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stravano mai sentimenti di compassione<br />
verso qualsiasi bisognoso.<br />
È nello scontro tra la Bontà infinita<br />
e il falso amore alla Legge che si<br />
svolge il dramma del Vangelo di oggi.<br />
II – L’epIsodIo deLLa<br />
donna aduLtera<br />
1 Gesù si avviò allora verso il<br />
monte degli Ulivi.<br />
Secondo quanto dice Alcuino ( 2 ),<br />
Gesù passava il giorno predicando nel<br />
Tempio di Gerusalemme e, all’imbrunire,<br />
ritornava a Betania per riposare<br />
in casa di Lazzaro. Secondo questo<br />
versetto, in quell’occasione, siccome<br />
era l’ultima sera di festa, è possibile<br />
che Gesù abbia passato la notte in preghiera,<br />
al Monte degli Ulivi. Chi commenta<br />
meglio questo passo è Don Andrés<br />
Fernandez Truyols, SJ: “Terminato<br />
il ministero apostolico di ogni giorno, reso<br />
più arduo dalle discussioni alle quali<br />
i suoi eterni avversari lo obbligavano,<br />
e che non gli lasciavano un momento di<br />
riposo, mentre i suoi ascoltatori tornavano<br />
ognuno alla loro casa, Gesù si ritirò<br />
sul monte degli Ulivi. Non sembra che si<br />
sia allontanato fino a Betania, cosa che<br />
sarebbe stata probabilmente indicata<br />
dall’autore. La cosa più probabile è che<br />
abbia passato la notte in una tenda o in<br />
una grotta; forse in quella che fu considerata<br />
da molti come la Grotta dell’Agonia<br />
o, caso mai, in quella che si trova quasi<br />
in cima al monte, e che la tradizione<br />
ha consacrato come la cattedra degli insegnamenti<br />
di Gesù, sulla quale Sant’Elena<br />
ha edificato una basilica. In questo<br />
modo, tanto dall’una come dall’altra,<br />
Gesù poteva dirigersi rapidamente al<br />
Tempio attraverso la porta orientale, che<br />
doveva coincidere più o meno con quella<br />
oggi chiamata Porta d’Oro. Del resto,<br />
il Monte degli Ulivi era un luogo familiare<br />
a Gesù” ( 3 ).<br />
2 Ma all’alba si recò di nuovo nel<br />
tempio e tutto il popolo andava<br />
da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.<br />
Nessuno potrà mai immaginare<br />
l’irresistibile forza d’attrazione esercitata<br />
da Gesù nei confronti di chi Lo<br />
veniva a conoscere. Di questa ne danno<br />
un’idea i Vangeli, che costituiscono<br />
mere sintesi di meraviglie indescrivibili.<br />
Tale è il suo impegno a fare<br />
il bene che, subito alle prime luci dell’alba,<br />
Egli va al Tempio, sicuramente<br />
già seguito da altri lungo il cammino.<br />
Al suo ingresso tutti convergono<br />
intorno a Lui per ascoltarLo. Era<br />
l’inizio di una nuova lunga giornata<br />
di predicazione in forma di conversazione,<br />
nella quale avrebbero potuto<br />
prender parte attiva, con domande<br />
o commenti, ognuno dei presenti, in<br />
un’atmosfera del tutto amena e familiare.<br />
Per questo, Egli si Sedette e co-<br />
Che cosa<br />
sarebbe accaduto<br />
all’uomo<br />
implicato nella<br />
medesima colpa?<br />
“Se uno commette<br />
adulterio con<br />
la moglie del<br />
suo prossimo,<br />
l’adultero<br />
e l’adultera<br />
dovranno esser<br />
messi a morte”<br />
(Lc 20, 10)<br />
minciò ad insegnare. All’improvviso,<br />
quel sacro convivio fu interrotto da<br />
un fatto insolito.<br />
L’adultera viene<br />
presentata a Gesù<br />
3 Allora gli scribi e i farisei gli<br />
conducono una donna sorpresa in<br />
adulterio e, postala nel mezzo ...<br />
L’adultera fu collocata al centro<br />
<strong>della</strong> moltitudine, affinché fosse giudicata,<br />
come autrice di un crimine e,<br />
in questo modo, ipso facto, stabilirono<br />
Gesù come giudice.<br />
Questo fatto, inevitabilmente, solleva<br />
un’importante questione: che cosa<br />
sarà mai accaduto all’uomo implicato<br />
nella medesima colpa?Quale la ragione<br />
per cui lui non è stato presentato a Gesù,<br />
in quest’occasione? Ora, il testo <strong>della</strong><br />
Scrittura è perentorio sull’obbligatorietà<br />
<strong>della</strong> punizione per entrambi: “Se<br />
uno commette adulterio con la moglie<br />
del suo prossimo, l’adultero e l’adultera<br />
dovranno esser messi a morte”(Lv 20,<br />
10); o ancora : “Quando un uomo verrà<br />
colto in fallo con una donna maritata,<br />
tutti e due dovranno morire: l’uomo che<br />
ha peccato con la donna e la donna. Così<br />
toglierai il male da Israele” (Dt 22, 22).<br />
Gli autori sollevano varie ipotesi<br />
a questo riguardo; non ne troviamo,<br />
tuttavia, nessuna che porti all’estremo<br />
la sfiducia in relazione alla perfidia di<br />
quegli scribi e farisei. Ci sia permesso,<br />
conoscendo la consumata cattiveria<br />
che era loro caratteristica, sollevare<br />
un sospetto sulla “fuga” del colpevole<br />
adultero: non sarà stato egli complice<br />
dei suoi mandanti in modo che conseguissero<br />
un flagrante? In questo caso,<br />
probabilmente, l’adultera sarebbe stata<br />
indotta al crimine, lasciandosi coinvolgere<br />
più per ingenuità e per l’inclinazione<br />
delle sue passioni, che per dolo.<br />
Arriva qui la domanda classica:<br />
“A chi ha giovato il crimine?” Già all’epoca<br />
di Daniele, gli accusatori non<br />
erano riusciti ad acciuffare il presunto<br />
socio di Susanna nell’adulterio calunniosamente<br />
inventato dai due giudici<br />
anziani. Nel caso del Vangelo di<br />
oggi, chi era il criminale? La donna<br />
si sarebbe rifiutata di dichiararlo? Ci<br />
sorprende la facilità con cui gli scribi<br />
e i farisei hanno trovato un’adultera,<br />
che si era introdotta nel Tempio, proprio<br />
a quell’ora e in tali circostanze,<br />
tanto favorevoli per architettare una<br />
scena show che coinvolgesse Gesù.<br />
Si aggiunga quest’altro dato: due<br />
creature umane, adulte, che andas-<br />
Marzo 2007 · Salvami Regina 13