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se paura immaginando la sua schiena<br />

piegata lungo tutto il percorso di alcune<br />

miglia, sotto il torrido sole estivo.<br />

– Signor Manuele – rispose Don<br />

Beppi – il tragitto sarà, effettivamente,<br />

molto più lungo, ma reputo <strong>della</strong><br />

massima importanza che la statua<br />

<strong>della</strong> Vergine estenda la sua benedizione<br />

al quartiere nuovo. Così, ho già<br />

parlato con Mantovani, che ci presterà<br />

il suo autocarro. Su questo monteremo<br />

il baldacchino e faremo tutto<br />

il percorso in modo degno...e senza<br />

rompere la schiena a nessuno.<br />

Si discusse ancora un po’ <strong>della</strong><br />

questione, ma, alla fine, tutti concordarono<br />

di buon grado. In verità, il signor<br />

Manuele fu molto sollevato con<br />

la storia dell’autocarro, perché questo<br />

lo avrebbe liberato dal sacrificio di<br />

prendersi sulle spalle il terribile peso.<br />

Così fu. Alcuni giorni prima <strong>della</strong><br />

processione, portarono l’autocarro<br />

al deposito dietro la sede parrocchiale.<br />

Era uno di quei vecchi e rudimentali<br />

veicoli anteguerra, coi pneumatici<br />

duri e le molle arcaiche. Ma, alla fine,<br />

ben agghindato coi fiori e ghirlande,<br />

nell’insieme risultò bello. L’unica<br />

cosa che stonava, evidentemente,<br />

era la statua. Uscendo alla luce del<br />

sole, nemmeno tutte le decorazioni<br />

che le avevano messo riuscivano a nascondere<br />

la sua bruttura. I confratelli<br />

guardavano di sottecchi il parroco,<br />

ma costui rimase zitto.<br />

– Che bello! Il prete ormai si è abituato<br />

alla Vergine Brutta!<br />

* * *<br />

Cominciò la processione. Tutto<br />

procedeva come al solito, ed il popolo<br />

seguiva contento, pregando e cantando.<br />

Ad un certo punto, come era<br />

stato combinato, il vecchio autocarro<br />

si avviò verso il quartiere nuovo.<br />

Lì non esistevano strade pavimentate,<br />

e i viottoli di nuda terra erano talmente<br />

pieni di buche e canaletti che<br />

molta gente vacillava nel procedere.<br />

Scivolando sulla ghiaia, l’autocarro si<br />

scuoteva come un bue selvatico e, durante<br />

il tragitto, lo sventurato Mantovani<br />

malediceva il momento in cui<br />

aveva dato il suo assenso all’azzardata<br />

idea di fare questa strada.<br />

Gli abitanti del quartiere nuovo si<br />

rallegravano per la considerazione di<br />

cui il parroco li aveva fatti oggetto e<br />

gioiosamente facevano cenni con i fazzoletti<br />

dai marciapiedi e dalle finestre.<br />

I partecipanti alla processione, tuttavia,<br />

temevano per la statua, che avanzava<br />

sballottata qua e là lungo l’accidentato<br />

percorso. Era tale l’apprensione, che<br />

un grande spazio vuoto si venne a poco<br />

a poco aprendo nella moltitudine intorno<br />

al baldacchino motorizzato. Don<br />

Beppi, nel frattempo, seguiva tranquillo<br />

e sicuro. La struttura in legno era<br />

stata saldamente fissata alla carrozzeria<br />

dell’autocarro, e non si scuoteva in<br />

nessuna occasione. Ma... come avrebbe<br />

potuto l’antichissima statua sopportare<br />

le forti e continue scosse?<br />

Continuava la recita del rosario, inframmezzata<br />

da canti. Con sollievo, il<br />

popolo già avvistava nuovamente, poco<br />

più avanti, le vie pavimentate. Quegli<br />

ultimi passi, tuttavia, erano i peggiori di<br />

tutti quanti. I fedeli pregavano a voce<br />

più alta, i musici suonavano con maggior<br />

vigore. Mantovani tentava a tutti<br />

i costi di guidare il suo vecchio veicolo<br />

sui punti meno accidentati. Don Beppi<br />

si manteneva in silenzio.<br />

Per farla breve, la Vergine Brutta non<br />

riuscì a superare quel fatidico tratto.<br />

Quando mancavano poco più di<br />

cento metri per raggiungere le strade<br />

buone del quartiere antico, l’autocarro<br />

derapò e si rovesciò in un grande<br />

fossato. La violenta caduta produsse<br />

nella vecchia statua l’effetto di<br />

un calcio di cavallo: essa si ruppe in<br />

mille pezzi, sollevando una nuvola di<br />

polvere e calcinacci.<br />

Un grande grido si alzò dalla moltitudine.<br />

Ma non fu soltanto per la distruzione<br />

<strong>della</strong> Vergine Brutta: disfatta<br />

la grossa buccia di malta, ne uscì<br />

scintillante una meravigliosa statua<br />

d’argento, con un aspetto così bello e<br />

innocente come quello di alcune famose<br />

opere d’arte medievali.<br />

Stupefatti, Don Beppi e i fedeli<br />

compresero in un istante il perché<br />

dell’esistenza del deforme pezzo di<br />

“scultura” che si era appena frantumata:<br />

in un passato remoto, in situazione<br />

di imminente pericolo, qualcuno<br />

aveva ricoperto in gran fretta la<br />

mirabile statua d’argento con quella<br />

pasta di argilla e gesso, per proteggerla<br />

dai barbari o dai ladri. E così<br />

“scolpì” la Vergine Brutta, la quale ebbe<br />

il merito di difendere, per secoli,<br />

dalla furia dei malfattori la preziosa<br />

statua d’argento, la Vergine Bella.<br />

Condotta trionfalmente in chiesa,<br />

la Vergine Bella fu solennemente intronizzata,<br />

in mezzo a canti ed esclamazioni<br />

<strong>della</strong> moltitudine entusiasta.<br />

* * *<br />

Contemplando la magnifica statua<br />

sull’altare, Don Beppi meditava:<br />

“Quante altre meraviglie avrà posto<br />

Dio nella Santa Chiesa, nascoste agli<br />

occhi degli uomini, per venire alla luce<br />

in tutto il loro splendore, al giusto<br />

momento?”<br />

La sera, tuttavia, prima di dormire,<br />

egli rievocò gli avvenimenti di<br />

quel giorno. In verità, tutto era stato<br />

pianificato da lui – le strade piene di<br />

buche, il vecchio autocarro dai pneumatici<br />

duri e le molle rotte – in modo<br />

che la statua andasse in pezzi. Alla<br />

mente gli venne lo scrupolo di aver<br />

fatto il bene, agendo in quella maniera.<br />

Si chiese di non aver forse commesso<br />

una mancanza, distruggendo<br />

deliberatamente una statua <strong>della</strong><br />

Vergine alla quale il popolo portava<br />

devozione, per quanto brutta essa<br />

fosse?<br />

Il giorno successivo, andò in chiesa<br />

di primo mattino ed ebbe la soddisfazione<br />

di vedere un grande numero<br />

di fedeli davanti alla statua recentemente<br />

scoperta. E due novità: molti<br />

fiori e una moltitudine di innocenti<br />

bambini che rivolgevano alla Madre<br />

di Dio le loro infantili preghiere.<br />

Questo tolse ogni scrupolo a Don<br />

Beppi: in fin dei conti – concluse – il<br />

tutto era stato opera <strong>della</strong> stessa Vergine<br />

Bella che, per mezzo del suo parroco,<br />

aveva scelto quel momento per<br />

rivelarsi ai suoi figli e al mondo.²<br />

Marzo 2007 · Salvami Regina 7

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