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I romanzi come fonti per la storia contemporanea. Lo sguardo di Pier ...

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<strong>Pier</strong> Vittorio Tondelli ha avuto <strong>la</strong> capacità <strong>di</strong> stare nel suo tempo, scoprendo e narrando,<br />

attraverso i suoi <strong>romanzi</strong>, articoli e o<strong>per</strong>e teatrali molte delle “energie sociali”, soprattutto<br />

giovanili, nascoste da una narrazione forse troppo patinata degli anni Ottanta.<br />

L’attenzione al<strong>la</strong> sua produzione culturale e l’assunzione dello “<strong>sguardo</strong>” <strong>di</strong> Tondelli ci<br />

<strong>per</strong>mette <strong>di</strong> smentire <strong>la</strong> svalutazione complessiva che è stata fatta degli anni ottanta <strong>per</strong> o<strong>per</strong>a<br />

del giu<strong>di</strong>zio, sia contemporaneo che a posteriori, che lo descrive <strong>come</strong> un decennio<br />

<strong>di</strong>simpegnato ma anche de<strong>di</strong>to so<strong>la</strong>mente all’”effimero”.<br />

Alle interpretazioni e opinioni <strong>di</strong>ffuse che in<strong>di</strong>viduano i giovani degli anni ottanta, e da<br />

qui fino ai nostri giorni, <strong>come</strong> portatori <strong>di</strong> un’identità incerta o dell’apoliticità, Tondelli<br />

risponde molte volte.<br />

Nelle pagine precedenti ho provato tracciare le linee <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo tra i soggetti e i luoghi <strong>di</strong><br />

Altri Libertini con recenti stu<strong>di</strong> storici e culturali che contrariamente a una definitiva “identità<br />

incerta” propongono una prospettiva che guarda al<strong>la</strong> trasformazione dei soggetti, delle<br />

soggettività e dei fattori <strong>di</strong> costruzione delle identità proprio a partire dagli anni ottanta. La<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> interpretare <strong>come</strong> politiche molte delle pratiche culturali e delle forme <strong>di</strong><br />

espressione giovanili degli anni ottanta deriva spesso da “lenti” limitate o da strumenti o<br />

“attrezzi” <strong>di</strong> analisi non esaustivi.<br />

La complessità culturale dell’Italia degli anni ottanta apre nuovi scenari paralle<strong>la</strong>mente al<strong>la</strong><br />

trasformazione delle identità, dell’agire e delle pratiche politiche. Questa stessa complessità<br />

non si esaurisce all’interno del<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione del<strong>la</strong> rappresentanza che da parte sua <strong>di</strong>mostra<br />

14<br />

Seminario Tondelli, Un<strong>di</strong>cesima E<strong>di</strong>zione, Correggio, Pa<strong>la</strong>zzo dei Principi, 16 <strong>di</strong>cembre<br />

2011.<br />

Intervento <strong>di</strong> Alessia Masini: I <strong>romanzi</strong> <strong>come</strong> <strong>fonti</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>storia</strong> <strong>contemporanea</strong>.<strong>Lo</strong> <strong>sguardo</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Pier</strong> Vittorio Tondelli.

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