IL NATALE TRISTE DI PERIFERIA - Cinque Quotidiano
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8<br />
U<br />
na maxi retata della polizia a San<br />
Basilio ha permesso di smantellare<br />
un’organizzazione criminale che aveva<br />
allestito un vero e proprio market della<br />
droga a cielo aperto, in funzione 24 ore su<br />
24. Sono stati gli uomini del commissariato<br />
locale, diretti da Adriano Lauro, a mettere<br />
le manette ai polsi di undici persone a<br />
conclusione di una lunga indagine che ha<br />
avuto sempre i riflettori puntati sulla zona<br />
denominata “case occupate”, compresa tra<br />
via Gigliotti e via Mechelli. Spaccio di hashish,<br />
marijuana e cocaina: questa l’attività<br />
intrapresa dalla banda, che aveva come<br />
clienti cittadini della capitale e della provincia,<br />
sicuri di poter essere accontentati<br />
a qualsiasi ora del giorno e della notte. Lo<br />
smercio di stupefacente, già in passato<br />
finito sotto la lente d’ingrandimento degli<br />
investigatori e della stampa, soprattutto<br />
per le lunghe code di automobilisti che si<br />
formavano “alle porte” del “coca-shop”,<br />
negli ultimi tempi si era notevolmente ridimensionato<br />
e per questo gli spacciatori<br />
erano stati costretti ad approntare nuove<br />
strategie, per evitare l’attenzione particolare<br />
delle forze dell’ordine. Così era stata organizzata<br />
una precisa distribuzione dei<br />
ruoli. Esisteva la vedetta, che oltre a segnalare<br />
la presenza della polizia aveva il<br />
compito di contattare il cliente e, valutata<br />
la richiesta, di indirizzarlo al pusher più<br />
adatto alle sue esigenze. Altri soggetti, invece,<br />
avevano il compito di ricevere il denaro<br />
incassato e altri ancora di provvedere<br />
all’acquisto dei pasti, il tutto seguendo<br />
una regolare turnazione articolata nell’intero<br />
arco della giornata. Per evitare di<br />
dare nell’occhio, tra di loro i membri dell’organizzazione<br />
fingevano di scambiarsi<br />
frasi affettuose, ad esempio utilizzando la<br />
parola amore per segnalare l’arrivo di una<br />
pattuglia in zona. Sulla base delle risultanze<br />
investigative ieri sono state eseguite otto<br />
ordinanze di custodia cautelare in carcere<br />
nei confronti di sei giovani tra i 21 e i 35<br />
anni, un 40enne e un 50enne, mentre sono<br />
state notificate altre 3 misure cautelari di<br />
presentazione quotidiana presso il commissariato<br />
di zona. Nel corso delle perquisizioni,<br />
che hanno coinvolto le 26 persone<br />
indagate complessivamente per spaccio,<br />
tre pusher sono stati beccati in flagranza<br />
di reato: si tratta di un 25enne, trovato in<br />
possesso di 9 grammi di cocaina e di 90<br />
grammi di hashish, di un 24enne che aveva<br />
con sé un etto di marijuana e di una 36enne,<br />
che deteneva all’interno della cantina circa<br />
300 grammi di marijuana e 35 grammi di<br />
cocaina, già suddivise in dosi e pronte per<br />
essere vendute. Durante il blitz sono stati<br />
sequestrati altri mille euro, nonché dei bilancini<br />
e materiale per il confezionamento<br />
delle dosi di stupefacente. Nell’abitazione<br />
di uno degli indagati, irreperibile al momento<br />
dei controlli, è stata rinvenuta una<br />
pressa per confezionare i panetti di droga.<br />
La polizia, infine, ha trovato anche 80 manufatti<br />
artigianali esplodenti, per un peso<br />
complessivo di circa 40 kg, probabilmente<br />
in attesa di essere commercializzati in vista<br />
delle festività.<br />
giovedì 20 dicembre 2012<br />
WEB: cinquegiorni.it<br />
@: info@cinquegiorni.it<br />
SAN BAS<strong>IL</strong>IO Una banda criminale aveva allestito un vero e proprio market aperto h24 nella zona “case occupate”<br />
Droga “take away” giorno e notte<br />
Ruolo distinti e frasi in codice<br />
per mandare avanti il business<br />
senza intoppi e assicurare la<br />
soddisfazione dei clienti<br />
di Diego Cappelli<br />
La conferenza stampa della polizia<br />
EUR In viale Beethoven<br />
Assalto lampo al<br />
market col taglierino<br />
In pochi attimi un 30enne si è<br />
avvicinato alle cassiere e si è fatto<br />
consegnare l’incasso. Bottino da<br />
400 euro. Beccato poco dopo da<br />
una pattuglia in servizio in zona<br />
cronaca<br />
Sono circa le due del pomeriggio di<br />
martedì. Una giornata di lavoro come<br />
tutte le altre per i dipendenti di un supermercato<br />
di viale Beethoven, nel quartiere<br />
dell'Eur. Ad un tratto, però, accade<br />
un episodio “fuori dalla routine”. Nell'esercizio<br />
commerciale entra un 30enne<br />
romano, incensurato, che rapidamente<br />
si dirige verso le casse, armato di un<br />
taglierino. Lo mostra alle due cassiere<br />
e gli dice di consegnargli l'incasso della<br />
giornata (435 euro) e di fare in fretta.<br />
A quell'ora c'è poco movimento e forse<br />
il malvivente ha “studiato” anche questo<br />
particolare per provare il “colpo gobbo”.<br />
Le dipendenti, comunque, non oppongono<br />
resistenza e l'azione è talmente<br />
rapida che solo pochi clienti, quelli più<br />
vicini alle casse, si accorgono dell'episodio.<br />
Il 30enne prende i soldi e si dà<br />
alla fuga, ma sfortunatamente per lui<br />
proprio nelle vicinanze del supermercato<br />
si trova una pattuglia dei carabinieri<br />
del nucleo operativo della compagnia<br />
Roma Eur, impegnati nei quotidiani servizi<br />
anti-rapina. I militari notano l'atteggiamento<br />
più che sospetto dell'uomo<br />
e partono immediatamente all'inseguimento.<br />
In pochi minuti lo raggiungono<br />
e lo bloccano. Inutile anche il tentativo<br />
del rapinatore di disfarsi del taglierino<br />
durante la fuga: l'arma è stata, infatti,<br />
recuperata e sequestrata dai carabinieri.<br />
A seguito di perquisizione il malfattore<br />
è stato trovato in possesso anche dell’intero<br />
bottino appena “arraffato” dal<br />
supermercato. Fermato con l’accusa di<br />
rapina aggravata, il 30enne è stato arrestato<br />
dai carabinieri e portato al carcere<br />
di Regina Coeli a disposizione dell’autorità<br />
giudiziaria. L’intero incasso,<br />
recuperato dai militari dell’Arma, è stato<br />
ovviamente restituito al responsabile<br />
del supermercato.<br />
tipo<br />
Anagnina<br />
Coca nascosta nel<br />
paraurti del camper<br />
parcheggiato<br />
Passeggiava vicino al suo camper parcheggiato<br />
in un’area di sosta in via Anagnina<br />
nonostante l’ora tarda e il freddo.<br />
Dopo pochi minuti un’autovettura è entrata<br />
nel parcheggio e il conducente si<br />
è avvicinato all’uomo all’esterno del<br />
camper il quale si è spostato verso la<br />
parte posteriore del mezzo e ha prelevato<br />
degli involucri che erano nascosti<br />
dietro il paraurti e li ha consegnati al<br />
suo cliente. A questo punto gli agenti<br />
che stavano sorvegliando l’uomo hanno<br />
deciso di intervenire. Il conducente dell’autovettura<br />
è salito a bordo ed è fuggito<br />
a gran velocità facendo perdere le<br />
sue tracce. I poliziotti hanno quindi effettuato<br />
un controllo sul paraurti del<br />
camper ed hanno recuperato e sequestrato<br />
un altro involucro contenente<br />
circa 6 grammi di cocaina già suddivisa<br />
in 11 dosi. In attesa, all’interno del camper<br />
anche la moglie ed i figli di H.M.,<br />
nomade 38enne, che al termine degli<br />
accertamenti è stato tratto in arresto<br />
per il reato di detenzione e spaccio di<br />
sostanze stupefacenti.<br />
cinque<br />
Cassia<br />
Con le pistole<br />
sotterrate in<br />
giardino<br />
I carabinieri hanno scoperto che un pregiudicato<br />
nascondeva nella sua abitazione<br />
in via dell’Arrone, sulla Cassia, tre<br />
pistole. Tra queste c’erano due calibro<br />
38 special, una semiautomatica clandestina,<br />
un silenziatore e tutto il relativo<br />
munizionamento di proiettili. Due pistole<br />
erano state malamente sotterrate nel<br />
giardino di casa dell’uomo, un italiano<br />
di 42 anni,<br />
mentre la<br />
terza era<br />
stata nascosta<br />
in un’intercapedinericavata<br />
a questo<br />
scopo in una<br />
parete del suo<br />
appartamento.<br />
Per questa ragione<br />
il preg<br />
i u d i c a t o<br />
Sequestrati due<br />
calibro 38<br />
special, una<br />
semiautomatica<br />
clandestina, un<br />
silenziatore e<br />
diversi proiettili<br />
dovrà rispondere dell’accusa di detenzione<br />
illegale di armi comuni da sparo.<br />
Al blitz che ha portato al ritrovamento<br />
delle pistole i militari della compagnia<br />
Cassia sono arrivati sospettando che il<br />
42enne continuasse nei suoi business illeciti.<br />
Hanno così deciso di tenerlo d’occhio<br />
fino ad avere conferma che questi<br />
aveva rapporti con altri pregiudicati.<br />
Dopo l’arresto, le armi sono state inviate<br />
al laboratorio della sezione balistica del<br />
Ris per accertare se possano essere ricollegabili<br />
ad altri eventi criminosi.<br />
mgs