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Si avverte che gli incaricati alla diffusione non possono essere ...

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In evidenza Consap Magazine 2013<br />

San Mi<strong>che</strong>le Arcangelo<br />

dissacrato d<strong>alla</strong> ‘ndrangheta<br />

Dai rituali alle leggende la strumentalizzazione del Santo Protettore della Polizia<br />

di Stato da parte dell’organizzazione criminale calabrese<br />

San Mi<strong>che</strong>le Arcangelo, Condottiero delle Milizie<br />

Celesti e Santo Protettore della Polizia di Stato, paradossalmente<br />

viene strumentalizzato d<strong>alla</strong> ‘ndrangheta,<br />

<strong>che</strong> ne pretende “la protezione” e persino utilizzato<br />

per il rituale di affiliazione dello “sgarrista”,<br />

il livello di vertice della c.d. “società minore”.<br />

La devozione di boss ed affiliati in realtà ha una doppia<br />

valenza, verso l’esterno estende il proprio consenso<br />

sociale, fondamentale in una società civile <strong>che</strong><br />

basa i propri valori sulla religione. Mentre all’interno<br />

della setta rafforza il principio di coesione tra <strong>gli</strong><br />

adepti, suscitando senso di appartenenza.<br />

La ‘ndrangheta sottopone i propri adepti a solenni rituali<br />

di affiliazione per aumentarne l’adesione psicologica.<br />

Il coinvolgimento emotivo si ripete ad ogni<br />

passaggio di livello per mezzo di un giuramento,<br />

<strong>che</strong> si basa sull’invocazione della protezione ad alcuni<br />

santi, ma an<strong>che</strong> sulla precisa scelta di gesti, parole<br />

e simboli <strong>che</strong> evocano nella psi<strong>che</strong> dell’affiliato<br />

il profondo convincimento e compiacimento, di ap-<br />

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partenere a quella ristretta cerchia di privilegiati. Gli<br />

unici ad <strong>essere</strong> i detentori della conoscenza e del potere.<br />

Il rituale del livello di “sgarrista” prevede l’immagine<br />

di San Mi<strong>che</strong>le, intrisa di sangue e poi decapitata<br />

prima di farla passare sulla fiamma di una candela.<br />

Con un coltello si incide una croce sul pollice della<br />

mano destra dell’affiliato, il capo società pronuncia<br />

la seguente formula: "A nome dei tre cavalieri Minofrio,<br />

Mismizzu e Misgarro <strong>che</strong> hanno ta<strong>gli</strong>ato la testa<br />

San Mi<strong>che</strong>le Arcangelo, perché è stato molto severo<br />

nella sua spartizione, e il suo corpo è stato sepolto<br />

sotto due pugnali incrociati la sua testa è stata<br />

bruciata e con la sua cenere ti battezzo e ti consacro<br />

sgarrista".<br />

Il rituale sembra <strong>essere</strong> quasi dissacrante e i tre cavalieri<br />

<strong>che</strong> vengono evocati assumono le caratteristi<strong>che</strong><br />

di demoni potenti <strong>che</strong> riescono a decapitare San<br />

Mi<strong>che</strong>le Arcangelo.<br />

San Mi<strong>che</strong>le nella leggenda dei tre cavalieri di Spa-

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