03.06.2013 Views

Commento del Seminario I di Jacques Lacan 2

Commento del Seminario I di Jacques Lacan 2

Commento del Seminario I di Jacques Lacan 2

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

propriamente parlando, non ha avvenire. Se il concetto <strong>di</strong> specie è fondato, se la<br />

storia naturale esiste, è perché non ci sono solo cavalli ma il cavallo.<br />

Qual è l’attivatore che determina l’accensione <strong>del</strong> meccanismo sessuale? Non è la<br />

realtà <strong>del</strong> partner sessuale, la sua particolarità come in<strong>di</strong>viduo, ma qualcosa che ha un<br />

rapporto stretto con l’immagine. Gli etologi <strong>di</strong>mostrano, nel funzionamento dei<br />

meccanismi <strong>del</strong>l’accoppiamento, l’esistenza <strong>di</strong> un’immagine che compare sotto forma<br />

<strong>di</strong> un fenotipo transitorio, tramite mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>del</strong>l’aspetto esteriore, e la cui<br />

comparsa serve da segnale per mettere in moto i comportamenti <strong>del</strong>la riproduzione.<br />

L’innesto meccanico <strong>del</strong>l’istinto sessuale è dunque cristallizzato in un rapporto<br />

d’immagine. “La pulsione libi<strong>di</strong>ca è centrata sulla funzione <strong>del</strong>l’immaginario” 13 .<br />

Mannoni interviene a questo punto per avanzare la <strong>di</strong>stinzione tra due narcisismi, a<br />

seconda che si tratti <strong>di</strong> una libido che investe intrapsichicamente l’io, o <strong>di</strong> una libido<br />

oggettuale che invece investe l’immagine <strong>del</strong>l’io. Questa potrebbe essere una buona<br />

base per porre la <strong>di</strong>stinzione tra narcisismo primario e narcisismo secondario.<br />

8.3. I due narcisismi<br />

Secondo Freud le istanze psichiche fondamentali devono essere concepite come<br />

rappresentanti <strong>di</strong> ciò che si verifica in un apparecchio ottico, cioè come immagini<br />

virtuali o reali prodotte dal suo funzionamento. L’apparato organico rappresenterebbe<br />

il meccanismo <strong>del</strong>l’apparecchio e le immagini sarebbero ciò che noi afferriamo: le<br />

loro funzioni non sono omogenee perché un’immagine reale e un’immagine virtuale<br />

non sono la stessa cosa.<br />

Se ripren<strong>di</strong>amo lo schema <strong>del</strong> mazzo <strong>di</strong> fiori capovolto, ve<strong>di</strong>amo che a sinistra lo<br />

specchio concavo permette la produzione <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong> mazzo <strong>di</strong> fiori rovesciato,<br />

che per como<strong>di</strong>tà in questo caso <strong>Lacan</strong> preferisce invertire, ponendo che sia il vaso ad<br />

essere rovesciato. Il vaso sarà riprodotto in un’immagine reale (e non virtuale) sulla<br />

quale l’occhio si può accomodare. Se l’occhio accomoda al livello dei fiori che<br />

13 J. <strong>Lacan</strong> (1953-54), Il <strong>Seminario</strong>. Libro I. Gli scritti tecnici <strong>di</strong> Freud, op. cit., p. 152.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!