44 Consap Magazine 2013 La statale Appia sta per perdere la sede della Polizia Stradale di Velletri Prosegue inarrestabile la politica dei ta<strong>gli</strong> alle risorse per la sicurezza. Nel piano di riorganizzazione dei presidi predisposto dal Dipartimento della Pubblica <strong>Si</strong>curezza, le cosiddette specialità, rischiano di ritrovarsi totalmente annientate. Nulla si salva d<strong>alla</strong> scure del Governo, neppure quei presidi <strong>che</strong> per collocazione strategica e risultati conseguiti, hanno garantito ne<strong>gli</strong> anni l’efficacia di tutto l’apparato. La Consap intensifica la sua azione a tutela di questi uffici e di questi operatori ed operatrici <strong>che</strong> da un giorno all’altro rischiano il trasferimento per soppressione della sede, arrecando a tutto il Paese una perdita di professionalità acquisita <strong>che</strong> solo ne<strong>gli</strong> anni potrà <strong>essere</strong> rimpiazzata. La mobilitazione a difesa dei presidi sta investendo la zona dei castelli romani, dove il nostro sindacato è impegnato nello scongiurare la soppressione del Distaccamento Polizia Stradale di Velletri. Questo ufficio di polizia, risulta <strong>essere</strong> un avamposto della Polizia Stradale su una delle vie consolari più importanti del territorio quale è la via Appia, <strong>che</strong> partendo d<strong>alla</strong> capitale, consente di raggiungere l’area castellana ed il litorale sud della regione, infatti rappresenta l'unico presidio di polizia È reato definire “inqualificabile” il comportamento del collega La Corte di cassazione - Sezione V penale – con Sentenza 6 novembre 2012 n. 42954 ha ritenuto la configurazione del reato di ingiurie quando in un confronto tra due avvocati uno definisce il comportamento dell’altro “inqualificabile”, minacciando an<strong>che</strong> conseguenze professionali per il presunto comportamento scorretto <strong>che</strong> poi tale <strong>non</strong> si è dimostrato. E’ curioso <strong>che</strong> il confronto di <strong>che</strong> trattasi avesse natura epistolare. Infatti, nella vicenda <strong>che</strong> ci occupa, la Corte di cassazione ha censurato il contenuto di una lettera del professionista <strong>che</strong> indirizzata al collega recitava: “<strong>Si</strong>amo certi <strong>che</strong> saprà prendere atto della propria inqualificabile condotta e, pentendosi, restituire quanto di diritto <strong>alla</strong> mia assistita, e ciò evi- Polizia Stradale su un lungo tratto della citata strada <strong>che</strong> parte da Velletri fino <strong>alla</strong> pianura sud Pontina. La SS1 inoltre collega la Capitale con la Campania, divenendo una corsia privilegiata sia per i cittadini, <strong>che</strong> per i personaggi e le merci illegali, <strong>che</strong> la Camorra spinge sul territorio laziale, per portare il suo predominio sui quartieri di Roma e strangolare con tecni<strong>che</strong> di concorrenza sleale ed aggressiva il tessuto socio-economico del territorio. A questa pericolosa retrocessione sul fronte della lotta al crimine sulle strade e verso la tutela della sicurezza dei cittadini utenti della strada, si aggiunge an<strong>che</strong> una forte penalizzazione per il personale <strong>che</strong> opera in quella sede. In caso di chiusura dell'ufficio, donne ed uomini della Polizia Stradale verrebbero eccessivamente penalizzati, in quanto l’alternativa per rimanere in ambito di specialità sarebbe un trasferimento presso altra sede, in quanto <strong>gli</strong> altri uffici di polizia stradale risultano <strong>essere</strong> molto distanti. Per tali motivi la Consap ha espresso il proprio parere negativo <strong>alla</strong> proposta dell'Amministrazione della P.S. di chiusura del Distaccamento Polstrada di Velletri. terà serie conseguenze al prosieguo della attività professionale”. Il fatto <strong>che</strong> aveva originato la disputa era la presunta mancata restituzione di un fascicolo di parte, nel passaggio di consegne tra i due avvocati. Mentre, in realtà, l’avvocato incriminato aveva prontamente avvertito la controparte della notifica dell’atto, limitandosi a chiedere <strong>che</strong> la consegna avvenisse presso il suo studio in quanto già in precedenza era stato accusato di aver consegnato un plico vuoto. Riteniamo <strong>che</strong> con i dovuti adattamenti la sentenza possa <strong>essere</strong> indicativa rispetto al contesto da tenere con i colleghi in genere.
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