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Priorità diagnosi probabile possibile<br />
alta vasculopatia aterosclerotica rilievo angiografico o ai test non invasivi di alterazioni<br />
presumibilmente di natura aterosclerotica a carico di un<br />
vaso omolaterale, intra od extracranico, caratterizzate da:<br />
• stenosi emodinamicamente significativa o<br />
• stenosi >60% o<br />
• placca con coagulo intraluminale.<br />
vasculopatia non aterosclerotica<br />
dimostrazione angiografica o con<br />
test non invasivi di displasia fibromuscolare,<br />
vasculite, dissezione,<br />
alterazioni da radiazioni, o altre<br />
vasculopatie specifiche.<br />
embolia cardiaca -<br />
embolia transcardiaca<br />
Fotofobia<br />
dati angiografici, clinici e ai test non invasivi fortemente<br />
suggestivi di vasculopatia non aterosclerotica.<br />
• fibrillazione atriale, flutter atriale, malattia del nodo<br />
del seno<br />
• infarto miocardico recente<br />
(≤6 settimane dall’ictus)<br />
• acinesia segmentale<br />
• trombo cardiaco<br />
• vegetazioni valvolari o endocardite documentata<br />
• protesi valvolare cardiaca<br />
• cardiomiopatia dilatativa<br />
• embolia paradossa (shunt destra-sinistra ed embolia<br />
venosa o sistemica).<br />
<strong>SPREAD</strong> – Stroke Prevention and <strong>Ed</strong>ucational Awareness Diffusion<br />
Ictus cerebrale: Linee guida italiane<br />
È spesso presente per alcuni giorni in accompagnamento a facile irritabilità.<br />
Perdita di coscienza<br />
Tabella 5:VII – Criteri di diagnosi di causa<br />
Si verifica in circa il 60% dei pazienti all’esordio o poco dopo l’esordio dell’ESA. La perdita<br />
di coscienza può essere dovuta alla cospicua quantità di sangue nello spazio subaracnoideo o<br />
a complicanze dell’ESA quali la dislocazione dell’encefalo per un ematoma, o l’idrocefalo<br />
acuto.<br />
Crisi epilettiche<br />
Si possono verificare all’esordio o successivamente per irritazione o danno della corteccia cerebrale.<br />
Circa il 10% dei pazienti con ESA ha crisi epilettiche in prima giornata, 1/3 a partire da<br />
6 mesi dall’esordio. 20,28,29 Gli unici predittori indipendenti di crisi comiziali post-ESA sono l’evidenza<br />
di cospicuo sanguinamento nelle cisterne della base e il risanguinamento. 30<br />
stesura 16 febbraio 2007<br />
alterazioni intra od extracraniche compatibili con<br />
aterosclerosi dimostrate dall’angiografia o da test<br />
diagnostici non invasivi.<br />
clinica suggestiva ma test diagnostici incompleti o<br />
equivoci.<br />
• prolasso valvolare mitralico senza evidenza di<br />
trombo<br />
• pregresso infarto miocardico (>6 settimane dall’ictus)<br />
senza altre anomalie<br />
• segmento ipocinetico<br />
• calcificazioni anulari mitraliche<br />
• shunt destra-sinistra isolato<br />
• altre possibili cause di embolia (da specificare).<br />
disordine ematologico/<br />
altre cause specifiche<br />
anticorpi antifosfolipidi e altre cause di ipercoagulabilità; lupus; altre cause specificabili.<br />
bassa occlusione delle piccole arterie • rilievo clinico di sindrome lacunare<br />
come “probabile” senza completa documentazione<br />
(TIA o ictus lacunare)<br />
• rilievo TC e/o RM di normalità o di lesione del tronco di elementi riferibili alle categorie ad elevata prio-<br />
encefalico o emisferica sottocorticale di diametro<br />
inferiore a 1,5 cm<br />
rità.<br />
• documentata assenza di elementi riferibili alle categorie<br />
ad elevata priorità.<br />
ictus legato a contraccettivi orali uso corrente di contraccettivi orali senza altri elementi come “probabile” ma senza la limitazione di ele-<br />
od estrogeni<br />
della diagnosi ad elevata priorità.<br />
menti ad elevata priorità.<br />
ictus emicranico • almeno un attacco emicranico associato ad ictus e/o come “probabile” ma senza la documentazione di<br />
a evidenza RM o TC di ictus acuto<br />
altre condizioni ad elevata priorità.<br />
• storia di emicrania con o senz’aura o complicata<br />
• cefalea di tipo emicrania tipica per il paziente e/o altri<br />
disturbi neurologici associati all’insorgenza dell’ictus<br />
• assenza di altre cause potenziali di ictus (p.es. malattia<br />
valvolare reumatica, fibrillazione atriale, evidenza<br />
clinica di aterosclerosi dei vasi intra od extracranici,<br />
vasculite [diagnosi ad elevata priorità]).<br />
da farmaci<br />
Pazienti con ipertensione, diabete, prolasso valvolare<br />
mitralico, o concomitante uso di contraccettivi orali non<br />
sono tuttavia esclusi dall’essere considerati.<br />
uso di farmaci entro 48 ore dall’ictus riferito dal paziente come “probabile” ma senza la limitazione di ele-<br />
(non estro-progestinici)<br />
o comunque dimostrato dall’esame di screening tossicologico<br />
senza elementi della diagnosi di elevata priorità.<br />
menti della diagnosi di elevata priorità.<br />
indeterminato dovrebbe essere codificato quando i criteri di altre possibili o probabili diagnosi sono stati esclusi.