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Aprile 2011 - Edit

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O<br />

Venerdì, 29 aprile <strong>2011</strong> 6<br />

.hr<br />

APPUNTAMENTIPOLITICI<br />

ATTIVITÀMUNICIPALE<br />

L’allenatore Miodrag Miki Stojaković e il presidente Jadran Tintor parlano della rinascita della pal<br />

Lucio Vidotto<br />

S<br />

Jadran Tintor Teuta Sauko<br />

Marina Galić<br />

Miodrag Stojaković<br />

POREČ, UN AMBIENTE NEL Q<br />

TUTTO FUNZIONA ALLA PER PE<br />

embra quasi<br />

una favola il<br />

momento che<br />

sta vivendo la<br />

pallavolo femminile<br />

parentina, tra le prime<br />

classificate in tutte le competizioni<br />

a cui partecipa e in tutte<br />

le categorie. Quest’anno,<br />

poi, è proprio speciale. Poche<br />

settimane fa, infatti, la squadra<br />

seniores, che poi tanto seniores<br />

non lo è, ha chiuso il<br />

campionato di Prima Lega al<br />

secondo posto, conquistando<br />

così un posto nella Superlega<br />

croata. In due anni, sotto<br />

la guida dell’allenatore Miodrag<br />

Stojaković, il Poreč è<br />

salito di due categorie approdando<br />

al massimo campionato<br />

con un gruppo di ragazze giovanissime.<br />

È una bella storia<br />

che raccontiamo assieme allo<br />

stesso allenatore, arrivato nel<br />

2009 dopo aver guidato diverse<br />

squadre di A-1. “All’epoca<br />

avevo un’offerta di lavoro in<br />

Spagna ed ero in procinto di<br />

partire per firmare il contratto.<br />

Invece, prima di prendere<br />

la decisione definitiva, mi è<br />

giunta la proposta di una mia<br />

ex giocatrice, oggi dirigente<br />

nel Poreč, che avevo allenato<br />

quando era al Rijeka nei primi<br />

anni Novanta. L’idea di Teuta<br />

Sauko mi è piaciuta, anche<br />

perché ero da poco diventato<br />

papà, rinunciando così all’avventura<br />

spagnola. Dopo dieci<br />

giorni a Parenzo ero quasi<br />

pentito di essere venuto. Ero<br />

convinto che non sarei mai<br />

riuscito a insegnare a queste<br />

ragazze come si gioca la pallavolo.<br />

Ho pensato di tornare<br />

sui miei passi e di andarmene,<br />

ma a quel punto il ruolo di mia<br />

moglie è stato determinante.<br />

Mi ha suggerito di dare una<br />

chance a loro e a me stesso,<br />

consapevole del fatto che in<br />

passato avevo disputato anche<br />

l’Eurolega. Scendere al livello<br />

dove ho trovato questa squadra<br />

non era semplice”.<br />

L’entusiasmo regna<br />

sovrano<br />

Quello che è successo da<br />

lì a oggi è piuttosto evidente<br />

e sta a dimostrare che i giudizi<br />

affrettati non sono sempre<br />

quelli giusti. “Le ragazze<br />

si sono messe a lavorare con<br />

grande serietà – racconta il<br />

tecnico, che tutti chiamano e<br />

hanno chiamato Miki –, e ben<br />

presto mi sono dovuto riman-<br />

giare le considerazioni fatte<br />

appena arrivato. Non mi sono<br />

più pentito di essere rimasto.<br />

Ho scoperto molto presto di<br />

essere arrivato in un club organizzato<br />

meglio di tante altre<br />

società di rango superiore, che<br />

avevo allenato in passato. Vi<br />

ho trovato ottime condizioni<br />

di lavoro e un gruppo di entusiasti<br />

che conduce il club senza<br />

trarne dei vantaggi, senza<br />

alcun interesse. Buona parte<br />

di questi personaggi, tra l’altro,<br />

non ha nemmeno delle figlie<br />

che giocano a pallavolo<br />

nel club, che potrebbe essere<br />

un motivo per dedicare il proprio<br />

tempo alle sorti del Poreč.<br />

Tra questi c’è pure il presidente<br />

Jadran Tintor che non pone<br />

a sé e agli altri dei traguardi<br />

troppo ambiziosi. Mi era stato<br />

chiesto solo di migliorare un<br />

po’ rispetto alla stagione precedente,<br />

quando erano a metà<br />

classifica nella Seconda Lega<br />

- girone ovest. Al primo anno<br />

siamo riusciti a raggiungere la<br />

Prima Lega e in quello successivo<br />

la Superlega. E pensare<br />

che ci saremmo accontentati<br />

tutti di trovarci a metà classifica<br />

della Prima Lega”.<br />

Parliamo quindi della stagione<br />

appena conclusa in cui<br />

il Poreč è arrivato secondo<br />

dietro al Marina Kaštela, infilando<br />

22 vittorie consecutive.<br />

“Ora siamo consapevoli di doverci<br />

rinforzare per la Superlega<br />

– precisa il tecnico –, ma<br />

ne parleremo successivamente.<br />

Per ora posso solo esprimere<br />

la mia soddisfazione per<br />

le condizioni che ho trovato a<br />

Parenzo, sia nel club che nella<br />

città come tale. È un ambiente<br />

nel quale tutto sembra funzionare<br />

alla perfezione, il che è<br />

raro nella pallavolo in Croazia<br />

dove non credo che ci sia una<br />

società così ben organizzata,<br />

dalla dirigenza al parquet, dalla<br />

squadra ai rapporti umani in<br />

generale. I risultati si notano<br />

in tutte le categorie. Con le juniores<br />

siamo riuscito a battere<br />

l’OTP banka Pula per 3-0”.<br />

Sani principi<br />

sportivi<br />

Che si tratti di un’oasi felice<br />

lo abbiamo capito dall’atmosfera<br />

che regna durante<br />

gli allenamenti, che abbiamo<br />

seguito al Veli Jože, nonché<br />

dalle parole del presidente Jadran<br />

Tintor, che ci ha illustrato<br />

quella che è la struttura organizzativa<br />

del club parentino,<br />

indicando nell’entusiasmo il<br />

valore principale su cui si basano<br />

i successi. Uno di questi<br />

è anche quello di saper raccogliere<br />

un’ottantina di ragazze.<br />

Anche se la pallavolo è tra gli<br />

sport di squadra quello femminile<br />

per eccellenza, anche<br />

a Parenzo c’è una grande concorrenza.<br />

Ci sono altri sport<br />

come la pallamano, particolarmente<br />

popolare da queste parti,<br />

ma anche le arti marziali e<br />

attività non sportive che “scippano”<br />

al volley le potenziali<br />

giocatrici. Oltre a Stojaković,<br />

il Poreč ha due allenatrici per<br />

le squadre giovanili, cioè Marina<br />

Galić e Orieta Žužić. La<br />

squadra seniores gioca con numerose<br />

juniores e cadette, per<br />

cui è chiaro quanto sia fondamentale<br />

la collaborazione anche<br />

a livello di staff tecnico.<br />

Orieta Žužić, inoltre, conduce<br />

la scuola di volley a Visignano.<br />

Crescita lenta<br />

ma costante<br />

Non è semplice assicurare<br />

di anno in anno un numero di<br />

nuove future giocatrici e se ne<br />

rende conto il presidente Tintor,<br />

che spiega: “Ci sono tante<br />

attività, non solo sportive,<br />

a cui le bambine si iscrivono

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