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to pena di nullità del matrimonio. Lo<br />

fece in forma seria e decisa, parlando<br />

con tutta la sincerità del suo innocente<br />

cuore. Giuseppe pensò che stesse<br />

ascoltando una voce del Cielo e riconobbe,<br />

emozionato, la mano <strong>della</strong><br />

Provvidenza che esaudiva le sue preghiere:<br />

È impossibile farsi un’idea del<br />

grado di concordia di queste due anime,<br />

nel rivelarsi reciprocamente i loro<br />

più intimi misteri. Da questo istante,<br />

Giuseppe cominciò ad essere il modello<br />

perfetto del devoto <strong>della</strong> Madonna.<br />

Possiamo ben immaginare che, già<br />

in questo primo incontro, la grazia lo<br />

toccò in maniera speciale, portandolo<br />

a consacrarsi come schiavo d’amore di<br />

Colei che, più che sposa, già considerava<br />

come Signora e Regina..<br />

Proporzionato a Gesù e Maria<br />

Il contratto matrimoniale avrà dovuto<br />

essere concordato tra le due famiglie.<br />

Un punto al quale si era soliti<br />

dare una scrupolosa importanza,<br />

soprattutto tra persone di nobile origine,<br />

era l’uguaglianza di condizio-<br />

Sergio Hollmann<br />

San Giuseppe è<br />

stato il protettore<br />

<strong>della</strong> verginità di<br />

Maria, sua<br />

casta sposa<br />

Nozze di Maria<br />

e Giuseppe,<br />

Opera del Beato<br />

Angelico – Museo<br />

del Prado, Madrid<br />

ni. Tanto Maria quanto<br />

Giuseppe erano <strong>della</strong> tribù<br />

di Giuda e discendenti<br />

di Davide. Più, però, di<br />

qualsiasi requisito sociale,<br />

su quel matrimonio<br />

aleggiava, fin dall’eternità,<br />

un disegno divino.<br />

Per la realizzazione <strong>della</strong><br />

volontà dell’Altissimo, lo<br />

sposo doveva essere proporzionato<br />

alla sposa, il padre al figlio, al fine di<br />

assumere con tutta la dignità l’onore<br />

di essere il padre adottivo di Dio. Un<br />

uomo solo è stato creato e preparato<br />

per questa missione, interamente all’altezza<br />

di esercitarla: San Giuseppe.<br />

Egli era ben proporzionato a Gesù<br />

Cristo e a Maria Santissima.<br />

Per farci un’idea esatta <strong>della</strong> grandezza<br />

<strong>della</strong> sua personalità, dobbiamo<br />

immaginarlo come una <strong>versione</strong> maschile<br />

<strong>della</strong> Madonna, l’uomo dotato<br />

di sapienza, forza e purezza sufficienti<br />

per governare le due creature più eccelse<br />

uscite dalle mani di Dio: l’Umanità<br />

santissima di Nostro Signore e la<br />

Regina degli angeli e degli uomini.<br />

In Israele le nozze corrispondevano<br />

giuridicamente ai matrimoni di<br />

oggi. A partire da questa cerimonia<br />

– nella quale lo sposo collocava un<br />

anello d’oro al dito <strong>della</strong> sua promessa,<br />

dicendo: “Questo è l’anello con il<br />

quale ti unisci a me davanti a Dio, secondo<br />

il rito di Mosè” – entrambi cominciavano<br />

ad appartenere in forma<br />

irrevocabile l’uno all’altro e potevano<br />

considerarsi sposi. Tuttavia, la coabitazione<br />

era in generale ritardata di<br />

un anno, per dar tempo alla sposa di<br />

completare il corredo e al marito di<br />

preparare la casa.<br />

Maria e Giuseppe, fedeli osservanti<br />

<strong>della</strong> Legge, si attennero a tutte queste<br />

formalità. Ma un segreto Divino<br />

avvolgeva il loro caso concreto, di cui<br />

certamente nessun testimone dell’avvenimento<br />

– parenti e amici – arrivò a<br />

sospettare. Lì stavano “due anime vergini<br />

che si promettevano mutua fedeltà,<br />

una fedeltà che sarebbe consistita nel<br />

mantenere entrambi la verginità” ( 2 ).<br />

Quanto più una persona<br />

soffre, più è degna d’amore<br />

In questo intervallo tra la cerimonia<br />

delle nozze e il matrimonio vero<br />

e proprio, Maria ricevette la visita<br />

dell’Arcangelo Gabriele. Il Vangelo<br />

di Matteo lo mette bene in chiaro<br />

nell’affermare: “Prima che andassero<br />

a vivere insieme si trovò incinta per<br />

opera dello Spirito Santo” (Mt 1, 18).<br />

Sarebbe superfluo dilungarci qui sui<br />

dettagli dell’Annunciazione e dell’Incarnazione<br />

del Verbo, già ben conosciuti<br />

e tante volte commentati. Un<br />

punto soltanto bisogna metter bene<br />

in chiaro: pochi giorni dopo questo<br />

avvenimento, Maria si diresse affrettatamente<br />

al piccolo villaggio sulle<br />

montagne <strong>della</strong> Giudea dove abitavano<br />

i suoi cugini, Zaccaria ed Elisabetta.<br />

Buona parte dei commentatori<br />

difende l’idea che Giuseppe abbia<br />

accompagnato la sua sposa nel viaggio<br />

di andata e, trascorsi tre mesi, andò<br />

a prenderLa. Tale opinione sembra<br />

ben fondata, poiché la gioventù<br />

di Maria e le difficoltà di un penoso<br />

percorso erano ragioni in più per<br />

muovere la sollecitudine di uno sposo<br />

fedele e zelante, come era il suo.<br />

Dopo il ritorno a Nazaret, egli non<br />

tardò a capire i primi segnali <strong>della</strong> gravidanza<br />

<strong>della</strong> sua sposa. All’inizio,<br />

stentò a crederci, credendosi vittima<br />

di un’allucinazione. Passati, però, alcuni<br />

giorni, non poté più dubitare del-<br />

Marzo 2007 · Salvami Regina 21

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