Trattato della concupiscenza- Bossuet - Popolo di Dio in Italia
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Capitolo X - Del1 ella vita, che è il terzo tipo<br />
<strong>di</strong> concufiscenza biasimato da San Giovanni.<br />
Benché la curiosità e l'osteiltazione, <strong>di</strong> cui parlere<strong>in</strong>o,<br />
sembrano essere delle <strong>di</strong>ramazioni dell'orgoglio,<br />
esse appartengono piuttosto alla vanità, che è<br />
qualcosa <strong>di</strong> più esteriore e superficiale: tutto si riduce<br />
all'osteiitazione, che abbiamo messo <strong>in</strong> rap<br />
porto con la <strong>concupiscenza</strong> degli occhi. La curiositii<br />
noil ha altro f<strong>in</strong>e che quello <strong>di</strong> fare ammirare<br />
un sapere vano, col quale <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guersi dagli altri uom<strong>in</strong>i.<br />
L'ostentazione delle ricchezze deriva anch'essa<br />
dalla medesima fonte, che non cerca altro che<br />
un vano <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guersi. L'orgoglio è una depravazione<br />
più grave, per la quale l'uomo, abbandonato a<br />
se stesso, per eccesso d'amor proprio si considera il<br />
proprio <strong>di</strong>o. C Essere superbi D, <strong>di</strong>ce Sant'Agost<strong>in</strong>o,<br />
«significa, abbandonando il bene e il pr<strong>in</strong>cipio comune<br />
al quale dobbiamo essere tutti legati, non esser<br />
altro che <strong>Dio</strong>, far <strong>di</strong> se stessi il proprio bene e<br />
il proprio pr<strong>in</strong>cipio, owero il proprio autore n, vale<br />
a <strong>di</strong>re farsi <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità <strong>di</strong> se stessi: N relicto communi, cui<br />
omnes debent hmere, pr<strong>in</strong>bpio, sibi ipsi $merz atque esse<br />
pr<strong>in</strong>cipium '*.<br />
È, questo, il vizio che si è <strong>in</strong>s<strong>in</strong>uato nella profon<strong>di</strong>tà<br />
delle nostre viscere con le parole del serpente<br />
che ci ha detto, per mezzo <strong>di</strong> Eva: «Voi <strong>di</strong>venterete<br />
come degli dei D" con le quali abbiamo <strong>in</strong>ghiottito<br />
quel veleno mortale nel momento stesso <strong>in</strong> cui<br />
soccombevamo alla tentazione.<br />
Ci è penetrato f<strong>in</strong> dentro le midolla, e tutta l'anima<br />
nostra ne è rimasta <strong>in</strong>fettata. Ecco, <strong>in</strong> generale,<br />
<strong>in</strong> che cosa consiste questa terza forma <strong>di</strong> concupi-