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20 MATELICA - CERRETO D'ESI<br />
<strong>L'Azione</strong> 27 MARZO 2010<br />
Sapeva guardare lontano<br />
Enrico Mattei ricordato da un suo dipendente, Gubinelli Enrico Mattei (1906-1962)<br />
Cerreto - “Enrico Mattei elevò il<br />
lavoro a fondamento di libertà”.<br />
A ricordare il noto imprenditore è<br />
Sebastiano Gubinelli, ex avio-rifornitore<br />
di Cerreto d’Esi, dal ’62<br />
al ’95 all’Agip. Memorie che riguardano<br />
soprattutto il lato umano<br />
e generoso che caratterizzava<br />
Enrico Mattei. Vi proponiamo l'intervista<br />
a Gubinelli, proprio in<br />
questi giorni in cui la figura di<br />
Mattei è tornata protagonista sul<br />
palcoscenico matelicese del "Cinema<br />
Teatro" con uno spettacolo ideato<br />
e interpretato da Giorgio Felicetti,<br />
e presto lo sarà anche al<br />
"Piermarini" con un altro testo teatrale<br />
di Laura Curino ("L'uomo<br />
del cane nero" in scena l'8 aprile).<br />
Di entrambi trovate informazioni<br />
in questa pagina. Qui di seguito,<br />
le parole di Sebastiano Gubinelli,<br />
uno dei "ragazzi" di Mattei.<br />
Signor Gubinelli, com’è entrato<br />
a far parte dell’Agip?<br />
"E’ stato grazie al fratello di Mattei<br />
se ho intrapreso l’esperienza nel<br />
“Servizio di aviazione”. E’ stato<br />
lui, che risiedeva a Matelica, a suggerirmi,<br />
alla mia richiesta d’aiuto,<br />
di fare domanda per questa tipo di<br />
servizio che Mattei aveva creato<br />
Le letture in biblioteca<br />
Cerreto - Venerdì 26 marzo nella<br />
Biblioteca Comunale di Cerreto<br />
d’Esi alle ore 17 si svolgerà il secondo<br />
incontro di “Momenti di<br />
Lettura”, dedicato alla bibliografia<br />
marchigiana. Verranno letti dagli<br />
utenti della biblioteca dei brani<br />
e delle poesie che appartengono<br />
alla letteratura delle Marche. Far<br />
conoscere i diversi autori che hanno<br />
vissuto il nostro territorio, con<br />
grande passionalità ed entusiasmo,<br />
descrivendolo nei racconti o nelle<br />
poesie. E’ un’occasione in quanto<br />
la nostra regione ha dato i natali a<br />
personaggi importanti come Cecco<br />
d’Ascoli e Giacomo Leopardi,<br />
ma non dobbiamo dimenticare che<br />
intorno al ’60. E così dopo pochi<br />
mesi mi sono ritrovato a frequentare<br />
un corso di preparazione a Roma,<br />
in via del Tritone".<br />
Cos’è il “Servizio d’aviazione”?<br />
"E’ stata una delle tante idee avute<br />
da Mattei. E’ un servizio che fa<br />
capo all’Agip-petroli e si occupa<br />
del rifornimento di aeromobili all’interno<br />
degli aeroporti. E’ per<br />
questo motivo che io, oltre ad avere<br />
la patente E, ho preso anche quella<br />
per gli esplosivi e gli infiammabili.<br />
Ma siamo stati istruiti anche<br />
sui vari aspetti riguardanti le pratiche<br />
doganali. Il mio era un lavoro<br />
delicato, vendevo petrolio, dovevo<br />
stare molto attento a tutto quello<br />
che facevo. Siamo arrivati anche<br />
a vendere due milioni di litri<br />
di petrolio al giorno durante la<br />
guerra del Golfo, dovevamo rifornire<br />
i jumbo che portavano i soldati<br />
americani a combattere e quelli<br />
che invece rientravano in patria.<br />
Me li ricordo ancora quei giovani<br />
soldati, con la sabbia negli stivali.<br />
Ma il ricordo per me più caro è il<br />
primo rifornimento ufficiale dell’Agip,<br />
il 1° aprile del ’62 a Fiumicino.<br />
Fino ad allora il famoso 'cane<br />
a sei zampe' non esisteva negli aeroporti".<br />
"I miei ragazzi": così Mattei<br />
era solito chiamare i dipendenti<br />
“... Ricordo il 1962 sempre per la tragica fine di Enrico Mattei, del<br />
suo pilota Irnerio Bertuzzi e del giornalista che li accompagnava in<br />
quel drammatico volo. Una simile tragedia sembrava irreale. I resti<br />
del velivolo giunsero a Linate il pomeriggio del giorno dopo. Ricordo<br />
sempre con brividi e tristezza quei frammenti di carne umana e<br />
fango impigliati tra le lamiere e quell’odore paragonabile alla ‘fine’.<br />
I pezzi furono lavati il giorno dopo e sistemati sotto l’hangar dell’aeroporto,<br />
occupando all’incirca centro metri quadrati. La sigla I-<br />
SNAK era ancora chiaramente leggibile, il ruotino anteriore ancora<br />
integro perché fatto di gomma piena. Mi tornò in mente Mattei quando<br />
saliva su quell’aereo, il suo carisma, la sua personalità, il suo<br />
cappello...”.<br />
“... Ricordo che aveva forti contrasti coi personaggi politici del nostro<br />
Paese; il Presidente però considerava la politica poco più di<br />
una favola. A lui interessava guardare al futuro, e ancora oggi possiamo<br />
godere delle sue scelte in campo energetico...”.<br />
“... Ricordo Mattei che non diceva mai ‘i miei operai’ o ‘dipendenti’<br />
ma ‘i miei ragazzi’, e voleva che crescessimo insieme all’azienda.<br />
Ricordo la sua Metanopoli e le vie che ne fanno parte, le quali riportano<br />
i nomi dei suoi più grandi successi aziendali nel mondo, la sua<br />
Santa Barbara, la sua Milano, la sua Matelica, i suoi familiari che<br />
contribuirono a fare del bene...”.<br />
Sebastiano Gubinelli<br />
ce ne sono stati e ce ne sono ancora<br />
oggi altri, poeti e narratori che stanno<br />
arricchendo, con il loro contributo<br />
letterario, la cultura letteraria<br />
in Italia. Questo incontro sarà l’occasione<br />
per conoscerli, amarli ed<br />
approfondirli.<br />
I nuovi orari<br />
Questi i nuovi orari della biblioteca<br />
di Cerreto d’Esi “Lippera”, in via<br />
Tribbio, 15: lunedì, mercoledì e<br />
venerdì dalle 15 alle 18, martedì e<br />
giovedì dalle 15.30 alle 18.<br />
Telefono 0732/678904, email<br />
biblio.cerreto@cmesinofrasassi.it.<br />
Sebastiano Gubinelli, oggi,<br />
nella sua casa di Cerreto d'Esi,<br />
con la divisa dell'Agip<br />
Trentatrè anni all’Agip, che ricordi<br />
ha di questo periodo?<br />
"La mia avventura è iniziata nel<br />
’61, in Sardegna, come chilolitrista,<br />
poi nel ’62 sono stato trasferito<br />
a Fiumicino perché stava per prendere<br />
piede questo nuovo servizio<br />
di aviazione, una vera innovazione,<br />
e Mattei ci teneva molto. Mi<br />
ricordo che un giorno, durante una<br />
lezione, arrivò un suo collaboratore<br />
per sollecitare i nostri insegnanti<br />
“Ha detto il presidente di fare<br />
presto”. Mattei voleva iniziare a<br />
vendere il petrolio per contrastare<br />
i suoi concorrenti e aveva bisogno<br />
di noi. Poi per due mesi sono stato<br />
a Bolzano aspettando che fosse<br />
pronto l’aeroporto di Linate e da lì<br />
successivamente mi sono<br />
spostato a Malpensa. Conservo<br />
ancora la prima ricevuta<br />
del primo rifornimento,<br />
è datata primo gennaio<br />
del ’63. Da qui mi sono<br />
trasferito nel ’74 a Fiumicino,<br />
per avvicinarmi a<br />
casa e ci sono rimasto fino<br />
a quando non sono andato<br />
in pensione. E’ stata dura<br />
per la mia famiglia seguirmi<br />
nei miei spostamenti,<br />
ma mi è stata sempre accanto<br />
nonostante il mio<br />
lavoro mi impegnasse<br />
Matelica - Lunghissimo e internabile l’applauso finale<br />
per lo spettacolo teatrale su Enrico Mattei ideato<br />
e interpretato da Giorgio Felicetti, rappresentato<br />
al Cinema Teatro di Matelica per il 66° Anniversario<br />
dell’eccidio di Braccano. Felicetti, artista marchigiano<br />
emergente, recentemente insignito di una medaglia<br />
dal Presidente della Repubblica Napolitano per<br />
il valore civile di precedenti sue opere, ha raccontato<br />
con grande bravura la vita di Mattei condottiero d’impresa,<br />
protagonista della storia del lavoro e dell’Italia<br />
che si riscatta dalla tragica guerra fascista e dalla<br />
povertà, inventore della politica energetica italiana.<br />
Ha anche ricostruito, con un racconto teso e vibrante,<br />
sulla base di una lunga ricerca di testimonianze e<br />
soprattutto sui materiali prodotti dal Tribunale di<br />
Pavia, la tragica morte conseguente all’attentato di<br />
cui Mattei fu vittima il 27 ottobre 1962 sui cieli di<br />
Bascapè. Perché, dopo tanti silenzi e reticenze, ormai<br />
è accertato che Enrico Mattei è morto non per uno<br />
sfortunato incidente aereo, ma perché vilmente assassinato<br />
con un attentato programmato e realizzato<br />
tramite un’esplosione interna al suo aereo personale.<br />
La ricostruzione del giudice Vincenzo Calia, che tuttavia<br />
non ha potuto procedere contro gli ignoti man-<br />
molto. Non esisteva Natale, Capodanno.<br />
Non ho nemmeno assistito<br />
alla nascita di mia figlia a Cerreto,<br />
perché in quel periodo c’era molto<br />
lavoro e sono riuscito a vederla solo<br />
tre giorni dopo".<br />
Una vita dedicata all’Agip…<br />
"Ho lavorato come se l’Agip fosse<br />
mia e questo è stato merito di Mattei,<br />
un grande uomo, imprenditori<br />
come lui non ci sono più. Non conosceva<br />
l’egoismo, pensava sempre<br />
ai dipendenti e all’Italia. Guardava<br />
al futuro”.<br />
Chi è stato per lei Mattei?<br />
"Mattei era molto vicino a noi operai,<br />
voleva che fossimo istruiti e<br />
sempre in ordine. Le nostre tute<br />
gialle dovevamo cambiarcele tutti<br />
i giorni perché capitava spesso di<br />
salire sugli aerei, a rifornimento<br />
avvenuto, per far firmare le pratiche<br />
al comandante. E non potevamo<br />
presentarci sporchi di nero. Proprio<br />
in queste occasioni ho avuto<br />
l’onore di vedere da vicino il Papa,<br />
alcuni politici e personaggi famosi.<br />
Ci teneva molto a noi, ci aiutava,<br />
conosceva le nostre vicende<br />
familiari e quando atterrava o decollava<br />
dall’aeroporto appena vedeva<br />
le tute gialle ci salutava. Noi<br />
lo stimavamo così tanto che se ci<br />
avesse chiesto di lavorare per lui<br />
per un mese gratuitamente l’avremmo<br />
fatto, se lo immagina oggi? Al<br />
contrario, con i suoi dirigenti era<br />
glaciale, freddo e anche spietato.<br />
Se uno dei suoi ingegneri non fa-<br />
Gubinelli in tenuta Agip mentre rifornisce il<br />
primo jumbo atterrato a Malpensa (16/07/70)<br />
ceva bene il suo lavoro, nel giro di<br />
un giorno veniva “rimosso”, sostituito.<br />
La sua morte ci sconvolse. Io<br />
il giorno dell’incidente ero a Linate<br />
nel parcheggio sotto la torre di<br />
controllo. Stavo proprio aspettando<br />
il suo arrivo. L’operatore di controllo<br />
mi chiamò e mi disse che<br />
avevano perso il contatto l’aereo<br />
di Mattei. Io non mi preoccupai.<br />
Capitava spesso che a causa della<br />
nebbia l’aereo atterrasse a Torino<br />
o a Genova e invece dopo poco<br />
venimmo avvisati della tragedia. Il<br />
giorno dopo iniziarono a portare<br />
quel che rimaneva dell’aereo. E comunque,<br />
a differenza di quello che<br />
scrissero i giornali, l’aereo non era<br />
esploso. E’ vero, c’era odore di<br />
esplosivo, ma l’aereo non aveva<br />
preso fuoco. Ai funerali non riuscii<br />
a partecipare, ma ogni anno commemoriamo<br />
il nostro caro principale<br />
con una cerimonia nel cimitero<br />
di Matelica, dove è sepolto".<br />
Nike Giurlani<br />
Ecco "L'uomo<br />
del cane nero"<br />
Matelica - Le opportunità per approfondire<br />
la figura di questo straordinario<br />
pioniere e capitano dell’industria<br />
energetica italiana continuano<br />
anche l’8 aprile. Quel giorno,<br />
infatti, il Ruvidoteatro proporrà al<br />
Piermarini lo spettacolo ideato da<br />
Laura Curino proprio per conto dell’ENI,<br />
si intitola "L'uomo del cane<br />
nero". Lo spettacolo ha alle spalle<br />
teatri come lo Stabile di Torino e il<br />
Piccolo di Milano. L‘ideatrice non è<br />
nuova a questo genere di... prosa<br />
storica, avendo già descritto, con<br />
successo, la dinastia Olivetti. In<br />
questo monologo, la Curino ridarà<br />
di nuovo vita alla figura di Mattei e<br />
la sua parabola umana, tratteggiandone<br />
il genio e la complessità,<br />
dalla sua avventura partigiana, alla<br />
nascita e prepotente ascesa dell’ENI,<br />
alle polemiche con la stampa<br />
e in particolare con Montanelli, fino<br />
alla scomparsa nei cieli di Bascapè.<br />
Antonio Gentilucci<br />
Quel tragico 27 ottobre a Bascapè<br />
Lo spettacolo di Felicetti su Mattei ha strappato applausi al "Cinema Teatro"<br />
danti ed esecutori, ha ormai fatto tutta la luce possibile<br />
sull’attentato ordito contro Mattei e Felicetti la ripropone<br />
al pubblico con forza e coraggio. Dunque<br />
uno spettacolo di forte impatto emotivo su un grande<br />
marchigiano e italiano quale è stato Enrico Mattei,<br />
seguito con grande partecipazione e coinvolgimento<br />
da un pubblico numerosissimo, composto anche da<br />
tantissimi giovani – un fatto davvero molto bello e<br />
piacevole – con notevole affluenza anche dalle città<br />
vicine (davvero un peccato che non sia stato concesso<br />
il Teatro Piermarini). Presenti familiari di Mattei, personalità<br />
ed autorità del territorio (il vescovo di Fabriano<br />
e Matelica mons. Giancarlo Vecerrica, il vicepresidente<br />
del Consiglio Regionale Francesco Comi,<br />
ecc.). Molti i complimenti che abbiamo ricevuto per<br />
la presentazione di questo spettacolo che apre un mese<br />
di iniziative su Mattei. Li rigiriamo doverosamente a<br />
quanti hanno collaborato all’organizzazione e a Paolo<br />
Mattei, perché è grazie alla sua volontà e al suo<br />
sostegno economico che abbiamo potuto assistere a<br />
questa straordinaria prova di bravura e di passione civile<br />
di Giorgio Felicetti (vedi anche servizio pag. 12).<br />
Igino Colonnelli,<br />
Presidente Sez. ANPI “24 Marzo”