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Come eravamo - Campo de'fiori

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di Sandro Anselmi<br />

E’ definitivamente passato questo periodo storico<br />

in cui sono prevalsi i mirabilianti progressi<br />

della scienza e della tecnica, in cui si è rincorso<br />

il benessere a tutti i costi, e tanti hanno sognato<br />

che le distanze sociali si sarebbero accorciate e le<br />

povere miserie annullate.<br />

Sono spallidite le certezze di una economia facile<br />

e, con esse, le facce di tanti magnati della<br />

finanza che, oramai, non sanno più dove parare!<br />

Tanti re Mida che hanno fatto brillare l’oro in<br />

tutto lo splendore, oggi rincorrono l’utopia di far<br />

tornare tutto come prima, ma è tardi!<br />

Per troppo tempo si è navigato in un’economia<br />

virtuale, astratta, fatta di metodi e termini incomprensibili<br />

ai più.<br />

Oggi lo Stato (che siamo tutti noi) ci chiede<br />

umilmente aiuto per risolvere i problemi dei tanti<br />

carrozzoni che hanno già bruciato infinite ricchezze,<br />

come l‘Alitalia, le banche e quant’altri, e<br />

recupera operando tagli alla sanità, alla scuola,<br />

ed a tutte le fascie più deboli!<br />

Proprio quello Stato, che fino ad oggi ha tutelato,<br />

anche nell’illegalità, quel sistema, ha creato i<br />

divari più incolmabili fra le classi sociali e, privilegiando<br />

i pochi, ha ridotto alla fame i più!<br />

E’ giusto questo?<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori 3<br />

E’ Passata un’epoca<br />

Profitti privati, perdite pubbliche

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