Finché vita non ci separi - Spazio MeF

sanno conoscerli, non sanno trasformare la loro relazione ora che la
situazione è cambiata. Venendo meno il sostegno della moglie, il rapporto
padre-figli deve in qualche misura integrare delle componenti materne:
occorre che il padre sviluppi e valorizzi capacità di ascolto, di cura, di
contenimento emotivo, sensibilità ai bisogni dei bambini, da quelli spiccioli
a quelli fondamentali: dal bisogno di non essere sottratti alle piccole,
rassicuranti routine quotidiane, a quello di poter contare sulla tolleranza
delle proprie debolezze.
Ad esempio il padre di Alberto, otto anni, é addolorato dal fatto che il
bambino trova sempre un gran numero di scuse quando arriva il weekend
del papà: dice che é stanco, che ha tanti compiti e così via. La colpa,
secondo questo signore, é della mamma, che terrebbe Alberto troppo
legato a sé, facendo di tutto per squalificare la figura paterna. Da quattro
anni, in pratica da quando i genitori si sono separati, la vicenda é dinanzi
al Tribunale, attivato dal papà che rivendica il suo diritto a vedere il figlio.
Quest'uomo é davvero infelice, e non vuole rassegnarsi alle resistenze del
bambino nei suoi confronti. Purtroppo però é altrettanto refrattario all'idea di
mettere in discussione il suo modo di considerare il figlio e di comportarsi
con lui. Alberto, ad esempio, soffre di incubi notturni: il papà, quando
questo capita nelle notti in cui sono insieme, lo prende in giro,
sdrammatizza il fatto, lo rispedisce in fretta nel suo letto, e non ne parla
più. Quando gli ho fatto presente che forse il bambino si aspettava di essere
coccolato e confortato, mi ha risposto che queste son cose da femminucce:
"Basta e avanza sua madre a dargli tutti i vizi...".
Il caso di Alberto é un buon esempio di un altro fenomeno diffuso tra i
padri separati. Specie se i figli sono piccoli, e più che mai se sono maschi,
il padre si sente espropriato: il potere della madre su di loro appare - e
qualche volta é davvero - esorbitante. I padri percepiscono il figlio e la
Irene Bernardini, Finché vita non ci separi
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