JORGE MARIO BERGOGLIO - Cinque Quotidiano
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Prosegue la protesta dei lavoratori Idi.<br />
Con un doppio presidio: davanti all’ospedale<br />
e in piazza San Pietro. Ieri hanno<br />
bloccato le entrate della struttura di via<br />
Monti di Creta, il cancello per l'ingresso<br />
delle auto e l'accesso agli ambulatori<br />
per l'accettazione. Le uniche cure gratuite<br />
sono state garantite ai pazienti che arrivavano<br />
da fuori il Lazio e ai bambini.<br />
Tutti gli altri sono stati rispediti a casa.<br />
«Chiediamo di sospendere il piano di<br />
esuberi che coinvolge 400 dipendenti.<br />
Ieri (martedì ndr) c’è stata una riunione<br />
informale in cui il Vaticano ha confermato<br />
giovedì 14 marzo 2013 7<br />
CRONACA<br />
LA PROTESTA DEI LAVORATORI IDI Ieri sit in davanti all’ospedale in via Monti di Creta e in piazza San Pietro<br />
Pazienti bloccati ai cancelli e nuovo sos al Vaticano<br />
O sottostavano alle “attenzioni” o<br />
perdevano il posto. Bella presenza e<br />
giovane età le doti richieste. Diversi i<br />
casi accertati dagli investigatori<br />
A<br />
di Diego Cappelli<br />
pprezzamenti un po’ troppo spinti,<br />
molestie, palpeggiamenti in varie parti<br />
del corpo. Tutto rigorosamente sul<br />
luogo di lavoro, magari senza nemmeno<br />
badare troppo agli sguardi perplessi dei<br />
clienti. Violenze “sistematiche”, quelle messe<br />
in atto da Francesco Cosentino, 40enne di<br />
Taurianova, provincia di Reggio Calabria,<br />
l'intenzione dell'amministrazione di andare<br />
avanti su questa strada. Quindi noi<br />
andiamo avanti con le proteste», ha spiegato<br />
Emanuele Conforto dell'Ugl Sanità.<br />
Sconcerto da parte dei dirigenti dell’istituto<br />
sanitario perché proprio per oggi,<br />
dopo un primo incontro di lunedì, era<br />
fissata una riunione con i sindacati per<br />
affrontare il nodo della mobilità e per<br />
venerdì era stato annunciato il pagamento<br />
di una tranche di stipendi ai lavoratori.<br />
Intanto i manifestanti hanno continuato<br />
la protesta trasformando il sit in in un<br />
corteo spontaneo per la via Aurelia. Il<br />
incensurato, titolare e gestore del bar situato<br />
all’interno della Corte d’Appello di Roma in<br />
piazzale Clodio, dove “reclutava” le sue<br />
vittime scegliendole più per la giovane età,<br />
l’avvenenza fisica e la disponibilità che per<br />
competenze, capacità e professionalità. Il<br />
“codice” del 40enne calabrese era chiaro:<br />
o si sottostava alle sue “iniziative”, o si<br />
perdeva il posto di lavoro apppena guadagnato.<br />
Per questo, in un anno, nell’esercizio<br />
commerciale si era verificato un continuo e<br />
“strano” ricambio di lavoratrici, la maggior<br />
parte straniere: alcune di loro venivano licenziate<br />
dopo poche settimane, altre addirittura<br />
non terminavano nemmeno il periodo<br />
di prova. Poche, pochissime, quelle che<br />
sono riuscite a tirare avanti un mese, magari<br />
traffico automobilistico ne ha risentito.<br />
Alcune decine di dipendenti, invece, sono<br />
tornati in piazza San Pietro e, come lunedì,<br />
si sono mischiati tra la folla riunita<br />
per il conclave e indossato Fratini bianchi<br />
con scritto “Salviamo l'Idi”. Sperano così<br />
di sensibilizzare il nuovo papa circa la<br />
loro situazione. «Sono sette mesi che<br />
non prendiamo lo stipendio - affermano<br />
alcuni operatori - Il nuovo piano prevede<br />
comunque la messa in mobilità di 405<br />
dipendenti e quindi si parla di licenziamenti».<br />
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno<br />
ha inquadrato l’emergenza dei la-<br />
mettendo le necessità economiche davanti<br />
all’oscenità e alla brutalità di un ricatto<br />
sessuale. Un “turismo lavorativo” che non<br />
era sfuggito agli abituali frequentatori dell’esercizio<br />
e aveva iniziando a determinare<br />
qualche sospetto sul comportamento del titolare,<br />
ma è stata la denuncia sporta all’inizio<br />
dell’anno da una dipendente, supportata<br />
dalle dichiarazioni testimoniali fornite da<br />
altre ragazze, a dare il via alle indagini<br />
condotte dai carabinieri di poliza giudiziaria<br />
presso la procura di Roma, coordinate dal<br />
pm Eugenio Albamonte. Sono bastati due<br />
mesi di investigazioni per permettere ai militari<br />
di accertare come l’uomo, abusando<br />
del rapporto di prestazione d’opera e approfittando<br />
di particolari circostanze, avesse<br />
voratori Idi come la prima questione che<br />
il neo governatore della Regione Lazio<br />
Nicola Zingaretti dovrà affrontare. «Credo<br />
che la Regione Lazio - ha detto il primo<br />
cittadino - possa e debba intervenire per<br />
risolvere questa situazione su cui il senatore<br />
Gramazio e io abbiamo svolto<br />
un’opera di supplenza politica. Roma Capitale<br />
non può fare a meno dell’Idi». Risposta<br />
immediata di Umberto Marroni,<br />
capogruppo Pd in Comune: «Non ricordo<br />
da parte del sindaco una tale solerzia<br />
nei confronti della Polverini».<br />
cinque<br />
IL CASO Il gestore dell’esercizio all’interno del tribunale di piazzale Clodio in arresto per violenze sessuali<br />
Molestava le dipendenti, nei<br />
guai barista della corte d’appello<br />
in più occasioni costretto le proprie dipendenti<br />
a subire una serie reiterata di atti<br />
sessuali, durante l’orario di lavoro, minacciando<br />
il loro licenziamento in caso di<br />
diniego alle sue avances. Gli inquirenti<br />
hanno anche appurato che il 40enne, nel<br />
breve volgere di pochi mesi, aveva pubblicato<br />
circa 100 annunci di lavoro volti all’assunzione<br />
di giovani ragazze, massimo 30enni e<br />
di bella presenza, tutti requisiti esplicitamente<br />
richiesti nelle varie offerte di assunzione<br />
inserite su un noto giornale della capitale.<br />
Ieri il titolare del bar è stato arrestato,<br />
su ordinanza di applicazione degli arresti<br />
domiciliari emessa dal gip di Roma Orlando<br />
Villoni, con l’accusa di violenza sessuale<br />
aggravata continuata.