Come eravamo - Campo de'fiori
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34<br />
Le storie<br />
di<br />
Max<br />
Gianni Morandi fa parte di quei giovanissimi<br />
cantanti italiani che esordiscono negli<br />
anni ’60 ed hanno fatto la storia della<br />
musica leggera fino ai giorni nostri, senza<br />
mai perdere la stima e l’ammirazione del<br />
pubblico, che si è rinnovato di generazione<br />
in generazione.<br />
Gianluigi, questo il nome completo di<br />
Morandi, è figlio di un ciabattino comunista<br />
di un piccolo paese delle montagne del<br />
bolognese, Monghidoro, dove tutti conoscono<br />
la sua voce e la sua voglia di cantare.<br />
Il giovane, infatti, non perde occasione<br />
per esibirsi e dar sfogo alla sua ugola,<br />
tanto da cantare addirittura durante le<br />
pausa tra il primo ed secondo tempo dei<br />
film proiettati al piccolo cinema del suo<br />
paese. Ci sono brani che ama particolarmente,<br />
quali Il torrente, Corde della mia<br />
chitarra, Incantatella, Domenica è sempre<br />
domenica. Tutto questo avviene fino a che<br />
non si presenta l’occasione della sua vita.<br />
Arriva, un giorno, a Monghidoro, Silvio<br />
Gigli, venuto a far conoscere a tutti il televisore,<br />
un apparecchio affascinante, ma<br />
che pochi ancora potevano permettersi, e<br />
sempre in cerca di nuovi artisti. Gigli capisci<br />
subito che il ragazzo ha stoffa e che le<br />
sue qualità vanno affinate. Così consiglia<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Gianni Morandi<br />
alla famiglia di Gianni di fargli<br />
prendere lezioni di canto.<br />
Nonostante le difficoltà economiche,<br />
i genitori mandano il<br />
figlio a Bologna, dove viene<br />
seguito dalla maestra Alda<br />
Scaglioni. Ben presto gli viene<br />
data l’opportunità di entrare a<br />
far parte, come cantante, di<br />
un’orchestra che si esibisce<br />
nei fine settimana, e ne<br />
diventa l’attrazione principale,<br />
tanto da guadagnarsi ventimila<br />
lire per poco più di un’ora di<br />
spettacolo. Nel Novembre del<br />
1961, Gianni, accompagnato da<br />
Paolo Lionetti, ex arbitro di box e<br />
gestore di un jukebox, per l’occasione<br />
nei panni di talent-scout, sostiene il suo<br />
primo provino presso le sale della nota<br />
casa discografica romana RCA. Interpreta<br />
tre brani: Non arrossire, il successo di<br />
Giorgio Gaber, la più ritmata Non esiste l’amore,<br />
di Adriano Cementano, e <strong>Come</strong> sinfonia,<br />
di Pino Donaggio, accompagnato al<br />
pianoforte da Lilli Greco. Il giovane, però,<br />
non convince gli esaminatori, a parte<br />
Franco Migliacci, che vede in lui un ragazzo<br />
di grande talento. Ma, solo a distanza di<br />
qualche mese, arriva il ripensamento.<br />
E’ il 16 Aprile 1962,<br />
esattamente il giorno dopo<br />
che Gianni ha vinto Il festival<br />
di voci nuove di Bellaria, uno<br />
dei tanti concorsi canori ai<br />
quali non rinunciava a partecipare,<br />
quando viene chiamato<br />
presso gli studi della casa<br />
discografica, per incidere un<br />
brano frizzante, che aveva<br />
bisogno di un interprete giovanissimo.<br />
Il simpatico pezzo<br />
è Andavo a cento all’ora, ma<br />
quello stesso giorno incide<br />
altri due brani: Loredana,<br />
scritta da un tale Zingariello,<br />
che sarà il lato B di questo<br />
disco d’esordio, e Margherita,<br />
di Sergio Endrigo, che, invece,<br />
non verrà mai edita. Qualche<br />
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di Sandro Anselmi<br />
mese dopo il successo del suo primo quarantacinque<br />
giri, gli viene affidato il brano<br />
Go-kart twist, di Ennio Morricone, leitmotiv<br />
del film Diciottenni al sole, diretto da<br />
Camillo Mastrocinque e interpretato da<br />
Catherine Spaak. La canzone viene presentata<br />
nel programma musicale Alta<br />
pressione di Enzo Trapani, una delle prime<br />
trasmissioni rivolte ad un pubblico giovane<br />
e trasmessa nel nuovo secondo canale<br />
della tv. Insieme a Gianni, Rita Pavone,<br />
anche lei giovanissima e agli inizi della sua<br />
carriera, che aveva spopolato, poco prima,<br />
con il suo disco d’esordio, La partita di pallone.<br />
Gianni guadagna ancor più successo,<br />
però, con il successivo quarantacinque<br />
giri: Fatti mandare dalla mamma a prendere<br />
il latte, testo di Franco Migliacci e<br />
musica di Luis Enriquez. Considerato il<br />
successo che aveva dato alla prima, la<br />
RCA decide di affidare a Morandi un’altra<br />
colonna sonora, quella del film I motorizzati,<br />
commedia italiana di un caratteristico<br />
cinema in bianco/nero, che, però, contrariamente<br />
alle aspettative, passerà quasi<br />
sotto silenzio.<br />
continua sul prossimo numero ...