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SPREAD V Ed - Capitolo 5

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72<br />

Sintesi 5-10<br />

L’angio-RM documenta con sufficiente<br />

accuratezza la pervietà o<br />

meno dei vasi intra ed extra cranici.<br />

<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and <strong>Ed</strong>ucational Awareness Diffusion<br />

Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />

3. migliore localizzazione topografica della lesione, grazie alla possibilità di acquisire immagini<br />

orientata nei tre piani dello spazio;<br />

4. identificazione di lesioni recenti in un quadro di tipo multinfartuale, grazie all’uso di<br />

sequenze pesate in diffusione;<br />

5. possibilità di discriminare la genesi di una lesione pregressa, ipodensa alla TC, tra esito di<br />

ischemia o di emorragia, grazie all’uso di sequenze sensibili ai prodotti di degradazione dell’emoglobina.<br />

5.6.4.4 Angio-RM<br />

L’angio-RM è una metodica non invasiva che permette lo studio dei vasi intra ed extracranici.<br />

L’angio-RM intracranica completa le informazioni ottenute con la RM, precisando la sede e<br />

l’entità dell’occlusione vasale (Figura 5-7), utilizzando sequenze denominate “a tempo di<br />

volo” (time-of-flight, TOF). Come tutte le metodiche, presenta anche dei limiti quali il tempo<br />

di acquisizione delle immagini, la modesta risoluzione spaziale delle diramazioni anteriori di<br />

II e III ordine, la rappresentazione non ottimale vascolare nei pazienti anziani ed i falsi positivi<br />

in caso di turbolenze di flusso.<br />

L’Angio-RM dei tronchi epiaortici è generalmente eseguita con la tecnica definita a bolo di<br />

contrasto mediante l’iniezione endovenosa rapida di limitate quantità di mezzo di contrasto<br />

paramagnetico (Figura 5-8).<br />

5.6.4.5 Angiografia convenzionale<br />

Le indicazioni all’esecuzione di uno studio angiografico in un soggetto affetto da ischemia<br />

cerebrale si sono modificate in questi ultimi anni in seguito allo sviluppo della TC, della RM<br />

e dell’ecocolor-Doppler carotideo.<br />

La possibilità di ottenere immagini morfologiche sia dei tronchi epiaortici che del circolo<br />

intracranico mediante angio-TC ed angio-RM, di caratterizzare ecograficamente la placca ateromasica,<br />

di effettuare studi RM di perfusione e diffusione del parenchima cerebrale consentono<br />

di ottenere in modo non invasivo un valido inquadramento del paziente con segni di<br />

ischemia cerebrale pregressa. 92-95<br />

Tuttavia, la metodica angiografica, per il suo alto potere di risoluzione, per la capacità di evidenziare<br />

e studiare tutti i territori vascolari cerebrali e di fornire informazioni emodinamiche<br />

sui tempi di circolo cerebrale, può anche rappresentare un riferimento per una valutazione<br />

morfologica e funzionale del circolo intracranico, soprattutto in fase pre-operatoria oltre che<br />

in tutte quelle condizioni in cui le metodiche non invasive abbiano dato risultati incompleti o<br />

discordanti.<br />

L’esame angiografico è in grado di individuare le alterazioni dei vasi (placca ateromasica ulcerata,<br />

stenosi vascolare, dissezione, etc) e le relative conseguenze emodinamiche attraverso la<br />

valutazione dei circoli collaterali di compenso. 96,97<br />

Figura 5-7. Angio-RM in un’occlusione dell’arteria<br />

cerebrale media di sinistra a livello della biforcazione.<br />

stesura 16 febbraio 2007<br />

Figura 5-8. Angio-RM con tecnica a bolo: presenza di<br />

placca ulcerata all’origine dell’arteria carotide interna.

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