Taddei XP 7 - Antichità e Tradizione Classica

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ALESSANDRO TADDEI
menti noto come Odisea de Pedro de Urdemalas (ca. 1555), vivace e popolaresca
narrazione avventurosa, arricchita da interessanti descrizioni degli
usi e costumi ottomani: «¡Mirad la magnificencia de Constantinopla! una
columna está muy alta y gruesa, toda historiada al romano, en una parte
de la cibdad que se llama Abratbazar, donde las mujeres tienen cada
semana un mercado, que yo creo que costó cient mill ducados. Puede
por dentro subirse por un caracol» 74 .
Dall’epoca di Süleyman I in poi, il Mercato delle Donne rientrerà
entro i confini dello Haseki Mahallesi, quartiere che prendeva il nome
dal noto complesso architettonico comprendente moschea, medrese,
mekteb, imâret, fontane e un’ospedale (darüs¸s¸ifâ), iniziato nel 1539 e pertinente
alla fondazione pia della favorita (haseki) del sultano, Roxelane/
Hürrem Sultan († 1572) 75 . Il nome attuale del quartiere – Cerrahpas¸a –
deriverà invece da un più tarda külliye (moschea, türbe, hammâm doppio)
completata nel 1593 su commissione di Cerrâh Mehmed Pas¸a, barbiere e
chirurgo (cerrâh) del sultano Mehmed III (1595-1603). Cerrâh Mehmed,
che all’apice della sua carriera era giunto a ricoprire la carica di vezir-ı
âzam (1598-1599), ne aveva affidato il progetto all’architetto Davud Ag˘a
(† 1599).
Dal punto di vista degli osservatori occidentali, il XVI secolo rappresenta,
senza alcun dubbio, un periodo del tutto particolare di controversa
rielaborazione delle istanze umanistiche originatesi nel secolo precedente
e di forti contraddizioni. Alcuni viaggiatori e artisti europei si
premurarono, con maggiore o minore sensibilità, di lasciare testimonianza
della colonna di Arcadio e del suo stato di conservazione, ma è la documentazione
grafica, oltre all’anomalo exploit «scientifico» di Petrus
Gyllius, a dominare la scena della passione per le antiquitates. In effetti, fra
74 ANONIMO (CRISTÓBAL DE VILLALÓN?), Viaje de Turquía: diálogo entre Pedro de
Hurdimalas y Juan de Voto a Dios y Mátalas Callando que trata de las miserias de los cautivos
de turcos y de las costumbres y secta de los mismos hacienda la descripción de Turquía,
edición de M.-S. ORTOLÁ, Madrid 2000, p. 845. Cf., inoltre, EAD., Un estudio del Viaje
de Turquía: autobiografía o ficción, London 1983.
75 La moschea e gli edifici annessi appartenenti al vakıf di Hürrem Sultan
furono completati dall’architetto Sinan fra il 1539 e il 1557. Cf. MÜLLER-WIENER,
Bildlexikon cit., pp. 419-422. Ma il progetto originario è forse da attribuire al
bas¸mimar Acem Isa: U. VÖGT-GÖKNIL, Spatial Order in Sinan’s Külliyes, in Environmental
Design. Journal of the Islamic Environmental Design Research Centre 1-2 (1987), pp.
168-173: 169; A. ÖZTÜRK, I˙stanbul/Cerrahpas¸a’daki Arkadius sütunu ve çevresi, in Sanat
Tarihi Defterleri 8 (2004) (Metin Ahunbay’a Armag˘an, Bizans Mimarisi Üzerine Yazilar),
pp. 75-102: 88.