Finché vita non ci separi - Spazio MeF
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come loro piccoli partner, che li fanno dormire nel lettone, che rischiano di<br />
allevare maschietti dalla virilità incerta e femminucce atterrite e/o<br />
iperaffas<strong>ci</strong>nate dal mistero del maschile.<br />
E' vero che parlando con loro spesso stupisce quella sorta di ottusità<br />
che le appanna quando, ad esempio, mi capita di perorare la causa dei<br />
padri o, meglio, dei bambini nel loro diritto di sviluppare rapporti ricchi con<br />
entrambi i genitori: sembra che <strong>non</strong> capiscano, che <strong>non</strong> riescano a vedere<br />
<strong>ci</strong>ò che a noi sembra di un'evidenza abbagliante e insieme urgente.<br />
L'esperienza mi ha insegnato che queste donne <strong>non</strong> sono né stupide né<br />
cattive né, il più delle volte, in malafede. Sono più semplicemente donne<br />
che <strong>non</strong> ce la fanno, <strong>non</strong> ancora, a tollerare l'idea che quel bambino può e<br />
deve appartenere anche al padre, crescere nel rispetto e nell'amore di lui a<br />
dispetto del fatto che quel padre é divenuto per la madre fonte di un dolore<br />
e di un'offesa che sembrano insopportabili.<br />
"Che freddo che ho, Stefano vieni che ti metto la felpa": spesso questa<br />
identità tra madre e figlio é funzionale alla cres<strong>ci</strong>ta di un bambino, spe<strong>ci</strong>e<br />
quando é piccolo. La "madre suffi<strong>ci</strong>entemente buona " descritta da<br />
Winnicott, un grande studioso della psicologia infantile, é definita, tra<br />
l'altro, dalla sua capa<strong>ci</strong>tà di leggere empaticamente i bisogni del figlio, di<br />
sentirli su di sé. Nelle prime settimane dopo la nas<strong>ci</strong>ta, osserva sempre<br />
Winnicott, l'identificazione della madre con il bambino é così profonda e<br />
intensa che la mamma appare a volte in una condizione quasi-psicotica. E'<br />
una condizione limite ma transitoria: ben presto, normalmente, evolve e<br />
restituisce la madre a una condizione di progressiva differenziazione tra sé<br />
e il piccolo e a una ripresa di contatto con la realtà.<br />
Identificazione, empatia, risonanza affettiva tra madre e figlio sono<br />
insomma fattori funzionali ed evolutivi per il bambino. Non c'é dunque da<br />
stupirsi che il trauma della separazione, che in termini meno neutri il più<br />
Irene Bernardini, <strong>Finché</strong> <strong>vita</strong> <strong>non</strong> <strong>ci</strong> <strong>separi</strong><br />
scrivi@spaziomef.it<br />
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