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avrà Gesù iniziato dai più vecchi? Se<br />
il semplice enunciato <strong>della</strong> sentenza li<br />
avesse convinti tutti, la rinuncia sarebbe<br />
dovuta essere collettiva e concomitante.<br />
Il fatto di essersi ritirati uno alla<br />
volta indica che la conclusione che non<br />
era conveniente rimanere lì, è stata individuale<br />
e successiva. D’altro canto, se<br />
è vera l’interpretazione di San Gerolamo<br />
e di Sant’Ambrogio, quegli uomini<br />
non riconobbero i loro peccati e non<br />
chiesero perdono per questi.<br />
Il peccato non compensa<br />
10 Alzatosi allora Gesù le disse:<br />
“Donna, dove sono? Nessuno ti<br />
ha condannata?”. 11 Ed essa rispose:<br />
“Nessuno, Signore”. E Gesù le<br />
disse: “Neanch’io ti condanno; và<br />
e d’ora in poi non peccare più.<br />
L’adultera notando che i suoi accusatori<br />
si stavano ritirando, cominciò<br />
a sentire dentro di lei un crescente<br />
sollievo, che giunse al culmine dopo<br />
l’uscita dell’ultimo. La prospettiva<br />
<strong>della</strong> morte per lapidazione l’aveva<br />
spaventata e aveva promosso una<br />
constatazione frequente nei peccatori<br />
pentiti: il peccato non compensa!<br />
La grande vergogna e umiliazione<br />
davanti a quel numeroso pubblico<br />
forse l’avranno fatta soffrire ancora<br />
di più.<br />
L’ultima terribile prova: il santissimo<br />
sguardo di Gesù: Il Sacro Volto,<br />
integro nella sua divina moralità,<br />
la purezza e la verginità nella loro essenza,<br />
contemplati dal delirio carnale<br />
pieno di vergogna e pentito... Solo<br />
un ardente sentimento avrebbe salvato<br />
dal meritato castigo quella povera<br />
anima: una richiesta di perdono! Gesù<br />
non esigerà da lei una dichiarazione<br />
esplicita e formale, solo le manifesterà<br />
la sua insuperabile delicatezza:<br />
“Nessuno ti ha condannata?”<br />
Rispettando la Legge,<br />
Gesù è misericordioso<br />
Con un procedimento tanto saggio<br />
quanto insolito, nessuno più<br />
avrebbe potuto accusare il Mae-<br />
stro di non aver preso in considerazione<br />
la Legge di Mosè e, pertanto,<br />
di essere stato esageratamente indulgente.<br />
Egli non aveva ripetuto<br />
se non la stessa attitudine dei fari-<br />
Gesù, l’unico che<br />
avrebbe avuto<br />
diritto a lanciare<br />
dalla prima fino<br />
all’ultima pietra,<br />
concede alla<br />
peccatrice una bella<br />
esperienza <strong>della</strong><br />
grandezza <strong>della</strong><br />
sua misericordia<br />
sei e, oltretutto, Egli aveva condotto<br />
la peccatrice a dichiarare: “Nessuno,<br />
Signore”. Seguendo l’esempio<br />
di tutti, nemmeno Lui l’avrebbe<br />
condannata.<br />
Così, “la libera dalla trappola<br />
che le hanno teso i cacciatori” (cfr.<br />
Sl 124, 7), conferma la Legge, fa risplendere<br />
nuovamente la sua dignità,<br />
mette in fuga i suoi nemici, produce<br />
ancor più ammirazione, rispetto<br />
e sottomissione nel popolo<br />
che Lo attorniava e perdona la povera<br />
peccatrice, lasciandola andare<br />
con un avvertimento: “Non peccare<br />
più”. Con questo ammonimento,<br />
Egli le concedeva ancora la sua grazia,<br />
senza la quale nessuna virtù si<br />
pratica stabilmente.<br />
III – GLI accusatorI sono<br />
statI GIudIcatI, La peccatrIce<br />
è stata perdonata<br />
Che magnifica lezione di penitenza,<br />
di perdono e <strong>della</strong> necessità <strong>della</strong> perseveranza,<br />
offerta ad ognuno di noi in<br />
questa valle di lacrime nella quale siamo<br />
stati concepiti e viviamo!<br />
Gesù, l’unico che avrebbe avuto<br />
diritto a lanciare dalla prima fino all’ultima<br />
pietra, concede alla peccatrice<br />
una bella esperienza <strong>della</strong> grandezza<br />
<strong>della</strong> sua misericordia. Lì lei si<br />
è sentita veramente amata dall’infinita<br />
bontà di un Cuore sacro, umano<br />
e divino. E la felicità che, in maniera<br />
equivoca, aveva ricercato nel peccato,<br />
l’ha incontrata nel perdono e nella<br />
benevolenza di Colui che gli scribi<br />
e i farisei avevano scelto come giudice:<br />
il Maestro.<br />
Coloro che si appoggiavano alla<br />
Legge per accusare ne sono usciti<br />
giudicati, la peccatrice pentita, che<br />
avrebbe dovuto essere uccisa, se ne è<br />
andata in grazia di Dio. Nessuno mai<br />
è stato o sarà tanto intransigente con<br />
l’errore quanto Gesù, nessuno più<br />
mite di Lui verso i peccatori.<br />
Questo è un ennesimo episodio<br />
del Vangelo in cui traspaiono, da un<br />
lato, l’infinita bontà del Sacro Cuore<br />
di Gesù, che arde in fiamme di desiderio<br />
di perdonare e, all’estremo opposto,<br />
la durezza d’animo degli scribi<br />
e farisei, che non solo rifiutano questo<br />
perdono, persino per se stessi, ma<br />
non riconoscono mai con umiltà le<br />
loro rispettive colpe.<br />
Quando si difende la Legge per<br />
puro egoismo, non solo non si ha la<br />
forza per praticarla, ma non si accetta<br />
neanche la bontà!<br />
1 ) Edmond Rostand, Chantecler.<br />
2 ) Cfr. San Tommaso d’Aquino, Catena<br />
Aurea, in Gv.<br />
3 ) Vida de Nuestro Señor Jesucristo,<br />
BAC, Madrid, 1954, pagg. 395-396<br />
4 ) FILLION, Vida de Nuestro Señor Jesucristo,<br />
Voluntad, Madrid, 1926, t.<br />
III, pag. 391<br />
5 ) TRUYOLS, op. cit., pag. 396.<br />
6 ) San Tommaso d’Aquino, “Catena<br />
Aurea”, in Gv<br />
7 ) Don Juan de MALDONADO SJ,<br />
Comentarios a los cuatro Evangelios,<br />
BAC, Madrid, 1956, vol. III,<br />
pag. 519.<br />
8 ) MALDONADO, op. cit., pag. 522.<br />
Marzo 2007 · Salvami Regina 17