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SPREAD V Ed - Capitolo 5

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62<br />

Priorità diagnosi probabile possibile<br />

alta vasculopatia aterosclerotica rilievo angiografico o ai test non invasivi di alterazioni<br />

presumibilmente di natura aterosclerotica a carico di un<br />

vaso omolaterale, intra od extracranico, caratterizzate da:<br />

• stenosi emodinamicamente significativa o<br />

• stenosi >60% o<br />

• placca con coagulo intraluminale.<br />

vasculopatia non aterosclerotica<br />

dimostrazione angiografica o con<br />

test non invasivi di displasia fibromuscolare,<br />

vasculite, dissezione,<br />

alterazioni da radiazioni, o altre<br />

vasculopatie specifiche.<br />

embolia cardiaca -<br />

embolia transcardiaca<br />

Fotofobia<br />

dati angiografici, clinici e ai test non invasivi fortemente<br />

suggestivi di vasculopatia non aterosclerotica.<br />

• fibrillazione atriale, flutter atriale, malattia del nodo<br />

del seno<br />

• infarto miocardico recente<br />

(≤6 settimane dall’ictus)<br />

• acinesia segmentale<br />

• trombo cardiaco<br />

• vegetazioni valvolari o endocardite documentata<br />

• protesi valvolare cardiaca<br />

• cardiomiopatia dilatativa<br />

• embolia paradossa (shunt destra-sinistra ed embolia<br />

venosa o sistemica).<br />

<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and <strong>Ed</strong>ucational Awareness Diffusion<br />

Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />

È spesso presente per alcuni giorni in accompagnamento a facile irritabilità.<br />

Perdita di coscienza<br />

Tabella 5:VII – Criteri di diagnosi di causa<br />

Si verifica in circa il 60% dei pazienti all’esordio o poco dopo l’esordio dell’ESA. La perdita<br />

di coscienza può essere dovuta alla cospicua quantità di sangue nello spazio subaracnoideo o<br />

a complicanze dell’ESA quali la dislocazione dell’encefalo per un ematoma, o l’idrocefalo<br />

acuto.<br />

Crisi epilettiche<br />

Si possono verificare all’esordio o successivamente per irritazione o danno della corteccia cerebrale.<br />

Circa il 10% dei pazienti con ESA ha crisi epilettiche in prima giornata, 1/3 a partire da<br />

6 mesi dall’esordio. 20,28,29 Gli unici predittori indipendenti di crisi comiziali post-ESA sono l’evidenza<br />

di cospicuo sanguinamento nelle cisterne della base e il risanguinamento. 30<br />

stesura 16 febbraio 2007<br />

alterazioni intra od extracraniche compatibili con<br />

aterosclerosi dimostrate dall’angiografia o da test<br />

diagnostici non invasivi.<br />

clinica suggestiva ma test diagnostici incompleti o<br />

equivoci.<br />

• prolasso valvolare mitralico senza evidenza di<br />

trombo<br />

• pregresso infarto miocardico (>6 settimane dall’ictus)<br />

senza altre anomalie<br />

• segmento ipocinetico<br />

• calcificazioni anulari mitraliche<br />

• shunt destra-sinistra isolato<br />

• altre possibili cause di embolia (da specificare).<br />

disordine ematologico/<br />

altre cause specifiche<br />

anticorpi antifosfolipidi e altre cause di ipercoagulabilità; lupus; altre cause specificabili.<br />

bassa occlusione delle piccole arterie • rilievo clinico di sindrome lacunare<br />

come “probabile” senza completa documentazione<br />

(TIA o ictus lacunare)<br />

• rilievo TC e/o RM di normalità o di lesione del tronco di elementi riferibili alle categorie ad elevata prio-<br />

encefalico o emisferica sottocorticale di diametro<br />

inferiore a 1,5 cm<br />

rità.<br />

• documentata assenza di elementi riferibili alle categorie<br />

ad elevata priorità.<br />

ictus legato a contraccettivi orali uso corrente di contraccettivi orali senza altri elementi come “probabile” ma senza la limitazione di ele-<br />

od estrogeni<br />

della diagnosi ad elevata priorità.<br />

menti ad elevata priorità.<br />

ictus emicranico • almeno un attacco emicranico associato ad ictus e/o come “probabile” ma senza la documentazione di<br />

a evidenza RM o TC di ictus acuto<br />

altre condizioni ad elevata priorità.<br />

• storia di emicrania con o senz’aura o complicata<br />

• cefalea di tipo emicrania tipica per il paziente e/o altri<br />

disturbi neurologici associati all’insorgenza dell’ictus<br />

• assenza di altre cause potenziali di ictus (p.es. malattia<br />

valvolare reumatica, fibrillazione atriale, evidenza<br />

clinica di aterosclerosi dei vasi intra od extracranici,<br />

vasculite [diagnosi ad elevata priorità]).<br />

da farmaci<br />

Pazienti con ipertensione, diabete, prolasso valvolare<br />

mitralico, o concomitante uso di contraccettivi orali non<br />

sono tuttavia esclusi dall’essere considerati.<br />

uso di farmaci entro 48 ore dall’ictus riferito dal paziente come “probabile” ma senza la limitazione di ele-<br />

(non estro-progestinici)<br />

o comunque dimostrato dall’esame di screening tossicologico<br />

senza elementi della diagnosi di elevata priorità.<br />

menti della diagnosi di elevata priorità.<br />

indeterminato dovrebbe essere codificato quando i criteri di altre possibili o probabili diagnosi sono stati esclusi.

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