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catone domenica yeah:CATONE 14/12/2008 17.32 Pagina 28<br />
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CULTURA<br />
Appunti d’arte<br />
All’interno dell’imponente e scenografico complesso<br />
del Castello Colonna di Genazzano, <strong>il</strong><br />
CIAC, Centro Internazionale per l’Arte<br />
Contemporanea, in collaborazione con la casa<br />
editrice Livello Quattro presenta una lettura in<br />
musica e otto installazioni sul tema della<br />
Memoria. Dalla messa in scena di alcuni brani<br />
del poeta ebreo polacco Julian Tuwim (testo: Il<br />
Ballo all’Opera, attrice Anna Bonaiuto, musica<br />
Out of Tune - Andrea Pandolfo, Pasquale Laino<br />
e Rosario Liberti) si passa alle opere degli artisti<br />
nazionali e internazionali Matteo Fato, Inés<br />
Fontenla, Eva Gerd, Sabrina Muzi, Aino Nebel,<br />
Davide Orlandi Dormino, Laura Palmieri e Luana Per<strong>il</strong>li riunite per la<br />
seconda rassegna di appunti intitolata memoria/memorie e curata<br />
da Claudio Libero Pisano. Le installazioni, molte delle quali realizzate<br />
dagli artisti appositamente per questo evento, riflettono sul tema<br />
della memoria sia come ricordo personale sia come percorso collettivo.<br />
Nel primo ambiente espone una giovanissima artista, Luana<br />
Per<strong>il</strong>li, che con le sue due opere, una videoinstallazione e un altor<strong>il</strong>ievo<br />
in gesso, riporta lo spettatore a quando era bambino e la<br />
nonna gli raccontava recitando come si faceva la Pastiera per sei.<br />
Nella sala che segue, la più grande del palazzo, Davide Orlandi<br />
Dormino lascia allo spettatore <strong>il</strong> compito di lasciare una sua traccia,<br />
con la mente, sui suoi fogli di carta bianchi appoggiati a terra come<br />
delle isole felici in un mare sconfinato. Proseguiamo per mare e<br />
arriviamo alla nave alla deriva verso Itaca dell’artista argentina<br />
Inés Fontenla, opera stratificata di materiali e significati. Dalla Città<br />
del Messico Eva Gerd propone per la prima volta in Europa un’opera<br />
complessa e ricca di valenze simboliche, incentrata sul prendersi<br />
cura dell’uomo “fino all’osso”. L’uomo e <strong>il</strong> suo rapporto con se<br />
stesso è <strong>il</strong> tema affrontato anche dal giovane artista Matteo Fato<br />
con una serie di autoritratti disegnati a china su fogli bianchi e<br />
disposti su un muro che attraversa due stanze e porta a un ritratto<br />
più grande che occupa un’intera parete. La stanza più intrigante, e<br />
delicata e frag<strong>il</strong>e e malinconica, è quella dell’artista berlinese Aino<br />
Nebel, che dispone le sue opere-oggetto su tutte e quattro le pareti<br />
e lascia al centro una cesta con un bambino che dorme (sogna?)<br />
e un piccolo sgabello per lo spettatore che può osservare (sognare?).<br />
Ritratti di famiglie in chiaro st<strong>il</strong>e americano anni Cinquanta,<br />
che sappiamo solo apparentemente essere felici, sono riproposti<br />
con un intento critico da Laura Palmieri. A chiudere un’altra doppia<br />
opera, una videoinstallazione che ripropone una performance dell’artista<br />
Sabrina Muzi che si fa albero e un groviglio di rami secchi<br />
uniti tra loro da scotch carta, per salvare non solo la natura ma<br />
tutta la Storia.<br />
LAURA BISTACCHIA<br />
Cento anni di acquarelli inglesi. Una mostra,<br />
una tradizione, un classico in voga ormai da<br />
vent’anni: presso la Galleria Antiquaria di<br />
Bigiarelli (piazza Capranica), vengono riproposti<br />
cottages, romantiche donne inglesi in<br />
mussola bianca, candide marine, spiagge<br />
opalescenti con s<strong>il</strong>houettes fin de siècle,<br />
bambini, ombrellini, cagnolini, scogliere con gabbiani in picchiata, guglie<br />
gotiche di castelli e cattedrali, trasparenze di laghi, slavature di piogge e<br />
nuvole, “che - come scrive Carlo Maria Biagiarelli in catalogo - contribuiscono<br />
a creare atmosfere di struggenti bellezza”. Testimonianza<br />
immutab<strong>il</strong>e di un’epoca, le opere di Bland, Hoodward, Fraser, Linder,<br />
Barnard, Ross, George, Stevens, Davis, per un totale di oltre 200 immagini,<br />
sono in esposizione fino al 30 gennaio, dalle 10 alle 13, dalle 16 alle<br />
19.30, domeniche comprese. Ingresso libero.