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Servizi a pag. 3<br />
di Alessandro Moscé<br />
e Carlo Cammoranesi,<br />
a pag. 11 di Catia Censi<br />
e a pag. 13 di<br />
Luca Di Dio<br />
INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO<br />
Foto Cico<br />
Non avevo ancora conseguito il diploma quando iniziai a<br />
lavorare per “L’Azione”… battevo a macchina gli indirizzi<br />
e con la carta velina e quella carbone riuscivo a farne<br />
parecchie copie. Per anni ho continuato a fare questo<br />
lavoro sotto la direzione di don Pietro Ragni. Il giovedì<br />
pomeriggio, la casa di Neno, sagrestano di S. Venanzio, si<br />
animava… chi ritagliava gli indirizzi, chi incollava, chi<br />
divideva le copie. Il clima era festoso, era il 1948. Sono<br />
passati tanti anni ed anche oggi L’Azione è sempre nel mio<br />
cuore.<br />
La Via Crucis cittadina<br />
Anche quest’anno, alle porte della Settimana Santa, la Consulta delle<br />
aggregazioni laicali organizza l'ormai classica Via Crucis cittadina: un<br />
appuntamento, previsto per venerdì 26 marzo con inizio alle 21,<br />
alla presenza del Vescovo. La partenza avverrà dalla parrocchia della<br />
Sacra Famiglia per poi svilupparsi verso le vie del centro, passando<br />
per l’ospedale e giungere poi in Cattedrale ove seguirà la breve<br />
testimonianza di un sacerdote. Quest’anno la riflessione avrà come<br />
tema generale: “Cristo, sacerdote: testimone della nostra<br />
gioia” in sintonia con quanto proposto nella lettera pastorale del<br />
Vescovo ed in occasione dell’anno sacerdotale.<br />
GLI EDITORIALI<br />
GLI EDITORIALI<br />
Pag. 2<br />
L’Aquila, una missione<br />
che continua<br />
di Don Claudio<br />
Tracanna<br />
Pag. 2<br />
Distruggere la Chiesa<br />
nella sua missione:<br />
perché?<br />
di Don Leopoldo Paloni<br />
Pag. 2<br />
Politica: il coraggio<br />
di una missione<br />
di Alessandro Moscé<br />
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.-<br />
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/<br />
02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/<br />
102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)<br />
La primavera è in arrivo o meglio così sembra a livello di calendario, dopo lo<br />
“scollinamento” del 21 marzo. E con essa i grandi eventi che coinvolgeranno il<br />
territorio. A Fabriano si partirà con Poiesis a maggio con la certezza Cacciari e<br />
subito a ridosso il Palio, più ridotto nella durata ma sempre di qualità, quindi dopo<br />
l’estate il Premio Gentile con firme importanti da…nomination e il “Città di Fabriano”<br />
con Benigni come sogno nel cassetto. E anche Matelica è pronta con la rassegna nazionale<br />
della scuola a maggio e l’atteso simposio internazionale del sigaro a giugno, per<br />
la prima volta in Italia, vale a dire a Matelica, dopo una presenza stabile a Cuba.<br />
Insomma ce n’è per tutti i gusti…<br />
Mercoledì Santo 31 marzo ore 18 Cattedrale di Fabriano. S. <strong>Messa</strong> <strong>Crismale</strong>.<br />
Giovedì Santo 1 aprile ore 15.30 S. <strong>Messa</strong> all’ospedale di Matelica<br />
ore 18 Concattedrale di Matelica S. <strong>Messa</strong> in Coena Domini.<br />
Venerdì Santo 2 aprile ore 18 Cattedrale di Fabriano. Liturgia della Passione del Signore.<br />
Ore 21 Sassoferrato – processione del Cristo morto.<br />
Sabato Santo 3 aprile ore 16 ascolto<br />
delle confessioni in Cattedrale.<br />
Ore 23 Cattedrale<br />
di Fabriano – veglia pasquale.<br />
Domenica di Pasqua 4 aprile ore<br />
11.15 Cattedrale di Fabriano – S.<br />
<strong>Messa</strong> solenne.<br />
Ore 18 Concattedrale di Matelica<br />
– S. <strong>Messa</strong> di Pasqua.<br />
La Settimana Santa<br />
Fabriano-Matelica<br />
euro 1,00<br />
n. 13 Anno XCIX<br />
27 marzo 2010<br />
Torna l'ora legale<br />
Alle ore 2 di domenica 28 marzo entrerà in<br />
vigore l’ora legale. Terminerà quindi il<br />
periodo di ora solare. Alle 2 del mattino<br />
della domenica dovremo regolare gli orologi<br />
spostando in avanti le lancette di un'ora,<br />
alle ore 3. L’ultima domenica di ottobre, il<br />
31 terminerà il periodo di ora legale ed inizierà<br />
il periodo di ora solare.<br />
S. MESSA CRISMALE<br />
Mercoledì 31 marzo, alle ore 18, nella Cattedrale di Fabriano: concelebrazione<br />
della S. <strong>Messa</strong> <strong>Crismale</strong> con il rinnovamento delle promesse<br />
sacerdotali. All’offertorio i parroci presenteranno le offerte della Quaresima<br />
di Carità, per aiutare Haiti e le nostre famiglie in difficoltà a causa<br />
della mancanza di lavoro.<br />
Sono invitati particolarmente i giovani e verranno presentate sempre<br />
all’offertorio anche le numerose testimonianze dei giovani in risposta<br />
alla lettera del Vescovo che ha chiesto ai giovani stessi chi è il sacerdote<br />
per loro e come lo vorrebbero e se qualcuno ha pensato di diventare<br />
sacerdote.<br />
SI VOTA per le REGIONALI<br />
Il 28 e 29 marzo si vota per il nuovo Consiglio Regionale: dalle 8 alle 22<br />
la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì. Dalle urne dovrà uscire il prossimo<br />
Governatore della Regione tra i candidati Gian Mario Spacca, Erminio<br />
Marinelli e Massimo Rossi.
2<br />
Anniversari come quello di un terremoto così devastante<br />
non possono che essere dolorosi.<br />
Come non ricordare quei figli, quegli amici, quelle mamme,<br />
quei papà e quei giovani studenti che hanno trovato<br />
la morte sotto le macerie nella notte del 6 aprile?<br />
Il 6 aprile 2010 sarà dunque un giorno di dolore, in cui<br />
ogni aquilano ripercorrerà con la mente e con il cuore<br />
quelle estenuanti ore e quei tristi giorni, in cui ogni sicurezza<br />
è svanita e ogni certezza è crollata. Proprio quei<br />
giorni, mi è tornata spesso alla mente le pagina evangeli-<br />
L'Aquila,<br />
una missione<br />
che continua<br />
ca in cui Gesù dice che il Figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo.<br />
Ora, a dire il vero, tanti hanno dove posare il capo. Una casa c’è per molti, quasi tutti. Se però<br />
ci sono le case, manca invece la città, la nostra bella città, che non è e non può essere fatta<br />
solo di case. La città è il luogo che permette ai suoi abitanti di incontrarsi, di passeggiare, di<br />
socializzare e anche di pregare.<br />
Distruggere la Chiesa<br />
nella sua missione: perchè?<br />
La recente vicenda dello scandalo<br />
di preti pedofili è il sintomo di un<br />
grave malessere della Chiesa. Onde<br />
evitare equivoci è bene specificare<br />
che quando parlo di “Chiesa” intendo<br />
Chiesa nel suo significato<br />
corretto cioè “comunità dei credenti”,<br />
“l’insieme delle membra del<br />
corpo di Cristo” e non nell’equivoca<br />
accezione di “gerarchia”, o se<br />
preferite “vescovi e preti quali corpo<br />
distaccato dal resto dei fedeli”.<br />
Mi permetto di ricordare un’altra<br />
ovvietà: tutti siamo peccatori, il<br />
cristiano sa benissimo che ogni<br />
uomo è capace di commettere qualsiasi<br />
peccato, come del resto lo sanno<br />
le altre persone di buon senso,<br />
esclusi naturalmente i dementi e i<br />
farisei. All’origine di questo malessere<br />
della Chiesa vi sono essenzialmente<br />
due motivi. Il primo è la superficialità<br />
di molti credenti nell’apprezzare<br />
la grande ricchezza<br />
della bimillenaria esperienza della<br />
sua storia. La presunzione di molti<br />
cristiani di oggi di essere i primi a<br />
capire il Vangelo. Una volta al VI°<br />
comandamento ci si stava molto<br />
attenti, certamente non era il peccato<br />
più grave ma era (e rimane) il<br />
più insidioso perché quello che<br />
cammina più rasente all’essenza<br />
stessa di Dio: l’amore. Per fare un<br />
esempio: una piccola disfunzione<br />
al cuore può essere più pericolosa<br />
di un’amputazione alla mano. Oggi<br />
cristiani “adulti” hanno gridato all’esagerazione<br />
e predicato che si<br />
poteva abbassare la guardia. Di<br />
più: una volta l’autorità del vescovo<br />
non si discuteva; e un prete che<br />
sgarrava si ritrovava, dritto dritto,<br />
a meditare in un convento; oggi per<br />
trasferire un sacerdote un vescovo<br />
deve rendere conto a tutti, e non<br />
sempre può mettere in piazza i suoi<br />
dubbi sulla moralità di qualcuno.<br />
Politica: il coraggio<br />
di una missione<br />
Nel corso della storia vi sono sempre stati i costruttori ed i distruttori, tra<br />
i grandi capi di governo e tra gli amministratori degli stati. C’è chi ha<br />
messo in piedi enormi costruzioni, città memorabili, monumenti, templi,<br />
opere di ogni tipo. Pensiamo a cosa è stata la civiltà romana e quale eco<br />
riesce ancora a suscitare. Ma pensiamo anche a chi ha seminato male e<br />
terrore, ha chi ha distrutto perfino le opere d’arte (il nazismo). Ogni gesto,<br />
sia esso positivo o negativo, ci riconduce all’adesso, al campo politico<br />
dei nostri giorni, dove accade in piccolo quello che si registra in campo<br />
nazionale e internazionale. Nel campo politico, e talvolta anche nelle<br />
imprese, si ripete un po’ quello che accade nelle guerre di conquista. Vi<br />
sono politici che cercano il potere per realizzare un loro programma. C’è<br />
chi ha la vocazione a distruggere ciò che è stato costruito prima di lui a<br />
prescindere, a non valorizzare affatto tutto ciò che non dipende esclusivamente<br />
dal suo atteggiamento. C’è chi non ha alcun sogno o alcuna<br />
ambizione, e quindi l’unico scopo che prefigura è non far crescere gli<br />
altri e appiattire il presente. C’è chi non fa per gli altri, ma per sé, pensan-<br />
GLI EDITORIALI <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Ma esiste anche un altro motivo<br />
che finisce per generare angoscia<br />
nel popolo cristiano: è la scarsa<br />
Tutto questo a L’Aquila non c’è perché il terremoto è ancora<br />
con noi. E’ con noi nel buio del centro storico, è con noi nel<br />
silenzio dei quartieri fino ad un anno fa popolatissimi, è con<br />
noi nella difficoltà di ritrovare un volto amico, è con noi nel<br />
non sapere dove sta l’ufficio o il negozio di fiducia, è nel<br />
non avere una chiesa dove pregare o nell’essere privati della<br />
certezza di un posto in ospedale. Ma il terremoto è soprattutto<br />
nell’animo degli aquilani: è presente in quella sfiducia<br />
che prende ogniqualvolta bisogna iniziare qualcosa; è presente<br />
in quel preside che fa evacuare la sua scuola per una<br />
scossa che qualche anno fa nessuno avrebbe sentito e temuto;<br />
è presente in quel centro commerciale dove non si riesce<br />
nemmeno a camminare per il gran numero di adolescenti<br />
che non sanno più dove incontrarsi, visto che non ci sono<br />
più i loro amati “portici”.<br />
Il terremoto continua poi a persistere nella sfiducia dei commercianti<br />
e nella rabbia degli ambulanti che non sanno ancora<br />
dove poter riaprire il mercato: lo storico mercato di<br />
Piazza Duomo. Il terremoto insomma c’è e si fa sentire ancora tanto.<br />
Ora c’è, ma sicuramente non ci sarà più. Non ci sarà se quelle “carriole”, che ormai sono<br />
conosciute in tutta Italia, rappresentano la voglia di rinascere degli aquilani che non attendono<br />
e non si aspettano la manna dal cielo, ma che desiderano tornare ad essere i protagonisti<br />
de L’Aquila del futuro. Il terremoto non ci sarà più se il bene comune sarà l’unico<br />
obiettivo condiviso dalle Istituzioni, dai cittadini e dalla Chiesa. Il terremoto finirà se<br />
continuerà l’affetto e la solidarietà dell’Italia intera nel durissimo cammino della ricostruzione.<br />
E anche la felice coincidenza con l’ottava di Pasqua, dice a noi aquilani che, anche se il<br />
terremoto è ancora presente, non avrà affatto l’ultima parola. Il terremoto, infatti, c’è stato<br />
un anno fa nella settimana di Passione e il suo primo anniversario cade nella settimana di<br />
Resurrezione. Forse un teologo bizzarro potrebbe anche definirlo un “terremoto pasquale”,<br />
ma questa coincidenza aiuterà tutti noi aquilani, nonostante le lacrime, ad alzare gli occhi a<br />
quel Cielo dove nessuno più potrà far piangere così tanto, nemmeno un terremoto.<br />
Dunque il terremoto non ci sarà più. E di questo noi cristiani de L’Aquila ne siamo certi.<br />
Dice infatti il profeta Ezechiele: “Vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno<br />
ricostruite”. Il Signore manterrà questa promessa anche per noi!<br />
Don Claudio Tracanna, direttore di “Vola” de L’Aquila<br />
percezione dell’eterna persecuzione<br />
che il cristiano in quanto tale è<br />
chiamato a subire dai potenti di<br />
questo mondo. Ciò che appare chiaro<br />
ad un’analisi appena accorta di<br />
questa storia è la volontà di qualcuno,<br />
non di salvaguardare le vittime<br />
della pedofilia (intento estremamente<br />
nobile), ma di distruggere<br />
la Chiesa. Si punta il dito, a sproposito,<br />
contro il celibato come la<br />
causa della pedofilia. Si cerca di<br />
coinvolgere Papa e vescovi come<br />
favoreggiatori. Si vuole rendere<br />
giuridicamente responsabile la diocesi<br />
dei risarcimenti alle vittime. Il<br />
problema quindi non è isolare qualche<br />
mela marcia per salvare i bambini,<br />
ma far dichiarare intrinsecamente<br />
immorale la chiesa in quanto<br />
tale. D’altra parte nessuno si sogna<br />
di chiedere risarcimenti allo<br />
stato se a sbagliare è un professore.<br />
Nulla si dice delle istituzionalizzate<br />
prassi del sollazzo che si concedono<br />
i funzionari in molti campi<br />
profughi dell’Onu. Nulla s’indaga<br />
se cinquanta anni fa un parente di<br />
Obama ha tirato o no una sedia ad<br />
un discolo. Quel che maggiormente<br />
sconcerta è da una parte la direttiva<br />
europea (altro covo di triangoli)<br />
contro le discriminazioni dei<br />
gay. Stando a ciò un rettore di se-<br />
do solo a mantenere posizioni di rendita. E’ questa la lotta sotterranea,<br />
apparentemente invisibile, che spesso inquina gli enti pubblici. Ed è<br />
anche questa la ragione dell’immobilità di molti comuni. Oggi è sempre<br />
più necessario avvalersi di competenze e professionalità. Quando questi<br />
requisiti vengono meno si annaspa, non c’è ordine, disciplina. Non c’è<br />
una visuale d’insieme e non c’è un progetto, una mission direzionale.<br />
Scriveva di recente Francesco Alberoni sul “Corriere della Sera”: “Non<br />
esiste una intelligenza, una creatività separata dai problemi che si deve<br />
risolvere. E non esistono problemi senza una società che li pone, che<br />
sollecita, stimola, costringe i suoi membri a risolverli. L’intelligenza, la<br />
creatività, perciò, sono il prodotto di una società esigente che pone continuamente<br />
problemi difficili, che esige costantemente nuove soluzioni”.<br />
Le soluzioni, spesso, sono il frutto, semplice e immediato, del buon<br />
agire, del buon senso che avrebbe un padre di famiglia. Anche al di fuori<br />
di specifiche capacità. Bisogna diffidare di tutti coloro che dicono che<br />
“questo non si fa e questo non si può”. Sono persone pigre e invidiose,<br />
assuefatte da un sistema che non li premia ma li appiattisce nel disinteresse.<br />
La politica ha bisogna di sprint, di coraggio: chi non vede non<br />
crede. Nel terzo millennio le vecchie logiche hanno fallito, sia nella<br />
prima che nella seconda Repubblica. E’ ora di aprire una nuova fase più<br />
concertata, allontanando gli edonisti e i repressi, gli insensibili e gli<br />
egotici, i maldestri e gli arruffoni. Che la politica diventi duttile, finalmente.<br />
Alessandro Moscè<br />
minario non potrebbe rifiutare un<br />
alunno in quanto omosessuale; ora<br />
chi fa queste leggi si straccia le vesti<br />
se un prete dà fastidio ai bambini.<br />
Al di là del problema, che esiste<br />
e va combattuto, vi è quindi il preciso<br />
disegno di distruggere la Chiesa<br />
colpendola proprio nella sua<br />
missione di trasmettere la fede alle<br />
nuove generazioni. Una storia analoga<br />
si verificò anche nel 1907, è<br />
fu la stessa magistratura che certificò<br />
l’esistenza del complotto.<br />
Don Leopoldo Paloni<br />
Direttore responsabile<br />
Carlo Cammoranesi<br />
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona<br />
n.11 del 6/09/1948<br />
Amministratore<br />
Giovanni Chiavellini<br />
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Redazione Matelica<br />
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la sede de “L’Azione”.<br />
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3<br />
della legge 250 del 7/8/1990.<br />
Sorta nel 1911,<br />
soppressa nel 1925,<br />
risorta nel 1945.
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Si parla spesso di una città da animare, da far vivere: una città che aggreghi,<br />
che faccia ritrovare la gente nel segno della fabrianesità. Una buona<br />
stagione di prosa e di sinfonica caratterizza il Teatro Gentile tutto l’anno,<br />
ed è il corollario di grandi eventi nell’ambito della cultura e dello spettacolo.<br />
Elenchiamo inoltre il “Torneo di Primavera” di calcetto (sette edizioni),<br />
che registra ogni anno la presenza di ospiti illustri del mondo del<br />
calcio, quasi sempre giocatori di serie A. L’anno scorso ci fu il boom<br />
della “Notte Bianca”, organizzata da un manipolo di giovani e che ne<br />
attirò migliaia di giovani in una notte di aprile (speriamo che si ripeta<br />
costantemente). Abbiamo scelto quattro eventi ormai strutturati: il “Palio<br />
di San Giovanni Battista”, indubbiamente l’iniziativa che richiama<br />
più persone e che riesce a coinvolgere l’intera città suddivisa in porte e<br />
rioni (nel mese di giugno); “Poiesis”, rassegna artistica diretta da Francesca<br />
Merloni, che è l’occasione per ospitare a Fabriano grandi nomi della<br />
letteratura, del cinema e del teatro, con più luoghi cittadini che si vivacizzano<br />
ininterrottamente per tre giorni. Quindi il “Premio Gentile”, che<br />
si tiene ad ottobre, e che riconosce un omaggio a varie personalità del<br />
mondo culturale, industriale e della società civile in ambito nazionale.<br />
Infine il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, con<br />
una giuria popolare di fabrianesi che vota le opere finaliste e decretano la<br />
vittoria dei partecipanti.<br />
INCHIESTA<br />
Ecco POIESIS: dopo Cacciari anche Olmi?<br />
Un festival di Fabriano rappresenterà<br />
l’Italia per l’edizione 2010. L’Unesco,<br />
infatti, ha deciso di associare “Poiesis”,<br />
rassegna di arte, poesia, musica<br />
e spettacolo, al Festival della Diversità<br />
culturale. La rassegna fabrianese,<br />
ideata e diretta da Francesca Merloni,<br />
è l’unico appuntamento in Italia dell’evento<br />
e celebrerà la Giornata<br />
Mondiale per la Diversità culturale<br />
e per il Dialogo e lo Sviluppo. Questa<br />
giornata è stata indetta dall’Unesco<br />
il 21 maggio 2010, nel<br />
giorno della sua apertura: “Poiesis”<br />
durerà fino al 23 maggio. “Madre<br />
Terra” è il titolo della rassegna di<br />
quest’anno. La tre giorni di eventi<br />
culturali sarà aperta e conclusa da<br />
Massimo Cacciari e Giorgio Ficara.<br />
E’ previsto un intenso calendario<br />
di appuntamenti, con la partecipa-<br />
PREMIO GENTILE,<br />
ci sarà Piero Angela?<br />
Ideato da Galliano Crinella, che ne è attualmente direttore, e<br />
fondato insieme al sen. Carlo Bo nel 1997, l’anno del terribile<br />
evento sismico che scosse le Marche e l’Umbria, il Premio<br />
raggiunge quest’anno la sua quattordicesima edizione.<br />
La Giuria, dopo la guida iniziale del sen. Bo (1997 – 2001)<br />
e di Giovanni Bogliolo (2002 – 2008) è ora presieduta da<br />
Stefano Pivato, Rettore dell’Università di Urbino “Carlo Bo”<br />
e ne fanno parte autorevoli membri della cultura e della società<br />
regionale e nazionale. Il Premio è nato con una finalità,<br />
che ha perseguito poi nelle sue tredici edizioni: riconoscere<br />
e premiare, sottolineandone i valori e l’impegno professionale<br />
di cui sono portatrici, le figure più autorevoli della vita<br />
culturale, sociale e civile del nostro paese, che operano nei<br />
differenti settori dell’operosità italica, con attenzioni particolare<br />
all’orizzonte regionale. Strutturato in quattro Sezioni:<br />
I. Vite di<br />
italiani; II.<br />
Economia,<br />
impresa e<br />
società; III.<br />
Carlo Bo<br />
per l’arte e<br />
la cultura;<br />
Una precedente<br />
edizione<br />
Francesca<br />
Merloni con<br />
Michele Placido<br />
IV. Scienza,<br />
ricerca e innovazione,<br />
Altra rassegna di rilievo, a novembre del 2010, il Premio<br />
Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, giunto<br />
alla sua terza edizione. Una giuria tecnica sceglie tre opere<br />
finaliste per la narrativa, tre per la poesia e una giuria popolare<br />
di sessanta persone vota il vincitore unico di entrambe<br />
le sezioni, con uno scrutinio che avviene in diretta nello<br />
scenario dell’Oratorio della Carità. Inoltre viene assegnato<br />
un premio alla carriera ad un grande personaggio della cultura<br />
italiana. Il primo anno andò al poeta, narratore e regista<br />
cinematografico Alberto Bevilacqua, il secondo a Francesco<br />
Guccini (che potrebbe tornare in città nei prossimi mesi<br />
per un concerto, in concomitanza con l’uscita della sua biografia<br />
scritta in tandem con l’italianista e filologo Alberto<br />
Bertoni). Girano le voci sul prossimo destinatario del pre-<br />
Eventi prestigiosi<br />
Pronto il poker<br />
Appuntamenti con personaggi<br />
di grido. Anche questo è turismo<br />
zione di esponenti internazionali delle diverse<br />
arti, dalla poesia alla musica, all’arte figurativa<br />
al cinema e al teatro. Tema di quest’edizione<br />
“Madre Terra”, rappresenta l’archetipo della<br />
grande madre, l’entità superiore con i suoi sviluppi<br />
in ambito religioso, storico-artistico e<br />
psicanalitico. “Poiesis” sarà dunque l’occasione<br />
per approfondire temi quali il legame<br />
uomo-terra, le urgenze globali sull’ambiente<br />
e sui cambiamenti climatici al<br />
centro di summit internazionali. Patrocinato<br />
dal Ministero per i Beni e le Attività<br />
Culturali, dalla Regione Marche,<br />
dalla Provincia di Ancona e dal Comune<br />
di Fabriano, il festival è a ingresso<br />
libero e si svolgerà nei luoghi suggestivi<br />
della città (piazze, palazzi, giardini,<br />
cinema e teatro), dalla mattina fino a<br />
notte inoltrata.<br />
Tra le presenze si parla anche del regista<br />
Ermanno Olmi.<br />
il Gentile da Fabriano<br />
annovera, tra i premiati,<br />
molti personaggi di<br />
spicco. Nel campo della<br />
cultura: Mario Luzi,<br />
Giovanni Raboni, Dante<br />
Ferretti, Remo Bodei, Eugenio<br />
de Signoribus, Ilvo<br />
Diamanti; nel giornalismo: Enzo Biagi, Emilio Rossi, Ferruccio<br />
de Bortoli, Sergio Zavoli, Antonio Ricci, “Report”;<br />
nell’impegno sociale: Pietro Grasso, Guido Bertolaso, don<br />
Luigi Ciotti, Lega del Filo d’Oro, don Lamberto Pigini; nel<br />
settore dell’impresa: Abramo Galassi, Adolfo Guzzini, Gennaro<br />
Pieralisi, Piero Guidi, Vittorio Merloni, Enrico Loccioni,<br />
Lino Fornari, Orietta Maria Varnelli, Gianluigi Angelantoni;<br />
nel mondo dell’arte: Giuseppe Uncini, Piero Guccione,<br />
Roberto Stelluti, Mario Giacomelli, Tullio Pericoli, Claudio<br />
Scimone; nel settore della scienza: Luigi Luca Cavalli<br />
Sforza, Carlo Urbani, Paolo Muiesan, Stefano Gatti, Barbara<br />
Ensoli, Gian Mario Bilei. Il Premio è presente sul web con il<br />
sito: www.premiogentile.com. Le edizioni del premio, insieme<br />
con altri piccoli testi, sono “raccolte” nella Collana “I<br />
Quaderni del Gentile”. E’ in preparazione, e sarà presto disponibile,<br />
il settimo “Quaderno”, con le motivazioni, i testi<br />
e le immagini dei premiati nelle edizioni 2007, 2008, 2009.<br />
Qualche indiscrezione sui candidati al Premio per la XIV<br />
edizione 2010, la cui cerimonia conclusiva si terrà nel prossimo<br />
ottobre, e come da tradizione il secondo sabato del<br />
mese: Paolo Mieli, Pierluigi Battista, Gianfranco Ravasi,<br />
Piero Angela, Tonino Guerra, Brunello Cucinelli, Gae Aulenti,<br />
Neri Marcorè. I premiati saranno scelti in una riunione<br />
della Giuria che si terrà ad inizio maggio 2010.<br />
Città di Fabriano,<br />
arriva BENIGNI?<br />
mio alla carriera. Il sogno resta Roberto Benigni<br />
per la diffusione della Divina Commedia.<br />
L’iniziativa è patrocinata dal Ministero ai Beni<br />
e alle Attività Culturali e dal Comune di Fabriano.<br />
Il premio è stato ideato dall’associazione<br />
fabrianese “La Città del Libro” presieduta<br />
da Marco Ottaviani.<br />
Più spazio<br />
ai borghi<br />
medievali<br />
Un PALIO ridotto,<br />
ma tante novità...<br />
3<br />
L’anno 2010 segna la XVI^ edizione del Palio di S.Giovanni<br />
Battista e questo è forse il primo anno della congiuntura<br />
della manifestazione. Infatti nel programma le giornate riservate<br />
a questa rievocazione storica saranno ridotte a sette,<br />
dal 18 al 24 giugno, anche se le osterie e la realizzazione<br />
delle infiorate avverranno a partire dal 12 dello stesso mese.<br />
Nei sette giorni del Palio si svolgeranno le consuete rievocazioni<br />
storiche sempre presenti nelle varie edizioni: i giochi<br />
tra le Porte, la esibizione degli sbandieratori e musici di<br />
Fabriano e della Compagnia degli Arcieri, la sfida dei monelli<br />
ed a concludere la sempre avvincente sfida del maglio<br />
tra i fabbri delle quattro Porte.<br />
La novità dell’edizione 2010 - ci riferisce il presidente del<br />
Palio Luciano Antonini - sta nella rivisitazione dei borghi<br />
medievali che saranno allestiti nel cuore del centro storico<br />
della città ed arricchiti da numerose ed antiche botteghe<br />
artigiane dell’epoca ed al cui interno si svilupperà il tradizionale<br />
corteo storico dei figuranti del Palio che abbandonerà<br />
il vecchio itinerario lungo le vie cittadine, ma andrà a<br />
creare una nuova scenografia all’interno del centro di Fabriano,<br />
come all’epoca dei Chiavelli e proprio all’interno<br />
del corteo storico quest’anno si potrà ammirare sicuramente,<br />
nelle vesti del Podestà un personaggio famoso del nostro<br />
panorama televisivo italiano che darà un tocco di originalità<br />
e professionalità alla manifestazione.<br />
Il tema dell’edizione 2010 del Palio sarà: Nicolò V a Fabriano-1449-1450.<br />
Infatti in quei due anni questo papa ligure<br />
venne a Fabriano per sfuggire alla peste che aveva colpito<br />
Roma e che nella sua permanenza<br />
approfittò per combattere i fraticelli,<br />
personaggi ambigui del medioevo<br />
fabrianese, e fu accompagnato<br />
nella nostra città da Bernardo Rossellino<br />
architetto dell’epoca che<br />
durante la sua permanenza a Fabriano<br />
progettò la nostra attuale piazza<br />
del Comune ed il Loggiato S. Francesco.<br />
Questo tema, con tutte le sue implicazioni<br />
storiche, verrà utilizzato anche<br />
dai mastri infioratori che si cimenteranno<br />
anche quest’anno nelle<br />
meravigliose infiorate realizzate<br />
dalle quattro Porte della città.<br />
Guccini<br />
potrebbe<br />
ritornare
4 <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
compro<br />
vendo<br />
TURNI FARMACIE:<br />
si passa al giornaliero<br />
Dal 3 aprile le sette farmacie di Fabriano non effettueranno più<br />
il servizio di turno settimanale ma passeranno a quello giornaliero.<br />
Le farmacie si alterneranno svolgendo ciascuna un giorno<br />
di turno con orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 22 e reperibilità<br />
notturna, con ricetta medica urgente, dalle ore 22 alle<br />
ore 8.30.<br />
La farmacia che svolge il turno del sabato rimane aperta anche<br />
la domenica, sempre con orario continuato.<br />
Tutte le farmacie espongono in apposita bacheca o in vetrina gli<br />
orari di apertura e chiusura, i turni per l’intera settimana, l’indicazione<br />
delle farmacie aperte il sabato mattina e pomeriggio e<br />
gli indirizzi di tutte le farmacie.<br />
AFFITTASI<br />
& notizie<br />
liete<br />
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Gli annunci vanno portati<br />
in redazione Piazza<br />
Giovanni Paolo II,<br />
ENTRO IL MARTEDÌ<br />
POMERIGGIO<br />
Chiara a<br />
quota 7<br />
Tanti auguri da nonno<br />
Roberto, nonna<br />
Assuntina, da babbo<br />
e mamma, dalla sorella<br />
Alice e da tutta<br />
la famiglia a Chiara<br />
per i suoi 7 anni.<br />
80 ANNI …<br />
bravo!!!!<br />
Caro Marito, caro Babbo, eccoci<br />
qui a farti le nostre migliori congratulazioni<br />
per come hai raggiunto<br />
questa gloriosa tappa della<br />
tua esemplare vita. Abbiamo<br />
espressamente evitato la parola<br />
“traguardo” poiché di tappe ne<br />
dovrai fare ancora molte! Oramai<br />
la nostra famiglia costituisce una<br />
collaudata squadra che farà indubbiamente tantissima strada!<br />
Cosa dire?<br />
Dopo 2.524.608.000 secondi vissuti intensamente,<br />
42.076.800 minuti trascorsi anche a combattere contro qualche “acciacco”,<br />
701.280 ore passate a togliere sassolini messi sulla tua strada dai soliti<br />
ignoti,<br />
29.220 giorni pieni di forza ed energia bilanciati con signorilità ed<br />
allegria,<br />
insomma, 80 ANNI pieni di amore e vitalità!<br />
Non possiamo che darti appuntamento per i 90….<br />
Teodora e Fabrizio<br />
Tanti auguri<br />
Nello!<br />
Tantissimi auguri a Nello Tintino<br />
che il 1° aprile compierà 80 anni,<br />
dalla moglie Giovanna, dal figlio<br />
Renato, dalla nipote Ilenia, da Simonetta,<br />
dal fratello Fernando, dai<br />
nipoti e dai parenti.<br />
Buon<br />
compleanno!<br />
Gli anni passano ma tu sembri non<br />
risentirne.<br />
Un giorno dovrai svelarci il tuo<br />
segreto...<br />
Auguri per i tuoi 80 anni dalla<br />
moglie Pierina, dai figli Claudio e<br />
Gianna, dal genero Gianni e dai<br />
tuoi preziosi nipoti Christian e<br />
Giulia.<br />
90 anni<br />
per Eva<br />
Per i 90 anni di Eva,<br />
meravigliosa moglie,<br />
mamma, nonna, bisnonna,<br />
il marito Augusto,<br />
le figlie Ina,<br />
Pia, Ida, i generi, i<br />
nipoti e i pronipoti<br />
augurano tanta felicità.<br />
Elio Fornaioli
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 5<br />
La<br />
città<br />
FABRIANO<br />
Un turismo da costruire<br />
L'assessore Balducci: "Per la riconversione c'è bisogno di tempo"<br />
“Devo fare una piccola premessa,<br />
visto che Fabriano ha iniziato a<br />
pensare dal punto di vista turistico.<br />
Anche perché il nostro turismo<br />
è sempre stato particolare, collegato<br />
a quello che veniva definito turismo<br />
d’affari e che saturava tutto<br />
il mercato. C’era la coscienza del<br />
nostro patrimonio artistico, ma che<br />
non è mai stata approfondita”.<br />
È con queste parole che l’assessore<br />
al turismo Giovanni Balducci esordisce,<br />
per poi proseguire: “visto che<br />
l’economia ha iniziato a mostrare<br />
qualche crepa, si è iniziato a pensare<br />
che il turismo potesse sostituire<br />
questa economia. Dal mio punto<br />
di vista tutto questo è assolutamente<br />
sbagliato, perché ancora<br />
dobbiamo costruire una serie di alternative<br />
e riconvertire le capacità<br />
lavorative dei singoli soggetti. E<br />
questo non si fa in una settimana,<br />
c’è bisogno di un certo periodo di<br />
tempo”. Un altro punto fondamentale,<br />
come sottolinea l’assessore, è<br />
quello di aprirsi all’esterno. E questo<br />
significa cercare di valutare<br />
ogni possibilità, prendendo in considerazione<br />
sia la costa che l’entroterra.<br />
Ed è questo il motivo principale<br />
dell’ingresso nell’Stl (siste-<br />
ma turistico locale) dalla porta principale,<br />
entrando a far parte del consiglio<br />
di amministrazione, inserendosi<br />
anche in un sistema di promozione<br />
che può aiutare a crescere.<br />
Un esempio è quello della vetrina<br />
del territorio, posta nelle vicinanze<br />
della biglietteria<br />
delle grotte di Frasassi<br />
(dove ogni comune appartenente<br />
all’Stl) che<br />
può indicare al turista<br />
una serie di percorsi da<br />
affrontare all’interno di<br />
un determinato territorio.<br />
Tutto questo potrà<br />
offrire al turista la possibilità<br />
di “esplorare” il<br />
territorio per più giorni,<br />
e permettere agli<br />
operatori di sopravvivere nella loro<br />
attività, superando lo scoglio del<br />
giorno singolo di presenza. Ma tutto<br />
questo è possibile solo se c’è la<br />
volontà di aprirsi al mondo esterno.<br />
Uno dei progetti che vedrà la<br />
luce nel 2010 è un progetto con<br />
protagoniste le pievi, le abbazie ed<br />
i monasteri tra Marche ed Umbria.<br />
Un progetto che coinvolge tre comuni<br />
marchigiani (Fabriano, Sassoferrato<br />
e Fiuminata) e sette co-<br />
Il complesso fabrianese<br />
di San Benedetto, riaperto<br />
parzialmente nel week-end scorso<br />
per ospitare il Festival Fotografico<br />
"Equinozio" Stampa Fine Art<br />
muni umbri da Nocera Umbra a<br />
Scheggia. Cercando di intercettare<br />
il turismo religioso tra Loreto ed<br />
Assisi, sfruttando la storia benedettina<br />
e francescana così importante<br />
anche per il nostro territorio. Inoltre,<br />
visti i buoni risultati della prima<br />
tranche dei finanziamenti,<br />
le due regioni<br />
ed il ministero, hanno<br />
reso disponibili ulteriori<br />
fondi per predisporre<br />
ippovie e dei<br />
percorsi per mountain<br />
bike. Con un altro risultato<br />
concreto, il 5<br />
settembre ci sarà una<br />
L'assessore<br />
Giovanni Balducci<br />
100 chilometri nazionale<br />
di mountain bike.<br />
“Un altro scopo del-<br />
l’Stl” sottolinea con orgoglio l’assessore<br />
“è quello di fornire un sostegno<br />
alla commercializzazione<br />
attraverso un progetto che riguarda<br />
la marca anconetana e che ha lo<br />
scopo di promuovere singoli e<br />
gruppi di singoli con dei progetti<br />
che possano far incrementare i turisti<br />
all’interno del nostro territorio.<br />
Finanziando ogni proposta che<br />
viene ritenuta meritevole, fornendo<br />
incentivi ad essere più bravi nel-<br />
l’accoglienza e nella promozione.<br />
Pungolando chi lavora nel settore<br />
e stimolando gli operatori a migliorarsi<br />
continuamente”.<br />
Le ultime parole scambiate con<br />
l’assessore riguardano gli eventi<br />
programmati per il 2010 e che riguardano<br />
la mostra presso il museo<br />
della carta dell’incisore Stelluti<br />
dal 13 marzo al 9 maggio, in concomitanza<br />
con il palio ci sarà un<br />
torneo internazionale di scacchi,<br />
istituzione della biennale dell’acquarello<br />
e la collaborazione con le<br />
manifestazioni sportive di rilievo<br />
nazionale (la ritmica, il campionato<br />
nazionale di enduro, la 100 chilometri<br />
di mountain bike) individuate<br />
come vettore di promozione<br />
turistica.<br />
Ci sarà la concretizzazione della<br />
vetrina del territorio presso le grotte<br />
di Frasassi e la concretizzazione<br />
del progetto riguardante “pievi, abbazie<br />
e monasteri”, con 37 siti coinvolti<br />
tra Marche ed Umbria. Senza<br />
ovviamente dimenticare il Palio di<br />
S. Giovanni, Poiesis ed il Premio<br />
della critica cinematografica e televisiva<br />
“Castelli dell’Alta Marca<br />
Anconetana” di Precicchie.<br />
Saverio Spadavecchia<br />
E bisogna farsi conoscere a livello nazionale<br />
A proposito di turismo, il signor Frigio porta l'esempio della cittadina bolognese Dozza. E altro...<br />
Nel numero del 27 febbraio scorso<br />
un trafiletto di rimprovero (!?) in<br />
merito ad alcune scritte murali mi<br />
ha ricordato di quanto visto, nello<br />
scorso settembre, in una gita a Dozza,<br />
comune in provincia di Bologna.<br />
Il piccolo centro storico rinchiuso<br />
nelle mura medievali, grazie<br />
all’iniziativa degli amministratori<br />
comunali, è diventato un museo<br />
a cielo aperto. Infatti essi, ri-<br />
prendendo l’uso medievale<br />
di pitturare le facciate<br />
delle case, organizza ogni<br />
due anni un concorso tra<br />
artisti affinchè vengano affrescate<br />
dette facciate messe<br />
a disposizione dai proprietari.<br />
Tra gli artisti che<br />
negli anni si sono presentati<br />
figurano nomi famosi<br />
nelle varie forme di espressione<br />
della pittura moderna.<br />
Sono stati compresi,<br />
quest’anno, anche dei writers che<br />
hanno ornato le facciate delle case<br />
moderne nella frazione Toscanella.<br />
Se non sbaglio, da noi nella frazione<br />
di Cacciano è stata fatta una<br />
operazione simile, credo non troppo<br />
pacificamente.<br />
Continuando con nuove pitture,<br />
forse la frazione potrebbe essere<br />
inserita in un giro di visite turistiche.<br />
A Fabriano si parla di turismo,<br />
di voler attirare visitatori, ma cosa<br />
si fa per farsi conoscere? Il volantinaggio<br />
tra i pochi visitatori? E’ inutile<br />
e controproducente! Perché il<br />
nostro Palio si svolge di notte, mentre<br />
nelle altre città<br />
tale manifestazione<br />
si svolge di<br />
giorno? Forse<br />
perché per i fabrianesi<br />
i turisti<br />
sono dei rompiscatole?<br />
Si dirà:<br />
noi pubblichiamo<br />
sui giornali<br />
nelle pagine cittadine,<br />
che fuori<br />
provincia non<br />
legge nessuno. Il<br />
Touring Club<br />
Italiano nel suo<br />
mensile pubblicizza<br />
tutte le iniziative idonee -<br />
mostre, concerti spettacoli teatrali<br />
ecc. - per stimolare il turismo: tolta<br />
la pubblicità della Mostra su Gentile,<br />
non ho più letto qualche notizia<br />
su Fabriano.<br />
Francesco Frigio<br />
Alcuni murales che abbelliscono<br />
Dozza e che attirano tanti turisti<br />
FARMACIE<br />
Da sabato 27 marzo<br />
COMUNALE 2<br />
Via Dante, 270/A<br />
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Domenica 28 marzo<br />
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La Rovere Via Ramelli<br />
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Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo<br />
Piermartiri Via Serraloggia<br />
Tabac, Edicola Boni via Dante, 274 B<br />
CROCE ROSSA<br />
P.zza Altini<br />
tel. 0732 21948 orario continuato<br />
CROCE AZZURRA<br />
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444<br />
GUARDIA MEDICA<br />
Rivolgersi al tel. 0732 22860<br />
GUARDIA MEDICA veterinaria<br />
Rivolgersi al tel. 0732 7071<br />
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dal lunedì alla domenica<br />
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30<br />
tel. 0732/5345 - 24256<br />
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Atrio stazione FS<br />
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 15.30-19<br />
sabato mattino 8.30-12.30<br />
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lun/ven 9-12,45 e 15-19, sab. 9,30/12,30<br />
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Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)<br />
CINEMA MONTINI<br />
Via Cesare Balbo 9 (tel. 0732 4052)<br />
Programmazione:<br />
E' complicato (venerdì 26 marzo ore<br />
20.20 e 22.30; sabato 27 marzo ore<br />
20.20 e 22.30; domenica 28 marzo ore<br />
16, 18.10, 20.20 e 22.30; lunedì 29<br />
marzo ore 21.30)<br />
Brothers (mercoledì 31 marzo ore<br />
21.30; giovedì 1 aprile ore 18.30)
6<br />
Oltre i propri figli<br />
Si chiude il ciclo di incontri per genitori<br />
Anche sabato scorso Roberto Drago ha saputo<br />
catturare l’attenzione degli intervenuti al secondo<br />
incontro della Scuola per Genitori, organizzata<br />
dall’associazione Genitori in Crescita.<br />
Dopo il saluto dell’assessore Renato Paoletti,<br />
Roberto Drago ci ha presentati diversi tipi di<br />
dipendenze a cui sono soggetti i nostri figli,<br />
adolescenti e non. Ci ha fatto prendere coscienza<br />
di come tanti messaggi<br />
inquietanti passano attraverso<br />
i mass-media tra<br />
l’indifferenza generale. Ci<br />
ha fatto capire che noi genitori<br />
dobbiamo avere le<br />
antenne sempre all’erta,<br />
pronte a decifrare i messaggi<br />
nascosti dietro a una<br />
bella etichetta di bevanda<br />
alcolica, dietro a richieste<br />
di prestazioni brillanti,<br />
dietro alla voglia di voler<br />
emergere a tutti i costi.<br />
Molti atteggiamenti che<br />
oggi sono socialmente accettati,<br />
nascondono il rischio<br />
di legittimare comportamenti che alla lunga<br />
possono diventare pericolosi. Come uscirne?<br />
Con l’autorevolezza, ben rappresentata attraverso<br />
l’immagine della mano della mamma<br />
che tiene stretta quella del suo bambino: c’è<br />
nello stesso tempo amore, protezione, direzio-<br />
A.S.U.R. - Zona Territoriale 6 - Fabriano<br />
ESTRATTO di AVVISO PUBBLICO<br />
per esperimento indagine di mercato per l’acquisizione in locazione<br />
di locali da destinare alla propria attività istituzionale<br />
(in attuazione della nota DG ASUR prot. n. 5542 del 09/03/2010)<br />
L’ A.S.U.R. Marche - Zona Territoriale n. 6 di Fabriano - ha necessità di acquisire in locazione locali per attività<br />
istituzionale da destinare ai servizi di: Farmacia Territoriale; Medicina Legale - Invalidi Civili; Servizio Igiene degli<br />
Alimenti e della Nutrizione; Direzione Dipartimento di Prevenzione - Sala Multimediale; Servizio Veterinario. I locali<br />
dovranno avere le caratteristiche urbanistiche necessarie per lo svolgimento delle attività sopra indicate per circa<br />
1.000 mq di cui circa 500 mq da acquisire nella prima fase ed ulteriori circa 500 mq da acquisire nella seconda fase<br />
come meglio specificato nell’avviso pubblico.Copia integrale dell’avviso sarà pubblicato negli albi del Comune di<br />
Fabriano e dell’A.S.U.R. Marche Z.T. 6 oltre che nel sito web dell’A.S.U.R. Z.T. 6. Per ulteriori informazioni e ritiro<br />
copia integrale dell’avviso, rivolgersi alla Direzione Amministrativa Ospedaliera e Territoriale - primo piano Presidio<br />
Ospedaliero Fabriano - tel. 0732.707415.Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire con Raccomandata A/<br />
R indirizzata al Direttore A.S.U.R. Marche Z.T.6 - Via Marconi, 9 - 60044 Fabriano (AN) o mediante consegna diretta<br />
all’Ufficio protocollo di questa A.S.U.R. Z.T.6 sito al medesimo indirizzo entro e non oltre le ore 13.00 del giorno<br />
31/03/2010.<br />
Fabriano, li 15/03/10 Il Direttore di Zona<br />
Dr. Guido Papiri<br />
FABRIANO <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
ne di cammino. Roberto Drago ci ha proposto due metafore<br />
di genitore: il seminatore e il camminatore. Non si deve mai<br />
smettere di seminare gli insegnamenti, i valori, gli ideali, il<br />
bene… il seme anche se ora non germoglia resta lì, nel<br />
cuore del ragazzo e prima o poi produrrà il suo frutto. Il<br />
seminatore sa che il seme gettato a ottobre produrrà la spiga<br />
a giugno. Bisogna saper aspettare.<br />
Il genitore camminatore è partito da una situazione e si dirige<br />
verso una mèta, magari<br />
cambia strada lungo il cammino,<br />
si ferma o torna sui suoi<br />
passi. Cammina per qualcosa,<br />
verso qualcosa, con qualcuno.<br />
Ecco l’invito, quindi, ad essere<br />
genitori in movimento sabato<br />
27 marzo alle ore 17<br />
presso l’aula magna dell’Istituto<br />
Tecnico Industriale “A.<br />
Merloni”, quando si concluderà<br />
il percorso per imparare<br />
ad essere Genitori quasi Perfetti<br />
con l’ultimo degli incontri<br />
dal titolo essere genitori oltre<br />
i propri figli. Il racconto<br />
narrativo, partendo dall’esperienza<br />
personale del relatore, per riflettere su come la paternità<br />
e la maternità abbiano un respiro più ampio. La capacità<br />
di vedere e leggere le situazioni e le persone in modo<br />
diverso e un linguaggio che sa cogliere il bisogno dell’altro<br />
ed entrare in relazione con lui: da padre e da madre.<br />
Vi aspettiamo!<br />
La campagna<br />
di screening<br />
Medici di medicina generale, operatori del locale Servizio Igiene e Sanità<br />
Pubblica (Segreteria organizzativa screening), farmacisti, laboratoristi,<br />
chirurghi, radiologi, radioterapisti, oncologi, anatomopatologi, direzione<br />
sanitaria ospedaliera: tanti sono gli operatori sanitari che, nella<br />
Zona Territoriale 6 di Fabriano, stanno facendo fronte comune per l’avvio<br />
della campagna di screening dei tumori del colon retto, previsto per<br />
giovedì 25 marzo. Per combattere i tumori esistono due strategie principali:<br />
prevenirne la comparsa, adottando uno stile di vita sano (prevenzione<br />
primaria), oppure diagnosticare la malattia il più precocemente possibile,<br />
prima che si manifesti a livello clinico (prevenzione secondaria).<br />
Un test di screening è un esame che consente di individuare in fase<br />
iniziale una certa malattia, nello specifico un tumore, in persone asintomatiche.<br />
Per essere programmato e realizzato,<br />
lo screening deve riguardare<br />
patologie di grande rilevanza epidemiologica<br />
per diffusione e serietà delle conseguenze<br />
determinate dalla malattia. È<br />
di certo il caso dei tumori del colon<br />
retto. Secondo gli studi dell’Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità, il tumore<br />
del colon retto è una delle neoplasie<br />
a più elevata mortalità nei paesi occidentali;<br />
in Italia rappresenta la seconda<br />
causa di morte tra le patologie neoplastiche.<br />
Dal 25 marzo, anche nella Zona Territoriale 6 di Fabriano, i<br />
cittadini di età compresa tra i 50 ed i 69 anni saranno invitati, nel corso<br />
del biennio 2010-2011, ad effettuare un test per la ricerca del sangue<br />
occulto nelle feci, semplice, gratuito ed indolore. Il kit per eseguire il test<br />
potrà essere ritirato gratuitamente in una qualsiasi farmacia territoriale.<br />
Una volta eseguito il test il cittadino dovrà recarsi al Laboratorio analisi<br />
di Fabriano o nei punti prelievo di Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra<br />
San Quirico. L’esito del test sarà comunicato dalla Segreteria Organizzativa<br />
Screening: in caso di risultato negativo, il soggetto verrà invitato a<br />
ripetere il test con cadenza biennale, se positivo sarà chiamato ad eseguire<br />
degli approfondimenti diagnostici (colonscopia) presso i centri operanti<br />
all’interno dei programmi di screening. Questa campagna preventiva<br />
completa il percorso degli screening oncologici, già attivato a livello<br />
regionale con gli screening per i tumori della mammella e del collo<br />
dell’utero. La Segreteria Organizzativa Screening di Fabriano ha sede in<br />
via Brodolini 117, presso il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ed è aperta<br />
ogni martedì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 e ogni giovedì, dalle 9 alle<br />
12. Info 0732-707725.<br />
Il FAI apre<br />
al pubblico<br />
il monastero<br />
Sabato 27 e domenica 28 marzo il Fai<br />
(Fondo Ambiente Italiano) organizza<br />
l’apertura al pubblico del monastero di<br />
S. Benedetto: sabato 27 dalle 10.30 alle<br />
12.30 e dalle 15.30 alle 17.30, domenica<br />
28 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15<br />
alle 18. Apprendisti Ciceroni saranno gli<br />
studenti dello Scientifico “Volterra”, del<br />
Classico “Stelluti” e del Tecnico<br />
Turistico”Morea”.<br />
“Un senso di me”: il ritorno degli Angels<br />
La compagnia teatrale si ripeterà domenica 28 marzo a S. Giuseppe Lavoratore<br />
Le note di sottofondo di “Paradise City” dei Guns’n’Roses accompagnano gli applausi delle circa 150 persone<br />
presenti in sala. I volti soddisfatti e sorridenti degli Angels’ Theatre, che hanno appena raccontato con dialoghi,<br />
canti e balli la favola moderna di “Un Senso di Me”, una favola dal finale lieto, come tutte le favole che si<br />
rispettino, ma a sorpresa. Una favola che parla di Maria, un’adolescente timida e insicura, e di Rainbow, una<br />
famosa rockstar e una moglie felice, diversissime eppure legate da un filo sottile. Sullo sfondo, storie di ragazzi<br />
di oggi, divisi tra la voglia di affermarsi e la paura di accettarsi per quello che si è, alle prese con problemi<br />
piccoli come le prime cotte, e grandi come la tentazione delle droghe sintetiche sempre più alla portata di tutti.<br />
A far da colonna sonora tanta musica rock e pop di autori famosi.<br />
“Un Senso di Me”, ha segnato il ritorno, sabato 20 marzo, degli Angels’ Theatre, compagnia teatrale per<br />
ragazzi della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Fabriano, dopo il successo ottenuto lo scorso anno con<br />
“Qualcosa che non c’è”. La compagnia è costituita da circa 15 ragazzi tra i 9 e i 14 anni, coordinati dai<br />
fondatori e registi, Giuliana Aiello e Sisto Merolla, e dalla coreografa e scenografa, Patrizia Fagioli, con il<br />
supporto del parroco, don Tonino Lasconi, di Nicola Strambolini e del “tecnico”, Paolo Camertoni. In linea<br />
con i tempi, il gruppo ha anche un proprio sito web, www.angelstheatre.com.<br />
“Il gruppo non ha scopo di lucro, né velleità artistiche – dichiarano i due registi – ma si propone di fornire ai<br />
ragazzi un punto di aggregazione<br />
e dei modelli positivi, oggi più che<br />
mai, fondamentali per la crescita”.<br />
E se non siete riusciti a essere presenti<br />
sabato 20, niente paura: gli<br />
Angels’ Theatre tornano nella Sala<br />
della Comunità Parrocchiale di<br />
San Giuseppe Lavoratore, a Fabriano,<br />
domenica 28 marzo alle<br />
ore 21.<br />
L’ingresso è libero.
SPAZIO LAVORO<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 7<br />
La Cina all'orizzonte<br />
Dopo la firma dell'accordo di programma si guarda al futuro<br />
Per l’Antonio Merloni, in amministrazione straordinaria da sedici mesi, si profila all’orizzonte<br />
un futuro tinto di “giallo”. Il colosso cinese specializzato in logistica “China Machi<br />
Holdings Group”, si sta infatti preparando a formulare un’offerta di acquisto dell’industria<br />
di elettrodomestici che ha i suoi stabilimenti tra Umbria e Marche, oggetto in questi giorni<br />
di una visita dei manager asiatici proprio per definire meglio la possibile acquisizione.<br />
China Machi è un consorzio di imprese di cui fanno parte società della Cina Popolare,<br />
Taiwan e Hong Kong. Opera principalmente nel settore dei centri fieristici avanzati ed è<br />
l’unica società di distribuzione interregionale presente in Cina, con 10 mall in via di completamento<br />
da qui al 2016, e per un giro d’affari che a regime dovrebbe raggiungere i 500<br />
miliardi di dollari. La delegazione cinese presente in Italia ha svolto un sopralluogo tecnico<br />
negli stabilimenti Merloni di Colle di Nocera Umbra e Fabriano, ed ha avuto un colloquio<br />
con alcuni amministratori marchigiani. Ha quindi incontrato i rappresentanti di istituti di<br />
credito potenziali sostenitori dell’operazione. Prevista una visita anche al porto e all’aeroporto<br />
di Ancona. Pur non essendo stati diffusi particolari, sembra che la holding asiatica<br />
possa presentare un’offerta vincolante integrata che comprenderebbe lo stabilimento Videocolor<br />
di Anagni (televisori) e gli impianti per la produzione di elettrodomestici bianchi del<br />
gruppo Merloni. L’obiettivo, secondo indiscrezioni, è di mantenere la produzione di frigoriferi<br />
e lavatrici in Italia (almeno in parte), ma di puntare soprattutto ad una piattaforma<br />
logistica per la distribuzione di prodotti cinesi in Europa. “Siamo interessati ad avere una<br />
sede in Italia, una piattaforma anche per il Made in Italy, e in questo contesto stiamo<br />
OFFERTE INFORMAGIOVANI<br />
APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI<br />
DI FORMAZIONE PERMANENTE<br />
DEL FONDO SOCIALE EUROPEO<br />
Segnaliamo l’elenco dei corsi di formazione permanente<br />
gratuiti, di imminente attivazione nella provincia<br />
di Ancona, dei quali sono già disponibili i bandi<br />
presso gli Informagiovani della Comunità Montana:<br />
“Tecnico di cantiere specializzato in bioedilizia e<br />
risparmio energetico” (Fabriano) - scadenza 31/03<br />
“Informatica: applicazioni web” (Senigallia) - scadenza<br />
06/04<br />
“Operatore per i servizi turistici e culturali” (Senigallia)<br />
- scadenza 09/04<br />
“Tecnico problematiche socio-educative (Laboratorio<br />
d’empatia)” (Ancona) - scadenza 10/04<br />
“Tecnico di prevenzione e rieducazione funzionale in<br />
acqua (Idrochinesiologo)” (Senigallia) - scadenza<br />
10/04<br />
“Management dell’impresa produttiva” (Ancona) -<br />
scadenza 10/04<br />
“Operatore telematica” (Osimo) - scadenza 13/04<br />
“Tecnico progettazione spazi verdi” (Senigallia) -<br />
scadenza 17/04<br />
“Tecnico dell’informazione web.2" (Ancona - FAD) -<br />
scadenza 17/04<br />
“Operatore manutenzione macchine (Hardware)”<br />
(Senigallia) - scadenza 23/04<br />
“Operatore per l’infanzia” (Senigallia)<br />
- scadenza 23/04<br />
“Programmatore plurilinguaggi” (Osimo)<br />
- scadenza 22/04<br />
“Tecnico grafica computerizzata” (Osimo) - scadenza<br />
23/04<br />
“Consulente di impresa (per la sostenibilità dei processi<br />
produttivi” (Senigallia) - scadenza 24/04<br />
“Operatore marketing delle produzioni agroalimentari<br />
biologiche” (Senigallia) - scadenza 30/04<br />
“Tecnico di internazionalizzazione di impresa” (Senigallia)<br />
- scadenza 08/05<br />
È possibile accedere a tutte le informazioni (bandi e<br />
modulistica compresi) anche consultando il nostro<br />
sito, alla sezione “news”.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate<br />
o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi,<br />
rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M.,<br />
Complesso S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi<br />
10, Fabriano - telefax 0732.250434 - e-mail:<br />
cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito<br />
www.cadnet.marche.it/cig/fabriano.html. Orario di<br />
apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00;<br />
martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al<br />
Centro Informagiovani della C.M., Complesso S. Antonio fuori le Mura, Via De Gasperi 10, Fabriano - telefax<br />
0732.250434 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig/fabriano.html.<br />
Orario di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì, 9:00/13:00; martedì e giovedì, 15:30/18:30.<br />
Il Governatore<br />
Spacca e il<br />
Ministro Scajola<br />
durante la firma<br />
studiando il dossier dell’Antonio Merloni, un progetto che abbiamo valutato con attenzione.<br />
Compreso il problema dei 3.200 dipendenti del gruppo. Pensiamo a come assumerli guardando<br />
al futuro”, è stata la dichiarazione rilasciata alla stampa dal capo delegazione, che ha<br />
incontrato il Ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, subito dopo la firma<br />
dell’accordo di programma per il rilancio dei territori colpiti della crisi della Merloni. Ad<br />
Ancona, infatti, tra governo e regioni interessate, questo accordo è stato finalmente siglato.<br />
Alla firma, avvenuta presso la Prefettura, erano presenti il ministro dello Sviluppo Scajola,<br />
il Presidente della Regione Marche Spacca e gli assessori al Lavoro delle Regioni Umbria ed<br />
Emilia-Romagna. Al Ministro è stata presentata anche la manifestazione d’interesse da parte del<br />
gruppo cinese. L’accordo, spiega in una nota la Fiom-Cgil, prevede lo stanziamento di risorse<br />
pari a 70 milioni di euro, di cui 35 a carico del Governo e 35 a carico delle regioni interessate.<br />
“Per noi la firma rappresenta l’inizio di un percorso”, sottolinea Evaristo Agnelli, coordinatore<br />
nazionale Fiom-Cgil. “Le risorse stanziate sono finalizzate allo scopo di attrarre investimenti<br />
che possano determinare la costruzione di una soluzione industrialmente valida, e<br />
quindi capace di assicurare un futuro occupazionale credibile ai lavoratori della Antonio<br />
Merloni, oltre che una solida sponda per le imprese dell’indotto”. La novità è rappresentata<br />
dalla presenza dei rappresentanti di un gruppo cinese che hanno manifestato interesse nei<br />
confronti della Antonio Merloni. Deve essere chiaro che ciò che serve veramente è un piano<br />
industriale che dia concretezza alle prospettive del gruppo. Come Fiom”, conclude il sindacalista,<br />
“continueremo ad esercitare un’attenta azione di monitoraggio della situazione”.
8 AGORA'<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Cultura e posti di lavoro<br />
tra istituzioni e musei<br />
Da critico d'arte ed esperto museale,<br />
quali sono le emergenze<br />
nel settore cultura, che lamenta<br />
Fabriano?<br />
Parlerei di priorità, più che di<br />
emergenze. Innanzitutto il Museo<br />
della Carta, la struttura, l’unica,<br />
che permette processi di internazionalizzazione<br />
anche in una piccola<br />
realtà come Fabriano. Il successo<br />
starebbe nel costruire una rete pur<br />
in uno stato di debolezza finanziaria<br />
della cultura nazionale, che è veramente<br />
ridotta ai minimi termini. La<br />
sinergia di rete, grazie agli interventi<br />
con i fondi europei per lo sviluppo<br />
museale, sarà uno dei punti chiave<br />
per il futuro immediato, altrimenti<br />
ogni proposito cadrà nel vuoto. La<br />
potenzialità della città culturale<br />
va connessa al riconoscimento di<br />
Fabriano come città Unesco per la<br />
valorizzazione del suo bel patrimo-<br />
di Balilla<br />
Beltrame<br />
Sfottimenti<br />
e rivalità<br />
tra i castelli<br />
nio immateriale.<br />
Che ruolo avrà la Pinacoteca nei<br />
prossimi anni, a suo parere?<br />
La Pinacoteca rientra nell’isola museale<br />
situata in una vasta area, nel<br />
cuore fabrianese, il centro storico,<br />
come la Giunta Sorci ha deciso. Si<br />
tratta ora di salvaguardare i numerosi<br />
plessi che hanno costi di gestione<br />
non indifferenti.<br />
Si apre uno scenario di grande<br />
impegno per reperire le risorse<br />
economiche e fare politiche di<br />
promozione. I magri bilanci comunali<br />
non le possono sostenere,<br />
ma il sistema dei plessi è un valore<br />
aggiunto di tutta Fabriano, non solo<br />
dell’amministrazione comunale che<br />
ne è proprietaria.<br />
Come ci si può contraddistinguere<br />
culturalmente, in un ipotetico<br />
“prodotto da vendere”?<br />
L’erogazione di servizi e le garanzie<br />
C’è sempre stata un’orgogliosa rivalità tra gli abitanti dei<br />
castelli fabrianesi con scambio di sfottimenti, lancio di sassi,<br />
risse comunitarie. Per esempio tra Valleremita, Cancelli,<br />
Serradica; oppure tra Attiggio, S. Michele, Collamato, che<br />
dire di Castelletta, Porcarella,Vigne. Questi scambi di “gentilezze”<br />
dei tempi andati, furono trascritte dal Marcoaldi.<br />
Eccone alcune.<br />
Annebbiati di Argignano, Bruciapilato di Attiggio. Scrocchiafave<br />
di Bassano. Magnacacio di Belvedere. Ranocchiari<br />
di Campodiegoli. Litighini di Cacciano. Magnaricotta<br />
di Campodonico. Grattasassi di Castelletta. Somaroni di<br />
Collamato. Birocciari del Cupo. Macchiaroli di Melano.<br />
Chiappasorci, Pelagalli di Moscano. Acciaccanoci di Paterno.<br />
Culigiacci di Porcarella. Gatti di S. Donato. Frustati di<br />
S.Michele. Cavaciocchi di Varano. Lumaconi di Valleremita.<br />
Fabrianesi magna sardelle, magna gatti, colunti.<br />
Il medagliere<br />
della settimana<br />
Lancio di<br />
sassi, risse<br />
e altro<br />
ancora<br />
di sviluppo del lavoro sono punti<br />
salienti. Il mercato turistico è fatto<br />
di persone che viaggiano, che fanno<br />
confronti. Ci vuole la qualità dei<br />
Meglio<br />
i bidoni<br />
a pedale<br />
intervista a Fabio Marcelli<br />
"Puntiamo<br />
su erogazione<br />
di servizi<br />
e turismo"<br />
servizi, non solo la mostra del pittore<br />
famoso e conosciuto dal grande<br />
pubblico. Il confronto è spietato,<br />
ben sapendo che il marketing migliore<br />
è sempre il passaparola. La<br />
sfida si gioca su istituzioni gestite<br />
in modo eccellente, perché la gente<br />
trovi gradimento e confort nel<br />
soggiorno, nelle visite guidate, nel<br />
materiale cartaceo a disposizione<br />
ecc.<br />
Dal signor Francesco Frigio ci è giunta<br />
questa segnalazione. "Vorrei fare alcune<br />
domandine a tutti coloro che si interessano<br />
della Raccolta Differenziata dal lato organizzativo.<br />
Chi è stato il progettista di quei<br />
piccoli bidoni che hanno invaso Fabriano?<br />
Certamente qualcuno digiuno dell’anatomia<br />
umana, ovvero, non sapeva che l’uomo ha<br />
soltanto due braccia! Spiegatemi, infatti,<br />
come si fa a svuotare in essi lo scatolone<br />
bianco o verde reggendolo con le due mani<br />
e contemporaneamente tenendo aperto<br />
il coperchio! Non erano meglio i vecchi<br />
cassonetti con l’apertura a pedale? Inoltre:<br />
ogni quanti secoli vengono lavati all’interno<br />
i bidoni per l’organico? E per "conferire i<br />
rifiuti" (detto nel perfetto burocratese della<br />
pubblicità) i cittadini devono forse indossare<br />
idonei grembiuli per evitare di sporcarsi gli<br />
abiti? Le lavaderie ringraziano...".<br />
1 POSTO: XIE BINGHZEN<br />
Il cinese che vuole l’Antonio Merloni sembra l’ultima possibilità rimasta per salvare l’azienda da una<br />
crisi irreversibile. Ormai una speranza concreta per non affondare, a quanto sembra. Salvatore!<br />
2 POSTO: ALESSANDRO MOSCE'<br />
Passa da RaiDue a RadioUno, dal “Sole24Ore” al “Manifesto”, ed è il fabrianese più reclamizzato<br />
sui media nazionali. Alla faccia del luogo comune che vorrebbe la letteratura contare zero.<br />
Promosso!<br />
3 POSTO: FABIO BERNACCONI<br />
“Papaveri e Papere”, l’associazione teatrale che ha ideato con un gruppo di amici, è attesa al debutto<br />
stagionale in uno spettacolo “allegro”. All’insegna del teatro amatoriale che raccoglie consensi,<br />
suscita un interesse crescente. Audace!<br />
di Alessandro Moscè<br />
E come trovare l’equilibrio culturale,<br />
per così dire, in una<br />
Fabriano che sta attraversando<br />
una fase di recessione del modello<br />
industriale come non era mai<br />
successo in passato?<br />
L’equilibrio è possibile nella convergenza<br />
tra istituzioni e musei<br />
funzionali, con manifestazioni<br />
bene calibrate, quali "Poiesis", ad<br />
esempio, che garantiscono un uso<br />
ottimale delle risorse. Certamente la<br />
Mostra sul Gentile resta un esempio<br />
di altissimo livello e isolato,<br />
irripetibile. Non dimentichiamo un<br />
aspetto saliente, però: in un periodo<br />
di crisi epocale come quello che<br />
stiamo attraversando, l’investimento<br />
in cultura va necessariamente<br />
misurato con l’indice di creazione<br />
di nuovi posti di lavoro.<br />
di Nicolò<br />
Cammoranesi<br />
Ciappelloni,<br />
culla locale<br />
Sono più presenti a Fabriano che<br />
nel resto dell’Italia intera: sono i<br />
Ciappelloni. Ciò dimostra che è<br />
un cognome esclusivamente delle<br />
nostra zona con 104 presenze, di<br />
cui 56 uomini e 48 donne. E’ poco<br />
frequente nel resto del paese, dato<br />
che i Ciappelloni risiedono in soli<br />
13 comuni. Abbiamo piccoli nuclei<br />
anche (al massimo 5 persone) a<br />
Firenze, nell’Emilia-Romagna, nel<br />
Lazio e in Calabria. Le varianti<br />
sono Ciapetti, che ha un ceppo<br />
lombardo a Castegnato nel bresciano,<br />
Ciapini, sempre toscano,<br />
ha un ceppo a Livorno, Ciappetti,<br />
quasi unico, è del centro Italia,<br />
Ciappi è tipico di Firenze e del<br />
fiorentino, con un ceppo anche a<br />
Poggibonsi nel senese, Ciappini è<br />
tipico del sondriese in particolare<br />
a Val Masino ed in Romagna, Ciapponi<br />
ha un ceppo nella Lombardia<br />
settentrionale. Ciappelloni deriva<br />
da Ciappelli a cui è stato aggiunto<br />
il suffisso –oni, che a sua volta trae<br />
origine dal nomignolo medievale<br />
Ciappo. Tramite documentazioni<br />
storiche nella seconda metà del<br />
1300 il nome potrebbe aver avuto<br />
origine dal Podestà di Siena, poi<br />
divenuto Capitano di Ventura Ciappo<br />
(de Ciappi) da Narni. Un’altra<br />
teoria afferma che il nome Ciappo<br />
deriverebbe dal soprannome<br />
fiorentino Ciappetta, indicante la<br />
“zappa” o “ciappa”, ovvero una<br />
sorta di moneta. Ciò che è sicuro<br />
è il luogo di origine: la Toscana e<br />
dopo otto secoli Fabriano è divenuta<br />
la culla dei Ciappelloni.
FABRIANO<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 9<br />
La svolta verso la cultura<br />
A colloquio con l'assessore Ruggeri: tutti i progetti in cantiere<br />
Palazzo Zuccari: ospiterà il centro sociale<br />
"Città Gentile" e alcune associazioni<br />
Tanti nuovi spazi disponibili per<br />
la cultura - che nel recente passato<br />
spesso sono mancati alla nostra città<br />
- nel volgere di un biennio saranno<br />
disponibili a Fabriano.<br />
Ambiziosi progetti (alcuni dei quali<br />
ormai ai nastri di partenza) che<br />
avranno per protagonisti il complesso<br />
delle Conce e di San Francesco,<br />
Palazzo Zuccari e i grandi<br />
Il primo “battesimo” di questo ampio<br />
progetto culturale fabrianese si<br />
concretizzerà a metà maggio con<br />
l’inaugurazione della nuova biblioteca<br />
comunale nel complesso<br />
delle Conce, ubicato nell’omonima<br />
via. Dopo oltre dieci anni di<br />
“confino” nelle periferiche stanze<br />
di via Lamberto Corsi, pertanto, il<br />
centro storico di Fabriano si riapproprierà<br />
di uno dei luoghi culturali<br />
per eccellenza.<br />
La direttrice Melissa Riccardi ci<br />
guida in un viaggio “virtuale” all’interno<br />
della nuova biblioteca.<br />
“Ciò su cui stiamo lavorando da<br />
mesi e la realizzazione di uno spa-<br />
spazi di San Benedetto,<br />
nonché una rivisitazione<br />
della destinazione d’uso<br />
del complesso del Buon<br />
Gesù e del Palazzo del Podestà.<br />
Ne abbiamo ampiamente<br />
parlato con Sonia<br />
Ruggeri (assessore alla<br />
cultura del comune di Fabriano)<br />
e con la direttrice<br />
della biblioteca Melissa<br />
Riccardi (si veda l’altra intervista)<br />
al fine di avere finalmente<br />
sotto gli occhi<br />
una “mappatura” precisa e<br />
chiara da fornire ai lettori.<br />
Assessore Sonia Ruggeri,<br />
iniziamo dalle Conce, dove i lavori<br />
di ristrutturazione sono già<br />
terminati: come verrà utilizzato<br />
questo ampio complesso?<br />
“Entro un paio di mesi al massimo<br />
vi sarà terminato il trasferimento<br />
della biblioteca, che rimarrà in questa<br />
sede per due anni, fintantoché,<br />
cioè, non saranno ultimati i lavori<br />
al complesso di San Francesco, sede<br />
zio culturale più simile alla ‘Public<br />
Library’ inglese che allo stereotipo<br />
tradizionale di biblioteca a cui<br />
molti sono tradizionalmente legati<br />
- spiega la direttrice - L’obiettivo<br />
che ci siamo posti è abbattere<br />
quella sorta di barriera che per anni<br />
ha timorosamente tenuto lontano<br />
la gente dalla biblioteca”.<br />
Qualche esempio?<br />
“In primis, non ci saranno solo libri<br />
ma anche una sezione multimediale<br />
(cd e dvd, ndr), una sezione<br />
multiculturale (libri in lingua, ndr),<br />
una emeroteca, un’area ragazzi,<br />
una caffetteria. Sempre più materiale<br />
sarà esposto a ‘scaffale aper-<br />
Il polo delle Conce che, a partire da maggio, ospiterà la biblioteca: rimarrà<br />
qui per due anni, poi nel 2012 il definitivo trasferimento a San Francesco<br />
NUOVA<br />
ESPOSIZIONE<br />
CUCINE<br />
mobili srl<br />
stabilita e definitiva della biblioteca.<br />
Poi, indicativamente a partire<br />
dalla primavera del 2012, le Conce<br />
diventeranno il polo formativo<br />
dell’Università degli Adulti, per la<br />
cui finalità era stato ristrutturato<br />
grazie alla Fondazione Carifac e<br />
alla Onlus Conce”.<br />
Dopo questa soluzione “tampone”,<br />
dunque, la biblioteca andrà<br />
per sempre al San Francesco?<br />
“Esatto. Gran parte del complesso<br />
di San Francesco è stato rimesso a<br />
posto, la zona dove una volta c’era<br />
il cinema Excelsior per intendersi.<br />
Ma un secondo stralcio è ancora<br />
da portare a termine, per il completamento<br />
del quale è già stato stanziato<br />
un finanziamento di 3 milioni<br />
e 566 mila euro legato ai fondi<br />
FSE in sinergia con Provincia di<br />
Ancona e Regione Marche. I lavori<br />
dovranno essere completati improrogabilmente<br />
entro marzo 2012.<br />
A partire da quella data, la biblioteca<br />
verrà trasferita definitivamente<br />
qui al San Francesco, dove tro-<br />
Una biblioteca più vicina al cittadino<br />
A maggio l'inaugurazione nel ristrutturato complesso delle Conce<br />
to’: il fruitore, cioè, potrà autonomamente<br />
svolgere la propria ricerca<br />
visivamente, con meno intermediazione<br />
del bibliotecario. Cercheremo<br />
di proporre anche appositi incontri<br />
con gli autori nella sala conferenze.<br />
In futuro, al San Francesco,<br />
avremo a disposizione anche<br />
un giardinetto esterno”.<br />
State procedendo anche con l’informatizzazione<br />
del volumi, che<br />
ormai è indispensabile nel XXI<br />
secolo?<br />
“Abbiamo iniziato, nell’ordine di<br />
alcune migliaia sugli oltre cento<br />
mila che abbiamo. Sì, pian piano<br />
gli schedari cartacei stanno andando<br />
in pensione anche a Fabriano”.<br />
Come mai così tanto tempo per<br />
trasferirsi da via Lamberto Corsi<br />
alle Conce (la vecchia sede è stata<br />
chiusa a dicembre)?<br />
“Come dicevo, il sistema di fruizione<br />
dei volumi sarà diverso dal<br />
precedente e pertanto si sta rendendo<br />
necessaria una riorganizzazione<br />
anche fisica degli spazi che richiede<br />
tempo”.<br />
E se qualcuno avesse bisogno di<br />
consultare un testo prima dell’apertura<br />
della nuova sede (indicativamente<br />
a metà maggio), che<br />
cosa deve fare?<br />
“Telefonare allo 0732 709205 e<br />
709203, oppure scrivere a<br />
biblioteca@comune.fabriano.an.it”.<br />
Ancora un po’ di pazienza, dunque,<br />
è presto anche Fabriano potrà<br />
contare su una efficiente e moderna<br />
biblioteca.<br />
f.c.<br />
verà spazio anche il polo<br />
archivistico del Comune,<br />
per un progetto che si preannuncia<br />
davvero ambizioso<br />
e all’avanguardia”.<br />
Passiamo a Palazzo Zuccari<br />
(ex anagrafe), in Piazzetta<br />
del Podestà, già ristrutturato:<br />
che cosa ne<br />
farete?<br />
“Un piano ospiterà il centro<br />
sociale Città Gentile e<br />
l’Anpi. Il resto è ancora da<br />
esaminare con attenzione”.<br />
E per quanto riguarda il<br />
complesso di San Benedetto?<br />
“L’assessore al turismo<br />
Balducci sta lavorando su<br />
un Museo della Stampa e<br />
della conoscenza”.<br />
Arriviamo all’Ospedale<br />
del Buon Gesù e al Palazzo<br />
del Podestà: abbiamo sentito<br />
vociferare di alcune possibili novità,<br />
non è vero?<br />
“Il Buon Gesù, come sapete, da alcuni<br />
anni ospita la Pinacoteca Civica,<br />
che presto verrà arricchita di<br />
altre opere pregiate. Stiamo meditando<br />
- una volta compiuto il trasferimento<br />
degli uffici comunali<br />
dal Palazzo<br />
del Podestà<br />
all’Allegretto<br />
di Nuzio –<br />
se spostare la<br />
Pinacoteca<br />
proprio al Palazzo<br />
del Podestà,<br />
dove<br />
troverebbe<br />
una location<br />
altrettanto<br />
L'assessore<br />
Sonia Ruggeri<br />
degna. A<br />
quel punto, il<br />
Buon Gesù<br />
potrebbe tra-<br />
sformarsi in un polo museale espositivo<br />
dedicato alle arti visive con<br />
mostre temporanee ed eventi. Un<br />
luogo in cui vivere l’arte, unitamente<br />
ai Giardini del Poio. Ma, ci<br />
tengo a precisarlo, quello appena<br />
detto è ancora un progetto da perfezionare<br />
e da analizzare, soprattutto<br />
sotto il profilo dei fondi necessari<br />
per mantenere un polo di<br />
eccellenza del genere: il dialogo<br />
tra pubblico e privato,<br />
eventualmente, sarebbe<br />
indispensabile”.<br />
A proposito di fondi, assessore:<br />
tutti i progetti di<br />
cui ha parlato sembrano<br />
superlativi, ma - ci scusi -<br />
dove verranno reperite le<br />
risorse economiche per<br />
la gestione ed il mantenimento<br />
di cotante iniziative<br />
e spazi culturali, visto<br />
che il Comune si dichiara<br />
spesso in ristrettezze<br />
di portafogli?<br />
“Conosco bene la scarsez-<br />
Il complesso di San Francesco, per il cui<br />
totale recupero sono stati stanziati 3,6 milioni<br />
di euro: dal 2012 ospiterà la biblioteca<br />
za del bilancio comunale e perciò<br />
ci stiamo attivando per reperire<br />
qualcosa in più da investire su queste<br />
importanti iniziative, che avranno<br />
il molteplice scopo di creare occupazione,<br />
flusso turistico e maggiore<br />
crescita culturale della nostra<br />
città. Tutti questi progetti legati<br />
alla cultura rispondono, tra l’altro,<br />
ad una scelta strategica pianificata<br />
in sinergia tra Comune, Provincia,<br />
Regione e concertata nell’apposito<br />
‘piano’ con la città”.<br />
Ci spieghi più dettagliatamente…<br />
“Abbiamo sempre definito rischioso,<br />
per Fabriano, il legame ad un<br />
solo modello produttivo, quello<br />
industriale. Lo sviluppo della città,<br />
ora che questo settore sta accusando<br />
un periodo di crisi, deve essere<br />
sostenuto percorrendo altre<br />
vie: la cultura, la riorganizzazione<br />
dei suoi luoghi, una economia ispirata<br />
ai servizi. In attuazione ad una<br />
parte del piano strategico, inoltre,<br />
tutto ciò comporterà una valorizzazione<br />
dei complessi monumentali<br />
di Fabriano e, quindi, ad una<br />
rivalutazione del centro storico stesso.<br />
Senza dimenticare l’obiettivo<br />
di crescita formativa per i cittadini,<br />
che avranno a disposizione idonei<br />
luoghi di aggregazione, di crescita<br />
personale e di dibattito culturale”.<br />
Ferruccio Cocco<br />
Il polo di San Benedetto dove dovrebbe<br />
nascere il Museo della Stampa<br />
Un luogo d'incontro dove il risparmio è di casa<br />
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10<br />
FABRIANO <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Il sapore dell'Andalusia<br />
Mirabile<br />
esempio<br />
artistico<br />
Flamenco e Picasso hanno chiuso la stagione del Gentile La chiarezza è impenetrabile. No,<br />
Il flamenco con Picasso in<br />
sottofondo: abbiamo incontrato<br />
Gianna Raccagni,<br />
direttore artistico, regista<br />
e coreografa della<br />
Compagnia FlamenQue-<br />
Vive che con "Pinturas: il<br />
flamenco racconta Picasso"<br />
ha concluso la stagione<br />
teatrale del Gentile.<br />
Flamenco e Picasso: perché<br />
questo abbinamento?<br />
"In realtà ero partita da<br />
Goya: volevo abbinare flamenco<br />
e pittura, ma poi Goya mi<br />
è sembrato un tantino vecchio per<br />
il flamenco, che è cresciuto e ha<br />
preso corpo nel ‘900. Da lì, Picasso:<br />
ha le caratteristiche tipiche dell’andaluso.<br />
In più, tra l’altro, è un<br />
personaggio che ha sempre dipinto<br />
ogni cosa a tinte estremamente<br />
forti, esagerando, che è quello che<br />
fa il flamenco: quando vuol dire<br />
una cosa esaspera, esagera. Io ho<br />
puntato su questi due elementi:<br />
nella prima parte le opere di Picasso,<br />
nella seconda Picasso come<br />
uomo e le tre donne della sua vita:<br />
Olga, Marie- Therèse e Dora Marr.<br />
In tutto lo spettacolo non c’è nulla<br />
di ‘narrativo’, perché ritengo che<br />
il flamenco sia di per sé abbastanza<br />
diretto".<br />
Che cosa rappresenta esattamente<br />
il ‘duende’ nel flamenco e come<br />
spiegherebbe questo concetto?<br />
"In realtà è un concetto estremamente<br />
astratto, ognuno dà la sua<br />
interpretazione: c’è chi lo definisce<br />
lo spirito che si impadronisce<br />
di te, che ti fa raggiungere quasi<br />
uno stato di trance. Io lo definisco<br />
semplicemente qualcosa che, in<br />
questo caso tramite il flamenco, ti<br />
fa raggiungere non uno stato di<br />
trance, ma ti va a scavare dentro e<br />
ti tira fuori dalla pancia, dalle viscere,<br />
quello che sei, l’emozione,<br />
amplificandolo in maniera enorme<br />
e permettendoti di esprimere questa<br />
tua grande forza. Arrivi a una<br />
tale forma di fusione con quest’arte<br />
che ti permette di tirare fuori<br />
qualcosa che rasenta, appunto, quasi<br />
degli stati di trance".<br />
Quanti anni di studio occorrono,<br />
mediamente, per padroneggiare<br />
il baile flamenco?<br />
"Tanti… Paragonabili a qualsiasi<br />
altra disciplina di danza, soprattutto<br />
a quella classica".<br />
Nel baile conta maggiormente<br />
una perfetta esecuzione tecnica<br />
o la passionalità che si esprime<br />
da dentro?<br />
"E’ una bellissima domanda… E’<br />
una questione di gusti di chi guarda.<br />
Però fondamentalmente trovo<br />
che un’esclusiva capacità tecnica,<br />
senza espressività, nel flamenco<br />
non funziona. Come non funziona<br />
neanche una grande espressione<br />
senza una minima base tecnica perché<br />
risulta pacchiana, ridicola. Poi<br />
il discorso è che, parlando il fla-<br />
Il commercio intorno alla carta<br />
Dicono che la crisi stia per tramontare prima in Italia<br />
che in altre parti d’Europa. Diceva un vecchio saggio<br />
che l’ottimismo è il sale della terra. Si sta parlando<br />
insistentemente di turismo, quel turismo di massa che<br />
ha dato risorse e benessere negli anni passati ad<br />
alcune regioni limitrofe (leggi Umbria) e che dovrebbe<br />
essere un trampolino di lancio verso un nuovo benessere.<br />
Il cammino è piuttosto irto di difficoltà, ma<br />
l’importante è credere in quel che si fa e, soprattutto<br />
avere le idee chiare per ridare alla Città della Carta un<br />
ruolo dignitoso nel mondo.<br />
Ho un’idea che mi “frulla” per la testa da tanti anni, ma<br />
fino a questo momento non l’ho mai affrontata. Gubbio,<br />
Gualdo e altre città hanno fatto della ceramica e<br />
di altri oggetti di valore il loro cavallo di battaglia.<br />
Fabriano che da millenni “traffica” con la carta ed<br />
annovera una Cartiera che è riuscita a sopravvivere<br />
alle intemperie delle tantissime crisi che si sono susseguite<br />
dal Medioevo fino ai nostri giorni può dare il là<br />
ad una nuova era.<br />
La nostra fabbrica “cartaria” di origini medioevale è<br />
l’unica, fra le molteplici sorte in quel tempo, che ha<br />
resistito con forza al logorio della vita moderna. Fabriano<br />
deve, in sostanza, puntare anche su questo<br />
menco un linguaggio che<br />
‘esagera’, si impara ad assumere<br />
un certo tipo di caratteristiche:<br />
bisogna per<br />
forza esagerare. Ma il flamenco<br />
ti porta a questo in<br />
maniera non violenta: ti<br />
accompagna per mano a<br />
ballare, ad esprimerti…".<br />
Il flamenco è una danza<br />
di grande coinvolgimento.<br />
Pensa che il suo successo<br />
dipenda anche dal<br />
fatto che sottolinea le<br />
emozioni, gli stati d’animo,<br />
oggi generalmente<br />
intorpiditi e ‘sottotono’?<br />
"In assoluto. Io credo infatti che<br />
questa sia la grande forza del flamenco:<br />
è una danza che rientra in<br />
una cultura che non ci appartiene,<br />
però riesce a mettere d’accordo tanti<br />
pubblici perché è immediato.<br />
Non c’è bisogno di chiedersi ‘Oddio,<br />
cosa vorranno dire? E’ difficile<br />
che succeda. Io stessa mi sono<br />
avvicinata al flamenco, dopo aver<br />
abbandonato il classico, per un di-<br />
scorso di sfogo. Perché era uno sfogo<br />
delle emozioni…".<br />
Il baile nasce originariamente<br />
come espressione gioiosa o come<br />
espressione di dolore?<br />
"Inizialmente nasce come autoaffermazione,<br />
nel senso doloroso se<br />
vogliamo: l’emarginato che vuol<br />
giungere ad affermare sé stesso.<br />
Anche all’ inizio, però, non bisogna<br />
dimenticare che nasce sì con i<br />
canti di morte, di vessazione ma<br />
contemporaneamente c’è sempre<br />
una componente di gioia, di festa…<br />
Non una componente triste, anzi.<br />
E’ la ‘bulerìa’, cioè gioco, scherzo,<br />
burla, gioia…Perché fondamentalmente<br />
l’andaluso è così, non<br />
si prende tanto sul serio. Secondo<br />
me c’è un buon 50% di gioia e di<br />
dolore, ognuno amplifica la parte<br />
che preferisce. Ci sono anche dei<br />
canti flamenchi che appaiono, se<br />
vogliamo, tristi e cupi ma in realtà<br />
cantano di femminilità, di maternità…<br />
Il flamenco, fondamentalmente,<br />
racconta la vita".<br />
Silvia Ragni<br />
Una premiata formazione<br />
La Compagnia di musica e danza ‘FlamenQueVive’, di formazione italo-spagnola,<br />
si compone di musicisti e danzatori che, dopo aver approfondito<br />
lo studio del flamenco in varie ed importanti accademie spagnole,<br />
decidono di collaborare allo scopo di far conoscere quella cultura<br />
misteriosa e profonda che è il flamenco, tanto ricca di mistero e magia.<br />
La Compagnia, costituita e diretta da Gianna Raccagni, è considerata la<br />
migliore formazione flamenca italo-spagnola e continua a raccogliere<br />
successi nei maggiori teatri e festival italiani. Da ricordare la partecipazione<br />
di FlamenQueVive ai Festival di Spoleto (2005), Vignale Danza<br />
(2007), TaorminaArte (2008). Presente nelle rassegne dei migliori teatri<br />
come: Teatro delle Celebrazioni (BO), Teatro Team (Bari), Politeama<br />
Genovese, Teatro Nuovo di Verona, Teatro Comunale di Cormons, Teatro<br />
Sociale di Bellinzona.<br />
s.r.<br />
prodotto e far sorgere intorno al Museo della Carta e<br />
Filigrana tanti piccoli negozietti dove si possano acquistare<br />
gadget e oggetti ovviamente di carta (es.: una<br />
riproduzione del Gentile, un piccolo Colosseo, la Cattedrale<br />
di S. Venanzo, la Madonna del Buon Gesù, le<br />
grotte di Frasassi, personaggi per presepi della chiesa,<br />
della politica e dello sport, ecc.). La fantasia in questo<br />
caso non dovrebbe avere limiti. L’amministrazione in<br />
questo senso si sta muovendo ma deve essere seguita<br />
anche da piccoli commercianti che potranno dare il loro<br />
contributo.<br />
Con i giusti canali pubblicitari si potrebbe fare di<br />
Fabriano un’attrazione particolare al pari di altre città<br />
famose con dei laboratori artigianali, negozi e mercatini<br />
tipici. Pensate ad un albero di Natale o presepio tipico<br />
fabrianese tanto particolare da attrarre gente da tutta<br />
l’Italia o dall’estero. Forse la mia è pura utopia, ma<br />
credo che l’idea possa essere presa in considerazione<br />
come alternativa alla fabbrica di elettrodomestici. Una<br />
decina di anni fa Fabriano era famosa per la carta, ma<br />
poi, con l’avvento degli “Elettrodomestici bianchi” questo<br />
settore è passato in secondo piano. Adesso è ora di<br />
tornare all’antico e rispettare la Città della Carta come<br />
una “signora d’altri tempi”.<br />
Una mostra<br />
a San Silvestro<br />
E’ stata inaugurata domenica<br />
scorsa la mostra “Il figlio dell’uomo”,<br />
lauda drammatica per immagini<br />
presso il chiostro dell’Eremo<br />
di S. Silvestro. L’iniziativa<br />
sarà visitabile tutti i giorni<br />
fino al 2 maggio.<br />
Il ringraziamento va ai Monaci<br />
Benedettini Silvestrini per l’accoglienza<br />
e alla Fondazione della<br />
Casa di Risparmio di Fabriano<br />
e Cupramontana per la collaborazione.<br />
non sto dilettandomi coi giochi di<br />
parole. Siamo talmente abituati<br />
alla complessità da non essere più<br />
capaci di capire immediatamente<br />
quanto sia espresso in maniera mirabilmente<br />
chiara – e lo scambiamo<br />
per oscuro.<br />
Da qui nascono le più grandi incomprensioni<br />
nella storia del pensiero<br />
in tutte le sue forme. Salvo<br />
poi scoprire la bellezza della scoperta<br />
della chiarezza, e chiedersi<br />
come è stato possibile non accorgersi<br />
prima di ciò che invece è per<br />
sua natura autoevidente.<br />
Bene, sono stata protagonista di<br />
una scoperta del genere sabato 20<br />
marzo.<br />
Al Teatro Gentile di Fabriano, in<br />
chiusura della stagione teatrale di<br />
quest’anno, si è esibita la Compagnia<br />
Flamenca “Pinturas, Flamen-<br />
QueVive” diretta da Gianna Raccagni<br />
con lo spettacolo “Il Flamenco<br />
racconta Picasso”.<br />
Come gran parte degli accostamenti<br />
insoliti, un connubio geniale,<br />
tanto più perché valorizza entrambi<br />
le parti inglobandole in una<br />
totalità artistica in cui ognuna assume<br />
un ruolo preciso.<br />
Un progetto audio visuale che associa<br />
la tradizione di origine gitana<br />
– e non solo – del flamenco con<br />
la biografia artistica dell’ “Arlecchino<br />
dell’Arte” Pablo Picasso.<br />
La compagnia, composta da musicisti<br />
e ballerini di formazione italo<br />
– spagnola, è impegnata nella divulgazione<br />
della misteriosa cultura<br />
flamenca e vanta apprezzamenti<br />
in vari teatri italiani.<br />
Lo spettacolo “Il Flamenco racconta<br />
Picasso” ripercorre i cosiddetti<br />
“periodi” della carriera artistica<br />
del pittore – dal periodo<br />
“blu”, al periodo della Parigi degli<br />
Anni 20 che pullula di intellettuali<br />
emarginati fino alla tremenda<br />
Guernica - facendoli fluire<br />
l’uno dopo l’altro in una soluzione<br />
di continuità garantita senz’altro<br />
dal rapido incedere dei ritmi<br />
andalusi.<br />
Ogni particolare è la traduzione<br />
di una diversa tradizione artistica<br />
– la danza traduce il linguaggio<br />
musicale, il quale a sua volta traduce<br />
l’espressione artistica del<br />
genio di Malaga, e tutto si risolve<br />
sui vestiti dai colori sgargianti delle<br />
ballerine, che fungono da trait<br />
d’union fra le varie forme d’arte.<br />
Insomma, un dialogo da cui non si<br />
può rimanere coinvolti.<br />
Con un finale degno dell’inizio: il<br />
cantante del gruppo Jos Salguero<br />
saluta il pubblico con un canto accompagnato<br />
dalle sole palmas, le<br />
mani che tengono il tempo secondo<br />
diverse configurazioni ritmiche.<br />
Picasso vive di luce nuova. E non<br />
è mai stato tanto chiaro.<br />
Francesca Iurlaro
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
MATELICA 11<br />
Nuova sfida aziendale<br />
Giovani innovativi creano preziosi posti di lavoro<br />
L’appuntamento per questa intervista<br />
è per una colazione alle 9:30<br />
di sabato. Entro nel bar, i miei interlocutori<br />
sono assorti sopra un<br />
foglio bianco con schizzi e appunti.<br />
Era già da molto che erano lì,<br />
rapiti dalle loro idee. Mauro Chiaraluce<br />
e Marco Casucci sono matelicesi<br />
che attualmente devono lavorare<br />
fuori (Marco vicino Milano,<br />
Mauro a Jesi). Si ritrovano e,<br />
confrontando le proprie esperienze,<br />
elaborano l’idea di una nuova<br />
società. Dove impiantarla? Beh,<br />
hanno deciso di guardare alle radici,<br />
di mettere le basi del loro nuovo<br />
business a Matelica e di chiedere<br />
a 20 ragazzi del posto di aiutarli<br />
a far diventare grande<br />
un’azienda.<br />
Spiegateci di cosa si tratta? Di<br />
cosa vi occuperete?<br />
"L’azienda si struttura, come offerta,<br />
in due canali distinti. Il primo è<br />
quello della fornitura di attrezzature<br />
per uffici e aziende, come PC e<br />
fotocopiatrici. Con il secondo offriamo<br />
invece un servizio, che è<br />
quello di curare, migliorandolo, il<br />
posizionamento su Internet dei siti<br />
delle aziende. In particolare<br />
il secondo servizio è, su questo<br />
territorio, innovativo e,<br />
in prospettiva, fondamentale".<br />
Tocchiamo il tasto più sensibile:<br />
che tipo di impiego<br />
andrete ad offrire?<br />
"Abbiamo bisogno di due<br />
tipi di figure, che saremo noi<br />
stessi a formare professionalmente:<br />
la prima è quella<br />
della ragazza del contact<br />
center che si rivolge ad uffici<br />
e aziende, non per vendere<br />
ma per registrare l’eventuale<br />
interessamento alla<br />
nostra offerta. Sarà poi<br />
l’agente, cioè la seconda figura di<br />
cui abbiamo bisogno, a spostarsi<br />
nel territorio".<br />
Telefonisti e rappresentanti dunque?<br />
"In realtà si tratta di figure un po’<br />
diverse. Non si deve pensare al<br />
grande call center alienante che<br />
abbiamo in mente. Non possiamo<br />
e non vogliamo lavorare sulla<br />
quantità, ma sulla qualità. Lo stesso<br />
agente non è il rappresentante<br />
mo è un gruppo di persone<br />
motivate, che possano dare<br />
qualcosa in più. Anche a livello<br />
di inquadramento<br />
contrattuale, non intendiamo<br />
proporre il solito turnover<br />
due mesi e poi fuori.<br />
Vogliamo creare un team<br />
stabile e duraturo. Molti<br />
call center si spostano in<br />
grandi città, o addirittura in<br />
Albania. Ma qual è lo stato<br />
d’animo del lavoratore?<br />
Cosa si può pretendere?<br />
Abbiamo già avuto offerte<br />
di persone addirittura dal-<br />
Mauro Chiaraluce e Marco Casucci la Sicilia, ma sconfesseremmo<br />
subito noi stessi. Noi<br />
che deve piazzare il prodotto al vogliamo crescere insieme a que-<br />
primo appuntamento, ma il consusta città, e un nostro concittadino è<br />
lente che cerca di interpretare le più incentivato a farlo. Anzi, a lui<br />
esigenze del cliente e che lo assi- diciamo: siamo già pronti, la Cmc<br />
ste anche durante e dopo l’acqui- è realtà, e siamo già in cerca di persto<br />
del prodotto o del servizio". sonale. Fatevi avanti scrivendo a<br />
Perché avete scelto Matelica? chiaraluce.mauro@virgilio.it".<br />
Perché avete puntato le vostre fi- In questo periodo, un’azienda che<br />
ches qui?<br />
apre è lucida follia mista ad entu-<br />
"Beh, ci dispiace ripeterci, ma torsiasmo. Buon lavoro, allora, e in<br />
niamo sempre alla stessa parola bocca al lupo!<br />
d’ordine: qualità. Ciò a cui pensia-<br />
Antonio Gentilucci<br />
Non saggio, ma un vero e proprio concerto<br />
Chi era venuto al Cinema Teatro<br />
pensando al classico “saggio” musicale<br />
si è ricreduto in un momento…<br />
il 6 marzo scorso, fin dalle 21,<br />
platea pienissima. Apre la serata il<br />
Quintetto d’Archi<br />
“Ribeca” diretto dal<br />
M° Roberta Pedica,<br />
che ci delizia con 4<br />
brani, poi la chitarrista<br />
Giulia Zampini,<br />
ma è dopo che la scena<br />
passa ai veri protagonisti.<br />
Si inizia dalla<br />
più piccola, Francesca,<br />
8 anni… mentre<br />
sale sul palco i suoi<br />
occhi cercano Roberta<br />
che l’accoglie con<br />
un sorriso rassicurante<br />
mentre alza la posizione<br />
dello sgabello, uno sguardo<br />
allo spartito e le sue dita sciolte scivolano<br />
con sicurezza sui tasti del<br />
piano, durante l’applauso spontaneo<br />
della platea il suo sguardo cerca<br />
l’approvazione del suo Maestro<br />
che l’abbraccia e la bacia in fronte.<br />
Ho scritto di Francesca perché è<br />
salita per prima, perché la più piccola,<br />
ma tutti gli allievi uno ad uno<br />
vivono le stesse emozioni: Eva brava<br />
e molto sicura di sé al punto che<br />
è lei stessa a rassicurare la sua maestra:<br />
-Maestra andrò piano!-. Mentre<br />
gli accordano la chitarra Luca<br />
guarda il pubblico in apparenza<br />
senza alcuna remora, ma chissà!<br />
Camilla incanta a sentirla suonare,<br />
Fiorenzo la prima cosa che ho pensato<br />
mentre suonava è stata: -ma<br />
da quanto tempo suona?- Samuele<br />
si può riassumere in due parole: talento<br />
naturale! Milena la conosco<br />
e so che è solo qualche mese che<br />
suona il piano, chi non sa stenta a<br />
crederlo! Sara l’avevo sentita alle<br />
prove, si era fatta prendere dall’emozione,<br />
ma prima di iniziare la<br />
sua esibizione è bastato un sorriso<br />
accompagnato da un “tranquilla”<br />
della sua maestra ed è andata benissimo!<br />
Cristiano un sorriso timido<br />
all’insegnante e via senza sbagliare<br />
nulla, sguardo fisso sulla tastiera<br />
senza guardare lo spartito!<br />
Alcuni protagonisti della manifestazione<br />
del 6 marzo scorso al Cinema Teatro<br />
Da 15 anni si svolge a Matelica una manifestazione a<br />
carattere nazionale che unisce la valenza educativa<br />
della cultura e la forza di una proposta turistica. L’argomento<br />
è la musica e la scuola, ma i prodotti che<br />
arrivano al teatro Piermarini parlano di percorsi educativi,<br />
di obiettivi che riguardano la formazione della<br />
persona, nell’interezza delle sue possibilità di evoluzione<br />
e crescita. Negli anni sul palcoscenico, si sono<br />
esibite scuole di ogni ordine e grado provenienti da<br />
tutto il territorio nazionale, che hanno presentato progetti<br />
che trasferivano al pubblico l’alto valore pedagogico<br />
del percorso scelto, usando la musica come<br />
mezzo educativo.<br />
La manifestazione ha seguito nel tempo, in maniera<br />
lineare, i vari passi delle diverse riforme scolastiche<br />
rivolte all’autonoma possibilità di progettare percorsi<br />
educativi, spesso ne ha anticipato gli obiettivi; tutt’oggi<br />
è un punto di incontro per le realtà scolastiche<br />
italiane che a Matelica trovano l’opportunità di un<br />
confronto costruttivo e lo scambio di esperienze formative.<br />
Per il territorio la manifestazione risulta interessante<br />
dal punto di vista turistico, infatti, l’iniziativa<br />
produce pernotti nelle strutture ricettive di tutto il<br />
territorio circostante.<br />
Non solo, l’iniziativa è la prima e fino ad ora l’unica<br />
in quest’area a praticare una offerta di accoglienza ed<br />
Melania suona il violino è al sesto<br />
anno di conservatorio, la sua vera<br />
insegnante è Roberta. Maggye elegante<br />
già di suo, mentre suona lo è<br />
ancora di più, forse per la perfetta<br />
posizione che assume<br />
mentre suona! E che<br />
dire di Daniele! Quando<br />
lui suona si ha la<br />
sensazione che la platea<br />
non respiri, l’unica<br />
cosa che sembra infastidirlo<br />
è il bacio<br />
che alla fine gli dà<br />
Roberta! Veronica<br />
dopo un primo approccio<br />
con il piano-<br />
forte, tramite la scuola<br />
conosce Roberta, e<br />
dopo pochi mesi la<br />
sua performance è molto evidente!<br />
E come non sottolineare l’esibizione<br />
di Sara B. dopo solo cinque lezioni!<br />
Thomas, Camilla L. hanno<br />
dato ottima impressione oltre una<br />
buona impostazione musicale, ma<br />
tutti sono stati bravi e qui viene<br />
spontanea una riflessione; non è<br />
possibile che i migliori allievi della<br />
zona siano tutti del Maestro Roberta<br />
Pedica, perciò va a lei il merito<br />
di questi ottimi risultati, è lei che<br />
mette il suo talento al servizio dei<br />
suoi allievi, e tutto ciò mi viene<br />
confermato dai genitori entusiasti!<br />
Perché per ognuno di noi è stata<br />
un’esperienza unica. Un saggio?<br />
No… direi un vero e proprio concerto!<br />
a.c.<br />
Rassegna musicale scolastica a quota 15<br />
ospitalità coordinata fra tutte le strutture turistiche.<br />
Infatti gli stessi albergatori, opportunamente coordinati<br />
dall’organizzazione dell’evento, mostrano ogni<br />
anno volontà di collaborazione ed entusiasmo, a sostegno<br />
e vantaggio di una offerta turistica pianificata<br />
realmente e nei fatti. Ogni anno la manifestazione ha<br />
seguito i leit-motiv della Comunità Europea per finalizzare<br />
gli obiettivi che riguardano le abilità sociali,<br />
quest’anno, in occasione dell’Anno Internazionale<br />
dell’Integrazione fra i Popoli, si stanno organizzando<br />
iniziative apposite di tipo laboratoriale, al fine di poter<br />
permettere a tutti i ragazzi che partecipano, di vivere<br />
un’esperienza davvero unica.<br />
Si stanno infatti preparando dei momenti atti a far esprimere<br />
come la multiculturalità possa essere interpretata<br />
come una ricchezza, imprescindibile oggi dalla nostra<br />
realtà di vita, messi in pratica dalle scuole che<br />
parteciperanno, attraverso momenti di musica d’insieme;<br />
tali occasioni saranno allargate anche a chi non si<br />
esibirà in rassegna, nello specifico, durante il pomeriggio<br />
della giornata finale dell’evento, sabato 8 maggio,<br />
si terrà Musica della Strada, rivolto a tutti coloro<br />
che hanno la passione della musica, che potranno suonare<br />
liberamente per le vie del centro storico della città<br />
di Matelica. Buona musica a tutti!<br />
c.c.<br />
Le "lune"<br />
di Tedeschi<br />
in teatro<br />
Rimettere in scena la commedia<br />
"Le ultime lune", in Italia, è stata<br />
una sfida. L'ultimo ad avere interpretato,<br />
da protagonista, questo<br />
spettacolo fu un certo Marcello<br />
Mastroianni, nel 1995/96. Fu l'ultima<br />
sua interpretazione e si trattò<br />
di un gran finale, interpretazione<br />
leggendaria, per un'edizione memorabile.<br />
Da allora nessuno ci provò<br />
più, portando piuttosto questa<br />
commedia scritta da Furio Bordon<br />
in giro per il mondo. I risultati? A<br />
Bruxelles Le ultime lune ha vinto<br />
il Prix de Theatre come migliore<br />
spettacolo dell'anno, a Santiago del<br />
Cile ha ottenuto la nomination<br />
come migliore testo, a Madrid la<br />
critica lo ha accolto unanimemente<br />
come una delle più belle commedie<br />
scritte negli ultimi anni e<br />
giudizi analoghi si sono ripetuti in<br />
molte altre città europee e americane.<br />
Ora lo stesso Bordon ha deciso<br />
che era tempo che la sua creatura<br />
tornasse in Italia, e ne ha assunto<br />
anche la regia, dando il ruolo di<br />
protagonista ad un grande del teatro<br />
italiano, a cui non pesasse il macigno<br />
di Mastroianni. Gianrico Tedeschi<br />
raccoglie il testimone, lasciando<br />
libero sfogo alla sua genialità<br />
in questa nuova interpretazione.<br />
Per parlare di tutto questo e<br />
per rispondere alle curiosità degli<br />
appassionati, Tedeschi e la compagnia<br />
dello spettacolo A.Artisti Associati<br />
incontreranno il proprio<br />
pubblico, domenica 28 marzo, al<br />
foyer del Teatro, alle ore 18. Si tratta<br />
di una piacevolissima abitudine<br />
ormai, per l'appassionato di teatro<br />
del Piermarini, quello dell'incontro<br />
con gli interpreti prima dello<br />
spettacolo (ore 21.15). Altrettanto<br />
piacevoli sono le chiacchierate che<br />
al termine dello stesso si possono<br />
fare, sempre al foyer, durante l'aperitivo<br />
offerto da Assessorato ed<br />
Enoteca, spesso ancora con i protagonisti,<br />
perché il mondo del teatro<br />
è fatto per lo più di artisti mossi<br />
dalla propria passione, una passione<br />
che amano condividere.<br />
a.g.<br />
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12<br />
Braccano, 24 marzo 1950: Enrico<br />
Mattei all’inaugurazione del<br />
monumento alle vittime dell’eccidio,<br />
accanto a don Dino Grillo.<br />
Il monumento è opera dell’artista<br />
Giuseppe Orsi originario di Matelica<br />
(nella foto di primo piano Mattei<br />
parla ai presenti con, a fianco, gli<br />
onorevoli Tupini, [calvo], e Orlandi)<br />
Anche quest’anno la città di Matelica<br />
ha ricordato l’eccidio perpetrato<br />
dai nazi-fascisti il 24 marzo<br />
1944 a Braccano, nel quale furono<br />
uccisi il parroco don Enrico Pocognoni<br />
e i giovani partigiani Demade<br />
Lucernoni, Ivano Marinucci,<br />
Temistocle Sabbatini, Thur Nur.<br />
Un altro partigiano, Mohamed Raghè,<br />
morì combattendo contro le<br />
SS e militi fascisti che procedevano<br />
verso Roti per accerchiare la<br />
Un brindisi<br />
per Emanuele<br />
Doppio brindisi la scorsa settimana<br />
all’Enoteca Comunale. Il primo<br />
mercoledì, con bicchieri pieni di<br />
Verdicchio per salutare la fine di<br />
“Enoteca con Gusto” l’iniziativa<br />
finalizzata a conoscere meglio proprio<br />
il nettare di Bacco con un doppio<br />
appuntamento per l’approfondimento<br />
sensoriale dei composti<br />
che influenzano il gusto e l’aroma<br />
del vino. Brevi lezioni teorico-pratiche,<br />
con numerosi assaggi, alla<br />
fine delle quali i partecipanti si<br />
sono intrattenuti per bere un buon<br />
calice di vino. Un’esperienza che<br />
ha suscitato molto interesse per i<br />
numerosi partecipanti che si sono<br />
complimentati per l’organizzazione<br />
e lo svolgimento delle serate ed<br />
hanno già richiesto di fare altre<br />
esperienze sensoriali per conoscere<br />
meglio miele, olio extravergine<br />
di oliva e formaggi nell’ottica di<br />
cominciare e continuare ad utilizzare<br />
meglio i sensi. Il secondo venerdì,<br />
dal sapore ancora più toccante<br />
e non solo per l’incredibile<br />
varietà di vini che andavano da una<br />
completa selezione dei migliori<br />
Verdicchi al Brunello di Montalcino…<br />
almeno un centinaio di amici<br />
hanno salutato con tanto affetto (e<br />
abbondante affettato) Emanuele,<br />
grande mattatore in questi ultimi 5<br />
mesi in cui ha saputo al meglio rivalutare<br />
il ruolo dell’Enoteca di<br />
Matelica. A partire proprio dall’ultima<br />
esperienza appena conclusa di<br />
“Enoteca con Gusto” su su a ritroso<br />
fino a ricordare l’AperiTipico o<br />
le serate vino, chitarra e lume di<br />
candela. Emanuele ci lascia per affinare<br />
ancor meglio la sua grande<br />
esperienza a servizio di uno dei più<br />
prestigiosi ristoranti del territorio<br />
che è Il Marchese del Grillo. Grazie<br />
per i bei momenti che ci hai<br />
regalato, complimenti ed auguri vivissimi<br />
per una carriera sempre più<br />
‘spumeggiante’ e non dimenticarti…<br />
i tuoi amici di aspettano sempre<br />
per brindare.<br />
montagna dove per l’intera giornata<br />
infuriò la battaglia di Valdiola.<br />
La cerimonia si è svolta domenica<br />
21 marzo con una <strong>Messa</strong> nella<br />
chiesa di Braccano e la deposizione<br />
di una corona d’alloro al<br />
monumento che ricorda le vittime.<br />
Dopo le parole pronunciate in chiesa<br />
dal parroco don Elfido sulle atrocità<br />
della guerra che continua ad<br />
insanguinare ancora oggi tante parti<br />
del mondo, gli interventi del Sindaco<br />
Sparvoli e del Presidente dell’Anpi<br />
Colonnelli davanti al monumento<br />
si sono concentrati sul<br />
progetto di un Centro Documentazione<br />
e Museo della Resistenza<br />
“Don Enrico Pocognoni” che nascerà<br />
all’interno della ex scuola elementare<br />
di Braccano. L’istituzione<br />
ricorderà anche alle future ge-<br />
Continua a infiammare gli animi<br />
l’ordinanza sui limiti alla vendita<br />
di alcolici nell’area pedonale. “Matelica<br />
RiparTiAmo” aveva presentato<br />
mercoledì un’interrogazione<br />
piuttosto critica. Dopo pochi giorni<br />
il capogruppo Casoni vuol precisare<br />
il suo intento, con una lettera<br />
di cui riportiamo ampi stralci rivolta<br />
in primis a quei cittadini le<br />
cui lamentele hanno originato l’ordinanza:<br />
“Tali proteste hanno fatto<br />
scattare l’ordinanza n. 13/2010 del<br />
Comune di Matelica, nei confronti<br />
della quale il sottoscritto ed il collega<br />
consigliere Sandro Botticelli<br />
hanno firmato un’interrogazione a<br />
risposta scritta al Sindaco. Ebbene<br />
[...] siamo stati additati come quelli<br />
che danno ragione ai “disturbatori”.<br />
In realtà la nostra ultima interrogazione<br />
ha pacatamente richiesto<br />
chiarimenti al Sindaco: [...]<br />
se i consumatori di bevande alcoliche<br />
raggiungeranno spazi diversi<br />
da quelli antistanti i bar colpiti dal<br />
divieto, cosa diranno i cittadini che<br />
abitano in prossimità degli altri<br />
bar? Non sarebbe stato meglio convocare<br />
in Comune tutti i gestori dei<br />
bar e dei ristoranti matelicesi perché,<br />
insieme, condividessero con<br />
MATELICA <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Mattei a Braccano<br />
Come ogni anno ricordato l'eccidio<br />
nerazioni il sacrificio<br />
di chi con coraggio<br />
seppe assumere<br />
le proprie responsabilità<br />
per la libertà<br />
ed indipendenza<br />
dell’Italia e il valore<br />
storico e ideale<br />
della Resistenza, che<br />
è alla base dell’Italia<br />
repubblicana e<br />
della sua Costituzione<br />
democratica di<br />
oggi. In precedenza, venerdì 19<br />
marzo, l’Anpi ha presentato al Cinema<br />
Teatro di Matelica, con grande<br />
successo di pubblico, uno spettacolo<br />
su Enrico Mattei ideato e<br />
rappresentato da Giorgio Felicetti<br />
(cfr. servizio a pag. 20).<br />
Nella ricorrenza dell’eccidio di<br />
Trovarsi a parlare con Maria Giuditta Cristofanetti Boldrini, in arte Dafne,<br />
è sempre un’esperienza unica. Brillante conversazione che rivela profonda<br />
cultura, ironia e sagacia, conoscenza dell’uomo, dei suoi pregi e dei<br />
suoi difetti e – non ultimo – conoscenza profonda delle vicende che hanno<br />
caratterizzato il nostro territorio dal dopoguerra ad oggi. I suoi libri –<br />
discussi, amati ed odiati – sono una ricchezza per chiunque prenda a<br />
sfogliarli… le sue opere sono un ricchezza per l’anima. Ma, i proverbi<br />
sono proverbi, altrimenti perché si direbbe "nemo propheta in patria"?<br />
Queste poche righe, me la ha date pochi giorni or sono con preghiera di<br />
pubblicazione… e noi speriamo possa servire a qualcosa.<br />
“In un giorno ormai lontano, presa da una voglia quasi rinascimentale,<br />
regalai al Comune di Matelica, mia città natale, gran parte delle “prove<br />
d’artista” [la prova di stampa, solitamente donata dall’artista ad amici o<br />
a collaboratori, ndr] delle 300 acquaforti di mia fattura. Il dono fu ben<br />
gradito come risultò dalla lettera che<br />
mi scrisse l’allora sindaco Patrizio<br />
Braccano che è stata la pagina più<br />
importante della Resistenza matelicese,<br />
si è così voluto ricordare<br />
anche il Mattei partigiano, uno dei<br />
capi del Comitato di Liberazione<br />
Nazionale.<br />
Igino Colonnelli,<br />
Presidente sezione Anpi “24 Marzo”<br />
Ordinanza antialcool: dibattito aperto<br />
la Giunta un regolamento valido<br />
per tutti? In ultimo abbiamo domandato<br />
al Sindaco se non sia opportuno<br />
organizzare campagne<br />
contro l’alcolismo. Ritengo quindi<br />
che l’ordinanza n. 13/2010, pur<br />
prendendo atto - ed a ragione - di<br />
problemi gravi come l’abuso di<br />
sostanze alcoliche e gli schiamazzi<br />
notturni, così come impostata<br />
non possa che essere considerata<br />
discriminatoria, con la conseguenza<br />
che i clienti dei due bar maggiormente<br />
colpiti (anche sotto il<br />
profilo economico) verranno ghettizzati<br />
ed etichettati come gente da<br />
cui stare alla larga. [...] Forse molti<br />
cittadini avranno compreso che<br />
il sottoscritto non serba rancori a<br />
Paolo Sparvoli in quanto vincitore<br />
delle elezioni; [...] come amministratore<br />
di minoranza lo rispetto e<br />
gli indirizzo i quesiti che a mio<br />
parere possono essere utili per una<br />
migliore tutela dell’interesse pubblico.<br />
Pertanto non credo sia una<br />
buona cosa quella di “pompare”,<br />
contro il sottoscritto ed il collega<br />
Sandro Botticelli, quei cittadini che<br />
hanno subìto i presunti schiamazzi<br />
notturni: noi abbiamo semmai agìto<br />
per evitare che eventuali illegitti-<br />
mità dell’ordinanza n. 13/2010<br />
portino all’annullamento della stessa<br />
[...]. È poi da sfatare la favola<br />
secondo la quale, in virtù della mia<br />
professione di avvocato, suggerirei<br />
alla gente di ricorrere al Tar<br />
contro il Comune di Matelica; [...]<br />
come consigliere in carica, nemmeno<br />
potrei patrocinare cittadini<br />
contro la mia stessa amministrazione.<br />
Preferisco dunque risolvere<br />
ogni questione comunale con gli<br />
strumenti propri del consigliere,<br />
evitando rigide conflittualità e<br />
smorzando le tensioni sociali. Anche<br />
gli altri baristi “presto o tardi<br />
dovranno lamentarsi con un seguito<br />
dell’ordinanza n.13/2010 che<br />
andrà a colpire anche loro! Ed allora<br />
tutte le ordinanze svaniranno<br />
ed i cittadini - tutti - saranno per<br />
nulla tutelati. Bella beffa, ma intanto<br />
il Sindaco potrà dire: “Io ci<br />
ho provato.”, e la barca va. Tanto<br />
dunque sarebbe valso convocare<br />
tutti i gestori matelicesi, studiando<br />
con loro un regolamento condiviso,<br />
sanzioni comprese. Ma ognuno<br />
ha il proprio metodo amministrativo<br />
e la maggioranza vince”.<br />
Alessandro Casoni,<br />
Capogruppo “Matelica RiparTiAmo<br />
Dafne e le sue prove d'artista dimenticate<br />
Una delle sue prove d'artista donate<br />
Dafne nel catalogo<br />
della sua prima mostra romana<br />
Gagliardi a nome suo e di tutta la comunità. La donazione fu avvalorata<br />
da documenti ufficiali con l’impegno che le mi opere sarebbero state<br />
degnamente sistemate in tempi brevi. Sono passati cinque anni da allora<br />
e niente è accaduto. Pochi giorni fa ho compiuto 86 anni e mi sono<br />
convinta che la “degna sistemazione” semmai ci sarà, avverrà post mortem<br />
ed io difficilmente ne sarò informata perché, quando sarò lassù non<br />
so se avrò più tanta voglia di guardare in basso”. Con osservanza.<br />
Maria Giuditta Boldrini<br />
Le mancate<br />
risposte<br />
del Sindaco<br />
A due interrogazioni con richiesta<br />
di risposta scritta da me inoltrate il<br />
20 e 22 febbraio per avere chiarimenti<br />
sul mancato rinnovo della<br />
gestione associata del servizio di<br />
polizia urbana tra i comuni di Matelica<br />
e di Esanatoglia, e sul trasferimento<br />
della sede della Polizia<br />
Urbana di Matelica ai locali dove<br />
era prima collocato l’ufficio postale,<br />
il sindaco Sparvoli, come suo<br />
solito, ha risposto in maniera evasiva<br />
e superficiale, nel seguente<br />
modo. Alla richiesta di chiarimenti<br />
per aver vanificato un lavoro propedeutico<br />
effettuato per una gestione<br />
associata tra l’altro molto apprezzato<br />
dagli Organi di Governo<br />
Provinciali, e che avrebbe potuto<br />
essere un trampolino per convenzionare<br />
altri servizi anche con altri<br />
comuni confinanti<br />
e con i<br />
quali era stato<br />
effettuato in<br />
passato un significativoapproccio,<br />
il sindacolaconicamente<br />
nel rispondereafferma<br />
che a nessun<br />
comune vi-<br />
cino interessa la<br />
proposta, e che<br />
comunque que-<br />
Adriano<br />
De Leo<br />
sta amministrazione, cito testualmente<br />
, “non ha mai assunto comportamenti<br />
lassivi”. I comportamenti<br />
lassivi si assumono anche<br />
non dando il giusto impulso ai progetti<br />
in cui si dovrebbe credere e<br />
che sono mirati al risparmio e alla<br />
maggiore efficienza ed ottimizzazione<br />
delle strutture. Per quanto riguarda<br />
lo spostamento dell’uffico<br />
di Polizia Urbana, a fronte di una<br />
scelta effettuata dall’attuale amministrazione<br />
per una ubicazione degli<br />
uffici illogica, antieconomica,<br />
non funzionale, una spesa annua<br />
che incide considerevolmente, il<br />
tutto motivato da una “indagine di<br />
mercato” così come testualmente<br />
citato in delibera. Alla richiesta di<br />
ottenere copia di tale indagine giustificativa,<br />
il sindaco Sparvoli non<br />
la consegna, ma risponde testualmente<br />
che l’indagine è “stata basata<br />
sia su parametri logistici che<br />
economici”. Si pensi quale giustificazione<br />
sostanziale!<br />
Adriano De Leo,<br />
Consigliere Comunale - Pdl Matelica<br />
GMG in festa<br />
sabato sera<br />
Ricorre quest’anno il 25° anniversario<br />
della Giornata Mondiale della<br />
Gioventù. In attesa dell’incontro<br />
che si terrà a Madrid nel 2011,<br />
a Matelica celebreremo l’evento<br />
con una veglia animata da canti e<br />
preghiere nella chiesa del Suffragio<br />
in Piazza E. Mattei alle ore 21<br />
di sabato 27 marzo. Tutti sono invitati<br />
a partecipare, in modo particolare<br />
i “giovani” che da 25 anni a<br />
questa parte hanno vissuto la bellezza<br />
di un evento unico come la<br />
Gmg.<br />
La pastorale giovanile di Matelica
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
MATELICA 13<br />
All'ombra di Salomone<br />
Il prestigioso premio Tipicità sbarca a Matelica<br />
Biblicamente Salomone è legato<br />
alla saggezza, nella cultura popolare<br />
a tempi lunghi, pacati, pazienti<br />
(“tempi salomonici”), a tutto un<br />
sistema di idee che – inevitabilmente<br />
e a maggior ragione in una<br />
società frenetica e parossistica –<br />
porta con sé il bello di riandare al<br />
cuore delle cose, ai ritmi lenti su<br />
cui i nostri vecchi costruivano la<br />
loro vita giorno dopo giorno… e<br />
con quale solidità! Per cui non posso<br />
fare a meno di pensare ad un legame<br />
intimo, significativo tra<br />
un’opera che nasce e cresce e la terra<br />
da cui trae origine. Il luogo si<br />
chiama per l’appunto Salomone, e<br />
appartiene alla Chiesa, alla Diocesi<br />
di Fabriano-Matelica da tempo<br />
immemore… l’opera si chiama<br />
Cooperativa Apicoltori Montani e<br />
affonda le sue origini nella passione<br />
di Pierluigi Pierantoni per le api,<br />
appresa da Luigi, fratello della nonna<br />
materna che già nel 1912 curava<br />
oltre 100 famiglie di api, custodite<br />
in un alveare ‘storico’ e speciale<br />
come l’arnia marchigiana,<br />
l’unica a distinguersi, ancora oggi<br />
nonostante i necessari adeguamenti,<br />
dall’arnia Dadan Blat, di origine<br />
americana e usata in tutto il resto<br />
d’Italia.<br />
“Io sono cresciuto con le api, e ti<br />
confesso Luca, che quando sono<br />
stanco e stressato dal lavoro e da<br />
tutti gli impegni quotidiani, l’unico<br />
sistema è rifugiarmi tra le mie<br />
piccole amiche per recuperare una<br />
pace che non trovo in nessun altro<br />
luogo… altro che centri benessere!”.<br />
Pierluigi, davanti ad un piatto<br />
di Vincisgrassi dal sapore indescrivibile<br />
e sorseggiando un sobrio<br />
Verdicchio, mi racconta la storia di<br />
un sogno. Produttore di miele da<br />
almeno 40 anni, dieci anni fa – in<br />
un momento in cui erano a serio<br />
rischio di scomparire sia le api che<br />
la stessa professione collegata –<br />
ebbe l’idea di coinvolgere il Comune<br />
di Matelica nell’istituzione<br />
di un organismo che non solo preservasse<br />
dall’“estinsione” un patrimonio<br />
unico, ma si ponesse altresì<br />
a volano per l’economia del territorio.<br />
“Nel 2002, quando siamo effettivamente<br />
nati eravamo in 18,<br />
oggi siamo 85, e quel piccolo sogno<br />
comincia ad essere concreto,<br />
riconosciuto ed apprezzato”.<br />
Oltre a mettersi insieme per la produzione<br />
e la commercializzazione<br />
di miele [con un occhio speciale al<br />
Su Canale 5, giovane<br />
matelicese d'adozione<br />
Dalla Sicilia a Matelica a Canale 5, ecco l’iter che vede protagonista<br />
Antonella Passalacqua (nella foto), 22 anni, di Mazara<br />
del Vallo. Arrivata inizialmente a Matelica per una semplice<br />
vacanza grazie alla sua omonima cugina Antonella, ha<br />
poi trovato lavoro presso il Fashion Caffè, il bar centrale di<br />
Matelica, e – come si dice in gergo “ha messo radici”.<br />
Ma sembra non per molto. Infatti da qualche tempo la troviamo<br />
a fare più di una “puntatina” a Roma; nel senso letterale<br />
in quanto da quattro puntate è “corteggiatrice” nella trasmissione<br />
“uomini e donne”, l’abbiamo scoperto per caso su<br />
Facebook dove era stata linkata la trasmissione. Antonella<br />
ha fatto il provino circa un mese fa negli studi di Cinecittà e<br />
dopo una settimana è stata chiamata per presenziare alla prima<br />
puntata in veste di corteggiatrice. Come “Venere” mediterranea<br />
corteggia due bei ragazzi, uno moro ed uno biondo,<br />
Samuele I e Samuele II.<br />
Gli amici dicono che<br />
Antonella è ottimista,<br />
anche se piuttosto “impacciata”<br />
visto che non<br />
ha mai fatto televisione,<br />
spera che quanto prima<br />
le sia data la possibilità<br />
di presentarsi e magari<br />
di uscire in esterna con<br />
uno dei due. In quel<br />
caso potrebbe essere<br />
prescelta oppure essere<br />
eliminata. Sicuramente<br />
una bellissima opportunità<br />
per questa giovane<br />
ragazza che ha la possibilità<br />
di sfruttare una<br />
vetrina eccezionale<br />
come quella di Canale<br />
5. Buona fortuna Antonella!<br />
o.p.<br />
miele uniflorale, qualità particolarmente<br />
difficile da ottenere, ndr], il<br />
gruppo capeggiato da Pierluigi, nel<br />
2005 pone la sua base a Salomone,<br />
vincolandosi ad un affitto trentennale<br />
e ristruttura “con la fatica delle<br />
nostre mani e il sudore della nostra<br />
fronte”, un locale destinato ad<br />
accogliere tanti piccole attività col-<br />
Queste le motivazioni del premio<br />
Fermo. Il 15 marzo, alla presenza dell’Assessore provinciale allo sviluppo<br />
economico Patrizio Gagliardi, è stato consegnato al Presidente Pierluigi<br />
Pierantoni il XVIII premio nazionale “Le mete di Tipicità”, conferito a sole tre<br />
aziende in tutta la regione dalla rivista delle agenzie di viaggio “Travel Trade<br />
Daily”, con la seguente motivazione.<br />
“PREMIO TURISMO RESPONSABILE ITALIANO 2010 alla Cooperativa<br />
Apicoltori Montani, perché le api non sopravvivono in ambiente di inquinamento,<br />
sono quindi la miglior garanzia per un’esperienza di<br />
vero contatto con la natura. Una struttura che per la varietà<br />
dell’offerta è adatta ad affascinare diversi segmenti di<br />
pubblico: country house, sosta camper, ristoro rurale, fattoria<br />
didattica ed enogastronomia”.<br />
legate. Parte subito<br />
la fattoria didattica<br />
– “perché per<br />
noi è fondamentale<br />
che i bambini<br />
crescano con la<br />
consapevolezza<br />
di quanto sia importante<br />
la natura e come è delicato<br />
l’ecosistema e le api al suo interno”<br />
– poi un’area attrezzata per la<br />
sosta camper, il punto vendita dei<br />
prodotti della cooperativa ovviamente<br />
e da quasi un anno, le camere<br />
per l’ospitalità e la “ristorazione<br />
Si appresta a vivere un 6° anniversario<br />
mozzafiato il Cigar Club “Don Alejandro<br />
Robaina” di Matelica. Una realtà che<br />
non solo ha saputo crescere in poco tempo<br />
fino ai più alti livelli nazionali del<br />
settore, ma che si pone a traino per tutto<br />
il territorio nella creazione di grandi eventi<br />
dal riscontro internazionale.Si tratta di<br />
una nicchia limitata di mercato e di un<br />
settore particolare, potrà obbiettare qualcuno,<br />
ma, in primis, resta pur sempre un<br />
volano importante in un momento quantomeno<br />
di stasi dell’economia, e soprattutto,<br />
il mondo di appassionati del sigaro<br />
è una realtà incredibilmente trasversale<br />
che raccoglie persone tra le più disparate<br />
per professione, interessi, livello culturale<br />
e sociale, in una apertura a 360°.<br />
Se solo si guardano i personaggi intervenuti<br />
in questi anni alle kermesse di Minetti<br />
& soci, da Panos Kokkinoupulos (famoso<br />
regista greco) a Paul de Sury (docente<br />
di economia alla Bocconi e scrittore),<br />
da Luigi Ferri (giornalista e scrittore)<br />
a Una Liutkjius della Rivista Internazionale<br />
L’Amateur de Cigare, passando per<br />
alcuni Onorevoli del Parlamento Francese<br />
si ha la misura di questa incredibile<br />
varietà. Così, dopo il successo del Cca<br />
Open Family Day della Cigar Club Association<br />
che, sempre organizzato dal club<br />
rurale”. “Non è un ristorante, (altrimenti<br />
l’agnello lo comprerei in<br />
Romania a 5 euro al chilo invece<br />
di pagarlo 9 dai produttori locali!<br />
– dice sottovoce), ma l’occasione<br />
di riassaporare i piatti con cui siamo<br />
cresciuti. Fin che ci sono io<br />
come Presidente non transigo… si<br />
spende di più, ma la parola d’ordine<br />
è solo prodotti locali. Anche<br />
adesso, per Pasqua, riproponiamo<br />
la classica “colazione” frittata con<br />
la mentuccia, ciauscolo, coratella<br />
d’agnello e vino… siamo una cooperativa<br />
e non abbiamo il ricatto<br />
del profitto, per cui tutto è puntato<br />
alla qualità”. E a testimonianza che<br />
non sono solo parole alzo lo sguardo<br />
e vedo appesa al muro un rico-<br />
noscimento fresco fresco (la targa<br />
appena consegnata del premio “Tipicità”)…<br />
abbasso lo sguardo e<br />
vedo quel che resta di un pasto delizioso.<br />
Il resto sono solo parole.<br />
l.d.d.<br />
E' Cigar Club Internazionale<br />
matelicese, ha avuto per teatro lo splendido<br />
relais del Borgo di Lanciano, quest’anno<br />
Matelica (Per i festeggiamenti del<br />
Compleanno del Club) sarà protagonista<br />
indiscussa del “V° ANIVERSARIO Encuentro<br />
amigos de Partagas en Italia” dal<br />
25 al 27 giugno prossimi. Tre giorni intensi<br />
in cui oltre trecento appassionati,<br />
tra cui i presidenti dei principali club italiani<br />
ed europei, e numerosi ospiti cubani<br />
del mondo “habanos”, si daranno appuntamento<br />
tra seminari e convegni, visita<br />
del territorio e degustazioni, conviviali<br />
e momenti d’arte. Questo evento<br />
normalmente si svolge a Cuba e richiama<br />
da oltre 10 anni, da tutto il mondo, i più<br />
svariati aficionados, ed è un onore aver<br />
ottenuto – anche grazie all’appoggio del<br />
Comune e della Regione – che si svolgesse<br />
a Matelica e che vi partecipassero<br />
le più grandi personalità dei settori produttivi<br />
e commerciali delle fabbriche e<br />
delle tiendas della patria mondiale dei<br />
sigari. Ancora molto abbottonati gli organizzatori<br />
sulle tante sorprese preparate,<br />
ma una chicca siamo riusciti a strappargliela:<br />
sarà presente uno degli artisti<br />
più famosi di Cuba, Ramon Iglesias, fotografo<br />
ufficiale del Festival del Sigaro,<br />
con una sua mostra di opere.<br />
l.d.d.<br />
UN VIAGGIO<br />
DA NON PERDERE<br />
Questa volta Don Lorenzo Paglioni<br />
ha superato se stesso e gli va<br />
riconosciuto. Il tradizionale “viaggio<br />
pellegrinaggio” di primavera<br />
presenta quest’anno tre momenti<br />
unici. La visita alla Sacra Sindone<br />
nell’occasione della sua ostensione.<br />
Il pellegrinaggio nei luoghi di<br />
Giovanni Maria Vianney, il “Santo<br />
Curato” proprio nell’anno sacerdotale<br />
voluto da papa Benedetto<br />
XVI, e la conoscenza di due gioielli<br />
d’arte e di storia come la città di<br />
Lione e la Reggia e il parco di<br />
Venaria Reale. Dal 30 aprile al 2<br />
maggio, tre giorni organizzati in<br />
tutti i dettagli, dai pasti alle guide,<br />
per fruire al meglio del viaggio<br />
e dei luoghi da visitare. Per tutti i<br />
dettagli e le informazioni (prenotazioni<br />
entro il 9 aprile fino a esaurimento<br />
posti) è possibile chiamare<br />
in parrocchia allo 0737/84703,<br />
al 338/6580479 o direttamente<br />
dopo le S. Messe in Cattedrale.<br />
TUTTI A ROMA…<br />
IN UN CLIC<br />
La capitale non è solo luogo di<br />
grandi esposizioni pittoriche, ma<br />
apre anche l’interesse all’arte della<br />
foto e alle nuove tecniche e tecnologie<br />
che il mondo della (ex) pellicola<br />
porta con sé. Per questo<br />
Photo Studio 4 ha organizzato un<br />
pullman per il “Photo show: photo<br />
and digital imaging”, la più nota<br />
fiera dedicata al mondo della fotografia<br />
e del digitale cui saranno<br />
presenti più di 300 espositori e set<br />
per fotoamatori. Domenica 28<br />
marzo con partenza e ritorno in<br />
giornata. Info allo 0737/84285 o<br />
338/1482824.<br />
GIOVANE GIORNALISTA<br />
DIMENTICATO<br />
L’articolo della scorsa settimana<br />
“Nuoto in Salus” a firma Diego<br />
Boldrini, è stato in realtà scritto a<br />
4 mani. Le “altre due” erano di<br />
Lorenzo Corazzin cui vanno le nostre<br />
scuse per la dimenticanza, un<br />
bravo e un grazie per la collaborazione.<br />
Ci “leggiamo” ai prossimi<br />
articoli.<br />
31 MARZO, JAZZ & WINE<br />
Tornano le serate in musica alla<br />
Loggia degli Ottoni. Mercoledì 31<br />
marzo si esibirà l’ALBERTO NAPO-<br />
LIONI TRIO, guest star Nick Myers,<br />
sax newyorkese. Un appuntamento<br />
veramente d’eccellenza, con il<br />
jazz di altissima qualità, in collaborazione<br />
con l’Associazione Musicando<br />
di Camerino. L’evento –<br />
cena concerto a menu libero – è<br />
sponsorizzato dalla CANTINA MA-<br />
RAVIGLIA. Info allo 0737.85830.<br />
APPUNTAMENTO<br />
CON L’AMORE<br />
AL CINEMA TEATRO<br />
Continua la programmazione d’essay<br />
del Cinema Teatro di Matelica:<br />
questo week-end l’appuntamento<br />
è con il film “Appuntamento<br />
con l’amore”. Diversi sono gli<br />
intrecci sentimentali di un gruppo<br />
di abitanti di Los Angeles che inseguono<br />
l’amore nel giorno di San<br />
Valentino. Coppie e single che<br />
vivono momenti entusiasmanti o<br />
sprofondano negli abissi della delusione<br />
per cercare di trovare,<br />
mantenere o mettere fine a rapporti<br />
proprio nella giornata dedicata<br />
all’amore.
14 FABRIANO<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
L'acqua da bere<br />
Paglialunga: utilizzate quella del rubinetto<br />
Considerato che i consumi di acqua<br />
in bottiglia, pet o vetro che sia,<br />
sono tra i più alti della provincia<br />
di Ancona e forse delle Regione,<br />
l’assessore all’Ambiente, Mario<br />
Paglialunga, invita tutti i cittadini<br />
a “Bere l’acqua del Sindaco”. L’appello<br />
ai fabrianesi che dati alla<br />
mano, preferiscono per il 60% bere<br />
l’acqua minerale con una spesa<br />
media che va dai 350 ai 500 euro<br />
annui, è stato lanciato dall’esponente<br />
dell’esecutivo e dal primo<br />
cittadino nel corso di una conferenza<br />
stampa tenuta nella Sala Consiliare<br />
di Palazzo Chiavelli.<br />
“L’acqua dei rubinetti di Fabriano<br />
- ha esordito il garante dell’ambiente<br />
fabrianese - è sotto i parametri di<br />
legge e rientra nella definizione di<br />
acqua oligominerale, è salubre,<br />
controllata quotidianamente e arriva<br />
nelle case come si dice dal produttore<br />
al consumatore”. “Da alcuni<br />
mesi” ha incalzato il sindaco “ho<br />
comperato una caraffa dotata di un<br />
semplice filtro e approvvigionandomi<br />
direttamente dal rubinetto<br />
spendo soltanto 4 euro, quando<br />
invece acquistavo diversi tipi di<br />
acque in bottiglia l’importo medio<br />
della spesa superava i 30 euro mensili.<br />
L’acqua delle nostre fonti è<br />
Roberto Sorci e Mario Paglialunga<br />
buona – hanno evidenziato sia Sorci<br />
che Paglialunga – ci consente di<br />
risparmiare almeno 200 euro ogni<br />
anno, evitando per altro l’inquinamento<br />
derivato dalla vendita delle<br />
bottiglie, sottoposte a lunghi trasferimento<br />
e notevoli sbalzi termici”<br />
e come ben si capisce il riferimento<br />
è andato al trasporto delle<br />
cassette di acqua sui camion e in<br />
più in contenitori di plastica. Chiaro<br />
dunque il messaggio: costi ridotti,<br />
meno impatto ambientale e<br />
acqua certificata.<br />
Non è tutto. “Abbiamo aderito al<br />
forum italiano dei movimenti per<br />
l’acqua pubblica – hanno evidenziato<br />
in coro sindaco e assessore -<br />
dato che siamo contrari alla legge<br />
per la privatizzazione dell’aziende<br />
idriche e in questa scelta siamo<br />
confortati dall’intero consiglio<br />
comunale, uno dei<br />
pochi che ha votato all’unanimità<br />
contro questa<br />
norma scellerata che vogliamo<br />
non trovi applicazione<br />
– e ancora – è una<br />
battaglia che ha visto unito<br />
tutto il mondo politico<br />
fabrianese e conferma il solido<br />
rapporto con la Multiservizi.<br />
“Azienda che appartiene<br />
a tutti i cittadini dell’asse<br />
della Vallesina che ha come obiettivo<br />
quello di chiudere i bilanci in<br />
pareggio senza speculazioni e aggravi<br />
di costo per i cittadini”. Proprio<br />
in questo spirito di collaborazione<br />
ed offerta di servizio è in itinere<br />
il progetto l’attivazione del<br />
“fontanello”.<br />
Erogatore di acqua liscia, gasata,<br />
fredda e a temperatura ambiente,<br />
dal quale sarà possibile approvvigionarsi<br />
e che dovrà essere luogo<br />
di incontro, dotato di panchine e<br />
display dal quale vedere in diretta<br />
le caratteristiche organolettiche del<br />
liquido prelevato. L’iniziativa è in<br />
via di definizione a partire dalla<br />
scelta del luogo dove installare il<br />
Fontanello.<br />
Daniele Gattucci<br />
Le Grotte che producono turismo<br />
Valorizzazione e divulgazione scientifica dei fenomeni<br />
carsici ipogei e di superficie, studio della gestione<br />
e difesa degli interessi economici e finanziari,<br />
tutela ambientale, sviluppo eco compatibile, scambio<br />
di informazioni ed esperienze, collaborazione con la<br />
Società Speleologica Italiana, il Club Alpino, l’International<br />
Show Caves Association, l’Union Internationale<br />
de Spéléologie per guardare al futuro e dare risposte<br />
concrete al settore. Di tutto questo hanno parlato<br />
buona parte dei ventiquattro associati all’assemblea<br />
nazionale “Grotte Turistiche Italiane”, che si sono<br />
riuniti nella sala consiliare di Palazzo Fiumi Sermattei,<br />
per approvare il nuovo Statuto ed il Regolamento<br />
dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane ed approfondire<br />
in particolare la conoscenza della bozza della<br />
specifica legge quadro nazionale. Una giornata di lavoro<br />
intensa, dunque, quella organizzata a Genga dal<br />
Consorzio Frasassi, che ha visto come protagonisti il<br />
direttore Marco Filipponi, il presidente Filiberto Cecchi,<br />
oltre ai numerosi rappresentanti di questo gruppo<br />
nazionale, ricevuti dal Sindaco Giuseppe Medardoni.<br />
“Sono felice – ha detto – di accogliere nel nostro<br />
comune amministratori e tecnici, che come noi<br />
hanno avuto la fortuna di avere sul proprio territorio<br />
una risorsa ipogea da tutelare, valorizzare, promuovere.<br />
La nostra area – ha aggiunto – che da sempre ha<br />
sofferto il gap con le zone costiere, economicamente<br />
più vivaci sotto il profilo turistico, ha vissuto dalla<br />
scoperta delle grotte un’inversione di tendenza. Le<br />
attività legate al turismo sono crescite, è aumentato il<br />
numero di persone che in Italia e all’estero hanno co-<br />
BRONTOLONE<br />
* Piazzale Santa Maria Maddalena.<br />
La strada in discesa per le Cartiere<br />
Vecchie è vietata ai veicoli e la regola<br />
viene segnalata dai cartelli, uno in<br />
cima e l’altro in fondo, ma qualche<br />
veicolo va e viene.<br />
*Presso la chiesa Ss. Biagio e Romualdo.<br />
Un’autovettura sosta spesso<br />
davanti la plancia degli annunci<br />
funebri e ne impedisce la lettura.<br />
Probabilmente ponendovi un “panettone”<br />
di pietra si impediranno le<br />
fermate consentendo la visione e la<br />
lettura dei manifesti.<br />
STRADA DI NUOVO<br />
PRATICABILE<br />
Genga, 15 marzo. Torna di nuovo praticabile<br />
la Strada Provinciale a doppio<br />
senso, verso (e da) Sassoferrato e<br />
Arcevia rimasta preclusa al traffico -<br />
dopo la caduta di un masso pesante<br />
tonnellate - da circa un mese; e solo in<br />
due corti tratti si circola a senso unico<br />
alternato regolato dal semaforo. Sono<br />
stati effettuati lavori su pendii e pareti<br />
e sistemate nuove reti rinforzate avanti<br />
la Madonnina. Per terminare completamente<br />
i lavori occorrerà un altro<br />
mese circa.<br />
nosciuto le nostre Grotte ma i tempi cambiano e per<br />
questo, oggi, il visitatore deve essere guidato all’interno<br />
di un percorso ricco di offerte legate ad un marchio<br />
di qualità, riservando massima attenzione al mondo<br />
dell’istruzione, della ricerca, stimolando le associazioni<br />
speleologiche territoriali ed i gruppi del Cai<br />
per lo sviluppo delle attività sportive legate alla conoscenza”.<br />
Di rimando il presidente dell’Agti, Alessio<br />
Fabbricatore, ha ripreso molti dei concetti del primo<br />
cittadino di Genga, sottolineando che il Sodalizio nato<br />
nel 1994, negli anni si è rinnovato in termini di cariche<br />
sociali ed è intervenuto sullo Statuto a cui è stato<br />
affiancato un Regolamento, per rendere l’azione complessiva<br />
più dinamica. “Questi strumenti normativi si<br />
inseriscono – ha osservato Fabbricatore – si inseriscono<br />
in un contesto più ampio finalizzato a raccogliere<br />
tutte le risorse disponibili per incanalarle verso un progetto<br />
globale e di ampio respiro: l’obbiettivo di fondo<br />
è convogliare il maggior numero flusso possibile, sia<br />
turistico che scolastico, verso le Grotte turistiche, con<br />
una visione capace di guardare sia al breve sia al lungo<br />
periodo, nel pieno rispetto della cultura del turismo<br />
eco sostenibile”. Su questi concetti si sono innestati<br />
gli altri interventi che hanno posto l’accento sull’importanza<br />
del confronto per creare congegni idonei<br />
a far sentire la voce delle Grotte Turistiche, non sufficientemente<br />
prese in considerazione dagli strumenti<br />
legislativi in grado di favorire lo sviluppo del turismo,<br />
da qui il nuovo Statuto e Regolamento per consolidare<br />
una realtà che genera economie.<br />
d.g.<br />
BORSE AL BUIO O RINCHIUSE<br />
Fabriano. Spesso, chi lascia in vista<br />
borse o roba di valore nelle auto in<br />
sosta, non le ritrova e inoltre deve fare<br />
altre spese perché i ladri, per introdursi,<br />
hanno rotto vetri o sportelli. La<br />
Polizia raccomanda di non lasciare nulla<br />
in auto, e se la merce non la si può<br />
portare appresso, è bene rinchiuderla<br />
nel bagagliaio.<br />
SAPPIATE<br />
DA CHI ACQUISTATE<br />
Fabriano 21 marzo. Attenzione agli<br />
acquisti su Internet, si sono verificate<br />
La batteria di Cimarra<br />
scandisce il ritmo<br />
di jazz e rock<br />
Nome: Mauro Cimarra.<br />
Data di nascita come<br />
musicista: Ho iniziato a<br />
suonare la batteria all’incirca<br />
nel 1997, per gioco<br />
a casa di un amico, e da lì<br />
è poi nato tutto.<br />
Componenti: In genere<br />
mi capita di suonare con<br />
trii, quartetti e quintetti. E quando<br />
c’è l’occasione anche con delle big<br />
band.<br />
Genere musicale: Attualmente mi<br />
occupo quasi esclusivamente di<br />
Jazz, ed in passato mi è capitato di<br />
suonare anche rock, orchestre classiche,<br />
compagnie teatrali e musical.<br />
Influenze: Quando ho iniziato, mi<br />
influenzavano molti gruppi rock<br />
come per esempio Nirvana e Clash.<br />
Con il passare del tempo, con le<br />
ore di studio passate sullo strumento<br />
e la crescita come musicista, ora<br />
sono influenzato da tutto quello<br />
che riguarda l’ambito Jazz, sia tradizionale<br />
che moderno. Ovviamente<br />
non solo batteristi, ma anche<br />
musicisti e personaggi appartenenti<br />
al mondo del Jazz.<br />
Dove provi principalmente? Fortunatamente<br />
ho la possibilità di insegnare<br />
in alcune strutture fuori<br />
Fabriano, la “Opus1” di Pantiere, e<br />
“Zona Musica” di Ancona. E quindi<br />
posso anche sfruttare queste<br />
scuole di musica come sala prove.<br />
Rapporto con il pubblico: Per prima<br />
cosa devi imparare a conoscere<br />
il pubblico, e questo lo si impara<br />
solamente con l’esperienza sul palco.<br />
Il rapporto poi è molto semplice,<br />
se offri qualità il pubblico risponde.<br />
Se poi l’atteggiamento di<br />
chi suona non è positivo, il pubblico<br />
lo percepisce, anche se non ti<br />
ascolta in maniera attenta. La cosa<br />
fondamentale per me, come per tutti<br />
i musicisti con cui suono, è cercare<br />
di divertire e dire qualcosa con<br />
la nostra musica nel modo più onesto<br />
possibile.<br />
Per te la musica è: Dal mio punto<br />
di vista, la musica è una ricerca.<br />
Una ricerca da fare sia sullo strumento<br />
che a livello interiore. Obbliga<br />
ad investire tempo e sacrifici,<br />
perché solo dando prima qualcosa<br />
si potrà avere qualcosa in cambio.<br />
Crescendo, si vedono poi le<br />
cose da una prospettiva diversa e<br />
ci si accorge anche che questo può<br />
essere un mestiere con molti alti e<br />
bassi. Ma nonostante tutte le difficoltà<br />
e le durezze del mestiere, scopri<br />
che nonostante tutto vuoi andare<br />
avanti con stimoli sempre nuovi,<br />
e che il “suonare” non è fine a<br />
se stesso. Ed è un modo di osserva-<br />
truffe ai danni di varie persone che<br />
acquistano all’estero macchine usate<br />
a buon prezzo; però per prenotarle<br />
debbono pagare subito metà della cifra.<br />
Pagata la somma, l’auto promessa<br />
diventa un sogno perché non arriva.<br />
I siti “Web Master” e Internet non<br />
hanno responsabilità alcuna, sta a noi<br />
essere furbi inviando soldi con bonifici<br />
bancari o con sistemi di pagamento<br />
che lasciano traccia di chi li ritira.<br />
ELICA: LAVORO FELICE<br />
Per il secondo anno consecutivo, Elica<br />
è nell’annuario Top Employers 2010,<br />
re se stessi.<br />
Progetti da realizzare:<br />
Nel breve periodo, cercare<br />
di completare il mio<br />
percorso presso il conservatorio<br />
Morlacchi di Perugia.<br />
Sono diplomando<br />
nel corso di percussioni<br />
classiche con il Maestro<br />
Domenico Fontana. Poi frequentare<br />
i seminari estivi di Siena Jazz,<br />
ad aprile registrerò il disco con un<br />
quartetto. Poi non mi dispiacerebbe<br />
anche un’esperienza all’estero,<br />
magari negli Usa. Nel lungo periodo<br />
la mia idea è quella di trasformare<br />
in maniera definitiva la mia<br />
passione in mestiere. Poi cercare di<br />
concentrarmi sul miglioramento a<br />
livello tecnico nonostante il conservatorio.<br />
Perché se uno crede che<br />
non ha più bisogno di migliorare,<br />
tanto vale vendere gli strumenti e<br />
cercare di fare altro. Magari in un<br />
futuro non molto lontano c’è la possibilità<br />
di iscriversi ad un altro conservatorio<br />
ed affrontare un biennio<br />
di specializzazione Jazz, ma non a<br />
Perugia. Perché questo biennio<br />
dovrebbe anche essere il pretesto<br />
per conoscere nuovi musicisti, ed<br />
allargare le possibilità di lavorare.<br />
Anche se al momento il pensiero si<br />
ferma a giugno, per completare il<br />
percorso a Perugia.<br />
Come promuoveresti la tua musica<br />
a chi ancora ignora la sua<br />
esistenza?: Gli direi semplicemente<br />
di venirmi a sentire. Anche perché<br />
essendo la musica è un’arte, ed<br />
essendo un’arte estremamente comunicativa,<br />
solamente sentendo<br />
pochi secondi di un qualsiasi tipo<br />
di musica si può capire quello che<br />
si ha di fronte.<br />
Dove ti possiamo sentire e vedere?:<br />
Farò un concerto con un big<br />
del Jazz (ancora non posso fare il<br />
nome) all’interno del festival “territori<br />
sonori”, terrò un concerto a<br />
fine marzo l’auditorium del conservatorio<br />
Morlacchi, il 3 aprile a Sassoferrato<br />
presso il bar del castello,<br />
il 16 al Miss Balù di Cerreto con il<br />
Thea Crudi quartet ed il 25 aprile a<br />
Terni, con l’orchestra d’armonia<br />
della città di Terni. Poi nel periodo<br />
estivo girerò parecchio per le Marche,<br />
Umbria, Abruzzo e Romagna.<br />
Gaia Germoni<br />
e Saverio Spadavecchia<br />
Mauro<br />
Cimarra<br />
che pubblica le migliori aziende in<br />
cui lavorare. Elica, leader mondiale<br />
del settore cappe per cucina, figura<br />
tra le 25 migliori aziende in Italia<br />
nella gestione dei talenti. I parametri<br />
su cui si basa la ricerca sono i<br />
metodi di formazione, i percorsi di<br />
carriera, il clima di lavoro, la remunerazione<br />
e i benefit, la cultura<br />
aziendale. In un contesto internazionale<br />
difficile come quello attuale,<br />
la reputazione di un’azienda diventa<br />
un fattore chiave.
Anteprima<br />
Alessandro Moscè<br />
Cambia nome solo in parte<br />
e torna del tutto indipendente:<br />
parliamo di pe-<br />
Quod, o meglio di Italic<br />
peQuod, realtà editoriale<br />
di rara qualità, nata ad<br />
Ancona nel 1997 e che di<br />
fatto ha mutato la veste<br />
non solo grafica. “Non è<br />
cambiato niente e allo stesso<br />
tempo è cambiato tutto”,<br />
ha spiegato qualche tempo<br />
fa a www.affaritaliani.it lo<br />
storico direttore<br />
editoriale Marco Monina<br />
al fianco del collega<br />
Antonio Rizzo.<br />
Perché questa novità nel<br />
marchio, dopo più di dieci<br />
anni di attività alle spalle?<br />
C’era l’esigenza di inserire<br />
forze fresche nella casa<br />
editrice. Abbiamo sempre<br />
lavorato con pochi mezzi.<br />
Questo è un mestiere, nonostante<br />
quello che si pensi,<br />
che ti toglie molte energie.<br />
E un cambio ogni tanto<br />
ci vuole. La concentrazione<br />
editoriale in mano a<br />
pochissime realtà, di fatto<br />
sbatte fuori la piccola editoria<br />
dal circuito nazionale.<br />
Sappiamo bene che un<br />
libro che non gira è un libro<br />
che per il mercato non<br />
esiste. Ma una promozione<br />
vale l’altra, tutto sommato,<br />
per l’editoria minore.<br />
Rimaniamo un avamposto<br />
di resistenza, noi<br />
come altri editori che non<br />
orbitano nel grande giro<br />
italiano.<br />
Avete scovato narratori<br />
che si sono rivelati di sicuro<br />
affidamento. La vostra<br />
è stata anche una palestra<br />
d’addestramento,<br />
a quanto pare.<br />
Mario Desiati, Giuseppe<br />
Genna e Martino Gozzi<br />
sono la dimostrazione plausibile<br />
di un bel lavoro di<br />
ricerca, in effetti. Gli scrittori<br />
sono stati scovati con<br />
l’arrivo del materiale tramite<br />
la posta, quindi in<br />
modo abbastanza casuale.<br />
Altri attraverso suggerimenti<br />
e indicazioni dell’ambiente,<br />
di critici e osservatori<br />
dei quali ci fidiamo.<br />
Quali titoli che ricorda<br />
con più soddisfazione<br />
sono entrati nel vostro<br />
catalogo?<br />
Torno a Desiati, Genna e<br />
Gozzi. Neppure quando è<br />
notte di Desiati, che un<br />
narratore di sicuro talento<br />
approdato presto alla<br />
Mondadori; Assalto a un<br />
tempo devastato e vile di<br />
Genna, altro mondadoriano;<br />
Una volta mia di Gozzi,<br />
che ha appena pubblicato<br />
il suo secondo romanzo<br />
con Feltrinelli.<br />
Avete avuto attenzione<br />
anche per scrittori largamente<br />
consolidati: da<br />
Pardini a Claudio Piersanti,<br />
a Severini.<br />
Vincenzo Pardini ha immediatamente<br />
accettato di<br />
entrare nella nostra scuderia.<br />
Lettera a Dio, Tra uomini<br />
e lupi, Il falco d’oro,<br />
Rasoio di guerra sono i<br />
quattro titoli che abbiamo<br />
dato alle stampe, un romanzo<br />
e tre raccolte di rac-<br />
L'EDITORE<br />
talent scout<br />
15<br />
27 marzo<br />
2010<br />
anteprima<br />
Marco Monina<br />
e Italic<br />
zig zag<br />
Arpino<br />
e il romanzo<br />
sul calcio<br />
clessidra<br />
La biografia<br />
di Guccini<br />
mondo arte<br />
Il vedutismo<br />
di Vanvitelli<br />
grillo<br />
parlante<br />
Gli animali<br />
nell'editoria<br />
archivio<br />
Agenda di libri<br />
e mostre<br />
Marco Monina e il lavoro di ricerca alla Italic<br />
conti. Non posso dimenticare<br />
Gilberto Severini e il suo<br />
Congedo ordinario, diventato<br />
un caso editoriale e un<br />
libro di culto per le nuove<br />
generazioni di scrittori italiani.<br />
E naturalmente Claudio<br />
Piersanti, con Comandò<br />
il padre. L’operazione nacque<br />
dalla convinzione che i<br />
testi riuniti, oltre ad un’indiscutibile<br />
qualità di scrittura,<br />
rivelassero analogie tali<br />
da originare un volumetto<br />
coerente e motivato.<br />
C’era un bel rapporto tra<br />
la peQuod e Enzo Siciliano,<br />
come è noto a tutti.<br />
Senz’altro. Siciliano non era<br />
affatto un uomo di salotto,<br />
come un luogo comune da<br />
sfatare vorrebbe ancora ritrarlo,<br />
ma una persona curiosa,<br />
affabile. Onesto intellettualmente,<br />
ha rappresentato<br />
un’amicizia importante. La<br />
sera prima che morisse ci ha<br />
inviato l’ultimo racconto<br />
confluito nella raccolta Cuore<br />
e fantasma, uscita nel<br />
2009. Nel 2004 avevamo recuperato<br />
Racconti ambigui<br />
con una densa nota introduttiva<br />
di Massimo Raffaeli.<br />
Racconti ambigui è stato<br />
l’esordio letterario di Enzo<br />
Siciliano. In occasione del<br />
suo settantesimo compleanno,<br />
peQuod ha riproposto<br />
una versione integrale e<br />
completamente rinnovata.<br />
Un’attenta riflessione dello<br />
stesso autore su quegli anni,<br />
consente di comprendere<br />
tutto il fervore intellettuale<br />
che ha coinvolto i maggiori<br />
protagonisti della cultura<br />
del Novecento italiano. Il<br />
confronto con la neoavanguardia,<br />
gli incontri con Moravia,<br />
Pasolini, Bassani, Bertolucci<br />
e Debenedetti non<br />
sono stati altro che l’opportunità,<br />
per Siciliano, di ritrovare<br />
la propria dimensione<br />
umana e intellettuale all’interno<br />
di una realtà molteplice.<br />
Quali propositi state perseguendo<br />
per l’imminente futuro?<br />
Con la nascita di Italic, la<br />
collana che conserverà il<br />
nome “peQuod” sarà dedicata<br />
alla ricerca di talenti, alle<br />
scritture di qualità. La collana<br />
“I Grandi” si propone invece<br />
di recuperare grandi libri,<br />
grandi maestri del Novecento<br />
ormai dimenticati, ed<br />
opere introvabili scomparse<br />
dagli scaffali delle librerie.<br />
Da cosa nasce la sigla Italic?<br />
Dal carattere tipografico,<br />
l’italico, il corsivo, inventato<br />
da Aldo Manunzio, stampatore<br />
veneziano del Cinquecento,<br />
considerato il primo<br />
vero editore della storia<br />
italiana.
16<br />
Zig Zag<br />
Alessandro Moscè<br />
E’ l’unico romanzo che sia stato scritto sul<br />
calcio italiano, ed è un grande romanzo. Giovanni<br />
Arpino (1927-1987), giornalista e narratore,<br />
lo pubblicò nel 1977 per Einaudi:<br />
Azzurro tenebra fu dedicato alla disfatta della<br />
nazionale ai campionati mondiali di Germania<br />
nel 1974. Oggi è diventato un oggetto<br />
di culto ed è stato ripubblicato da Spoon<br />
River nel 2007. Un libro per anni introvabile<br />
e ricercatissimo che appare anche, soprattutto,<br />
un’allegoria del nostro paese (ma se-<br />
Non so che viso avesse (Mondadori,<br />
Milano 2010) è la<br />
più recente delle tappe di<br />
una carriera, quella di Francesco<br />
Guccini, che a oggi si<br />
presenta, grazie anche alla<br />
lucidità con cui ce lo racconta<br />
questa “quasi autobiografia”<br />
scritta a quattro mani con<br />
l’amico e italianista Alberto<br />
Bertoni, come una delle<br />
esperienze artistiche più rappresentative<br />
dell’Italia dell’ultimo<br />
cinquantennio.<br />
Guccini è a tutti gli effetti<br />
uno dei cantautori più premiati,<br />
seguiti, ed espressivamente<br />
vicini alla creatività<br />
poetica, che abbia mai avuto<br />
il nostro tempo, vale a dire<br />
una di quelle figure che a ridosso<br />
delle rivoluzioni degli<br />
anni ’60 ripensarono la<br />
canzone italiana, dandole il<br />
corpo dell’impegno e trasformandola<br />
nel luogo della protesta<br />
possibile e del dialogo,<br />
mai autoreferenziale, con il<br />
pubblico, dove la parola noi<br />
è qualcosa di finalmente riconoscibile.<br />
Il libro si apre in pugno a<br />
Guccini stesso che, con la<br />
discrezione e la lontananza<br />
dagli atteggiamenti divistici<br />
che da sempre lo caratterizzano<br />
positivamente, sceglie<br />
di raccontarsi da angolature<br />
bizzarre e privatissime.<br />
La scena prende corpo dall’ormai<br />
leggendario mulino,<br />
luogo simbolo delle “Radici”<br />
(così il suo album-capolavoro,<br />
che ne riporta la foto<br />
in copertina), realtà di un<br />
mondo rurale a oggi inesistente<br />
che rappresenta da una<br />
parte l’infanzia di Francesco<br />
e, dall’altra, l’identità della<br />
sua famiglia di origine, mugnai<br />
che risiedevano nell’Appennino<br />
modenese probabilmente<br />
dal Cinquecento.<br />
Spirito del luogo, spazzato<br />
via dalla modernità del<br />
dopoguerra, e da un trasferimento<br />
autobiografico a Modena<br />
(odiata città dell’allontanamento<br />
dalla Pàvana appenninica<br />
dell’infanzia e di<br />
un’adolescenza inquieta), il<br />
mulino della famiglia, così<br />
come i suoi ricordi, un po’<br />
bucolici, diffusamente alimentari<br />
(le pagine di Guccini<br />
sono disseminate di cibi e<br />
bevande emiliani), ma certamente<br />
avventurosi e pregni<br />
di “magia popolare”, resta<br />
sempre accanto a quello che<br />
verrebbe da chiamare un<br />
cantore dei tempi andati. Nonostante<br />
il ricordo di Pàvana<br />
presieda imperioso l’urgenza<br />
autobiografica, tracciata<br />
con la nota a-programmaticità<br />
delle esperienze<br />
narrative del Guccini scritto-<br />
gnalato più volte solo dall’illuminato critico<br />
Massimo Raffaeli). Arpino arriva nel ritiro<br />
italiano, solita sigaretta in bocca, e si accorge<br />
immediatamente che qualcosa non va.<br />
Tra velluti e poltroncine ricamate, in un albergo<br />
di lusso incastonato da file di abeti e<br />
di querce, la squadra azzurra agli ordini di<br />
Ferruccio Valcareggi (lo Zio) si allena con<br />
svogliatezza, prima di tornare nell’agio del<br />
bunker dove abbondano sacchi di riso e scatole<br />
di maccheroni, cataste di cartoline ufficiali<br />
ed energetici in pillole. Una pattuglia<br />
di poliziotti con i giacconi di cuoio nero<br />
protegge la riservatezza dei vice-campioni<br />
del mondo di Messico ‘70. Il Vecio è Enzo<br />
Bearzot (che nel 1982 vincerà inaspettatamente<br />
i mondiali in Spagna da direttore tec-<br />
Clessidra<br />
Giulia Massini<br />
Biografia<br />
dell'uomo<br />
cantautore<br />
e scrittore<br />
re, ben presto la mente raggiunge<br />
il momento del fatidico<br />
attraversamento della<br />
via Emilia, un confine mitico,<br />
verso il West: la scoperta<br />
del mondo esterno, il mito<br />
dell’America, l’approdo a<br />
una Bologna ancora fascinosa<br />
come nessun’altra città in<br />
Italia, che segnerà la formazione<br />
di Francesco. Poco affiora<br />
di una vicenda musicale<br />
lunga e complessa e costellata<br />
di numerosi LP e CD di<br />
successo. Se ne scorrono solamente<br />
i momenti chiave,<br />
ricordi emotivi, più che vere<br />
e proprie tappe professionali:<br />
il brano, cabarettistico,<br />
sull’amore per il suo harem<br />
di chitarre, e poi l’esperienza<br />
di cantante da balera, la<br />
promozione dei primi brani<br />
tra il pubblico delle osterie<br />
bolognesi e infine la grandiosa<br />
emozione del concerto,<br />
che mette Guccini a contatto<br />
con il suo pubblico,<br />
quello che ancora oggi, rinnovandosi,<br />
riempie i palazzetti.<br />
È allora, a maggior ragione,<br />
uno scrigno nello scrigno la<br />
seconda metà del libro, Vita<br />
e opere di Francesco di Al-<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 marzo 2010<br />
L'azzurro tenebra della disfatta<br />
Giovanni Arpino e l'unico romanzo sul calcio:<br />
quell'Italia disastrata ai Mondiali del 1974<br />
nico), il Golden Boy uno spento Gianni Rivera,<br />
il Baffo un redivivo Sandro Mazzola.<br />
San Dino (Zoff), Giorgione (Chinaglia) e gli<br />
altri sembrano un’armata brancaleone, mentre<br />
il calcio totale degli olandesini volanti<br />
prende il sopravvento e se la batte con i panzer<br />
tedeschi padroni di casa. L’unico levriero<br />
rimane Giacinto Facchetti, del quale Arpino<br />
si professa pubblicamente amico: “Giacinto.<br />
Fanatico. Sei sicuro di non galoppare<br />
anche quando dormi?” “Come lo sai? Ogni<br />
tanto sogno d’essere un daino”. Stella kaputt,<br />
scrive il vecchio Arp. I giocatori si tengono<br />
insieme perché li unisce la ruggine.<br />
“Contiamo zero”, si inalbera Grangiuán,<br />
Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo<br />
italiano, che definisce spietatamente<br />
Chinaglia “l’unico centravanti gobbo che<br />
ci sia al mondo”. Ma le colpe della Caporetto<br />
sono altre: il calcio internazionale è stufo<br />
di noi italiani e ci voglio legnare. Il centrocampo<br />
appare prevedibilissimo e il dualismo<br />
Mazzola-Rivera mai risolto. Giovanni<br />
Arpino scrive di pancia, coglie umori e dissapori,<br />
l’acredine che regna nell’ambiente,<br />
un’amara meditazione e la malinconia degli<br />
emigranti che assistono sugli spalti ad<br />
un’Italia disastrata (ma non si rassegnano e<br />
inveiscono). Giacinto è sempre Giacinto dentro<br />
e fuori dal rettangolo di gioco, mentre gli<br />
altri latitano tutti. Il romanzo è fedele nel<br />
suo ritmo alto, nella scansione di uno slang<br />
perfino sarcastico, dove emerge il ritratto dei<br />
fenotipi, calciatori svogliati e imbolsiti, del<br />
giornalista stanco e represso, delle Jene pronte<br />
a sputare sangue e delle Belle Gioie che<br />
sarebbero capaci di vedere un cielo limpido<br />
e una vittoria davanti agli occhi anche nelle<br />
sconfitte più brucianti. Mentre la Polonia di<br />
Tomaszewski e Lato segna il secondo goal,<br />
Brera urla: “Andate tutti a scopare il mare”.<br />
Giovanni Arpino inquadra lo stadio e gli<br />
azzurri immobili in mezzo al campo, già fuori<br />
dal mondiale al primo turno eliminatorio:<br />
“Un invisibile fulmine di ghiaccio aveva<br />
annichilito i riflessi, una misteriosa rete maligna<br />
bloccava ginocchi e caviglie, impa-<br />
Francesco Guccini tra momenti chiave, ricordi emotivi<br />
e uno sguardo filologico nel libro Non so che viso avesse<br />
berto Bertoni, che con lo<br />
sguardo filologicamente<br />
perfetto già notato da Edmondo<br />
Berselli in recensione<br />
all’uscita del libro su «Repubblica»<br />
traccia non solo il<br />
percorso autobiografico e<br />
critico di tutte le opere musicali<br />
(e narrative), con la lettura<br />
delle canzoni più rappresentative,<br />
ma ci offre l’inedita<br />
immagine di una figura<br />
culturale complessa, che nel<br />
lavoro autoriale ha espresso<br />
la grande passione per la lettura<br />
coltivata nell’infanzia e<br />
niandoli per minuti che avevano lo spessore<br />
dell’eternità”. Enzo Bearzot, in confidenza,<br />
ironizza che i nostri cercavano<br />
di raccogliere arrosti seminando cipolle.<br />
Rivera e Mazzola sono delle porcellane,<br />
per lo Zio. “Ha paura anche di spolverarci”,<br />
riconosce Facchetti. Come è andata<br />
a finire lo sappiamo, ma c’è un aneddoto<br />
sconosciuto che Arpino riporta in Azzurro<br />
tenebra. Da una finestra dell’albergo<br />
qualcuno lancia le cravatte a strisce blu<br />
oro della spedizione. Una misteriosa<br />
mano si sporge dalla finestra, e dopo un<br />
po’ arrivano anche pezzi di formaggio,<br />
fette triangolari di grana. Non si è mai<br />
saputo chi fosse stato. Sullo sfondo quell’atmosfera<br />
che si è respirata fin dall’inizio<br />
del romanzo-verità: una Germania<br />
piovosa, grigia, deprimente più dell’undici<br />
azzurro.<br />
poi sistemata negli anni<br />
universitari a Bologna,<br />
a lezione da quel professore<br />
che fu maestro di<br />
tante figure destinate a<br />
spiccare nella vita culturale<br />
emiliana, e cioè<br />
Ezio Raimondi. Così,<br />
oltre alle letture musicali<br />
“colte”, da Bob Dylan<br />
a Joan Baez, Guccini<br />
scrive dialogando<br />
con Eliot e con Nietzsche,<br />
con Ginsberg e<br />
Gozzano. Una passione<br />
narrativa che porterà<br />
Enzo Siciliano a individuare<br />
nel racconto<br />
Cena uno dei brani più rappresentativi<br />
della letteratura<br />
del Novecento. Ma sono le<br />
canzoni a fare da protagoniste:<br />
di brano in brano, Guccini<br />
va componendo un percorso<br />
di mezzo secolo di successo,<br />
scandito dall’onestà,<br />
capace di fondere radici proprie<br />
e altrui e criticità della<br />
contemporaneità: «Auschwitz<br />
– scrive Bertoni – è<br />
stata scritta nel 1964 e continua<br />
ad essere una delle canzoni<br />
più attuali mai composte<br />
in Europa».
<strong>L'Azione</strong> 27 marzo 2010<br />
Mondo Arte<br />
Giampiero Donnini<br />
Appena ventenne, Gaspar Van Wittel giunse a Roma dall’Olanda<br />
e dette vita a un genere di pittura che, nel corso<br />
del Settecento, divenne uno dei più amati e richiesti dallo<br />
sfrenato collezionismo dell’epoca. Intendiamo alludere<br />
alla “veduta”, che il suo pennello elevò a piena maturazione<br />
e a dignità di opera d’arte. La sua visione si fondava<br />
sulla descrizione fedele della struttura urbana quale essa<br />
appariva ogni giorno, abitata da una società variamente<br />
affaccendata e che offriva il suo vero volto, senza infingimenti,<br />
feste o “baronate”, senza episodi volgari o scurrili<br />
tanto amati dal gruppo dei pittori cosiddetti “bamboccianti”.<br />
Non più teatro, dunque, ma visione legata alla realtà presente<br />
e facilmente verificabile. La qualità artigianale della<br />
sua pittura, il ricco corredo di dettagli descrittivi che<br />
richiedevano un lungo tempo di esecuzione, la finitezza<br />
fiamminga dell’opera determinarono un prezzo altissimo<br />
del prodotto, rendendolo<br />
accessibile, come sarà più<br />
tardi per Canaletto, a una<br />
cerchia ristretta di compratori,<br />
per lo più aristocratici.<br />
A determinare la vocazione<br />
del pittore nei suoi anni<br />
di avviamento mrono<br />
senz’altro le vedute urbane<br />
di Jan van der Heyden e<br />
di Gerrit Berckeyde, attivi<br />
ad Haarlem e ad Amsterdam.<br />
Nasceva con loro, tra<br />
il settimo e l’ottavo decennio<br />
del Seicento, un genere<br />
mai coltivato in precedenza<br />
e dedicato alla raffigurazione<br />
della città, nei<br />
suoi edifici pubblici e privati,<br />
lungo i canali o sulla<br />
piazza municipale: un genere<br />
laico e moderno, di<br />
pronto successo presso la<br />
borghesia dì ceto mercantile,<br />
che in quelle immagini<br />
vedeva la conferma della<br />
propria ricchezza e della buona amministrazione che di<br />
quelle città avevano appunto definito l’aspetto.<br />
Una volta a Roma, i contatti con l’associazione dei pittori<br />
fiamminghi che egli frequentò sino al 1680, procurarono<br />
a Van Wittel i primi incarichi professionali. Primo fra tutti<br />
e per molti versi determinante ai fini della sua vocazione<br />
alla descrizione naturalistica del paesaggio, fu l’incontro<br />
con l’ingegnere olandese Corneli Meyer, che nel 1676 gli<br />
Grillo<br />
Parlante<br />
Renato Ciavola<br />
Impronte<br />
animali<br />
nell'editoria<br />
Ho sempre sentito parlare<br />
della LAV, la Lega Anti Vivisezione,<br />
associazione nazionale<br />
onlus che da oltre<br />
trent’anni opera per la difesa<br />
dei diritti degli animali, promuovendo<br />
leggi a loro favore<br />
e il dialogo fra le istituzioni<br />
con la realizzazione di<br />
campagne di informazione e<br />
sensibilizzazione, collaborando<br />
con i docenti e portando<br />
nelle scuole progetti educativi.<br />
La LAV lavora per<br />
l’abolizione della sperimentazione<br />
sugli animali pro-<br />
muovendo metodi alternativi,<br />
mentre si batte contro lo<br />
sterminio di milioni di animali<br />
e si interessa del recupero<br />
di quelli sequestrati.<br />
Immaginavo quindi che<br />
avesse un organo di<br />
stampa informativa per<br />
i suoi associati ma non<br />
sapevo che ne avesse<br />
uno anche per i più<br />
piccoli. Invece c’è e si<br />
chiama “Piccole Impronte”:<br />
23 grandi pagine<br />
coloratissime ricche<br />
di informazioni e<br />
di storie sugli animali<br />
e l’uomo, educazione<br />
alimentare, informazioni<br />
scientifiche, curiosità,<br />
fumetti e tante illustrazioni<br />
(www.lav.it).<br />
Casualmente, ad un<br />
premio letterario di riviste<br />
per ragazzi, ho<br />
incontrato la direttrice…<br />
e il prossimo<br />
mese “Piccole Impronte”<br />
conterrà anche un<br />
mio racconto illustrato.<br />
Mi ha fatto piace<br />
donarlo a chi si impegna per<br />
questi amici dell’uomo che<br />
spesso trascuriamo ingiustamente.<br />
Ma quello che mi<br />
All'origine del vedutismo:<br />
Gaspare Vanvitelli<br />
commissionò i disegni con cui intendeva illustrare i suoi<br />
progetti per ripristinare la navigazione sul Tevere da Perugia<br />
a Roma. Quello che oggi appare un fiume ingabbiato negli<br />
argini ottocenteschi, avulso da ogni funzione vitale in rapporto<br />
allo svolgersi delle attività cittadine e buono al più<br />
come collettore di rifiuti, era allora una via d’acqua viva e<br />
operosa, popolata da barcaioli, pescatori e commercianti.<br />
Le vedute famose del Van Wittel (il cui nome fu italianizzato<br />
in Vanvitelli) ci restituiscono un’immagine fedele del corso<br />
del Tevere, che è anche l’immagine di una città ricca di motivi<br />
e di scorci oltremodo pittoreschi. Ed egli continuò nell’impresa<br />
di ritrarre fedelmente la capitale pontificia, i Castelli<br />
romani, le sponde del Tevere in città da Ponte Milvio<br />
preme raccontare oggi, soprattutto<br />
ai bambini, alle loro<br />
famiglie, agli educatori, alle<br />
biblioteche è l’uscita di un<br />
libro bellissimo realizzato<br />
proprio dalla LAV.<br />
Il Grande Libro dei Diritti<br />
Animali, edito recentemente<br />
dall’Editrice Sonda, progettato<br />
in collaborazione con la<br />
LAV, è un volume che si distingue<br />
nel panorama editoriale<br />
per ragazzi: complesso,<br />
nel senso che è strutturato in<br />
diverse parti legate tra di<br />
loro, e molto ricco da ogni<br />
punto di vista. Un libro per<br />
ragazzi e per adulti, soprattutto<br />
insegnanti e genitori.<br />
Con 176 pagine illustrate a<br />
17<br />
Gaspare Vanvitelli,<br />
Roma. Veduta del Tevere a Ripa Grande,<br />
Londra, Collezione privata<br />
all’Aventino e al porto fluviale di Ripa Grande. Nei suoi<br />
successivi viaggi in Italia l’artista diffuse con successo la<br />
veduta realistica. Nel 1690 lo troviamo alle Isole Borromee<br />
sul Lago Maggiore. Nel 1694 dipinge a Bologna e<br />
nel ’95 è a Venezia. Le sue vedute della città lagunare<br />
costituiscono il più preciso precedente del vedutismo del<br />
Canaletto e di tutto il vedutismo<br />
veneziano del Settecento.<br />
II soggiorno a Venezia dell’olandese<br />
è il tramite per raffermarsi in<br />
quell’ambiente di un gusto nordico<br />
per una pittura fatta di una<br />
moltitudine di piccole cose reali<br />
e attenta ai valori atmosferici.<br />
Tornato a Roma, l’artista fu presto<br />
chiamato dal Viceré di Napoli,<br />
città dove si trasferì per alcuni<br />
anni fino al 1701. E’ con una veduta<br />
di Napoli vista dal mare che<br />
Vanvitelli fece ingresso alla prestigiosa<br />
Accademia di San Luca,<br />
nel 1711. Questo evento consacrò<br />
ufficialmente la pittura di veduta,<br />
chiamando a far parte di quell’importante<br />
consesso di artisti<br />
dalle più svariate tendenze il suo<br />
più importante esponente.<br />
I primi decenni del ‘700 videro<br />
ancora l’artista attivo ad altissimo<br />
livello e in grado di produrre<br />
alcuni capolavori assoluti. Solo in<br />
vecchiaia, tra la fine del terzo e<br />
l’inizio del quarto decennio del<br />
secolo, la sua vena narrativa si<br />
indebolì, aggravata da quei difetti alla vista che gli avevano<br />
procurato il soprannome di “Gaspare dagli Occhiali”.<br />
Dopo la sua morte nel 1736, la sua eredità artistica<br />
non fu raccolta a Roma, seppure da essa non poterono<br />
prescindere artisti della generazione successiva, tra i quali<br />
spicca il piacentino (ma naturalizzato romano) Gian Paolo<br />
Panini.<br />
colori, il volume è di grande<br />
formato, ed è il primo tentativo<br />
di tradurre per i ragazzi<br />
la “Dichiarazione universale<br />
dei diritti degli animali”<br />
proclamata dall’Unesco già<br />
nel 1979. Il libro inizia<br />
con un racconto<br />
avventuroso che ha<br />
come protagonista<br />
Leonardo, un bambino<br />
di dieci anni che<br />
un giorno scopre di<br />
avere la capacità di<br />
riuscire a parlare con<br />
gli animali. La lunga<br />
storia vede Leonardo<br />
coinvolto in quella<br />
che può essere definita<br />
“la rivoluzione degli<br />
animali”, e proprio<br />
a lui toccherà il compito<br />
di organizzatore<br />
e mediatore fra animali<br />
e uomini, fra governo<br />
degli animali e governo<br />
degli uomini.<br />
Un’avventura avvincente,<br />
che conduce il<br />
piccolo lettore nel<br />
mondo dei diritti animali,<br />
ma anche un viaggio<br />
nell’intimo dell’uomo,<br />
quella zona franca con la<br />
quale ognuno di noi può<br />
dialogare e comprendere<br />
meglio tutto ciò che abbiamo<br />
in comune con… gli altri<br />
animali. Il racconto,<br />
scritto a quattro mani da Ilaria<br />
Marucelli (responsabile<br />
del Settore Educazione della<br />
LAV e direttrice editoriale<br />
del bimestrale per ragazzi<br />
“Piccole Impronte”) e Marco<br />
Cortini, illustrato dalla<br />
giovane Agnese Zanetti, occupa<br />
due terzi del volume. Il<br />
resto dell’opera sviluppa poi<br />
tutta una parte educativa e<br />
ludica indirizzata in parte ai<br />
bambini e in parte agli insegnanti<br />
e ai genitori, ai<br />
quali vengono offerte varie<br />
proposte per un uso educativo<br />
del racconto, oltre a<br />
contenere poi tutta la “Dichiarazione<br />
dei diritti degli<br />
animali” riscritta apposta<br />
dal Settore Educativo della<br />
LAV con un linguaggio adatto<br />
ai ragazzi. Un lavoro meritevole,<br />
che lascia un’orma<br />
importante nel filone educativo<br />
che tratta i problemi dei<br />
rapporti di convivenza fra<br />
noi e i nostri simpatici amici,<br />
a volte amati, a volte<br />
sfruttati e maltrattati, a volte<br />
incompresi.
18<br />
archivio<br />
bestseller<br />
1. Le perfezioni<br />
provvisorie<br />
Carofiglio<br />
Sellerio<br />
2. La mamma<br />
del sole<br />
Vitale<br />
Garzanti<br />
3. Il peso<br />
della farfalla<br />
De Luca<br />
Feltrinelli<br />
* LE CLASSIFICHE<br />
SONO RILEVATE<br />
DALL’ISTITUTO<br />
DEMOSKOPEA<br />
DI MILANO<br />
libri<br />
Polo Museale<br />
CAMERINO<br />
Presenze al Polo. Guelfo, le sue<br />
creature, i suoi amici.<br />
data di apertura: 12.12.09<br />
data di chiusura: 31.05.10<br />
Palazzo Baldeschi<br />
PERUGIA<br />
Federico Barocci e la pittura<br />
della maniera in Umbria<br />
data di apertura: 26.02.10<br />
data di chiusura: 06.06.10<br />
Mar<br />
RAVENNA<br />
I Preraffaelliti<br />
data di apertura: 26.02.10<br />
data di chiusura: 06.06.10<br />
Le giornate di<br />
Guido Guerrieri<br />
trascorrono in<br />
equilibrio instabile<br />
fra il suo lavoro di<br />
avvocato e la solitudine<br />
venata di<br />
malinconia delle<br />
sue ore private.<br />
La motonave Nibbio,<br />
vecchia gloria<br />
della Navigazione<br />
Lariana, sta effettuando<br />
il suo ultimo<br />
viaggio mentre<br />
a Bellano sbarca<br />
una vecchia donna.<br />
Il re dei camosci è<br />
un animale ormai<br />
stanco. Solitario e<br />
orgoglioso, da anni<br />
ha imposto al branco<br />
la sua supremazia.<br />
NARRATIVA<br />
ITALIANA<br />
Galleria Marabini<br />
BOLOGNA<br />
Michael Joo<br />
data di apertura: 26.02.10<br />
data di chiusura: 02.04.10<br />
1. Le perfezioni<br />
provvisorie<br />
Carofiglio<br />
Sellerio<br />
2. La mamma<br />
del sole<br />
Vitale<br />
Garzanti<br />
3. Il peso<br />
della farfalla<br />
De Luca<br />
Feltrinelli<br />
4. Il tempo<br />
che vorrei<br />
Volo<br />
Mondadori<br />
5. Bianca<br />
come il latte…<br />
D’Avenia<br />
Mondadori<br />
6. Acciaio<br />
Avallone<br />
Rizzoli<br />
7. Sotto cieli...<br />
Cibrario<br />
Feltrinelli<br />
8. Hanno<br />
tutti ragione<br />
Sorrentino<br />
Mondadori<br />
9. La bellezza...<br />
Dazieri<br />
Mondadori<br />
10. Il bastone<br />
dei miracoli<br />
Niffoi<br />
Adelphi<br />
San Domenico<br />
FORLÌ<br />
Fiori. Natura e simbolo<br />
dal Seicento a Van Gogh<br />
data di apertura: 24.01.10<br />
data di chiusura: 25.04.10<br />
Galleria Margini<br />
MASSA<br />
Clare Chapman<br />
data di apertura: 06.02.10<br />
data di chiusura: 03.04.10<br />
NARRATIVA<br />
STRANIERA<br />
1. La principessa<br />
di ghiaccio<br />
Lackberg<br />
Marsilio<br />
2. La compagna<br />
di scuola<br />
Wickham<br />
Mondadori<br />
3 L’ipnotista<br />
Kepler<br />
Longanesi<br />
4. L’umiliazione<br />
Roth<br />
Einaudi<br />
5. La pattuglia...<br />
Winslow<br />
Einaudi<br />
6. L’eleganza<br />
del riccio<br />
Barbery<br />
E/O<br />
7. Il ranch<br />
della giumenta…<br />
Simenon<br />
Adelphi<br />
8. Ritorno<br />
a Ford County<br />
Grisham<br />
Mondadori<br />
9. L’uomo<br />
sul tetto<br />
Sjöwall; Wahlöö<br />
Sellerio<br />
10. L’isola<br />
della paura<br />
Lehane<br />
Piemme<br />
27 marzo<br />
2010<br />
SAGGISTICA<br />
1. La malapianta<br />
Gratteri; Nicaso<br />
Mondadori<br />
2. Ad personam<br />
Travaglio<br />
Chiarelettere<br />
3. Così in terra…<br />
Gallo<br />
Mondadori<br />
4. In cerca<br />
dell’anima<br />
Paglia; Scaglia<br />
Piemme<br />
5. Se niente<br />
importa…<br />
Foer<br />
Guanda<br />
6. La civiltà<br />
dell’empatia<br />
Rifkin<br />
Mondadori<br />
7. La vita<br />
autentica<br />
Mancuso<br />
Cortina<br />
8. La libera<br />
scienza<br />
in libero stato<br />
Hack<br />
Rizzoli<br />
9. Scintille<br />
Lerner<br />
Feltrinelli<br />
10. L’arte<br />
di annacarsi<br />
Alaimo<br />
Laterza<br />
archivio<br />
mostre<br />
Galleria Moncada<br />
ROMA<br />
Francesca Leone.<br />
Flussi immobili<br />
data di apertura: 11.03.10<br />
data di chiusura: 21.04.10<br />
Shenker Club<br />
ROMA<br />
Giorgio De Chirico.<br />
Opere Grafiche 1941-1976<br />
data di apertura: 16.02.10<br />
data di chiusura: 13.06.10
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Nel teatro c'è un taxi:<br />
sabato e domenica<br />
che risate al Gentile!<br />
“Run for Your Wife”, questo il titolo<br />
originale di “Taxi a due piazze”,<br />
lo spettacolo che la Compagnia<br />
fabrianese Papaveri e Papere<br />
porterà in scena al Gentile sabato<br />
27 e domenica 28 marzo; l’autore<br />
è il solito Ray Cooney di cui la troupe<br />
fabrianese si è innamorata da<br />
quando ha cominciato a calcare le<br />
“tavole” teatrali.<br />
Compagnia che<br />
dobbiamo ringraziareanticipatamente,<br />
perché almeno,<br />
in questo momento<br />
di grigiore,<br />
ci rallegra lo spirito<br />
con quello humor<br />
tutto inglese che la<br />
traduzione attualizzata<br />
ha portato ad aleggiare anche<br />
qui da noi ambientandola in due<br />
quartieri romani. Appena uscì, Run<br />
for Your Wife sbaragliò i botteghini<br />
del West-End londinese fino al<br />
numero impressionante di oltre<br />
3500 repliche, mentre in Italia è<br />
stato rappresentato più di una volta<br />
da parte di diverse compagnie:<br />
con Dorelli per la regia di Pietro<br />
Garinei nel 1985; poi nel 2000 con<br />
la regia di Proietti e la coppia fissa<br />
di quei tempi Laura Baccarini-<br />
Gianluca Guidi; nel 2005 l’ha ripresa<br />
Gianluca Guidi, fino a superare<br />
ad oggi le 550 repliche con<br />
grande e meritato successo di pubblico<br />
perché è uno dei pezzi veramente<br />
forti di Cooney. Una pièce<br />
che può essere definita col genere<br />
vaudeville o “farsa in cui la struttura<br />
del “dramma” porta avanti un<br />
canovaccio alla Feideau per intenderci,<br />
basato su equivoci e doppi<br />
sensi e dal ritmo forsennato. Però<br />
io direi di più: “Taxi a due piazze”<br />
ha dei personaggi molto ben caratterizzati<br />
che non sono delle semplici<br />
macchiette, degli stereotipi<br />
della società, ma sono stati posti in<br />
contrappunto tra di loro proprio<br />
dall’Autore per trasmetterci un discreto<br />
senso di incomunicabilità<br />
dell’oggi quotidiano. Quasi tutti i<br />
personaggi, al di là dei due mattatori,<br />
alla fine credono di aver capito<br />
tutto, ma in effetti non hanno<br />
capito quasi niente. Fondamentalmente<br />
ognuno è rimasto con ciò che<br />
gli è stato detto, col punto di vista<br />
acquisito, e l’ultima battuta ce lo<br />
fa capire. Come se la “tragedia” (e<br />
la Farsa è più vicina<br />
alla Tragedia<br />
che alla Commedia)<br />
non avesse<br />
cambiato la vita di<br />
nessuno. Le prove a<br />
cui ho assistito in<br />
questi giorni mi<br />
hanno mostrato un<br />
cast agguerrito e<br />
ben organizzato<br />
nonostante le mille fatiche che fanno<br />
sempre le compagnie amatoriali<br />
per riuscire a trovare il tempo per<br />
le prove, per incontrasi tutti in tal<br />
giorno e a tale ora, etc.; e mi sembra<br />
che gli incastri delle battute e i<br />
tempi dei dialoghi funzionino tutti<br />
a dovere. Un attore fra tutti deve<br />
sobbarcarsi moltissimo lavoro, ed<br />
è il personaggio principale, il tassista<br />
Mauro Mori che finirà veramente<br />
spossato, non solo per il suo<br />
ruolo di bigamo ma perché sul palcoscenico<br />
non si ferma mai. Gli fa<br />
da spalla e pendant l’amico scapolo<br />
Fabio Bernacconi che ha il giusto<br />
fisique du role, mentre i due brigadieri<br />
ci strapperanno più di un<br />
riso per l’antica serietà professionale<br />
di quello interpretato da Oreste<br />
Aniello e le curiose fisime insieme<br />
alle doti di umanità dell’altro,<br />
Mauro Allegrini. Le due mogli,<br />
poi, ci daranno due esempi di<br />
fauna femminile, la coccolona ma<br />
anche isterica Katia Stazio e la straniera<br />
fatale ed erotomane Claudia<br />
Mingarelli. Ci vorrà il travestì del<br />
piano di sopra Massimo Arteconi a<br />
portare una ventata di serena primavera<br />
in questo club di stressati.<br />
Sarà un bel divertimento.<br />
Renato Ciavola<br />
Una fase delle prove<br />
EVENTI<br />
Dal 19 al 21 marzo si è svolta la<br />
prima edizione del Festival Fotografico<br />
Equinozio Stampa Fine Art<br />
(foto). La manifestazione è stata organizzata<br />
su proposta dell’Associazione<br />
Culturale La Fenice di Fabriano<br />
dall’Assessorato al Turismo.<br />
Ad organizzare l’aspetto tecnicologistico,<br />
oltre all’Associazione La<br />
Fenice, il fotografo specializzato in<br />
stampa fine art Antonio Manta,<br />
l’Istituto Statale d’Arte “Mannucci”<br />
e il Fotoclub arti visive. Tre giorni<br />
dedicati alle nuove tecnologie<br />
ma anche alla tradizione. Infatti le<br />
foto esposte sono state integralmente<br />
stampate con tecnica fine art<br />
su carta Fabriano. Le mostre fotografiche,<br />
che rimarranno aperte fino<br />
al 4 aprile, sono state inaugurate<br />
sabato 20 marzo presso i giardini<br />
del Poio, in una cerimonia che ha<br />
visto l’intervento del sindaco Roberto<br />
Sorci e di tutti gli organizzatori<br />
che hanno parlato con entusiasmo<br />
dell’importanza per Fabriano<br />
della realizzazione di questo evento<br />
dinnanzi ad un pubblico numeroso<br />
ed attento. Le mostre espongono<br />
opere di ben 20 artisti che ri-<br />
traggono aspetti diversi della<br />
realtà, filtrata ovviamente<br />
dai loro sguardi oltre che<br />
dai loro obiettivi . Il risultato<br />
è un insieme di opere essenzialmente<br />
differenti tra<br />
di loro, con soggetti che<br />
spaziano dai paesaggi più<br />
particolari ed insoliti a scene<br />
di vita familiare e tanto<br />
altro ancora. Un festival che<br />
ha dato la possibilità a coloro<br />
che vi hanno partecipato<br />
non solo di osservare le opere<br />
esposte, ma anche di interagire con<br />
i professionisti del settore. Questo<br />
è stato possibile grazie alla presenza<br />
di workshop interamente gratuiti<br />
incentrati su svariati temi, dalla gestione<br />
del colore nel file raw alla<br />
fotografia stenopeica. Ma non solo:<br />
è stata data infatti la possibilità ai<br />
fotoamatori di presentare il proprio<br />
portfolio e di sottoporlo all’esame<br />
di una giuria. Un evento importante<br />
per Fabriano che, soprattutto<br />
nella giornata di domenica, brulicava<br />
di persone che si recavano da<br />
una parte all’altra dei luoghi delle<br />
esposizioni: il Complesso Monu-<br />
19<br />
Connubio perfetto<br />
Tecnologia e tradizione al festival di foto<br />
Si terrà sabato 27 marzo alle ore<br />
21.15 presso la chiesa dei SS. Biagio<br />
e Romualdo, per celebrare i trecento<br />
anni dalla nascita del celebre<br />
musicista marchigiano Giovanni<br />
Battista Pergolesi (1710 – 1736)<br />
organizzato dall’Associazione Oncologica<br />
Fabrianese un evento<br />
musicale che vedrà l’esecuzione<br />
dello “Stabat Mater” per due voci<br />
femminili, orchestra d’archi e basso<br />
continuo.<br />
L’ultimo lavoro del compositore<br />
jesino morto prematuramente di<br />
tubercolosi all’età di ventisei anni,<br />
insieme alla sinfonia in si minore<br />
“Al santo sepolcro” di Antonio<br />
Vivaldi, avranno come esecutori le<br />
giovani cantanti Samantha Sapien-<br />
za (soprano) e Beatrice Mezzanotte<br />
(mezzosoprano) insieme ai “Solisti<br />
di Perugia”, nota orchestra<br />
umbra. Dirige il maestro fabrianese<br />
Daniele Quaglia. Il concerto,<br />
importante tappa di spessore artistico<br />
nell’ambito delle iniziative<br />
musicali patrocinate dal Comune<br />
mentale di San Benedetto, la Pinacoteca<br />
Civica, il Museo della Carta<br />
e della Filigrana e l’Hotel Gentile.<br />
Ed è indubbiamente stata anche<br />
la cornice tanto preziosa in cui i<br />
lavori sono stati esposti a dare ancora<br />
più valore ad un evento che<br />
già di per sé ne aveva molto, non<br />
solo per gli appassionati di fotografia<br />
ma per tutta la città. Molti<br />
sono stati infatti i visitatori di altre<br />
città che, nella giornata di domenica,<br />
hanno fatto visita a Fabriano<br />
in occasione dell’evento, e questo<br />
non può che essere un segnale positivo.<br />
Gaia Germoni<br />
Un concerto per i 300 anni di Pergolesi<br />
di Fabriano, come detto, si terrà<br />
sabato 27 marzo alle ore 21.15 presso<br />
la chiesa dei SS. Biagio e Romualdo<br />
e l’Associazione Oncologica<br />
Fabrianese, tiene fino ad ora a<br />
ringraziare coloro che parteciperanno<br />
all’evento.<br />
Daniele Gattucci
20 MATELICA - CERRETO D'ESI<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Sapeva guardare lontano<br />
Enrico Mattei ricordato da un suo dipendente, Gubinelli Enrico Mattei (1906-1962)<br />
Cerreto - “Enrico Mattei elevò il<br />
lavoro a fondamento di libertà”.<br />
A ricordare il noto imprenditore è<br />
Sebastiano Gubinelli, ex avio-rifornitore<br />
di Cerreto d’Esi, dal ’62<br />
al ’95 all’Agip. Memorie che riguardano<br />
soprattutto il lato umano<br />
e generoso che caratterizzava<br />
Enrico Mattei. Vi proponiamo l'intervista<br />
a Gubinelli, proprio in<br />
questi giorni in cui la figura di<br />
Mattei è tornata protagonista sul<br />
palcoscenico matelicese del "Cinema<br />
Teatro" con uno spettacolo ideato<br />
e interpretato da Giorgio Felicetti,<br />
e presto lo sarà anche al<br />
"Piermarini" con un altro testo teatrale<br />
di Laura Curino ("L'uomo<br />
del cane nero" in scena l'8 aprile).<br />
Di entrambi trovate informazioni<br />
in questa pagina. Qui di seguito,<br />
le parole di Sebastiano Gubinelli,<br />
uno dei "ragazzi" di Mattei.<br />
Signor Gubinelli, com’è entrato<br />
a far parte dell’Agip?<br />
"E’ stato grazie al fratello di Mattei<br />
se ho intrapreso l’esperienza nel<br />
“Servizio di aviazione”. E’ stato<br />
lui, che risiedeva a Matelica, a suggerirmi,<br />
alla mia richiesta d’aiuto,<br />
di fare domanda per questa tipo di<br />
servizio che Mattei aveva creato<br />
Le letture in biblioteca<br />
Cerreto - Venerdì 26 marzo nella<br />
Biblioteca Comunale di Cerreto<br />
d’Esi alle ore 17 si svolgerà il secondo<br />
incontro di “Momenti di<br />
Lettura”, dedicato alla bibliografia<br />
marchigiana. Verranno letti dagli<br />
utenti della biblioteca dei brani<br />
e delle poesie che appartengono<br />
alla letteratura delle Marche. Far<br />
conoscere i diversi autori che hanno<br />
vissuto il nostro territorio, con<br />
grande passionalità ed entusiasmo,<br />
descrivendolo nei racconti o nelle<br />
poesie. E’ un’occasione in quanto<br />
la nostra regione ha dato i natali a<br />
personaggi importanti come Cecco<br />
d’Ascoli e Giacomo Leopardi,<br />
ma non dobbiamo dimenticare che<br />
intorno al ’60. E così dopo pochi<br />
mesi mi sono ritrovato a frequentare<br />
un corso di preparazione a Roma,<br />
in via del Tritone".<br />
Cos’è il “Servizio d’aviazione”?<br />
"E’ stata una delle tante idee avute<br />
da Mattei. E’ un servizio che fa<br />
capo all’Agip-petroli e si occupa<br />
del rifornimento di aeromobili all’interno<br />
degli aeroporti. E’ per<br />
questo motivo che io, oltre ad avere<br />
la patente E, ho preso anche quella<br />
per gli esplosivi e gli infiammabili.<br />
Ma siamo stati istruiti anche<br />
sui vari aspetti riguardanti le pratiche<br />
doganali. Il mio era un lavoro<br />
delicato, vendevo petrolio, dovevo<br />
stare molto attento a tutto quello<br />
che facevo. Siamo arrivati anche<br />
a vendere due milioni di litri<br />
di petrolio al giorno durante la<br />
guerra del Golfo, dovevamo rifornire<br />
i jumbo che portavano i soldati<br />
americani a combattere e quelli<br />
che invece rientravano in patria.<br />
Me li ricordo ancora quei giovani<br />
soldati, con la sabbia negli stivali.<br />
Ma il ricordo per me più caro è il<br />
primo rifornimento ufficiale dell’Agip,<br />
il 1° aprile del ’62 a Fiumicino.<br />
Fino ad allora il famoso 'cane<br />
a sei zampe' non esisteva negli aeroporti".<br />
"I miei ragazzi": così Mattei<br />
era solito chiamare i dipendenti<br />
“... Ricordo il 1962 sempre per la tragica fine di Enrico Mattei, del<br />
suo pilota Irnerio Bertuzzi e del giornalista che li accompagnava in<br />
quel drammatico volo. Una simile tragedia sembrava irreale. I resti<br />
del velivolo giunsero a Linate il pomeriggio del giorno dopo. Ricordo<br />
sempre con brividi e tristezza quei frammenti di carne umana e<br />
fango impigliati tra le lamiere e quell’odore paragonabile alla ‘fine’.<br />
I pezzi furono lavati il giorno dopo e sistemati sotto l’hangar dell’aeroporto,<br />
occupando all’incirca centro metri quadrati. La sigla I-<br />
SNAK era ancora chiaramente leggibile, il ruotino anteriore ancora<br />
integro perché fatto di gomma piena. Mi tornò in mente Mattei quando<br />
saliva su quell’aereo, il suo carisma, la sua personalità, il suo<br />
cappello...”.<br />
“... Ricordo che aveva forti contrasti coi personaggi politici del nostro<br />
Paese; il Presidente però considerava la politica poco più di<br />
una favola. A lui interessava guardare al futuro, e ancora oggi possiamo<br />
godere delle sue scelte in campo energetico...”.<br />
“... Ricordo Mattei che non diceva mai ‘i miei operai’ o ‘dipendenti’<br />
ma ‘i miei ragazzi’, e voleva che crescessimo insieme all’azienda.<br />
Ricordo la sua Metanopoli e le vie che ne fanno parte, le quali riportano<br />
i nomi dei suoi più grandi successi aziendali nel mondo, la sua<br />
Santa Barbara, la sua Milano, la sua Matelica, i suoi familiari che<br />
contribuirono a fare del bene...”.<br />
Sebastiano Gubinelli<br />
ce ne sono stati e ce ne sono ancora<br />
oggi altri, poeti e narratori che stanno<br />
arricchendo, con il loro contributo<br />
letterario, la cultura letteraria<br />
in Italia. Questo incontro sarà l’occasione<br />
per conoscerli, amarli ed<br />
approfondirli.<br />
I nuovi orari<br />
Questi i nuovi orari della biblioteca<br />
di Cerreto d’Esi “Lippera”, in via<br />
Tribbio, 15: lunedì, mercoledì e<br />
venerdì dalle 15 alle 18, martedì e<br />
giovedì dalle 15.30 alle 18.<br />
Telefono 0732/678904, email<br />
biblio.cerreto@cmesinofrasassi.it.<br />
Sebastiano Gubinelli, oggi,<br />
nella sua casa di Cerreto d'Esi,<br />
con la divisa dell'Agip<br />
Trentatrè anni all’Agip, che ricordi<br />
ha di questo periodo?<br />
"La mia avventura è iniziata nel<br />
’61, in Sardegna, come chilolitrista,<br />
poi nel ’62 sono stato trasferito<br />
a Fiumicino perché stava per prendere<br />
piede questo nuovo servizio<br />
di aviazione, una vera innovazione,<br />
e Mattei ci teneva molto. Mi<br />
ricordo che un giorno, durante una<br />
lezione, arrivò un suo collaboratore<br />
per sollecitare i nostri insegnanti<br />
“Ha detto il presidente di fare<br />
presto”. Mattei voleva iniziare a<br />
vendere il petrolio per contrastare<br />
i suoi concorrenti e aveva bisogno<br />
di noi. Poi per due mesi sono stato<br />
a Bolzano aspettando che fosse<br />
pronto l’aeroporto di Linate e da lì<br />
successivamente mi sono<br />
spostato a Malpensa. Conservo<br />
ancora la prima ricevuta<br />
del primo rifornimento,<br />
è datata primo gennaio<br />
del ’63. Da qui mi sono<br />
trasferito nel ’74 a Fiumicino,<br />
per avvicinarmi a<br />
casa e ci sono rimasto fino<br />
a quando non sono andato<br />
in pensione. E’ stata dura<br />
per la mia famiglia seguirmi<br />
nei miei spostamenti,<br />
ma mi è stata sempre accanto<br />
nonostante il mio<br />
lavoro mi impegnasse<br />
Matelica - Lunghissimo e internabile l’applauso finale<br />
per lo spettacolo teatrale su Enrico Mattei ideato<br />
e interpretato da Giorgio Felicetti, rappresentato<br />
al Cinema Teatro di Matelica per il 66° Anniversario<br />
dell’eccidio di Braccano. Felicetti, artista marchigiano<br />
emergente, recentemente insignito di una medaglia<br />
dal Presidente della Repubblica Napolitano per<br />
il valore civile di precedenti sue opere, ha raccontato<br />
con grande bravura la vita di Mattei condottiero d’impresa,<br />
protagonista della storia del lavoro e dell’Italia<br />
che si riscatta dalla tragica guerra fascista e dalla<br />
povertà, inventore della politica energetica italiana.<br />
Ha anche ricostruito, con un racconto teso e vibrante,<br />
sulla base di una lunga ricerca di testimonianze e<br />
soprattutto sui materiali prodotti dal Tribunale di<br />
Pavia, la tragica morte conseguente all’attentato di<br />
cui Mattei fu vittima il 27 ottobre 1962 sui cieli di<br />
Bascapè. Perché, dopo tanti silenzi e reticenze, ormai<br />
è accertato che Enrico Mattei è morto non per uno<br />
sfortunato incidente aereo, ma perché vilmente assassinato<br />
con un attentato programmato e realizzato<br />
tramite un’esplosione interna al suo aereo personale.<br />
La ricostruzione del giudice Vincenzo Calia, che tuttavia<br />
non ha potuto procedere contro gli ignoti man-<br />
molto. Non esisteva Natale, Capodanno.<br />
Non ho nemmeno assistito<br />
alla nascita di mia figlia a Cerreto,<br />
perché in quel periodo c’era molto<br />
lavoro e sono riuscito a vederla solo<br />
tre giorni dopo".<br />
Una vita dedicata all’Agip…<br />
"Ho lavorato come se l’Agip fosse<br />
mia e questo è stato merito di Mattei,<br />
un grande uomo, imprenditori<br />
come lui non ci sono più. Non conosceva<br />
l’egoismo, pensava sempre<br />
ai dipendenti e all’Italia. Guardava<br />
al futuro”.<br />
Chi è stato per lei Mattei?<br />
"Mattei era molto vicino a noi operai,<br />
voleva che fossimo istruiti e<br />
sempre in ordine. Le nostre tute<br />
gialle dovevamo cambiarcele tutti<br />
i giorni perché capitava spesso di<br />
salire sugli aerei, a rifornimento<br />
avvenuto, per far firmare le pratiche<br />
al comandante. E non potevamo<br />
presentarci sporchi di nero. Proprio<br />
in queste occasioni ho avuto<br />
l’onore di vedere da vicino il Papa,<br />
alcuni politici e personaggi famosi.<br />
Ci teneva molto a noi, ci aiutava,<br />
conosceva le nostre vicende<br />
familiari e quando atterrava o decollava<br />
dall’aeroporto appena vedeva<br />
le tute gialle ci salutava. Noi<br />
lo stimavamo così tanto che se ci<br />
avesse chiesto di lavorare per lui<br />
per un mese gratuitamente l’avremmo<br />
fatto, se lo immagina oggi? Al<br />
contrario, con i suoi dirigenti era<br />
glaciale, freddo e anche spietato.<br />
Se uno dei suoi ingegneri non fa-<br />
Gubinelli in tenuta Agip mentre rifornisce il<br />
primo jumbo atterrato a Malpensa (16/07/70)<br />
ceva bene il suo lavoro, nel giro di<br />
un giorno veniva “rimosso”, sostituito.<br />
La sua morte ci sconvolse. Io<br />
il giorno dell’incidente ero a Linate<br />
nel parcheggio sotto la torre di<br />
controllo. Stavo proprio aspettando<br />
il suo arrivo. L’operatore di controllo<br />
mi chiamò e mi disse che<br />
avevano perso il contatto l’aereo<br />
di Mattei. Io non mi preoccupai.<br />
Capitava spesso che a causa della<br />
nebbia l’aereo atterrasse a Torino<br />
o a Genova e invece dopo poco<br />
venimmo avvisati della tragedia. Il<br />
giorno dopo iniziarono a portare<br />
quel che rimaneva dell’aereo. E comunque,<br />
a differenza di quello che<br />
scrissero i giornali, l’aereo non era<br />
esploso. E’ vero, c’era odore di<br />
esplosivo, ma l’aereo non aveva<br />
preso fuoco. Ai funerali non riuscii<br />
a partecipare, ma ogni anno commemoriamo<br />
il nostro caro principale<br />
con una cerimonia nel cimitero<br />
di Matelica, dove è sepolto".<br />
Nike Giurlani<br />
Ecco "L'uomo<br />
del cane nero"<br />
Matelica - Le opportunità per approfondire<br />
la figura di questo straordinario<br />
pioniere e capitano dell’industria<br />
energetica italiana continuano<br />
anche l’8 aprile. Quel giorno,<br />
infatti, il Ruvidoteatro proporrà al<br />
Piermarini lo spettacolo ideato da<br />
Laura Curino proprio per conto dell’ENI,<br />
si intitola "L'uomo del cane<br />
nero". Lo spettacolo ha alle spalle<br />
teatri come lo Stabile di Torino e il<br />
Piccolo di Milano. L‘ideatrice non è<br />
nuova a questo genere di... prosa<br />
storica, avendo già descritto, con<br />
successo, la dinastia Olivetti. In<br />
questo monologo, la Curino ridarà<br />
di nuovo vita alla figura di Mattei e<br />
la sua parabola umana, tratteggiandone<br />
il genio e la complessità,<br />
dalla sua avventura partigiana, alla<br />
nascita e prepotente ascesa dell’ENI,<br />
alle polemiche con la stampa<br />
e in particolare con Montanelli, fino<br />
alla scomparsa nei cieli di Bascapè.<br />
Antonio Gentilucci<br />
Quel tragico 27 ottobre a Bascapè<br />
Lo spettacolo di Felicetti su Mattei ha strappato applausi al "Cinema Teatro"<br />
danti ed esecutori, ha ormai fatto tutta la luce possibile<br />
sull’attentato ordito contro Mattei e Felicetti la ripropone<br />
al pubblico con forza e coraggio. Dunque<br />
uno spettacolo di forte impatto emotivo su un grande<br />
marchigiano e italiano quale è stato Enrico Mattei,<br />
seguito con grande partecipazione e coinvolgimento<br />
da un pubblico numerosissimo, composto anche da<br />
tantissimi giovani – un fatto davvero molto bello e<br />
piacevole – con notevole affluenza anche dalle città<br />
vicine (davvero un peccato che non sia stato concesso<br />
il Teatro Piermarini). Presenti familiari di Mattei, personalità<br />
ed autorità del territorio (il vescovo di Fabriano<br />
e Matelica mons. Giancarlo Vecerrica, il vicepresidente<br />
del Consiglio Regionale Francesco Comi,<br />
ecc.). Molti i complimenti che abbiamo ricevuto per<br />
la presentazione di questo spettacolo che apre un mese<br />
di iniziative su Mattei. Li rigiriamo doverosamente a<br />
quanti hanno collaborato all’organizzazione e a Paolo<br />
Mattei, perché è grazie alla sua volontà e al suo<br />
sostegno economico che abbiamo potuto assistere a<br />
questa straordinaria prova di bravura e di passione civile<br />
di Giorgio Felicetti (vedi anche servizio pag. 12).<br />
Igino Colonnelli,<br />
Presidente Sez. ANPI “24 Marzo”
SASSOFERRATO<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010 21<br />
Il premiato sport sentinate<br />
Un movimento di 850 atleti e circa 100 appassionati dirigenti<br />
“L’associazionismo sportivo sassoferratese<br />
coinvolge circa 850 atleti,<br />
gestiti da 100 dirigenti che volontariamente<br />
e gratuitamente mettono<br />
a disposizione della comunità<br />
tempo, risorse ed esperienze”. Con<br />
queste parole, l’assessore allo sport<br />
di Sassoferrato, Sandro Ceccacci,<br />
ha aperto l’incontro, tenutosi a Palazzo<br />
Oliva, sabato 20 marzo, tra<br />
le associazioni sportive sassoferratesi<br />
e l’assessore regionale Lidio<br />
Rocchi. Per continuare a svolgere<br />
in maniera efficace le loro attività,<br />
le associazioni necessitano di strutture<br />
idonee, che consentano agli<br />
istruttori e ai loro allievi di lavorare<br />
in maniera adeguata al loro impegno.<br />
L’Amministrazione comunale,<br />
per rispondere a queste richieste,<br />
ha elaborato un programma<br />
allargato, che prevede il completamento<br />
dell’area impianti sportivi<br />
di via Rulliano. Il progetto, presentato<br />
il I marzo 2010 e subito<br />
preso in esame dall’ufficio preposto,<br />
grazie all’interessamento personale<br />
dell’assessore Rocchi, prevede<br />
un manto sintetico per l’antistadio,<br />
la copertura tensiostatica del<br />
campo da basket, una pista ciclabile,<br />
che colleghi il comune di Sassoferrato<br />
con quello di Genga, una<br />
nuova pista off road, la realizza-<br />
zione di nuovi<br />
spogliatoi per il<br />
campo da tennis<br />
ed il rifacimento<br />
del fondo per i<br />
campi del bocciodromo.<br />
Per accedere<br />
ai finanziamenti<br />
ogni Comune<br />
ha bisogno<br />
di un referente in<br />
Regione che renda<br />
più snello il<br />
normale iter approvativo.L’assessore<br />
Rocchi,<br />
già dal primo incontro<br />
con le associazioni,svoltosi<br />
l’8 febbraio, ha mostrato sensibilità<br />
ed interesse ai progetti di<br />
Sassoferrato, per cui “Il nostro auspicio<br />
– ha affermato Ceccacci – è<br />
che l’assessore Rocchi possa continuare<br />
ad essere il nostro referente<br />
in Regione anche dopo la prossima<br />
tornata elettorale!” Subito<br />
dopo si è svolta la premiazione<br />
delle nove società sportive sassoferratesi,<br />
che hanno ricevuto una<br />
targa per l’impegno profuso nelle<br />
loro rispettive attività. In assenza<br />
dei presidenti Ferdinando Fioranelli<br />
e Antonio Tiberi, ha ritirato il<br />
Aspiranti attori: bravi!<br />
Da poco conclusa, la stagione di prosa<br />
2009/10 del Teatro del Sentino, ha avuto,<br />
lo scorso 13 marzo, un’appendice particolarmente<br />
significativa: la consegna degli<br />
attestati di partecipazione agli allievi della<br />
Scuola comunale di teatro per ragazzi ed<br />
adulti, splendidi protagonisti del musical<br />
“Le avventure di Giannino detto Gianburrasca”.<br />
Alla simpatica cerimonia hanno partecipato<br />
il sindaco Ugo Pesciarelli, gli insegnanti<br />
dei corsi di recitazione Ada Borgiani<br />
ed Aldo Passarini e, a sorpresa, Tommaso<br />
Paolucci (foto), responsabile del progetto artistico della citata stagione<br />
di prosa, direttore del Sistina di Roma e della Scuola di teatro<br />
sassoferratese, attualmente convalescente a seguito del delicato intervento<br />
chirurgico al cuore subito il 10 febbraio scorso, superato brillantemente.<br />
«Desidero ringraziare le numerose persone che mi sono state<br />
vicine in un momento così difficile della vita - ha detto al riguardo<br />
Paolucci - in particolare questi ragazzi sassoferratesi, le cui costanti<br />
attenzioni e testimonianze di affetto mi hanno dato una spinta psicologica<br />
enorme per superare la fase del periodo post operatorio. Nonostante<br />
mi senta un poco debole, non potevo mancare ad un appuntamento così<br />
carico per me di significati umani e professionali». Anche il sindaco ha<br />
voluto rivolgere a Paolucci parole di affetto e di stima ed ha ribadito la<br />
volontà dell’Amministrazione di voler proseguire nel solido rapporto di<br />
collaborazione instauratosi con il direttore del Sistina.<br />
Passeggiata<br />
a Santa Croce<br />
Domenica 28 marzo è in programma<br />
la classica passeggiata<br />
di primavera con il giro del Monte<br />
di S. Croce.<br />
Alle 14.30-14.45 il ritrovo e la<br />
partenza da piazza San Ugo.<br />
Il percorso è il seguente: Monastero<br />
S. Croce, Trapozzo, Valle<br />
del Gobbo, Case del Monte, Case<br />
Bertuccia, Marena ed il rientro<br />
verso le 18.30.<br />
L’iniziativa è organizzata dal<br />
Gaaum, in collaborazione con la<br />
Pro Loco di Sassoferrato ed il<br />
Comitato Tutela Ambiente.<br />
Ecco l'incontro<br />
con l'Unitalsi<br />
Ultimo appuntamento di marzo<br />
dell’iniziativa culturale “I venerdì<br />
a Palazzo Oliva - quattro chiacchiere<br />
insieme”, promossa dal Comune<br />
in collaborazione con le associazioni<br />
locali. Il prossimo incontro,<br />
in programma a Palazzo Oliva<br />
venerdì 26 marzo, alle ore 21.15, è<br />
organizzato dall’Unitalsi e sarà incentrato<br />
sul tema “L’amore: il vero<br />
senso della vita”. Si parlerà di solidarietà<br />
cristiana come impegno<br />
sociale, attraverso le testimonianze<br />
di Giuliana Calcagni e Sergio<br />
Guidi e con l’ausilio di immagini.<br />
I rappresentanti delle società sportive sassoferratori ed alcuni atleti con il<br />
sindaco Ugo Pesciarelli e con l'assessore regionale Lidio Rocchi<br />
premio per l’A.S.D. Sassoferrato<br />
Genga Luigino Azzeri, che oltre a<br />
ringraziare le autorità, ha sottolineato<br />
la presenza allo stadio di ben<br />
400 persone durante l’ultima partita<br />
di campionato. E’ stata poi la<br />
volta del volley, la cui presidentessa,<br />
Mara Cesauri, nel ricevere<br />
il premio, ha ricordato i successi<br />
dalla pallavolo sassoferratese, in<br />
questo momento prima in classifica<br />
ed ha formulato la speranza di<br />
accedere alla prima divisione. Si<br />
sono succeduti poi davanti al sindaco<br />
Ugo Pesciarelli e all’assesso-<br />
Il colore, gli effetti cromatici, la<br />
raffinatezza stilistica, l’armonia<br />
delle forme. Quattro elementi, questi,<br />
che caratterizzano in<br />
maniera significativa il linguaggio<br />
artistico di Ezio<br />
Tambini, autore della mostra<br />
di opere pittoriche che<br />
verrà inaugurata sabato 27<br />
marzo, alle ore 17, nella<br />
ex chiesa di San Giuseppe,<br />
in piazza Matteotti. La mostra<br />
ospita sedici pregevoli opere che<br />
rivelano il talento e la sensibilità<br />
di un artista dalle basi classiche,<br />
ma che si esprime compiutamente<br />
con un linguaggio moderno, improntato<br />
al realismo e, spesso, all’iperrealismo.<br />
«Le mie opere -<br />
spiega Tambini - vogliono rappresentare<br />
un mondo parallelo al<br />
reale, una sorta di portale per luoghi,<br />
oggetti e persone che nascono<br />
e si muovono in una dimensione<br />
onirica». Attraverso la raffinata tecnica<br />
e il gusto estetico dell’artista,<br />
le nature morte, le cose, i ritratti si<br />
aprono allo spazio e alla luce e, da<br />
fermi e silenti, assumono una dimensione<br />
dinamica, viva, che è<br />
insieme bellezza, eleganza, poesia.<br />
Componenti, queste, che riflettono<br />
la sensibilità interiore e la filosofia<br />
di vita dell’artista. «Tambini<br />
- scrive Stefano Trojani nel catalogo<br />
che “accompagna” la mostra -<br />
concentra la sua esperienza pittorica<br />
in un recupero pienamente<br />
evidente della realtà, nella sua crudezza<br />
formale e del tutto decifrabile,<br />
pur in una tensione a dei risultati<br />
capaci di narrare gli aspetti<br />
più interiori delle cose e dell’uomo,<br />
anche nelle componenti più<br />
spirituali e con gli accenti d’una<br />
sensibilità tutta aggiornata». Per<br />
Galliano Crinella, che ha firmato<br />
re Rocchi l’Agis<br />
Sassoferrato, con<br />
il suo presidente<br />
Mauro Pesciarelli,<br />
l’associazione<br />
Lallobasket, presieduta<br />
da Andrea<br />
D’Agostino e il<br />
gruppo sportivo<br />
Taekwondo con il<br />
maestro Giovanni<br />
Berardi. In questa<br />
disciplina, un premio<br />
speciale è<br />
stato assegnato a<br />
Ludovica Fiori<br />
per i suoi straordinari<br />
successi ottenuti<br />
in gare sia<br />
interregionali sia nazionali. Una<br />
targa ricordo è stata consegnata per<br />
il Tennis Club al suo nuovo presidente<br />
Claudio Pettinelli, il quale si<br />
è augurato di vedere realizzata al<br />
più presto la copertura del campo<br />
da tennis. Infine sono stati premiati<br />
Franco Rosa in qualità di presidente<br />
del Gruppo Ciclistico Avis,<br />
Daniele Fiori per la Bocciofila sassoferratese<br />
ed infine Riccardo Pellegrini,<br />
vice presidente dell’A.s.d.-<br />
T.p.s. Associazione Modellisti del<br />
Sentino. E’ quindi intervenuto l’assessore<br />
Rocchi, ricordando di aver<br />
un altro dei testi critici in catalogo,<br />
quelle dell’artista sassoferratese<br />
«sono opere che nascono da una<br />
forte motivazione interiore<br />
e ideale. Ne sono prova<br />
la freschezza ed immediatezza<br />
che sanno trasmettere,<br />
ma lo è anche quel dinamismo,<br />
quel movimento<br />
controllato ma altamente<br />
espressivo che è, ad un<br />
tempo, uno dei caratteri e dei misteri<br />
della creatività artistica». Dunque,<br />
un pittore degno di attenzio-<br />
mantenuto la promessa fatta nel<br />
precedente incontro, dimostrando<br />
con il suo interessamento e con la<br />
sua presenza quanto l’istituzione<br />
regionale sia vicina alle associazioni.<br />
Subito dopo il sindaco di<br />
Sassoferrato ha ribadito che è compito<br />
delle istituzioni valorizzare e<br />
premiare le associazioni che operano<br />
nel paese. In particolare, quelle<br />
sportive compiono un’opera<br />
meritoria nei confronti dei giovani<br />
trasmettendo loro valori positivi,<br />
collaborando con le famiglie e con<br />
la scuola alla loro socializzazione<br />
e al loro corretto sviluppo psicofisico.<br />
“I progetti dell’assessore allo<br />
sport sono ambiziosi – ha aggiunto<br />
il sindaco – quindi occorre il<br />
supporto della Regione, altrimenti<br />
il Comune, da solo, non potrà realizzarli”.<br />
Ed è proprio sul tema<br />
della collaborazione che ha ripreso<br />
la parola l’assessore Ceccacci,<br />
il quale ha chiesto a tutte le associazioni<br />
il proprio contributo per<br />
ripristinare la settimana sportiva,<br />
senza più gli esasperati antagonismi<br />
che ne avevano decretato la<br />
fine. L’incontro si è concluso con<br />
l’analisi della proposta organizzativa<br />
della settimana sportiva, presentata<br />
dall’assessore.<br />
Renata Marchesi<br />
L'espressività di Tambini in mostra<br />
ne, protagonista di una esposizione<br />
che merita di essere visitata. Il<br />
catalogo, pregevole per immagini<br />
e contenuti critici, è stato realizzato<br />
con il contributo della Fondazione<br />
della Cassa di Risparmio di<br />
Fabriano e Cupramontana e stampato<br />
dalla Tipografia Garofoli di<br />
Sassoferrato. La mostra, ad ingresso<br />
gratuito, resterà aperta tutti i<br />
giorni fino all’11 aprile, con ingresso<br />
pomeridiano dalle ore 16 alle<br />
19 ed anche nelle mattine dei giorni<br />
festivi dalle 10 alle 12.
22 <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
La<br />
chiesa<br />
Concerto con la Corale S. Cecilia<br />
MUSICA... SANTA<br />
SOTTO LA CROCE<br />
Lunedì 29 marzo alle ore 21 il Gruppo Corale Santa Cecilia proporrà presso S. Giuseppe<br />
Lavoratore "La Preghiera sotto la Croce". I cristiani chiamano “santa” la settimana che va<br />
dalla domenica delle Palme a Pasqua, perché in questi sette giorni rievocano con la memoria<br />
e rivivono con le celebrazioni la morte e la risurrezione di Gesù, il fondamento della loro<br />
fede. Sono tanti i modi per rievocare e rivivere questo “mistero”, cioè questo evento che<br />
supera la nostra comprensione razionale.<br />
Uno dei modi che i cristiani hanno da sempre privilegiato è l’arte, perché essa può arrivare<br />
là dove la mente è costretta ad arrendersi.<br />
Lunedì 20 marzo, proprio all’inizio di questa “Settimana Santa”, il Gruppo Corale “Santa<br />
Cecilia”, diretto dal Maestro Marcello Marini, inserendosi in questa tradizione, propone<br />
non di parlare o di ragionare sul “mistero”, ma di contemplarlo con brani musicali di autori<br />
che in epoche diverse e con stili e sensibilità diversi si sono misurati con la morte e la<br />
risurrezione del Signore.<br />
La “preghiera sotto la Croce” proporrà i seguenti brani: Et incarnatus est di M. Marini, In<br />
mont Oliveti di G. B. Martini, Popule meus di G. P. da Palestrina, Stabat Mater di Z.<br />
Kodàly, Pianto di Maria di Anonimo XIII secolo, Heli, heli, lamma sabactani di L. Bàrdos,<br />
Tenebrae factae sunt di P. A. Borroni, Miserere G. B. Pergolesi, O crux, ave di G. P. da<br />
Palestrina, O bone Jesu! di G. P. da Palestrina, O Jesu Christe di Van Berchem.<br />
I brani saranno presentati da un commento di Tonino Lasconi, letto da Oreste Aniello.<br />
Cappella al<br />
seminario<br />
da aprire<br />
DOMENICA 28 MARZO<br />
(Lc 22,14-23,56)<br />
Una parola per tutti<br />
Con la Domenica delle Palme stiamo entrando<br />
nella Settimana Santa. La prima parte del<br />
Vangelo è l’addio del Maestro ai suoi apostoli.<br />
Nell’Eucaristia, il rendimento di grazie, si<br />
rinnova il sacrificio di Gesù, che sostiene e<br />
vivifica la nuova alleanza.<br />
Nel Getsèmani Cristo condivide con i suoi<br />
discepoli il momento dell’angoscia e della<br />
difficoltà. Giuda, uno dei dodici, tradisce il<br />
Salvatore per avidità e lo fa arrestare, forse<br />
nemmeno immaginando il male che avrebbe<br />
procurato. Il Messia, non si difende, non si<br />
oppone alla cattura, comportandosi come<br />
“agnello condotto al macello” (Is 53,7). La<br />
spada sguainata e pronta a colpire rappresenta<br />
l’uomo abbandonato alla sua istintività.<br />
Pietro, di fronte alla sofferenza ha il tipico<br />
comportamento umano: ha paura, si tira indietro,<br />
sfugge.<br />
Pilato, rappresentante dell’autorità, nella sua<br />
mediocrità ed indecisione è schiavo della<br />
massa e non sa prendersi le sue responsabilità.<br />
Pur sapendo Gesù innocente teme di<br />
rischiare e lo crocifigge compiendo una grande<br />
ingiustizia. Il Cristo, ucciso per l’invidia dei<br />
capi di Israele, libera con la Sua morte tanti<br />
uomini dal dominio del peccato. La vita del<br />
Figlio di Dio diventa martirio ed attraverso<br />
l’espiazione, il sacrificio, l’olocausto, si attua<br />
il riscatto, la redenzione, la salvezza.<br />
In questa Pasqua potrà esser aperta la nuova Cappella<br />
della Casa del Seminario diocesano.<br />
Chiediamo a tutti la collaborazione per organizzarla.<br />
C’è bisogno di tutto: altare, ambone, via crucis, banchi,<br />
sedie ed altro.<br />
Si è in attesa di coloro che intendono contribuire per<br />
donare un proprio segno di amore al nostro seminario.<br />
Ci si può rivolgere alla Curia o al Rettore del Seminario,<br />
don Giovanni Mosciatti.<br />
Come la possiamo vivere<br />
- Il Salvatore ha scelto di amare anche coloro<br />
che lo deridono, lo scherniscono e lo odiano;<br />
rischiando, si è compromesso per gli uomini.<br />
Noi ci doniamo totalmente nell’amore o pretendiamo<br />
prima di essere amati?<br />
- Gesù dice semplicemente la verità, anche<br />
se quella stessa verità lo porterà sulla croce.<br />
Noi, invece, molto spesso ed in modo quasi<br />
meccanico, siamo falsi perché abbiamo paura,<br />
ci nascondiamo, scappiamo e di conseguenza<br />
non siamo liberi.<br />
- L’uomo non dà più valore al sacrificio, al<br />
dono di sé.<br />
Invece la sofferenza ha una forza redentrice<br />
e dovrebbe incitare l’uomo all’impegno e<br />
all’amore verso il prossimo.<br />
- Gesù ha tracciato la vera via di salvezza per<br />
tutta l’umanità: vincere il male convertendosi<br />
al bene.<br />
Chi si professa cristiano dovrebbe sempre<br />
interrogarsi se, come Giuda, ha tradito Gesù<br />
provando ad arrestare il Suo disegno ed il<br />
cammino della Chiesa.<br />
- Nel Vangelo di Matteo c’è scritto: “Non<br />
chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà<br />
nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà<br />
del Padre mio che è nei cieli”.<br />
Ecco il grande salto di qualità nel nostro<br />
cammino di fede di questa Quaresima: dire<br />
col cuore “sì, eccomi Signore!”.<br />
Leone XII,<br />
tante iniziative<br />
Comincia a prendere corpo il programma di festeggiamenti previsti in occasione del 250°<br />
anniversario della nascita di Papa Leone XII°. L’inizio delle manifestazioni è fissato per il<br />
20 giugno con una celebrazione al Santuario della Madonna di Frasassi presieduta da mons.<br />
Vecerrica. Questo tempio, edificato dallo stesso Pontefice, costituirà insieme alla chiesa di<br />
Monticelli e alla stessa Genga, il teatro di tutti gli avvenimenti. Con l’occasione verrà<br />
ristampato e presentato per l’occasione un libro di padre Pagnani che ne illustra la vita e<br />
l’opera. Seguiranno diverse iniziative, di carattere sia culturale che religioso distribuite nel<br />
corso di un anno, che culmineranno con l’organizzazione di una mostra e di un convegno.<br />
Scopo del comitato organizzatore, che raccoglie le sinergie del Comune di Genga, della<br />
diocesi di Fabriano nonché delle associazioni culturali del posto e della stessa famiglia del<br />
Papa, è quello di far conoscere al grande pubblico l’immenso contributo che quest’uomo<br />
seppe profondere alla realtà locale.<br />
La nostra<br />
povera<br />
storia<br />
Dramma teatrale<br />
Papa<br />
Leone XII<br />
Mercoledì 31 marzo alle ore 21 alla Sacra Famiglia verrà<br />
rappresentato il dramma di don Nicola Gatti “La nostra povera<br />
storia” dove si racconta il cammino dei 40 anni della<br />
parrocchia e del suo tentativo di porre a fondamento il Vangelo.<br />
Un viaggio alla ricerca di idee, di iniziative attuali per<br />
provare ad assomigliare ad una comunità cristiana con momenti<br />
belli, sconfitte e ripartite continue. Ce lo proporranno<br />
con la recitazione alcuni protagonisti, con canzoni la band<br />
Campo Sportivo, Enrico Pucci della Casa Madonna della<br />
Rosa, Tiziano Cingolani, Mattia De Vito e Andreina Leporoni<br />
e con filmati di alcuni momenti significativi della comunità<br />
parrocchiale.<br />
Adorazione fino a GIUGNO<br />
Da lunedì 5 aprile fino a domenica 6 giugno, Solennità del Corpus Domini, prosegue<br />
l’Adorazione Eucaristica quotidiana dalle 15 alle 18 presso la Chiesa di S. Biagio e S.<br />
Romualdo. ”I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca<br />
tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che Lo adorano devono adorarLo in spirito e<br />
verità”. (Gv 4, 23-24).<br />
60° DI DON<br />
GRANDONI: Sabato 27<br />
marzo alle 11.30 il Vescovo<br />
presiede la concelebrazione<br />
a S. Silvestro per il 60°<br />
di sacerdozio di don Domenico<br />
Grandoni.<br />
DOMENICA<br />
DELLE PALME: Domenica<br />
28 marzo alle 10.30<br />
benedizione delle palme e<br />
S. <strong>Messa</strong> del Vescovo a Pianello<br />
di Genga presso lo<br />
stabilimento Merloni.<br />
ANNIVERSARIO<br />
DI CAMPODONICO:<br />
Domenica 28 marzo alle 17<br />
S. <strong>Messa</strong> del Vescovo a<br />
Campodonico per il 10° anniversario<br />
di sacerdozio di<br />
don Luigi.<br />
JOLE FATTORINI Fattorini Mario e Bianca; GIOVANNI<br />
PAURI Gentili Enrico – Paoletti Ines – Paola e Fiorella;<br />
FRANCESCO TIBERI Turk Paul – Marsiliani Maria Ersilla;<br />
LUIGI LESTI Gerini Luigi – Condominio di via Angelelli, 18;<br />
LUCIANO GATTI Miranda Nanzieri<br />
AUGUSTA Ercolani Ersilia; IDA FIORETTI Fam. Trombetti<br />
Francesco; FRANCESCO Vincenza Rossi; MAURO PELLAC-<br />
CHIA Laura – Marcella – Giovanna – Federica – Fiorella –<br />
Rosita – Marisa – Orietta; ANDREA ORFEI Orfei Filomena;<br />
GINA PIETRINI Orfei Filomena; DALMO CUCCO Cucco<br />
Adriano; ERSILIA SCARAFONI Marsiliani Maria Ersilla;<br />
REGINA GATTUCCI Cucco Adriano<br />
LUCIA Caterina e Luigi Rossi; GINO ARTIGIANI Fam.<br />
Santomartino; PROPRI DEFUNTI Orfei Filomena – Latini<br />
– N.N.<br />
Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono<br />
presso:<br />
Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano<br />
(p.le XX Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)-<br />
Tabaccheria Balducci (p.za del Comune)-Tabaccheria Bartoccetti<br />
(via la Spina)-Fiori Rossi e Mercanti (via De Gasperi)-Idea<br />
Fiore (via Marconi) Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani).
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Il presidente della Cei<br />
Card. Angelo Bagnasco tiene<br />
la prolusione al Consiglio<br />
episcopale permanente<br />
“Vi supplico in nome di Cristo: lasciatevi<br />
riconciliare con Dio”: questo<br />
versetto della seconda Lettera<br />
di san Paolo ai Corinti fa da pensiero<br />
unificante della prolusione<br />
che il cardinale Angelo Bagnasco,<br />
presidente della Cei, ha presentato<br />
il 22 marzo al Consiglio episcopale<br />
permanente dei vescovi, che è<br />
proseguito fino al 25 marzo a Roma.<br />
Tutto il testo è segnato dalla “consapevolezza<br />
di una conversione necessaria<br />
e irrevocabile”, in riferimento a<br />
molteplici fattori ed eventi che segnano<br />
la vita della Chiesa come quella<br />
della società nel suo complesso. Il<br />
cardinale fa riferimento anzitutto agli<br />
attacchi a quel “mistagogo formidabile<br />
del nostro tempo che è Benedetto<br />
XVI”, notando come<br />
“quanto più, da qualche parte, si<br />
tenta inutilmente di sfiorare la sua<br />
limpida e amabile persona, tanto<br />
più il popolo di Dio a lui guarda<br />
DIOCESI<br />
La chiesa<br />
Immaginare il nuovo<br />
La prolusione del Cardinale Bagnasco al consiglio permanente della Cei<br />
commosso e fiero”. Circa il ruolo e<br />
il comportamento di vescovi e preti,<br />
aggiunge, “non ci sono incarichi<br />
o ruoli da interpretare come ‘un<br />
privilegio personale’, o da trasformare<br />
in occasioni per ‘una brillante<br />
carriera’, quando c’è solo ‘un servizio<br />
da rendere con dedizione e<br />
umiltà’”.<br />
Un peccato “scandalosamente<br />
grave”. Nei passaggi iniziali della<br />
sua prolusione, il card. Bagnasco<br />
dedica ampio spazio alla lettera<br />
pastorale ai cattolici d’Irlanda<br />
scritta dal Papa nei giorni scorsi,<br />
dopo l’esplodere dello scandalo<br />
della pedofilia, notando come questi<br />
fatti rappresentino un “crimine<br />
odioso, ma anche peccato scandalosamente<br />
grave che tradisce il patto<br />
di fiducia iscritto nel rapporto educativo”.<br />
“Senza dubbio la pedofilia<br />
è sempre qualcosa di aberrante –<br />
prosegue – e, se commessa da una<br />
IL FUTURO NELLA NEBBIA<br />
Quando si parla di giovani si dice che sono la speranza del futuro. Poi ci<br />
guardiamo intorno e sentiamo che i giovani di oggi sono sfiduciati. Mentre<br />
i giovani della generazioni passate a trent’anni si prendevano cura dei<br />
genitori anziani, ora i trentenni, senza lavoro, vanno a rosicchiare la<br />
pensione dei vecchi, in attesa che l’orizzonte si schiarisca.<br />
Dopo gli anni Cinquanta del secolo scorso, ho sentito più dire più volte:<br />
“non voglio che i miei figli abbiano a soffrire come noi” e questi genitori<br />
di allora hanno appagato ogni desiderio dei figli per un amore, solo<br />
apparente. Nel Sessantotto si predicava: ”E’ proibito proibire”, poi i verbi<br />
“voglio”, ”pretendo” hanno continuato ad essere le parole più ricercate.<br />
Naturalmente per questi figli i loro genitori contadini erano stati poco<br />
intelligenti per fare i servi dei ricchi. Non voglio fare commenti, né giudicare.<br />
Scrivo solo quello che ho sentito e ho veduto. Penso che oggi<br />
tutti possiamo constatare che è di moda esigere il rispetto dei propri<br />
diritti, mentre si parla poco dei doveri, che uno ha nella società.<br />
Il sopraggiungere della crisi economica ha messo in crisi i giovani, abituati<br />
ad avere tutto. In questa situazione ho creduto opportuno far sentire<br />
cosa ha detto Papa Benedetto XVI ai giovani di tutto il mondo in occasione<br />
della Giornata mondiale della Gioventù, che si celebra il 28 marzo,<br />
domenica delle Palme.<br />
Il Papa commenta il passo del Vangelo di Marco dove un giovane chiede<br />
Quest’anno per la prima volta le<br />
parrocchie di Argignano e di Attiggio<br />
danno un segno di unità e di<br />
comunione pastorale proprio nel<br />
periodo in cui i cristiani celebrano<br />
la comunione di Dio con ogni essere<br />
vivente: il dono che Gesù Cristo<br />
ha fatto della Salvezza per ogni<br />
uomo. Proprio per questo motivo<br />
le celebrazioni del Triduo pasquale<br />
verranno fatte una sola volta per<br />
entrambe le parrocchie:<br />
- il Giovedì Santo sia i parrocchiani<br />
di Argignano,<br />
di Bassano che quelli di<br />
Attiggio si raduneranno<br />
nella chiesa parrocchiale<br />
di Argignano per celebrare<br />
la <strong>Messa</strong> della Cena del<br />
Signore, ricordo dell’istituzione<br />
dell’Eucaristia da<br />
parte di Gesù, nella quale<br />
si svolgerà anche il tradizionale<br />
rito della lavanda<br />
dei piedi, fatto a tutti i<br />
bambini che questo anno<br />
riceveranno il dono della<br />
Prima Comunione.<br />
- Il Venerdì Santo, invece,<br />
sarà la volta di Attiggio, e<br />
con tutti i parrocchiani dei<br />
tre paesi celebreremo insieme<br />
la Passione del Signore<br />
nella chiesa di Attiggio.<br />
Durante la liturgia<br />
della croce, tutti i ragazzi<br />
del catechismo dei tre pa-<br />
<strong>Messa</strong>bus,<br />
pronta<br />
la NOVITÀ<br />
persona consacrata, acquista una<br />
gravità morale ancora maggiore.<br />
Per questo, insieme al profondo dolore<br />
e ad un insopprimibile senso<br />
di vergogna, noi vescovi ci uniamo<br />
al Pastore universale nell’esprimere<br />
tutto il nostro rammarico e la<br />
nostra vicinanza a chi ha subìto il<br />
tradimento di un’infanzia violata”.<br />
Libertà religiosa, ancora attacchi.<br />
“Sacerdoti di convinzione, capaci<br />
di autonomia pensante”: è<br />
quanto il presidente dei vescovi<br />
chiede al clero per essere all’altezza<br />
dei tempi, senza “indulgere in<br />
ingenua condiscendenza allo spirito<br />
del tempo”, rilevando tra l’altro<br />
un crescente interesse religioso nella<br />
popolazione, come ad esempio nel<br />
caso delle “ostensioni” (quella di<br />
sant’Antonio, a Padova, e presto<br />
quella della Sindone a Torino). Rilancia<br />
quindi l’esigenza dell’“educazione”,<br />
che sarà oggetto<br />
degli Orientamenti pastorali per il<br />
prossimo decennio. Il cardinale<br />
passa poi a trattare i temi internazionali,<br />
a partire dai due recenti<br />
terremoti di Haiti e del Cile, notando<br />
l’esigenza di “attrezzarsi per rispondere<br />
in modo non improvvisato<br />
né episodico alle tragedie che<br />
si presentano” e anche la generosità<br />
della risposta della popolazione<br />
italiana. Un altro tema all’attenzione<br />
è quello degli attacchi alla “libertà<br />
religiosa” e, in particolare, “la<br />
recrudescenza degli attacchi ai cattolici”<br />
in vari Paesi del mondo.<br />
Valori non negoziabili. Gli ultimi<br />
argomenti affrontati nella prolusione<br />
riguardano i temi della difesa della<br />
vita, della riaffermazione dei “valori<br />
non negoziabili” in politica e<br />
della esigenza che a rappresentare<br />
i cittadini ci siano cittadini onesti<br />
e possibilmente pervasi dei valori<br />
cristiani.<br />
a Gesù: ”Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”.<br />
Gesù chiede al giovane di osservare i dieci comandamenti, poi gli dice:<br />
”Una cosa sola ti manca: Va’ vendi quello che hai e dallo ai poveri, e<br />
avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”. Rovescia tutto: prima dare,<br />
poi chiedere. “Seguimi” non significa solo ascoltare la voce di Dio che<br />
chiama a una vita di consacrazione, è anche mettersi a lavoro con chi<br />
tiene il posto di Gesù: la Chiesa. Qui esemplifico richiamando l’esperienza<br />
delle cooperative realizzate nel Sud dalle Chiese locali, per utilizzare<br />
i terreni confiscati ai mafiosi. Ci voleva il coraggio per coltivare<br />
quelle terre e senza l’appoggio delle Chiese era difficile iniziare. Oggi<br />
sono una realtà in progresso. Cristo chiede il coraggio, ma sta sempre<br />
misteriosamente accanto per dare un aiuto. Il Papa ancora dice: “Come il<br />
giovane ricco, forse anche voi vivete situazioni di instabilità, di turbamento<br />
o di sofferenza che vi portano ad aspirare ad una vita non mediocre<br />
e a chiedervi: in che consiste una vita riuscita? Che cosa devo fare?<br />
Quale deve essere il mio progetto di vita? Non abbiate paura di affrontare<br />
queste domande. Lontano dal sopraffarvi esse esprimono le grandi aspirazioni,<br />
che sono presenti nel vostro cuore. Pertanto vanno ascoltate”.<br />
In sostanza il Papa chiede ai giovani di andare contro corrente “rispetto<br />
alla mentalità attuale che propone una libertà svicolata dai valori, da<br />
regole, da norme oggettive e invita a rifiutare ogni limite ai desideri del<br />
momento”. Se è necessario attraversare un fiume in piena occorre fare<br />
cordata e invocare Dio.<br />
D. Libero<br />
esi rappresenteranno la Via Crucis,<br />
aiutandoci a meditare e a vivere con<br />
intensità diversa i misteri della salvezza.<br />
A questo scopo, vista la notevole<br />
presenza di persone anziane e magari<br />
di parrocchiani che non hanno<br />
voglia o modo di prendere la macchina,<br />
la parrocchia mette a disposizione<br />
il <strong>Messa</strong>bus, cioè un auto-<br />
bus trasformato per l’occorrenza e<br />
gentilmente messo a disposizione<br />
dal Comune di Fabriano, con il<br />
quale chiunque lo desideri potrà,<br />
senza pagare alcun biglietto, essere<br />
trasferito da una parrocchia all’altra<br />
prima e dopo le celebrazioni.<br />
E allora, fatevi sotto e prenotate<br />
un posto sul primo <strong>Messa</strong>bus della<br />
Diocesi di Fabriano-Matelica!<br />
Settimana Santa<br />
tra Attiggio ed Argignano<br />
Domenica delle Palme 28 marzo:<br />
· Attiggio: ore 10 benedizione delle Palme sul Piazzale della chiesa.<br />
· Argignano: ore 11.30 benedizione delle Palme sul Piazzale della chiesa.<br />
Giovedì Santo 1 aprile: Celebrazione della Cena del Signore ore 21<br />
ad Argignano.<br />
In questa celebrazione tutti i ragazzi che si stanno preparando a ricevere<br />
il sacramento della Prima Comunione riceveranno il gesto simbolico<br />
della lavanda dei piedi (Partenza del <strong>Messa</strong>bus: ore 20.30 dal Piazzale<br />
della chiesa di Attiggio).<br />
Venerdì Santo 2 aprile: Celebrazione della Passione del Signore ore<br />
21.00 ad Attiggio con Via Crucis vivente fatta da tutti ragazzi del catechismo<br />
di Argignano e di Attiggio.<br />
(Partenza del <strong>Messa</strong>bus: ore 20.30 dalla Piazza di Argignano)<br />
Sabato Santo 3 aprile - Veglia Pasquale - ore 21 ad Argignano con<br />
benedizione del fuoco sul Piazzale della Chiesa - ore 22.30 ad Attiggio<br />
con benedizione del fuoco sul Piazzale della chiesa.<br />
23<br />
FERIALI<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.20: - S. Silvestro<br />
ore 7.45: - M. della Misericordia<br />
- Mon. S. Margherita<br />
ore 8.00: - Casa di Riposo<br />
- Collegio Gentile - S. Luca<br />
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo<br />
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 16.00: - Cappella dell'ospedale<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.00: - San Venanzio<br />
ore 18.15: - Scala Santa (S. Biagio)<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
- Sacra Famiglia<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- S. Nicolò (lun-merc-ven.)<br />
- S. Nicolò -<br />
Centro Comunitario (mart-gio)<br />
FESTIVE DEL SABATO<br />
ore 17.00: - Sacro Cuore<br />
ore 18.00: - S. Venanzio<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- M. della Misericordia<br />
- Oratorio S. Giovanni Bosco<br />
- Collegiglioni<br />
- Collegio Gentile<br />
FESTIVE<br />
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)<br />
ore 7.30: - Cappuccine<br />
ore 8.00: - M. della Misericordia<br />
- Casa di Riposo<br />
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)<br />
- Sacra Famiglia<br />
- S. Margherita<br />
ore 8.45: - S. Luca<br />
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
cripta<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
- S. Caterina (Auditorium)<br />
- Collegio Gentile<br />
ore 9.30: - San Venanzio<br />
- Collepaganello<br />
ore 10.00: - M. della Misericordia<br />
- Cappella dell'ospedale<br />
- Nebbiano<br />
ore 10.15: - Attiggio<br />
ore 10.30: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
- S. Silvestro<br />
ore 11.00: - S. Nicolò<br />
- S. Giuseppe Lavoratore<br />
ore 11.15: - San Venanzio<br />
- Sacra Famiglia<br />
ore 11.30: - M. della Misericordia<br />
- S. Maria in Campo<br />
ore 11.45: - Argignano<br />
ore 15.00: - Bassano<br />
ore 16.30: - San Venanzio (S. Benedetto)<br />
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo<br />
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore<br />
- M. della Misericordia<br />
ore 19.00: - S. Nicolò<br />
MATELICA<br />
MESSE FERIALI<br />
7.30: - Regina Pacis<br />
8.00: - S.Teresa<br />
9.30: - Concattedrale S. Maria<br />
17.30: - Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
18.30:- S. Teresa<br />
- S. Francesco<br />
MESSE FESTIVE DEL SABATO<br />
18.00: - Concattedrale S. Maria<br />
18.30: - S. Teresa<br />
- Regina Pacis<br />
MESSE FESTIVE<br />
7.30:- Beata Mattia<br />
8.00:- Concattedrale S. Maria<br />
8.30:- Regina Pacis - Ospedale<br />
9.00:- S. Rocco - S.Francesco<br />
9.30:- Invalidi - S. Teresa<br />
10.30:- Concattedrale S. Maria<br />
- Regina Pacis<br />
11.00:- S. Teresa<br />
11.15:- S. Francesco<br />
11.30:- Regina Pacis - Braccano<br />
12.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.00:- Concattedrale S. Maria<br />
18.30:- S. Teresa -<br />
19.00:- Regina Pacis
24 DEFUNTI<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GILDO ROSCINI<br />
La moglie, i figli, il genero, la nuora,<br />
le nipoti ed i parenti lo ricordano<br />
con affetto. S. <strong>Messa</strong> giovedì 1<br />
aprile alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S.VENANZIO<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
ricorre il 2° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
BENITO FATTORINI<br />
La moglie Anita, i figli, la nuora, i<br />
nipotini, il fratello, le sorelle ed i<br />
parenti lo ricordano con affetto. S.<br />
<strong>Messa</strong> martedì 30 marzo alle ore<br />
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di CAMPODIEGOLI<br />
Giovedì 25 marzo<br />
è ricorso il 5° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GINO ROSSINI<br />
Nel ricordarlo verrà celebrata una<br />
S. <strong>Messa</strong> domenica 28 marzo alle<br />
ore 10. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA PARR. di CANCELLI<br />
Domenica 28 marzo<br />
ricorre il 10° anniversario<br />
della scomparsa del caro<br />
PIETRO BILEI<br />
Le tracce indelebili restano tali anche<br />
a distanza di anni. Anche se ne<br />
sono passati 10 i ricordi sono sempre<br />
nitidi e sempre limpidi gli insegnamenti<br />
che ci hai trasmesso con<br />
le tue azioni. Ti sentiamo sempre<br />
con noi anche se la presenza fisica<br />
ci manca. Noi e quanti vorranno, ci<br />
uniremo in un'unica preghiera domenica<br />
28 marzo alle ore 12.<br />
Tua moglie e i tuoi figli<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 23 marzo, a 69 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
PAOLA ACUTI<br />
in BIZZARRI<br />
Lo comunicano il marito Vittorio, i<br />
figli Tiziana, Giovanni e Roberto, il<br />
genero Rossano, le nuore Antonietta<br />
e Francesca, i nipoti Nicholas<br />
e Andrea ed i familiari tutti.<br />
Impresa Funebre Belardinelli<br />
ANNIVERSARIO<br />
Venerdì 26 marzo<br />
ricorre il 7° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
PIETRO GRILLINI<br />
I suoi cari lo ricordano con affetto.<br />
Ss. Messe venerdì 26 marzo alle<br />
ore 18 nella chiesa della Sacra<br />
Famiglia e sabato 27 marzo alle<br />
ore 17 nella chiesa di S. Michele. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di SAN DONATO<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
ricorre il 13° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIANNI BIANCHI<br />
La mamma, il babbo, il fratello<br />
Samuele e la nonna lo ricordano<br />
con tanto amore ed affetto. Durante<br />
la S. <strong>Messa</strong> di martedì 30 marzo<br />
alle ore 18 sarà ricordato il nonno<br />
GIOVANNI FARINELLI. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. GIUSEPPE LAV.<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
ricorre il 26° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
ANNA LATINI<br />
Il marito ed i parenti la ricordano<br />
con affetto. S. <strong>Messa</strong> martedì 30<br />
marzo alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
Sabato 27 marzo<br />
ricorre l'anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
OLGA ALLEGRINI in ACUTI<br />
La madre, il figlio, il marito ed i<br />
familiari la ricordano con affetto.<br />
Ss. Messe lunedì 29 marzo alle ore<br />
9 nel Santuario della Madonna del<br />
Buon Gesù e alle ore 18 nella chiesa<br />
di S. Venanzo. Si ringrazia chi si<br />
unirà alle preghiere.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
La perdita di un genitore è qualche<br />
cosa che ti destabilizza, è come se<br />
ti tagliassero le gambe, se ti portassero<br />
via i polmoni, anche se sei<br />
abbastanza grande, non hai più<br />
punti di riferimento. Questo è successo<br />
a me e mio fratello. Negli<br />
ultimi giorni trascorsi in ospedale,<br />
siamo stati accanto a nostro padre<br />
consapevoli di ciò che stava per<br />
accadere, nella tristezza di quei<br />
lunghi momenti siamo stati supportati<br />
e sostenuti dalla professionalità,<br />
dal rispetto e dall'umanità<br />
di tutto il personale medico e infermieristico<br />
del reparto medicina interna<br />
dell'ospedale di Fabriano.<br />
Attraverso le pagine di questo giornale<br />
vogliamo dire grazie a dottori<br />
ed infermieri per non avere considerato<br />
nostro padre solo il n° 17 di<br />
lunga degenza, ma un essere umano<br />
che dignitosamente stava lasciando<br />
questa vita.<br />
Infinitamente grazie a tutti.<br />
Francesco e Anna Sprega<br />
ANNIVERSARIO<br />
Sabato 27 marzo<br />
ricorre il 22° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
ENRICO CRIALESI<br />
I familiari lo ricordano con immutato<br />
affetto. In suo ricordo sarà<br />
celebrata una S. <strong>Messa</strong> nella chiesa<br />
delle Cappuccine. Durante la<br />
celebrazione sarà ricordata la moglie<br />
MARIA a 3 mesi dalla scomparsa.<br />
Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
BOCCI, il martire<br />
C’è nel cimitero di S. Maria, nell’antico “campo”, la cappella della<br />
famiglia Bocci, dove dallo scorso anno si erge un cippo che<br />
ricorda il martire fiorentino Enrico Bocci, medaglia d’oro della<br />
Resistenza, lo stesso per il quale Piero Calamandrei compose la<br />
bellissima epigrafe che si trova nel sacrario degli eroi del<br />
loggiato S. Francesco. Questa cappella funeraria accoglie ora<br />
anche il corpo mortale del dr. Paolo Bocci Balocchi (classe 1932)<br />
che del martire era nipote (figlio del fratello Riccardo), anzi<br />
intimo come figlio a lui che non aveva avuto discendenza diretta.<br />
Là dormono nel sonno eterno i suoi genitori, il suo nonno Decio<br />
(che fu direttore della Scuola Tecnica di Fabriano), il suo<br />
bisnonno Emidio che fu cospiratore risorgimentale e capo del<br />
Governo provvisorio Comunale del 1861, il suo prozio Icilio<br />
architetto restauratore del nostro palazzo del Podestà e tutti i<br />
suoi congiunti Bocci che morirono giovani o che lasciarono<br />
eredità d’affetti solo all’interno di questa famiglia. Là riposerebbe<br />
anche l’eroico zio Enrico se i suoi carnefici non avessero<br />
commesso l’ulteriore oltraggio di non far più ritrovare il corpo<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA S. VENANZO<br />
S. <strong>Messa</strong> martedì 30 marzo<br />
alle ore 18 in ricordo<br />
dei cari coniugi<br />
MARINO ACUTI<br />
ed ELENA CARNEVALI<br />
I familiari ringraziano chi vorrà<br />
unirsi alle loro preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 23 marzo, a 79 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
LINA MEZZANOTTE<br />
ved. MORETTINI<br />
Lo comunicano i figli Cinzia e Sandro,<br />
il genero Pietro Baldoni, i nipoti<br />
Camillo e Caterina, le cognate,<br />
i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Domenica 28 marzo<br />
ricorre il 3° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
GIANFRANCO VENANZONI<br />
La moglie e la figlia lo ricordano<br />
con immutato affetto. S. <strong>Messa</strong><br />
sabato 27 marzo alle ore 18. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di NEBBIANO<br />
Mercoledì 31 marzo<br />
ricorre il 1° anniversario<br />
della scomparsa dell'amata<br />
PASQUA DE FELICI<br />
I figli, la figlia, le nuore, il genero<br />
ed i nipoti la ricordano con affetto.<br />
S. <strong>Messa</strong> domenica 28 marzo alle<br />
ore 12. Si ringrazia chi si unirà alle<br />
preghiere.<br />
TRIGESIMO ANNUNCIO<br />
CHIESA della MISERICORDIA<br />
Venerdì 2 aprile<br />
ricorre il trigesimo<br />
della scomparsa dell'amata<br />
MONIQUE PELLEGRINI<br />
in MANFREDI<br />
I genitori, il marito, i figli ed i<br />
parenti la ricordano con affetto. S.<br />
<strong>Messa</strong> lunedì 5 aprile alle ore 8. Si<br />
ringrazia chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Giovedì 18 marzo, a 88 anni,<br />
a Roma, è tornato al Signore<br />
RAIMONDO MONTANARI<br />
Lo comunicano la moglie Maria<br />
Antonelli, i figli Giuseppe e Paola,<br />
la nuora Maria Teresa, il genero<br />
Andrea, i nipoti Luca e Francesca,<br />
la sorella Lina, i cognati, le cognate,<br />
i nipoti ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
Quelle telefonate<br />
di Tonino Carino<br />
Lunedì 8 marzo 2010 ore 21.30 un sms: “Tonino ci ha lasciato”. Ho<br />
un rapporto sereno con la morte delle persone care, un inevitabile<br />
momento della vita, ma stavolta non riesco a trattenere qualche<br />
lacrima per un uomo assolutamente straordinario da incontrare nel<br />
difficile mondo all’interno del quale lavoro e vivo.<br />
Martedì 9 una giornata tormentata da un inaspettato nevone<br />
incredibile anche in pieno inverno.<br />
Mercoledì 10 ore 14.30 i funerali in una cattedrale e piazza di Ascoli<br />
Piceno gremita di tifosi ascolani e di amici, con testimonianze<br />
commosse a fine <strong>Messa</strong> di Nuccio Fava, ex direttore di Raiuno, di<br />
Nino Benvenuti, di Carletto Mazzone allenatore dell’Ascoli presidenza<br />
Rozzi nel periodo in cui Tonino ha sdoganato la provincia al<br />
Calcio Televisivo Italiano. Solo grazie alla Sua simpatia e al suo<br />
modo di esasperare la semplicità, i vari 90° minuto e altri programmi<br />
sportivi iniziavano a tenere presente collegamenti con piccole<br />
squadre come Ascoli, e poi Parma e via dicendo, collegamenti che<br />
fino ad allora erano esclusiva di Città quali Milano, Roma, Firenze,<br />
Napoli. Il parroco di Ascoli ha voluto che all’entrata e all’uscita di<br />
Tonino dalla chiesa, accompagnato dalla moglie e dai suoi 2 figli, le<br />
campane suonassero a festa. Ognuno ha avuto un Suo momento di<br />
piacevole sensazione di festa ricordando una Sua faccia, una Sua<br />
gaffe, una Sua frase.<br />
Il mio è stato per uno dei Suoi immancabili amorevoli simpatici<br />
rimproveri che mi faceva per un aggettivo inadatto o per un<br />
pantalone troppo eccentrico<br />
o per un gesto esagerato<br />
che mi arrivava<br />
puntuale con una telefonata<br />
al mio cellulare<br />
non oltre un minuto dopo<br />
aver chiuso un collegamento<br />
in diretta Rai.<br />
E la telefonata terminava<br />
sempre con “Vieneme<br />
a trovare che ce mangiamo<br />
qualche cosa”.<br />
Grazie Tonino della Tua<br />
semplicità e allegria, diffondila,<br />
se potrai, a<br />
quanti più possibile fanno<br />
il nostro lavoro.<br />
Paolo Notari<br />
Martedì 16 marzo, a 89 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
GENTILE SPURI<br />
Lo comunicano la moglie Nazzarena,<br />
i figli Dario e Dilia, la nuora<br />
Mirella, il genero Sebastiano, i nipoti<br />
Tania, Chiara, Luca ed Elena,<br />
i pronipoti Domitilla, Matteo e Riccardo,<br />
il fratello Dionisio, la sorella<br />
Iva, la cognata ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 20 marzo, a 66 anni,<br />
è tornata al Signore<br />
ROSA BARTOCCI<br />
ved. VISSANI<br />
Lo comunicano la figlia Catia, il<br />
fratello Arduino, i cugini, i nipoti ed<br />
i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
martoriato. Ed è cosa singolare e ammirevole che una famiglia<br />
fiorentina ormai da tre generazioni voglia conservare intatte le<br />
sue radici fabrianesi attraverso il culto dei defunti accolti tutti<br />
nella sua terra d’origine, mai dimenticata ed anche per questo<br />
impossibile da dimenticare. Paolo Bocci Balocchi (Balocchi era il<br />
cognome della madre) era dottore agronomo e come tale è<br />
vissuto molti anni in Africa, in missioni per conto della Fao e di<br />
altre Organizzazioni internazionali, facendo dell’agricoltura la<br />
sua ragione di vita. In Africa (e precisamente in Tanzania) era<br />
ritornato da volontario negli anni della pensione ed aveva dato<br />
vita ad un riuscito progetto di allevamenti bovini affidato alle<br />
donne, progetto che da poche decine di capi di bestiame recati<br />
in dono dall’Italia si era sviluppato in centinaia di capi attraverso<br />
le vitelle nate successivamente che venivano donate dalle prime<br />
donatarie ad altre donne. Ne era nata una non piccola centrale<br />
del latte tuttora viva e vitale, che Paolo Bocci, foto amatore di<br />
tutto rispetto e membro del club fotografico di Senigallia, quello<br />
del celebre Mario Giacomelli, aveva documentato con immagini<br />
suggestive tutte giocate nel singolare contrasto tra il bianco del<br />
latte e lo scuro della pelle delle lattaiole africane. Nel ricordino<br />
fatto stampare dai familiari si vede Paolo alla guida di un trattore<br />
in una vigna delle colline fiorentine e nel retro è riportata una<br />
frase celebre di Cicerone: “l’agricoltura è la professione propria<br />
ANNUNCIO<br />
Martedì 23 marzo, a 89 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
SEBASTIANO<br />
SPURI FOROTTI<br />
Lo comunicano la moglie Elisa Apo,<br />
le figlie Gabriella, Paola e Daniela,<br />
il genero Giancarlo, i nipoti, la pronipote,<br />
il fratello Rosilio, i cognati,<br />
le cognate, i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
del savio, l’arte adatta al semplice<br />
e l’occupazione più degna<br />
di ogni uomo libero”.<br />
Vi è detto anche, di Paolo Bocci:<br />
“la sua generosità, la leggerezza<br />
del suo vivere, il suo<br />
amore per la terra e per l’arte,<br />
la sua estrema umiltà saranno<br />
sempre nel cuore di chi ha<br />
avuto la fortuna di incontrarlo”.<br />
ANNIVERSARIO<br />
CHIESA di S. NICOLO'<br />
Centro Comunitario<br />
Venerdì 2 aprile<br />
ricorre il 18° anniversario<br />
della scomparsa dell'amato<br />
LUCIANO ALBERTI<br />
La moglie, i figli ed i parenti lo<br />
ricordano con affetto. S. <strong>Messa</strong> giovedì<br />
8 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia<br />
chi si unirà alle preghiere.<br />
ANNUNCIO<br />
Sabato 20 marzo,<br />
a 74 anni,<br />
è tornato al Signore<br />
ANGELO ROSSI<br />
Lo comunicano la sorella Giulia, la<br />
cognata Sandra, i nipoti Elda, Fabio,<br />
Gino ed i parenti tutti.<br />
Marchigiano<br />
Impresa Funebre<br />
Serietà e professionalità<br />
Autorizzato anche per tutto<br />
il Comune di Fabriano.<br />
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<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
La<br />
cultura<br />
La verità su don Berrettini<br />
Sulla sua morte nulla fu casuale: un convegno a Costacciaro<br />
Dopo lunga riflessione credo di<br />
aver capito le ragioni che condussero<br />
al barbaro assassinio di don<br />
David Berrettini, avvenuto il 19<br />
giugno 1944, ad opera dei nazifascisti<br />
presso il molino di San Donato.<br />
Una versione non ideologica,<br />
che ho presentato anche nel<br />
convegno svoltosi il 6 marzo a<br />
Costacciaro, in cui è stato presentato<br />
l’opuscolo del gualdese Valerio<br />
Anderlini dal titolo “Un eroe<br />
da conoscere. Don David Berrettini<br />
Medaglia d’oro al valore civile”,<br />
trovando il consenso dei presenti.<br />
Non ho documenti inediti da<br />
presentare, bensì una rilettura critica<br />
delle fonti già note, a cominciare<br />
dal fondamentale testo di<br />
Carlo Canavari (“Stille di martirio<br />
e di morte”, Fabriano, 1950). Sono<br />
partito da una domanda: perché il<br />
2 maggio 1944 a don David “fu<br />
ordinato dal comando fascista di<br />
Fabriano” – come risulta da un<br />
“promemoria dattiloscritto del tempo<br />
firmato da cinque testimoni”,<br />
citato da Anderlini – di assistere<br />
alla fucilazione dei giovani partigiani<br />
Ivan Silvestrini ed Elvio Pigliapoco<br />
nel muro di cinta del cimitero<br />
di Santa Maria, dove ancora<br />
oggi si notano i segni delle pallottole,<br />
confessando Pigliapoco e<br />
Molto antica è la frazione fabrianese<br />
di Viacce, posta ai piedi del<br />
selvaggio versante orientale del<br />
Monte Cucco marchigiano, ed un<br />
tempo denominata “Villa di Viaccio”<br />
o “di Viaccie” e “Viacce”. Già<br />
citato fra gli anni 1203, 1205, 1279<br />
e 1282, nel XII-XIII secolo, il piccolo<br />
centro pedeappenninico marchigiano<br />
dovette anche godere<br />
d’una certa quale importanza strategica,<br />
come centro di strada e di<br />
La lapide commemorativa<br />
di Don Davide Berrettini;<br />
a sinistra l'immagine<br />
ricevendo da Silvestrini la lettera<br />
con le ultime parole da consegnare<br />
alla famiglia, divenuta uno dei documenti<br />
più toccanti della Resistenza?<br />
In fin dei conti lui era il parroco di<br />
Marischio, una località lontana da<br />
Santa Maria, dove invece era più<br />
logica la presenza del parroco del<br />
posto o di uno residente in città.<br />
Non è specificato quando, ma la<br />
canonica di don David fu pure oggetto<br />
di una irruzione dei fascisti<br />
alla ricerca di “disertori” e dei partigiani,<br />
una notizia indirettamente<br />
confermata da due interviste che<br />
feci nel 1989, rispettivamente a<br />
Sebastiano Bilei (13/10) e ad Annibale<br />
Battelli (15/10), entrambi di<br />
Marischio. Mi raccontarono che un<br />
gruppo di giovani marischiani<br />
(Aldo Cecchetelli, Sante Cerini,<br />
Achille Cocco e altri) furono costretti<br />
ad arruolarsi nel 1944 nella<br />
Repubblica sociale e condotti nella<br />
caserma di Jesi, da dove alla fine<br />
di maggio fuggirono rocambolescamente<br />
e tornarono in paese, dormendo<br />
molte notti all’addiaccio.<br />
Qui Bilei sperimentò – mi disse –<br />
il carattere di don David che gli<br />
manifestò la sua solidarietà e chiese<br />
informazioni su come erano fuggiti.<br />
Erano loro, dunque, i disertori<br />
cercati dai fascisti, a questo punto<br />
tra maggio e giugno? Il racconto<br />
di Battelli, poi, è interessante, perché<br />
permette di capire che in quei<br />
terribili giorni anche a Marischio<br />
stava nascendo una cellula di resistenti,<br />
che si riuniva in una cava<br />
vicina al paese.<br />
Egli si rese protagonista anche di<br />
un episodio curioso, in quanto una<br />
sera vi incontrò il padre Gerardo<br />
che “all’insaputa di noi famigliari<br />
era entrato nella Resistenza. Appena<br />
mi vide esclamò con stupore: ‘E<br />
tu che ci fai qui?’”<br />
A questi dati di fatto si deve aggiungere<br />
che nei mesi di aprile,<br />
maggio, giugno, i nazifascisti intensificarono<br />
i rastrellamenti per<br />
fare terra bruciata intorno ai partigiani,<br />
che a loro volta si spostavano<br />
continuamente da una località<br />
all’altra per evitare brutte sorprese.<br />
Non a caso Silvestrini e Pigliapoco<br />
furono arrestati dal milite De<br />
Andreis sotto Melano. Sicuramente<br />
capitarono a Marischio e approfittarono<br />
della disponibilità del<br />
parroco, che era come il vaso di<br />
coccio tra tanti vasi di ferro.<br />
Trovo molto plausibile, dunque,<br />
che dagli informatori del regime<br />
(dovevano essercene anche a Marischio,<br />
se è vero che l’Ovra ne ave-<br />
Il canto riunisce Fabriano e Costacciaro alla S. Famiglia<br />
Due Corali e la tradizione quaresimale<br />
crocevia viario, a controllo dei transiti<br />
e traffici transappenninici se,<br />
già nel 1205 (perg. 125 di S. Vittore<br />
e carta diplomatica dello Zonghi<br />
z. XXXIX anno 1203), l’area<br />
ad essa contornante, era denominata<br />
“Rocca Viatii”, cioè “Rocca<br />
di Viaccio”, poi, “Viazzi” (1282 –<br />
Carta di San Cassiano) e, quindi<br />
“Viazzio” (1468).<br />
Si veda, in proposito, Dalmazio<br />
Pilati, Storia di Fabriano, dalle<br />
origini all’alba del terzo millennio,<br />
Fondazione Carifac, 2004, p.<br />
351. Forti e continui dovettero, poi,<br />
essere i contatti con i centri del contermine<br />
versante umbro del Cucco,<br />
se, nel 1279, come si può leggere<br />
in un documento, i sindaci<br />
della Villa di Viaccio spartirono il<br />
Monte Cucco con Monaldello e<br />
Petruccio di D(omi)nus Armanno<br />
di Guelfone, Signori del Castello<br />
di Costacciaro. Territorialmente<br />
va uno per ogni caseggiato, a cui<br />
pagava cinque mila lire al mese,<br />
quattro milioni di lire), fosse arrivata<br />
al tenente nero Antonio Gobbi<br />
la soffiata che il prete era “amico”<br />
dei partigiani e dei disertori, e<br />
che perciò meritava una severa lezione.<br />
Solo così si spiegano l’obbligo<br />
di assistere alla fucilazione<br />
dei due patrioti e la successiva irruzione<br />
nella canonica.<br />
Sulla sua morte, pure, mi sono fatto<br />
un’idea precisa. Intanto, visti i<br />
precedenti, credo che chiunque sarebbe<br />
scappato, in preda al panico,<br />
il 19 giugno alle 5 del mattino,<br />
quando l’ufficiale tedesco gli intimò<br />
di presentarsi al comando, per<br />
dare informazioni sull’attacco partigiano<br />
di pochi minuti prima, di<br />
cui sia C. Canavari, S.Bilei e<br />
A.Battelli, hanno testimoniato –<br />
questo è un altro fatto noto, ma finora<br />
trascurato – che “nessuno<br />
degli abitanti vicini s’è accorto né<br />
sul luogo v’è traccia alcuna”.<br />
Dunque perché fu ammazzato brutalmente,<br />
di notte, a San Donato,<br />
con un processo sommario, prendendo<br />
a pretesto un’azione partigiana<br />
inventata (anche se ci fosse<br />
stata, non ci furono vittime), quando<br />
la sua morte avrebbe potuto avere<br />
un valore esemplare se eseguita<br />
compartita tra i distretti di Sassoferrato<br />
e Fabriano, la Villa di Viacce,<br />
passò, nel 1295, definitivamente<br />
sotto la giurisdizione fabrianese.<br />
A Viacce (nome di luogo forse<br />
derivato da “via Acci”, vale a dire<br />
‘via di proprietà (o controllata) di<br />
un certo Accio’ o “via actus”, cioè<br />
‘sentiero’) vi era, altresì, come detto,<br />
una rocca, probabilmente identificabile,<br />
oggi, con un vecchio,<br />
anzi antico, agglomerato di case,<br />
sorgente presso il paese vero e proprio.<br />
L’Eremo di Monte Cucco, infine,<br />
annoverò, fino al 1860, fra i suoi<br />
possedimenti, anche la Villa di<br />
Viaccio, già proprietà, prima del<br />
1310, della Precettoria Templare<br />
25<br />
alla luce del sole, come fu per gli<br />
innocenti fratelli Latini?<br />
La risposta sta forse nel fatto che<br />
don David, suo malgrado, fu testimone<br />
oculare dell’orrendo delitto<br />
dei due partigiani, poi vide in faccia<br />
chi guidò il plotone di esecuzione,<br />
i miliziani e conosceva i<br />
mandanti che aveva incontrato in<br />
caserma. Non dimentichiamo che<br />
siamo a pochi giorni dalla liberazione<br />
di Fabriano e che nel 1947<br />
per i fatti sopra descritti fu condannata<br />
a morte dal Tribunale di Ancona<br />
“la belva di Fabriano”, che<br />
nel 1953 fu prosciolta a Perugia per<br />
l’abilità degli avvocati che smontarono<br />
l’accusa giocando sulla<br />
memoria dei testimoni.<br />
I suoi complici, altresì, furono condannati<br />
contumaci e di loro non si<br />
è saputo più niente. In conclusione,<br />
se il giovane prete di Marischio<br />
fosse stato vivo, per questi criminali<br />
come sarebbe andata a finire?<br />
Se tali supposizioni sono vere, si<br />
può affermare che dietro la truce<br />
esecuzione nulla sia stato casuale,<br />
anzi che ci sia stata una precisa<br />
macchinazione ed è giunto il momento<br />
che Marischio, dopo 66<br />
anni, restituisca l’onore al suo parroco.<br />
Terenzio Baldoni<br />
di Rigo Petroso di Perticano. Su<br />
una casa di Viacce campeggia, tuttora,<br />
uno stemma nobiliare, che,<br />
così, recita testualmente: “Aere D.<br />
Mag. Thei de Aug. Instaurata<br />
MDVII”.<br />
Non sappiamo chi fosse, esattamente,<br />
questo “Dominus Magister<br />
Tei”, ma, forse, lo si potrebbe anche<br />
identificare con un religioso<br />
originario della città di Gubbio,<br />
nella quale città una ragguardevole<br />
e “papalina” famiglia Tei ha risieduto<br />
fino a circa il 1860.<br />
Nei pressi del bivio della strada che<br />
conduce a Morentella e Viacce,<br />
sorge un’antica ed interessante edicola<br />
mariana.<br />
Euro Puletti
26 TERRITORIO<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
La cultura<br />
I sovraumani silenzi di Stelluti<br />
Al Museo della Carta la mostra dell'incisore<br />
E’ stata aperta sabato 13 marzo la<br />
mostra di Roberto Stelluti dal titolo<br />
Disegni e incisioni 1971-2010<br />
nei locali del Museo della Carta,<br />
patrocinata dal Comune di Fabriano,<br />
da Fabriano Turismo e dalla<br />
Regione Marche (si protrarrà fino<br />
al 9 maggio). Nelle oltre cinquanta<br />
opere esposte emerge una linea segnica<br />
che mostra il significante oltre<br />
l’immagine significata, come da<br />
sempre Stelluti ci ha abituati. Le<br />
incisioni e i disegni (alcuni mai<br />
esposti prima) sono una scoperta<br />
ininterrotta non solo di particolari<br />
(per lo più naturalistici), ma anche<br />
di ascendenza esistenzialista. Le<br />
domande sull’essere e sull’esistere<br />
del mondo umano, vegetale e animale,<br />
pur essendo distanti dalla realtà<br />
del singolo nel suo quotidiano,<br />
lo spingono a scavare l’interiorità,<br />
a sentirsi un “ego” rispetto al<br />
mondo stesso. Questi interrogativi<br />
sono quindi avvertiti e posti come<br />
fondamentali nel momento in cui<br />
l’io capta il vivere più nascosto e<br />
si chiede la ragione dell’esistere<br />
come sua parte e del suo rapporto<br />
con esso. L’artista si immerge nel<br />
senso della parola essere, e da questo<br />
tema nasce l’assillo che impegna<br />
la coscienza dei pensatori esistenzialisti,<br />
come spesso sanno essere<br />
proprio gli incisori. Roberto<br />
Stelluti traduce questa percezione<br />
nelle sue straordinarie, meticolose<br />
opere, e come scrive Enrico Crispolti<br />
nel catalogo uscito per la<br />
mostra, “recupera una propria possibilità<br />
di dialogo con la tradizione<br />
al di là del tempo”. Basta guardare<br />
l’acquaforte su rame La pedemontana<br />
a Cantia (2000-2003,<br />
nella foto) per capire che lo sguardo<br />
riflessivo di Stelluti si amplifica<br />
in un universo totalizzante, in<br />
un infinito leopardiano. Nelle sue<br />
lastre figurano comete e girasoli,<br />
soffioni, una foltissima vegetazione<br />
marchigiana, come i ruderi di<br />
un’archeologia industriale che “sospendono”<br />
il tempo in una lunga<br />
stasi (il tempo senza tempo). Roberto<br />
Stelluti è uno dei più grandi<br />
incisori italiani, capace di riaccendere<br />
la forza espressiva di Luigi<br />
Bartolini e di Walter Piacesi, con-<br />
Epigrafe in memoria<br />
dei fratelli SPACCA<br />
Piccola storia nella Storia. Cancelli<br />
1898. Per ricordare la morte<br />
in battaglia dei fratelli Spacca<br />
(v.“L’Azione” n.11 del 13<br />
marzo 2010), il Comitato promotore<br />
commissionò una lapide<br />
di marmo sulla quale incidere<br />
parole indelebili nel tempo.<br />
Doveva essere murata sulla<br />
facciata di una casa, lungo la<br />
strada nazionale, come esempio<br />
e monito per cancellani e viandanti.<br />
Purtroppo il testo dell’epigrafe<br />
scritto da Romeo Fattori,<br />
risultò troppo lungo rispetto<br />
alla superficie della lastra.<br />
La lapide di Cancelli<br />
Occorreva ridurlo e di molto.<br />
L’Autore si oppose fermamente alla modifica. Senza lapide, rimandata la<br />
commemorazione col disappunto di tutti. Fattori aveva fatto le cose in<br />
grande. Per dar più prestigio alla sua fervorosa composizione, l’aveva<br />
inviata addirittura a Giosuè Carducci con la preghiera di migliorarne<br />
eventualmente, il contenuto. Il Poeta sostituì solo tre parole e la rispedì<br />
al mittente dicendo: ”Va bene, per quanto io poi m’intenda di epigrafi.<br />
Saluti. Con affetto Giosuè Carducci”. Il testo originale corretto, mai pubblicato,<br />
è il seguente: SÙ I CAMPI DI ADUA/ STRENUAMENTE COM-<br />
Parliamone tra noi…<br />
spazio a Sandra Balducci<br />
La riscoperta e l’aggiornamento di<br />
nuovi poeti del nostro comprensorio,<br />
rispetto ai già citati nelle due<br />
Antologie “Poeti di oggi nel fabrianese”<br />
del 1996 e 2004 con oltre<br />
65 autori, aumenta sensibilmente<br />
gli appassionati della poesia, che<br />
hanno finalmente l’occasione di<br />
farsi conoscere non solo ai parenti<br />
e agli amici più stretti. Con Sandra<br />
Balducci, si conclude questo<br />
appuntamento settimanale iniziato<br />
con: Patrizia Quagliani, Milvia<br />
Ragni e Miranda Biondi. I promo-<br />
tori dell’iniziativa auspicano che<br />
altri poeti e scrittori del nostro Comune<br />
si facciano avanti, perché<br />
scrivere è soprattutto dono di vita.<br />
Sandra Balducci, nasce a Fabriano.<br />
Diplomata all’ Istituto Commerciale,<br />
indirizza successivamente i<br />
suoi interessi per le Arti, spaziando<br />
dalla pittura, la musica, la scrittura<br />
e la fotografia. Ha partecipato<br />
a diverse mostre e concorsi artistici:<br />
Genova Pegli, Jesi e a Fabriano<br />
in occasione del Palio di San Giovanni<br />
Battista. In un viaggio a Pra-<br />
terranei affini al fabrianese, ma anche<br />
di aggiungere una personale<br />
interpretazione della realtà collinare<br />
e appenninica. La contemplazione<br />
del luogo, infatti, si annida in<br />
una riflessione di stampo poetico<br />
allineata alla perfezione della forma,<br />
all’esaltazione del chiaroscurale,<br />
dove è solo apparente l’immediatezza<br />
della visione. In un passaggio<br />
di sequenza filmico, Roberto<br />
Stelluti illustra e ripercorre il<br />
sentimento della natura caro a Leopardi.<br />
L’idillio non è fermo in un quadro<br />
bucolico, in un componimento di<br />
ispirazione pastorale, ma si muove<br />
nell’espressione lirica di un’avventura<br />
escatologica, in un investimento<br />
dello spirito nato dall’assimilazione<br />
del mistero della natura<br />
e dalla capacità di sentire e vedere<br />
questa piccola, grande natura.<br />
L’idillio, per Stelluti, si trasferisce<br />
nel soggetto, e il paesaggio compare<br />
come stimolo e occasione rivelando<br />
la dispersione dell’infinito<br />
(ancora di stampo leopardiano).<br />
Gli elementi esteriori si sviluppa-<br />
Roberto Stelluti espone alla Galleria Don Chisciotte di Roma dal 27<br />
marzo al 15 maggio con “Archeologie”, opere dal 1979 al 2010.<br />
L’inaugurazione nella capitale in via Brunetti avverrà venerdì 26<br />
marzo alle 18.30.<br />
no in un colle, in una siepe che limita<br />
l’orizzonte, in uno stormire di<br />
fronde, nelle immagini della pedemontana,<br />
della fine dell’estate, dei<br />
melograni e del tramonto, della<br />
quercia malata ecc. Quello che non<br />
è di ostacolo alla vista diviene per-<br />
BATTENDO I FRATELLI TENENTE AMEDEO E FURIERE PAOLO<br />
SPACCA/ MORIVANO/ LA NATIA CANCELLI/ ALTERA DI AVER<br />
DATO A LA PATRIA IL SANGUE DI DUE SUOI/ QUI/ NE VOLLE SCOL-<br />
PITI I NOMI GLORIOSI/ ESEMPI E MONITI/ A I FIGLI FUTURI/ 1 GIU-<br />
GNO MDCCCXCVIII.<br />
PER SOTTOSCRIZIONE DI POPOLO CONCORRENTI CITTÀ E FRA-<br />
ZIONI DI FABRIANO, COMUNE, ENTI, SODALIZI E, CON NOBILE<br />
FERVORE, GLI UFFICIALI DELLA DIVISIONE DI ANCONA, QUI AC-<br />
CAMPATI NE L’AGOSTO DEL 1897.<br />
Quando poi mesi dopo, a Romeo sbollirono le marianne riprese carta e<br />
penna e scrisse:<br />
a i fratelli/ tenente AMEDEO furiere PAOLO SPACCA/ su i campi di<br />
Adua/ strenuamente caduti/ la terra nativa/ memore altera/ 1 marzo MDCC-<br />
CXCVIII.<br />
Finalmente la commemorazione avvenne il 25 settembre con grande concorso<br />
di popolo e autorità. Conclusi i festeggiamenti, il Comitato ringraziò<br />
pubblicamente tutti i collaboratori, ma “dimenticò” volutamente<br />
Fattori. Dodici anni dopo l’evento, giunse nel Municipio di Fabriano<br />
una lettera scritta a macchina: “Illustrissimo Signor Sindaco, Collamato,<br />
3 febbraio 1910, a questa Città, che da tanti anni mi ospita, e che amo<br />
quanto la Città ove nacqui, offro un documento che riguarda la sua storia.<br />
Le dimensioni della Lapide murata in Cancelli, mi costrinsero ad<br />
abbreviare l’Epigrafe, che retro si legge, corretta dal Grande Poeta, non<br />
per questo diminuisce il valore dell’autografo. Nella speranza che l’offerta<br />
non sia sgradita alla S.V.I., La ringrazio del benigno accoglimento,<br />
mentre mi confermo dev. obl. Dottor Romeo Fattori”.<br />
Lo scopo segreto dello scrivente, quello di far conoscere ai posteri l’epigrafe<br />
originale sacrificata e dimenticata. E Fattori c’è riuscito se stiamo<br />
qui a parlar di lui dopo cent’anni.<br />
Si ringrazia la sig.ra Barbara Zenobi della Biblioteca Comunale di Fabriano<br />
“Romualdo Sassi”, per il ritrovamento e la segnalazione dei documenti<br />
citati.<br />
B. Beltrame<br />
ga, scopre la musica e decide di<br />
conoscerla più a fondo iniziando<br />
nello studio del violino e poi nel<br />
pianoforte. E’ membro dell’orchestra<br />
giovanile, della Scuola Bartolomeo<br />
Barbarino di Fabriano.<br />
Amante della letteratura e del sano<br />
scrivere, si diletta a comporre poesie<br />
e racconti. Si presenta ai lettori<br />
de L’Azione con questo poema.<br />
Sandro Tiberi<br />
Piccola goccia<br />
in cerca dell’infinito mare,<br />
non rendere vana<br />
la tua unica esistenza.<br />
Dalle montagne nasci<br />
insieme ai tuoi fratelli,<br />
il viaggio della vita<br />
ti svela la sua strada.<br />
Ostacoli,<br />
sempre più ostacoli<br />
sul tuo arduo cammino,<br />
ma tu scivoli fluida<br />
verso la tua meta.<br />
Nulla temi<br />
se non di ristagnare,<br />
ma grande è il richiamo<br />
e forte il suo amore.<br />
Piccola goccia,<br />
ritrova la tua gemella<br />
e sciogliti con lei<br />
nell’immensità del mare.<br />
tanto stimolo alla visione interiore,<br />
all’immaginazione dell’incisore.<br />
E sorgono dentro di lui gli interminati<br />
spazi del cielo e i sovrumani<br />
silenzi, la profondissima quiete…<br />
Alessandro Moscè<br />
Archeoclub,<br />
un click<br />
Concorso fotografico<br />
La sede Archeoclub di Fabriano indice<br />
il concorso fotografico “Paesaggio<br />
naturale e urbano del territorio<br />
fabrianese”. Il concorso è suddiviso<br />
in due categorie riservate a<br />
studenti e fotografi non professionisti.<br />
La categoria studenti si articola<br />
in tre sezioni: elementari,<br />
medie inferiori e superiori di età<br />
non superiore ai 20 anni. La categoria<br />
fotografi non professionisti<br />
ha un’unica sezione ed è riservata<br />
a quanti non svolgano la professione<br />
di fotografo ed abbiano<br />
un’età superiore ai 15 anni e non<br />
rientrino nella categoria sopra citata.<br />
I concorrenti possono presentare<br />
una o più fotografie per un massimo<br />
di 4 immagini. Le immagini<br />
possono essere in formato orizzontale<br />
o verticale e realizzate in esterni<br />
o in interni. Le immagini possono<br />
essere in bianco e nero o a<br />
colori.<br />
Il primo classificato della Ia categoria<br />
sezione scuola elementare è<br />
materiale fotografico per un valore<br />
di 50.000 euro. Il 1° classificato<br />
della 1a categoria scuole medie, 1°<br />
classificato della 1a categoria scuole<br />
superiori e 1° classificato della<br />
categoria amatori: materiale elettronico<br />
per un valore di 100.000<br />
euro. La giuria si riserva di assegnare<br />
ulteriori premi speciali qualora<br />
lo ritenesse opportuno.<br />
L’imballaggio deve comprendere:<br />
fotografie/CD ROM debitamente<br />
etichettati, eventuali moduli di liberatoria<br />
debitamente compilati. Il<br />
tutto sarà spedito al seguente indirizzo<br />
entro e non oltre il 30 aprile<br />
2010: Archeoclub Fabriano c/o<br />
Fabi via Gioberti 67 – 60044 Fabriano<br />
(AN).
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Lo<br />
sport<br />
BASKET Serie C Dilettanti<br />
Che brusco risveglio<br />
Dopo nove vittorie consecutive, la Spider è andata ko a Loiano di Bologna<br />
Il capitano Giacomo Gatti ce l'ha<br />
messa davvero tutta (4/4 da tre),<br />
ma contro il Murri non è bastato<br />
Tutto da rifare, avrebbe detto il grande<br />
Gino Bartali. Dopo nove successi consecutivi,<br />
la Spider Fabriano ha perso<br />
93-78 a Loiano di Bologna contro il<br />
Castiglione Murri, mentre il Santarcangelo<br />
ha vinto 51-72 a Castelfranco Emilia.<br />
A cinque giornate dal termine, pertanto,<br />
fabrianesi e romagnoli si ritrovano<br />
in testa a parimerito con 40 punti. La<br />
Spider ha il vantaggio degli scontri diretti,<br />
ma da qui al termine della stagione –<br />
a questo punto – non può più sbagliare.<br />
Il che significa: vincere sempre per ottenere<br />
la promozione diretta in Serie B<br />
Dilettanti, perché (calendario alla mano)<br />
difficilmente Santarcangelo perderà più<br />
(l’unica insidia che resta ai romagnoli è<br />
quella di sabato sera contro Castel San<br />
Pietro, ma in casa propria).<br />
Che il match a Loiano di Bologna fosse<br />
pericoloso per la Spider si era intuito:<br />
quella felsinea, infatti, già aveva dimostrato<br />
di essere una squadra capace di<br />
grandi exploit. E così è stato. Eppure,<br />
dopo una balbettante partenza (22-11 al<br />
NUOTO Campionati Italiani Giovanili<br />
Tre "sirene" per il tricolore<br />
Archiviati i Campionati Regionali, eccoci<br />
a presentare gli atleti che con i loro<br />
tempi si sono aggiudicati quello che<br />
rappresenta un po’ il sogno di tutti i<br />
nuotatori in questo periodo, cioè la partecipazione<br />
ai Campionati Italiani di<br />
Categoria Giovanili in vasca corta. Da<br />
due anni oramai la Federnuoto opta, per<br />
l’ammissione a questa fase, la scelta dei<br />
i primi 30 o 40 tempi nazionali riportati<br />
nelle varie gare disputate. Ben tre atleti -<br />
anzi atlete - fabrianesi ce l’hanno fatta ad<br />
entrare in questa graduatoria e si stanno<br />
allenando quindi per poter ben figurare<br />
nelle loro gare. Ecco le protagoniste.<br />
Almudena Colacito. Ancora un Campionato<br />
Italiano per lei con due gare<br />
individuale e 2 staffette precisamente<br />
100 delfino, 400 stile libero, la 4 x 200<br />
stile libero e la 4 x 100 mista frazione a<br />
delfino per lei. Stagione veramente strana<br />
per la nostra capitana che prepara per<br />
sua caratteristica la gara dei 200 delfino<br />
e si qualifica invece nei 100 stesso stile<br />
con un buonissimo 1’04”89 che gli vale<br />
il titolo di Campionessa Regionale Cadette<br />
e la piazzano al 22° posto in graduatoria<br />
nazionale. Non in perfette condizioni<br />
fisiche al momento della gara degli<br />
800 stile libero, portata ai campionati<br />
Italiani lo scorso anno, affronta con<br />
coraggio e grinta da vendere una prova<br />
crono nei 200 delfino subito dopo: la<br />
stanchezza si fa proprio sentire e non<br />
riesce a migliorare il suo personale. Non<br />
essendo però lei una che si abbatte così<br />
facilmente, sfodera un 400 stile libero<br />
Almudena, Marika e Martina<br />
veramente alla grande che un buon<br />
4’29”00 la fanno rientrare in graduatoria<br />
per questa sua nuova gara. Va benissimo<br />
così, le difficoltà fanno crescere e<br />
pertanto lei ha promesso scintille sia<br />
nelle sue gare individuali che nelle staffette…<br />
staremo a vedere..<br />
Marika Mearelli. Presente anche lei con<br />
due gare individuali di sua specialità 100<br />
e 200 stile libero e tre staffette due a stile<br />
libero 200 e 200 e mista: atleta interessante<br />
visto che potrà essere utilizzata sia<br />
con la sua categoria Juniores, che con<br />
quella superiore delle Cadette. Vanta un<br />
bel crono individuale nelle gare s stile<br />
libero: nei 100, infatti, un 59”59 la collocano<br />
al 19° posto in graduatoria ed un<br />
altrettanto interessante 2’09”25 nei 200<br />
stile libero la collocano al 33° posto<br />
nazionale. Buona la stagione della nostra<br />
Marika che senza strafare ha ottenuto<br />
buonissimi risultati: lei si sente ripetere<br />
spesso dagli addetti ai lavori che allenandosi<br />
di più potrebbe fare più, ma, visto<br />
che le cose gli vanno così forse per ora<br />
va bene quello che sta facendo con la<br />
speranza che, crescendo, si convinca che<br />
per ottenere di più è inevitabile fare di<br />
più... Anche lei siamo sicuri che ci sarà<br />
quando sarà il momento di esserci..<br />
Martina Battistoni. Finalmente presente<br />
la nostra Martina che dopo la delusione<br />
dello scorso anno rimasta fuori per<br />
pochi decimi dalla graduatoria nazionale<br />
nella gara dei 100 delfino, quest’anno<br />
grazie alla ottima prova nei metri 100<br />
stile libero con un crono di 1’02”84<br />
ottiene il pass per partecipare alle due<br />
staffette 4 x 100 e 4 x 200 stile libero.<br />
Emozionata e titubante per questa responsabilità,<br />
si sta allenando molto bene<br />
per non lasciare nulla di intentato e presentarsi<br />
pertanto ai blocchi di partenza al<br />
top della forma. Buona anche la prova<br />
nei mt 200 stile libero nella quale si spera<br />
possa migliorare il suo personale di<br />
2’15”45. Dimenticavo... un grosso in<br />
bocca al lupo ragazze!<br />
10’), Fabriano aveva ripreso quota nel<br />
secondo quarto grazie all’innesto di<br />
Maritano. L’espulsione dell’allenatore<br />
locale Vecchi ricuciva il punteggio sul<br />
29-26 al 15’.<br />
Ancora il lungo argentino della Spider<br />
firmava il primo – e unico – vantaggio<br />
cartaio sul 29-30. Ma, a cavallo del 2° e<br />
3° quarto, il Murri riprendeva quota e<br />
tornava a bucare la difesa fabrianese (47-<br />
42).<br />
Tuttavia la Spider non sembrava cedere,<br />
trovando in Imsandt un occasionale salvagente,<br />
in una serata in cui Usberti non<br />
ha visto il canestro. Nonostante ciò, la<br />
forbice riprendeva ad allargarsi in favore<br />
dei locali (63-51).<br />
I carneadi fabrianesi Gatti e Moscatelli –<br />
preziose seconde linee – perforavano<br />
con precisione dalla lunga distanza e<br />
accorciavano di nuovo il “gap” (74-71).<br />
Ma era l’ultimo, vero contatto fabrianese,<br />
perché Gianasi rispondeva a ripetizione<br />
e, quando Stanic commetteva il 5°<br />
fallo con successiva espulsione, la par-<br />
BASKET Varie<br />
I 53rd volano<br />
SERIE D - L'Olimpia Fabriano è stata<br />
battuta in casa dalla Cestistica Ascoli per<br />
52-62. Tabellino fabrianese: Paleco 1,<br />
Bugionovo M. 11, Carnevali 2, Staffaroni<br />
6, Jachetta 5, Pallotta 18, Sacco 1,<br />
Sforza, Petruio 2, Servadio 6; all. Lupacchini.<br />
Domenica appuntamento in trasferta<br />
ad Amandola.<br />
PROMOZIONE - E' stato un derby dagli<br />
alti contenuti agonistici, quello di venerdì<br />
scorso tra 53rd<br />
Fabriano e Blues<br />
Fabriano in una palestra<br />
Morea davvero<br />
gremita e "caliente".<br />
L'hanno spuntata<br />
i 53rd per 76-<br />
67, che adesso sono<br />
davvero ad un pas-<br />
Cecchini (53rd)<br />
so dalla promozione<br />
in serie D. I tabel-<br />
lini. 53rd: Latini 8, Ninno, Ruggeri 17,<br />
Cecchini 29, Fabrianesi, Mazzoni 2,<br />
Narcisi, Tiberi 9, Corradini 7, Lezzerini<br />
4; all. Cassoli. Blues: Sacco 5, Molinelli,<br />
Chiarucci 14, Carnevali 12, Bonomo 4,<br />
Gerini 14, Pierotti 13, Biancini 2, Rossini,<br />
Mearelli 3; all. Abbati. Sono tornati<br />
alla vittoria anche gli Evergreen Fabriano<br />
per 64-51 sulla Futura Osimo. Il<br />
tabellino: Mearelli 2, Battistoni 2, Tavolini<br />
4, Moscatelli 4, Sassi 9, Sordi 10,<br />
Bernardini 13, Taruschio 20; all. D'Innocenzo.<br />
PRIMA DIVISIONE - Gran colpo dei<br />
Brown Sugar Fabriano, che hanno imposto<br />
l'alt alla capolista Polverigi sbancando<br />
il palasport avversario per 51-53.<br />
Ottimo successo anche quello del Cerreto<br />
in casa del Lonky Fabriano per 54-<br />
56. Per i cerretesi hanno giocato: Di<br />
Ronza 17, Costantini 15, Gratani 10,<br />
Liendo 4, Brescini 3, Mari 3, Stroppa 2,<br />
Galantini 2, Busco, Vegliò; all. Carsetti.<br />
Il Lallobasket Sassoferrato, infine, ha<br />
fatto suo il derby con i Dragons Fabriano<br />
per 66-52.<br />
f.c.<br />
Il play Nicolas Stanic,<br />
protagonista di un match<br />
alterno, nel finale<br />
è stato espulso<br />
(foto di Tomas Pistola<br />
e Serena Buscarini)<br />
tita se ne andava definitivamente, fino al<br />
93-78 conclusivo. "Siamo stati in difficoltà<br />
fin dai primi minuti - a parlare è il<br />
direttore sportivo biancoblù, Gabriele<br />
Martinelli - I bolognesi hanno messo in<br />
campo la determinazione che serve quando<br />
si vuole vincere. Mentre alcuni nostri<br />
giocatori sono incappati in una giornata<br />
storta al tiro (Usberti ed Imsandt in<br />
primis, ndr) e, nel complesso, la nostra<br />
difesa è stata tutt’altro che solida: spesso<br />
abbiamo subìto i rimbalzi offensivi e le<br />
rotazioni, sopratutto nel primo quarto,<br />
sembravano sconosciute ai nostri giocatori.<br />
Ma recriminare ora non serve: bisogna<br />
rimboccarsi le maniche, ritrovare<br />
concentrazione e guardare avanti con<br />
spirito positivo fin dalla prossima partita".<br />
Ora per la Spider c’è in programma<br />
un’altra trasferta, sabato 27 marzo a<br />
Ponte San Giovanni contro la Reale<br />
Mutua Perugia (ore 21). Obiettivo, neanche<br />
a dirlo, tornare alla vittoria.<br />
Ferruccio Cocco<br />
SERIE C DILETTANTI<br />
Spider Fabriano e Santarcangelo 40;<br />
Castel S. Pietro 36; Umbertide 34;<br />
Murri Bologna 32; Castel Guelfo 30;<br />
Porto Sant’Elpidio 28; Montegranaro<br />
e Foligno 26; Trebbo e Perugia 20;<br />
Castelfranco 18; Salus Bologna 16;<br />
Tolentino e Todi 14; Gubbio 8.<br />
SERIE C REGIONALE<br />
Montegranaro 50; Macerata 48; P.<br />
Recanati 36; Pedaso 34; Sil. Pesaro<br />
e P.S. Giorgio 30; Halley Matelica 28;<br />
Chiaravalle e S. Benedetto 26; Marzocca<br />
24; P. Potenza e Fano 22;<br />
Montemarciano 20; Lor. Pesaro e Jesi<br />
14; Fermo 8.<br />
SERIE D<br />
Recanati 42; Castelfidardo 36; Castelraimondo<br />
32; Ascoli 30; Elpidiense<br />
28; San Severino e Morrovalle 24;<br />
Amandola e Olimpia Fabriano 22;<br />
27<br />
MURRI BOLOGNA 93<br />
SPIDER FABRIANO 78<br />
MURRI BOLOGNA - Piccinini 2<br />
(1/3, 0/1), Martelli 10 (5/6, 0/3),<br />
Beccari (0/2 da tre), Iattoni ne, Mini<br />
21 (0/1, 4/6), Dalloca 5 (1/4, 1/1),<br />
Gianasi 20 (8/11, 1/4), Tassinari 14<br />
(5/7, 1/8), Bianchini 18 (4/4, 3/4),<br />
Pallotti 3 (1/3 da tre). All. Vecchi-<br />
Roveri<br />
SPIDER FABRIANO - Moscatelli<br />
10 (2/2, 2/5), Venturi 16 (7/10)<br />
Stanic 13 (3/3, 1/5), Imsandt 8 (3/<br />
7, 0/5), Usberti 3 (0/7, 1/5), Cecchini<br />
ne, Gatti 12 (0/1, 4/4), Quercia<br />
7 (2/5, 1/4), Servadio ne, Maritano<br />
9 (2/2 da due). All. Cerini<br />
NOTE – Parziali: 22-11, 18-26, 23-<br />
22, 30-19. Tiri liberi: Bol. 12/20,<br />
Fab. 13/19. Tiri da due: Bol. 24/36,<br />
Fab. 19/37. Tiri da tre: Bol. 11/32,<br />
Fab. 9/28. Rimbalzi: Bol. 32, Fab.<br />
36.<br />
BASKET Serie C Regionale<br />
Halley si inchina a Macerata<br />
Sconfitta abbastanza pe-<br />
tre), Torselletti, Santini 8<br />
sante quella subita dal-<br />
(3/3, 0/3), Cappannini 8<br />
l'Halley Matelica a Ma-<br />
(4/10). Il Matelica ora è al<br />
cerata (106-89). Priva -<br />
settimo posto con due pun-<br />
come più volte evidenziati<br />
di vantaggio su Chiarato<br />
- di Rosei e Vico, la<br />
valle e San Benedetto, quin-<br />
compagine matelicese ha<br />
di in piena zona play-off<br />
avuto anche una scarsa<br />
(vi accedono le otto squa-<br />
percentuale al tiro da tre<br />
dre: dalla seconda all'otta-<br />
punti (appena il 24%) e<br />
va).<br />
molte palle perse (ben 15).<br />
La zona retrocessione è in-<br />
Coach Sonaglia ha quindi<br />
vece a sei punti di distanza.<br />
dato anche un po’ di spa-<br />
L’Halley è attesa ora da<br />
zio ai giovani Torselletti e<br />
due confronti casalinghi<br />
Picchietti. Comunque,<br />
abbordabili contro S. Be-<br />
questa era una confitta prenedetto<br />
(sabato 27 marzo<br />
ventivabile contro un'avversaria<br />
lanciatissima. Ta-<br />
Gabriele Nizi ore 18) e Montemarciano,<br />
intervallati da una trasferta<br />
bellino: Sorci 23 (2/2, 4/10), Marcellini proibitiva a Montegranaro. La salvezza<br />
4 (1/2 da due), Picchietti (0/1 da due), è quasi matematica e restano molte le<br />
Pellacchia 12 (1/2, 2/10), Prioretti 15 (5/ possibilità di accedere ai play-off.<br />
8, 1/4), Nizi 19 (7/8, 0/1), Monna (0/1 da<br />
Egidio Montemezzo<br />
Fermo 20; Camerata Picena 18; Vallesina<br />
16; Civitanova 14; P.S. Giorgio<br />
12; New Jesi 8.<br />
PROMOZIONE (ANCONA)<br />
53rd Fabriano 32; Evergreen Fabriano<br />
24; P73 Ancona 23; Aesis Jesi 22;<br />
Fut. Osimo 20; Blues Fabriano 18;<br />
Camp. Ancona, Castelfidardo e Cesanella<br />
14; Magic Jesi e Din. Ancona<br />
8; Chiaravalle 6.<br />
PRIMA DIVISIONE<br />
Polverigi 18; Roosters Senigallia e<br />
Lallobasket Sassoferrato 14; Maior<br />
Senigallia, Brown Sugar Fabriano e<br />
Lonky Fabriano 12; Dragons Fabriano<br />
10; Cerreto 8; Pro Osimo 4; Osimo<br />
Basket 2.
28<br />
SPORT <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
CALCIO Eccellenza<br />
Una settimana da leoni!<br />
In quattro giorni la Fortitudo ha battuto Vis Macerata e Fermana<br />
E’ la settimana della svolta, con ogni<br />
probabilità. La Fortitudo Fabriano azzecca<br />
l’accoppiata vincente fra Vis Macerata<br />
(2-0) e Fermana (1-0), mettendo<br />
un mattone importante sulla salvezza a<br />
coronamento di un campionato, comunque,<br />
senza troppi affanni. Cronaca Vis<br />
Macerata-Fortitudo. Nella partita più<br />
delicata dell’anno, la Fortitudo non tradisce.<br />
Un 2-0 perentorio, che rischia di<br />
far scorrere i titoli di coda sulla stagione<br />
sfortunata della Vis Macerata, mai così<br />
vicina al ritorno in Promozione. Tresoldi<br />
opta per alcuni cambi rispetto all’ultima<br />
partita interna. Diaz sostituisce Ippolito<br />
sulla linea difensiva, con Ruggeri che va<br />
a ricoprire l’out destro. Davanti, insieme<br />
a Trimarco, ci sono Biocco e Piermattei,<br />
VIS MACERATA 0<br />
FORTITUDO FABRIANO 2<br />
VIS MACERATA – Bertani, Luciani<br />
(46’ Tamburrini), Scoccia, Hudaied,<br />
Cangiano, Ramaccini (62’<br />
Lucentini), Moreno, Palanca, Latini<br />
(80’ Rapacci), Verazzo, Natalini.<br />
All. Cicarè.<br />
FORTITUDO FABRIANO – Latini,<br />
Ruggeri (91’ Ippolito), Diaz, La<br />
Mantia, Santinelli, Ercoli, Biagini,<br />
Lazzoni, Biocco (65’ Pandolfi), Trimarco,<br />
Piermattei (67’ Bazzucchi).<br />
All. Tresoldi.<br />
RETI - 26’ Biagini, 77’ Lazzoni (rig.).<br />
in luogo di Gaggiotti e Pandolfi. La<br />
Fortitudo impone subito il suo gioco. Al<br />
minuto 11, Biagini si avventa su una<br />
respinta della difesa locale, ma calcia alto<br />
da posizione favorevole. Al 17' sugli<br />
sviluppi di un corner, la palla attraversa<br />
tutta l’area e sul palo lungo arriva prima<br />
di tutti ancora l’ala ex Fossombrone, che<br />
in diagonale non trova lo specchio della<br />
porta. La Vis replica al 23' con uno<br />
spiovente tagliato di Verazzo che pesca<br />
Hudaied, impreciso nella conclusione. I<br />
rossoblu si muovono meglio e al 26'<br />
sugli sviluppi di una lunga rimessa,<br />
Biagini anticipa tutti e firma il vantaggio.<br />
La Vis è colpita duramente e la Fortitudo<br />
controlla abilmente la gara Al 32' Trimarco<br />
sfiora l’eurogol con un sinistro da<br />
FORTITUDO FABRIANO 1<br />
FERMANA 0<br />
FORTITUDO FABRIANO – Latini,<br />
Ruggeri, Diaz, La Mantia, Santinelli,<br />
Ercoli, Biagini (92’ Cecchetto),<br />
Lazzoni, Pandolfi, Trimarco (76’<br />
Alessandrini), Bazzucchi (59’ Ippolito).<br />
All. Tresoldi.<br />
FERMANA – Ruspantini, Troli,<br />
Cardinali, Angelini, Cameli, Cristofari<br />
(40’ Spinozzi), De Reggi (68’<br />
Pompei), Tonelli, Savoldi (64’ Cazzella),<br />
Cacciatori, Cicotello. All.<br />
Beni.<br />
RETE - 30’ Lazzoni.<br />
Consueta panoramica sulle squadre giovanili della Fortitudo Fabriano. Il gol di<br />
Forgione non basta alla Juniores di Franco Stortini, sconfitta 2-1 in trasferta dal<br />
Vallesina. Sono scesi in campo: Pecci, Monticelli, Baroni, Pierotti, Latini W., Rango<br />
(Valentini), Forgione, Ottavi, Pallotta, Micheletti, Ercoli.<br />
Battuta d’arresto anche per gli Allievi, che perdono la gara contro la formazione<br />
Arcobaleno per 0-2. Sono scesi in campo: Ferretti, Smargiassi, Fedeli (Zampetti),<br />
Conti (Cannoni), Vecchi (Schincaglia), Landini (Baroni), Coppari, Farneti (Bravetti),<br />
Vincioni, Angeletti, Marinelli (Agostinelli).<br />
Continua la marcia vincente dei Giovanissimi ‘95 di Pino Crocetti, saldamente in vetta<br />
alla classifica, che travolgono la Futsal 8-0. Turno di riposo per i Giovanissimi ‘96<br />
di Gaetano Ranaldi, cui è stata rinviata la partita contro Le Torri. Gli Esordienti ‘97<br />
di Augusto Mariangeli e Francesco Ruggeri si sono imposti 3-0 in trasferta contro<br />
la Falconarese, mentre gli Esordienti ‘98 di Massimo Petrucci hanno perso in casa<br />
2-1 contro il Junior Jesina.<br />
l.c.<br />
fuori area deviato da Bertani. Nel finale,<br />
ci prova Verazzo con una punizione dal<br />
limite che sfiora il palo. Il copione del<br />
match non cambia nella ripresa, con la<br />
Fortitudo a comandare le<br />
operazioni. Al 57' azione<br />
di rimessa ospite, Biagini<br />
per Trimarco, cross e bella<br />
girata di Piermattei respinta<br />
da Bertani. Successivamente,<br />
la Fortitudo<br />
sfiora ancora una volta<br />
il raddoppio con un sinistro<br />
improvviso di Trimarco.<br />
La seconda rete<br />
tarda solo di qualche minuto,<br />
perché al 77' la trat-<br />
tenuta fallosa di Palanca<br />
su Pandolfi determina il<br />
calcio di rigore, realizzato con la solita<br />
freddezza da capitan Lazzoni. Cronaca<br />
Fortitudo-Fermana. Al Comunale di<br />
Fabriano arriva una Fermana in crisi,<br />
reduce da quattro sconfitte consecutive<br />
e dal fresco cambio di allenatore con<br />
Roberto Beni (ex vice di Davide Ballardini<br />
a Cagliari in serie A nel 2005/2006)<br />
subentrato a De Amicis. Tresoldi conferma<br />
la formazione di Macerata, eccezion<br />
fatta per l’avvicendamento di Biocco<br />
con l’ex di turno Pandolfi e di Piermattei<br />
con Bazzucchi. L’inizio è di marca<br />
ospite. Al 6’ Savoldi (figlio d’arte, ex<br />
Napoli e Reggina) devia il cross di De<br />
Reggi sopra la traversa della porta difesa<br />
da Latini. Al 12’ è una punizione di<br />
Angelini ad impensierire l’estremo di-<br />
fensore fabrianese, bravo ad opporsi<br />
con i pugni. I “canarini” combinano<br />
poco altro da qui in avanti, con la Fortitudo<br />
che sale in cattedra. Al 20’ Pandolfi<br />
non è pronto alla deviazione<br />
sottoporta. La rete<br />
che decide il match arriva<br />
dieci minuti più tardi,<br />
quando capitan Lazzoni<br />
disegna una punizione<br />
splendida, imprendibile<br />
per Ruspantini. Nella ripresa,<br />
il rosso diretto<br />
sventolato da Paolini a<br />
La Mantia (al 55’), per un<br />
fallo duro, non fa tremare<br />
i rossoblu, sempre com-<br />
patti nel difendersi senza<br />
Lazzoni sempre decisivo patemi. Anzi, le occasioni<br />
maggiori capitano ancora per i fabrianesi.<br />
Al 57’ Pandolfi reclama un calcio<br />
di rigore per l’uscita scomposta di Ruspantini,<br />
poi è la volta di Lazzoni (ancora<br />
su punizione) e infine di Trimarco, la cui<br />
conclusione centrale finisce fra le braccia<br />
del numero uno gialloblu. I 42 punti<br />
in carniere consentono a Tresoldi di<br />
guardare con maggiore tranquillità alla<br />
prossima sfida, in programma domenica<br />
29 marzo a Grottammare. Sarà l’ultimo<br />
turno prima delle vacanze pasquali e un<br />
ulteriore risultato positivo per i rossoblu<br />
(giunti a sette partite utili nelle ultime<br />
otto) potrebbe trasformare gli ultimi<br />
quattro impegni di campionato in una<br />
semplice formalità.<br />
Luca Ciappelloni<br />
CALCIO Giovanili Fortitudo CALCIO Junior Matelica<br />
Giovanissimi sull'ottovolante Gli Esordienti fanno quaterna<br />
CALCIO a 5 Amatori Uisp CALCIO Varie<br />
E' fuga a due Matelica cresce<br />
L’8° giornata di ritorno del campionato Amatori di PROMOZIONE - Ancora un pareggio per il Fa-<br />
calcio a 5 non ha riservato sorprese; le prime due in briano Calcio di mister Giacometti: 0-0 con il<br />
classifica hanno continuato la loro marcia, visto che Castelfidardo. Prossimo match a Fermignano.<br />
la capolista Ecotec ha superato per 5-1 il Real PRIMA CATEGORIA - Nel girone B, situazione<br />
Santamaria con Fiorani autore di una tripletta e il ormai critica per il Cerreto dopo la sconfitta rime-<br />
Sassofootball Five si è imposto per 9-3 sul Diasen diata per 3-1 ad Apiro (rete cerretese di Rossi). La<br />
Melano. Il Napoli calcio a 5 è stato battuto di stretta salvezza inizia ad essere molto, molto difficoltosa.<br />
misura dal Dream Team Tonini per 2-1, mentre si Prossima partita in casa con San Costanzo. Nel<br />
è registrato il successo del Varano sul Garden Boys girone C, il Matelica ha sbancato Caldarola per 0-<br />
Elettroscar per 5-4. Quindi la vittoria esterna del Bar 2 (reti di Bruno Magnatti ed Alessandro Ruggeri)<br />
Tabaccheria Spighi per 9-6 sul Sassoferrato calcio e continua la corsa verso i play-<br />
ed il ritorno del successo del Campodonico Amatori off. Sabato si gioca Matelica-Mon-<br />
per 2-0 sul Club Azzurro. Un turno di riposo per il tecosaro.<br />
Bar Tender. Ecco la classifica: Ecotec 49, Sassofo- SECONDA CATEGORIA - Il<br />
otball Five 47, Napoli calcio a 5 42, Sassoferrato Sassoferrato Genga di mister<br />
calcio 29, Varano 28, Diasen Melano e Bar Tabac- Azzeri (foto) è stato fermato sullo<br />
cheria Spighi 25, Real Santamaria 24, Dream Team 0-0 a Pergola dal Fratte. Prossima<br />
Tonini 23, Campodonico Amatori 14, Garden Boys gara, sfida diretta contro l'Arcevia<br />
Elettroscar e Bar Tender 13, Club Azzurro 0. Il Cabernardi in un match d'alta clas-<br />
programma della prossima giornata è il seguente: sifica.<br />
sabato 27 marzo a Campodonico ore 15 Campodo- TERZA CATEGORIA - L'Albacina ha piegato 2-<br />
nico Amatori-Sassofootball Five, a Sassoferrato 0 il Morro d'Alba. Il derby tra Argignano e Futsal<br />
ore 15 SAssoferrato calcio a 5-Dream Team Tonini, Fabriano è terminato 2-2. Il Serradica è stato<br />
antistadio di Fabriano ore 14 Bar Tender-Napoli battuto a domicilio per 1-2 dal Maiolati. Prossimo<br />
calcio a 5, ore 15 Varano-Bar Tabaccheria Spighi, turno: Castelbellino - Argignano, Futsal Fabriano<br />
ore 16 Ecotec-Garden Boys Elettroscar. Domenica - Mosaico, Massaccio - Albacina e Rosora Angeli<br />
28 marzo ore 10.30 Club Azzurro-Real Santamaria. - Serradica.<br />
Riposa il Diasen Melano.<br />
Ferruccio Cocco e Luca Pietrella<br />
È stata confermata, per la Polisportiva Junior Matelica, la certificazione a scuola<br />
calcio. A sei anni dalla nascita (nel 2004), il progetto di Sigismondo Mosciatti, dei<br />
dirigenti, degli allenatori e degli oltre 240 ragazzi matelicesi - e non solo - inizia a<br />
diventare sempre più solido. Sui campi, siamo entrati nelle fasi decisive di tutti i<br />
campionati provinciali giovanili e le nostre squadre si stanno muovendo bene non<br />
subendo neanche una sconfitta questa settimana. Pareggio per gli Allievi del ’93, in<br />
casa con la terza in graduatoria Montefano. Ennesimo punto che non smuove la<br />
classifica, sesto posto e possibilità di vincere un campionato tanto ambito che iniziano<br />
a sfumare. Pareggiano anche i Giovanissimi del ‘95\96 e gli Esordienti del ’97; i primi<br />
1-1 in casa del Bagliano Calcio a Mogliano, gli altri sempre 1-1 a Matelica contro<br />
la Civitanovese. Vittoria invece per gli altri Esordienti del ’98: 4-1 rifilato fuori casa<br />
alla Samb Montecassiano. Vincono anche i più piccoli, i Pulcini del 2000, che divisi<br />
come al solito in due squadre, hanno vinto 2-1 a Petriolo e pareggiato 1 a 1 a<br />
Civitanova.<br />
Riccardo Antonelli<br />
PODISMO Avis<br />
Una s...Trasimeno<br />
I fabrianesi della Podistica Avis presenti<br />
anche sul Lago Trasimeno il 7<br />
marzo scorso, in una gara ricca di<br />
alternative per i partecipanti che hanno<br />
potuto optare per un percorso di 15, 22<br />
o 30 chilometri. In tutto erano 25 i<br />
fabrianesi. Nella 30 chilometri, da segnalare<br />
la performance di Claudio Berettoni,<br />
classificatosi al 13° posto assoluto<br />
con il tempo di 2 ore 06 minuti<br />
e 45 secondi. Hanno scelto questo<br />
percorso anche Mauro Moschini (2h 34’ 01”), Mimmo Fiorucci<br />
(2h 41’ 02”), Alfio Faggioni (2h 49’ 57”), Sabina Rossi<br />
(2h 59’ 54”) ed Erika Baldoni (2h 59’ 55”). In tre hanno corso<br />
la 22 chilometri: Domenico Nicoletta Puzzillo (1h 53’ 25”),<br />
Maria Bornoroni (1h 54’ 07”) ed Ivan Borioni (1h 55’ 42”).<br />
La maggior parte del gruppo fabrianese ha partecipato alla 15<br />
chilometri: Stefano Corrieri (1h 03’ 50”), Mario Santori (1h<br />
05’ 24”), Gabriele Salvatori (1h 07’ 00”, nella foto), Amedeo<br />
Bucchi (1h 07’ 53”), Marco Frascarello (1h 08’ 50”), Luca<br />
Gambini (1h 09’ 27”), Sergio Balducci (1h 10’ 42”), Alessio<br />
Ricciotti (1h 13’ 22”), Roberta Rotili (1h 15’ 14”), Romualdo<br />
Burattini (1h 16’ 31”), Secondo Brandi (1h 19’ 26”), Otello<br />
Mariani (1h 19’ 32”), Paolo Lippera (1h 19’ 33”), Carlo Mori<br />
(1h 19’ 57”), Enzo Battistoni (1h 30’ 18”) e Maurizio Del Pio<br />
(1h 30’ 36”). Prossimo appuntamento il 5 aprile a Senigallia<br />
per una classica 10 chilometri.<br />
f.c.<br />
ECCELLENZA<br />
Samb 71; P.S. Lazzaro 59; Metauro<br />
57; Urbania 56; Jesina 52; Fermana<br />
e Tolentino 51; Montegranaro 45;<br />
Vis Pesaro e Fortitudo Fabriano 42;<br />
Grottammare 40; Biagio Nazzaro<br />
39; Fulgor Macerata 38; Montegiorgio<br />
37; Urbino 36; Cingolana e Castelfrettese<br />
35; Vigor Senigallia 34;<br />
Osimana 31; Vis Macerata 22.<br />
PROMOZIONE<br />
Belvedere e Rio Salso 58; Pergolese<br />
e Castelfidardo 56; Passatempo e<br />
Gallo 49; Fabriano 45; Ostra Vetere<br />
e Vismara Pesaro 42; Brandoni Ancona<br />
e Sirolo Numana 39; Cagliese<br />
38; Camerano 32; San Marcello 30;<br />
Offagna 26; Vallesina e Fermignano<br />
23; Filottrano 19.<br />
PRIMA CATEGORIA gir. B<br />
Loreto 50; Falconara 49; Apiro 47;<br />
Ostra 46; Monserra 45; S. Costanzo<br />
40; Filottrano 38; San Biagio 37;<br />
Barbara 34; Laurentina 31; Folgore<br />
28; Borghetto 26; Osimo 25; Chiaravalle<br />
e Marzocca 24; Cerreto 19.<br />
PRIMA CATEGORIA gir. C<br />
P. Recanati 63; Pollenza 47; Montefano<br />
45; Camerino e Matelica 41;<br />
Montelupone 40; Montecassiano 36;<br />
Mogliano e M.S. Pietrangeli 34;<br />
Cluentina 31; Treia 28; Montecosaro<br />
27; Lorese 25; H. Recina 24;<br />
Urbisalviense 21; Caldarola 13.<br />
SECONDA CATEGORIA gir. C<br />
Marotta 52; Della Rovere 47; Sassoferrato<br />
Genga e Arcevia Cabernardi<br />
43; Monte Porzio e Mondolfo 41;<br />
Corinaldo 39; Matina 37; Frontone<br />
33; Pontesasso 29; Torre e Montemarciano<br />
28; Brugnetto 25; Senigallia<br />
22; Fratte 20; Montignano 19.<br />
TERZA CATEGORIA gir. D<br />
P.S. Marcello 57; Castelbellino 49;<br />
Maiolati 45; Albacina 40; Argignano<br />
37; Pianello 34; Morro d'Alba 30;<br />
Serradica 29; Borgo Jesi 28; Urb.<br />
Apiro 17; Rosora An. 16; Futsal Fabriano<br />
15; Mosaico 13; Massaccio 3;<br />
SERIE C1 - CALCIO A 5<br />
Monturano 63; Urbino 62; Jesi 48;<br />
Lucrezia 47; Juventina 41; Moie 39;<br />
Corinaldo 37; Torrese 36; Tenax 34;<br />
Bocastrum, Fano e Morrovalle 33;<br />
Falconara 32; Montegranaro 29; Pietralacroce<br />
27; Vigor Fabriano 0.<br />
SERIE C2 - CALCIO A 5<br />
San Severino 62; Macerata 54; Recanati<br />
51; Appignano 47; Gagliole<br />
42; Castelbellino 40; Virtus Fabriano<br />
39; Real Fabriano 38; Ottrano 36;<br />
Camerino 35; Conero 34; Campocavallo<br />
32; C. Lauri 29; Vallesina 25;<br />
Villa Musone 18; Littlehouse 13.<br />
CALCIO a 5 Varie<br />
Festeggia solo<br />
il Real Fabriano<br />
SERIE C1 - La Vigor Fabriano è stata<br />
sconfitta di misura in casa dalla Torrese<br />
per 2-3. Prossima partita sul campo della<br />
capolista Monturano.<br />
SERIE C2 - Successo rotondo, quello<br />
conquistato dal Real Fabriano: 5-2 sul<br />
quotato Recanati con reti di Baldoni,<br />
Ciculi, Salari e doppietta di Lazzari.<br />
Prossimo turno a Filottrano. Senza scampo,<br />
invece, la Virtus Fabriano, battuta<br />
5-3 ad Appignano. Sono andati in gol<br />
William Stroppa, Farneti e Cennini. Prossimo<br />
incontro per i ragazzi di mister<br />
Latini, sabato 27 marzo in casa contro il<br />
Gagliole (PalaGuerrieri, ore 15).<br />
f.c.<br />
Igor Baldoni<br />
del Real
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
SPORT<br />
GINNASTICA Ritmica VOLLEY Serie C donne<br />
Valeria d'argento<br />
mentre Julieta<br />
si esibisce all'estero<br />
Valeria Carnali vice-campionessa italiana<br />
nel Campionato di Categoria Junior<br />
Prima Fascia. La ginnasta fabrianese,<br />
in prestito alla Petrarca Arezzo in<br />
questa stagione, ha dimostrato in pieno<br />
il suo valore ottenendo il<br />
prestigioso secondo posto;<br />
nella stessa categoria<br />
ottima prova anche di Eleonora<br />
Cartoni, quarta ad<br />
un soffio dal podio. Marika<br />
Buratti in una agguerritissima<br />
finale delle<br />
Junior di Seconda Fascia,<br />
prende un meritato quinto<br />
posto davanti alle altre<br />
fabrianesi Katiuscia Pedica,<br />
undicesima e Valeria<br />
Rossi tredicesima. Questa<br />
è stata senza dubbio la<br />
gara con più tasso di qualità,<br />
in quanto sono presenti<br />
tutti i migliori talenti della ritmica<br />
con ambizioni di una rosea carriera.<br />
Cecilia Meriggiola, settima tra le Allieve<br />
di Seconda Fascia, poteva ambire a<br />
qualche posizione migliore, ma forse<br />
l’emozione non gli ha dato la tranquillità<br />
necessaria. Sofia Crescentini, decima<br />
nelle Allieve di Prima Fascia, alle<br />
prime armi avrà sicuramente molte altre<br />
occasioni per competere a questi livelli.<br />
Cristina Bosco, ventesima tra le Senior,<br />
un vero peccato in quanto sta attraversando<br />
un ottimo periodo di forma, ma<br />
Valeria<br />
Carnali<br />
sul podio<br />
sicuramente ha trovato<br />
una giornata particolarmente<br />
storta. La CariFabriano<br />
Ginnastica se ne<br />
torna da Terranuova<br />
Bracciolini con un podio<br />
ma ben otto ginnaste portate<br />
alle finali nazionali,<br />
sicuramente nessuno ne<br />
aveva altrettante.<br />
In campo internazionale<br />
momento di viaggi per<br />
Julieta Cantaluppi, che<br />
si trova in Bulgaria per i<br />
locali campionati nazionali,<br />
in quanto ha anche<br />
passaporto bulgaro, inti-<br />
tolati alla sua famosa nonna fondatrice<br />
della ritmica Julieta Shishmanova, e per<br />
il Torneo Internazionale di Varna. Poi<br />
trasferimento al Centro Federale di Desio<br />
per il raduno della Nazionale italiana,<br />
poi partenza per la Germania dove a<br />
Brema il 17 e 18 aprile rappresenterà<br />
l’Italia ai Campionati Europei.<br />
CICLISMO Lions Club<br />
Il grande Francesco Moser ospite dei "leoni"<br />
Francesco Moser, ospite d’eccezione al<br />
Lions Club di Fabriano. L’ex ciclista su<br />
strada e pista, italiano tra i più affermati<br />
degli anni Settanta e Ottanta, con 273<br />
vittorie su strada da professionista, ad<br />
oggi il ciclista italiano con il maggior<br />
numero di successi, si è raccontato ai<br />
soci del Club della città carta grazie all’impegno<br />
del presidente del Lions Paolo<br />
Notari.<br />
Quest’ultimo ha organizzato con cura<br />
l’interessante serata aperta dal cerimoniere<br />
Attilio Parca, che ha introdotto<br />
l’altro convitato tutto made in Fabriano,<br />
Giorgio Farroni, performer ma di paraciclismo,<br />
che dal 2001 ad oggi ha vinto<br />
18 campionati italiani tra strada, crono<br />
e pista,partecipando a numerose gare<br />
internazionali di coppa Europa, al campionato<br />
europeo nel 2005 ed i mondiali<br />
nel 2006 e nel 2007 piazzandosi sempre<br />
nei 10 a livello mondiale. A degno<br />
coronamento della conviviale,<br />
Giampiero Marinelli,<br />
dell’Associazione Ciclistica<br />
Frasassi MTP, ha presentato<br />
la prova Unica del Campionato<br />
Regione Marche<br />
RxCm, denominata “Appennino<br />
SuperBike”.<br />
La meglio conosciuta “mitica<br />
100 km” che si terrà il 5<br />
settembre a Fabriano, ha<br />
spiegato Marinelli “è un’opportunità<br />
per promuovere<br />
l’Appennino umbro-marchigiano.<br />
Non a caso l’abbiamo<br />
sottotitolata 1° Trofeo<br />
delle Pievi Abbazie e Monasteri<br />
tra Marche ed Umbria,<br />
articolandola su un percorso<br />
estremo, lungo di quasi 100 km per 3658<br />
mt di dislivello, che da Fabriano raggiunge<br />
Fossato, Sigillo, Costacciaro e<br />
Ragazze in picchiata<br />
tra calo e infortuni:<br />
dov'è la vittoria?<br />
Non conosce appigli la marcia derelitta<br />
della Pallavolo Fabriano. La formazione<br />
fabrianese è caduta infatti anche a<br />
Jesi per 3-0, facendo ulteriormente lievitare<br />
i già eloquenti numeri: sesta sconfitta<br />
consecutiva, vittoria che manca da<br />
più di due mesi (3-2 in casa con Bottega,<br />
era il 22 gennaio) e l’ennesimo infortunio,<br />
che stavolta ha flagellato il reparto<br />
centrale, l’unico finora rimasto<br />
pressoché immacolato. Dalla disfatta<br />
con la Pieralisi, infatti, è uscita con la<br />
caviglia claudicante Federica Mancini<br />
Palamoni, che proverà a recuperare per<br />
l’ultima giornata contro Loro Piceno.<br />
Allo stato attuale, la gara che deciderà il<br />
futuro delle cartaie.<br />
“Non ne veniamo fuori”. Il morale, in<br />
via Vittorio Veneto, è sotto i tacchi.<br />
“Non possiamo più negare la drammaticità<br />
della situazione – si sfoga coach<br />
Mosca – perché anche a Jesi abbiamo<br />
assunto un atteggiamento non tollerabile.<br />
Ho difeso la squadra per tutta la stagione,<br />
ma quando si smette di lottare<br />
mancano i presupposti minimi per continuare<br />
a farlo. E’ vero che abbiamo fatto<br />
bene quando ho avuto a disposizione<br />
un cambio per ogni ruolo e adesso faccio<br />
fatica solo a trovare sei persone ar-<br />
Paolo Notari mentre intervista Moser<br />
ritorno, per il quale servono gambe ben<br />
allenate”.<br />
Daniele Gattucci<br />
PIERALISI JESI 3<br />
PALLAVOLO FABRIANO 0<br />
(Parziali: 25-18, 25-15, 25-22)<br />
CLASSIFICA - Onsen Pagliare 46,<br />
Sacrata Pallavolo 45, Tancredi Libero<br />
Volley 42, Team 80 Gabicce<br />
38, Polisportiva Bottega 31, Pieralisi<br />
Jesi 29, Pallavolo Fabriano 29,<br />
Polisportiva Lorese 28. Lorese e<br />
Bottega una partita in più.<br />
ruolabili. Il problema degli infortuni incide<br />
e non poco, ma non possiamo più<br />
nasconderci. A Jesi, anche se eravamo<br />
in sette, potevamo fare di più. Il presidente<br />
è molto deluso, io stesso sono<br />
mortificato. Andiamo avanti alla giornata,<br />
con le ultime tre partite stagionali<br />
in casa, alla fine faremo i conti”.<br />
Calendario in soccorso? Questo<br />
weekend sarà cruciale. A tre tornate dal<br />
termine, venerdì (PalaGuerrieri, ore<br />
21.15) si torna a respirare aria di casa,<br />
anche se l’impegno con la capolista Pagliare,<br />
in piena lotta per la B2, è sulla<br />
carta proibitivo.<br />
Lorenzo Carsetti<br />
29<br />
RUGBY Giovanili<br />
La palla ovale piace ai ragazzi<br />
Domenica 21 marzo è stata giocata la<br />
partita di rugby tra le formazioni giovanili<br />
del Foligno e della Sef Stamura di<br />
Ancona, nelle file di quest’ultima militano<br />
anche sei giocatori di Fabriano, che<br />
hanno partecipato all’incontro, ed è allenata<br />
dal coach Sergio Papi, anche lui<br />
di Fabriano. La giornata primaverile ha<br />
favorito la presenza di un folto pubblico<br />
e lo spettacolo non è mancato e le<br />
due formazioni si sono incontrate a gioco<br />
aperto. Alla fine il risultato è stato di<br />
12-5 per la Stamura mentre il primo tempo<br />
si era chiuso con 33-22 per la SEF<br />
Stamura. Alla fine tutti quanti a festeggiare<br />
il terzo tempo al ristorante Cavallo<br />
Pazzo che ha preparato un gustoso Terzo<br />
Tempo per gli affamatissimi giocatori<br />
insieme al dottore Marcellini che ha<br />
presidiato l’incontro confortando i piccoli<br />
atleti durante la partita. Il coach Sergio<br />
Papi ha esternato questa dichiara-<br />
RUGBY Serie C<br />
Fabriano<br />
e Senigallia<br />
fanno pari<br />
Pareggio per 14-14 tra il Senigallia e il<br />
Fabriano Rugby. Partita a senso unico<br />
ma a fasi alterne. Primo tempo in mano<br />
ai padroni di casa che s’impongono segnando<br />
2 mete e relative trasformazioni.<br />
Nella ripresa i fabbri non ci stanno e<br />
ribaltano la situazione mettendo a segno<br />
altrettante 2 mete con trasformazioni.<br />
Purtroppo i fabrianesi non riescono<br />
ad andare oltre e si devono accontentare<br />
dei 2 punti per la classifica, portando a<br />
6 la serie di risultati utili consecutivi.<br />
Prossimo - e ultimo - incontro, domenica<br />
28 marzo, a Porto Sant’Elpidio contro<br />
i Crusaders.<br />
Classifica. Ascoli 65; San Marino 60;<br />
Amatori Marche 47; Sambenedettese<br />
40; Recanati 36; Fabriano 29; Moscosi<br />
di Cingoli 13; Crusaders Port Sant'Elpidio<br />
-15.<br />
zione: Questa manifestazione, che abbiamo<br />
pubblicizzato con un volantinaggio<br />
davanti le scuole medie di Fabriano<br />
sabato mattina, spero sia stata un chiara<br />
dimostrazione di quanto interessante risulta<br />
questo sport nella fascia adolescenziale,<br />
dove ha dato significativi risultati<br />
per stemperare alcune tendenze alla indisciplina<br />
e alla violenza trasferendole<br />
nella sfera ludico-sportiva nella quale i<br />
ragazzi ritrovano il gruppo di appartenenza<br />
ed una nuova identità sociale. Il<br />
Presidente della Sezione Rugby, Cimino<br />
Ernesto, è rimasto molto felice di<br />
tutto il pubblico che partecipato alla<br />
manifestazione e ringrazia per la disponibilità<br />
del Circolo Ippico i Fratelli Bonazzelli<br />
e per la professionalità i gestori<br />
di Cavallo Pazzo che preparato un succoso<br />
e generoso Terzo Tempo negli ampi<br />
e accoglienti locali del piano terra che<br />
ospitano la birreria-vine bar.<br />
PATTINAGGIO Gare<br />
"Rotelle" ok<br />
Ricomincia la stagione agonistica del<br />
pattinaggio e per la Fortitudo Fabriano<br />
sono subito campionati provinciali<br />
su pista a Pianello Vallesina, domenica<br />
scorsa. Buoni i responsi per gli atleti<br />
fabrianesi: tra i Giovanissimi 2° posto<br />
per Denise Carmeli nella destrezza e nei<br />
400 in linea, 8° Diego Loretelli nella<br />
destrezza e 10° nella 400 in linea; tra gli<br />
Esordienti 4° Erica Greci nella destrezza<br />
e 6° negli 800 in linea, 8° Camilla<br />
Fattori nella destrezza e 7° negli 800 in<br />
linea, 1° Ruben Gagliardini nella destrezza<br />
e 2° negli 800 in linea, 2° Raimondo<br />
Quaranta nella destrezza e 3°<br />
negli 800 in linea, 1° Alice Comodi<br />
Ballanti nella destrezza e 1° negli 800 in<br />
linea; tra i Ragazzi 2° Desirèe Carmeli<br />
nei 2 giri sprint e 3° nei 1.000 in linea;<br />
tra gli Junior 6° Leonardo Devito nei 2<br />
giri sprint, 5° nei 5.000 in linea e 2°<br />
nella 3.000 americana, 5° Giovanni<br />
Maddaloni nei 2 giri sprint, 6° nella<br />
5.000 in linea e 2° nella 3.000 americana;<br />
tra i Senior 10° Francesco Devito<br />
nei 2 giri sprint, 8° nella 5.000 in linea e<br />
2° nella 3.000 americana. Sabato 27<br />
marzo, "provinciali" su strada a Fabriano.<br />
Verrà chiusa la strada tra le due rotonde<br />
davanti la pista di pattinaggio.
30<br />
LETTERE in REDAZIONE<br />
Ma quale incuria...<br />
Parla il proprietario dello stabile chiamato in causa<br />
E’ Mario Quagliani il proprietario dello stabile situato davanti la chiesa<br />
di Sant’Onofrio (Scala Santa), il quale precisa la verità su questa vicenda<br />
che lo ha visto tirato in ballo indirettamente: “Mi sorprende che nella<br />
rubrica del vostro giornale Balilla Beltrame abbia riferito di cose che<br />
dimostra di non conoscere affatto. Non è vero che l’immobile è stato<br />
abbandonato nell’incuria, e ci tengo a precisarlo. Innanzitutto un’ordinanza<br />
del Sindaco di Fabriano Roberto Sorci, del 30 ottobre 2010, mi<br />
invitava a fare lavori di straordinaria manutenzione per la copertura del<br />
tetto. Parallelamente la Usl, nella persona di Virgilio Bernardi, della<br />
Prevenzione Ambientale della Usl, mi ha sollecitato a provvedere alla<br />
copertura del tetto di eternit che contiene<br />
fibre di amianto, e quindi<br />
alla messa in sicurezza dell’immobile”.<br />
Non solo, perché<br />
Mario Quagliani ha da tempo<br />
sviluppato dei progetti per realizzare<br />
appartamenti e un piano<br />
di recupero. Quindi, riferisce,<br />
non è di certo stato con le mani<br />
in mano. Tanto da aver affidato<br />
all’agenzia immobiliare Paoletti<br />
il mandato di provvedere alla valutazione<br />
e realizzazione del progetto<br />
che ha in mente da anni.<br />
Mi permetto disturbare, senza nessuna<br />
pretesa, dopo aver letto l’intervista<br />
fatta dal Sig. Spadavecchia<br />
sull’ultimo numero del giornale,<br />
per elencarvi alcune considerazioni<br />
da cittadino comune ma attento<br />
agli avvenimenti e alle chiacchiere<br />
“della campagna elettorale, deludente<br />
e approssimativa. Continuiamo<br />
a parlare di energie alternative,<br />
un blaterare a mio avviso senza<br />
costrutto e del tutto distaccate<br />
dalla realtà, o come si dice in termini<br />
da volgo, tanto per sentirsi<br />
parlare ed essere alla moda o “politicamente<br />
corretto”, io invece mi<br />
permetto una voce fuori dal coro<br />
omologato. Non vogliamo le centrali<br />
nucleari, ok, tanto ne abbiamo<br />
a iosa intorno a noi dalla Slovenia<br />
alla Francia (bisognerebbe<br />
che qualcuno ci spiegasse cosa succederebbe<br />
se il SuperPhoenix fran-<br />
cese, posizionato nell’Alta Savoia<br />
e quindi prossimo ai nostri<br />
confini, avesse fughe radioattive; le<br />
particelle chiederebbero il passaporto<br />
per venire in Italia?), intanto<br />
arricchiamo i francesi perchè ci<br />
fanno pagare salata (come la Svizzera<br />
e la Slovenia) l’energia che<br />
acquistiamo da loro e parafrasando<br />
Totò...intanto noi paghiamo.<br />
Secondo non vogliamo ne inceneritori<br />
ne termovalorizzatori e intanto<br />
portiamo i rifiuti in Germania<br />
che ce li fanno pagar cari per lo<br />
smaltimento e intanto...noi paghiamo.<br />
Blateriamo di fonti alternative....<br />
fotovoltaici o eolici...ma poi<br />
A quale DIO CREDERE?<br />
Caro D. Libero, è veramente una (bella) domanda. Se riflettiamo bene<br />
sul periodo che stiamo attraversando, la risposta che sorge spontanea è:<br />
il dio quattrino. In un mondo globale sta prevalendo la tendenza a farsi<br />
gli affari propri. Che ci piaccia o no il mercato e la sua competitività ci<br />
induce ad essere vincenti. Il problema è che: se fossimo tutti vincenti si<br />
arriverebbe alla parità (rischio solidarietà) annullando così la competitività<br />
del mercato. L’esempio calzante è la storia della savana dove convivono<br />
e corrono (liberi) leoni e gazzelle, con le note conseguenze. Vivere<br />
e non vegetare dovrebbe essere la normalità di questa nostra parentesi<br />
terrena. Il detto vivere e lasciar vivere dovrebbe essere una materia<br />
scolastica. Essere fratelli non vuol dire essere cugini. Essere cristiani non<br />
sottintende essere cattolici. Una vera società civile non si associa a leoni<br />
e gazzelle ma al confronto e il dialogo costruttivi. Allora sì che l’Altissimo<br />
saremmo tutti noi. Con affetto.<br />
Renzo Fioretti<br />
PERCHE'?<br />
Perché nazioni di antiche tradizioni, oggi<br />
in possesso dell’energia nucleare, invece<br />
di usarla per scopi pacifici, che porterebbero<br />
intere popolazioni, che soffrono la<br />
fame, ad una vita serena, minacciano di usarla, trasformandola in armi<br />
nucleari, contro altre nazioni? Perché politici di ogni corrente, promettono<br />
mari e monti, ai cittadini, pur sapendo che non potranno mantenere le<br />
loro promesse? Perché giovani famiglie si sfasciano, lasciando i propri<br />
figli in balìa della droga, della prostituzione e della violenza? Perché<br />
purtroppo hanno perso ogni speranza nel Dio della pace, della concordia<br />
e del rispetto della persona umana! Cosa fare dunque perché tutto ciò<br />
non si verifichi più? Rifugiamoci in massa nella preghiera, con perseveranza,<br />
con fiducia, con infinito amore, sicuri che il buon Dio, infinitamente<br />
misericordioso, abbia compassione di questa generazione perversa<br />
ed indichi a tutti la via che porta alla realizzazione di un mondo di<br />
serenità, di pace e di prosperità.<br />
b.d.<br />
L'immobile vicino<br />
alla Scala Santa<br />
Nucleare, altra campana<br />
Spesso tanti pregiudizi sulle energie alternative<br />
“Chiedo alle autorità comunali<br />
e alla Soprintendenza<br />
delle Belle Arti, che<br />
agiscano perché il mio<br />
progetto possa essere preso<br />
seriamente in considerazione<br />
e perché possa<br />
essere agevolato nella sua<br />
messa in pratica.<br />
Nell’articolo di giornale si<br />
faceva riferimento alla<br />
possibilità di abbattimento<br />
dell’immobile per costruire<br />
una piazza. In questa<br />
eventualità è evidente<br />
che pretenderei che mi<br />
venisse corrisposto il valore effettivo del bene, sul quale<br />
ho anche speso denaro di tasca mia per realizzare<br />
un’autorimessa”, chiosa Mario Quagliani.<br />
“Invito chi scrive articoli o fa rilievi attraverso il mezzo<br />
stampa, a non creare inutili allarmismi e a non<br />
mettere in cattiva luce i cittadini che si impegnano<br />
le pale eoliche non le vogliamo<br />
perchè deturpano l’ambiente, i fotovoltaici<br />
impossibili da realizzare<br />
perchè sei sottoposto a mille vincoli<br />
e permessi (Galasso, rispetto<br />
ambientale, vincoli ambientalistici)<br />
e 99 volte su 100 la sovraintendenza<br />
(che ha potere di veto) non<br />
ti concede il permesso. Allora domanda,<br />
forse ingenua, ma di che<br />
stiamo parlando? Cosa vogliono<br />
Verdi ed Ambientalisti che prima<br />
propongono e poi non ci dicono<br />
affatto come superare tutti i vincoli<br />
burocratici che tutto bloccano e<br />
rendono tutto ingessato e irrealizzabile...<br />
e io intanto continuiamo a<br />
per la risoluzione di un problema personale e collettivo”.<br />
pagare. Le ditte pur interessate e<br />
con ottimi sviluppi di ricerca oramai<br />
si rifiutano anche di presentare<br />
le domande con relativi progetti,<br />
che costano fior di migliaia di<br />
euro, (e vi potrei portare mille<br />
esempi e nomi) perchè se li vedono<br />
sempre respingere.<br />
Domanda, cari giornalisti, che dovreste<br />
essere la coscienza critica<br />
della nostra società, quindi con<br />
grandi responsabilità, ma continuiamo<br />
a parlare del sesso degli<br />
angeli, di pura e mera accademia o<br />
mai nella nostra vita quotidiana alle<br />
enunciazioni meramente di principio,<br />
si riuscirà mai a dare esecuzione<br />
pratica a mille idee che rimangono<br />
sempre e solo tali e il cittadino<br />
sempre più scettico e disilluso?<br />
Grazie della vostra accoglienza<br />
e attenzione.<br />
Luciano Pelucchini<br />
S.Vincenzo su più fronti<br />
L'Aquila tra le priorità<br />
La Società di San Vincenzo de’ Paoli Italiana riunita<br />
in Assemblea a Roma il 13 marzo, ha rinnovato le<br />
proprie cariche societarie. E’ stata eletta Presidente<br />
Nazionale la Signora Claudia Gorno Nodari di Brescia.<br />
Durante l’Assemblea il Presidente uscente, Avv.<br />
Luca Stefanini ha presentato il Bilancio del 2009. La<br />
San Vincenzo conta oltre 15.000 soci distribuiti in 84<br />
province Italiane. I suoi 1.500 gruppi (chiamati Conferenze)<br />
hanno distribuito aiuti alle famiglie in stato di bisogno<br />
per un valore di circa 15.000.000 euro in denaro e altri 15.000.000<br />
euro in beni di prima necessità. Un’attività che fa della San Vincenzo<br />
una realtà di Volontariato fra le più importanti nel nostro Paese.<br />
Durante l’incontro, la San Vincenzo ha deciso di rendersi protagonista di<br />
una ricostruzione a L’Aquila.<br />
Ha infatti stanziato un contributo di circa 300.000 euro che verranno<br />
utilizzati per l’installazione di una struttura da 500 mq (donata dalla<br />
VeniceEcoEvolution di Treviso) da adibire a Centro Studi Universitario,<br />
a cui sarà collegata una Casa per il Volontariato universitario. Questo<br />
centro sarà dedicato a Francesco Maria Esposito e Angela Antonia Cruciano<br />
in memoria del figlio di un Socio della San Vincenzo Aquilana e<br />
della sua fidanzata periti nel crollo della Casa dello Studente durante il<br />
sisma del 6 aprile 2009.<br />
Claudia Gorno Nodari, che guiderà la San Vincenzo per i prossimi sei<br />
anni, è molto attiva a Brescia ed è una delle fondatrici della Casa di<br />
Accoglienza per donne e bambini “Ozanam”. Inoltre è attualmente Presidente<br />
dell’Associazione “Dormitorio San Vincenzo” che gestisce tutte<br />
le strutture di accoglienza che la San Vincenzo Bresciana mette a disposizione<br />
dei poveri di questa città.<br />
Luciano Mariani<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
VIGILI<br />
solerti<br />
ma... pochi<br />
Desideriamo formulare un profondo<br />
e sentito ringraziamento ai Vigili<br />
del Fuoco che il giorno 21 febbraio<br />
sono intervenuti per spegnere<br />
l’incendio che si era sviluppato<br />
nella nostra abitazione.<br />
Un incendio violento e subdolo che<br />
ha comportato circa sei ore di intervento.<br />
Non stiamo a descrivere la paura,<br />
l’angoscia, lo stress che attengono<br />
alla nostra sfera privata, ciò che<br />
vogliamo, invece, evidenziare è<br />
proprio l’operato dei Vigili del<br />
Fuoco, di questo corpo che in più<br />
occasioni (come dimenticare la loro<br />
presenza durante i giorni dell’emergenza<br />
terremoto?) ha dimostrato<br />
una capacità unica, divenuta<br />
quasi proverbiale, di sapersi porre<br />
al fianco delle persone che si trovano<br />
in situazioni difficili, intervenendo<br />
con professionalità, umanità<br />
e grazia, portando conforto e<br />
soluzioni.<br />
Anche nel nostro caso è stato così<br />
e per questo siamo grati e riconoscenti.<br />
Tanto più se si considera il fatto,<br />
forse non conosciuto dalla maggior<br />
parte dei cittadini, che per il nostro<br />
territorio che si estende da Serra<br />
San Quirico a Genga, Sassoferrato,<br />
Arcevia, fino ai confini con<br />
l’Umbria, è previsto un organico<br />
di n. 7 vigili, che, in pratica, si riducono<br />
a 5 unità.<br />
VALE A DIRE CHE FABRIANO<br />
HA CINQUE VIGILI DEL FUO-<br />
CO.<br />
Inoltre la scala per gli interventi<br />
dall’alto (non sappiamo se questo<br />
sia il nome tecnico) necessaria nel<br />
nostro caso, deve arrivare da Ancona<br />
perché quella esistente a Jesi<br />
è oramai obsoleta.<br />
Fabriano non ha la scala.<br />
Questo è ciò che abbiamo appreso<br />
dalla nostra vicenda.<br />
Ovviamente i Vigili che intervengono<br />
nell’immediatezza dell’emergenza<br />
devono fronteggiare anche<br />
la mancanza di organico e di mezzi,<br />
probabilmente con qualche rischio<br />
in più anche per la loro incolumità<br />
e senza creare disservizi,<br />
perché i disservizi nel loro operato,<br />
potrebbero essere fatali e irrimediabili.<br />
Riteniamo che i nostri amministratori<br />
e la politica in generale debbano<br />
farsi carico di tale assurda situazione<br />
ed attivarsi per risolvere<br />
il problema della mancanza di organico<br />
e di mezzi in capo ai Vigili<br />
del Fuoco, che rappresentano un<br />
presidio di primaria importanza nel<br />
nostro territorio a rischio terremoti<br />
e incendi. Noi non sappiamo a cosa<br />
e a chi sia da ascrivere il depauperamento<br />
di risorse pubbliche che<br />
rappresentano servizi primari per i<br />
cittadini, ma certamente non possiamo<br />
accettare che una città come<br />
Fabriano con un territorio vasto e<br />
difficile abbia cinque vigili del fuoco,<br />
per cui rivolgiamo un appello<br />
ai politici locali affinché il problema<br />
venga fatto proprio e posto all’ordine<br />
del giorno con la priorità<br />
dovuta alla salvaguardia dei servizi<br />
fondamentali per il cittadino, ai<br />
quali speriamo che i cittadini fabrianesi<br />
non abbiano rinunciato.<br />
Ringraziamo per l’ospitalità.<br />
Cesira Carnevali, Roberto Stelluti
32<br />
Uova di Pasqua e borsa di studio<br />
Prosegue la meritoria attività dell'Associazione "Sergio Luciani" per l'Ail<br />
Nei giorni 19, 20 e 21 marzo, l’Associazione Sergio Luciani, ha rinnovato l’ormai tradizionale manifestazione<br />
dell’offerta delle Uova di Pasqua, in collaborazione con l’AIL di Ancona. Mai come quest’anno, i dubbi sulla<br />
riuscita della manifestazione ci hanno accompagnato durante tutti i preparativi. Ma, con grande emozione, in<br />
questo momento di crisi del nostro territorio, abbiamo avuto la conferma che tanti ci sono vicini in questa lunga<br />
lotta contro la malattia. Le uova offerte, circa 1000, sono finite già domenica mattina. Desideriamo ringraziare<br />
tutti coloro che ci hanno supportato: i Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi e Matelica; i parroci delle chiese che<br />
ci hanno permesso di essere presenti all’uscita delle S.Messe domenicali; i volontari che ci hanno aiutato e<br />
senza i quali non ce l’avremmo fatta e, naturalmente, tutti voi che avete acquistato l’uovo di cioccolato.<br />
Cogliamo questa occasione per farvi sapere che con l’incasso della Manifestazione delle Uova della Speranza<br />
dello scorso anno, abbiamo finanziato una borsa di studio intitolata a Sergio, al Dr. Antonello Costagliola,<br />
consegnata durante l’apertura dell’anno accademico della Politecnica delle Marche di Ancona (foto a destra),<br />
alla presenza del Prof. Leoni, direttore del Centro di Ematologia Degli Ospedali Riuniti di Ancona. La ricerca<br />
scientifica è uno degli scopi dell’Associazione Sergio Luciani, perchè crediamo che si possa raggiungere<br />
l’obiettivo di rendere leucemie, linfomi e mielomi, malattie guaribili.<br />
ULTIMA <strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Bonafoni dell'Associazione Luciani, il professor Leoni ed il dottor Costagliola<br />
La Primavera continua!<br />
Ecco il torneo in ricordo di Marilena e Luca<br />
E siamo alla settima. Continua l’appuntamento<br />
immancabile con l’arrivo<br />
della bella stagione con il Torneo<br />
Primavera al settimo anno consecutivo.<br />
E’ un semplice torneo di<br />
calcetto misto, appunto per evitare<br />
forme di acceso agonismo perché<br />
oltre a partecipare ciò che deve vincere<br />
è il divertimento. Piccolo e<br />
semplice nella struttura, ma grande<br />
e ricco per la quantità di affetto,<br />
cuore, sorrisi, amicizia, passione<br />
che c’è dentro: è questo il messaggio.<br />
Organizzato dall’associazione<br />
“Le Ali di Marilù” per onorare la<br />
memoria di due ragazzi sportivi che<br />
amavano giocare a calcio,<br />
Marilena Artegiani<br />
e Luca Gobbetti, che ci<br />
hanno lasciato prematuramente<br />
ma continuano<br />
a vivere in noi attraverso<br />
questo torneo. Dalle<br />
8 squadre della prima<br />
edizione siamo passati<br />
alle 22 di quest’anno. Il<br />
che significa un’occasione<br />
di incontro per cir-<br />
ca 250 giovani. Lunedì 15 marzo<br />
alle 21 presso l’Oratorio della Carità<br />
si è svolta la tradizionale serata<br />
di apertura. Lì dove nei sei anni<br />
precedenti erano venuti a testimoniarci<br />
le loro esperienze sportivi<br />
del calibro di Luca Marchegiani,<br />
ex portiere ora opinionista, i calciatori<br />
Maurizio Ganz e Ferdinand<br />
Coly, e gli allenatori Fabrizio Castori,<br />
Serse Cosmi, tecnico del Livorno,<br />
e Alberto Zaccheroni, ora<br />
alla guida della Juventus. Quest’anno<br />
direttamente da Bologna<br />
sono arrivati grazie alla loro disponibilità<br />
cinque membri del Bologna<br />
Calcio: Filippo Spitoni, portiere<br />
fabrianese dei falsinei, Franco<br />
Colomba, mister della squadra<br />
con il suo vice Renzo Ragonesi, il<br />
preparatore dei portieri Franco Paleari<br />
e il centrocampista Roberto<br />
Guana. L’uomo più atteso, il capitano<br />
Marco di Vaio, ha dato forfait<br />
per la riabilitazione dopo l’infortunio.<br />
Ma ha dato la sua parola per<br />
venire ad aprile a Fabriano. Ad assistere<br />
all’evento in un oratorio gremito<br />
anche alcuni ragazzi delle<br />
società Futsal e Fortitudo. Prima<br />
delle parole è stato proiettato un<br />
video degli amici fabrianesi han-<br />
no intervistato proprio Marco Di<br />
Vaio, al centro di allenamento dei<br />
rossoblù, ripercorrendo le i momenti<br />
più importanti e più difficili<br />
delle tappe della sua carriera e della<br />
sua vita. La palla è stata servita a<br />
mister Colomba, subentrato a stagione<br />
in corso sta guidando il Bologna<br />
verso una salvezza tranquilla.<br />
Essendo stato un buon giocatore<br />
ciò lo ha sicuramente aiutato durante<br />
la sua carriera da allenatore,<br />
rispondendo alle domande del direttore<br />
de L’Azione sempre presente<br />
nel ruolo mediatore della serata.<br />
Per essere un buon tecnico è inoltre<br />
necessario stabilire<br />
rapporti di schiettezza<br />
con tutti gli elementi<br />
della squadra. E’ poi intervenuto<br />
il suo vice<br />
Renzo Ragonesi, che<br />
ancora non aveva smaltito<br />
la tensione dopo il<br />
pareggio agguantato in<br />
Mister Colomba<br />
(foto A. Bolotti)<br />
extremis sulla Sampdoria,<br />
ha rimarcato il suo<br />
gran legame con Colom-<br />
ba. Il ruolo del vice è quello di assecondare<br />
e consigliare il tecnico<br />
nel bene e nel male e mai desiderare<br />
di subentrare al mister. E’ stato<br />
poi il turno del padrone di casa,<br />
Filippo Spitoni, soddisfatto del suo<br />
approdo a Bologna dopo tanta gavetta<br />
nelle serie minori e deciso a<br />
migliorare giorno dopo giorno. Ha<br />
anche rievocato quegli attimi concitati<br />
di emozione e tensione vissuti<br />
con il suo preparatore Franco<br />
Paleari del 7 febbraio scorso quando<br />
è stato ad un passo dall’esordio<br />
in A in Bologna-Milan, sua unica<br />
per ora panchina nella massima serie.<br />
Roberto Guana ha raccontato i<br />
sacrifici che si devono compiere<br />
per arrivare dove si vuole desiderare<br />
fin da piccoli e alla domanda<br />
di un ragazzo sul suo rapporto con<br />
Baggio il centrocampista ha rivelato<br />
di essere stato fortunato ed un<br />
privilegiato ad aver vissuto quattro<br />
anni della sua carriera vicino<br />
ad un simile campione dentro e fuori<br />
dal campo. I giocatori hanno poi<br />
mostrato e regalato le loro maglie<br />
come futuri premi per il torneo. Le<br />
iscrizioni sono ancora aperte e il<br />
torneo avrà inizio a metà maggio.<br />
Nicolò Cammoranesi