del volley, la cui presidentessa,<br />

Mara Cesauri, nel ricevere<br />

il premio, ha ricordato i successi<br />

dalla pallavolo sassoferratese, in<br />

questo momento prima in classifica<br />

ed ha formulato la speranza di<br />

accedere alla prima divisione. Si<br />

sono succeduti poi davanti al sindaco<br />

Ugo Pesciarelli e all’assesso-<br />

Il colore, gli effetti cromatici, la<br />

raffinatezza stilistica, l’armonia<br />

delle forme. Quattro elementi, questi,<br />

che caratterizzano in<br />

maniera significativa il linguaggio<br />

artistico di Ezio<br />

Tambini, autore della mostra<br />

di opere pittoriche che<br />

verrà inaugurata sabato 27<br />

marzo, alle ore 17, nella<br />

ex chiesa di San Giuseppe,<br />

in piazza Matteotti. La mostra<br />

ospita sedici pregevoli opere che<br />

rivelano il talento e la sensibilità<br />

di un artista dalle basi classiche,<br />

ma che si esprime compiutamente<br />

con un linguaggio moderno, improntato<br />

al realismo e, spesso, all’iperrealismo.<br />

«Le mie opere -<br />

spiega Tambini - vogliono rappresentare<br />

un mondo parallelo al<br />

reale, una sorta di portale per luoghi,<br />

oggetti e persone che nascono<br />

e si muovono in una dimensione<br />

onirica». Attraverso la raffinata tecnica<br />

e il gusto estetico dell’artista,<br />

le nature morte, le cose, i ritratti si<br />

aprono allo spazio e alla luce e, da<br />

fermi e silenti, assumono una dimensione<br />

dinamica, viva, che è<br />

insieme bellezza, eleganza, poesia.<br />

Componenti, queste, che riflettono<br />

la sensibilità interiore e la filosofia<br />

di vita dell’artista. «Tambini<br />

- scrive Stefano Trojani nel catalogo<br />

che “accompagna” la mostra -<br />

concentra la sua esperienza pittorica<br />

in un recupero pienamente<br />

evidente della realtà, nella sua crudezza<br />

formale e del tutto decifrabile,<br />

pur in una tensione a dei risultati<br />

capaci di narrare gli aspetti<br />

più interiori delle cose e dell’uomo,<br />

anche nelle componenti più<br />

spirituali e con gli accenti d’una<br />

sensibilità tutta aggiornata». Per<br />

Galliano Crinella, che ha firmato<br />

re Rocchi l’Agis<br />

Sassoferrato, con<br />

il suo presidente<br />

Mauro Pesciarelli,<br />

l’associazione<br />

Lallobasket, presieduta<br />

da Andrea<br />

D’Agostino e il<br />

gruppo sportivo<br />

Taekwondo con il<br />

maestro Giovanni<br />

Berardi. In questa<br />

disciplina, un premio<br />

speciale è<br />

stato assegnato a<br />

Ludovica Fiori<br />

per i suoi straordinari<br />

successi ottenuti<br />

in gare sia<br />

interregionali sia nazionali. Una<br />

targa ricordo è stata consegnata per<br />

il Tennis Club al suo nuovo presidente<br />

Claudio Pettinelli, il quale si<br />

è augurato di vedere realizzata al<br />

più presto la copertura del campo<br />

da tennis. Infine sono stati premiati<br />

Franco Rosa in qualità di presidente<br />

del Gruppo Ciclistico Avis,<br />

Daniele Fiori per la Bocciofila sassoferratese<br />

ed infine Riccardo Pellegrini,<br />

vice presidente dell’A.s.d.-<br />

T.p.s. Associazione Modellisti del<br />

Sentino. E’ quindi intervenuto l’assessore<br />

Rocchi, ricordando di aver<br />

un altro dei testi critici in catalogo,<br />

quelle dell’artista sassoferratese<br />

«sono opere che nascono da una<br />

forte motivazione interiore<br />

e ideale. Ne sono prova<br />

la freschezza ed immediatezza<br />

che sanno trasmettere,<br />

ma lo è anche quel dinamismo,<br />

quel movimento<br />

controllato ma altamente<br />

espressivo che è, ad un<br />

tempo, uno dei caratteri e dei misteri<br />

della creatività artistica». Dunque,<br />

un pittore degno di attenzio-<br />

mantenuto la promessa fatta nel<br />

precedente incontro, dimostrando<br />

con il suo interessamento e con la<br />

sua presenza quanto l’istituzione<br />

regionale sia vicina alle associazioni.<br />

Subito dopo il sindaco di<br />

Sassoferrato ha ribadito che è compito<br />

delle istituzioni valorizzare e<br />

premiare le associazioni che operano<br />

nel paese. In particolare, quelle<br />

sportive compiono un’opera<br />

meritoria nei confronti dei giovani<br />

trasmettendo loro valori positivi,<br />

collaborando con le famiglie e con<br />

la scuola alla loro socializzazione<br />

e al loro corretto sviluppo psicofisico.<br />

“I progetti dell’assessore allo<br />

sport sono ambiziosi – ha aggiunto<br />

il sindaco – quindi occorre il<br />

supporto della Regione, altrimenti<br />

il Comune, da solo, non potrà realizzarli”.<br />

Ed è proprio sul tema<br />

della collaborazione che ha ripreso<br />

la parola l’assessore Ceccacci,<br />

il quale ha chiesto a tutte le associazioni<br />

il proprio contributo per<br />

ripristinare la settimana sportiva,<br />

senza più gli esasperati antagonismi<br />

che ne avevano decretato la<br />

fine. L’incontro si è concluso con<br />

l’analisi della proposta organizzativa<br />

della settimana sportiva, presentata<br />

dall’assessore.<br />

Renata Marchesi<br />

L'espressività di Tambini in mostra<br />

ne, protagonista di una esposizione<br />

che merita di essere visitata. Il<br />

catalogo, pregevole per immagini<br />

e contenuti critici, è stato realizzato<br />

con il contributo della Fondazione<br />

della Cassa di Risparmio di<br />

Fabriano e Cupramontana e stampato<br />

dalla Tipografia Garofoli di<br />

Sassoferrato. La mostra, ad ingresso<br />

gratuito, resterà aperta tutti i<br />

giorni fino all’11 aprile, con ingresso<br />

pomeridiano dalle ore 16 alle<br />

19 ed anche nelle mattine dei giorni<br />

festivi dalle 10 alle 12.


22 <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

La<br />

chiesa<br />

Concerto con la Corale S. Cecilia<br />

MUSICA... SANTA<br />

SOTTO LA CROCE<br />

Lunedì 29 marzo alle ore 21 il Gruppo Corale Santa Cecilia proporrà presso S. Giuseppe<br />

Lavoratore "La Preghiera sotto la Croce". I cristiani chiamano “santa” la settimana che va<br />

dalla domenica delle Palme a Pasqua, perché in questi sette giorni rievocano con la memoria<br />

e rivivono con le celebrazioni la morte e la risurrezione di Gesù, il fondamento della loro<br />

fede. Sono tanti i modi per rievocare e rivivere questo “mistero”, cioè questo evento che<br />

supera la nostra comprensione razionale.<br />

Uno dei modi che i cristiani hanno da sempre privilegiato è l’arte, perché essa può arrivare<br />

là dove la mente è costretta ad arrendersi.<br />

Lunedì 20 marzo, proprio all’inizio di questa “Settimana Santa”, il Gruppo Corale “Santa<br />

Cecilia”, diretto dal Maestro Marcello Marini, inserendosi in questa tradizione, propone<br />

non di parlare o di ragionare sul “mistero”, ma di contemplarlo con brani musicali di autori<br />

che in epoche diverse e con stili e sensibilità diversi si sono misurati con la morte e la<br />

risurrezione del Signore.<br />

La “preghiera sotto la Croce” proporrà i seguenti brani: Et incarnatus est di M. Marini, In<br />

mont Oliveti di G. B. Martini, Popule meus di G. P. da Palestrina, Stabat Mater di Z.<br />

Kodàly, Pianto di Maria di Anonimo XIII secolo, Heli, heli, lamma sabactani di L. Bàrdos,<br />

Tenebrae factae sunt di P. A. Borroni, Miserere G. B. Pergolesi, O crux, ave di G. P. da<br />

Palestrina, O bone Jesu! di G. P. da Palestrina, O Jesu Christe di Van Berchem.<br />

I brani saranno presentati da un commento di Tonino Lasconi, letto da Oreste Aniello.<br />

Cappella al<br />

seminario<br />

da aprire<br />

DOMENICA 28 MARZO<br />

(Lc 22,14-23,56)<br />

Una parola per tutti<br />

Con la Domenica delle Palme stiamo entrando<br />

nella Settimana Santa. La prima parte del<br />

Vangelo è l’addio del Maestro ai suoi apostoli.<br />

Nell’Eucaristia, il rendimento di grazie, si<br />

rinnova il sacrificio di Gesù, che sostiene e<br />

vivifica la nuova alleanza.<br />

Nel Getsèmani Cristo condivide con i suoi<br />

discepoli il momento dell’angoscia e della<br />

difficoltà. Giuda, uno dei dodici, tradisce il<br />

Salvatore per avidità e lo fa arrestare, forse<br />

nemmeno immaginando il male che avrebbe<br />

procurato. Il Messia, non si difende, non si<br />

oppone alla cattura, comportandosi come<br />

“agnello condotto al macello” (Is 53,7). La<br />

spada sguainata e pronta a colpire rappresenta<br />

l’uomo abbandonato alla sua istintività.<br />

Pietro, di fronte alla sofferenza ha il tipico<br />

comportamento umano: ha paura, si tira indietro,<br />

sfugge.<br />

Pilato, rappresentante dell’autorità, nella sua<br />

mediocrità ed indecisione è schiavo della<br />

massa e non sa prendersi le sue responsabilità.<br />

Pur sapendo Gesù innocente teme di<br />

rischiare e lo crocifigge compiendo una grande<br />

ingiustizia. Il Cristo, ucciso per l’invidia dei<br />

capi di Israele, libera con la Sua morte tanti<br />

uomini dal dominio del peccato. La vita del<br />

Figlio di Dio diventa martirio ed attraverso<br />

l’espiazione, il sacrificio, l’olocausto, si attua<br />

il riscatto, la redenzione, la salvezza.<br />

In questa Pasqua potrà esser aperta la nuova Cappella<br />

della Casa del Seminario diocesano.<br />

Chiediamo a tutti la collaborazione per organizzarla.<br />

C’è bisogno di tutto: altare, ambone, via crucis, banchi,<br />

sedie ed altro.<br />

Si è in attesa di coloro che intendono contribuire per<br />

donare un proprio segno di amore al nostro seminario.<br />

Ci si può rivolgere alla Curia o al Rettore del Seminario,<br />

don Giovanni Mosciatti.<br />

Come la possiamo vivere<br />

- Il Salvatore ha scelto di amare anche coloro<br />

che lo deridono, lo scherniscono e lo odiano;<br />

rischiando, si è compromesso per gli uomini.<br />

Noi ci doniamo totalmente nell’amore o pretendiamo<br />

prima di essere amati?<br />

- Gesù dice semplicemente la verità, anche<br />

se quella stessa verità lo porterà sulla croce.<br />

Noi, invece, molto spesso ed in modo quasi<br />

meccanico, siamo falsi perché abbiamo paura,<br />

ci nascondiamo, scappiamo e di conseguenza<br />

non siamo liberi.<br />

- L’uomo non dà più valore al sacrificio, al<br />

dono di sé.<br />

Invece la sofferenza ha una forza redentrice<br />

e dovrebbe incitare l’uomo all’impegno e<br />

all’amore verso il prossimo.<br />

- Gesù ha tracciato la vera via di salvezza per<br />

tutta l’umanità: vincere il male convertendosi<br />

al bene.<br />

Chi si professa cristiano dovrebbe sempre<br />

interrogarsi se, come Giuda, ha tradito Gesù<br />

provando ad arrestare il Suo disegno ed il<br />

cammino della Chiesa.<br />

- Nel Vangelo di Matteo c’è scritto: “Non<br />

chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà<br />

nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà<br />

del Padre mio che è nei cieli”.<br />

Ecco il grande salto di qualità nel nostro<br />

cammino di fede di questa Quaresima: dire<br />

col cuore “sì, eccomi Signore!”.<br />

Leone XII,<br />

tante iniziative<br />

Comincia a prendere corpo il programma di festeggiamenti previsti in occasione del 250°<br />

anniversario della nascita di Papa Leone XII°. L’inizio delle manifestazioni è fissato per il<br />

20 giugno con una celebrazione al Santuario della Madonna di Frasassi presieduta da mons.<br />

Vecerrica. Questo tempio, edificato dallo stesso Pontefice, costituirà insieme alla chiesa di<br />

Monticelli e alla stessa Genga, il teatro di tutti gli avvenimenti. Con l’occasione verrà<br />

ristampato e presentato per l’occasione un libro di padre Pagnani che ne illustra la vita e<br />

l’opera. Seguiranno diverse iniziative, di carattere sia culturale che religioso distribuite nel<br />

corso di un anno, che culmineranno con l’organizzazione di una mostra e di un convegno.<br />

Scopo del comitato organizzatore, che raccoglie le sinergie del Comune di Genga, della<br />

diocesi di Fabriano nonché delle associazioni culturali del posto e della stessa famiglia del<br />

Papa, è quello di far conoscere al grande pubblico l’immenso contributo che quest’uomo<br />

seppe profondere alla realtà locale.<br />

La nostra<br />

povera<br />

storia<br />

Dramma teatrale<br />

Papa<br />

Leone XII<br />

Mercoledì 31 marzo alle ore 21 alla Sacra Famiglia verrà<br />

rappresentato il dramma di don Nicola Gatti “La nostra povera<br />

storia” dove si racconta il cammino dei 40 anni della<br />

parrocchia e del suo tentativo di porre a fondamento il Vangelo.<br />

Un viaggio alla ricerca di idee, di iniziative attuali per<br />

provare ad assomigliare ad una comunità cristiana con momenti<br />

belli, sconfitte e ripartite continue. Ce lo proporranno<br />

con la recitazione alcuni protagonisti, con canzoni la band<br />

Campo Sportivo, Enrico Pucci della Casa Madonna della<br />

Rosa, Tiziano Cingolani, Mattia De Vito e Andreina Leporoni<br />

e con filmati di alcuni momenti significativi della comunità<br />

parrocchiale.<br />

Adorazione fino a GIUGNO<br />

Da lunedì 5 aprile fino a domenica 6 giugno, Solennità del Corpus Domini, prosegue<br />

l’Adorazione Eucaristica quotidiana dalle 15 alle 18 presso la Chiesa di S. Biagio e S.<br />

Romualdo. ”I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca<br />

tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che Lo adorano devono adorarLo in spirito e<br />

verità”. (Gv 4, 23-24).<br />

60° DI DON<br />

GRANDONI: Sabato 27<br />

marzo alle 11.30 il Vescovo<br />

presiede la concelebrazione<br />

a S. Silvestro per il 60°<br />

di sacerdozio di don Domenico<br />

Grandoni.<br />

DOMENICA<br />

DELLE PALME: Domenica<br />

28 marzo alle 10.30<br />

benedizione delle palme e<br />

S. <strong>Messa</strong> del Vescovo a Pianello<br />

di Genga presso lo<br />

stabilimento Merloni.<br />

ANNIVERSARIO<br />

DI CAMPODONICO:<br />

Domenica 28 marzo alle 17<br />

S. <strong>Messa</strong> del Vescovo a<br />

Campodonico per il 10° anniversario<br />

di sacerdozio di<br />

don Luigi.<br />

JOLE FATTORINI Fattorini Mario e Bianca; GIOVANNI<br />

PAURI Gentili Enrico – Paoletti Ines – Paola e Fiorella;<br />

FRANCESCO TIBERI Turk Paul – Marsiliani Maria Ersilla;<br />

LUIGI LESTI Gerini Luigi – Condominio di via Angelelli, 18;<br />

LUCIANO GATTI Miranda Nanzieri<br />

AUGUSTA Ercolani Ersilia; IDA FIORETTI Fam. Trombetti<br />

Francesco; FRANCESCO Vincenza Rossi; MAURO PELLAC-<br />

CHIA Laura – Marcella – Giovanna – Federica – Fiorella –<br />

Rosita – Marisa – Orietta; ANDREA ORFEI Orfei Filomena;<br />

GINA PIETRINI Orfei Filomena; DALMO CUCCO Cucco<br />

Adriano; ERSILIA SCARAFONI Marsiliani Maria Ersilla;<br />

REGINA GATTUCCI Cucco Adriano<br />

LUCIA Caterina e Luigi Rossi; GINO ARTIGIANI Fam.<br />

Santomartino; PROPRI DEFUNTI Orfei Filomena – Latini<br />

– N.N.<br />

Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono<br />

presso:<br />

Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano<br />

(p.le XX Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)-<br />

Tabaccheria Balducci (p.za del Comune)-Tabaccheria Bartoccetti<br />

(via la Spina)-Fiori Rossi e Mercanti (via De Gasperi)-Idea<br />

Fiore (via Marconi) Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani).


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Il presidente della Cei<br />

Card. Angelo Bagnasco tiene<br />

la prolusione al Consiglio<br />

episcopale permanente<br />

“Vi supplico in nome di Cristo: lasciatevi<br />

riconciliare con Dio”: questo<br />

versetto della seconda Lettera<br />

di san Paolo ai Corinti fa da pensiero<br />

unificante della prolusione<br />

che il cardinale Angelo Bagnasco,<br />

presidente della Cei, ha presentato<br />

il 22 marzo al Consiglio episcopale<br />

permanente dei vescovi, che è<br />

proseguito fino al 25 marzo a Roma.<br />

Tutto il testo è segnato dalla “consapevolezza<br />

di una conversione necessaria<br />

e irrevocabile”, in riferimento a<br />

molteplici fattori ed eventi che segnano<br />

la vita della Chiesa come quella<br />

della società nel suo complesso. Il<br />

cardinale fa riferimento anzitutto agli<br />

attacchi a quel “mistagogo formidabile<br />

del nostro tempo che è Benedetto<br />

XVI”, notando come<br />

“quanto più, da qualche parte, si<br />

tenta inutilmente di sfiorare la sua<br />

limpida e amabile persona, tanto<br />

più il popolo di Dio a lui guarda<br />

DIOCESI<br />

La chiesa<br />

Immaginare il nuovo<br />

La prolusione del Cardinale Bagnasco al consiglio permanente della Cei<br />

commosso e fiero”. Circa il ruolo e<br />

il comportamento di vescovi e preti,<br />

aggiunge, “non ci sono incarichi<br />

o ruoli da interpretare come ‘un<br />

privilegio personale’, o da trasformare<br />

in occasioni per ‘una brillante<br />

carriera’, quando c’è solo ‘un servizio<br />

da rendere con dedizione e<br />

umiltà’”.<br />

Un peccato “scandalosamente<br />

grave”. Nei passaggi iniziali della<br />

sua prolusione, il card. Bagnasco<br />

dedica ampio spazio alla lettera<br />

pastorale ai cattolici d’Irlanda<br />

scritta dal Papa nei giorni scorsi,<br />

dopo l’esplodere dello scandalo<br />

della pedofilia, notando come questi<br />

fatti rappresentino un “crimine<br />

odioso, ma anche peccato scandalosamente<br />

grave che tradisce il patto<br />

di fiducia iscritto nel rapporto educativo”.<br />

“Senza dubbio la pedofilia<br />

è sempre qualcosa di aberrante –<br />

prosegue – e, se commessa da una<br />

IL FUTURO NELLA NEBBIA<br />

Quando si parla di giovani si dice che sono la speranza del futuro. Poi ci<br />

guardiamo intorno e sentiamo che i giovani di oggi sono sfiduciati. Mentre<br />

i giovani della generazioni passate a trent’anni si prendevano cura dei<br />

genitori anziani, ora i trentenni, senza lavoro, vanno a rosicchiare la<br />

pensione dei vecchi, in attesa che l’orizzonte si schiarisca.<br />

Dopo gli anni Cinquanta del secolo scorso, ho sentito più dire più volte:<br />

“non voglio che i miei figli abbiano a soffrire come noi” e questi genitori<br />

di allora hanno appagato ogni desiderio dei figli per un amore, solo<br />

apparente. Nel Sessantotto si predicava: ”E’ proibito proibire”, poi i verbi<br />

“voglio”, ”pretendo” hanno continuato ad essere le parole più ricercate.<br />

Naturalmente per questi figli i loro genitori contadini erano stati poco<br />

intelligenti per fare i servi dei ricchi. Non voglio fare commenti, né giudicare.<br />

Scrivo solo quello che ho sentito e ho veduto. Penso che oggi<br />

tutti possiamo constatare che è di moda esigere il rispetto dei propri<br />

diritti, mentre si parla poco dei doveri, che uno ha nella società.<br />

Il sopraggiungere della crisi economica ha messo in crisi i giovani, abituati<br />

ad avere tutto. In questa situazione ho creduto opportuno far sentire<br />

cosa ha detto Papa Benedetto XVI ai giovani di tutto il mondo in occasione<br />

della Giornata mondiale della Gioventù, che si celebra il 28 marzo,<br />

domenica delle Palme.<br />

Il Papa commenta il passo del Vangelo di Marco dove un giovane chiede<br />

Quest’anno per la prima volta le<br />

parrocchie di Argignano e di Attiggio<br />

danno un segno di unità e di<br />

comunione pastorale proprio nel<br />

periodo in cui i cristiani celebrano<br />

la comunione di Dio con ogni essere<br />

vivente: il dono che Gesù Cristo<br />

ha fatto della Salvezza per ogni<br />

uomo. Proprio per questo motivo<br />

le celebrazioni del Triduo pasquale<br />

verranno fatte una sola volta per<br />

entrambe le parrocchie:<br />

- il Giovedì Santo sia i parrocchiani<br />

di Argignano,<br />

di Bassano che quelli di<br />

Attiggio si raduneranno<br />

nella chiesa parrocchiale<br />

di Argignano per celebrare<br />

la <strong>Messa</strong> della Cena del<br />

Signore, ricordo dell’istituzione<br />

dell’Eucaristia da<br />

parte di Gesù, nella quale<br />

si svolgerà anche il tradizionale<br />

rito della lavanda<br />

dei piedi, fatto a tutti i<br />

bambini che questo anno<br />

riceveranno il dono della<br />

Prima Comunione.<br />

- Il Venerdì Santo, invece,<br />

sarà la volta di Attiggio, e<br />

con tutti i parrocchiani dei<br />

tre paesi celebreremo insieme<br />

la Passione del Signore<br />

nella chiesa di Attiggio.<br />

Durante la liturgia<br />

della croce, tutti i ragazzi<br />

del catechismo dei tre pa-<br />

<strong>Messa</strong>bus,<br />

pronta<br />

la NOVITÀ<br />

persona consacrata, acquista una<br />

gravità morale ancora maggiore.<br />

Per questo, insieme al profondo dolore<br />

e ad un insopprimibile senso<br />

di vergogna, noi vescovi ci uniamo<br />

al Pastore universale nell’esprimere<br />

tutto il nostro rammarico e la<br />

nostra vicinanza a chi ha subìto il<br />

tradimento di un’infanzia violata”.<br />

Libertà religiosa, ancora attacchi.<br />

“Sacerdoti di convinzione, capaci<br />

di autonomia pensante”: è<br />

quanto il presidente dei vescovi<br />

chiede al clero per essere all’altezza<br />

dei tempi, senza “indulgere in<br />

ingenua condiscendenza allo spirito<br />

del tempo”, rilevando tra l’altro<br />

un crescente interesse religioso nella<br />

popolazione, come ad esempio nel<br />

caso delle “ostensioni” (quella di<br />

sant’Antonio, a Padova, e presto<br />

quella della Sindone a Torino). Rilancia<br />

quindi l’esigenza dell’“educazione”,<br />

che sarà oggetto<br />

degli Orientamenti pastorali per il<br />

prossimo decennio. Il cardinale<br />

passa poi a trattare i temi internazionali,<br />

a partire dai due recenti<br />

terremoti di Haiti e del Cile, notando<br />

l’esigenza di “attrezzarsi per rispondere<br />

in modo non improvvisato<br />

né episodico alle tragedie che<br />

si presentano” e anche la generosità<br />

della risposta della popolazione<br />

italiana. Un altro tema all’attenzione<br />

è quello degli attacchi alla “libertà<br />

religiosa” e, in particolare, “la<br />

recrudescenza degli attacchi ai cattolici”<br />

in vari Paesi del mondo.<br />

Valori non negoziabili. Gli ultimi<br />

argomenti affrontati nella prolusione<br />

riguardano i temi della difesa della<br />

vita, della riaffermazione dei “valori<br />

non negoziabili” in politica e<br />

della esigenza che a rappresentare<br />

i cittadini ci siano cittadini onesti<br />

e possibilmente pervasi dei valori<br />

cristiani.<br />

a Gesù: ”Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”.<br />

Gesù chiede al giovane di osservare i dieci comandamenti, poi gli dice:<br />

”Una cosa sola ti manca: Va’ vendi quello che hai e dallo ai poveri, e<br />

avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”. Rovescia tutto: prima dare,<br />

poi chiedere. “Seguimi” non significa solo ascoltare la voce di Dio che<br />

chiama a una vita di consacrazione, è anche mettersi a lavoro con chi<br />

tiene il posto di Gesù: la Chiesa. Qui esemplifico richiamando l’esperienza<br />

delle cooperative realizzate nel Sud dalle Chiese locali, per utilizzare<br />

i terreni confiscati ai mafiosi. Ci voleva il coraggio per coltivare<br />

quelle terre e senza l’appoggio delle Chiese era difficile iniziare. Oggi<br />

sono una realtà in progresso. Cristo chiede il coraggio, ma sta sempre<br />

misteriosamente accanto per dare un aiuto. Il Papa ancora dice: “Come il<br />

giovane ricco, forse anche voi vivete situazioni di instabilità, di turbamento<br />

o di sofferenza che vi portano ad aspirare ad una vita non mediocre<br />

e a chiedervi: in che consiste una vita riuscita? Che cosa devo fare?<br />

Quale deve essere il mio progetto di vita? Non abbiate paura di affrontare<br />

queste domande. Lontano dal sopraffarvi esse esprimono le grandi aspirazioni,<br />

che sono presenti nel vostro cuore. Pertanto vanno ascoltate”.<br />

In sostanza il Papa chiede ai giovani di andare contro corrente “rispetto<br />

alla mentalità attuale che propone una libertà svicolata dai valori, da<br />

regole, da norme oggettive e invita a rifiutare ogni limite ai desideri del<br />

momento”. Se è necessario attraversare un fiume in piena occorre fare<br />

cordata e invocare Dio.<br />

D. Libero<br />

esi rappresenteranno la Via Crucis,<br />

aiutandoci a meditare e a vivere con<br />

intensità diversa i misteri della salvezza.<br />

A questo scopo, vista la notevole<br />

presenza di persone anziane e magari<br />

di parrocchiani che non hanno<br />

voglia o modo di prendere la macchina,<br />

la parrocchia mette a disposizione<br />

il <strong>Messa</strong>bus, cioè un auto-<br />

bus trasformato per l’occorrenza e<br />

gentilmente messo a disposizione<br />

dal Comune di Fabriano, con il<br />

quale chiunque lo desideri potrà,<br />

senza pagare alcun biglietto, essere<br />

trasferito da una parrocchia all’altra<br />

prima e dopo le celebrazioni.<br />

E allora, fatevi sotto e prenotate<br />

un posto sul primo <strong>Messa</strong>bus della<br />

Diocesi di Fabriano-Matelica!<br />

Settimana Santa<br />

tra Attiggio ed Argignano<br />

Domenica delle Palme 28 marzo:<br />

· Attiggio: ore 10 benedizione delle Palme sul Piazzale della chiesa.<br />

· Argignano: ore 11.30 benedizione delle Palme sul Piazzale della chiesa.<br />

Giovedì Santo 1 aprile: Celebrazione della Cena del Signore ore 21<br />

ad Argignano.<br />

In questa celebrazione tutti i ragazzi che si stanno preparando a ricevere<br />

il sacramento della Prima Comunione riceveranno il gesto simbolico<br />

della lavanda dei piedi (Partenza del <strong>Messa</strong>bus: ore 20.30 dal Piazzale<br />

della chiesa di Attiggio).<br />

Venerdì Santo 2 aprile: Celebrazione della Passione del Signore ore<br />

21.00 ad Attiggio con Via Crucis vivente fatta da tutti ragazzi del catechismo<br />

di Argignano e di Attiggio.<br />

(Partenza del <strong>Messa</strong>bus: ore 20.30 dalla Piazza di Argignano)<br />

Sabato Santo 3 aprile - Veglia Pasquale - ore 21 ad Argignano con<br />

benedizione del fuoco sul Piazzale della Chiesa - ore 22.30 ad Attiggio<br />

con benedizione del fuoco sul Piazzale della chiesa.<br />

23<br />

FERIALI<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.20: - S. Silvestro<br />

ore 7.45: - M. della Misericordia<br />

- Mon. S. Margherita<br />

ore 8.00: - Casa di Riposo<br />

- Collegio Gentile - S. Luca<br />

ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />

ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 16.00: - Cappella dell'ospedale<br />

ore 17.00: - Sacro Cuore<br />

ore 18.00: - San Venanzio<br />

ore 18.15: - Scala Santa (S. Biagio)<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

- Sacra Famiglia<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

- S. Nicolò (lun-merc-ven.)<br />

- S. Nicolò -<br />

Centro Comunitario (mart-gio)<br />

FESTIVE DEL SABATO<br />

ore 17.00: - Sacro Cuore<br />

ore 18.00: - S. Venanzio<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- Sacra Famiglia<br />

- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- M. della Misericordia<br />

- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />

- Collegiglioni<br />

- Collegio Gentile<br />

FESTIVE<br />

ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />

ore 7.30: - Cappuccine<br />

ore 8.00: - M. della Misericordia<br />

- Casa di Riposo<br />

ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />

- Sacra Famiglia<br />

- S. Margherita<br />

ore 8.45: - S. Luca<br />

ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

cripta<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

- S. Caterina (Auditorium)<br />

- Collegio Gentile<br />

ore 9.30: - San Venanzio<br />

- Collepaganello<br />

ore 10.00: - M. della Misericordia<br />

- Cappella dell'ospedale<br />

- Nebbiano<br />

ore 10.15: - Attiggio<br />

ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

- S. Silvestro<br />

ore 11.00: - S. Nicolò<br />

- S. Giuseppe Lavoratore<br />

ore 11.15: - San Venanzio<br />

- Sacra Famiglia<br />

ore 11.30: - M. della Misericordia<br />

- S. Maria in Campo<br />

ore 11.45: - Argignano<br />

ore 15.00: - Bassano<br />

ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />

ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />

ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />

- M. della Misericordia<br />

ore 19.00: - S. Nicolò<br />

MATELICA<br />

MESSE FERIALI<br />

7.30: - Regina Pacis<br />

8.00: - S.Teresa<br />

9.30: - Concattedrale S. Maria<br />

17.30: - Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

18.30:- S. Teresa<br />

- S. Francesco<br />

MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />

18.00: - Concattedrale S. Maria<br />

18.30: - S. Teresa<br />

- Regina Pacis<br />

MESSE FESTIVE<br />

7.30:- Beata Mattia<br />

8.00:- Concattedrale S. Maria<br />

8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />

9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />

9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />

10.30:- Concattedrale S. Maria<br />

- Regina Pacis<br />

11.00:- S. Teresa<br />

11.15:- S. Francesco<br />

11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />

12.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.00:- Concattedrale S. Maria<br />

18.30:- S. Teresa -<br />

19.00:- Regina Pacis


24 DEFUNTI<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Mercoledì 31 marzo<br />

ricorre il 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GILDO ROSCINI<br />

La moglie, i figli, il genero, la nuora,<br />

le nipoti ed i parenti lo ricordano<br />

con affetto. S. <strong>Messa</strong> giovedì 1<br />

aprile alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S.VENANZIO<br />

Mercoledì 31 marzo<br />

ricorre il 2° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

BENITO FATTORINI<br />

La moglie Anita, i figli, la nuora, i<br />

nipotini, il fratello, le sorelle ed i<br />

parenti lo ricordano con affetto. S.<br />

<strong>Messa</strong> martedì 30 marzo alle ore<br />

18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di CAMPODIEGOLI<br />

Giovedì 25 marzo<br />

è ricorso il 5° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GINO ROSSINI<br />

Nel ricordarlo verrà celebrata una<br />

S. <strong>Messa</strong> domenica 28 marzo alle<br />

ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA PARR. di CANCELLI<br />

Domenica 28 marzo<br />

ricorre il 10° anniversario<br />

della scomparsa del caro<br />

PIETRO BILEI<br />

Le tracce indelebili restano tali anche<br />

a distanza di anni. Anche se ne<br />

sono passati 10 i ricordi sono sempre<br />

nitidi e sempre limpidi gli insegnamenti<br />

che ci hai trasmesso con<br />

le tue azioni. Ti sentiamo sempre<br />

con noi anche se la presenza fisica<br />

ci manca. Noi e quanti vorranno, ci<br />

uniremo in un'unica preghiera domenica<br />

28 marzo alle ore 12.<br />

Tua moglie e i tuoi figli<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 23 marzo, a 69 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

PAOLA ACUTI<br />

in BIZZARRI<br />

Lo comunicano il marito Vittorio, i<br />

figli Tiziana, Giovanni e Roberto, il<br />

genero Rossano, le nuore Antonietta<br />

e Francesca, i nipoti Nicholas<br />

e Andrea ed i familiari tutti.<br />

Impresa Funebre Belardinelli<br />

ANNIVERSARIO<br />

Venerdì 26 marzo<br />

ricorre il 7° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

PIETRO GRILLINI<br />

I suoi cari lo ricordano con affetto.<br />

Ss. Messe venerdì 26 marzo alle<br />

ore 18 nella chiesa della Sacra<br />

Famiglia e sabato 27 marzo alle<br />

ore 17 nella chiesa di S. Michele. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di SAN DONATO<br />

Mercoledì 31 marzo<br />

ricorre il 13° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIANNI BIANCHI<br />

La mamma, il babbo, il fratello<br />

Samuele e la nonna lo ricordano<br />

con tanto amore ed affetto. Durante<br />

la S. <strong>Messa</strong> di martedì 30 marzo<br />

alle ore 18 sarà ricordato il nonno<br />

GIOVANNI FARINELLI. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. GIUSEPPE LAV.<br />

Mercoledì 31 marzo<br />

ricorre il 26° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

ANNA LATINI<br />

Il marito ed i parenti la ricordano<br />

con affetto. S. <strong>Messa</strong> martedì 30<br />

marzo alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

Sabato 27 marzo<br />

ricorre l'anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

OLGA ALLEGRINI in ACUTI<br />

La madre, il figlio, il marito ed i<br />

familiari la ricordano con affetto.<br />

Ss. Messe lunedì 29 marzo alle ore<br />

9 nel Santuario della Madonna del<br />

Buon Gesù e alle ore 18 nella chiesa<br />

di S. Venanzo. Si ringrazia chi si<br />

unirà alle preghiere.<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

La perdita di un genitore è qualche<br />

cosa che ti destabilizza, è come se<br />

ti tagliassero le gambe, se ti portassero<br />

via i polmoni, anche se sei<br />

abbastanza grande, non hai più<br />

punti di riferimento. Questo è successo<br />

a me e mio fratello. Negli<br />

ultimi giorni trascorsi in ospedale,<br />

siamo stati accanto a nostro padre<br />

consapevoli di ciò che stava per<br />

accadere, nella tristezza di quei<br />

lunghi momenti siamo stati supportati<br />

e sostenuti dalla professionalità,<br />

dal rispetto e dall'umanità<br />

di tutto il personale medico e infermieristico<br />

del reparto medicina interna<br />

dell'ospedale di Fabriano.<br />

Attraverso le pagine di questo giornale<br />

vogliamo dire grazie a dottori<br />

ed infermieri per non avere considerato<br />

nostro padre solo il n° 17 di<br />

lunga degenza, ma un essere umano<br />

che dignitosamente stava lasciando<br />

questa vita.<br />

Infinitamente grazie a tutti.<br />

Francesco e Anna Sprega<br />

ANNIVERSARIO<br />

Sabato 27 marzo<br />

ricorre il 22° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

ENRICO CRIALESI<br />

I familiari lo ricordano con immutato<br />

affetto. In suo ricordo sarà<br />

celebrata una S. <strong>Messa</strong> nella chiesa<br />

delle Cappuccine. Durante la<br />

celebrazione sarà ricordata la moglie<br />

MARIA a 3 mesi dalla scomparsa.<br />

Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

BOCCI, il martire<br />

C’è nel cimitero di S. Maria, nell’antico “campo”, la cappella della<br />

famiglia Bocci, dove dallo scorso anno si erge un cippo che<br />

ricorda il martire fiorentino Enrico Bocci, medaglia d’oro della<br />

Resistenza, lo stesso per il quale Piero Calamandrei compose la<br />

bellissima epigrafe che si trova nel sacrario degli eroi del<br />

loggiato S. Francesco. Questa cappella funeraria accoglie ora<br />

anche il corpo mortale del dr. Paolo Bocci Balocchi (classe 1932)<br />

che del martire era nipote (figlio del fratello Riccardo), anzi<br />

intimo come figlio a lui che non aveva avuto discendenza diretta.<br />

Là dormono nel sonno eterno i suoi genitori, il suo nonno Decio<br />

(che fu direttore della Scuola Tecnica di Fabriano), il suo<br />

bisnonno Emidio che fu cospiratore risorgimentale e capo del<br />

Governo provvisorio Comunale del 1861, il suo prozio Icilio<br />

architetto restauratore del nostro palazzo del Podestà e tutti i<br />

suoi congiunti Bocci che morirono giovani o che lasciarono<br />

eredità d’affetti solo all’interno di questa famiglia. Là riposerebbe<br />

anche l’eroico zio Enrico se i suoi carnefici non avessero<br />

commesso l’ulteriore oltraggio di non far più ritrovare il corpo<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA S. VENANZO<br />

S. <strong>Messa</strong> martedì 30 marzo<br />

alle ore 18 in ricordo<br />

dei cari coniugi<br />

MARINO ACUTI<br />

ed ELENA CARNEVALI<br />

I familiari ringraziano chi vorrà<br />

unirsi alle loro preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 23 marzo, a 79 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

LINA MEZZANOTTE<br />

ved. MORETTINI<br />

Lo comunicano i figli Cinzia e Sandro,<br />

il genero Pietro Baldoni, i nipoti<br />

Camillo e Caterina, le cognate,<br />

i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. NICOLO'<br />

Centro Comunitario<br />

Domenica 28 marzo<br />

ricorre il 3° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

GIANFRANCO VENANZONI<br />

La moglie e la figlia lo ricordano<br />

con immutato affetto. S. <strong>Messa</strong><br />

sabato 27 marzo alle ore 18. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di NEBBIANO<br />

Mercoledì 31 marzo<br />

ricorre il 1° anniversario<br />

della scomparsa dell'amata<br />

PASQUA DE FELICI<br />

I figli, la figlia, le nuore, il genero<br />

ed i nipoti la ricordano con affetto.<br />

S. <strong>Messa</strong> domenica 28 marzo alle<br />

ore 12. Si ringrazia chi si unirà alle<br />

preghiere.<br />

TRIGESIMO ANNUNCIO<br />

CHIESA della MISERICORDIA<br />

Venerdì 2 aprile<br />

ricorre il trigesimo<br />

della scomparsa dell'amata<br />

MONIQUE PELLEGRINI<br />

in MANFREDI<br />

I genitori, il marito, i figli ed i<br />

parenti la ricordano con affetto. S.<br />

<strong>Messa</strong> lunedì 5 aprile alle ore 8. Si<br />

ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Giovedì 18 marzo, a 88 anni,<br />

a Roma, è tornato al Signore<br />

RAIMONDO MONTANARI<br />

Lo comunicano la moglie Maria<br />

Antonelli, i figli Giuseppe e Paola,<br />

la nuora Maria Teresa, il genero<br />

Andrea, i nipoti Luca e Francesca,<br />

la sorella Lina, i cognati, le cognate,<br />

i nipoti ed i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

Quelle telefonate<br />

di Tonino Carino<br />

Lunedì 8 marzo 2010 ore 21.30 un sms: “Tonino ci ha lasciato”. Ho<br />

un rapporto sereno con la morte delle persone care, un inevitabile<br />

momento della vita, ma stavolta non riesco a trattenere qualche<br />

lacrima per un uomo assolutamente straordinario da incontrare nel<br />

difficile mondo all’interno del quale lavoro e vivo.<br />

Martedì 9 una giornata tormentata da un inaspettato nevone<br />

incredibile anche in pieno inverno.<br />

Mercoledì 10 ore 14.30 i funerali in una cattedrale e piazza di Ascoli<br />

Piceno gremita di tifosi ascolani e di amici, con testimonianze<br />

commosse a fine <strong>Messa</strong> di Nuccio Fava, ex direttore di Raiuno, di<br />

Nino Benvenuti, di Carletto Mazzone allenatore dell’Ascoli presidenza<br />

Rozzi nel periodo in cui Tonino ha sdoganato la provincia al<br />

Calcio Televisivo Italiano. Solo grazie alla Sua simpatia e al suo<br />

modo di esasperare la semplicità, i vari 90° minuto e altri programmi<br />

sportivi iniziavano a tenere presente collegamenti con piccole<br />

squadre come Ascoli, e poi Parma e via dicendo, collegamenti che<br />

fino ad allora erano esclusiva di Città quali Milano, Roma, Firenze,<br />

Napoli. Il parroco di Ascoli ha voluto che all’entrata e all’uscita di<br />

Tonino dalla chiesa, accompagnato dalla moglie e dai suoi 2 figli, le<br />

campane suonassero a festa. Ognuno ha avuto un Suo momento di<br />

piacevole sensazione di festa ricordando una Sua faccia, una Sua<br />

gaffe, una Sua frase.<br />

Il mio è stato per uno dei Suoi immancabili amorevoli simpatici<br />

rimproveri che mi faceva per un aggettivo inadatto o per un<br />

pantalone troppo eccentrico<br />

o per un gesto esagerato<br />

che mi arrivava<br />

puntuale con una telefonata<br />

al mio cellulare<br />

non oltre un minuto dopo<br />

aver chiuso un collegamento<br />

in diretta Rai.<br />

E la telefonata terminava<br />

sempre con “Vieneme<br />

a trovare che ce mangiamo<br />

qualche cosa”.<br />

Grazie Tonino della Tua<br />

semplicità e allegria, diffondila,<br />

se potrai, a<br />

quanti più possibile fanno<br />

il nostro lavoro.<br />

Paolo Notari<br />

Martedì 16 marzo, a 89 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

GENTILE SPURI<br />

Lo comunicano la moglie Nazzarena,<br />

i figli Dario e Dilia, la nuora<br />

Mirella, il genero Sebastiano, i nipoti<br />

Tania, Chiara, Luca ed Elena,<br />

i pronipoti Domitilla, Matteo e Riccardo,<br />

il fratello Dionisio, la sorella<br />

Iva, la cognata ed i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 20 marzo, a 66 anni,<br />

è tornata al Signore<br />

ROSA BARTOCCI<br />

ved. VISSANI<br />

Lo comunicano la figlia Catia, il<br />

fratello Arduino, i cugini, i nipoti ed<br />

i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

martoriato. Ed è cosa singolare e ammirevole che una famiglia<br />

fiorentina ormai da tre generazioni voglia conservare intatte le<br />

sue radici fabrianesi attraverso il culto dei defunti accolti tutti<br />

nella sua terra d’origine, mai dimenticata ed anche per questo<br />

impossibile da dimenticare. Paolo Bocci Balocchi (Balocchi era il<br />

cognome della madre) era dottore agronomo e come tale è<br />

vissuto molti anni in Africa, in missioni per conto della Fao e di<br />

altre Organizzazioni internazionali, facendo dell’agricoltura la<br />

sua ragione di vita. In Africa (e precisamente in Tanzania) era<br />

ritornato da volontario negli anni della pensione ed aveva dato<br />

vita ad un riuscito progetto di allevamenti bovini affidato alle<br />

donne, progetto che da poche decine di capi di bestiame recati<br />

in dono dall’Italia si era sviluppato in centinaia di capi attraverso<br />

le vitelle nate successivamente che venivano donate dalle prime<br />

donatarie ad altre donne. Ne era nata una non piccola centrale<br />

del latte tuttora viva e vitale, che Paolo Bocci, foto amatore di<br />

tutto rispetto e membro del club fotografico di Senigallia, quello<br />

del celebre Mario Giacomelli, aveva documentato con immagini<br />

suggestive tutte giocate nel singolare contrasto tra il bianco del<br />

latte e lo scuro della pelle delle lattaiole africane. Nel ricordino<br />

fatto stampare dai familiari si vede Paolo alla guida di un trattore<br />

in una vigna delle colline fiorentine e nel retro è riportata una<br />

frase celebre di Cicerone: “l’agricoltura è la professione propria<br />

ANNUNCIO<br />

Martedì 23 marzo, a 89 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

SEBASTIANO<br />

SPURI FOROTTI<br />

Lo comunicano la moglie Elisa Apo,<br />

le figlie Gabriella, Paola e Daniela,<br />

il genero Giancarlo, i nipoti, la pronipote,<br />

il fratello Rosilio, i cognati,<br />

le cognate, i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

del savio, l’arte adatta al semplice<br />

e l’occupazione più degna<br />

di ogni uomo libero”.<br />

Vi è detto anche, di Paolo Bocci:<br />

“la sua generosità, la leggerezza<br />

del suo vivere, il suo<br />

amore per la terra e per l’arte,<br />

la sua estrema umiltà saranno<br />

sempre nel cuore di chi ha<br />

avuto la fortuna di incontrarlo”.<br />

ANNIVERSARIO<br />

CHIESA di S. NICOLO'<br />

Centro Comunitario<br />

Venerdì 2 aprile<br />

ricorre il 18° anniversario<br />

della scomparsa dell'amato<br />

LUCIANO ALBERTI<br />

La moglie, i figli ed i parenti lo<br />

ricordano con affetto. S. <strong>Messa</strong> giovedì<br />

8 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia<br />

chi si unirà alle preghiere.<br />

ANNUNCIO<br />

Sabato 20 marzo,<br />

a 74 anni,<br />

è tornato al Signore<br />

ANGELO ROSSI<br />

Lo comunicano la sorella Giulia, la<br />

cognata Sandra, i nipoti Elda, Fabio,<br />

Gino ed i parenti tutti.<br />

Marchigiano<br />

Impresa Funebre<br />

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<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

La<br />

cultura<br />

La verità su don Berrettini<br />

Sulla sua morte nulla fu casuale: un convegno a Costacciaro<br />

Dopo lunga riflessione credo di<br />

aver capito le ragioni che condussero<br />

al barbaro assassinio di don<br />

David Berrettini, avvenuto il 19<br />

giugno 1944, ad opera dei nazifascisti<br />

presso il molino di San Donato.<br />

Una versione non ideologica,<br />

che ho presentato anche nel<br />

convegno svoltosi il 6 marzo a<br />

Costacciaro, in cui è stato presentato<br />

l’opuscolo del gualdese Valerio<br />

Anderlini dal titolo “Un eroe<br />

da conoscere. Don David Berrettini<br />

Medaglia d’oro al valore civile”,<br />

trovando il consenso dei presenti.<br />

Non ho documenti inediti da<br />

presentare, bensì una rilettura critica<br />

delle fonti già note, a cominciare<br />

dal fondamentale testo di<br />

Carlo Canavari (“Stille di martirio<br />

e di morte”, Fabriano, 1950). Sono<br />

partito da una domanda: perché il<br />

2 maggio 1944 a don David “fu<br />

ordinato dal comando fascista di<br />

Fabriano” – come risulta da un<br />

“promemoria dattiloscritto del tempo<br />

firmato da cinque testimoni”,<br />

citato da Anderlini – di assistere<br />

alla fucilazione dei giovani partigiani<br />

Ivan Silvestrini ed Elvio Pigliapoco<br />

nel muro di cinta del cimitero<br />

di Santa Maria, dove ancora<br />

oggi si notano i segni delle pallottole,<br />

confessando Pigliapoco e<br />

Molto antica è la frazione fabrianese<br />

di Viacce, posta ai piedi del<br />

selvaggio versante orientale del<br />

Monte Cucco marchigiano, ed un<br />

tempo denominata “Villa di Viaccio”<br />

o “di Viaccie” e “Viacce”. Già<br />

citato fra gli anni 1203, 1205, 1279<br />

e 1282, nel XII-XIII secolo, il piccolo<br />

centro pedeappenninico marchigiano<br />

dovette anche godere<br />

d’una certa quale importanza strategica,<br />

come centro di strada e di<br />

La lapide commemorativa<br />

di Don Davide Berrettini;<br />

a sinistra l'immagine<br />

ricevendo da Silvestrini la lettera<br />

con le ultime parole da consegnare<br />

alla famiglia, divenuta uno dei documenti<br />

più toccanti della Resistenza?<br />

In fin dei conti lui era il parroco di<br />

Marischio, una località lontana da<br />

Santa Maria, dove invece era più<br />

logica la presenza del parroco del<br />

posto o di uno residente in città.<br />

Non è specificato quando, ma la<br />

canonica di don David fu pure oggetto<br />

di una irruzione dei fascisti<br />

alla ricerca di “disertori” e dei partigiani,<br />

una notizia indirettamente<br />

confermata da due interviste che<br />

feci nel 1989, rispettivamente a<br />

Sebastiano Bilei (13/10) e ad Annibale<br />

Battelli (15/10), entrambi di<br />

Marischio. Mi raccontarono che un<br />

gruppo di giovani marischiani<br />

(Aldo Cecchetelli, Sante Cerini,<br />

Achille Cocco e altri) furono costretti<br />

ad arruolarsi nel 1944 nella<br />

Repubblica sociale e condotti nella<br />

caserma di Jesi, da dove alla fine<br />

di maggio fuggirono rocambolescamente<br />

e tornarono in paese, dormendo<br />

molte notti all’addiaccio.<br />

Qui Bilei sperimentò – mi disse –<br />

il carattere di don David che gli<br />

manifestò la sua solidarietà e chiese<br />

informazioni su come erano fuggiti.<br />

Erano loro, dunque, i disertori<br />

cercati dai fascisti, a questo punto<br />

tra maggio e giugno? Il racconto<br />

di Battelli, poi, è interessante, perché<br />

permette di capire che in quei<br />

terribili giorni anche a Marischio<br />

stava nascendo una cellula di resistenti,<br />

che si riuniva in una cava<br />

vicina al paese.<br />

Egli si rese protagonista anche di<br />

un episodio curioso, in quanto una<br />

sera vi incontrò il padre Gerardo<br />

che “all’insaputa di noi famigliari<br />

era entrato nella Resistenza. Appena<br />

mi vide esclamò con stupore: ‘E<br />

tu che ci fai qui?’”<br />

A questi dati di fatto si deve aggiungere<br />

che nei mesi di aprile,<br />

maggio, giugno, i nazifascisti intensificarono<br />

i rastrellamenti per<br />

fare terra bruciata intorno ai partigiani,<br />

che a loro volta si spostavano<br />

continuamente da una località<br />

all’altra per evitare brutte sorprese.<br />

Non a caso Silvestrini e Pigliapoco<br />

furono arrestati dal milite De<br />

Andreis sotto Melano. Sicuramente<br />

capitarono a Marischio e approfittarono<br />

della disponibilità del<br />

parroco, che era come il vaso di<br />

coccio tra tanti vasi di ferro.<br />

Trovo molto plausibile, dunque,<br />

che dagli informatori del regime<br />

(dovevano essercene anche a Marischio,<br />

se è vero che l’Ovra ne ave-<br />

Il canto riunisce Fabriano e Costacciaro alla S. Famiglia<br />

Due Corali e la tradizione quaresimale<br />

crocevia viario, a controllo dei transiti<br />

e traffici transappenninici se,<br />

già nel 1205 (perg. 125 di S. Vittore<br />

e carta diplomatica dello Zonghi<br />

z. XXXIX anno 1203), l’area<br />

ad essa contornante, era denominata<br />

“Rocca Viatii”, cioè “Rocca<br />

di Viaccio”, poi, “Viazzi” (1282 –<br />

Carta di San Cassiano) e, quindi<br />

“Viazzio” (1468).<br />

Si veda, in proposito, Dalmazio<br />

Pilati, Storia di Fabriano, dalle<br />

origini all’alba del terzo millennio,<br />

Fondazione Carifac, 2004, p.<br />

351. Forti e continui dovettero, poi,<br />

essere i contatti con i centri del contermine<br />

versante umbro del Cucco,<br />

se, nel 1279, come si può leggere<br />

in un documento, i sindaci<br />

della Villa di Viaccio spartirono il<br />

Monte Cucco con Monaldello e<br />

Petruccio di D(omi)nus Armanno<br />

di Guelfone, Signori del Castello<br />

di Costacciaro. Territorialmente<br />

va uno per ogni caseggiato, a cui<br />

pagava cinque mila lire al mese,<br />

quattro milioni di lire), fosse arrivata<br />

al tenente nero Antonio Gobbi<br />

la soffiata che il prete era “amico”<br />

dei partigiani e dei disertori, e<br />

che perciò meritava una severa lezione.<br />

Solo così si spiegano l’obbligo<br />

di assistere alla fucilazione<br />

dei due patrioti e la successiva irruzione<br />

nella canonica.<br />

Sulla sua morte, pure, mi sono fatto<br />

un’idea precisa. Intanto, visti i<br />

precedenti, credo che chiunque sarebbe<br />

scappato, in preda al panico,<br />

il 19 giugno alle 5 del mattino,<br />

quando l’ufficiale tedesco gli intimò<br />

di presentarsi al comando, per<br />

dare informazioni sull’attacco partigiano<br />

di pochi minuti prima, di<br />

cui sia C. Canavari, S.Bilei e<br />

A.Battelli, hanno testimoniato –<br />

questo è un altro fatto noto, ma finora<br />

trascurato – che “nessuno<br />

degli abitanti vicini s’è accorto né<br />

sul luogo v’è traccia alcuna”.<br />

Dunque perché fu ammazzato brutalmente,<br />

di notte, a San Donato,<br />

con un processo sommario, prendendo<br />

a pretesto un’azione partigiana<br />

inventata (anche se ci fosse<br />

stata, non ci furono vittime), quando<br />

la sua morte avrebbe potuto avere<br />

un valore esemplare se eseguita<br />

compartita tra i distretti di Sassoferrato<br />

e Fabriano, la Villa di Viacce,<br />

passò, nel 1295, definitivamente<br />

sotto la giurisdizione fabrianese.<br />

A Viacce (nome di luogo forse<br />

derivato da “via Acci”, vale a dire<br />

‘via di proprietà (o controllata) di<br />

un certo Accio’ o “via actus”, cioè<br />

‘sentiero’) vi era, altresì, come detto,<br />

una rocca, probabilmente identificabile,<br />

oggi, con un vecchio,<br />

anzi antico, agglomerato di case,<br />

sorgente presso il paese vero e proprio.<br />

L’Eremo di Monte Cucco, infine,<br />

annoverò, fino al 1860, fra i suoi<br />

possedimenti, anche la Villa di<br />

Viaccio, già proprietà, prima del<br />

1310, della Precettoria Templare<br />

25<br />

alla luce del sole, come fu per gli<br />

innocenti fratelli Latini?<br />

La risposta sta forse nel fatto che<br />

don David, suo malgrado, fu testimone<br />

oculare dell’orrendo delitto<br />

dei due partigiani, poi vide in faccia<br />

chi guidò il plotone di esecuzione,<br />

i miliziani e conosceva i<br />

mandanti che aveva incontrato in<br />

caserma. Non dimentichiamo che<br />

siamo a pochi giorni dalla liberazione<br />

di Fabriano e che nel 1947<br />

per i fatti sopra descritti fu condannata<br />

a morte dal Tribunale di Ancona<br />

“la belva di Fabriano”, che<br />

nel 1953 fu prosciolta a Perugia per<br />

l’abilità degli avvocati che smontarono<br />

l’accusa giocando sulla<br />

memoria dei testimoni.<br />

I suoi complici, altresì, furono condannati<br />

contumaci e di loro non si<br />

è saputo più niente. In conclusione,<br />

se il giovane prete di Marischio<br />

fosse stato vivo, per questi criminali<br />

come sarebbe andata a finire?<br />

Se tali supposizioni sono vere, si<br />

può affermare che dietro la truce<br />

esecuzione nulla sia stato casuale,<br />

anzi che ci sia stata una precisa<br />

macchinazione ed è giunto il momento<br />

che Marischio, dopo 66<br />

anni, restituisca l’onore al suo parroco.<br />

Terenzio Baldoni<br />

di Rigo Petroso di Perticano. Su<br />

una casa di Viacce campeggia, tuttora,<br />

uno stemma nobiliare, che,<br />

così, recita testualmente: “Aere D.<br />

Mag. Thei de Aug. Instaurata<br />

MDVII”.<br />

Non sappiamo chi fosse, esattamente,<br />

questo “Dominus Magister<br />

Tei”, ma, forse, lo si potrebbe anche<br />

identificare con un religioso<br />

originario della città di Gubbio,<br />

nella quale città una ragguardevole<br />

e “papalina” famiglia Tei ha risieduto<br />

fino a circa il 1860.<br />

Nei pressi del bivio della strada che<br />

conduce a Morentella e Viacce,<br />

sorge un’antica ed interessante edicola<br />

mariana.<br />

Euro Puletti


26 TERRITORIO<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

La cultura<br />

I sovraumani silenzi di Stelluti<br />

Al Museo della Carta la mostra dell'incisore<br />

E’ stata aperta sabato 13 marzo la<br />

mostra di Roberto Stelluti dal titolo<br />

Disegni e incisioni 1971-2010<br />

nei locali del Museo della Carta,<br />

patrocinata dal Comune di Fabriano,<br />

da Fabriano Turismo e dalla<br />

Regione Marche (si protrarrà fino<br />

al 9 maggio). Nelle oltre cinquanta<br />

opere esposte emerge una linea segnica<br />

che mostra il significante oltre<br />

l’immagine significata, come da<br />

sempre Stelluti ci ha abituati. Le<br />

incisioni e i disegni (alcuni mai<br />

esposti prima) sono una scoperta<br />

ininterrotta non solo di particolari<br />

(per lo più naturalistici), ma anche<br />

di ascendenza esistenzialista. Le<br />

domande sull’essere e sull’esistere<br />

del mondo umano, vegetale e animale,<br />

pur essendo distanti dalla realtà<br />

del singolo nel suo quotidiano,<br />

lo spingono a scavare l’interiorità,<br />

a sentirsi un “ego” rispetto al<br />

mondo stesso. Questi interrogativi<br />

sono quindi avvertiti e posti come<br />

fondamentali nel momento in cui<br />

l’io capta il vivere più nascosto e<br />

si chiede la ragione dell’esistere<br />

come sua parte e del suo rapporto<br />

con esso. L’artista si immerge nel<br />

senso della parola essere, e da questo<br />

tema nasce l’assillo che impegna<br />

la coscienza dei pensatori esistenzialisti,<br />

come spesso sanno essere<br />

proprio gli incisori. Roberto<br />

Stelluti traduce questa percezione<br />

nelle sue straordinarie, meticolose<br />

opere, e come scrive Enrico Crispolti<br />

nel catalogo uscito per la<br />

mostra, “recupera una propria possibilità<br />

di dialogo con la tradizione<br />

al di là del tempo”. Basta guardare<br />

l’acquaforte su rame La pedemontana<br />

a Cantia (2000-2003,<br />

nella foto) per capire che lo sguardo<br />

riflessivo di Stelluti si amplifica<br />

in un universo totalizzante, in<br />

un infinito leopardiano. Nelle sue<br />

lastre figurano comete e girasoli,<br />

soffioni, una foltissima vegetazione<br />

marchigiana, come i ruderi di<br />

un’archeologia industriale che “sospendono”<br />

il tempo in una lunga<br />

stasi (il tempo senza tempo). Roberto<br />

Stelluti è uno dei più grandi<br />

incisori italiani, capace di riaccendere<br />

la forza espressiva di Luigi<br />

Bartolini e di Walter Piacesi, con-<br />

Epigrafe in memoria<br />

dei fratelli SPACCA<br />

Piccola storia nella Storia. Cancelli<br />

1898. Per ricordare la morte<br />

in battaglia dei fratelli Spacca<br />

(v.“L’Azione” n.11 del 13<br />

marzo 2010), il Comitato promotore<br />

commissionò una lapide<br />

di marmo sulla quale incidere<br />

parole indelebili nel tempo.<br />

Doveva essere murata sulla<br />

facciata di una casa, lungo la<br />

strada nazionale, come esempio<br />

e monito per cancellani e viandanti.<br />

Purtroppo il testo dell’epigrafe<br />

scritto da Romeo Fattori,<br />

risultò troppo lungo rispetto<br />

alla superficie della lastra.<br />

La lapide di Cancelli<br />

Occorreva ridurlo e di molto.<br />

L’Autore si oppose fermamente alla modifica. Senza lapide, rimandata la<br />

commemorazione col disappunto di tutti. Fattori aveva fatto le cose in<br />

grande. Per dar più prestigio alla sua fervorosa composizione, l’aveva<br />

inviata addirittura a Giosuè Carducci con la preghiera di migliorarne<br />

eventualmente, il contenuto. Il Poeta sostituì solo tre parole e la rispedì<br />

al mittente dicendo: ”Va bene, per quanto io poi m’intenda di epigrafi.<br />

Saluti. Con affetto Giosuè Carducci”. Il testo originale corretto, mai pubblicato,<br />

è il seguente: SÙ I CAMPI DI ADUA/ STRENUAMENTE COM-<br />

Parliamone tra noi…<br />

spazio a Sandra Balducci<br />

La riscoperta e l’aggiornamento di<br />

nuovi poeti del nostro comprensorio,<br />

rispetto ai già citati nelle due<br />

Antologie “Poeti di oggi nel fabrianese”<br />

del 1996 e 2004 con oltre<br />

65 autori, aumenta sensibilmente<br />

gli appassionati della poesia, che<br />

hanno finalmente l’occasione di<br />

farsi conoscere non solo ai parenti<br />

e agli amici più stretti. Con Sandra<br />

Balducci, si conclude questo<br />

appuntamento settimanale iniziato<br />

con: Patrizia Quagliani, Milvia<br />

Ragni e Miranda Biondi. I promo-<br />

tori dell’iniziativa auspicano che<br />

altri poeti e scrittori del nostro Comune<br />

si facciano avanti, perché<br />

scrivere è soprattutto dono di vita.<br />

Sandra Balducci, nasce a Fabriano.<br />

Diplomata all’ Istituto Commerciale,<br />

indirizza successivamente i<br />

suoi interessi per le Arti, spaziando<br />

dalla pittura, la musica, la scrittura<br />

e la fotografia. Ha partecipato<br />

a diverse mostre e concorsi artistici:<br />

Genova Pegli, Jesi e a Fabriano<br />

in occasione del Palio di San Giovanni<br />

Battista. In un viaggio a Pra-<br />

terranei affini al fabrianese, ma anche<br />

di aggiungere una personale<br />

interpretazione della realtà collinare<br />

e appenninica. La contemplazione<br />

del luogo, infatti, si annida in<br />

una riflessione di stampo poetico<br />

allineata alla perfezione della forma,<br />

all’esaltazione del chiaroscurale,<br />

dove è solo apparente l’immediatezza<br />

della visione. In un passaggio<br />

di sequenza filmico, Roberto<br />

Stelluti illustra e ripercorre il<br />

sentimento della natura caro a Leopardi.<br />

L’idillio non è fermo in un quadro<br />

bucolico, in un componimento di<br />

ispirazione pastorale, ma si muove<br />

nell’espressione lirica di un’avventura<br />

escatologica, in un investimento<br />

dello spirito nato dall’assimilazione<br />

del mistero della natura<br />

e dalla capacità di sentire e vedere<br />

questa piccola, grande natura.<br />

L’idillio, per Stelluti, si trasferisce<br />

nel soggetto, e il paesaggio compare<br />

come stimolo e occasione rivelando<br />

la dispersione dell’infinito<br />

(ancora di stampo leopardiano).<br />

Gli elementi esteriori si sviluppa-<br />

Roberto Stelluti espone alla Galleria Don Chisciotte di Roma dal 27<br />

marzo al 15 maggio con “Archeologie”, opere dal 1979 al 2010.<br />

L’inaugurazione nella capitale in via Brunetti avverrà venerdì 26<br />

marzo alle 18.30.<br />

no in un colle, in una siepe che limita<br />

l’orizzonte, in uno stormire di<br />

fronde, nelle immagini della pedemontana,<br />

della fine dell’estate, dei<br />

melograni e del tramonto, della<br />

quercia malata ecc. Quello che non<br />

è di ostacolo alla vista diviene per-<br />

BATTENDO I FRATELLI TENENTE AMEDEO E FURIERE PAOLO<br />

SPACCA/ MORIVANO/ LA NATIA CANCELLI/ ALTERA DI AVER<br />

DATO A LA PATRIA IL SANGUE DI DUE SUOI/ QUI/ NE VOLLE SCOL-<br />

PITI I NOMI GLORIOSI/ ESEMPI E MONITI/ A I FIGLI FUTURI/ 1 GIU-<br />

GNO MDCCCXCVIII.<br />

PER SOTTOSCRIZIONE DI POPOLO CONCORRENTI CITTÀ E FRA-<br />

ZIONI DI FABRIANO, COMUNE, ENTI, SODALIZI E, CON NOBILE<br />

FERVORE, GLI UFFICIALI DELLA DIVISIONE DI ANCONA, QUI AC-<br />

CAMPATI NE L’AGOSTO DEL 1897.<br />

Quando poi mesi dopo, a Romeo sbollirono le marianne riprese carta e<br />

penna e scrisse:<br />

a i fratelli/ tenente AMEDEO furiere PAOLO SPACCA/ su i campi di<br />

Adua/ strenuamente caduti/ la terra nativa/ memore altera/ 1 marzo MDCC-<br />

CXCVIII.<br />

Finalmente la commemorazione avvenne il 25 settembre con grande concorso<br />

di popolo e autorità. Conclusi i festeggiamenti, il Comitato ringraziò<br />

pubblicamente tutti i collaboratori, ma “dimenticò” volutamente<br />

Fattori. Dodici anni dopo l’evento, giunse nel Municipio di Fabriano<br />

una lettera scritta a macchina: “Illustrissimo Signor Sindaco, Collamato,<br />

3 febbraio 1910, a questa Città, che da tanti anni mi ospita, e che amo<br />

quanto la Città ove nacqui, offro un documento che riguarda la sua storia.<br />

Le dimensioni della Lapide murata in Cancelli, mi costrinsero ad<br />

abbreviare l’Epigrafe, che retro si legge, corretta dal Grande Poeta, non<br />

per questo diminuisce il valore dell’autografo. Nella speranza che l’offerta<br />

non sia sgradita alla S.V.I., La ringrazio del benigno accoglimento,<br />

mentre mi confermo dev. obl. Dottor Romeo Fattori”.<br />

Lo scopo segreto dello scrivente, quello di far conoscere ai posteri l’epigrafe<br />

originale sacrificata e dimenticata. E Fattori c’è riuscito se stiamo<br />

qui a parlar di lui dopo cent’anni.<br />

Si ringrazia la sig.ra Barbara Zenobi della Biblioteca Comunale di Fabriano<br />

“Romualdo Sassi”, per il ritrovamento e la segnalazione dei documenti<br />

citati.<br />

B. Beltrame<br />

ga, scopre la musica e decide di<br />

conoscerla più a fondo iniziando<br />

nello studio del violino e poi nel<br />

pianoforte. E’ membro dell’orchestra<br />

giovanile, della Scuola Bartolomeo<br />

Barbarino di Fabriano.<br />

Amante della letteratura e del sano<br />

scrivere, si diletta a comporre poesie<br />

e racconti. Si presenta ai lettori<br />

de L’Azione con questo poema.<br />

Sandro Tiberi<br />

Piccola goccia<br />

in cerca dell’infinito mare,<br />

non rendere vana<br />

la tua unica esistenza.<br />

Dalle montagne nasci<br />

insieme ai tuoi fratelli,<br />

il viaggio della vita<br />

ti svela la sua strada.<br />

Ostacoli,<br />

sempre più ostacoli<br />

sul tuo arduo cammino,<br />

ma tu scivoli fluida<br />

verso la tua meta.<br />

Nulla temi<br />

se non di ristagnare,<br />

ma grande è il richiamo<br />

e forte il suo amore.<br />

Piccola goccia,<br />

ritrova la tua gemella<br />

e sciogliti con lei<br />

nell’immensità del mare.<br />

tanto stimolo alla visione interiore,<br />

all’immaginazione dell’incisore.<br />

E sorgono dentro di lui gli interminati<br />

spazi del cielo e i sovrumani<br />

silenzi, la profondissima quiete…<br />

Alessandro Moscè<br />

Archeoclub,<br />

un click<br />

Concorso fotografico<br />

La sede Archeoclub di Fabriano indice<br />

il concorso fotografico “Paesaggio<br />

naturale e urbano del territorio<br />

fabrianese”. Il concorso è suddiviso<br />

in due categorie riservate a<br />

studenti e fotografi non professionisti.<br />

La categoria studenti si articola<br />

in tre sezioni: elementari,<br />

medie inferiori e superiori di età<br />

non superiore ai 20 anni. La categoria<br />

fotografi non professionisti<br />

ha un’unica sezione ed è riservata<br />

a quanti non svolgano la professione<br />

di fotografo ed abbiano<br />

un’età superiore ai 15 anni e non<br />

rientrino nella categoria sopra citata.<br />

I concorrenti possono presentare<br />

una o più fotografie per un massimo<br />

di 4 immagini. Le immagini<br />

possono essere in formato orizzontale<br />

o verticale e realizzate in esterni<br />

o in interni. Le immagini possono<br />

essere in bianco e nero o a<br />

colori.<br />

Il primo classificato della Ia categoria<br />

sezione scuola elementare è<br />

materiale fotografico per un valore<br />

di 50.000 euro. Il 1° classificato<br />

della 1a categoria scuole medie, 1°<br />

classificato della 1a categoria scuole<br />

superiori e 1° classificato della<br />

categoria amatori: materiale elettronico<br />

per un valore di 100.000<br />

euro. La giuria si riserva di assegnare<br />

ulteriori premi speciali qualora<br />

lo ritenesse opportuno.<br />

L’imballaggio deve comprendere:<br />

fotografie/CD ROM debitamente<br />

etichettati, eventuali moduli di liberatoria<br />

debitamente compilati. Il<br />

tutto sarà spedito al seguente indirizzo<br />

entro e non oltre il 30 aprile<br />

2010: Archeoclub Fabriano c/o<br />

Fabi via Gioberti 67 – 60044 Fabriano<br />

(AN).


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Lo<br />

sport<br />

BASKET Serie C Dilettanti<br />

Che brusco risveglio<br />

Dopo nove vittorie consecutive, la Spider è andata ko a Loiano di Bologna<br />

Il capitano Giacomo Gatti ce l'ha<br />

messa davvero tutta (4/4 da tre),<br />

ma contro il Murri non è bastato<br />

Tutto da rifare, avrebbe detto il grande<br />

Gino Bartali. Dopo nove successi consecutivi,<br />

la Spider Fabriano ha perso<br />

93-78 a Loiano di Bologna contro il<br />

Castiglione Murri, mentre il Santarcangelo<br />

ha vinto 51-72 a Castelfranco Emilia.<br />

A cinque giornate dal termine, pertanto,<br />

fabrianesi e romagnoli si ritrovano<br />

in testa a parimerito con 40 punti. La<br />

Spider ha il vantaggio degli scontri diretti,<br />

ma da qui al termine della stagione –<br />

a questo punto – non può più sbagliare.<br />

Il che significa: vincere sempre per ottenere<br />

la promozione diretta in Serie B<br />

Dilettanti, perché (calendario alla mano)<br />

difficilmente Santarcangelo perderà più<br />

(l’unica insidia che resta ai romagnoli è<br />

quella di sabato sera contro Castel San<br />

Pietro, ma in casa propria).<br />

Che il match a Loiano di Bologna fosse<br />

pericoloso per la Spider si era intuito:<br />

quella felsinea, infatti, già aveva dimostrato<br />

di essere una squadra capace di<br />

grandi exploit. E così è stato. Eppure,<br />

dopo una balbettante partenza (22-11 al<br />

NUOTO Campionati Italiani Giovanili<br />

Tre "sirene" per il tricolore<br />

Archiviati i Campionati Regionali, eccoci<br />

a presentare gli atleti che con i loro<br />

tempi si sono aggiudicati quello che<br />

rappresenta un po’ il sogno di tutti i<br />

nuotatori in questo periodo, cioè la partecipazione<br />

ai Campionati Italiani di<br />

Categoria Giovanili in vasca corta. Da<br />

due anni oramai la Federnuoto opta, per<br />

l’ammissione a questa fase, la scelta dei<br />

i primi 30 o 40 tempi nazionali riportati<br />

nelle varie gare disputate. Ben tre atleti -<br />

anzi atlete - fabrianesi ce l’hanno fatta ad<br />

entrare in questa graduatoria e si stanno<br />

allenando quindi per poter ben figurare<br />

nelle loro gare. Ecco le protagoniste.<br />

Almudena Colacito. Ancora un Campionato<br />

Italiano per lei con due gare<br />

individuale e 2 staffette precisamente<br />

100 delfino, 400 stile libero, la 4 x 200<br />

stile libero e la 4 x 100 mista frazione a<br />

delfino per lei. Stagione veramente strana<br />

per la nostra capitana che prepara per<br />

sua caratteristica la gara dei 200 delfino<br />

e si qualifica invece nei 100 stesso stile<br />

con un buonissimo 1’04”89 che gli vale<br />

il titolo di Campionessa Regionale Cadette<br />

e la piazzano al 22° posto in graduatoria<br />

nazionale. Non in perfette condizioni<br />

fisiche al momento della gara degli<br />

800 stile libero, portata ai campionati<br />

Italiani lo scorso anno, affronta con<br />

coraggio e grinta da vendere una prova<br />

crono nei 200 delfino subito dopo: la<br />

stanchezza si fa proprio sentire e non<br />

riesce a migliorare il suo personale. Non<br />

essendo però lei una che si abbatte così<br />

facilmente, sfodera un 400 stile libero<br />

Almudena, Marika e Martina<br />

veramente alla grande che un buon<br />

4’29”00 la fanno rientrare in graduatoria<br />

per questa sua nuova gara. Va benissimo<br />

così, le difficoltà fanno crescere e<br />

pertanto lei ha promesso scintille sia<br />

nelle sue gare individuali che nelle staffette…<br />

staremo a vedere..<br />

Marika Mearelli. Presente anche lei con<br />

due gare individuali di sua specialità 100<br />

e 200 stile libero e tre staffette due a stile<br />

libero 200 e 200 e mista: atleta interessante<br />

visto che potrà essere utilizzata sia<br />

con la sua categoria Juniores, che con<br />

quella superiore delle Cadette. Vanta un<br />

bel crono individuale nelle gare s stile<br />

libero: nei 100, infatti, un 59”59 la collocano<br />

al 19° posto in graduatoria ed un<br />

altrettanto interessante 2’09”25 nei 200<br />

stile libero la collocano al 33° posto<br />

nazionale. Buona la stagione della nostra<br />

Marika che senza strafare ha ottenuto<br />

buonissimi risultati: lei si sente ripetere<br />

spesso dagli addetti ai lavori che allenandosi<br />

di più potrebbe fare più, ma, visto<br />

che le cose gli vanno così forse per ora<br />

va bene quello che sta facendo con la<br />

speranza che, crescendo, si convinca che<br />

per ottenere di più è inevitabile fare di<br />

più... Anche lei siamo sicuri che ci sarà<br />

quando sarà il momento di esserci..<br />

Martina Battistoni. Finalmente presente<br />

la nostra Martina che dopo la delusione<br />

dello scorso anno rimasta fuori per<br />

pochi decimi dalla graduatoria nazionale<br />

nella gara dei 100 delfino, quest’anno<br />

grazie alla ottima prova nei metri 100<br />

stile libero con un crono di 1’02”84<br />

ottiene il pass per partecipare alle due<br />

staffette 4 x 100 e 4 x 200 stile libero.<br />

Emozionata e titubante per questa responsabilità,<br />

si sta allenando molto bene<br />

per non lasciare nulla di intentato e presentarsi<br />

pertanto ai blocchi di partenza al<br />

top della forma. Buona anche la prova<br />

nei mt 200 stile libero nella quale si spera<br />

possa migliorare il suo personale di<br />

2’15”45. Dimenticavo... un grosso in<br />

bocca al lupo ragazze!<br />

10’), Fabriano aveva ripreso quota nel<br />

secondo quarto grazie all’innesto di<br />

Maritano. L’espulsione dell’allenatore<br />

locale Vecchi ricuciva il punteggio sul<br />

29-26 al 15’.<br />

Ancora il lungo argentino della Spider<br />

firmava il primo – e unico – vantaggio<br />

cartaio sul 29-30. Ma, a cavallo del 2° e<br />

3° quarto, il Murri riprendeva quota e<br />

tornava a bucare la difesa fabrianese (47-<br />

42).<br />

Tuttavia la Spider non sembrava cedere,<br />

trovando in Imsandt un occasionale salvagente,<br />

in una serata in cui Usberti non<br />

ha visto il canestro. Nonostante ciò, la<br />

forbice riprendeva ad allargarsi in favore<br />

dei locali (63-51).<br />

I carneadi fabrianesi Gatti e Moscatelli –<br />

preziose seconde linee – perforavano<br />

con precisione dalla lunga distanza e<br />

accorciavano di nuovo il “gap” (74-71).<br />

Ma era l’ultimo, vero contatto fabrianese,<br />

perché Gianasi rispondeva a ripetizione<br />

e, quando Stanic commetteva il 5°<br />

fallo con successiva espulsione, la par-<br />

BASKET Varie<br />

I 53rd volano<br />

SERIE D - L'Olimpia Fabriano è stata<br />

battuta in casa dalla Cestistica Ascoli per<br />

52-62. Tabellino fabrianese: Paleco 1,<br />

Bugionovo M. 11, Carnevali 2, Staffaroni<br />

6, Jachetta 5, Pallotta 18, Sacco 1,<br />

Sforza, Petruio 2, Servadio 6; all. Lupacchini.<br />

Domenica appuntamento in trasferta<br />

ad Amandola.<br />

PROMOZIONE - E' stato un derby dagli<br />

alti contenuti agonistici, quello di venerdì<br />

scorso tra 53rd<br />

Fabriano e Blues<br />

Fabriano in una palestra<br />

Morea davvero<br />

gremita e "caliente".<br />

L'hanno spuntata<br />

i 53rd per 76-<br />

67, che adesso sono<br />

davvero ad un pas-<br />

Cecchini (53rd)<br />

so dalla promozione<br />

in serie D. I tabel-<br />

lini. 53rd: Latini 8, Ninno, Ruggeri 17,<br />

Cecchini 29, Fabrianesi, Mazzoni 2,<br />

Narcisi, Tiberi 9, Corradini 7, Lezzerini<br />

4; all. Cassoli. Blues: Sacco 5, Molinelli,<br />

Chiarucci 14, Carnevali 12, Bonomo 4,<br />

Gerini 14, Pierotti 13, Biancini 2, Rossini,<br />

Mearelli 3; all. Abbati. Sono tornati<br />

alla vittoria anche gli Evergreen Fabriano<br />

per 64-51 sulla Futura Osimo. Il<br />

tabellino: Mearelli 2, Battistoni 2, Tavolini<br />

4, Moscatelli 4, Sassi 9, Sordi 10,<br />

Bernardini 13, Taruschio 20; all. D'Innocenzo.<br />

PRIMA DIVISIONE - Gran colpo dei<br />

Brown Sugar Fabriano, che hanno imposto<br />

l'alt alla capolista Polverigi sbancando<br />

il palasport avversario per 51-53.<br />

Ottimo successo anche quello del Cerreto<br />

in casa del Lonky Fabriano per 54-<br />

56. Per i cerretesi hanno giocato: Di<br />

Ronza 17, Costantini 15, Gratani 10,<br />

Liendo 4, Brescini 3, Mari 3, Stroppa 2,<br />

Galantini 2, Busco, Vegliò; all. Carsetti.<br />

Il Lallobasket Sassoferrato, infine, ha<br />

fatto suo il derby con i Dragons Fabriano<br />

per 66-52.<br />

f.c.<br />

Il play Nicolas Stanic,<br />

protagonista di un match<br />

alterno, nel finale<br />

è stato espulso<br />

(foto di Tomas Pistola<br />

e Serena Buscarini)<br />

tita se ne andava definitivamente, fino al<br />

93-78 conclusivo. "Siamo stati in difficoltà<br />

fin dai primi minuti - a parlare è il<br />

direttore sportivo biancoblù, Gabriele<br />

Martinelli - I bolognesi hanno messo in<br />

campo la determinazione che serve quando<br />

si vuole vincere. Mentre alcuni nostri<br />

giocatori sono incappati in una giornata<br />

storta al tiro (Usberti ed Imsandt in<br />

primis, ndr) e, nel complesso, la nostra<br />

difesa è stata tutt’altro che solida: spesso<br />

abbiamo subìto i rimbalzi offensivi e le<br />

rotazioni, sopratutto nel primo quarto,<br />

sembravano sconosciute ai nostri giocatori.<br />

Ma recriminare ora non serve: bisogna<br />

rimboccarsi le maniche, ritrovare<br />

concentrazione e guardare avanti con<br />

spirito positivo fin dalla prossima partita".<br />

Ora per la Spider c’è in programma<br />

un’altra trasferta, sabato 27 marzo a<br />

Ponte San Giovanni contro la Reale<br />

Mutua Perugia (ore 21). Obiettivo, neanche<br />

a dirlo, tornare alla vittoria.<br />

Ferruccio Cocco<br />

SERIE C DILETTANTI<br />

Spider Fabriano e Santarcangelo 40;<br />

Castel S. Pietro 36; Umbertide 34;<br />

Murri Bologna 32; Castel Guelfo 30;<br />

Porto Sant’Elpidio 28; Montegranaro<br />

e Foligno 26; Trebbo e Perugia 20;<br />

Castelfranco 18; Salus Bologna 16;<br />

Tolentino e Todi 14; Gubbio 8.<br />

SERIE C REGIONALE<br />

Montegranaro 50; Macerata 48; P.<br />

Recanati 36; Pedaso 34; Sil. Pesaro<br />

e P.S. Giorgio 30; Halley Matelica 28;<br />

Chiaravalle e S. Benedetto 26; Marzocca<br />

24; P. Potenza e Fano 22;<br />

Montemarciano 20; Lor. Pesaro e Jesi<br />

14; Fermo 8.<br />

SERIE D<br />

Recanati 42; Castelfidardo 36; Castelraimondo<br />

32; Ascoli 30; Elpidiense<br />

28; San Severino e Morrovalle 24;<br />

Amandola e Olimpia Fabriano 22;<br />

27<br />

MURRI BOLOGNA 93<br />

SPIDER FABRIANO 78<br />

MURRI BOLOGNA - Piccinini 2<br />

(1/3, 0/1), Martelli 10 (5/6, 0/3),<br />

Beccari (0/2 da tre), Iattoni ne, Mini<br />

21 (0/1, 4/6), Dalloca 5 (1/4, 1/1),<br />

Gianasi 20 (8/11, 1/4), Tassinari 14<br />

(5/7, 1/8), Bianchini 18 (4/4, 3/4),<br />

Pallotti 3 (1/3 da tre). All. Vecchi-<br />

Roveri<br />

SPIDER FABRIANO - Moscatelli<br />

10 (2/2, 2/5), Venturi 16 (7/10)<br />

Stanic 13 (3/3, 1/5), Imsandt 8 (3/<br />

7, 0/5), Usberti 3 (0/7, 1/5), Cecchini<br />

ne, Gatti 12 (0/1, 4/4), Quercia<br />

7 (2/5, 1/4), Servadio ne, Maritano<br />

9 (2/2 da due). All. Cerini<br />

NOTE – Parziali: 22-11, 18-26, 23-<br />

22, 30-19. Tiri liberi: Bol. 12/20,<br />

Fab. 13/19. Tiri da due: Bol. 24/36,<br />

Fab. 19/37. Tiri da tre: Bol. 11/32,<br />

Fab. 9/28. Rimbalzi: Bol. 32, Fab.<br />

36.<br />

BASKET Serie C Regionale<br />

Halley si inchina a Macerata<br />

Sconfitta abbastanza pe-<br />

tre), Torselletti, Santini 8<br />

sante quella subita dal-<br />

(3/3, 0/3), Cappannini 8<br />

l'Halley Matelica a Ma-<br />

(4/10). Il Matelica ora è al<br />

cerata (106-89). Priva -<br />

settimo posto con due pun-<br />

come più volte evidenziati<br />

di vantaggio su Chiarato<br />

- di Rosei e Vico, la<br />

valle e San Benedetto, quin-<br />

compagine matelicese ha<br />

di in piena zona play-off<br />

avuto anche una scarsa<br />

(vi accedono le otto squa-<br />

percentuale al tiro da tre<br />

dre: dalla seconda all'otta-<br />

punti (appena il 24%) e<br />

va).<br />

molte palle perse (ben 15).<br />

La zona retrocessione è in-<br />

Coach Sonaglia ha quindi<br />

vece a sei punti di distanza.<br />

dato anche un po’ di spa-<br />

L’Halley è attesa ora da<br />

zio ai giovani Torselletti e<br />

due confronti casalinghi<br />

Picchietti. Comunque,<br />

abbordabili contro S. Be-<br />

questa era una confitta prenedetto<br />

(sabato 27 marzo<br />

ventivabile contro un'avversaria<br />

lanciatissima. Ta-<br />

Gabriele Nizi ore 18) e Montemarciano,<br />

intervallati da una trasferta<br />

bellino: Sorci 23 (2/2, 4/10), Marcellini proibitiva a Montegranaro. La salvezza<br />

4 (1/2 da due), Picchietti (0/1 da due), è quasi matematica e restano molte le<br />

Pellacchia 12 (1/2, 2/10), Prioretti 15 (5/ possibilità di accedere ai play-off.<br />

8, 1/4), Nizi 19 (7/8, 0/1), Monna (0/1 da<br />

Egidio Montemezzo<br />

Fermo 20; Camerata Picena 18; Vallesina<br />

16; Civitanova 14; P.S. Giorgio<br />

12; New Jesi 8.<br />

PROMOZIONE (ANCONA)<br />

53rd Fabriano 32; Evergreen Fabriano<br />

24; P73 Ancona 23; Aesis Jesi 22;<br />

Fut. Osimo 20; Blues Fabriano 18;<br />

Camp. Ancona, Castelfidardo e Cesanella<br />

14; Magic Jesi e Din. Ancona<br />

8; Chiaravalle 6.<br />

PRIMA DIVISIONE<br />

Polverigi 18; Roosters Senigallia e<br />

Lallobasket Sassoferrato 14; Maior<br />

Senigallia, Brown Sugar Fabriano e<br />

Lonky Fabriano 12; Dragons Fabriano<br />

10; Cerreto 8; Pro Osimo 4; Osimo<br />

Basket 2.


28<br />

SPORT <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

CALCIO Eccellenza<br />

Una settimana da leoni!<br />

In quattro giorni la Fortitudo ha battuto Vis Macerata e Fermana<br />

E’ la settimana della svolta, con ogni<br />

probabilità. La Fortitudo Fabriano azzecca<br />

l’accoppiata vincente fra Vis Macerata<br />

(2-0) e Fermana (1-0), mettendo<br />

un mattone importante sulla salvezza a<br />

coronamento di un campionato, comunque,<br />

senza troppi affanni. Cronaca Vis<br />

Macerata-Fortitudo. Nella partita più<br />

delicata dell’anno, la Fortitudo non tradisce.<br />

Un 2-0 perentorio, che rischia di<br />

far scorrere i titoli di coda sulla stagione<br />

sfortunata della Vis Macerata, mai così<br />

vicina al ritorno in Promozione. Tresoldi<br />

opta per alcuni cambi rispetto all’ultima<br />

partita interna. Diaz sostituisce Ippolito<br />

sulla linea difensiva, con Ruggeri che va<br />

a ricoprire l’out destro. Davanti, insieme<br />

a Trimarco, ci sono Biocco e Piermattei,<br />

VIS MACERATA 0<br />

FORTITUDO FABRIANO 2<br />

VIS MACERATA – Bertani, Luciani<br />

(46’ Tamburrini), Scoccia, Hudaied,<br />

Cangiano, Ramaccini (62’<br />

Lucentini), Moreno, Palanca, Latini<br />

(80’ Rapacci), Verazzo, Natalini.<br />

All. Cicarè.<br />

FORTITUDO FABRIANO – Latini,<br />

Ruggeri (91’ Ippolito), Diaz, La<br />

Mantia, Santinelli, Ercoli, Biagini,<br />

Lazzoni, Biocco (65’ Pandolfi), Trimarco,<br />

Piermattei (67’ Bazzucchi).<br />

All. Tresoldi.<br />

RETI - 26’ Biagini, 77’ Lazzoni (rig.).<br />

in luogo di Gaggiotti e Pandolfi. La<br />

Fortitudo impone subito il suo gioco. Al<br />

minuto 11, Biagini si avventa su una<br />

respinta della difesa locale, ma calcia alto<br />

da posizione favorevole. Al 17' sugli<br />

sviluppi di un corner, la palla attraversa<br />

tutta l’area e sul palo lungo arriva prima<br />

di tutti ancora l’ala ex Fossombrone, che<br />

in diagonale non trova lo specchio della<br />

porta. La Vis replica al 23' con uno<br />

spiovente tagliato di Verazzo che pesca<br />

Hudaied, impreciso nella conclusione. I<br />

rossoblu si muovono meglio e al 26'<br />

sugli sviluppi di una lunga rimessa,<br />

Biagini anticipa tutti e firma il vantaggio.<br />

La Vis è colpita duramente e la Fortitudo<br />

controlla abilmente la gara Al 32' Trimarco<br />

sfiora l’eurogol con un sinistro da<br />

FORTITUDO FABRIANO 1<br />

FERMANA 0<br />

FORTITUDO FABRIANO – Latini,<br />

Ruggeri, Diaz, La Mantia, Santinelli,<br />

Ercoli, Biagini (92’ Cecchetto),<br />

Lazzoni, Pandolfi, Trimarco (76’<br />

Alessandrini), Bazzucchi (59’ Ippolito).<br />

All. Tresoldi.<br />

FERMANA – Ruspantini, Troli,<br />

Cardinali, Angelini, Cameli, Cristofari<br />

(40’ Spinozzi), De Reggi (68’<br />

Pompei), Tonelli, Savoldi (64’ Cazzella),<br />

Cacciatori, Cicotello. All.<br />

Beni.<br />

RETE - 30’ Lazzoni.<br />

Consueta panoramica sulle squadre giovanili della Fortitudo Fabriano. Il gol di<br />

Forgione non basta alla Juniores di Franco Stortini, sconfitta 2-1 in trasferta dal<br />

Vallesina. Sono scesi in campo: Pecci, Monticelli, Baroni, Pierotti, Latini W., Rango<br />

(Valentini), Forgione, Ottavi, Pallotta, Micheletti, Ercoli.<br />

Battuta d’arresto anche per gli Allievi, che perdono la gara contro la formazione<br />

Arcobaleno per 0-2. Sono scesi in campo: Ferretti, Smargiassi, Fedeli (Zampetti),<br />

Conti (Cannoni), Vecchi (Schincaglia), Landini (Baroni), Coppari, Farneti (Bravetti),<br />

Vincioni, Angeletti, Marinelli (Agostinelli).<br />

Continua la marcia vincente dei Giovanissimi ‘95 di Pino Crocetti, saldamente in vetta<br />

alla classifica, che travolgono la Futsal 8-0. Turno di riposo per i Giovanissimi ‘96<br />

di Gaetano Ranaldi, cui è stata rinviata la partita contro Le Torri. Gli Esordienti ‘97<br />

di Augusto Mariangeli e Francesco Ruggeri si sono imposti 3-0 in trasferta contro<br />

la Falconarese, mentre gli Esordienti ‘98 di Massimo Petrucci hanno perso in casa<br />

2-1 contro il Junior Jesina.<br />

l.c.<br />

fuori area deviato da Bertani. Nel finale,<br />

ci prova Verazzo con una punizione dal<br />

limite che sfiora il palo. Il copione del<br />

match non cambia nella ripresa, con la<br />

Fortitudo a comandare le<br />

operazioni. Al 57' azione<br />

di rimessa ospite, Biagini<br />

per Trimarco, cross e bella<br />

girata di Piermattei respinta<br />

da Bertani. Successivamente,<br />

la Fortitudo<br />

sfiora ancora una volta<br />

il raddoppio con un sinistro<br />

improvviso di Trimarco.<br />

La seconda rete<br />

tarda solo di qualche minuto,<br />

perché al 77' la trat-<br />

tenuta fallosa di Palanca<br />

su Pandolfi determina il<br />

calcio di rigore, realizzato con la solita<br />

freddezza da capitan Lazzoni. Cronaca<br />

Fortitudo-Fermana. Al Comunale di<br />

Fabriano arriva una Fermana in crisi,<br />

reduce da quattro sconfitte consecutive<br />

e dal fresco cambio di allenatore con<br />

Roberto Beni (ex vice di Davide Ballardini<br />

a Cagliari in serie A nel 2005/2006)<br />

subentrato a De Amicis. Tresoldi conferma<br />

la formazione di Macerata, eccezion<br />

fatta per l’avvicendamento di Biocco<br />

con l’ex di turno Pandolfi e di Piermattei<br />

con Bazzucchi. L’inizio è di marca<br />

ospite. Al 6’ Savoldi (figlio d’arte, ex<br />

Napoli e Reggina) devia il cross di De<br />

Reggi sopra la traversa della porta difesa<br />

da Latini. Al 12’ è una punizione di<br />

Angelini ad impensierire l’estremo di-<br />

fensore fabrianese, bravo ad opporsi<br />

con i pugni. I “canarini” combinano<br />

poco altro da qui in avanti, con la Fortitudo<br />

che sale in cattedra. Al 20’ Pandolfi<br />

non è pronto alla deviazione<br />

sottoporta. La rete<br />

che decide il match arriva<br />

dieci minuti più tardi,<br />

quando capitan Lazzoni<br />

disegna una punizione<br />

splendida, imprendibile<br />

per Ruspantini. Nella ripresa,<br />

il rosso diretto<br />

sventolato da Paolini a<br />

La Mantia (al 55’), per un<br />

fallo duro, non fa tremare<br />

i rossoblu, sempre com-<br />

patti nel difendersi senza<br />

Lazzoni sempre decisivo patemi. Anzi, le occasioni<br />

maggiori capitano ancora per i fabrianesi.<br />

Al 57’ Pandolfi reclama un calcio<br />

di rigore per l’uscita scomposta di Ruspantini,<br />

poi è la volta di Lazzoni (ancora<br />

su punizione) e infine di Trimarco, la cui<br />

conclusione centrale finisce fra le braccia<br />

del numero uno gialloblu. I 42 punti<br />

in carniere consentono a Tresoldi di<br />

guardare con maggiore tranquillità alla<br />

prossima sfida, in programma domenica<br />

29 marzo a Grottammare. Sarà l’ultimo<br />

turno prima delle vacanze pasquali e un<br />

ulteriore risultato positivo per i rossoblu<br />

(giunti a sette partite utili nelle ultime<br />

otto) potrebbe trasformare gli ultimi<br />

quattro impegni di campionato in una<br />

semplice formalità.<br />

Luca Ciappelloni<br />

CALCIO Giovanili Fortitudo CALCIO Junior Matelica<br />

Giovanissimi sull'ottovolante Gli Esordienti fanno quaterna<br />

CALCIO a 5 Amatori Uisp CALCIO Varie<br />

E' fuga a due Matelica cresce<br />

L’8° giornata di ritorno del campionato Amatori di PROMOZIONE - Ancora un pareggio per il Fa-<br />

calcio a 5 non ha riservato sorprese; le prime due in briano Calcio di mister Giacometti: 0-0 con il<br />

classifica hanno continuato la loro marcia, visto che Castelfidardo. Prossimo match a Fermignano.<br />

la capolista Ecotec ha superato per 5-1 il Real PRIMA CATEGORIA - Nel girone B, situazione<br />

Santamaria con Fiorani autore di una tripletta e il ormai critica per il Cerreto dopo la sconfitta rime-<br />

Sassofootball Five si è imposto per 9-3 sul Diasen diata per 3-1 ad Apiro (rete cerretese di Rossi). La<br />

Melano. Il Napoli calcio a 5 è stato battuto di stretta salvezza inizia ad essere molto, molto difficoltosa.<br />

misura dal Dream Team Tonini per 2-1, mentre si Prossima partita in casa con San Costanzo. Nel<br />

è registrato il successo del Varano sul Garden Boys girone C, il Matelica ha sbancato Caldarola per 0-<br />

Elettroscar per 5-4. Quindi la vittoria esterna del Bar 2 (reti di Bruno Magnatti ed Alessandro Ruggeri)<br />

Tabaccheria Spighi per 9-6 sul Sassoferrato calcio e continua la corsa verso i play-<br />

ed il ritorno del successo del Campodonico Amatori off. Sabato si gioca Matelica-Mon-<br />

per 2-0 sul Club Azzurro. Un turno di riposo per il tecosaro.<br />

Bar Tender. Ecco la classifica: Ecotec 49, Sassofo- SECONDA CATEGORIA - Il<br />

otball Five 47, Napoli calcio a 5 42, Sassoferrato Sassoferrato Genga di mister<br />

calcio 29, Varano 28, Diasen Melano e Bar Tabac- Azzeri (foto) è stato fermato sullo<br />

cheria Spighi 25, Real Santamaria 24, Dream Team 0-0 a Pergola dal Fratte. Prossima<br />

Tonini 23, Campodonico Amatori 14, Garden Boys gara, sfida diretta contro l'Arcevia<br />

Elettroscar e Bar Tender 13, Club Azzurro 0. Il Cabernardi in un match d'alta clas-<br />

programma della prossima giornata è il seguente: sifica.<br />

sabato 27 marzo a Campodonico ore 15 Campodo- TERZA CATEGORIA - L'Albacina ha piegato 2-<br />

nico Amatori-Sassofootball Five, a Sassoferrato 0 il Morro d'Alba. Il derby tra Argignano e Futsal<br />

ore 15 SAssoferrato calcio a 5-Dream Team Tonini, Fabriano è terminato 2-2. Il Serradica è stato<br />

antistadio di Fabriano ore 14 Bar Tender-Napoli battuto a domicilio per 1-2 dal Maiolati. Prossimo<br />

calcio a 5, ore 15 Varano-Bar Tabaccheria Spighi, turno: Castelbellino - Argignano, Futsal Fabriano<br />

ore 16 Ecotec-Garden Boys Elettroscar. Domenica - Mosaico, Massaccio - Albacina e Rosora Angeli<br />

28 marzo ore 10.30 Club Azzurro-Real Santamaria. - Serradica.<br />

Riposa il Diasen Melano.<br />

Ferruccio Cocco e Luca Pietrella<br />

È stata confermata, per la Polisportiva Junior Matelica, la certificazione a scuola<br />

calcio. A sei anni dalla nascita (nel 2004), il progetto di Sigismondo Mosciatti, dei<br />

dirigenti, degli allenatori e degli oltre 240 ragazzi matelicesi - e non solo - inizia a<br />

diventare sempre più solido. Sui campi, siamo entrati nelle fasi decisive di tutti i<br />

campionati provinciali giovanili e le nostre squadre si stanno muovendo bene non<br />

subendo neanche una sconfitta questa settimana. Pareggio per gli Allievi del ’93, in<br />

casa con la terza in graduatoria Montefano. Ennesimo punto che non smuove la<br />

classifica, sesto posto e possibilità di vincere un campionato tanto ambito che iniziano<br />

a sfumare. Pareggiano anche i Giovanissimi del ‘95\96 e gli Esordienti del ’97; i primi<br />

1-1 in casa del Bagliano Calcio a Mogliano, gli altri sempre 1-1 a Matelica contro<br />

la Civitanovese. Vittoria invece per gli altri Esordienti del ’98: 4-1 rifilato fuori casa<br />

alla Samb Montecassiano. Vincono anche i più piccoli, i Pulcini del 2000, che divisi<br />

come al solito in due squadre, hanno vinto 2-1 a Petriolo e pareggiato 1 a 1 a<br />

Civitanova.<br />

Riccardo Antonelli<br />

PODISMO Avis<br />

Una s...Trasimeno<br />

I fabrianesi della Podistica Avis presenti<br />

anche sul Lago Trasimeno il 7<br />

marzo scorso, in una gara ricca di<br />

alternative per i partecipanti che hanno<br />

potuto optare per un percorso di 15, 22<br />

o 30 chilometri. In tutto erano 25 i<br />

fabrianesi. Nella 30 chilometri, da segnalare<br />

la performance di Claudio Berettoni,<br />

classificatosi al 13° posto assoluto<br />

con il tempo di 2 ore 06 minuti<br />

e 45 secondi. Hanno scelto questo<br />

percorso anche Mauro Moschini (2h 34’ 01”), Mimmo Fiorucci<br />

(2h 41’ 02”), Alfio Faggioni (2h 49’ 57”), Sabina Rossi<br />

(2h 59’ 54”) ed Erika Baldoni (2h 59’ 55”). In tre hanno corso<br />

la 22 chilometri: Domenico Nicoletta Puzzillo (1h 53’ 25”),<br />

Maria Bornoroni (1h 54’ 07”) ed Ivan Borioni (1h 55’ 42”).<br />

La maggior parte del gruppo fabrianese ha partecipato alla 15<br />

chilometri: Stefano Corrieri (1h 03’ 50”), Mario Santori (1h<br />

05’ 24”), Gabriele Salvatori (1h 07’ 00”, nella foto), Amedeo<br />

Bucchi (1h 07’ 53”), Marco Frascarello (1h 08’ 50”), Luca<br />

Gambini (1h 09’ 27”), Sergio Balducci (1h 10’ 42”), Alessio<br />

Ricciotti (1h 13’ 22”), Roberta Rotili (1h 15’ 14”), Romualdo<br />

Burattini (1h 16’ 31”), Secondo Brandi (1h 19’ 26”), Otello<br />

Mariani (1h 19’ 32”), Paolo Lippera (1h 19’ 33”), Carlo Mori<br />

(1h 19’ 57”), Enzo Battistoni (1h 30’ 18”) e Maurizio Del Pio<br />

(1h 30’ 36”). Prossimo appuntamento il 5 aprile a Senigallia<br />

per una classica 10 chilometri.<br />

f.c.<br />

ECCELLENZA<br />

Samb 71; P.S. Lazzaro 59; Metauro<br />

57; Urbania 56; Jesina 52; Fermana<br />

e Tolentino 51; Montegranaro 45;<br />

Vis Pesaro e Fortitudo Fabriano 42;<br />

Grottammare 40; Biagio Nazzaro<br />

39; Fulgor Macerata 38; Montegiorgio<br />

37; Urbino 36; Cingolana e Castelfrettese<br />

35; Vigor Senigallia 34;<br />

Osimana 31; Vis Macerata 22.<br />

PROMOZIONE<br />

Belvedere e Rio Salso 58; Pergolese<br />

e Castelfidardo 56; Passatempo e<br />

Gallo 49; Fabriano 45; Ostra Vetere<br />

e Vismara Pesaro 42; Brandoni Ancona<br />

e Sirolo Numana 39; Cagliese<br />

38; Camerano 32; San Marcello 30;<br />

Offagna 26; Vallesina e Fermignano<br />

23; Filottrano 19.<br />

PRIMA CATEGORIA gir. B<br />

Loreto 50; Falconara 49; Apiro 47;<br />

Ostra 46; Monserra 45; S. Costanzo<br />

40; Filottrano 38; San Biagio 37;<br />

Barbara 34; Laurentina 31; Folgore<br />

28; Borghetto 26; Osimo 25; Chiaravalle<br />

e Marzocca 24; Cerreto 19.<br />

PRIMA CATEGORIA gir. C<br />

P. Recanati 63; Pollenza 47; Montefano<br />

45; Camerino e Matelica 41;<br />

Montelupone 40; Montecassiano 36;<br />

Mogliano e M.S. Pietrangeli 34;<br />

Cluentina 31; Treia 28; Montecosaro<br />

27; Lorese 25; H. Recina 24;<br />

Urbisalviense 21; Caldarola 13.<br />

SECONDA CATEGORIA gir. C<br />

Marotta 52; Della Rovere 47; Sassoferrato<br />

Genga e Arcevia Cabernardi<br />

43; Monte Porzio e Mondolfo 41;<br />

Corinaldo 39; Matina 37; Frontone<br />

33; Pontesasso 29; Torre e Montemarciano<br />

28; Brugnetto 25; Senigallia<br />

22; Fratte 20; Montignano 19.<br />

TERZA CATEGORIA gir. D<br />

P.S. Marcello 57; Castelbellino 49;<br />

Maiolati 45; Albacina 40; Argignano<br />

37; Pianello 34; Morro d'Alba 30;<br />

Serradica 29; Borgo Jesi 28; Urb.<br />

Apiro 17; Rosora An. 16; Futsal Fabriano<br />

15; Mosaico 13; Massaccio 3;<br />

SERIE C1 - CALCIO A 5<br />

Monturano 63; Urbino 62; Jesi 48;<br />

Lucrezia 47; Juventina 41; Moie 39;<br />

Corinaldo 37; Torrese 36; Tenax 34;<br />

Bocastrum, Fano e Morrovalle 33;<br />

Falconara 32; Montegranaro 29; Pietralacroce<br />

27; Vigor Fabriano 0.<br />

SERIE C2 - CALCIO A 5<br />

San Severino 62; Macerata 54; Recanati<br />

51; Appignano 47; Gagliole<br />

42; Castelbellino 40; Virtus Fabriano<br />

39; Real Fabriano 38; Ottrano 36;<br />

Camerino 35; Conero 34; Campocavallo<br />

32; C. Lauri 29; Vallesina 25;<br />

Villa Musone 18; Littlehouse 13.<br />

CALCIO a 5 Varie<br />

Festeggia solo<br />

il Real Fabriano<br />

SERIE C1 - La Vigor Fabriano è stata<br />

sconfitta di misura in casa dalla Torrese<br />

per 2-3. Prossima partita sul campo della<br />

capolista Monturano.<br />

SERIE C2 - Successo rotondo, quello<br />

conquistato dal Real Fabriano: 5-2 sul<br />

quotato Recanati con reti di Baldoni,<br />

Ciculi, Salari e doppietta di Lazzari.<br />

Prossimo turno a Filottrano. Senza scampo,<br />

invece, la Virtus Fabriano, battuta<br />

5-3 ad Appignano. Sono andati in gol<br />

William Stroppa, Farneti e Cennini. Prossimo<br />

incontro per i ragazzi di mister<br />

Latini, sabato 27 marzo in casa contro il<br />

Gagliole (PalaGuerrieri, ore 15).<br />

f.c.<br />

Igor Baldoni<br />

del Real


<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

SPORT<br />

GINNASTICA Ritmica VOLLEY Serie C donne<br />

Valeria d'argento<br />

mentre Julieta<br />

si esibisce all'estero<br />

Valeria Carnali vice-campionessa italiana<br />

nel Campionato di Categoria Junior<br />

Prima Fascia. La ginnasta fabrianese,<br />

in prestito alla Petrarca Arezzo in<br />

questa stagione, ha dimostrato in pieno<br />

il suo valore ottenendo il<br />

prestigioso secondo posto;<br />

nella stessa categoria<br />

ottima prova anche di Eleonora<br />

Cartoni, quarta ad<br />

un soffio dal podio. Marika<br />

Buratti in una agguerritissima<br />

finale delle<br />

Junior di Seconda Fascia,<br />

prende un meritato quinto<br />

posto davanti alle altre<br />

fabrianesi Katiuscia Pedica,<br />

undicesima e Valeria<br />

Rossi tredicesima. Questa<br />

è stata senza dubbio la<br />

gara con più tasso di qualità,<br />

in quanto sono presenti<br />

tutti i migliori talenti della ritmica<br />

con ambizioni di una rosea carriera.<br />

Cecilia Meriggiola, settima tra le Allieve<br />

di Seconda Fascia, poteva ambire a<br />

qualche posizione migliore, ma forse<br />

l’emozione non gli ha dato la tranquillità<br />

necessaria. Sofia Crescentini, decima<br />

nelle Allieve di Prima Fascia, alle<br />

prime armi avrà sicuramente molte altre<br />

occasioni per competere a questi livelli.<br />

Cristina Bosco, ventesima tra le Senior,<br />

un vero peccato in quanto sta attraversando<br />

un ottimo periodo di forma, ma<br />

Valeria<br />

Carnali<br />

sul podio<br />

sicuramente ha trovato<br />

una giornata particolarmente<br />

storta. La CariFabriano<br />

Ginnastica se ne<br />

torna da Terranuova<br />

Bracciolini con un podio<br />

ma ben otto ginnaste portate<br />

alle finali nazionali,<br />

sicuramente nessuno ne<br />

aveva altrettante.<br />

In campo internazionale<br />

momento di viaggi per<br />

Julieta Cantaluppi, che<br />

si trova in Bulgaria per i<br />

locali campionati nazionali,<br />

in quanto ha anche<br />

passaporto bulgaro, inti-<br />

tolati alla sua famosa nonna fondatrice<br />

della ritmica Julieta Shishmanova, e per<br />

il Torneo Internazionale di Varna. Poi<br />

trasferimento al Centro Federale di Desio<br />

per il raduno della Nazionale italiana,<br />

poi partenza per la Germania dove a<br />

Brema il 17 e 18 aprile rappresenterà<br />

l’Italia ai Campionati Europei.<br />

CICLISMO Lions Club<br />

Il grande Francesco Moser ospite dei "leoni"<br />

Francesco Moser, ospite d’eccezione al<br />

Lions Club di Fabriano. L’ex ciclista su<br />

strada e pista, italiano tra i più affermati<br />

degli anni Settanta e Ottanta, con 273<br />

vittorie su strada da professionista, ad<br />

oggi il ciclista italiano con il maggior<br />

numero di successi, si è raccontato ai<br />

soci del Club della città carta grazie all’impegno<br />

del presidente del Lions Paolo<br />

Notari.<br />

Quest’ultimo ha organizzato con cura<br />

l’interessante serata aperta dal cerimoniere<br />

Attilio Parca, che ha introdotto<br />

l’altro convitato tutto made in Fabriano,<br />

Giorgio Farroni, performer ma di paraciclismo,<br />

che dal 2001 ad oggi ha vinto<br />

18 campionati italiani tra strada, crono<br />

e pista,partecipando a numerose gare<br />

internazionali di coppa Europa, al campionato<br />

europeo nel 2005 ed i mondiali<br />

nel 2006 e nel 2007 piazzandosi sempre<br />

nei 10 a livello mondiale. A degno<br />

coronamento della conviviale,<br />

Giampiero Marinelli,<br />

dell’Associazione Ciclistica<br />

Frasassi MTP, ha presentato<br />

la prova Unica del Campionato<br />

Regione Marche<br />

RxCm, denominata “Appennino<br />

SuperBike”.<br />

La meglio conosciuta “mitica<br />

100 km” che si terrà il 5<br />

settembre a Fabriano, ha<br />

spiegato Marinelli “è un’opportunità<br />

per promuovere<br />

l’Appennino umbro-marchigiano.<br />

Non a caso l’abbiamo<br />

sottotitolata 1° Trofeo<br />

delle Pievi Abbazie e Monasteri<br />

tra Marche ed Umbria,<br />

articolandola su un percorso<br />

estremo, lungo di quasi 100 km per 3658<br />

mt di dislivello, che da Fabriano raggiunge<br />

Fossato, Sigillo, Costacciaro e<br />

Ragazze in picchiata<br />

tra calo e infortuni:<br />

dov'è la vittoria?<br />

Non conosce appigli la marcia derelitta<br />

della Pallavolo Fabriano. La formazione<br />

fabrianese è caduta infatti anche a<br />

Jesi per 3-0, facendo ulteriormente lievitare<br />

i già eloquenti numeri: sesta sconfitta<br />

consecutiva, vittoria che manca da<br />

più di due mesi (3-2 in casa con Bottega,<br />

era il 22 gennaio) e l’ennesimo infortunio,<br />

che stavolta ha flagellato il reparto<br />

centrale, l’unico finora rimasto<br />

pressoché immacolato. Dalla disfatta<br />

con la Pieralisi, infatti, è uscita con la<br />

caviglia claudicante Federica Mancini<br />

Palamoni, che proverà a recuperare per<br />

l’ultima giornata contro Loro Piceno.<br />

Allo stato attuale, la gara che deciderà il<br />

futuro delle cartaie.<br />

“Non ne veniamo fuori”. Il morale, in<br />

via Vittorio Veneto, è sotto i tacchi.<br />

“Non possiamo più negare la drammaticità<br />

della situazione – si sfoga coach<br />

Mosca – perché anche a Jesi abbiamo<br />

assunto un atteggiamento non tollerabile.<br />

Ho difeso la squadra per tutta la stagione,<br />

ma quando si smette di lottare<br />

mancano i presupposti minimi per continuare<br />

a farlo. E’ vero che abbiamo fatto<br />

bene quando ho avuto a disposizione<br />

un cambio per ogni ruolo e adesso faccio<br />

fatica solo a trovare sei persone ar-<br />

Paolo Notari mentre intervista Moser<br />

ritorno, per il quale servono gambe ben<br />

allenate”.<br />

Daniele Gattucci<br />

PIERALISI JESI 3<br />

PALLAVOLO FABRIANO 0<br />

(Parziali: 25-18, 25-15, 25-22)<br />

CLASSIFICA - Onsen Pagliare 46,<br />

Sacrata Pallavolo 45, Tancredi Libero<br />

Volley 42, Team 80 Gabicce<br />

38, Polisportiva Bottega 31, Pieralisi<br />

Jesi 29, Pallavolo Fabriano 29,<br />

Polisportiva Lorese 28. Lorese e<br />

Bottega una partita in più.<br />

ruolabili. Il problema degli infortuni incide<br />

e non poco, ma non possiamo più<br />

nasconderci. A Jesi, anche se eravamo<br />

in sette, potevamo fare di più. Il presidente<br />

è molto deluso, io stesso sono<br />

mortificato. Andiamo avanti alla giornata,<br />

con le ultime tre partite stagionali<br />

in casa, alla fine faremo i conti”.<br />

Calendario in soccorso? Questo<br />

weekend sarà cruciale. A tre tornate dal<br />

termine, venerdì (PalaGuerrieri, ore<br />

21.15) si torna a respirare aria di casa,<br />

anche se l’impegno con la capolista Pagliare,<br />

in piena lotta per la B2, è sulla<br />

carta proibitivo.<br />

Lorenzo Carsetti<br />

29<br />

RUGBY Giovanili<br />

La palla ovale piace ai ragazzi<br />

Domenica 21 marzo è stata giocata la<br />

partita di rugby tra le formazioni giovanili<br />

del Foligno e della Sef Stamura di<br />

Ancona, nelle file di quest’ultima militano<br />

anche sei giocatori di Fabriano, che<br />

hanno partecipato all’incontro, ed è allenata<br />

dal coach Sergio Papi, anche lui<br />

di Fabriano. La giornata primaverile ha<br />

favorito la presenza di un folto pubblico<br />

e lo spettacolo non è mancato e le<br />

due formazioni si sono incontrate a gioco<br />

aperto. Alla fine il risultato è stato di<br />

12-5 per la Stamura mentre il primo tempo<br />

si era chiuso con 33-22 per la SEF<br />

Stamura. Alla fine tutti quanti a festeggiare<br />

il terzo tempo al ristorante Cavallo<br />

Pazzo che ha preparato un gustoso Terzo<br />

Tempo per gli affamatissimi giocatori<br />

insieme al dottore Marcellini che ha<br />

presidiato l’incontro confortando i piccoli<br />

atleti durante la partita. Il coach Sergio<br />

Papi ha esternato questa dichiara-<br />

RUGBY Serie C<br />

Fabriano<br />

e Senigallia<br />

fanno pari<br />

Pareggio per 14-14 tra il Senigallia e il<br />

Fabriano Rugby. Partita a senso unico<br />

ma a fasi alterne. Primo tempo in mano<br />

ai padroni di casa che s’impongono segnando<br />

2 mete e relative trasformazioni.<br />

Nella ripresa i fabbri non ci stanno e<br />

ribaltano la situazione mettendo a segno<br />

altrettante 2 mete con trasformazioni.<br />

Purtroppo i fabrianesi non riescono<br />

ad andare oltre e si devono accontentare<br />

dei 2 punti per la classifica, portando a<br />

6 la serie di risultati utili consecutivi.<br />

Prossimo - e ultimo - incontro, domenica<br />

28 marzo, a Porto Sant’Elpidio contro<br />

i Crusaders.<br />

Classifica. Ascoli 65; San Marino 60;<br />

Amatori Marche 47; Sambenedettese<br />

40; Recanati 36; Fabriano 29; Moscosi<br />

di Cingoli 13; Crusaders Port Sant'Elpidio<br />

-15.<br />

zione: Questa manifestazione, che abbiamo<br />

pubblicizzato con un volantinaggio<br />

davanti le scuole medie di Fabriano<br />

sabato mattina, spero sia stata un chiara<br />

dimostrazione di quanto interessante risulta<br />

questo sport nella fascia adolescenziale,<br />

dove ha dato significativi risultati<br />

per stemperare alcune tendenze alla indisciplina<br />

e alla violenza trasferendole<br />

nella sfera ludico-sportiva nella quale i<br />

ragazzi ritrovano il gruppo di appartenenza<br />

ed una nuova identità sociale. Il<br />

Presidente della Sezione Rugby, Cimino<br />

Ernesto, è rimasto molto felice di<br />

tutto il pubblico che partecipato alla<br />

manifestazione e ringrazia per la disponibilità<br />

del Circolo Ippico i Fratelli Bonazzelli<br />

e per la professionalità i gestori<br />

di Cavallo Pazzo che preparato un succoso<br />

e generoso Terzo Tempo negli ampi<br />

e accoglienti locali del piano terra che<br />

ospitano la birreria-vine bar.<br />

PATTINAGGIO Gare<br />

"Rotelle" ok<br />

Ricomincia la stagione agonistica del<br />

pattinaggio e per la Fortitudo Fabriano<br />

sono subito campionati provinciali<br />

su pista a Pianello Vallesina, domenica<br />

scorsa. Buoni i responsi per gli atleti<br />

fabrianesi: tra i Giovanissimi 2° posto<br />

per Denise Carmeli nella destrezza e nei<br />

400 in linea, 8° Diego Loretelli nella<br />

destrezza e 10° nella 400 in linea; tra gli<br />

Esordienti 4° Erica Greci nella destrezza<br />

e 6° negli 800 in linea, 8° Camilla<br />

Fattori nella destrezza e 7° negli 800 in<br />

linea, 1° Ruben Gagliardini nella destrezza<br />

e 2° negli 800 in linea, 2° Raimondo<br />

Quaranta nella destrezza e 3°<br />

negli 800 in linea, 1° Alice Comodi<br />

Ballanti nella destrezza e 1° negli 800 in<br />

linea; tra i Ragazzi 2° Desirèe Carmeli<br />

nei 2 giri sprint e 3° nei 1.000 in linea;<br />

tra gli Junior 6° Leonardo Devito nei 2<br />

giri sprint, 5° nei 5.000 in linea e 2°<br />

nella 3.000 americana, 5° Giovanni<br />

Maddaloni nei 2 giri sprint, 6° nella<br />

5.000 in linea e 2° nella 3.000 americana;<br />

tra i Senior 10° Francesco Devito<br />

nei 2 giri sprint, 8° nella 5.000 in linea e<br />

2° nella 3.000 americana. Sabato 27<br />

marzo, "provinciali" su strada a Fabriano.<br />

Verrà chiusa la strada tra le due rotonde<br />

davanti la pista di pattinaggio.


30<br />

LETTERE in REDAZIONE<br />

Ma quale incuria...<br />

Parla il proprietario dello stabile chiamato in causa<br />

E’ Mario Quagliani il proprietario dello stabile situato davanti la chiesa<br />

di Sant’Onofrio (Scala Santa), il quale precisa la verità su questa vicenda<br />

che lo ha visto tirato in ballo indirettamente: “Mi sorprende che nella<br />

rubrica del vostro giornale Balilla Beltrame abbia riferito di cose che<br />

dimostra di non conoscere affatto. Non è vero che l’immobile è stato<br />

abbandonato nell’incuria, e ci tengo a precisarlo. Innanzitutto un’ordinanza<br />

del Sindaco di Fabriano Roberto Sorci, del 30 ottobre 2010, mi<br />

invitava a fare lavori di straordinaria manutenzione per la copertura del<br />

tetto. Parallelamente la Usl, nella persona di Virgilio Bernardi, della<br />

Prevenzione Ambientale della Usl, mi ha sollecitato a provvedere alla<br />

copertura del tetto di eternit che contiene<br />

fibre di amianto, e quindi<br />

alla messa in sicurezza dell’immobile”.<br />

Non solo, perché<br />

Mario Quagliani ha da tempo<br />

sviluppato dei progetti per realizzare<br />

appartamenti e un piano<br />

di recupero. Quindi, riferisce,<br />

non è di certo stato con le mani<br />

in mano. Tanto da aver affidato<br />

all’agenzia immobiliare Paoletti<br />

il mandato di provvedere alla valutazione<br />

e realizzazione del progetto<br />

che ha in mente da anni.<br />

Mi permetto disturbare, senza nessuna<br />

pretesa, dopo aver letto l’intervista<br />

fatta dal Sig. Spadavecchia<br />

sull’ultimo numero del giornale,<br />

per elencarvi alcune considerazioni<br />

da cittadino comune ma attento<br />

agli avvenimenti e alle chiacchiere<br />

“della campagna elettorale, deludente<br />

e approssimativa. Continuiamo<br />

a parlare di energie alternative,<br />

un blaterare a mio avviso senza<br />

costrutto e del tutto distaccate<br />

dalla realtà, o come si dice in termini<br />

da volgo, tanto per sentirsi<br />

parlare ed essere alla moda o “politicamente<br />

corretto”, io invece mi<br />

permetto una voce fuori dal coro<br />

omologato. Non vogliamo le centrali<br />

nucleari, ok, tanto ne abbiamo<br />

a iosa intorno a noi dalla Slovenia<br />

alla Francia (bisognerebbe<br />

che qualcuno ci spiegasse cosa succederebbe<br />

se il SuperPhoenix fran-<br />

cese, posizionato nell’Alta Savoia<br />

e quindi prossimo ai nostri<br />

confini, avesse fughe radioattive; le<br />

particelle chiederebbero il passaporto<br />

per venire in Italia?), intanto<br />

arricchiamo i francesi perchè ci<br />

fanno pagare salata (come la Svizzera<br />

e la Slovenia) l’energia che<br />

acquistiamo da loro e parafrasando<br />

Totò...intanto noi paghiamo.<br />

Secondo non vogliamo ne inceneritori<br />

ne termovalorizzatori e intanto<br />

portiamo i rifiuti in Germania<br />

che ce li fanno pagar cari per lo<br />

smaltimento e intanto...noi paghiamo.<br />

Blateriamo di fonti alternative....<br />

fotovoltaici o eolici...ma poi<br />

A quale DIO CREDERE?<br />

Caro D. Libero, è veramente una (bella) domanda. Se riflettiamo bene<br />

sul periodo che stiamo attraversando, la risposta che sorge spontanea è:<br />

il dio quattrino. In un mondo globale sta prevalendo la tendenza a farsi<br />

gli affari propri. Che ci piaccia o no il mercato e la sua competitività ci<br />

induce ad essere vincenti. Il problema è che: se fossimo tutti vincenti si<br />

arriverebbe alla parità (rischio solidarietà) annullando così la competitività<br />

del mercato. L’esempio calzante è la storia della savana dove convivono<br />

e corrono (liberi) leoni e gazzelle, con le note conseguenze. Vivere<br />

e non vegetare dovrebbe essere la normalità di questa nostra parentesi<br />

terrena. Il detto vivere e lasciar vivere dovrebbe essere una materia<br />

scolastica. Essere fratelli non vuol dire essere cugini. Essere cristiani non<br />

sottintende essere cattolici. Una vera società civile non si associa a leoni<br />

e gazzelle ma al confronto e il dialogo costruttivi. Allora sì che l’Altissimo<br />

saremmo tutti noi. Con affetto.<br />

Renzo Fioretti<br />

PERCHE'?<br />

Perché nazioni di antiche tradizioni, oggi<br />

in possesso dell’energia nucleare, invece<br />

di usarla per scopi pacifici, che porterebbero<br />

intere popolazioni, che soffrono la<br />

fame, ad una vita serena, minacciano di usarla, trasformandola in armi<br />

nucleari, contro altre nazioni? Perché politici di ogni corrente, promettono<br />

mari e monti, ai cittadini, pur sapendo che non potranno mantenere le<br />

loro promesse? Perché giovani famiglie si sfasciano, lasciando i propri<br />

figli in balìa della droga, della prostituzione e della violenza? Perché<br />

purtroppo hanno perso ogni speranza nel Dio della pace, della concordia<br />

e del rispetto della persona umana! Cosa fare dunque perché tutto ciò<br />

non si verifichi più? Rifugiamoci in massa nella preghiera, con perseveranza,<br />

con fiducia, con infinito amore, sicuri che il buon Dio, infinitamente<br />

misericordioso, abbia compassione di questa generazione perversa<br />

ed indichi a tutti la via che porta alla realizzazione di un mondo di<br />

serenità, di pace e di prosperità.<br />

b.d.<br />

L'immobile vicino<br />

alla Scala Santa<br />

Nucleare, altra campana<br />

Spesso tanti pregiudizi sulle energie alternative<br />

“Chiedo alle autorità comunali<br />

e alla Soprintendenza<br />

delle Belle Arti, che<br />

agiscano perché il mio<br />

progetto possa essere preso<br />

seriamente in considerazione<br />

e perché possa<br />

essere agevolato nella sua<br />

messa in pratica.<br />

Nell’articolo di giornale si<br />

faceva riferimento alla<br />

possibilità di abbattimento<br />

dell’immobile per costruire<br />

una piazza. In questa<br />

eventualità è evidente<br />

che pretenderei che mi<br />

venisse corrisposto il valore effettivo del bene, sul quale<br />

ho anche speso denaro di tasca mia per realizzare<br />

un’autorimessa”, chiosa Mario Quagliani.<br />

“Invito chi scrive articoli o fa rilievi attraverso il mezzo<br />

stampa, a non creare inutili allarmismi e a non<br />

mettere in cattiva luce i cittadini che si impegnano<br />

le pale eoliche non le vogliamo<br />

perchè deturpano l’ambiente, i fotovoltaici<br />

impossibili da realizzare<br />

perchè sei sottoposto a mille vincoli<br />

e permessi (Galasso, rispetto<br />

ambientale, vincoli ambientalistici)<br />

e 99 volte su 100 la sovraintendenza<br />

(che ha potere di veto) non<br />

ti concede il permesso. Allora domanda,<br />

forse ingenua, ma di che<br />

stiamo parlando? Cosa vogliono<br />

Verdi ed Ambientalisti che prima<br />

propongono e poi non ci dicono<br />

affatto come superare tutti i vincoli<br />

burocratici che tutto bloccano e<br />

rendono tutto ingessato e irrealizzabile...<br />

e io intanto continuiamo a<br />

per la risoluzione di un problema personale e collettivo”.<br />

pagare. Le ditte pur interessate e<br />

con ottimi sviluppi di ricerca oramai<br />

si rifiutano anche di presentare<br />

le domande con relativi progetti,<br />

che costano fior di migliaia di<br />

euro, (e vi potrei portare mille<br />

esempi e nomi) perchè se li vedono<br />

sempre respingere.<br />

Domanda, cari giornalisti, che dovreste<br />

essere la coscienza critica<br />

della nostra società, quindi con<br />

grandi responsabilità, ma continuiamo<br />

a parlare del sesso degli<br />

angeli, di pura e mera accademia o<br />

mai nella nostra vita quotidiana alle<br />

enunciazioni meramente di principio,<br />

si riuscirà mai a dare esecuzione<br />

pratica a mille idee che rimangono<br />

sempre e solo tali e il cittadino<br />

sempre più scettico e disilluso?<br />

Grazie della vostra accoglienza<br />

e attenzione.<br />

Luciano Pelucchini<br />

S.Vincenzo su più fronti<br />

L'Aquila tra le priorità<br />

La Società di San Vincenzo de’ Paoli Italiana riunita<br />

in Assemblea a Roma il 13 marzo, ha rinnovato le<br />

proprie cariche societarie. E’ stata eletta Presidente<br />

Nazionale la Signora Claudia Gorno Nodari di Brescia.<br />

Durante l’Assemblea il Presidente uscente, Avv.<br />

Luca Stefanini ha presentato il Bilancio del 2009. La<br />

San Vincenzo conta oltre 15.000 soci distribuiti in 84<br />

province Italiane. I suoi 1.500 gruppi (chiamati Conferenze)<br />

hanno distribuito aiuti alle famiglie in stato di bisogno<br />

per un valore di circa 15.000.000 euro in denaro e altri 15.000.000<br />

euro in beni di prima necessità. Un’attività che fa della San Vincenzo<br />

una realtà di Volontariato fra le più importanti nel nostro Paese.<br />

Durante l’incontro, la San Vincenzo ha deciso di rendersi protagonista di<br />

una ricostruzione a L’Aquila.<br />

Ha infatti stanziato un contributo di circa 300.000 euro che verranno<br />

utilizzati per l’installazione di una struttura da 500 mq (donata dalla<br />

VeniceEcoEvolution di Treviso) da adibire a Centro Studi Universitario,<br />

a cui sarà collegata una Casa per il Volontariato universitario. Questo<br />

centro sarà dedicato a Francesco Maria Esposito e Angela Antonia Cruciano<br />

in memoria del figlio di un Socio della San Vincenzo Aquilana e<br />

della sua fidanzata periti nel crollo della Casa dello Studente durante il<br />

sisma del 6 aprile 2009.<br />

Claudia Gorno Nodari, che guiderà la San Vincenzo per i prossimi sei<br />

anni, è molto attiva a Brescia ed è una delle fondatrici della Casa di<br />

Accoglienza per donne e bambini “Ozanam”. Inoltre è attualmente Presidente<br />

dell’Associazione “Dormitorio San Vincenzo” che gestisce tutte<br />

le strutture di accoglienza che la San Vincenzo Bresciana mette a disposizione<br />

dei poveri di questa città.<br />

Luciano Mariani<br />

<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

VIGILI<br />

solerti<br />

ma... pochi<br />

Desideriamo formulare un profondo<br />

e sentito ringraziamento ai Vigili<br />

del Fuoco che il giorno 21 febbraio<br />

sono intervenuti per spegnere<br />

l’incendio che si era sviluppato<br />

nella nostra abitazione.<br />

Un incendio violento e subdolo che<br />

ha comportato circa sei ore di intervento.<br />

Non stiamo a descrivere la paura,<br />

l’angoscia, lo stress che attengono<br />

alla nostra sfera privata, ciò che<br />

vogliamo, invece, evidenziare è<br />

proprio l’operato dei Vigili del<br />

Fuoco, di questo corpo che in più<br />

occasioni (come dimenticare la loro<br />

presenza durante i giorni dell’emergenza<br />

terremoto?) ha dimostrato<br />

una capacità unica, divenuta<br />

quasi proverbiale, di sapersi porre<br />

al fianco delle persone che si trovano<br />

in situazioni difficili, intervenendo<br />

con professionalità, umanità<br />

e grazia, portando conforto e<br />

soluzioni.<br />

Anche nel nostro caso è stato così<br />

e per questo siamo grati e riconoscenti.<br />

Tanto più se si considera il fatto,<br />

forse non conosciuto dalla maggior<br />

parte dei cittadini, che per il nostro<br />

territorio che si estende da Serra<br />

San Quirico a Genga, Sassoferrato,<br />

Arcevia, fino ai confini con<br />

l’Umbria, è previsto un organico<br />

di n. 7 vigili, che, in pratica, si riducono<br />

a 5 unità.<br />

VALE A DIRE CHE FABRIANO<br />

HA CINQUE VIGILI DEL FUO-<br />

CO.<br />

Inoltre la scala per gli interventi<br />

dall’alto (non sappiamo se questo<br />

sia il nome tecnico) necessaria nel<br />

nostro caso, deve arrivare da Ancona<br />

perché quella esistente a Jesi<br />

è oramai obsoleta.<br />

Fabriano non ha la scala.<br />

Questo è ciò che abbiamo appreso<br />

dalla nostra vicenda.<br />

Ovviamente i Vigili che intervengono<br />

nell’immediatezza dell’emergenza<br />

devono fronteggiare anche<br />

la mancanza di organico e di mezzi,<br />

probabilmente con qualche rischio<br />

in più anche per la loro incolumità<br />

e senza creare disservizi,<br />

perché i disservizi nel loro operato,<br />

potrebbero essere fatali e irrimediabili.<br />

Riteniamo che i nostri amministratori<br />

e la politica in generale debbano<br />

farsi carico di tale assurda situazione<br />

ed attivarsi per risolvere<br />

il problema della mancanza di organico<br />

e di mezzi in capo ai Vigili<br />

del Fuoco, che rappresentano un<br />

presidio di primaria importanza nel<br />

nostro territorio a rischio terremoti<br />

e incendi. Noi non sappiamo a cosa<br />

e a chi sia da ascrivere il depauperamento<br />

di risorse pubbliche che<br />

rappresentano servizi primari per i<br />

cittadini, ma certamente non possiamo<br />

accettare che una città come<br />

Fabriano con un territorio vasto e<br />

difficile abbia cinque vigili del fuoco,<br />

per cui rivolgiamo un appello<br />

ai politici locali affinché il problema<br />

venga fatto proprio e posto all’ordine<br />

del giorno con la priorità<br />

dovuta alla salvaguardia dei servizi<br />

fondamentali per il cittadino, ai<br />

quali speriamo che i cittadini fabrianesi<br />

non abbiano rinunciato.<br />

Ringraziamo per l’ospitalità.<br />

Cesira Carnevali, Roberto Stelluti


32<br />

Uova di Pasqua e borsa di studio<br />

Prosegue la meritoria attività dell'Associazione "Sergio Luciani" per l'Ail<br />

Nei giorni 19, 20 e 21 marzo, l’Associazione Sergio Luciani, ha rinnovato l’ormai tradizionale manifestazione<br />

dell’offerta delle Uova di Pasqua, in collaborazione con l’AIL di Ancona. Mai come quest’anno, i dubbi sulla<br />

riuscita della manifestazione ci hanno accompagnato durante tutti i preparativi. Ma, con grande emozione, in<br />

questo momento di crisi del nostro territorio, abbiamo avuto la conferma che tanti ci sono vicini in questa lunga<br />

lotta contro la malattia. Le uova offerte, circa 1000, sono finite già domenica mattina. Desideriamo ringraziare<br />

tutti coloro che ci hanno supportato: i Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica; i parroci delle chiese che<br />

ci hanno permesso di essere presenti all’uscita delle S.Messe domenicali; i volontari che ci hanno aiutato e<br />

senza i quali non ce l’avremmo fatta e, naturalmente, tutti voi che avete acquistato l’uovo di cioccolato.<br />

Cogliamo questa occasione per farvi sapere che con l’incasso della Manifestazione delle Uova della Speranza<br />

dello scorso anno, abbiamo finanziato una borsa di studio intitolata a Sergio, al Dr. Antonello Costagliola,<br />

consegnata durante l’apertura dell’anno accademico della Politecnica delle Marche di Ancona (foto a destra),<br />

alla presenza del Prof. Leoni, direttore del Centro di Ematologia Degli Ospedali Riuniti di Ancona. La ricerca<br />

scientifica è uno degli scopi dell’Associazione Sergio Luciani, perchè crediamo che si possa raggiungere<br />

l’obiettivo di rendere leucemie, linfomi e mielomi, malattie guaribili.<br />

ULTIMA <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />

Bonafoni dell'Associazione Luciani, il professor Leoni ed il dottor Costagliola<br />

La Primavera continua!<br />

Ecco il torneo in ricordo di Marilena e Luca<br />

E siamo alla settima. Continua l’appuntamento<br />

immancabile con l’arrivo<br />

della bella stagione con il Torneo<br />

Primavera al settimo anno consecutivo.<br />

E’ un semplice torneo di<br />

calcetto misto, appunto per evitare<br />

forme di acceso agonismo perché<br />

oltre a partecipare ciò che deve vincere<br />

è il divertimento. Piccolo e<br />

semplice nella struttura, ma grande<br />

e ricco per la quantità di affetto,<br />

cuore, sorrisi, amicizia, passione<br />

che c’è dentro: è questo il messaggio.<br />

Organizzato dall’associazione<br />

“Le Ali di Marilù” per onorare la<br />

memoria di due ragazzi sportivi che<br />

amavano giocare a calcio,<br />

Marilena Artegiani<br />

e Luca Gobbetti, che ci<br />

hanno lasciato prematuramente<br />

ma continuano<br />

a vivere in noi attraverso<br />

questo torneo. Dalle<br />

8 squadre della prima<br />

edizione siamo passati<br />

alle 22 di quest’anno. Il<br />

che significa un’occasione<br />

di incontro per cir-<br />

ca 250 giovani. Lunedì 15 marzo<br />

alle 21 presso l’Oratorio della Carità<br />

si è svolta la tradizionale serata<br />

di apertura. Lì dove nei sei anni<br />

precedenti erano venuti a testimoniarci<br />

le loro esperienze sportivi<br />

del calibro di Luca Marchegiani,<br />

ex portiere ora opinionista, i calciatori<br />

Maurizio Ganz e Ferdinand<br />

Coly, e gli allenatori Fabrizio Castori,<br />

Serse Cosmi, tecnico del Livorno,<br />

e Alberto Zaccheroni, ora<br />

alla guida della Juventus. Quest’anno<br />

direttamente da Bologna<br />

sono arrivati grazie alla loro disponibilità<br />

cinque membri del Bologna<br />

Calcio: Filippo Spitoni, portiere<br />

fabrianese dei falsinei, Franco<br />

Colomba, mister della squadra<br />

con il suo vice Renzo Ragonesi, il<br />

preparatore dei portieri Franco Paleari<br />

e il centrocampista Roberto<br />

Guana. L’uomo più atteso, il capitano<br />

Marco di Vaio, ha dato forfait<br />

per la riabilitazione dopo l’infortunio.<br />

Ma ha dato la sua parola per<br />

venire ad aprile a Fabriano. Ad assistere<br />

all’evento in un oratorio gremito<br />

anche alcuni ragazzi delle<br />

società Futsal e Fortitudo. Prima<br />

delle parole è stato proiettato un<br />

video degli amici fabrianesi han-<br />

no intervistato proprio Marco Di<br />

Vaio, al centro di allenamento dei<br />

rossoblù, ripercorrendo le i momenti<br />

più importanti e più difficili<br />

delle tappe della sua carriera e della<br />

sua vita. La palla è stata servita a<br />

mister Colomba, subentrato a stagione<br />

in corso sta guidando il Bologna<br />

verso una salvezza tranquilla.<br />

Essendo stato un buon giocatore<br />

ciò lo ha sicuramente aiutato durante<br />

la sua carriera da allenatore,<br />

rispondendo alle domande del direttore<br />

de L’Azione sempre presente<br />

nel ruolo mediatore della serata.<br />

Per essere un buon tecnico è inoltre<br />

necessario stabilire<br />

rapporti di schiettezza<br />

con tutti gli elementi<br />

della squadra. E’ poi intervenuto<br />

il suo vice<br />

Renzo Ragonesi, che<br />

ancora non aveva smaltito<br />

la tensione dopo il<br />

pareggio agguantato in<br />

Mister Colomba<br />

(foto A. Bolotti)<br />

extremis sulla Sampdoria,<br />

ha rimarcato il suo<br />

gran legame con Colom-<br />

ba. Il ruolo del vice è quello di assecondare<br />

e consigliare il tecnico<br />

nel bene e nel male e mai desiderare<br />

di subentrare al mister. E’ stato<br />

poi il turno del padrone di casa,<br />

Filippo Spitoni, soddisfatto del suo<br />

approdo a Bologna dopo tanta gavetta<br />

nelle serie minori e deciso a<br />

migliorare giorno dopo giorno. Ha<br />

anche rievocato quegli attimi concitati<br />

di emozione e tensione vissuti<br />

con il suo preparatore Franco<br />

Paleari del 7 febbraio scorso quando<br />

è stato ad un passo dall’esordio<br />

in A in Bologna-Milan, sua unica<br />

per ora panchina nella massima serie.<br />

Roberto Guana ha raccontato i<br />

sacrifici che si devono compiere<br />

per arrivare dove si vuole desiderare<br />

fin da piccoli e alla domanda<br />

di un ragazzo sul suo rapporto con<br />

Baggio il centrocampista ha rivelato<br />

di essere stato fortunato ed un<br />

privilegiato ad aver vissuto quattro<br />

anni della sua carriera vicino<br />

ad un simile campione dentro e fuori<br />

dal campo. I giocatori hanno poi<br />

mostrato e regalato le loro maglie<br />

come futuri premi per il torneo. Le<br />

iscrizioni sono ancora aperte e il<br />

torneo avrà inizio a metà maggio.<br />

Nicolò Cammoranesi

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