RIVELAZIONI - Gianni De Martino - sito ufficiale

fresca traccia non vi sono buchini lasciati da qualcuno o da
qualcosa, ma uno spazio abbastanza grande, diciamo, per
accogliere - come se fosse un cuore - tutte le brutte, le bruttone e le
bruttine dell'universo mondo, insieme a tutte le bande di mostri, di
fantasmi, di scheletrini o di fetenti che vi volessero entrare e
riposare un poco in pace... Ooh, Gesù! facci uno squillo! ) .
Insomma, le eri passato e - insieme al lutto ( anticipato) di una
donna portavi in te il lutto di tutte le donne, dalle cui farfalle ferite
noi tutti – compresi i fantasmi – pendiamo, affinché gli odi, gli
amori, le generazioni e le storie continuino. E i personaggi dei
romanzi possano dire: “ Tesoro, nessuno mai si è odiato come noi
ci amiamo!”. Eri finalmente caduto dove la voce cade, ed erano le
Madri a cantare in te, mentre i Padri dettavano. Le piscine
cantavano e i pescioni scrivevano. La guerra delle parole sembrava
risolversi nell’alternanza armonica del maschile e del femminile,
ma non sembrava ancora quella vera risposta che pare farsi strada –
inaudita – solo nel silenzio.
I veri uomini e le vere donne forse sarebbero venuti dopo, e
avrebbero parlato una vera lingua, una lingua viva, una lingua
angelica. In un suono più intenso del silenzio, forse tutti avrebbero
udito - oltre il gong che segni veramente l'ora in cui due vite che si
sono intrecciate come serpenti immondi finalmente si separano -
quella parola perduta fra di noi, e che non è esattamente una
parola, ma piuttosto il tocco lieve, divino, indicibile e impensabile
del perdono.
Ma nell'oltrespazio era ancora sabato, non potevi fare altro che
attendere, senza aspettare. Anche perché quelli del sabato al
mercato non sono veri miracoli, e tu non avresti mai rinunciato alla
domenica, la domenica della vita, per un falso miracolo. Nel
frattempo, ti trovavi all'incrocio di molte voci e non per questo
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